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NAZIONALE FEMMINILE, BARATTIN ANNUNCIA IL RITIRO INTERNAZIONALE:”UN PRIVILEGIO GIOCARE PER L’ITALIA”

barattin allenamento irlandaParma – Sabato 29 aprile lo Stadio Lanfranchi di Parma sarà il teatro dell’ultima apparizione internazionale di Sara Barattin – unica atleta Azzurra ad entrare nel club dei centurioni – che farà il proprio ingresso da sola sul campo prima del fischio d’inizio del match contro il Galles.

Mediano di mischia classe 1986, è la giocatrice che ha collezionato il maggior numero di presenze nella storia della Nazionale Italiana Rugby Femminile raggiungendo quota 116 caps nella prossima partita che chiuderà l’edizione 2023 del Tik Tok Women’s Six Nation 2023, match che consentirà per l’ultima volta a Sara Barattin di guidare con i gradi di capitano – dopo la Rugby World Cup in Irlanda nel 2017 – le sue compagne di squadra sul campo.

Una lunga carriera azzurra per l’atleta in forza al Villorba iniziata il 7 aprile del 2005 ad Amburgo nella gara, valida per la Coppa Europa, vinta 52-0 dall’Italdonne contro la Germania. Tanti momenti emozionanti e storici vissuti con la maglia dell’Italia tra cui il secondo posto nel Sei Nazioni Femminile nel 2019 e i quarti di finale nell’ultima Rugby World Cup in Nuova Zelanda.
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TIK TOK WOMEN’S SIX NATIONS, IL XV DELL’ITALIA PER LA SFIDA AL GALLES

formazione italia galles 2023Parma – Giovanni Raineri, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Femminile, ha ufficializzato la formazione che sabato 29 aprile affronterà il Galles alle 16.30 allo Stadio Lanfranchi di Parma nel match valido per il quinto ed ultimo turno del Tik Tok Women’s Six Nations 2023, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Arena.

Un cambio nel XV titolare rispetto all’ultimo match in Scozia vinto dalle padrone di casa. Triangolo allargato formato da Ostuni Minuzzi, Muzzo e D’Incà con la coppia di centri formata da Rigoni e Sillari. Le chiavi della mediana saranno affidate a Madia e Sara Barattin che guiderà sul campo le sue compagne di squadra con i gradi di capitano.

Terza linea formata da Franco, Locatelli e Tounesi. In seconda linea il duo formato da Duca e Fedrighi, mentre in prima linea partiranno dal primo minuto Gai, Vecchini e Maris.
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“BINGHAM CUP 2024”, LE AZZURRE IN CAMPO COI LACCI ARCOBALENO CONTRO IL GALLES

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Roma –
La Federazione Italiana Rugby e Libera Rugby, il primo club inclusivo e gay-friendly d’Italia, celebreranno insieme sabato 29 aprile l’ingresso negli ultimi dodici mesi dallo sbarco della “Bingham Cup” in Italia, nel maggio 2024. 

Giunta all’undicesima edizione, la “Bingham Cup” è la rassegna iridata per Club di rugby inclusivie e porta il nome di Mark Bingham, giocatore di rugby ed esponente della comunità LGBTQIA+ statunitense che guidò il disperato tentativo di interruzione del dirottamento del volo United 93 l’11 settembre 2001.

Per segnare l’arrivo in Italia, per la prima volta nella storia, della “Bingham Cup” nel maggio 2024 e per testimoniare una volta di più l’impegno alla piena inclusione e la lotta del rugby italiano contro l’omobitransfobia la Nazionale Italiana Femminile scenderà in campo sabato contro il Galles indossando lacci arcobaleno sulle scarpe da gioco, invitando idealmente l’intero movimento a fare altrettanto nel fine settimana del 12-14 maggio, in vista della Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia del 17 maggio.

MARIA MAGATTI: “QUESTA ITALIA HA TANTO TALENTO, MA NON SERVE METTERE TROPPA PRESSIONE. DIAMOLE TEMPO

MagattiParma – Dopo la sconfitta per 29-21 in Scozia, l’Italia femminile deve subito rimettersi in carreggiata e pensare alla prossima – e ultima – partita del Sei Nazioni 2023, al Lanfranchi di Parma contro il Galles. Il match di Edimburgo ha tolto all’Italia la possibilità di conquistare il terzo posto, ma le Azzurre potrebbero comunque eguagliare il bilancio dello scorso anno raggiungendo la seconda vittoria. Per commentare quanto accaduto in Scozia è intervenuta Maria Magatti, ex ala della Nazionale con 50 caps, che ha lasciato la maglia azzurra dopo l’ultima Coppa del Mondo.

Cosa è mancato secondo te?

“È stata una partita difficile, come lo è sempre quando si gioca in Scozia. Ci sono stati degli infortuni che hanno condizionato la prestazione e non abbiamo ancora una rosa così profonda da poter coprire tutte le eventuali assenze. Ci sono stati degli episodi che avrebbero potuto far girare la partita diversamente, ma ci sta mettere in conto di poter perdere una partita di questo tipo mentre è ancora in atto un processo di rodaggio dei meccanismi, dopo un cambio di allenatore. Penso non sia successo niente di grave, poteva essere messo in conto e sono certa che il tempo porterà i suoi frutti”.

Ci sono delle differenze, anche a livello tecnico, che hai notato rispetto al recente passato?

“La mia impressione, ovviamente da esterna, è che Nanni Raineri stia cercando di dare un po’ più di ordine. Negli anni precedenti il nostro gioco è sempre stato fondato sulla ricerca degli spazi, la sfida uno contro uno, muovendo sempre il pallone per creare buchi nella difesa avversaria. Mi sembra che questa nuova impostazione voglia dare più ordine, lavorando sul territorio e sulla sicurezza del possesso”.

Al di là di quanto successo sabato, questa Italia può battere il Galles?

“Assolutamente sì. Alla fine con Galles e Scozia siamo allo stesso livello, sono partite che si decidono per gli episodi e giocare in casa sarà un punto a nostro favore. Sicuramente in questa settimana le ragazze e lo staff lavoreranno sulla difesa da drive, che ha sofferto molto contro la Scozia, e sono certa che sarà una partita aperta fino all’ultimo che si potrà portare a casa”.

A proposito di Galles, c’è una partita in particolare, quella del Millennium del 2018, rimasta in qualche modo nella storia, alla quale tu hai partecipato.

“È stata una delle partite più emozionanti della mia carriera, giocare e segnare al Millennium è stato davvero qualcosa di speciale, e vincere lì ancora di più. È una delle partite che ricorderò sempre”.

È stato difficile lasciare dopo la Coppa del Mondo o è venuto tutto naturale?

“Entrambe le cose. Pensavo già da un po’ a cosa avrei fatto dopo il Mondiale, e sono stati anni molto impegnativi dal punto di vista fisico, soprattutto quando si ha un altro lavoro al di fuori del rugby. Avevo già chiaro in mente che avrei deciso cosa fare alla fine della Coppa del Mondo, e arrivata alla fine sentivo che fosse il momento di smettere, è scattato qualcosa dentro di me. È stato difficile, ma alla fine chiudere con il 50esimo cap al Mondiale, dopo un quarto di finale, penso sia stata la scelta giusta per la mia carriera. Non volevo rischiare di trascinarmi ulteriormente facendo fatica ad incastrare tutto, chiedendo permessi che in teoria non avrei ma che per fortuna al lavoro mi hanno sempre concesso, pur con fatica. Era il momento giusto”.

Continuerai comunque a giocare?

“Sì, non volevo smettere di colpo perché il rugby è comunque una parte importante della mia vita. Sto continuando a giocare con il mio club e ho dato la disponibilità alla convocazione per la Nazionale Seven, visto che d’estate non lavoro. In qualche modo cerco di portare avanti quella che è stata la mia vita negli ultimi anni, tanti (ride, ndr)”.

Chi ti sta impressionando in maniera particolare?

“Ci sono tante ragazze con un grande futuro davanti. Alyssa D’Incà ha delle doti fisiche che forse nella nostra Nazionale nessuna ha mai avuto, e anche Francesca Granzotto è molto brava. E poi ci sono alcune ragazze che stanno facendo benissimo da tempo, pur essendo molto giovani, come Francesca Sgorbini”.

Nell’ultimo periodo si sono alzate tanto le aspettative sulle ragazze…

“Bisogna dar loro il tempo di fare un percorso, non credo sia utile mettere troppa pressione addosso. Dopo la partita con l’Irlanda penso che ad Alyssa (D’Incà, ndr) siano arrivati tantissimi messaggi tra richieste di interviste e complimenti, e questo rende tutto più faticoso perché non siamo abituate a gestire la pressione mediatica. Il percorso di queste ragazze è appena cominciato, devono lavorare e devono soprattutto avere la possibilità di farlo con calma”.

MARIA MAGATTI: “QUESTA ITALIA HA TANTO TALENTO, MA NON SERVE METTERE TROPPA PRESSIONE. DIAMOLE TEMPO

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Dopo la sconfitta per 29-21 in Scozia, l’Italia femminile deve subito rimettersi in carreggiata e pensare alla prossima – e ultima – partita del Sei Nazioni 2023, al Lanfranchi di Parma contro il Galles. Il match di Edimburgo ha tolto all’Italia la possibilità di conquistare il terzo posto, ma le Azzurre potrebbero comunque eguagliare il bilancio dello scorso anno raggiungendo la seconda vittoria. Per commentare quanto accaduto in Scozia è intervenuta Maria Magatti, ex ala della Nazionale con 50 caps, che ha lasciato la maglia azzurra dopo l’ultima Coppa del Mondo.

Cosa è mancato secondo te?

“È stata una partita difficile, come lo è sempre quando si gioca in Scozia. Ci sono stati degli infortuni che hanno condizionato la prestazione e non abbiamo ancora una rosa così profonda da poter coprire tutte le eventuali assenze. Ci sono stati degli episodi che avrebbero potuto far girare la partita diversamente, ma ci sta mettere in conto di poter perdere una partita di questo tipo mentre è ancora in atto un processo di rodaggio dei meccanismi, dopo un cambio di allenatore. Penso non sia successo niente di grave, poteva essere messo in conto e sono certa che il tempo porterà i suoi frutti”.

Ci sono delle differenze, anche a livello tecnico, che hai notato rispetto al recente passato?

“La mia impressione, ovviamente da esterna, è che Nanni Raineri stia cercando di dare un po’ più di ordine. Negli anni precedenti il nostro gioco è sempre stato fondato sulla ricerca degli spazi, la sfida uno contro uno, muovendo sempre il pallone per creare buchi nella difesa avversaria. Mi sembra che questa nuova impostazione voglia dare più ordine, lavorando sul territorio e sulla sicurezza del possesso”.

Al di là di quanto successo sabato, questa Italia può battere il Galles?

“Assolutamente sì. Alla fine con Galles e Scozia siamo allo stesso livello, sono partite che si decidono per gli episodi e giocare in casa sarà un punto a nostro favore. Sicuramente in questa settimana le ragazze e lo staff lavoreranno sulla difesa da drive, che ha sofferto molto contro la Scozia, e sono certa che sarà una partita aperta fino all’ultimo che si potrà portare a casa”.

A proposito di Galles, c’è una partita in particolare, quella del Millennium del 2018, rimasta in qualche modo nella storia, alla quale tu hai partecipato.

“È stata una delle partite più emozionanti della mia carriera, giocare e segnare al Millennium è stato davvero qualcosa di speciale, e vincere lì ancora di più. È una delle partite che ricorderò sempre”.

È stato difficile lasciare dopo la Coppa del Mondo o è venuto tutto naturale?

“Entrambe le cose. Pensavo già da un po’ a cosa avrei fatto dopo il Mondiale, e sono stati anni molto impegnativi dal punto di vista fisico, soprattutto quando si ha un altro lavoro al di fuori del rugby. Avevo già chiaro in mente che avrei deciso cosa fare alla fine della Coppa del Mondo, e arrivata alla fine sentivo che fosse il momento di smettere, è scattato qualcosa dentro di me. È stato difficile, ma alla fine chiudere con il 50esimo cap al Mondiale, dopo un quarto di finale, penso sia stata la scelta giusta per la mia carriera. Non volevo rischiare di trascinarmi ulteriormente facendo fatica ad incastrare tutto, chiedendo permessi che in teoria non avrei ma che per fortuna al lavoro mi hanno sempre concesso, pur con fatica. Era il momento giusto”.

Continuerai comunque a giocare?

“Sì, non volevo smettere di colpo perché il rugby è comunque una parte importante della mia vita. Sto continuando a giocare con il mio club e ho dato la disponibilità alla convocazione per la Nazionale Seven, visto che d’estate non lavoro. In qualche modo cerco di portare avanti quella che è stata la mia vita negli ultimi anni, tanti (ride, ndr)”.

Chi ti sta impressionando in maniera particolare?

“Ci sono tante ragazze con un grande futuro davanti. Alyssa D’Incà ha delle doti fisiche che forse nella nostra Nazionale nessuna ha mai avuto, e anche Francesca Granzotto è molto brava. E poi ci sono alcune ragazze che stanno facendo benissimo da tempo, pur essendo molto giovani, come Francesca Sgorbini”.

Nell’ultimo periodo si sono alzate tanto le aspettative sulle ragazze…

“Bisogna dar loro il tempo di fare un percorso, non credo sia utile mettere troppa pressione addosso. Dopo la partita con l’Irlanda penso che ad Alyssa (D’Incà, ndr) siano arrivati tantissimi messaggi tra richieste di interviste e complimenti, e questo rende tutto più faticoso perché non siamo abituate a gestire la pressione mediatica. Il percorso di queste ragazze è appena cominciato, devono lavorare e devono soprattutto avere la possibilità di farlo con calma”.

 

SEI NAZIONI FEMMINILE, GIADA FRANCO: “RISULTATI NON SEMPRE POSITIVI, MA FAREMO GRANDI COSE”

 

FrancoUn risultato negativo non cancella il percorso che le Azzurre stanno facendo: è questo che Giada Franco, terza linea dell’Italia femminile, ci tiene a dire alla vigilia dell’ultimo match contro il Galles, previsto sabato prossimo al Lanfranchi di Parma. Per Franco, 31 caps, “anche se i risultati possono far pensare a un bilancio negativo bisogna guardare tutto quello che c’è dietro e al percorso che stiamo facendo. Sono molto fiduciosa, i risultati arriveranno”.

Giada, quali sensazioni hai provato alla fine della partita: c’era più rabbia, delusione, sorpresa?

“Molta frustrazione, direi. Sorpresa no perché ci aspettavamo una Scozia così e sappiamo quanto sia migliorata negli ultimi anni, soprattutto in casa. Certo, sapevamo di poterla portare a casa ed eravamo consapevoli che fosse una sfida alla nostra portata. Abbiamo commesso troppi errori, a volte anche banali, ma di certo non le abbiamo sottovalutate”.

Raramente si è vista l’Italia fare così tanti errori. Solo una fase di “rodaggio” o anche una questione mentale?

“Penso siano entrambe le cose. Non abbiamo stravolto il nostro gioco, per cui non ci sono chissà quali elementi nuovi, ma sicuramente c’è stato un cambiamento. Ci siamo mettendo in gioco, stiamo provando delle cose nuove e dobbiamo quindi essere ancora più attente ai dettagli. Anche l’aspetto mentale ovviamente c’entra: siamo da sempre una squadra molto influenzabile, sia in positivo che in negativo, che tende a farsi condizionare dagli eventi. Se la squadra gioca bene, anche la singola giocatrice fa bene, se invece qualcuna è un po’ più sottotono tendiamo ad adattarci a questo e non riusciamo sempre a dare il meglio di noi”.

Se dovessi tracciare un bilancio di queste 4 partite, cosa ne verrebbe fuori?

“Chiaramente in termini di risultati il bilancio non è positivo: al di là di Inghilterra e Francia che sono sempre partite particolari, abbiamo portato a casa la vittoria con l’Irlanda ma senza prendere un bonus che era alla nostra portata e abbiamo perso con la Scozia. Ci sono però delle cose che vanno oltre il risultato e che dall’esterno non si vedono: la ricostruzione di una squadra, un nuovo ciclo, il ricambio generazionale. E poi non bisogna dimenticare che il Sei Nazioni post-Mondiale è sempre molto particolare. Sono molto fiduciosa per il futuro e so quanto possiamo fare bene, anche se per quanto riguarda i risultati non abbiamo ottenuto il massimo”.

La sconfitta non cambierà l’approccio al Galles?

“No, anzi, forse questo risultato potrà darci una spinta ulteriore a fare meglio. È una partita alla nostra portata, come lo sono state Scozia e Irlanda e come a tratti lo è stata anche la Francia, e lo abbiamo dimostrato in campo. Chiaramente dopo una sconfitta c’è tanta voglia di scendere subito in campo per riprovare a vincere e riscattarsi: vogliamo ottenere un risultato positivo per noi, per la squadra, per lo staff, per i tifosi e le nostre famiglie che ci seguono”.

A livello individuale che Sei Nazioni è stato il tuo, finora?

“Direi medio (ride, ndr). Nel senso che da un lato sono abbastanza contenta dello spazio che sto trovando e della forma in cui mi trovo. Giocare 80 minuti quasi tutte le partite mi sta facendo bene e fisicamente va sempre meglio, d’altra parte però non mi sento ancora al 100% e so che posso dare ancora di più alla squadra, so di poter essere più incisiva in alcuni aspetti del gioco. Come ho detto prima, ci influenziamo abbastanza: quando giochiamo bene tutte è più facile anche per la singola esprimersi bene, vorrei riuscire però a dare il 100% anche quando non giochiamo bene tutte”.

Come hai vissuto il cambiamento da flanker a numero 8? Quali sono le differenze?

“Sicuramente il numero 8 ha più responsabilità, in particolare sulle fasi statiche è molto più coinvolto nelle scelte, come quando bisogna giocare il pallone fuori dalla mischia. Personalmente non mi crea particolari problemi perché anche a Colorno gioco spesso numero 8, anche se ovviamente qui si parla di un livello internazionale, e mi alleno molto anche in questo ruolo. Le differenze principali sono in alcuni movimenti: da numero 8 magari devo dare più copertura dietro, mentre in attacco devo gestire qualche pallone in più rispetto a quando gioco flanker, però non ci sono grandissime differenze nel gioco aperto: nel rugby di oggi sono abilità che vengono richieste a tutte le terze linee, a prescindere dal ruolo”.

 

PERONI TOP10, AL “BELTRAMETTI” DI PIACENZA LO SPAREGGIO SALVEZZA

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CUS TORINO v MOGLIANO DOMENICA 30 APRILE  IN DIRETTA SU ELEVEN ORE 18

Roma – Sarà lo Stadio “Walter Beltrametti” di Piacenza, casa dei Sitav Lyons, ad ospitare domenica 30 aprile alle ore 18.00 lo spareggio di Peroni TOP10 tra Cus Torino e Mogliano Veneto Rugby, valido per la permanenza nel massimo campionato.

Lo spareggio si è reso necessario, in base al regolamento sportivo, dopo che le due formazioni hanno concluso a pari punti la stagione regolare, con il CUS Torino che ha raggiunto all’ultimo respiro i veneti a quota venti punti, superando con il punto bonus il Transvecta Calvisano nella diciottesima ed ultima giornata.
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TIKTOK WOMEN’S SIX NATIONS, LE CONVOCATE PER IL GALLES

 

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Roma – 
Giovanni Raineri, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Femminile, ha convocato ventisei atlete per la quinta ed ultima giornata del TikTok Women’s Six Nations.

Sabato 29 aprile le Azzurre torneranno in campo davanti al pubblico di casa del “Lanfranchi” di Parma (ore 16.30, diretta Sky Sport Arena, biglietti su ciaotickets.com) per affrontare il Galles, attualmente terzo in classifica dietro alle imbattute Inghilterra e Francia, protagoniste nel fine settimana dello scontro diretto che assegnerà il Torneo 2023.

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PERONI TOP10, CUS TORINO E MOGLIANO VENETO ALLO SPAREGGIO SALVEZZA

 

Peronitop10new
Roma – 
Il CUS Torino di Lucas D’Angelo supera il Transvecta Calvisano nell’ultima giornata di stagione regolare e conquista il diritto a disputare lo spareggio salvezza contro il Mogliano Veneto.
 
E’ questo il verdetto più sorprendente dell’ultimo turno di stagione regolare di Peroni TOP10, in fondo ad ottanta minuti in cui gli universitari sabaudi vanno sotto nel punteggio a più riprese contro il XV di Guidi e De Carli, ma riescono ad attingere ad ogni singolo grammo di energia per ribaltare il risultato, conquistare vittoria e punto bonus (37-26, 5-1) e ricongiungersi al Mogliano che ieri, conquistando la vittoria ma non i cinque punti sul campo dei Lyons, si vede riagganciare da Reeves e compagni, capaci di risorgere con dieci punti negli ultimi due turni dopo che la sconfitta interna contro i veneti nello scontro diretto salvezza sembrava averli condannati al ritorno in Serie A dopo un solo anno nella massima serie. 
 
Nei prossimi giorni, la Federazione ufficializzerà data e sede dello spareggio salvezza che si annuncia quanto mai incerto dopo una stagione regolare dove il CUS è passato a Mogliano 11-27 in novembre per poi cadere in casa contro i leoni biancoblu di Costanzo per 19-26 nel ritorno primaverile.
 
Nell’altro posticipo dell’ultima giornata, allo “Zaffanella”, il Rugby Viadana 1970 ha superato per 33-31 il Valorugby Emilia che, con il terzo posto ed i play-off ormai garantiti, ha approfittato per qualche esperimento finendo per cedere ai mantovani che chiudono in sesta posizione, ad otto punti da una quarta piazza a cui gli uomini di Urdaneta avrebbero potuto forse ambire.

Peroni TOP10 – XVIII giornata – 22.04.23 
Sitav Lyons v Mogliano Veneto Rugby 23-25 (1-4)
Fiamme Oro Rugby v Petrarca Rugby 33-33 (3-3)
Femi-CZ Rovigo v HBS Colorno 66-7 (5-0)
23.04.23
Cus Torino v Transvecta Calvisano 37-26 (5-1)
Rugby Viadana 1970 v Valorugby Emilia 33-31 (4-2)

Classifica: Femi-CZ Rovigo punti 71; Petrarca Rugby 66; Valorugby Emilia 61; HBS Colorno 56; Fiamme Oro Rugby 53; Rugby Viadana 1970 48; Transvecta Calvisano 40; Sitav Lyons 25; Mogliano Veneto Rugby 20 e Cus Torino 20.

Semifinali – andata 6/7 maggio, ritorno 13/14 maggio
HBS Colorno v Femi-CZ Rovigo
Valorugby Emilia v Petrarca Rugby 

Spareggio salvezza – campo neutro e data da definire
Cus Torino v Mogliano Veneto Rugby
 
Viadana, Stadio L. Zaffanella – domenica 23 aprile 2023
Peroni TOP10, XVIII giornata

Rugby Viadana 1970 v Valorugby Emilia 33-31 (23-7)
Marcatori: p.t. 2′ cp Dogliani (3-0), 13′ m Wagenpfeil tr Dogliani (10-0), 21′ cp Dogliani (13-0), 27′ cp Dogliani (16-0), 30′ m Ciardullo tr Dogliani (23-0), 40′ m Renton tr Dominguez (23-7); s.t. 42′ m Herrera tr Dogliani (30-7), 45′ m Sbrocco tr Dominguez (30-14), 60′ m Colombo tr Dominguez (30-21), 76′ cp Dominguez P. (30-24), 78′ cp Rojas (33-24), 80′ m Sbrocco tr Dominguez P. (33-31)
Rugby Viadana 1970: Sauze (53′ Peruzzo), Ciardullo (40′ Gamboa C.), Morosini, Caputo, Herrera, Dogliani (69′ Rojas), Di Chio (60′ Gregorio), Locatelli (C) (35-42′ Ruiz), Wagenpfeil (52′ Novindi), Paolucci (67′ Fierro), Mannucci, Schinchirimini, Fiorentini, Gamboa JP (54′ Marcoleoni), Tejerizo.
all. Urdaneta 
Valorugby Emilia: Farolini, Lazzarin (5′ Colombo), Panceyra, Bertaccini (67′ Resino), Mastandrea, Renton, Dominguez T. (65′ Dominguez P.), Mazzei (52′ Pagnani), Sbrocco, Esposito (50′ Rimpelli), Gerosa, Dell’Acqua, Favre (41′ Panerai), Silva (43′ Luus), Garziera (43′ Rossi).
All. Manghi
Arb. Filippo Russo (Treviso)
Cartellini: 36′ giallo Mazzei (Valorugby), 40′ giallo Tejerizo (Viadana)
Calciatori: 4/4 Dogliani (Viadana), 3/3 Dominguez T. (Valorugby), 1/1 Dominguez P. (Valorugby), 1/1 Rojas (Viadana)
Note: giornata calda e soleggiata, circa 25°, campo in buone condizioni. Spettatori circa 800.
Punti conquistati in classifica: Rugby Viadana 1970 4, Valorugby Emilia 2
Man of the Match: Samuele Locatelli (Rugby Viadana 1970) 

Grugliasco, “Campo Angelo Albonico” – domenica 23 aprile 2023
Peroni TOP10, XVIII giornata
Cus Torino v Transvecta Calvisano 37-26 (12-12)
Marcatorip.t. 10’ m. Del Bono tr. Palazzani (0-7); 13’ m. Monfrino nt. (5-7); 25’ m. Loro tr. Roger (12-7); 32’ m. Wendt nt. (12-12); s.t. 41’m. Botturi tr. Palazzani (19-12); 49’ m. Sangiorgi tr. Roger (19-19); 55’ m. Roger tr. Reeves (26-19); 59’ m. Ortis tr. Pallanzani (26-26); 69’ cp. Roger (29-26); 74’ cp. Reeves (32-26); 79’ m. Modena nt. (37-26)     
CUS Torino Rugby: Reeves E., Monfrino, Groza, Reeves G. (Cap), Civita (43’ Vaccaro), Roger (69’ Modena), Loro (60’ Cruciani), Pedicini, Lavorenti (65’ Caputo), Quaglia, Noa (45’ Andreica), Veroli (57’ De Biaggio), Jeffery (75’ Liguori), Sangiorgi, De Lise (45’ Valleise)
All. D’Angelo
Transvecta Calvisano: Contino; Bronzini (49’ Gigli), Waqanibau (60’ Bernasconi), Regonaschi, Delbono; Hugo, Palazzani (C); Botturi, Boschetti, Wendt (55’ Maurizi); Ortis, Van Vuren (60’ Zanetti); 43’ Leso (Schiavon), Marinello (49’ Luccardi), Brugnara (69’ Leso)
All. Guidi
Arb. Riccardo Angelucci (Livorno)
AA1 Daniele Pompa (Pescara), AA2 Francesco Meschini (Milano)
Quarto uomo: Antonio Luzza (Torino)
TMO: Stefano Pennè (Lodi)
Cartellini: giallo 58’ Reeves G. (CUS)
Calciatori: Roger (CUS) 3/4; Reeves G. (CUS) 2/3; Palazzani (Calvisano) 3/4 
Note: giornata nuvolosa, 20°. Campo in ottime condizioni. Circa 1000 spettatori. 
Punti conquistati in classifica: CUS Torino Rugby 5, Calvisano 1
Player of the Match: Enrico Monfrino (CUS Torino)