Sergio Parisse, capitano della Nazionale Italiana Rugby, e Mauro Bergamasco hanno incontrato ieri atleti dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” a Tirrenia, dove il 15 azzurro ha svolto la preparazione del Cariparma Test Match di sabato prossimo allo Stadio Meazza di Milano contro la Nuova Zelanda.
I due giocatori azzurri hanno riportato le loro personali esperienze, rispondendo alle domande degli atleti dell’Accademia e consigliandoli su come mettere a frutto positivamente l’esperienza di vita e sport fuori casa.
Sergio Parisse ha raccontato dell’inizio della sua esperienza fuori casa quando, a 18 anni, ha lasciato in Argentina la famiglia di origine abruzzese per andare a giocare a Treviso e ha definito questa come “la migliore esperienza fatta finora” perché gli ha permesso di maturare e crescere non solo rugbysticamente, ma soprattutto umanamente. Ha quindi invitato gli atleti a non sciupare l’occasione di vivere un’esperienza come quella dell’Accademia per il valore umano e sportivo che offre.
Parisse ha poi parlato del suo ruolo di capitano della Nazionale, colui che deve gestire il gruppo, più che con le parole, con l’esempio in campo e fuori; proprio fuori dal campo il capitano deve preoccuparsi della vita personale di ogni giocatore ed essere per ognuno un amico ed un sicuro punto di riferimento.
Anche Mauro Bergamasco ha parlato della sua vita da giocatore professionista, fatta non solo di sport ma anche di studio, di lavoro, di relazioni, per poter costruire un futuro oltre il rugby; anche gli atleti dell’Accademia possono e devono pensare al loro futuro non solo come sportivi, ma anche come uomini, proprio grazie all’esperienza della formazione accademica.
Ha poi definito fortunati gli atleti che vivono l’esperienza dell’Accademia Nazionale i cui frutti, dopo quattro anni, si vedono nel numero degli atleti formatisi in Accademia e che oggi entrano a far parte del gruppo azzurro.
Anna Maria Marra
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