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“NOI CI SIAMO. RESPONSABILMENTE”: AZZURRE E AZZURRI PRONTI A TORNARE IN CAMPO

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LE COMUNITA’ DEL RUGBY ITALIANO IN CAMPAGNA AL FIANCO DELLE NAZIONALI FIR
Roma – Un autunno mai così lungo, mai così impegnativo, mai così denso di significato non solo sportivo. 

Il cammino internazionale delle Azzurre e degli Azzurri del rugby, interrottosi bruscamente il 22 febbraio scorso dopo la gara maschile interna contro la Scozia per l’insorgere della pandemia da COVID-19, riparte il 24 ottobre all’Aviva Stadium di Dublino per Irlanda v Italia maschile. Sempre nella capitale irlandese, poche ore dopo al Donnybrook Park, tocca alle Azzurre di Andrea Di Giandomenico.

Sabato 31 ottobre, all’Olimpico di Roma, arriva l’Inghilterra in piena corsa per il Torneo per il recupero della quinta, conclusiva giornata maschile e, l’indomani, Furlan e compagne ospitano a Parma le Red Roses campionesse in carica. 

Poi, a novembre, gli uomini di Franco Smith sono attesi dai Cattolica Test Match interni contro Scozia e Fiji e dalla trasferta francese per la Autumn Nations Cup, con play-off finale il 5 o 6 dicembre, quando anche le Azzurre torneranno in campo al “Lanfranchi” contro la Scozia in una sfida valida sia per il Sei Nazioni che per le qualificazioni alla Rugby World Cup 2021.

Nove test-match che la grande famiglia del rugby italiano dovrà vivere da casa, in questi sgoccioli di un 2020 così duramente colpito dall’emergenza epidemiologica, seguendo davanti allo schermo gli impegni di Italrugby (diretta DMAX per il Sei Nazioni) e Italdonne (diretta Eurosport).

Ma, non per questo, rinunciando a vivere e far sentire alle Nazionali sul campo quell’emozione, quella passione e quell’atmosfera unica che hanno caratterizzato negli anni lo Stadio Olimpico di Roma e gli eventi FIR.

Al contesto storico ed allo spirito del pubblico del rugby italiano, alle tante comunità ed ai tanti volti che lo animano è ispirata la campagna multisoggetto che FIR, insieme ad Irida Produzioni, ha sviluppato per comunicare sulle proprie piattaforme e su quelle messe a disposizione propri partner istituzionali la ripartenza del grande rugby internazionale. 

“Noi ci siamo. Responsabilmente” unisce in un unico messaggio il supporto ed il legame reciproco tra le Squadre nazionali e le comunità di appassionati che le sostengono, con l’obiettivo di generare partecipazione e condivisione.

Ogni anno, quando gioca la nazionale di rugby, le comunità di appassionati si mobilitano per organizzare viaggi e trasferte. Volontari, club, scuole, famiglie, gruppi di amici, ex-rugbisti e neofiti affollano autobus, treni, aerei e strade cittadine, per vivere e condividere la festante atmosfera che caratterizza il nostro gioco. 

La campagna “Noi Ci Siamo. Responsabilmente” riunisce il movimento in una sola immagine, per testimoniare la volontà di giocare le sfide sul campo e l’impegno del mondo del rugby in un momento così difficile. 

I protagonisti in primo piano sono i nostri tifosi, seduti sul loro divano di casa. 

Oggi più che mai – con gli stadi svuotati dei canti, dei volti e dell’energia del pubblico – sono loro, gli appassionati, che hanno l’onere e l’onore di far vivere lo spirito del rugby, nelle loro case. 

“Noi Ci Siamo”, è la risposta del rugby italiano alla chiamata dell’azzurro, e si ispira a quel “ci sono” che in campo ogni rugbista ripete al proprio compagno, per fargli sapere che è lì, alle sue spalle, pronto a sostenerlo. 

È un’opportunità per ricordare ai fans che – anche se davanti ad uno schermo – dovranno far sentire la loro voce e la loro energia, per portare avanti la squadra. 

E la squadra sarà lì, alle loro spalle, a pronunciare a sua volta quel“Noi Ci Siamo”, perché il rugby – che fuori dal campo non si è mai fermato, neanche durante il lockdown – ora è pronto a giocare.

Realizzato con il giusto equilibrio di assertività, autorevolezza, estetica e ironia, il visual multisoggetto vede appassionati reclutati direttamente tra le principali comunità del rugby italiano – i Volontari FIR, account Instagram di riferimento, Club del territorio – assistere con partecipazione la partita in uno schermo che è in controcampo, intuibile sia dal body language che dall’illuminazione dei visi. 

I giocatori invece sono alle loro spalle, ma guardano in camera. Sono fisicamente presenti nel salotto, ma la posa, lo sguardo e la luce ce li fanno percepire come un presenza ideale, una promessa. Tutti gli elementi sono inseriti in un salotto che sfuma in un limbo, alleggerendo e rafforzando il simbolismo della scena.

La prossima partita  con l’Inghilterra è, per la nostra Federazione, un Evento dai contenuti davvero speciali” ha dichiarato il Direttore Eventi della FIR, Pierluigi Bernabò.

Sentiamo  ancora la frustrazione per quello che non si è realizzato il 14 marzo: avevamo  l’Olimpico pieno in ogni ordine di posti e tante iniziative di intrattenimento e di cultura condivise con i nostri sponsor e partner istituzionali e tutto faceva pensare ad una importante conferma di entusiasmo e di consensi per il nostro sport .
Il recupero del prossimo 31 ottobre avrà una precisa connotazione: il rugby si vuole rialzare dopo i durissimi placcaggi del Covid e dare un contributo di vitalità ma soprattutto di senso di responsabilità nell’affrontare questi difficili momenti .
Sarà Terzo Tempo in famiglia  nelle case, nel rispetto delle più recenti disposizioni governative, come sarà anche, coerentemente con la cultura del nostro sport, Quarto Tempo con il richiamo al rispetto delle regole per il contenimento della pandemia”.
La campagna NOI CI SIAMO. RESPONSABILMENTE. sintetizza alla perfezione la mission e la vision di questo Evento”.