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LUCCHESI, MORI, I FRATELLI GESI: L’INCREDIBILE 2020/21 DEL RUGBY LIVORNESE

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lucchesiemoriinazzurro-960x675In principio fu Carlo Montano. 

Patriarca di una delle più straordinarie dinastie delle sport italiano, Presidente della FIR dal 1958 al 1971, zio del campione olimpico di sciabola di Atene 2004 Aldo, a lui è intitolato lo storico campo di Via dei Pensieri. 

Dici rugby, a Livorno, e ti viene subito in mente quell’impianto lì. Il Tirreno non lo vedi, ma puoi percepirlo: poche centinaia di metri in linea d’aria da Viale Italia, terriccio e salsedine che si fondono.

Uno sport di terra in una città di mare, potrebbe sembrare una contraddizione ma a pensarci bene la palla ovale sembra fatta apposta per chi viene da generazioni di comandanti e di marinai, fatica e lavoro di squadra che vanno a braccetto prima sul mare, poi sul campo. 

Da lì sono arrivati tre Capitani della Nazionale – Fabrizio Gaetaniello, Marzio Innocenti, Andrea De Rossi – ed ancora Guidi, Saviozzi, Mazzantini, il pilone azzurro delle Zebre Andrea Lovotti che, piacentino, in biancoverde è transitato negli anni della propria formazione. 

Carlo Montano se n’è andato da qualche anno, ma oggi si stropiccerebbe gli occhi scorrendo le rose delle Nazionali azzurre di questo secondo ventennio del nuovo secolo, ché mai in passato si è visto così tanti labronici affacciarsi e proporsi come protagonisti sui palcoscenici internazionali: Gianmarco Lucchesi cresciuto nei Lions Amaranto che al primo anno con la Benetton Rugby debutta appena ventenne nel Sei Nazioni e solleva la Rainbow Cup con degli altri Leoni, quelli biancoverdi che lo hanno adottato; Federico Mori, anche lui come i Montano frutto di un albero genealogico che allo sport italiano ha dato un Campione del Mondo dei 400 ostacoli, lo zio Fabrizio, protagonista in PRO14 e Rainbow Cup con le Zebre RC e colleziona nove caps azzurri nella sua prima stagione da internazionale.  

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Sarebbe già mica male così, le due squadre cittadine che nello stesso anno salutano il debutto in azzurro di quei ragazzi che mosso i primi passi nel loro minirugby, Gianmarco e Federico che alla vigilia della partita contro l’Irlanda all’Olimpico si commuovono quando all’arrivo in spogliatoio trovano le maglie dei loro Club d’origine ad aspettarli per una foto di squadra che vuole ricordare il profondo senso d’appartenenza che è l’essenza del rugby, ricordare a tutti come non possa esserci un vertice vincente senza una base che recluta, forma, produce lontano dai riflettori e dalle passerelle dell’arena dei test-match. 

Il 13 marzo l’Italia perde in casa contro il Galles, ma nel suo 2020/21 da ricordare il rugby livornese saluta il suo secondo Presidente della storia federale: capitano dell’Italia alla prima Rugby World Cup, Marzio Innocenti è l’uomo scelto dal movimento per guidarlo nel ciclo iridato che guarda oltre la Rugby World Cup del 2023 in Francia. 

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Poi arriva il Sei Nazioni U20 2021, che la pandemia impone di spostare nell’inedita finestra di fine primavera-inizio estate, interamente all’Arms Park di Cardiff, ed ecco balzare sulla scena Simone Gesi – il nonno Silvano, storica guida del Comitato Toscano, se n’è andato da qualche settimana – che contro la Francia prende palla sui suoi dieci metri, danza sulla linea dell’out liberandosi di tre avversari, mette il turbo e vola in meta. 

Non servirà ad evitare una sconfitta di così stretta misura (11-13) da lasciare un incredibile amaro in bocca, ma sarà il preludio al 43-3 con cui, sei giorni dopo, l’Italia dominerà la Scozia nel terzo turno del Torneo U20. 

E’ l’1 luglio 2021, primo giorno della nuova Stagione Sportiva, e non potrebbe iniziare meglio per il rugby italiano. Il Presidente Innocenti, nella sua Livorno per qualche giorno di vacanza, ne approfitta per una visita al Sindaco Luca Salvetti in compagnia del Presidente di Livorno Rugby Riccetti ed al Delegato CONI Giannone. Un incontro sulla carta istituzionale, che ha tutto il sapore di una rimpatriata tra amici, per celebrare quello che la Livorno del rugby ha fatto e continuerà a fare insieme a tutto il movimento. 

In città sembrano averci proprio preso gusto: il 2 luglio la FIR annuncia le prime convocazioni stagionali dell’Italia U18. Ed indovinate un po’ da quale Club arriva Alessandro Gesi…