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RUGBY IN TV, IL PALINSESTO OVALE DEL WEEKEND 27-29 OTTOBRE

LocatelliRoma – Il palinsesto ovale del prossimo weekend sarà ricco di impegni rugbistici.

Si parte nella serata odierna con Argentina-Inghilterra valida per la finale per il terzo posto nella Rugby World Cup 2023.

Sabato 28 ottobre sarà la giornata clou che si aprirà con l’URC con le Zebre che faranno visita agli Ospreys alle 14. Alle 15.30 i Lyons ospiteranno il Viadana nel match valido per la Serie A Elite Maschile su Rai Sport e DAZN.

Nel pomeriggio scenderà in campo la Nazionale Italiana Femminile nel WXV contro gli USA su Sky Sport Arena, mentre alle 21 è in calendario la finale della Rugby World Cup 2023 tra Nuova Zelanda e Sudafrica in diretta dallo Stade de France di Parigi su Rai Sport e Sky Sport Arena.
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SERIE A ELITE MASCHILE, LE FORMAZIONI PER L’ANTICIPO LYONS v VIADANA

 

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ARBITRA L’INTERNAZIONALE BRESCIANO ANDREA PIARDI, REDUCE DALLA RWC

Roma – Dopo aver operato come assistente arbitrale sul palcoscenico della Rugby World Cup, Andrea Piardi torna a dirigere nella massima divisione nazionale sabato 28 ottobre, con l’anticipo della quarta giornata tra Sitav Lyons Piacenza e Rugby Viadana 1970.

Appuntamento al “Beltrametti” di Piacenza alle 15.30, in diretta Rai Sport e DAZN, proprio poche ore prima della Finale della rassegna iridata “Francia 2023”. 

Un derby del Po carico di attese, con i Lyons che arrivano con due successi nei primi due turni e una giornata di riposo alle spalle mentre i viadanesi affrontano la trasferta dopo la sconfitta interna dello “Zaffanella” contro i Campioni d’Italia della Femi-CZ Rovigo: per entrambe, un successo potrebbe valere la vetta provvisoria della classifica. 

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WXV: RAINERI SPERIMENTA ANCORA. L’ANALISI DELLE FORMAZIONI DI USA-ITALIA

0b2d6c64-b778-44d6-8a57-d6ed04dfc3e5Giovanni Raineri cambia ancora le carte in tavola: sono ben 7 i cambi nel XV rispetto alla formazione che ha battuto il Sudafrica. Il tecnico ripropone il doppio play cambiando le interpreti, con Beatrice Rigoni apertura ed Emma Stevanin primo centro: “Vogliamo capire quale può essere l’alternativa a Madia” ha spiegato Raineri, che ha sottolineato come le scelte siano state fatte con l’obiettivo di sperimentare e aumentare la profondità del gruppo, aggiungendo che non c’è alcun demerito in chi è rimasta fuori.

Esperimenti

Cambia anche il triangolo allargato, con Capomaggi estremo e Vittoria Ostuni Minuzzi ala in una sorta di “doppio 15”, con D’Incà dall’altro lato del campo. Cambia anche la terza linea, con il ritorno della capitana Giordano a numero 8 e Sara Tounesi che ricoprirà nuovamente il ruolo di flanker, accanto alla confermata Cavina. Completano un reparto come sempre pieno di qualità e opzioni Alissa Ranuccini e Isabella Locatelli dalla panchina. In prima linea si rivede Silvia Turani tallonatrice – ruolo che ha ricoperto in passato – con Gaia Maris e Lucia Gai che tornano titolari. La presenza in lista gara di Gurioli e Pilani, che possono coprire più ruoli davanti, permetterà ancora una volta a Raineri di cambiare le carte in tavola in base all’andamento della partita. I cambi potrebbero essere decisivi nell’ottica di un match punto a punto. Sarà importante l’ingresso di giocatrici esperte come la già citata Locatelli e Madia, di ragazze ormai confermatesi ad alto livello come Ranuccini, ma anche di giovani come Mastrangelo, che ha ben figurato nella prima apparizione col Sudafrica.

La partita

Se contro il Sudafrica l’interrogativo principale verteva sull’aspetto fisico, con gli USA bisognerà tenere in considerazione tanti fattori diversi. La mischia, come con le Women Springbok, sarà fondamentale, ma quella contro le statunitensi sarà una sfida da vincere anche in campo aperto, dove le Azzurre dovranno fare il loro gioco con una precisione e accuratezza ancora migliore rispetto alle due partite precedenti. In quest’ottica, avere un doppio estremo e una doppia apertura dietro e giocatrici in grado sia di avanzare palla in mano sia di trovare varchi in mezzo al campo davanti garantisce all’Italia tante opzioni di gioco diverse.

USA

Finora è stato un torneo in chiaroscuro per le statunitensi, compromesso dalla sconfitta contro la Scozia: gli USA dispongono comunque di grandi individualità, da Tahlia Brody (miglior placcatrice del Torneo, e subito dietro c’è Alissa Ranuccini) e Rachel Johnson, autrice di 27 carries in due partite. Mancherà però Bulou Mataitoga, la migliore delle statunitensi finora. Al suo posto Tess Feury, che aveva giocato ala contro la Scozia, mentre diventa titolare Summer Harris-Jones. Attenzione anche alla coppia di centri formata da Katana Howard e dalla capitana Kate Zackary.

Le formazioni di USA-Italia

USA: 15 Tess Feury, 14 Summer Harris-Jones, 13 Kate Zackary ©, 12 Katana Howard, 11 Lotte Clapp, 10 Gabby Cantorna, 9 Taina Tukuafu, 8 Rachel Johnson, 7 Tahlia Brody, 6 Freda Tafuna, 5 Erica Jarrell, 4 Hallie Faufoou, 3 Keia Mae Sagapolu, 2 Paige Stathopoulos, 1 Catie Benson

A disposizione: 16 Kathryn Treder, 17 Alivia Leatherman, 18 Charli Jacoby, 19 Jenny Kronish, 20 Rachel Ehrecke, 21 Carly Waters, 22 Kristin Bitter, 23 Emily Henrich

Italia: 15 Beatrice Capomaggi, 14 Vittoria Ostuni Minuzzi, 13 Michela Sillari, 12 Emma Stevanin, 11 Alyssa D’Incà, 10 Beatrice Rigoni, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano ©, 7 Giulia Cavina, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Lucia Gai, 2 Silvia Turani, 1 Gaia Maris

A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Alessia Pilani, 19 Isabella Locatelli, 20 Alissa Ranuccini, 21 Nicole Mastrangelo, 22 Veronica Madia, 23 Sofia Catellani

 NAZIONALE FEMMINILE, IL XV DELLE AZZURRE PER LA SFIDA AGLI STATI UNITI

ee149032-ee32-48ea-8b66-373ed555bd6fCape Town- Il Commissario Tecnico della Nazionale Femminile di Rugby dell’Italia, Giovanni Raineri, ha scelto le 23 giocatrici che prenderanno parte alla sfida che conclude la prima edizione del WXV 2, che si sta tenendo in Sudafrica e che vedrà impegnate le Azzurre contro gli Stati Uniti (Kickoff sabato 28 ottobre alle 17 all’Athlone Sports Stadium di Cape Town, diretta su Sky Sport e streaming su NOW). 
Da segnalare, nel XV titolare, il cinquantesimo cap in maglia Azzurra di Valeria Fedrighi (Stade Toulousain), ma anche il novantacinquesimo di Lucia Gai (Valsugana Rugby Padova), il settantesimo di Beatrice Rigoni (Sale Sharks), il sessantacinquesimo della capitana Elisa Giordano (Valsugana Rugby Padova) il trentesimo di Silvia Turani (Harlequins) e il venticinquesimo di Gaia Maris (ASM Romagnat Rugby).
L’Italia arriva alla sfida finale della prima edizione del WXV divisione 2 da prima in classifica, a pari punti con la Scozia ma con la migliore differenza punti: la sfida conclusiva con gli Stati Uniti, quarto confronto diretto tra le due Nazionali, coincide con la possibilità per l’Italia di conquistare in caso di vittoria il primo torneo internazionale al femminile della propria storia.

LA FORMAZIONE AZZURRA PER STATI UNITI-ITALIA

15 -Beatrice Capomaggi (Villorba Rugby, 10 caps)

14 – Vittoria Ostuni Minuzzi (Valsugana Rugby Padova, 27 caps)

13 – Michela Sillari (Valsugana Rugby Padova, 81 caps)

12 – Emma Stevanin (Valsugana Rugby Padova, 10 caps)

11 – Alyssa D’Incà (Villorba Rugby, 20 caps)

10 – Beatrice Rigoni (Sale Sharks, 69 caps)

9- Sofia Stefan (Valsugana Rugby Padova, 81 caps)

8 – Elisa Giordano (Capitana, Valsugana Rugby Padova, 64 caps)

7 – Giulia Cavina (CUS Milano Rugby, 3 caps)

6 – Sara Tounesi (Sale Sharks, 34 caps)

5- Giordana Duca (Valsugana Rugby Padova, 42 caps)

4 – Valeria Fedrighi (Stade Toulousain, 49 caps)

3 – Lucia Gai (Valsugana Rugby Padova, 94 caps)

2 – Silvia Turani (Harlequins, 29 caps)

1 – Gaia Maris (ASM Romagnat Rugby, 24 caps)

 A DISPOSIZIONE:

16 – Laura Gurioli (Villorba Rugby, 6 caps)

17 – Emanuela Stecca (Villorba Rugby, 7 caps)

18 – Alessia Pilani (Colorno Rugby, 4 caps)

19 – Isabella Locatelli (Colorno Rugby, 45 caps)

20 – Alissa Ranuccini (Colorno Rugby, 7 caps)

21 – Nicole Mastrangelo (Unione Rugby Capitolina, 1 cap)

22 – Veronica Madia (Grenoble Amazones, 45 caps)

23 – Sofia Catellani (Colorno Rugby, 1 cap)

ALLENATORE: Giovanni Raineri

PIARDI, GNECCHI E LIPERINI DESIGNATI PER GALLES-BARBARIANS DEL 4 NOVEMBRE

fotosportit 94528 prAndrea Piardi è stato designato per dirigere il test del prossimo 4 novembre al Principality Stadium di Cardiff tra Galles e Barbarians (kickoff alle 15.30 italiane). Assieme a lui anche Gianluca Gnecchi (Assistente 2) e Matteo Liperini (TMO).
La designazione per un incontro così prestigioso e storico è motivo di orgoglio per Piardi, reduce da ottime prestazioni alla Rugby World Cup, ma anche per Gnecchi e Liperini, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto a livello arbitrale.

Galles-Barbarians sarà l’occasione per i tifosi di Cardiff e dintorni per salutare Alun Wyn Jones (158 caps con i Dragoni e 12 con i Lions, con un totale di 170 caps il giocatore più presente a livello internazionale nella storia del rugby), che scenderà in campo con la maglia a righe orizzontali bianconere del club a inviti più vecchio del mondo, proprio per dare l’addio al rugby internazionale. Oltre a Jones, il Principality darà l’addio anche a Leigh Halfpenny, che darà l’addio alla nazionale gallese dopo 101 caps internazionali. 

LA DESIGNAZIONE ARBITRALE PER GALLES-BARBARIANS: 

Arbitro: Andrea Piardi (FIR)

Assistente 1: Craig Evans (WRU)

Assistente 2: Gianluca Gnecchi (FIR)

TMO: Matteo Liperini (FIR)

SERIE A MASCHILE: TABELLINI DELLA TERZA GIORNATA

Girone 1

VII TORINO – AMATORI&UNION MILANO 34-24 (14-3) – VII TORINO: Costantinescu; Librera, Holman (30’ st Reginato), Nabalarua, Ma. Monfrino (26’ st Nanetti); Apperley, De Razza (13’ st Russo); Ciraulo (33’ st Tione), Mi. Monfrino, M. Eschoyez; Mirenzi (17’ st Serra), S. Lo Greco; Angotti (37’ st Scaturro), Scatigna (28’ st Cherubini), Montaldo Lo Greco (28’ st Gallo). All. A. Eschoyez. AMATORI&UNION: Bandera; Stagno (13’ st G. Bertossi), Mazzotta, Amicucci, Dunde; Riva (37’ st R. Curti), Carmo (37’ st Bertolini); Mastromauro, Demolli; Grossi (13’ st Marroccoli); Garbellotto, Selimovic (28’ st Pirotta); Pisani, Guidetti (37’ st Rolla), Cisimo (25’ pt Caldara; 4’ st V. Curti). All. Pisati. Arbitro. Pellegrino di Reggio E. Marcatori: 15’ cp Riva, 23’ m. Ma. Monfrino tr. Apperley, 35’ m. Holman tr. Apperley; st: 3’ m. Carmo tr. Riva, 5’ m. Costantinescu tr. Apperley, m. Ma. Monfrino, 19’ m. Mastromauro tr. Riva, 21’ cp Apperley, 36’ m. Nanetti, 40’ m. Curti tr. Bertossi. Note: esp.temp. di Librera e Rolla.

CALVISANO – PARMA 31-23 (25-6) – CALVISANO: Morini; Lazzaroni, Nicosia, Regonaschi, Susio; Ga. Bronzini (27′ st Raveggi), F. Consoli; Maurizi, Berardi, Pasquali; Zanetti (22′ st Campagnaro), Scanferla (4′ st Shevchuk); Florio (15′ st G. Ferrari), Caravaggi (27′ st Bau Milki), Cristini. All. Dal Maso e Zappalorto. PARMA: Gennari; Pasini (30′ st Busetto), Piccioli, F. Silva, Sorio; Colla (1′ st Pelagatti), Bosi; Borsi, Slawitz (27′ pt Modoni), Calcagno (1′ st Andreoli); Granieri (33′ st Schianchi), Caselli; Quiroga, Maggiore (15′ st Bonofiglio), Singh (15′ st Babbo). All. Du Preez e Frati. Arbitro: Sgardiolo di Rovigo. Marcatori: 7′ cp Consoli, 16′ m. Susio tr. Consoli, 18′ cp Gennari, 21′ m. Zanetti, 23′ cp Gennari, 31′ m. Morini, 38′ m. Zanetti; st: 3′ m. Gennari tr. Gennari, 14′ cp Bronzini, 22′ m. Pasini tr. Gennari, 28′ cp Gennari, 32′ cp Consoli. Note: esp.temp. di Morini (18’ st).

CUS TORINO – BIELLA 24-24 (7-14) – CUS TORINO: E. Reeves; E. Monfrino (33’ st Zanatta), Groza, G. Reeves, Civita; Torres, Cavallaro (36’ st Malvasi); Andreica, Mastrodomenico (5’ st Perrone), Piacenza (11’ pt Spinelli); S. Ursache, Di Fiore; Barbotti (25’ st Lombardo), Cataldi (1’ st Caputo), Valleise (16’ st Liguori). All. D’Angelo. BIELLA: Ghelli; Vaccaro, Ramaboea, Benettin (32’ st Besso), Braga (3’ st Nastaro); Gilligan, Della Ratta (3’ st Loro); Vezzoli (32’ st Passuello), Righi, Mondin; G. Loretti (11’ st L. Loretti), Perez Caffè; De Lise (21’ st Panigoni), J.M. Ledesma (32’ st Casiraghi), Vecchia (3’ st Lipera). All. Benettin. Arbitro: Crepaldi di Milano. Marcatori: 2’ m. Righi tr. Gilligan, 10’ m. Gilligan tr. Gilligan, 15’ m. Barbotti tr. G. Reeves; st: 19’ cp G. Reeves, 23’ m. Gilligan tr. Gilligan, 30’ m. Torres tr. G. Reeves, 38’ m. Di Fiore tr. G. Reeves, 40’ cp Gilligan. Note: esp.temp. di Benettin (19’ st).

PARABIAGO – CUS MILANO 22-23 (7-17) – PARABIAGO: Pasini (11’ st A. Schlecht); Mamo, Albano, Durante (11’ st Baudo), Moioli; Grassi, Vitale (2’ st Coffaro); Mikaele (28’ pt Zecchini), Messori, Toninelli; Caila, Bertoni (15’ st Paganin); Castellano (2’ st Catalano), Ceciliani (2’ st Antonini), Cornejo. All. Porrino. CUS MILANO: R. Borzone; Anzaghi, L. Cederna, E. Cederna, Oleari; Pucciariello, Colombo; Nadali, Toscano (20’ st Borgonovo), Riboni (31’ st Boggioni); Mantovani (38’ st Ostoni), Forquera Yunes; Cambareri (31’ st Nucci), Perini (37’ st Patruno), A. Oubina (37’ st Bona). All. Bonacina. Arbitro: Merli di Ancona. Marcatori: 17’ m. L. Cederna tr. Pucciariello, 28’ cp Pucciariello, 34’ m. Forquera tr. Pucciariello, 40’ m.tecnica Parabiago; st: 4’ cp Pucciariello, 9’ m. Cornejo, 15’ cp Pucciariello, 30’ m. Cornejo, 40’ m. Moioli. Note: espulso Coffaro al 38′ st; esp.temp. di Forquera (13′ pt), Nadali (40′ pt), Mantovani (1′ st), Moioli (17′ st) ed E. Cederna (28′ st).

NOCETO – UNIONE MONFERRATO 41-25 (15-20) – NOCETO: E. Taddei (27’ st Guareschi); Pagliarini, Greco (27’ st Carritiello), Gabelli, Savina; Conti (1’ st A. Ferrarini), Bacchi; Pop, Pagliari (27’ st Chiarello), Serafini; Benchea (9’ st Boccalini), Devodier; Triviñoe (18’ st Muciaccia), L. Buondonno (9’ st Ferro), Bruzzi (36’ st Concari). All. F. Ferrarini. MONFERRATO: Giorgis; Parrino (13’ st Gaetano), De Klerk, En Naour (24’ st Carnino), Dapavo; Muzzi (34’ st Luzi), Truffa; De Beer (22’ st Bertocco), Di Prima (22’ st Miotto), Armanino; Beccaris, Bettiol; Carloni (29’ st Migliardi), Olivari (18’ st Cullhaj), De Sarro (29’ st Vicari). All. Marchiori. Arbitro: Vagnarelli di Milano. Marcatori: 2’ m. Bacchi, 10’ m. Beccaris tr. Muzzi, 18’ cp Muzzi, 21’ cp Taddei, 33’ m. De Klerk tr. Muzzi, 37’ cp Muzzi, 39’ m. Pop; st: 13’ m. Bruzzi tr. Taddei, 21’ m. Muciaccia tr. Taddei, 28’ m. Savina tr. Taddei, 38’ m. Luzi, 40’ m. Savina. Note: esp.temp. di De Beer (11′ st).

ASR MILANO – ALGHERO 51-5 (20-5) – MILANO: Bossola; S. Rossi, Trentani (10’ st Dotti), Delcarro, Fumagalli; Battegazzore (1’ st G. Lucchin), Krsul (10’ st Crivellone); M. Ferrari, Sbalchiero, Ferraresi; Kawau, Conti (1’ st Perego; 22’ st Antinori; 29’ st Trentani); Betti (10’ st Daapah), D. Ferrari (29’ st Fantoni), Cetti (20’ st Odorisio). All. Varriale. ALGHERO: J. May (24’ st Bombagi); Delrio, Deligios, Laperuta (32’ st Daga), Calabrò; Cipriani, Peana (1’ st Di Stefano); Brand (37’ st Gabbi), Canulli, Makelara; Capozzucca (20’ st Marrone), Stavile ; Cincotto, Ferrario (37’ st Murineddu), Chaabane (29’ st Gueye). All. Marchetto. Arbitro: Taggi di Roma. Marcatori: 2’ cp Krsul, 9’ m. Trentani tr. Krsul, 13’ m. Cappozzucca, 29’ cp Krsul, 35’ m.tecnica ASR Milano; st: 2’ m. Fumagalli tr. Krsul, 16’ e 29’ m. Daapah, 36’ e 40’ m. Bossola tr. Bossola. Note: esp.temp. di Makelara (35′ pt), Di Stefano (2′ st), Kawau (8′ st) e Stavile (34′ st).
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NAZIONALE FEMMINILE, LA DESIGNAZIONE ARBITRALE PER L’ULTIMO TURNO DI WXV

IMG 5702-2World Rugby ha reso note le designazioni arbitrali per l’ultimo turno di WXV 2, che vedrà le Azzurre di coach Raineri impegnate all’Athlone Sports Stadium di Cape Town con gli Stati Uniti (Calcio d’Inizio il 28 ottobre alle 17:00, diretta su Sky Sport e streaming su NOW).
Le due vittorie in altrettante uscite (28-15 con il Giappone, 36-18 con il Sudafrica) hanno assicurato all’Italia il primo posto nella divisione 2, pari punti con la Scozia, che se la vedrà con il Giappone venerdì 27 ottobre.

Per Stati Uniti-Italia, la direttrice di gara sarà la neozelandese Natasha Ganley, con la francese Aurelie Groizeleau come prima assistente e la sudafricana Zoe Naude come seconda assistente. Il TMO sarà l’irlandese Leo Colgan.

LA DESIGNAZIONE PER STATI UNITI-ITALIA:

Arbitro: Natasha Ganley (Nuova Zelanda)

Assistente 1: Aurelie Groizeleau (Francia)

Assistente 2: Zoe Naude (Sudafrica)

TMO: Leo Colgan (Irlanda)

ALISSA RANUCCINI: “ARRIVATA QUI DOPO TANTI SACRIFICI. ORGOGLIOSA DI VESTIRE LA MAGLIA AZZURRA”

EC 001 23 0049 03682 ECR36887 y6bvED8J-2Manca una partita al termine del WXV, con l’Italia in lotta per vincere la divisione 2: sarà la sfida con gli USA, insieme al risultato della Scozia contro il Giappone il giorno prima, a determinare la classifica finale e il piazzamento delle Azzurre. Un torneo finora impegnativo ma soddisfacente per l’Italia, che ha dato risalto a tante nuove giocatrici, capaci di guadagnarsi una maglia da titolare. Tra queste, Alissa Ranuccini, che dal Sudafrica racconta quest’ultima settimana di lavoro e la soddisfazione di essersi conquistata un posto da titolare in azzurro.

Alissa, spesso si abusa del termine “squadra molto fisica”, nel caso del Sudafrica però la locuzione ha pienamente senso…

“Sì, molto (ride, ndr), erano avversarie molto dure, magari non particolarmente tecniche ma a contatto si facevano sentire molto. Ne è venuto fuori, di conseguenza, un match molto fisico, anche perché siamo andate a ricercare il contatto quando sarebbe bastato muovere di più il pallone per poter imporre il nostro gioco e non il loro. Poi è stata comunque una partita particolare, negli ultimi minuti il Sudafrica è rimasto in 13, c’erano le mischie no contest, e alla fine c’è stata confusione da entrambe le parti”.

Sei alla terza partita consecutiva da titolare e sei ormai un elemento chiave di questa Italia al WXV: come ti fa sentire?

“È una bellissima soddisfazione e una grandissima occasione soprattutto. Ho avuto il mio spazio in questo momento perché altre ragazze non stavano bene, per me è un onore ricoprire il loro ruolo e spero di aver sfruttato al meglio l’occasione”.

Da dove sei partita per arrivare fin qui?

“Ho iniziato a giocare a Formigine, ma inizialmente eravamo in 3 e non avevamo la squadra (ride, ndr), poi dopo aver fatto un po’ di seven mi sono spostata a Ferrara. Lì mi sono rotta il ginocchio, ma dopo il recupero mi sono trasferita a Colorno, ormai sono alla settima stagione lì”.

Sono stati anni di sacrificio?

“Tantissimo, soprattutto da parte dei miei genitori. Quando dovevo finire la scuola i miei genitori mi portavano avanti e indietro 4 volte a settimana più la partita avanti e indietro, e aspettavano che finissi di allenarmi. Magari finivo alle 8.30/9 di sera e mi aspettavano, e lo facevano per me”.

Praticavi ginnastica artistica. C’è qualcosa che hai trovato in comune tra i due sport?

“Ho fatto 9 anni di ginnastica artistica, poi ho lasciato perché avevo dei limiti fisici, essendo alta 1.80 e di conseguenza ero impossibilitata a raggiungere alti livelli. Un giorno sono venuti a presentarci il rugby scuola, mio fratello già lo praticava e mi sono detta “perché non provarci?”. Ho iniziato a giocare e da lì non ho più smesso. Sicuramente in comune c’è il sacrificio, la dedizione al lavoro, si lavora anche 4-5 ore in palestra per raggiungere l’obiettivo. Nella ginnastica magari si prepara una gara per mesi, mentre nel rugby ogni settimana si rimette tutto in discussione e puoi dimostrare quello che hai appreso e quello che stai imparando. E poi il rugby è un gioco di squadra, c’è il sostegno costante delle tue compagne, mentre nella ginnastica pesa tutto su di te. Per fare un esempio legato all’ultima partita, con una squadra così fisica come il Sudafrica se sei in difficoltà potevi raddoppiare il placcaggio con un’altra giocatrice”.

La partita con gli USA sarà decisiva per poter vincere il Torneo, anche se non c’è promozione. Come state approcciando la settimana?

“Abbiamo un giorno di riposo in più, anche perché la stanchezza inizia a farsi sentire dopo una partita così fisica. Stiamo lavorando in palestra e analizzando sia il match col Sudafrica che le caratteristiche del prossimo avversario, gli USA. C’è grande entusiasmo in squadra: c’è la volontà di giocare il nostro rugby. Col cambio di allenatore, con l’assenza di tante giocatrici e l’inserimento di nuove ragazze dobbiamo ancora migliorare nel creare una coesione in campo per poter fare il nostro gioco”.

 

 

LA RUGBY WORLD CUP AMPLIATA A 24 SQUADRE DAL 2027

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  • World Rugby e le Federazioni si impegnano ad aumentare la competitività del gioco globale
  • Il format, la finestra temporale e il calendario della Rugby World Cup sono stati ripensati a partire dal 2027 nell’ottica del più grande rinnovamento da quando la competizione è stata introdotta nel 1987
  • L’espansione si combina con il nuovo calendario maschile per offrire maggiori opportunità a diverse nazione di eccellere nella scena mondiale
  • La Rugby World Cup maschile 2027 che si terrà in Australia prevederà la partecipazione di 24 squadre dopo che il Consiglio di World Rugby ha approvato una storica ridefinizione del format della competizione, della finestra temporale e delle tempistiche. 

    In accordo con la missione di World Rugby di aumentare la competitività, l’accesso, l’impatto e il valore del rugby internazionale, l’undicesima edizione dell’evento di punta maschile vedrà le migliori squadre del mondo competere per il diritto di sollevare la Webb Ellis Cup nel corso di sei settimane, dal 1 ottobre al 13 novembre.

    Il nuovo format prevede sei gironi da quattro squadre, con l’aggiunta degli ottavi di finale. Ciò consentirà di ridurre la durata del torneo da sette a sei settimane, promuovendo un ritmo che aumenta l’entusiasmo durante la fase a gironi e rispetta lo stesso numero minimo di giorni di riposo tra le partite come avvenuto in Francia nel 2023.

    Nodo cruciale della riforma complessiva del calendario internazionale a partire dal 2026, questa rielaborazione della Rugby World Cup ha a cuore giocatori e tifosi, fornendo alle Federazioni e alle competizioni internazionali e nazionali una maggiore opportunità e certezza. Ciò è stato reso possibile dalla riforma connessa del Regolamento 9 di World Rugby che disciplina le finestre internazionali per il rilascio dei giocatori.

    RWC 2027 in sintesi 

  • Rugby World Cup 2027 verrà ospitata tra l’1 Ottobre e il 13 Novembre 
  • Il Torneo si allargherà da 20 a 24 squadre partecipanti 
  • Le prime tre squadre di ogni Girone della Rugby World Cup 2023 sono automaticamente qualificate
  • Approvata la nuova finestra ridotta di sei settimane (sette fine settimana) per la C Rugby World Cup, a supporto del benessere, dell’intrattenimento e del valore
  • La fase a gironi è stata ridotta da cinque a quattro settimane 
  • Introduzione degli ottavi di finale, con le prime due squadre di ciascun girone che si qualificano automaticamente insieme alla prime quattro migliori terze classificate 
  • La decisione fornisce garanzia a tutti gli stakeholder e mantiene la posizione della Rugby World Cup come la punta di diamante del calendario internazionale 
  • I dettagli del processo di qualificazione per la Rugby World Cup saranno determinati in seguito ad una completa revisione del torneo svoltosi in Francia nel 2023 e in seguito ad una consultazione con le federazioni e regioni.
  • Il Consiglio ha inoltre sostenuto il desiderio di World Rugby di effettuare il sorteggio dei gironi il più tardi possibile per riflettere al meglio circa la competitività globale. Ciò è stato reso possibile dalla riforma del modello di ospitalità nel maggio 2022, che vede World Rugby assumere un maggiore controllo delle decisioni chiave e un maggiore rischio finanziario.

    Il Presidente di World Rugby Sir. Bill Beaumont ha dichiarato: “Se vogliamo diventare uno sport di portata globale, dobbiamo creare una maggiore rilevanza, opportunità e competitività al fine di riuscire ad attrarre nuovi fan e accrescere il valore”. 

    “La Rugby World Cup 2023 ha dimostrato passione e il potenziale che si nasconde al di là delle prime 10 o 12 nazioni, se pensiamo in grande e in modo inclusivo. Non è accettabile accettare lo status quo. Non è accettabile non fare nulla. La decisione di ampliare la Rugby World Cup 2027 a 24 squadre è logica e giusta. Supportata da un nuovo calendario globale che aumenta la certezza e l’opportunità, vogliamo focalizzarci nell’aumentare gli standard, sulla riduzione dei divari e sulla creazione di uno spettacolo che i fan chiedono di vedere. Con il suo amore per lo sport e per i grandi eventi, l’Australia è il luogo perfetto per farlo”

    Il Presidente del Consiglio della Rugby World Cup 2027 e 2029, Sir Rod Eddington, ha dichiarato: “Questo è un risultato fantastico per il Comitato Organizzatore locale mentre ci prepariamo a passare dall’organizzazione futura all’organizzazione successiva della Coppa del Mondo di Rugby maschile. È importante sottolineare che la decisione presa oggi dal Consiglio consentirà al Comitato Organizzatore Locale di procedere con certezza e di finalizzare i dettagli dell’organizzazione della Coppa del Mondo di Rugby in Australia. Non vediamo l’ora di lavorare in collaborazione con il Governo australiano, i nostri governi statali/territoriali e Rugby Australia nei prossimi mesi per farlo”. 

    L’Amministratore Delegato di World Rugby, Alan Gilpin, ha aggiunto: “La decisione odierna è il culmine di un processo iniziato a maggio 2022 con un nuovo modello di ospitalità della Coppa del Mondo di Rugby, una maggiore collaborazione sulla riforma del calendario internazionale e il riconoscimento che lo sport doveva evolversi”.
    “Una fase a gironi ridotta con un ritmo più regolare delle partite e l’introduzione di un turno di 16 squadre crea una fase a gironi avvincente e competitiva in cui ogni partita conta. Riuscire ad ottenere questo nuovo formato in una finestra temporale ridotta preservando importanti considerazioni circa il benessere dei giocatori rappresenta un grande passo avanti per il gioco e è ottimo anche per tifosi e giocatori“.

    WORLD RUGBY, RIFORMA STORICA AL CALENDARIO INTERNAZIONALE PER SOSTENERE SVILUPPO E COMPETITIVITA’

     

    logowr

    • Modifiche alla Regola 9 di World Rugby funzionali ai più importanti cambiamenti dall’avvento del professionismo
  • Allineamento dei calendari domestici e internazionali a beneficio di giocatori e appassionati
  • Riforma condivisa da atlete e atleti, Federazioni, associazioni internazionali e leghe per rendere lo sport più accessibile, importante ed equo
  • Periodi di rilascio di atlete e atleti definiti su base globale e locale e nessuna sovrapposizione tra attività di Club e internazionale per la prima volta nel Gioco femminile
  • Una nuova competizione internazionale maschile nelle finestre di Luglio e Novembre dal 2026 per un reale sviluppo di Sei Nazioni, Rugby Championship e World Rugby
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    Il Consiglio di World Rugby, la Federazione internazionale, ha approvato una riforma del calendario globale maschile e femminile, segnando l’ingresso del Gioco in una nuova era di crescita, certezza e sviluppo, ideale conclusione dell’anno celebrativo dei 200 anni della nascita del rugby.

    La riforma della Regola 9 che governa il rilascio degli atleti per l’attività internazionale apre la strada ad una complementarità tra il calendario dei Club e quello delle Nazionali, con finestre chiaramente definite per la partecipazione alle manifestazioni internazionali, integrando al contempo con maggiore efficacia le linee guida circa i carichi di gioco (Player Load Guidelines) a beneficio del player welfare.

    Raggiunta attraverso una stretta collaborazione tra atleti e portatori d’interesse dall’intero sistema rugbistico internazionale, incluse le Leghe ed i Tornei nazionali e internazionali e le Federazioni, la riforma è stata guidata da un desiderio comune di garantire priorità alla tutela della salute dei giocatori, supportando al tempo stesso lo sviluppo globale della competitività del Gioco.

    A livello femminile, questa decisione definisce chiaramente i periodi di rilascio delle atlete su base globale e locale, evitando per la prima volta nella storia del Gioco al femminile sovrapposizioni tra attività di Club e internazionale, aprendo la strada a una struttura armonica che promuove opportunità e crescita in vista di una Rugby World Cup 2025 ampliata a sedici squadre.

    Nel Gioco maschile, nuove strutture di competizione abbinate a un accresciuto livello di calendario integrato garantirà certezze nel lungo termine, promuovendo più competitività, interesse e valore in vista della storica Rugby World Cup del 2031 negli Stati Uniti.

    Nel complesso, questi sviluppi consentono una miglior gestione dei carichi di gioco per gli atleti e un maggiore benessere per gli stessi, con lo sviluppo di nuove linee guida e continui input dagli esperti che consentano di supervisionare lo sviluppo e l’evoluzione di principi funzionali a tutti i portatori d’interesse del Gioco.

    Primo calendario globale con finestre internazionali dedicate nel Gioco Femminile

    1. Prima finestra internazionale dedicata al rugby internazionale femminile (finestra di sette settimane su base continentale e di otto settimane su base globale) dal 2026
    2. Chiarezza dei periodi di rilascio delle atlete per Club e Tornei, per offrire certezze di pianificazione e investimento
    3. Impegno a una più efficace gestione dei carichi di lavoro e del benessere delle atlete in un settore in rapida espansione, con la partecipazione di tutti i portatori d’interesse
    4. Un piano di lavoro per una revisione costante della struttura del calendario globale e delle manifestazioni internazionali, in coerenza con la costante evoluzione del rugby femminile

    Primo calendario globale nel Gioco Maschile con nuove competizioni e maggiori opportunità

    1. Calendario globale migliorato per il Gioco maschile, con finestre internazionali chiare, inclusa la conferma della finestra di rilascio per la Rugby World Cup “Australia 2027”
    2. Espansione della Rugby World Cup a 24 squadre a partire dal 2027, con più opportunità di qualificazione per le Federazioni ed i tornei internazionali esistenti
    3. Creazione di una nuova competizione internazionale a carattere biennale dal 2026, comprendente una prima divisione di dodici squadre (Sei Nazioni, SANZAAR e due ulteriori Federazioni da individuare attraverso un processo gestito da SANZAAR) e una seconda divisione gestita da World RUgby, con dodici squadre partecipanti e promozioni e retrocessioni a partire dal 2030. Disputata nelle finestre internazionali di Luglio e Novembre, la nuova competizione offrirà opportunità e garanzie sui calendari per le Federazioni attualmente non partecipanti alle competizioni internazionali disputate annualmente, al tempo stesso offrendo opportunità alle Federazioni e alle associazioni regionali coinvolte nella seconda divisione.
    4. La nuova competizione fornisce a giocatori e pubblico partite emozionanti e dall’alto peso specifico, contribuendo allo sviluppo del pubblico e del valore generato per tutti i portatori d’interesse
    5. Un incremento significativo delle partite tra le Federazioni partecipanti alle due differenti divisioni è previsto nel calendario globale negli altri due anni, offrendo alle Federazioni emergenti la certezza di un confronto annuale con le Federazioni di alta prestazione
    6. Lancio di una nuova, ampliata Pacific Nations Cup dal 2024 con Canada, FijiGiappoe, Samoa, Tonfa e USA, con gare interne e Giappone e USA come nazioni ospitanti delle Finali, con garanzia di un minimo di tre ulteriori incontri su base annuale oltre alla nuova competizione internazionale e alle gare con le Federazioni di alta prestazione
    7. Il calendario globale maschile garantisce ulteriore chiarezza per le Leghe di alto livello e le competizione di Club transnazionali, supportando il valore futuro degli investimenti per tutti gli stakeholders

    La riforma fa seguito ad ampie consultazioni con le componenti professionistiche del Gioco, incluse associazioni continentali, Federazioni, Tornei e Leghe nazionali e internazionali e attente valutazioni del panorama tecnico, commerciale e della fanbase.
    L’implementazione delle riforme votate continuerà coinvolgendo un costante dialogo con tutte le parti in causa.

    Il Presidente di World Rugby Sir Bill Beaumont ha dichiarato: “E’ particolarmente calzante concludere la Rugby World Cup 2023, il momento di maggiore celebrazione di unità e comunanza del Gioco, con una grande testimonianza di coesione e collaborazione mai offerta dal nostro sport. Un accordo sui calendari globali maschile e femminile e sul loro contenuto è il più grande traguardo mai raggiunto dal Rugby dall’avvento del professionismo. Un momento storico che ci prepara collettivamente al successo. Guardiamo a una nuova, emozionante era per il nostro sport che comincerà nel 2026. Un’era che porterà certezza e opportunità per tutti. Un’era che supporterà tanti, non pochi, un’era che offrirà una carica straordinaria allo sviluppo del Gioco oltre i suoi confini tradizionali, spesso autoimposti. Voglio ringraziare tutti i mie colleghi per lo spirito di collaborazione. Oggi abbiamo raggiunto qualcosa di speciale”.