©2023 Federazione Italiana Rugby

Partnership e Accordi

In risposta all’impatto valoriale della disciplina del rugby, e coerentemente alla visione di Organizzazione responsabile i suoi valori, la Federazione instaura partnership e accordi con organizzazioni nazionali e internazionali attive in aree di grande impatto sociale. La Federazione offre il suo SOSTEGNO a tali organizzazioni con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità Italiana di Rugby su problemi di rilevanza sociale, oltre che realizzare progettazioni di lungo periodo su tematiche care allo sviluppo sostenibile. I CLUB e i CR in virtù di tali partnership potranno organizzare eventi, raccolte fondi e partecipare alle attività promosse da tali organizzazioni.

Le Associazioni con le quali FIR collabora o ha collaborato in passato attraverso la sottoscrizione di partnership di lungo periodo sono:

Inoltre, vi sono alcune associazioni e/o realtà con le quali FIR intrattiene rapporti dedicati a particolari iniziative o eventi legati alla CSR. In particolare, FIR ha organizzato attività con Refugees Welcome, SOS Villaggi dei bambini, ActionAid, Rete del Dono, Calendario Perazza, Mo4Mo, WWF, Rugby in Ospedale, Charity Stars, Wishraiser, EDI Onlus, Unar, Dipartimento CORIS Università degli Studi di Roma Sapienza, ADHD Lazio Odv, MaBasta, Per Formare, Libera, Associazioni, nomi e numeri CONTRO LE MAFIE, Associazione Valenze – Neurodiversità, Autismo e Lavoro, Osservatorio Socialis, Ali dei Pesci, Earth Day Italia, Flying Angels, Treedom, Razzismo è una brutta storia, LILT.


La Federazione Italiana Rugby scende in campo al fianco di Terre des Hommes per la difesa dei diritti delle bambine e delle ragazze, per il loro empowerment e per la prevenzione e il contrasto alla violenza e discriminazione di genere. In coerenza con la propria visione di una disciplina capace, attraverso l’applicazione dei propri valori, di incidere concretamente sulla cultura del nostro Paese, la Federazione Italiana Rugby aderisce alla campagna indifesa con cui, da 10 anni, Terre des Hommes mette al centro del proprio intervento la protezione delle bambine e delle ragazze, in Italia e nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all’istruzione e all’uguaglianza.

Parità di genere, empowerment ed eque opportunità sono i punti cardine della partnership iniziata nel 2021 che vedrà le due realtà unite insieme per sensibilizzare il grande pubblico e gli appassionati del mondo del Rugby attraverso attività di informazione e sensibilizzazione e un percorso di formazione che coinvolgerà dirigenti, formatori, allenatori, nonché atleti e le loro famiglie. 

In particolare, la Federazione ha aderito alla campagna #IoGiocoAllaPari per diffondere il messaggio che è importante scegliere lo sport che si preferisce, perché non esistono sport da maschi o sport da femmine. Ogni ragazza deve poter inseguire i propri sogni, nello sport e nella vita.

L’intesa vedrà FIR impegnata al fianco del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia nella promozione e protezione dei diritti dei bambini, in particolare nei contesti di emergenza umanitaria. Il progetto coinvolgerà attivamente le squadre nazionali italiane, che avranno un ruolo da testimonial per sensibilizzare il pubblico e promuovere le donazioni a favore dei programmi UNICEF. Il primo momento concreto di questa collaborazione è stato il Mondiale U20, in occasione del quale FIR ha sostenuto UNICEF con l’acquisto di kit scuola per garantire la continuità didattica ai bambini colpiti da crisi. L’accordo punta a mobilitare l’intero movimento rugbistico italiano in azioni solidali e di supporto all’infanzia in difficoltà nel mondo.

Onlus che ha l’obiettivo di contrastare la povertà e la diseguaglianza sociale attraverso progetti che utilizzano lo sport come leva inclusiva, in particolare mira all’inserimento di bambini e ragazzi a rischio in corsi sportivi tramite la costituzione di una rete di società sportive aderenti, puntando ad una piena integrazione nel gruppo squadra. Il percorso sportivo del minore preso in carico tramite il progetto è costantemente monitorato e seguito da una équipe formata da educatore, psicologo e tutor, che affiancano l’istruttore/allenatore della società sportiva fornendo altresì un’attività di counseling alle famiglie coinvolte. Il progetto prevede anche la copertura dei costi per la visita medica e la messa a disposizione di un servizio di trasporto per l’accompagnamento dei ragazzi laddove necessario.

La Convenzione con la Federazione, attiva dal 2022, verte sulla condivisione di strumenti ed iniziative volti a veicolare la missione inclusiva di Sport senza Frontiere, attraverso specifiche campagne di promozione, progetti congiunti, manifestazioni ad hoc, testimonial e tecnici federali, coinvolgendo e sensibilizzando il movimento rugbistico italiano nel favorire l’inserimento di bambine e bambini presso i Club.

Sostenere, promuovere e divulgare l’importanza dell’attività sportiva e della donazione di sangue e plasma. Con questo obiettivo la Federazione e AVIS Nazionale hanno siglato un importante protocollo d’intesa, della durata di tre anni, che impegna entrambe a collaborare nella realizzazione di progetti e iniziative sul territorio italiano.

In seguito all’accordo di collaborazione sottoscritto con Save the Children nel 2019, la Federazione si impegna a sensibilizzare le proprie società rugbistiche locali per mettersi a servizio  dei minori che frequentano i 24 Punti Luce attivati da Save the Children su tutto il territorio nazionale: spazi che sorgono nelle periferie delle città per offrire ai bambini e agli adolescenti la possibilità di svolgere gratuitamente numerose attività formative, come sostegno allo studio, laboratori artistici e musicali, sport, promozione della lettura e accesso alle nuove tecnologie. Bambini/e e ragazzi/e che potranno così aggiungersi ai loro coetanei che in passato hanno fatto esperienza del progetto nei Punti Luce del quartiere Le Vallette a Torino e di Ponte di Nona a Roma che hanno praticato il rugby grazie, rispettivamente, al coinvolgimento dell’Associazione Polisportiva Valledora di Alpignano e la società Primavera Rugby con il fondamentale sostegno di Fondazione Toffee for Charity Onlus.

Telethon

In virtù del protocollo sottoscritto nel 2019, la Federazione è al fianco di Telethon per combattere le malattie rare. Durante la maratona Telethon 2018 e il Sei Nazioni 2019 FIR ha supportato Telethon nelle attività di raccolta fondi, con un testimonial speciale.

Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus

Federazione Italiana Rugby, Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus (FBOV) e Consorzio Promovetro Murano (PRO) insieme per il Sei Nazioni 2020: a fronte di una donazione a favore dell’attività di FBOV, il Consorzio Promovetro Murano ha concesso alla Federazione cinque sculture in Vetro Artistico®Murano realizzate ad hoc quali doni solidali di rappresentanza da regalare alle altre Union partecipanti al torneo. Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus è un ente non profit tra le principali strutture in Europa per la distribuzione di tessuti oculari per trapianto e per la ricerca sulle malattie oculari.

Loto Onlus

Nel 2015 è iniziata la partnership tra la Nazionale Femminile e Loto, associazione no profit che nasce con l’intento di colmare un vuoto informativo e di consapevolezza sul carcinoma dell’ovaio attraverso attività di sensibilizzazione attraverso la pianificazione di incontri con i club su tutto il territorio nazionale.

Special Olympics

Al fine di includere le diverse specificità di approccio all’inclusione, la Federazione ha attivato una Convenzione con l’Organizzazione Special Olympics Italia per rendere accessibile la pratica del rugby anche ai Team Special e la partecipazione ai Giochi Olimpici Special.

Insieme contro lo spreco alimentare: FIR ed Equoevento trasformano il cibo in solidarietà

Nel corso delle tre partite del Sei Nazioni Maschile disputate allo Stadio Olimpico di Roma, appena concluse, la Federazione Italiana Rugby ha rinnovato il proprio impegno sociale attraverso la collaborazione ormai consolidata con Equoevento, organizzazione no-profit impegnata nella lotta allo spreco alimentare, nella riduzione dei rifiuti e della conseguenziale diminuzione delle emissioni di CO2 e nel sostegno agli enti caritatevoli, Partner Sociale del Sei Nazioni 2025. Grazie al protocollo d’intesa firmato a gennaio 2025, che vedrà FIR ed Equoevento impegnati per i prossimi 4 anni nella raccolta e ridistribuzione agli enti caritatevoli degli alimenti non consumati all’interno degli eventi FIR, quest’anno la raccolta delle eccedenze, che ormai da alcuni anni era concentrata nelle aree Hospitality, è stata estesa al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village, punto di incontro fondamentale per gli appassionati di rugby e per il pubblico presente all’evento. Durante le tre partite disputate allo Stadio Olimpico, Equoevento, attraverso il lavoro dei volontari e delle volontarie di Equoevento, supportati dai volontari di Servizio Civile FIR, ha potuto recuperare circa 1.690 porzioni di cibo, evitando che circa 254 kg di alimenti venissero gettati. I pasti raccolti sono stati donati alla mensa Vo.Re.Co. di Roma, permettendo di condividere le stesse pietanze offerte agli ospiti e ai tifosi anche alle persone in difficoltà. L’azione congiunta tra FIR ed Equoevento, volta anche a sensibilizzare il pubblico, attraverso le attività interno stadio organizzate, a combattere lo spreco alimentare, si inserisce in un più ampio quadro di iniziative sociali portate avanti dalla Federazione, e inserite nel contenitore ‘’Mondo Ovale Responsabile’’, con l’obiettivo di rendere gli eventi sportivi sempre più sostenibili e solidali. FIR insieme ad Equoevento contro lo spreco alimentare Raccolta delle volontarie di Equoevento delle eccedenze alimentari Aree Hospitality Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta delle volontarie di Equoevento delle eccedenze alimentari Aree Hospitality Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari e delle volontarie Euqoevento e FIR delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari di Euqoevento delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari e delle volontarie Euqoevento e FIR delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari e delle volontarie Euqoevento e FIR delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari e delle volontarie Euqoevento e FIR delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari di Euqoevento delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma

FIR per il Sociale | 20/03/2025

Un Sei Nazioni sempre più inclusivo con il servizio di audiodescrizione dedicato alle persone cieche, ipovedenti e pluridisabili visive

Con la conclusione del Sei Nazioni, la Federazione Italiana Rugby traccia un bilancio positivo del servizio di audiodescrizione, che ha reso il torneo più inclusivo per le tifose ed i tifosi ciechi, ipovedenti e pluridisabili visivi. Dopo l’esordio nella partita contro la Francia, il servizio è stato riproposto nella successiva sfida casalinga della Nazionale Italiana con l’Irlanda, registrando un crescente numero di accreditati e confermandosi un’iniziativa di grande valore.L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Connect Me Too, il sistema di audiodescrizione sviluppato da CMT Translations, che ha permesso ai tifosi di vivere le emozioni della partita in maniera immersiva. Basato su una connessione 4G o 5G, il servizio è stato fruibile sia dagli spalti dello stadio, con l’atmosfera unica del tifo dal vivo, sia da casa, tramite accessi riservati.Gli audiodescrittori specializzati hanno raccontato ogni dettaglio dell’evento: non solo l’azione di gioco, ma anche l’ambiente circostante, le reazioni del pubblico, i movimenti degli allenatori e persino i colori delle divise e le espressioni dei giocatori. L’obiettivo è stato creare un’esperienza completa, che permettesse agli utenti di visualizzare mentalmente tutto ciò che accade in campo.Dopo la prima partita con sei accreditati, nella seconda ed ultima gara il numero è salito a sette, segno che l’interesse sta crescendo. L’obiettivo della FIR è rendere l’audiodescrizione una presenza fissa durante le partite della Nazionale, con una partecipazione sempre più ampia.Il sistema di audiodescrizione inclusiva Connect Me Too è stato già impiegato in altri contesti sportivi, come i club di calcio di Serie A e B (Milan, Inter, Juventus, Lecce, Genoa, Reggiana) e la Nazionale Italiana, oltre che nel basket ed in molti altri sport.Grazie alla collaborazione con professionisti del settore, la FIR si conferma un punto di riferimento per l’inclusione nello sport, dimostrando che il rugby può essere vissuto e amato da tutti e da tutte, indipendentemente dalle barriere sensoriali.Nei prossimi eventi, la Federazione continuerà a promuovere questa e altre iniziative per garantire che ogni tifoso possa sentirsi parte della grande famiglia del rugby azzurro.

FIR per il Sociale | 18/03/2025

FIR INSIEME ALL’ASSOCIAZIONE MO4MO PER PROMUOVERE LA PREVENZIONE UROLOGICA MASCHILE

Quest’anno sarà nuovamente possibile effettuare una visita urologica gratuita durante il prepartita di Italia vs Irlanda del 15 marzo, grazie alla collaborazione di lungo corso tra FIR e l’ODV Mo4Mo. Un’equipe medica dell’associazione sarà presente a partire dalle ore 12:00 e fino alle ore 14:30 presso una delle sale del piano terra dello Stadio Centrale del Foro Italico, lato Viale delle Olimpiadi, che sarà adibita per le visite gratuite.  Mo4Mo – MOustache for the MOvement (baffi per il movimento in italiano) nasce nel 2020 dall’unione di tutti i movimenti Movember italiani con il fine di unire le forze per rendere la salute maschile una priorità di tutti e non più un tabù. Negli ultimi quattro anni l’associazione ha offerto più̀ di 3.200 visite urologiche che hanno consentito di diagnosticare preventivamente un importante numero di patologie interessanti l’apparato urologico maschile. Particolare attenzione viene prestata al tumore del testicolo ed al tumore alla prostata, principali cause di morte per gli uomini Under 35 ed over 60. Grazie alla rete di medici volontari e volontarie, ambulatori dell’associazione e agli eventi di raccolta fondi, Mo4Mo è stata in grado in questi anni di attività di raccogliere e donare alla prevenzione oltre 200.000€. Il ricavato della raccolta fondi di quest’anno verrà donato agli Spedali Civili di Brescia, ed in particolare al reparto di Endocrinologia. Per tutte le informazioni visita il sito dell’Associazione https://www.mo4mo.it/ Cosa aspetti? Combatti il tabù prenotando una visita e unisciti al movimento dei baffi più famoso d’Italia.

Impegno Sociale | 14/03/2025

La Nazionale Italiana di Rugby in visita l’Istituto di Candiolo – IRCCS a sostegno della campagna “Life is BLU”

Una delegazione di giocatori della Nazionale Italiana di Rugby ha visitato l’Istituto di Candiolo – IRCCS per sostenere la cura e la ricerca contro i tumori maschili e per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione oncologica, accompagnata dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli. A due giorni dalla sfida attesissima contro gli All Blacks, in programma sabato 23 novembre all’Allianz Stadium di Torino, una delegazione della Nazionale Italiana di Rugby ha visitato l’Istituto di Candiolo – IRCCS. Accompagnati dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli, i giocatori hanno esplorato gli spazi dove medici e ricercatori si impegnano quotidianamente nelle attività di cura e ricerca sul cancro. La visita si inserisce nell’ambito della collaborazione tra la Federazione Italiana Rugby (FIR) e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione, la ricerca e la cura dei tumori maschili. Durante il mese di novembre, in concomitanza con le Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series, gli Azzurri sono stati protagonisti della campagna della Fondazione “Life is Blu”, attraverso una serie di attività a sostegno dell’iniziativa.  Allegra Agnelli ha dichiarato: “Siamo onorati di accogliere la Nazionale Italiana di Rugby nel nostro Istituto. La loro visita rappresenta un importante segnale di vicinanza e supporto alla nostra missione. La collaborazione con la FIR è un esempio virtuoso di come sport e ricerca possano unirsi per promuovere la prevenzione e sostenere la lotta contro il cancro.”Vittorio Musso, Consigliere Federale FIR, ha guidato la delegazione azzurra in rappresentanza del Presidente Duodo: “La Federazione Italiana Rugby è impegnata a contribuire attivamente al miglioramento della società e siamo orgogliosi di affiancare la Fondazione nella campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dei tumori maschili Life is BLU. L’Istituto di Candiolo è un’eccellenza nazionale ed è stato un privilegio poterlo visitare e andare alla scoperta di una struttura che da lustro al nostro Paese“. I giocatori, particolarmente colpiti dall’eccellenza delle strutture e dall’impegno di medici e ricercatori, hanno confermato la volontà di proseguire il sostegno alla Fondazione, ribadendo l’importanza di fare squadra anche fuori dal campo per obiettivi cruciali come la prevenzione e la salute. Inoltre, la Fondazione, in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby, offre a tutti coloro che hanno acquistato il biglietto della partita la possibilità di effettuare una visita di prevenzione gratuita dedicata ai tumori maschili. Le visite si terranno presso l’Istituto di Candiolo – IRCCS nelle giornate del 28-29 novembre, 5-6 dicembre e 12-13 dicembre. Per prenotare la visita clicca QUI

Impegno Sociale | 21/11/2024

Pubblicato il Report ‘L’impatto di Mondovale Responsabile 2023’

La Responsabilità Sociale (CSR) è alla base delle strategie di sviluppo del movimento rugbistico, in ragione dell’impatto generato dai nostri valori nella società civile. Consapevoli di rappresentare un veicolo educativo per le persone che si avvicinano alla palla ovale, si promuovono scelte in grado di tenere insieme le attività sportive con la dimensione etica, sociale e ambientale ritenendo imprescindibile il connubio tra la pratica sportiva e i principi di cittadinanza della società civile. Aderendo al modello di Sport quale attore per lo sviluppo sociale promosso dall’Agenda 2030: “Anche lo sport è un attore importante per lo sviluppo sostenibile. Riconosciamo il crescente contributo dello sport per la realizzazione dello sviluppo e della pace attraverso la promozione di tolleranza e rispetto e attraverso i contributi per l’emancipazione delle donne e dei giovani, degli individui e delle comunità, così come per gli obiettivi in materia di inclusione sociale, educazione e sanità”. [Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile], si adottano scelte socialmente responsabili che rispondano alle aspettative economiche, ambientali e sociali di tutti i portatori di interesse per il conseguimento di uno sviluppo sostenibile in rispetto delle generazioni di domani. Rispondendo alle numerose richieste di coinvolgimento in progettazioni sociali che provengono da parte del mondo civile (Organizzazioni no profit, Onlus, Enti e Ministeri) il rugby diventa strumento di un cambiamento culturale che ha l’ambizione di formare cittadini migliori. “Mondo Ovale Responsabile” è il contenitore della Federazione nel quale si muovono tutte le progettualità che, in coerenza con i valori del rugby e con i principi di equità, promuovono e sviluppano un gioco inclusivo aperto a tutti e a tutte. È stato redatto, a cura del settore Strategia e Responsabilità Sociale, il primo report ‘l’impatto di Mondovale Responsabile 2023’ che valorizza le azioni e i progetti di CSR della FIR e dei suoi Club che hanno generato per il movimento rugbistico italiano nel 2023 un valore economico pari a 1.485.247€. Per leggere e scaricare il report clicca QUI.

Bandi Europei e Nazionali | 16/09/2024

IL PERCORSO PER IVAN NEMER CON “IL RAZZISMO E’ UNA BRUTTA STORIA”: UNA SCUOLA PRATICA DI ANTIRAZZISM

  Il background è noto: a Natale 2022 il pilone della Benetton Rugby e dell’Italia Ivan Nemer, 25 anni, regala al compagno di squadra Cherif Traorè una banana marcia in occasione della pesca a sorpresa di squadra, l’episodio viene reso pubblico e Nemer riceve una squalifica di sei mesi per razzismo.  Successivamente, la Federazione Italiana Rugby, in piena condivisione con la Franchigia di appartenenza dell’atleta, decide di intraprendere un lavoro più profondo insieme a Ivan Nemer, e coinvolge Il Razzismo è una brutta storia, associazione promossa dal Gruppo Feltrinelli per combattere razzismo e discriminazioni, nel proporre un percorso di formazione e sensibilizzazione antirazzista con il giocatore in prima linea. Perché regalare una banana marcia a una persona afrodiscendente è un gesto razzista? Perché se colonialismo e schiavitù fanno parte del passato un simbolo come la banana ferisce ancora oggi? Esiste un’eredità coloniale che si può ritrovare nella contemporaneità? Come si manifesta il razzismo in italia nel 2023 e come è possibile comprenderlo e decostruirlo? Cosa possono fare Nemer e tutta la comunità del rugby per trasformare quanto avvenuto in un’occasione di crescita per tutti? Dall’esigenza di rispondere insieme a queste domande è nato il percorso che ha coinvolto Nemer, insieme a un team di Razzismo Brutta Storia e FIR, in una riflessione da un lato su quanto è avvenuto e dall’altro su cosa significhi razzismo e antirazzismo in Italia oggi, attraverso momenti conoscitivi tra marzo e maggio 2023 e attività pratiche con realtà del network dell’associazione che lavorano in diverse aree d’Italia. Una prima formazione a marzo a Verona con autrici e autori della rivista Antirazine – Voci dal movimento antirazzista in Italia ha permesso di ragionare di razzismo come sistema e non come fenomeno interpersonale – quali leggi oggi in Italia favoriscono il perpetuarsi di una disuguaglianza? – e al contempo mettere a fuoco le emozioni e il trauma che suscita l’esperienza della discriminazione in chi la subisce.  Un pomeriggio con la squadra di Rugby Le Tre Rose Nere composta da richiedenti asilo prevalentemente da Paesi dell’Africa Subsahariana a Casale Monferrato ha consentito di ragionare sugli ostacoli alla cosiddetta ‘integrazione’ e sull’importante ruolo dello sport come dimensione di socialità che permette anche di trovare sostegno e supporto nelle difficoltà.  Tre giorni di lavoro in Piemonte al confine con la Francia, nel rifugio solidale di Oulx per persone migranti in transito e nel polo logistico di Bussoleno  – gestiti dalla Fondazione Talità Kum di don Luigi Chiampo e da numerose associazioni e volontari da tutta Italia – hanno aperto spazio a riflessioni sulla dimensione europea della ‘gestione della migrazione’, sulle sue contraddizioni e sui rischi che tante persone assumono non potendo migrare attraverso canali regolari. QUI per il foto album di tutte le tappe. Quattro appuntamenti a Padova con le associazioni sportive meticce e solidali Polisportiva San Precario e ADS Quadrato Meticcio e loro utenti di età compresa tra i 6 e i 30 anni hanno generato momenti di gioco e discussione su goliardia, disuguaglianze interne alle città, svantaggi dovuti all’intreccio tra le proprie origini e la posizione che si occupa nella società, diritto allo sport.  Infine un incontro con una classe prima dell’istituto professionale industriale Bernardi, frequentata da una maggioranza di ragazzi non autoctoni, si è concentrato sulle ragioni storiche che hanno portato alla costruzione del razzismo e su come si manifesti oggi, toccando tematiche quali il piano del linguaggio e il racial profiling. Da una banana, dunque, simbolo della deumanizzazione operata durante il colonialismo per giustificare la privazione della libertà, la violenza e lo sfruttamento, all’eredità concreta che quel sistema ha lasciato oggi in termini di diverso accesso ed esercizio dei diritti universali.  L’esperienza – che ha impegnato Nemer in prima persona, accompagnato nel suo cammino dal team composto da Razzismo Brutta Storia e da FIR – la referente Giulia Frova, la collaboratrice Emma Borsani e il sociologo afrovenezuelano e attivista antirazzista Gustavo Garcia, insieme alla referente della responsabilità sociale FIR Daniela De Angelis – è stata forte e positiva per tutte le persone coinvolte e proseguirà con un coinvolgimento a luglio di tutta la squadra.  Questa piccola e intensa ‘scuola pratica di antirazzismo’ rappresenta una preziosa opportunità di riflessione per tutta la comunità rugbistica che, responsabilmente, sviluppa il proprio sport nell’alveo di valori sempre più aderenti e coerenti con i bisogni e le istanze della società civile.    

Impegno Sociale | 08/06/2023