ROUX: “SUL 14-3 SIAMO CALATI MENTALMENTE, IMPARIAMO DA OGGI PER RIPARTIRE”
Rovigo – Pasquale Presutti, alla vigilia della finale-scudetto vinta dal suo Petrarca in casa del Rovigo, aveva anticipato che quella del “Battaglini”, indipendentemente dal risultato, sarebbe stata la sua ultima uscita sulla panchina padovana. Ora, poco dopo aver cucito il dodicesimo scudetto sulle maglie dei suoi giocatori, non sembra aver cambiato idea: “Abbiamo fatto un campionato altalenante, ma le partite secche, le finali, fanno sempre storia a sé.
Oggi l’unica cosa che dovevamo fare era dire la nostra, ci siamo riusciti. Sul 14-3 per Rovigo la squadra ha avuto il grande merito di continuare a credere nel risultato, loro forse hanno pensato di aver la partita in mano e noi siamo riusciti a rimontare. Abbiamo impostato la partita secondo le nostre capacità, puntato sui nostri punti di forza, e siamo riusciti a conquistare questa grande soddisfazione. Sono felice per me, per la società, ma soprattutto per i giocatori. Il mio futuro? Il Petrarca è una delle migliori società d’Italia e mi piacerebbe rimanere, magari con un altro ruolo: vorrei far crescere i giovani, io ho sessantuno anni e alleno da ventinove, nei prossimi giorni parleremo e decideremo. Voglio dire anche che Polla Roux oggi ha perso, è vero, ma siamo stati insieme quattro anni nel Petrarca, forse a volte non ci siamo capiti, ma lui è una splendida persona, un tecnico capace che ha voglia di migliorarsi ed avrà una grande carriera. Gli auguro grandi soddisfazioni”.
Roux, giovane tecnico del Rovigo, alla prima stagione sulla panchina dei Bersaglieri, è avvilito ma non sconfitto: “Guardo al futuro, avremo un’altra occasione. Sul 14-3 è venuto meno lo spirito giusto per affrontare la finale, forse abbiamo creduto di avere la partita in pugno, che tutto fosse facile e Padova è riuscito a rimontare. Nel secondo tempo, anche dopo la meta del vantaggio del Petrarca, non ho smesso di crederci perché ho fiducia nel gruppo ma abbiamo sofferto molto in mischia, avuto pochi palloni di qualità ed in due episodi il TMO non ha ravvisato l’evidenza del toccato dopo che avevamo probabilmente varcato la linea di meta. Le finali sono così, impariamo da questo per ripartire”.
Completa la registrazione