BORTOLAMI: “XV DEL SOL LEVANTE AGGRESSIVO E DINAMICO, DOVREMO DARE ORDINE ALLA GARA”
Cesena – Gli ultimi mesi, per Riccardo Bocchino, hanno riservato più di una sorpresa. Dopo una stagione difficile in Magners League con gli Aironi ed il 6 Nazioni guardato lontano dal campo, il giovane mediano d’apertura viterbese formatosi presso l’Accademia FIR di Tirrenia ha conquistato prima un posto nei trentasei pre-convocati del CT Nick Mallett, poi ha convinto il tecnico sudafricano ad inserirlo nella lista dei trenta Azzurri convocati per i Mondiali di settembre in Nuova Zelanda ed adesso è atteso, sabato sera al “Manuzzi” di Cesena contro il Giappone, dal suo esordio da titolare nel primo dei due test estivi in preparazione alla rassegna iridata.
Per il ventitrenne mediano d’apertura cresciuto nella Capitolina, dopo pochi spezzoni di partita nelle sue sei precedenti apparizioni con la Nazionale Maggiore, è tempo di indossare per la prima volta la maglia numero dieci in un test internazionale dopo una positiva esperienza con l’Italia “A”, in giugno, nella Churchill Cup: “Non mi aspettavo di partire titolare, è una grande emozione, un infinito piacere. So che sarà un esame molto impegnativo, spero di far bene. Il CT mi ha chiesto di gestire con calma le fasi di gioco – spiega Bocchino – dare sicurezza agli avanti, non eccedere con le iniziative individuali”.
Intervista a Riccardo Bocchino – 11 agosto 2011 by federugby
“Indossare la maglia numero dieci, per un giovane italiano, comporta sempre grandi responsabilità ma me le assumo volentieri. Porterò in campo tutta la gioia e l’entusiasmo che derivano dal ricoprire il ruolo di apertura per il mio Paese: le ultime due stagioni sono state difficili per me, ho voglia di dimostrare qualcosa sabato sera”.
Per un giovane alla sua “prima” da titolare, un veterano che ritorna dall’inizio dopo essersi riconquistato il posto in Nazionale con una convincente Churchill Cup. Marco Bortolami, insieme a Mauro Bergamasco, taglierà sabato il traguardo delle ottantacinque presenze e lo farà, curiosamente, contro il tecnico che gli affidò per primo i gradi di capitano dell’Italia, indossati trentasette volte dal seconda linea padovano: “Sono felice di essere tornato, e sicuramente è curioso che il mio rientro in squadra avvenga contro il Giappone di Kirwan. Ma, alla fine, quella di sabato sarà per me una partita come le altre” commenta Bortolami.
“Abbiamo lavorato duro, sabato sera potrà essere un po’ dura visti i carichi di lavoro svolti sino a qui ma, per quanto riguarda le rimesse laterali, mi auguro che il lavoro di riorganizzazione che abbiamo svolto insieme al tecnico degli avanti Orlandi ed a Van Zyl inizi da subito a dare buoni frutti”.
“Troveremo un Giappone aggressivo, presente sul campo, molto dinamico e sono sicuro che il nostri avversari muoveranno molto il pallone per cercare di evitare il più possibile la sfida diretta con la nostra mischia. Noi dovremo dare ordine alla partita, giocare un rugby semplice, imporre i nostri punti forti”.
“Abbiamo una mediana giovane – conclude Bortolami – che sabato avrà una grande responsabilità: è importante che Gori e Bocchino si esprimano nel migliore dei modi, dando i tempi giusti alla squadra. Ma sono due ragazzi di talento, hanno lavorato sodo in questo mese e mezzo di preparazione ai Mondiali, hanno le idee chiare su quello che devono fare e credo che tutti insieme potremo fare una partita consistente”.
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