
“L’impressione, soprattutto alla fine del primo tempo – ha commentato il Commissario tecnico, Conor O’Shea – era quella di aver dominato il match, ma di non riuscire a staccare nel punteggio i nostri avversari. Lo scorso anno – ha continuato O’Shea – non abbiamo vinto tanto, anzi, e questa era sicuramente un’occasione da sfruttare, per il morale della squadra, ma anche per chi ci segue. Qui a Catania abbiamo toccato con mano la passione e l’attaccamento ai nostri colori e non potevamo deludere questo pubblico”.
“Sono contento, perché oggi per me la prestazione – prosegue O’Shea – era più importante del risultato, che poi è comunque venuto; così come importante è stato vedere la reazione della squadra dopo la meta degli isolani, senza dimenticarci che abbiamo schierato una formazione in cui hanno fatto l’esordio in Azzurro ben quattro giocatori e con una media di età molto più bassa rispetto allo scorso anno. Questo è il focus che dobbiamo perseguire, anche in vista dei prossimi impegni contro squadre di livello più alto del nostro, come Argentina e Sudafrica. Stasera – ha concluso il CT – giustamente festeggeremo questa vittoria, ma da domani la nostra attenzione si sposterà sul match di Firenze con l’Argentina”.
Soddisfatto della prestazione anche Sergio Parisse e a chi gli chiede il perché fosse visibilmente arrabbiato al termine del primo tempo, risponde: “Sì, ero arrabbiato, perché avevo la netta impressione che stavamo creando un’enorme volume di gioco, ma senza portarlo a buon fine. Durante l’intervallo ho cercato di tranquillizzare i ragazzi, dicendogli che noi oggi eravamo nettamente superiori ai nostri avversari e che dovevamo prendere coscienza di questo. E così è stato: eravamo consapevoli di essere dominanti”.
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