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PROGETTO WIR: WORKSHOP A SCUOLA

Impegno Sociale Woman in Rugby |

Il 27 novembre 2023, la Federazione Italiana Rugby nell’ambito del progetto Europeo Erasmus+ Sport “Woman in Rugby” di cui è partner, ha tenuto un workshop presso la scuola media Angelica Balabanoff a Roma, con circa 190 ragazzi e ragazze dell’ultimo anno. I partecipanti avevano tra i 12 e i 13 anni e sono stati divisi in tre gruppi. Ogni gruppo era composto da due o tre classi e il workshop si è svolto dalle 8.30 alle 13.30.

Durante il workshop, i relatori hanno offerto un’esperienza coinvolgente e informativa ai partecipanti. Cristina Tonna, Coordinatrice dell’attività femminile FIR, e Simone Olleia, allenatore della sede territoriale FIR Lazio, hanno condiviso le loro esperienze nel rugby attraverso una presentazione grafica appositamente preparata.

Cristina Tonna ha guidato la giornata presentando il programma, che ha incluso una panoramica del progetto, i suoi obiettivi e le attività già svolte. È stato affrontato il tema della difficile accessibilità al rugby femminile a causa degli stereotipi e dei pregiudizi associati, e sono state illustrate le azioni intraprese dalla FIR per superare tali barriere. La parte conclusiva del workshop ha coinvolto un’attività interattiva con l’utilizzo di cartelloni.

I relatori hanno approfondito la situazione del rugby femminile in Italia, evidenziando l’importanza di promuovere l’accesso a questo sport per tutti, senza discriminazioni di genere. Hanno enfatizzato il diritto di ognuno di scegliere lo sport che preferisce, senza dover fronteggiare stereotipi o pregiudizi. Da qui è nato il progetto WIR (Women in Rugby), che mira proprio a promuovere l’inclusione delle donne nel rugby.

Cristina Tonna ha evidenziato come spesso le ragazze siano erroneamente accusate di non saper lavorare in squadra. Tuttavia, nel contesto del rugby, sia nelle squadre femminili che in quelle maschili, il principio fondamentale è il sostegno reciproco. Ha sottolineato come questo sport insegni e si basi proprio su questo principio di collaborazione e supporto tra i membri della squadra.

È essenziale comprendere che uomini e donne possiedono caratteristiche uniche, ognuno con i propri punti di forza e peculiarità. È fondamentale sottolineare che entrambi condividono gli stessi diritti e valori. Sebbene gli uomini possano spesso eccellere per forza fisica, le donne brillano per la loro strategia di gioco.

Durante la discussione, i partecipanti hanno espresso una varietà di opinioni: alcuni trovano gli sport femminili altrettanto coinvolgenti di quelli maschili, mentre altri ritengono che alcuni sport siano più appassionanti quando praticati dagli uomini, come nel caso del calcio, mentre altri ancora sono considerati tipicamente femminili, come la danza.

Tuttavia, tutti hanno seguito attentamente ciò che i relatori hanno esposto. Cristina Tonna ha condiviso le sfide che molte ragazze affrontano nell’accesso al rugby, spesso trovandosi in club senza spogliatoi dedicati, il che le costringe a rinunciare a giocare o a smettere dopo pochi anni. Ha condiviso la sua esperienza personale di quando giocava a rugby in un’epoca in cui l’idea che le donne potessero praticare questo sport era impensabile.

L’evento ha proseguito coinvolgendo attivamente i partecipanti, divisi in gruppi. A ciascun gruppo è stato chiesto di esprimere gli stereotipi vissuti, sia nello sport che nella vita quotidiana, attraverso disegni o messaggi su cartelloni.

Le ragazze e i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo a questa attività, che si è conclusa con l’esposizione dei cartelloni da parte dei gruppi. Ogni gruppo ha presentato il proprio lavoro, emergendo così numerosi stereotipi che ragazzi e ragazze affrontano nel mondo dello sport. Alcuni hanno riferito di frasi ricevute come: “sei troppo basso per fare il portiere”; “sei forte per essere una ragazza”; “sei un maschiaccio” (per chi pratica uno sport considerato maschile); e così via.

Durante il workshop, sono state ascoltate toccanti testimonianze da giovani ragazze e ragazzi che praticano il rugby. Particolarmente significative sono state le esperienze condivise dalle ragazze appartenenti alla squadra vincitrice dei Campionati Italiani Studenteschi 2023. Questi atleti hanno evidenziato come il rugby favorisca la crescita personale lontano dagli stereotipi e dai pregiudizi, sottolineando anche il valore delle amicizie durature che questo sport promuove nel tempo.

Prima dei saluti conclusivi, Simone Olleia ha illustrato il progetto rugby che verrà implementato nelle scuole nei prossimi mesi.

In chiusura, i relatori hanno espresso gratitudine alla scuola, agli insegnanti e a tutti i partecipanti per l’incredibile entusiasmo dimostrato durante l’evento. Come segno di apprezzamento verso tutte le classi coinvolte, la FIR ha donato un albero per ciascuna classe attraverso il progetto Treedom. Questa associazione si impegna a piantare alberi nei Paesi in via di sviluppo, contribuendo sia all’economia locale che alla tutela dell’ambiente. Tramite un QR code, è possibile seguire digitalmente la crescita di ciascun albero per tutta la sua vita.

Inoltre, alle ragazze è stata consegnata una scheda contenente un codice QR per accedere a un questionario sulla percezione del rugby femminile. La FIR continua a diffondere il questionario e a promuovere l’eliminazione degli stereotipi e la diversità di genere nel mondo dello sport.

VIVA IL RUGBY FEMMINILE!