©2023 Federazione Italiana Rugby

PRIMO SUCCESSO DELL’ITALIA U18 FEMMINILE NEL SEI NAZIONI FEMMINILE DI CATEGORIA

under18 walesWellington College (Inghilterra) – Primo successo per l’Italia U18 femminile nel Women’s Six Nations Festival in svolgimento al Wellington College (Inghilterra).

Questo pomeriggio le Azzurrine hanno superato la formazione gallese 7-0 grazie alla meta messa a segno dal tallonatore Chiara Cheli trasformata dal piede di Sara Mannini.

La vittoria sul Galles rappresenta la prima vittoria assoluta della rappresentativa femminile Under 18.

La seconda giornata del Festival si era aperta per le ragazze di Diego Saccà con la sconfitta subita dalle padrone di casa inglesi 15-7; autrice della meta Azzurra ancora Chiara Cheli trasformata da Sara Mannini.

Nella terza ed ultima giornata del Sei Nazioni, in programma sabato 15 aprile, le Azzurrine affronteranno la Scozia in un match della durata di 70 minuti.

I Tabellini

Inghilterra v Italia, 15-7
Marcatori: 9’ m. Clarke, 23’ m. Aspinall, 27’ m. Cheli tr. Mannini, 30’ m. Clarke.
Inghilterra U18: Aspinall (cap.); Clarke, Evans, Knower, Gerrard; Hyett, Clarke; Lutui, Finch; Richardson; Sams, Wood; Poland, Simpson, Ward.
A disposizione: Calladine, Williams, Sams, McQueen, Haskell, MacDouglas, Parry.
Italia U18: Moioli; Ruggio, Fogarin, Mannini, Cecati; Eschylle, Cuppari; Spinelli (cap.), Copat, Akosa; Cagnotto, D’Andrea; Maione, Cheli, Alonzi.
Entrate: Tognon, Fujimoto, Costantini, Tonelotto
Non entrate: Abiti, Foscato, Bernuzzi, Liccardo,  D’Epiro, Corsaro, Tonna, Carlini, Remonti,  
All. Saccà

Italia v Galles, 7-0
Marcatori: 20′ m. Cheli tr. Mannini
Italia U18: Moioli; Ruggio, Fogarin, Mannini (cap.), Cecati; Eschylle, Cuppari; Tonellotto, Costantini, Cagnotto; Liccardo, D’Andrea; Maione, Cheli, Alonzi.
Entrate: Abiti, Foscato, Bernuzzi, Akosa, Tognon, D’Epiro, Corsaro, Tonna, Carlini, Fujimoto, Copat.
Non entrate: Spinelli, Remonti.
All. Saccà
Galles U18: Griffin R.; Powell, Griffin B. Hughes, Isgrove; Whitfield, Bevans; Ellis, Sims (cap.), Stewart; Jones, Summer; Davies, Gant, Padmore.
A disposizione: Meyrick, Thomas-Bradley, E. Jones, Davies, Hopkins, Jones S., Evans, Lane.

Il calendario Azzurro (orario locale)

07.04
Italia v Francia 0-55
Irlanda v Italia 10-0

11.04
Inghilterra v Italia 15-7
Italia v Galles 7-0

15.04
Italia v Scozia ore 12

 

PROGRAMMA STAMPA NAZIONALE FEMMINILE – ITALIA V IRLANDA

 

Di seguito il programma stampa della Nazionale Italiana Femminile di Rugby in avvicinamento al terzo match del Tiktok Women’s Six Nations 2023:

Italia v Irlanda
Sabato 15 aprile, kick-off ore 17.45
Stadio S. Lanfranchi – Parma

Lo staff della Nazionale farà il possibile per mantenere inalterati gli orari degli incontri con i media.

Qualsiasi richiesta deve essere inoltrata a Antonio Pellegrino ( antonio.pellegrino@federugby.it) o ad Andrea Cimbrico ( andrea.cimbrico@federugby.it)

All’interno del Media Bin FIR, accessibile dalla home page del sito internet istituzionale Federugby.it, area “Media”, sarà possibile scaricare i materiali informativi e il materiale audiovisivo di libero utilizzo:

Mercoledì 12 aprile
Ore 14-16

Finestra per le richieste di interviste singole da parte dei Media

Giovedì 13 aprile
Ore 14.30

Annuncio Formazione via federugby.it e canali social FIR

Ore 15
Incontro stampa con il Capo Allenatore Giovanni Raineri e il Capitano della Nazionale, via Zoom

https://us06web.zoom.us/j/85005764042?pwd=dVdKUmd6R2JJRlBOR1NGSHRBQUZmdz09
ID riunione: 850 0576 4042
Passcode: 592164

Venerdì 14 aprile
Ore 14

Conferenza stampa pre partita disponibile su www.federugby.it, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube FIR

Sabato 15 aprile
Ore 20.15 (TBC)

Conferenza stampa post partita – Parma, Sala Stampa ‘Leonardo Mussini’, via Zoom e in presenza

https://us06web.zoom.us/j/83998134280?pwd=cTEyQXFGdys2WGcxUkdzVkNXNTBRZz09
ID riunione: 839 9813 4280
Passcode: 0366Lj

 

ITALIA U18 MASCHILE, LA FORMAZIONE CHE AFFRONTA L’INGHILTERRA

 

italiadonnybrook
Dublino –
L’Italia U18 Maschile torna in campo mercoledì 12 aprile alle 16.15 al Donnybrook Park di Dublino affrontando i pari età dell’Inghilterra nel secondo turno del Festival Sei Nazioni di categoria ed Andrea Di Giandomenico, capo allenatore degli Azzurrini, apporta dieci cambi alla formazione che ha superato 29-8 il Galles nel primo turno.

Formazione profondamente rivisitata e spazio all’inevitabile turnazione con tre test-match nell’arco di soli otto giorni, con i soli Zanandrea, Franchini, Sari, Midena e Vallesi confermati dal primo minuto, mentre Piero Gritti – figlio dell’ex seconda linea dell’Italia ed oggi commentatore tv Andrea – viene spostato da seconda linea a numero otto.

L’incontro sarà trasmesso in diretta su federugby.it e sul canale Youtube della Federazione Italiana Rugby

15 Giacomo DELL’OGLIO (Benetton Rugby)
14 Giacomo NDOUMBE (Rugby Piave)
13 Federico ZANANDREA (Benetton Rugby)
12 Vittorio TREZ (Valsugana Rugby Padova)
11 Diego FRANCHINI (Verona Rugby)
10 Francesco BORELLI (Valpolicella Rugby)
9 Giulio SARI (Benetton Rugby) – capitano
8 Piero GRITTI (Benetton Rugby)
7 Darren LOUW (Kirkham Grammar School)
6 Matteo URBANI (Lazio Rugby 1927)
5 Mattia MIDENA (Rugby Paese)
4 Pietro MELEGARI (Rugby Parma 1931)
3 Bruno VALLESI (Rugby Viadana 1970)
2 Christian D’APOLLONIA (Benetton Rugby)
1 Pietro BETTINI (Junior Rugby Brescia)

a disposizione
16 Nicolò CORVASCE (Lazio Rugby 1927)
17 Sergio PELLICIOLI (Junior Rugby Brescia)
18 Nicola BOLOGNINI (Monti Rugby Rovigo)
19 Giacomo MILANO (UR Capitolina)
20 Tommaso REDONDI (Verona Rugby)
21 Nelson CASARTELLI (Verona Rugby)
23 Alessio PENSIERI (Fiamme Oro Rugby)
24 Riccardo IOANNUCCI (Rugby Experience L’Aquila)
25 Tiziano PASINI (Province dell’Ovest)
26 Riccardo FAVARETTO (Mogliano Veneto Rugby)

 

SEI NAZIONI FEMMINILE: I PRECEDENTI TRA ITALIA E IRLANDA

Italia Irlanda precedentiLe partite con l’Irlanda hanno sempre avuto un sapore agrodolce per l’Italia, che negli ultimi anni – pur mostrandosi spesso superiore a livello di gioco e risultati ottenuti – ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto e meritato. Le irlandesi sono un po’ la “bestia nera” delle Azzurre, e sono riuscite a conquistare la vittoria anche in occasioni in cui il pronostico sembrava pendere nettamente dalla parte italiana, come nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2021: l’Irlanda batté l’Italia al Lanfranchi, poi però arrivò ultima nel girone mentre la squadra guidata allora da Andrea di Giandomenico ottenne il biglietto per la Nuova Zelanda.

Italia-Irlanda: i precedenti

Italia e Irlanda si sono affrontate per 21 volte in partite ufficiali, e il borsino è un sorprendente 19-2 per le irlandesi, con sole due vittorie Azzurre: il 4 aprile del 1997 a Nizza (13-5 in occasione del campionato europeo), che fu anche il primo incontro tra le due formazioni, e il 23 febbraio del 2019 (vittoria 29-27). Eppure, negli anni successivi, l’Italia ha ottenuto in linea generale molto di più rispetto alle irlandesi, compresa una storica qualificazione ai quarti della Coppa del Mondo, eppure hanno sempre faticato negli scontri diretti. È il caso della già citata sfida delle qualificazioni mondiali, ma anche di quella disputata a Dublino nell’ultimo Sei Nazioni e vinta dall’Irlanda per 29-8 contro un’Italia vista raramente così in difficoltà.

L’Irlanda

La Nazionale guidata da Greg McWilliams e capitanata da Nichola Fryday si trova al nono posto del ranking Mondiale. Ha partecipato a 7 Coppe del Mondo (la prima nel 1991) conquistando la semifinale nel 2014, e vincendo poi la finalina per il 3° posto, ad oggi il loro miglior risultato. Al Sei Nazioni, l’Irlanda ha conquistato 2 vittorie, nel 2013 (con tanto di Grande Slam) e nel 2015.

L’impresa di Parma

Proprio allo Stadio Lanfranchi, l’Italia conquistò uno dei successi più belli della sua storia, battendo l’Irlanda per 29-27 nella terza giornata del Sei Nazioni 2019, involandosi a conquistare quello che sarebbe stato poi uno storico secondo posto in classifica. Le Azzurre diedero subito una prima scossa al match, portandosi sul 10-0 con la meta di Muzzo e i calci di Sillari, poi l’Irlanda reagì con le due mete di Considine – intervallate dalla marcatura di Giada Franco – e con Anna Caplice, che insieme ai calci di Fowley portò le irlandesi in vantaggio per la prima (e unica) volta nel match. A due minuti dalla fine del primo tempo, però, Stefan finalizzò una bellissima azione firmata dalle trequarti Azzurre per il 22-22. La ripresa fu tiratissima: una meta per parte, ma a decidere fu la trasformazione di Michela Sillari dopo la meta di Franco, che finalizzò un’azione stupenda di Aura Muzzo. Fowley, invece, mancò il calcio che dopo la meta di Laura Sheehan avrebbe potuto dare il pari all’Irlanda.

ITALSEVEN MASCHILE, GLI AZZURRI CONVOCATI PER LE WORLD RUGBY SEVENS CHALLENGER SERIES

italseven maschile bucarest 2022Roma – Matteo Mazzantini, Responsabile Tecnico della Nazionale Italiana Seven Maschile, ha ufficializzato la lista degli atleti convocati per il raduno di Treviso – a partire dal 14 aprile – in preparazione delle World Rugby Sevens Challenger Series in calendario in Sudafrica nel weekend 21/22/23 aprile e 28/29/30 aprile.

Gli Azzurri svolgeranno un allenamento nella giornata di venerdì 14 aprile per poi partire l’indomani per Cape Town e spostarsi successivamente a Stellenbosch dove affronteranno nel proprio girone Cile, Papua Nuova Guinea e Hong Kong. Il torneo è una prima tappa verso le World Rugby Seven Series 2023/24: la vincente del torneo in Sudafrica si qualificherà per un secondo torneo, a Londra (il prossimo 20/21maggio), proseguendo la possibilità di entrare nel circuito mondiale di Rugby Seven.
(more…)

IL PILONE DEL BENETTON RUGBY IVAN NEMER INIZIA IL PERCORSO ANTIRAZZISTA

 

ivannemer
COLLABORAZIONE TRA LA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY, BENETTON RUGBY L’ASSOCIAZIONE “IL RAZZISMO E’ UNA BRUTTA STORIA”

 

Il pilone della Nazionale Italiana Rugby e della Benetton Rugby Ivan Nemer ha avviato, con il supporto di FIR e della propria Franchigia di appartenenza,  un percorso con l’Associazione “Il Razzismo è una brutta storia” di sensibilizzazione sui temi del razzismo a seguito della squalifica comminatagli dal Tribunale Federale di FIR per gli atteggiamenti assunti nei confronti del compagno di squadra Cherif Traorè e da questo denunciati nello scorso mese di dicembre. Contestualmente, Nemer ha confermato la volontà di intervenire come tecnico specialista della mischia nel Progetto Migranti di FIR.
 

L’Associazione “Il Razzismo è una brutta storia” è stata contattata da FIR per proporre un percorso di consapevolezza e formazione al giocatore che coinvolgerà anche la Franchigia Benetton Rugby in attività con realtà locali a forte caratterizzazione rispetto ai temi del razzismo.

Il percorso, per Nemer, è iniziato mercoledì 22 marzo con la partecipazione del 23enne pilone alla presentazione in Libreria Feltrinelli di Verona di “Antirəzinə”, la fanzine gratuita edita da “Il Razzismo è una brutta storia” per la settimana internazionale contro il razzismo (www.razzismobruttastoria.net), che raccoglie pensieri, fumetti, poesie da chi vive il razzismo e si impegna nel contrastarlo. 

La presentazione, occasione per una una panoramica sulle urgenze nel contrasto al razzismo oggi in Italia, ha segnato il momento di incontro tra Nemer ed il sociologo e attivista Gustavo Garcia, che lo accompagnerà come tutor nelle attività delle settimane a venire insieme a Il Razzismo è una brutta storia. 

Tra queste: visite in strutture che supportano il percorso di persone migranti in transito al confine tra Italia e Francia, momenti di scambio con associazioni e reti sportive impegnate nella lotta contro le disuguaglianze a Padova e Treviso. In queste occasioni si prevede che Nemer metta anche a disposizione le sue competenze sportive insegnando la pratica del rugby alle e ai partecipanti. Infine si prevede anche una formazione a tutta la squadra Benetton.  

“L’incontro con Gustavo è stato molto bello e soprattutto interessante. In tutta onestà, non  mi ero mai trovato a prendere parte ad appuntamenti che trattassero temi simili e questo mi ha aiutato a rendermi conto di quanto possiamo ancora migliorare come collettività.  Voglio ringraziare Gustavo e Il Razzismo è una brutta storia per l’opportunità di lavorare insieme nei mesi a venire, e la FIR e il Benetton Rugby per aver posto le basi di questa collaborazione. Sono curioso ed emozionato dal percorso che mi aspetta e dall’idea di poter trasferire la mia esperienza ai più giovani e imparare da loro” ha detto Ivan Nemer.

FIR/Benetton Rugby/Il razzismo è una brutta storia – la collaborazione
La collaborazione tra Federazione Italiana Rugby (F.I.R.), la Società Sportiva Benetton Rugby e l’Associazione Il Razzismo è una brutta storia ha lo scopo promuovere iniziative di sensibilizzazione che favoriscano le condizioni necessarie per evitare il prodursi di episodi di discriminazione razziale, accrescendo una cultura dell’uguaglianza, dell’inclusione e la condanna di qualsiasi comportamento, consapevole o inconsapevole, che si connoti con caratteristiche razziste.   

La FIR
La Federazione Italiana Rugby è l’organo di governo del rugby in Italia. Fondata nel 1928, fa parte del gruppo delle federazioni rugbistiche più importanti del mondo (World Rugby Tier 1). La Federazione Italiana Rugby ha lo scopo di promuovere, regolamentare e sviluppare in Italia il gioco del rugby, di attuare programmi di formazione di giocatori e tecnici nonché quello di promuovere e mantenere relazioni con le associazioni rugbistiche internazionali. Ha inoltre lo scopo di sviluppare l’attività agonistica finalizzata all’attività internazionale nell’ambito delle direttive impartite da World Rugby in armonia con le deliberazioni del Cio e del Coni.

Il Benetton Rugby
Il Benetton Rugby Treviso è una società sportiva dilettantistica fondata nel 1932. Il club ha per oggetto la promozione e la pratica, lo sviluppo e la diffusione di attività sportive dilettantistiche e ricreative intese come mezzo di formazione psico-fisica e morale, mediante la gestione e l’organizzazione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa o di ogni altro tipo di attività motoria e non, idonea all’integrazione ad a  promuovere la conoscenza e la pratica dello sport ed in particolare la disciplina del rugby.

“Il Razzismo è una brutta storia”
Il Razzismo è una brutta storia è un’associazione che lavora per combattere razzismo e discriminazioni attraverso iniziative culturali e progetti didattici. Fondata dopo l’assassinio razzista del diciannovenne italiano Abdel William Guibre, detto Abba, nel 2008 a Milano, è promossa dal Gruppo Feltrinelli. È basata a Milano ma lavora in tutta Italia insieme a un network di esperte ed esperti associati, ed è parte dello European Network Against Racism.

 

IL PILONE DEL BENETTON RUGBY IVAN NEMER INIZIA IL PERCORSO ANTIRAZZISTA

 

ivannemer
COLLABORAZIONE TRA LA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY, BENETTON RUGBY L’ASSOCIAZIONE “IL RAZZISMO E’ UNA BRUTTA STORIA”
 

 

Il pilone della Nazionale Italiana Rugby e della Benetton Rugby Ivan Nemer ha avviato, con il supporto di FIR e della propria Franchigia di appartenenza,  un percorso con l’Associazione “Il Razzismo è una brutta storia” di sensibilizzazione sui temi del razzismo a seguito della squalifica comminatagli dal Tribunale Federale di FIR per gli atteggiamenti assunti nei confronti del compagno di squadra Cherif Traorè e da questo denunciati nello scorso mese di dicembre. Contestualmente, Nemer ha confermato la volontà di intervenire come tecnico specialista della mischia nel Progetto Migranti di FIR.
 

L’Associazione “Il Razzismo è una brutta storia” è stata contattata da FIR per proporre un percorso di consapevolezza e formazione al giocatore che coinvolgerà anche la Franchigia Benetton Rugby in attività con realtà locali a forte caratterizzazione rispetto ai temi del razzismo.

Il percorso, per Nemer, è iniziato mercoledì 22 marzo con la partecipazione del 23enne pilone alla presentazione in Libreria Feltrinelli di Verona di “Antirəzinə”, la fanzine gratuita edita da “Il Razzismo è una brutta storia” per la settimana internazionale contro il razzismo (www.razzismobruttastoria.net), che raccoglie pensieri, fumetti, poesie da chi vive il razzismo e si impegna nel contrastarlo. 

La presentazione, occasione per una una panoramica sulle urgenze nel contrasto al razzismo oggi in Italia, ha segnato il momento di incontro tra Nemer ed il sociologo e attivista Gustavo Garcia, che lo accompagnerà come tutor nelle attività delle settimane a venire insieme a Il Razzismo è una brutta storia. 

Tra queste: visite in strutture che supportano il percorso di persone migranti in transito al confine tra Italia e Francia, momenti di scambio con associazioni e reti sportive impegnate nella lotta contro le disuguaglianze a Padova e Treviso. In queste occasioni si prevede che Nemer metta anche a disposizione le sue competenze sportive insegnando la pratica del rugby alle e ai partecipanti. Infine si prevede anche una formazione a tutta la squadra Benetton.  

“L’incontro con Gustavo è stato molto bello e soprattutto interessante. In tutta onestà, non  mi ero mai trovato a prendere parte ad appuntamenti che trattassero temi simili e questo mi ha aiutato a rendermi conto di quanto possiamo ancora migliorare come collettività.  Voglio ringraziare Gustavo e Il Razzismo è una brutta storia per l’opportunità di lavorare insieme nei mesi a venire, e la FIR e il Benetton Rugby per aver posto le basi di questa collaborazione. Sono curioso ed emozionato dal percorso che mi aspetta e dall’idea di poter trasferire la mia esperienza ai più giovani e imparare da loro” ha detto Ivan Nemer.

FIR/Benetton Rugby/Il razzismo è una brutta storia – la collaborazione
La collaborazione tra Federazione Italiana Rugby (F.I.R.), la Società Sportiva Benetton Rugby e l’Associazione Il Razzismo è una brutta storia ha lo scopo promuovere iniziative di sensibilizzazione che favoriscano le condizioni necessarie per evitare il prodursi di episodi di discriminazione razziale, accrescendo una cultura dell’uguaglianza, dell’inclusione e la condanna di qualsiasi comportamento, consapevole o inconsapevole, che si connoti con caratteristiche razziste.   

La FIR
La Federazione Italiana Rugby è l’organo di governo del rugby in Italia. Fondata nel 1928, fa parte del gruppo delle federazioni rugbistiche più importanti del mondo (World Rugby Tier 1). La Federazione Italiana Rugby ha lo scopo di promuovere, regolamentare e sviluppare in Italia il gioco del rugby, di attuare programmi di formazione di giocatori e tecnici nonché quello di promuovere e mantenere relazioni con le associazioni rugbistiche internazionali. Ha inoltre lo scopo di sviluppare l’attività agonistica finalizzata all’attività internazionale nell’ambito delle direttive impartite da World Rugby in armonia con le deliberazioni del Cio e del Coni.

Il Benetton Rugby
Il Benetton Rugby Treviso è una società sportiva dilettantistica fondata nel 1932. Il club ha per oggetto la promozione e la pratica, lo sviluppo e la diffusione di attività sportive dilettantistiche e ricreative intese come mezzo di formazione psico-fisica e morale, mediante la gestione e l’organizzazione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa o di ogni altro tipo di attività motoria e non, idonea all’integrazione ad a  promuovere la conoscenza e la pratica dello sport ed in particolare la disciplina del rugby.

“Il Razzismo è una brutta storia”
Il Razzismo è una brutta storia è un’associazione che lavora per combattere razzismo e discriminazioni attraverso iniziative culturali e progetti didattici. Fondata dopo l’assassinio razzista del diciannovenne italiano Abdel William Guibre, detto Abba, nel 2008 a Milano, è promossa dal Gruppo Feltrinelli. È basata a Milano ma lavora in tutta Italia insieme a un network di esperte ed esperti associati, ed è parte dello European Network Against Racism.

 

 

WOMEN’S SIX NATIONS FESTIVAL 2023: OGGI LE AZZURRINE AFFRONTANO INGHILTERRA E GALLES

under18

Prosegue il cammino dell’Italia U18 Femminile nel Women’s Six Nations Festival 2023 in svolgimento al Wellington College in Inghilterra. Oggi le Azzurrine affronteranno la formazione di casa alle 15.00 locali e due ore dopo il Galles.

Entrambe gli incontri, della durata di 35 minuti ciascuno, saranno disponibili in diretta streaming su Federugby.it

La prima giornata del torneo (7 aprile) si è chiusa con due sconfitte per la formazione di Diego Saccà: 55-0 contro la Francia; 10-0 contro l’Irlanda.

Il festival si concluderà sabato 15 aprile con il confronto con le pari età della Scozia (ore 12.00 locali, diretta Federugby.it), match della durata di 70 minuti.

Il calendario Azzurro (orario locale)
07.04
Italia v Francia 0-55
Irlanda v Italia 10-0

11.04
Inghilterra v Italia ore 15
Italia v Galles ore 17

15.04
Italia v Scozia ore 12

 

ITALIA FEMMINILE, LOCATELLI: “L’IRLANDA? POSSIAMO BATTERLA. E CHE BELLO IL RUGBY NELLE SCUOLE

LocatelliParma – Terminata la settimana di pausa, è il momento di concentrarsi sulla seconda parte del Sei Nazioni femminile 2023. L’Italia arriva al match contro l’Irlanda con la consapevolezza di poter fare una grande partita, dopo aver sfiorato l’impresa con la Francia e aver tratto comunque buoni segnali dalla sfida contro l’Inghilterra, come racconta Isabella Locatelli, terza linea delle Azzurre e del Colorno.

Cosa vi portate dietro di positivo dalla partita di Northampton?

“Sicuramente il modo in cui abbiamo approcciato la partita, abbiamo cominciato bene sia in difesa che in attacco, sfidando in maul le inglesi e segnando da quella fase di gioco. C’è stato anche un bel miglioramento nelle fasi statiche, in particolare la mischia ha sofferto molto meno rispetto alla Francia, nonostante la portata dell’avversario. Non mi sento di dire che sia andata così male”.

L’Irlanda si avvicina. Nonostante negli ultimi anni abbia vissuto tante difficoltà e abbia ottenuto molti meno risultati rispetto all’Italia, è dal 2019 che vince tutti gli scontri diretti. Come mai? Quest’anno può essere diverso?

“È una partita che sentiamo molto a livello mentale, ed è una cosa che in campo si fa sentire, poi sono molto simili a noi su alcuni aspetti del gioco e quindi abbiamo sempre faticato tanto. Quest’anno però sono molto fiduciosa: arriviamo da un Mondiale molto positivo, ci sono stati dei cambiamenti ma li abbiamo gestiti molto bene, e abbiamo superato le due partite più difficili. Ora è tutto in discesa. Iniziare con Francia e Inghilterra ti migliora anche a livello di gioco”.

Non aumenta la tensione arrivare alle partite più “alla portata” con 0 vittorie?

“Secondo me no, anzi, è il momento in cui possiamo finalmente sviluppare anche il nostro gioco, perché chiaramente contro Francia e Inghilterra è difficile avere tanti palloni in attacco. Anche se in realtà contro la Francia ci siamo riuscite bene, ho davvero pensato che potessimo vincere. Forse non abbiamo gestito bene il fattore tempo: il pallone è diventato più scivoloso e quindi ha aumentato il numero delle mischie, fase nella quale stavamo soffrendo. Poi le francesi si sono ancorate tanto al gioco al piede e hanno fatto valere la loro esperienza”.

Sei tra le giocatrici più utilizzate a partita in corso: come vivi questa cosa?

“Da una parte ho la ‘sfortuna’ di poter coprire due ruoli, seconda e terza linea, è un po’ la ‘croce’ di noi utility (ride, ndr). A parte le battute, sono una persona molto autocritica: so quanto le nostre seconde e le nostre terze linee siano forti, stanno facendo dei partitoni ed è giusto che giochino loro. Ovviamente poi passo le mie giornate ad allenarmi per cercare di arrivare a quel livello e per farmi trovare sempre pronta quando vengo chiamata in causa. Poi ci sono casi come quello di domenica scorsa contro l’Inghilterra, in cui mi ritrovo di colpo a giocare centro. Non ero spaventata, anche Michela Sillari mi ha detto ‘gioca a rugby e basta’, ho cercato di dare il meglio di me e di divertirmi, anche se poi andavo a difendere i drive quindi facevo comunque sia l’avanti che il trequarti. Praticamente il momento più alto della mia vita (ride, ndr)”.

L’ultimo Mondiale, anche a livello di numeri, è stato molto importante per la visibilità e l’immagine del rugby femminile all’esterno. Hai percepito questo cambiamento?

“A livello mediatico credo che la sponsorizzazione del Sei Nazioni femminile da parte di Tik Tok stia aiutando molto, e anche World Rugby sta lavorando tanto, pubblicizzando tantissimo la Coppa del Mondo e dando una struttura concreta ai test match. Inizia ad esserci un seguito più ampio rispetto a qualche anno fa, giochiamo in impianti importanti e fatti bene, sono cambiate tante cose. Poi personalmente posso parlare della realtà di Colorno, che vivo quotidianamente. Mi capita di andare nelle scuole e vedere ragazze che il rugby lo conoscono già, prima non era così”.

La cosa più bella che ti è stata detta nelle scuole?

“Una volta mi hanno detto ‘Sei la mia prof preferita’, penso sia una delle cose più belle. E in generale, quando vado nelle scuole mi diverto tantissimo e sono felice di farlo”.

Sei tra le più attive anche sui social, diciamo che hai preso molto sul serio la “missione” Tik Tok

“Si ormai sono una tiktoker (ride, ndr). In realtà è un modo per dare comunque visibilità al nostro sport anche attraverso altri canali. Poi chiaramente non sono fissata con i social, lo faccio quando ho tempo perché mi diverto, e finché sarà così continuerò a farlo”

IMPRESA TREVISO, VOLA IN SEMIFINALE DI CHALLENGE: CARDIFF BATTUTO 27-23

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Treviso – La Benetton Rugby si qualifica, prima italiana nella storia delle Coppe Europee, alla semifinale di Challenge Cup superando 27-23 in un Monigo tutto esaurito i gallesi di Cardiff in fondo ad un combattutissimo quarto di finale. Ora i Leoni di Marco Bortolami troveranno in semifinale il Tolone di Sergio Parisse, che proprio militando in biancoverde aveva iniziato la propria carriera internazionale nel 2002.

La cronaca
Inizia la partita e Cardiff guadagna subito una punizione centrale per un fallo dei Leoni in ruck. Priestland non sbaglia. Ribaltamento di fronte e Menoncello percuote centralmente la difesa degli ospiti. I gallesi vengono puniti per un’infrazione nel breakdown. Stavolta sono i biancoverdi ad andare per i pali. Jacob Umaga piazza e parità sul 3-3. Il Benetton Rugby è sul piede avanzante e conquista una nuova punizione da posizione vantaggiosa. Altro giro ai pali e secondo piazzato preciso di Jacob Umaga. Gli uomini di Bortolami si impossessano della metà campo di Cardiff. Negri sfonda centralmente e offre a Duvenage l’ovale per la meta, ma viene fermato fallosamente da Teddy Williams. L’arbitro inglese Pearce ammonisce il seconda linea gallese. I Leoni vanno in touche sui cinque metri, l’ovale arriva a Brex, poi a Umaga che apre per Rhyno Smith. L’estremo è imprendibile per gli avversari e segna la prima meta della gara. Umaga trasforma per il 13-3 del Benetton Rugby. Si esaurisce la superiorità numerica dei padroni di casa e torna in campo Teddy Williams. Comincia a piovere copiosamente su Monigo e l’ovale risulta scivoloso per gli interpreti in campo. Cardiff non demorde e alla prima grande occasione segna. Calcetto di Tomos Williams, Lane trova il pertugio. Gli cade l’ovale, ma non viene considerato in avanti e Thomas Young ne approfitta per andare a marcare. Priestland trasforma da posizione defilata. Cardiff torna sotto di tre lunghezze, ma è molto fallosa nei punti di incontro e c’è un nuovo piazzato per i Leoni. Però Umaga non mira i pali. Il primo tempo si conclude quindi sul 13-10 per Duvenage e compagni.

Si rientra in campo e i Leoni peccano di indisciplina. Cardiff concretizza le scorrettezze dei biancoverdi, con il piazzato di Priestland. Si torna in perfetta parità sul 13-13. Primi cambi per il Benetton: dentro Maile e Zuliani per Nicotera e Negri. Cardiff è più rapida e va a segnare la seconda meta. Buco centrale per Grady che va sulla bandierina a schiacciare l’ovale. Priestland trasforma e i gallesi scappano sul +7. Il Benetton non riesce a esprimere un’azione corale determinante in zona di attacco. Intanto subentra Lorenzo Cannone per Stowers. I Leoni si scuotono e risalgono la china. Touche dai cinque metri, il carrettino avanza forte. Serie di fasi e Duvenage è perfetto a pescare la corsa di Michele Lamaro che marca. Umaga trasforma e nuova parità. Manca un quarto di gara. Cardiff guadagna un’altra punizione per un fuorigioco dei Leoni. Priestland da lunga distanza converte. Poi è il turno di Albornoz per Umaga. I Leoni non mollano e trovano l’azione ficcante per la terza meta di giornata. Albornoz apre a Brex, inserimento di Smith che consegna a Marcus Watson l’ovale della marcatura pesante. Albornoz trasforma per il 27-23 trevigiano. Cardiff riparte subito e vuole la meta del nuova vantaggio. Subentra Alongi per Pasquali. Negli ultimi minuti la tensione è palpitante, i Leoni sono gladiatori e in difesa tengono come degli eroi. I gallesi devono arrendersi. Il Benetton Rugby scrive un nuovo capitolo di storia, perché è in semifinale di Challenge Cup e per la prima volta accede tra le prime quattro squadre principali di una competizione europea.

Marcature: 1′ p. Priestland, 6′ p. Umaga, 11′ p. Umaga, 21′ meta Smith tr. Umaga, 30′ meta Young tr. Priestland; 43′ p. Priestland, 46′ meta Grady tr. Priestland, 56′ meta Lamaro tr. Umaga, 61′ p. Priestland, 69′ meta Watson tr. Albornoz.
Note: cartellino giallo al 16′ a Teddy Williams (CAR). Trasformazioni: Benetton Rugby 3/3 (Umaga 2/2, Albornoz 1/1); Cardiff 2/2 (Priestland 2/2). Punizioni: Benetton Rugby 2/3 (Umaga 2/3); Cardiff 3/3 (Priestland 3/3). Man of the match: Michele Lamaro (BEN).

Benetton Rugby: 15 Rhyno Smith, 14 Edoardo Padovani, 13 Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Marcus Watson, 10 Jacob Umaga (62′ Tomas Albornoz), 9 Dewaldt Duvenage (c), 8 Henry Time-Stowers (53′ Lorenzo Cannone), 7 Michele Lamaro, 6 Sebastian Negri (44′ Manuel Zuliani), 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Tiziano Pasquali (74′ Filippo Alongi), 2 Giacomo Nicotera (44′ Siua Maile), 1 Nahuel Tetaz.

Head Coach: Marco Bortolami.
Cardiff Rugby: 15 Ben Thomas, 14 Owen Lane, 13 Mason Grady, 12 Max Llewellyn, 11 Josh Adams, 10 Rhys Priestland, 9 Tomos Williams (71′ Lloyd Williams), 8 Taulupe Faletau, 7 Thomas Young (33′ James Ratti, 40′ Thomas Young), 6 James Botham (72′ James Ratti), 5 Teddy Williams (71′ Seb Davies), 4 Josh Turnbull (c) (60′ Lopeti Timani), 3 Kieron Assiratti, 2 Liam Belcher (60′ Kristian Dacey), 1 Corey Domachowski (68′ Rhys Carré)

Head Coach: Dai Young.