Italia-Georgia è una sfida che offre tantissimi spunti. I Lelos non sono più la squadra che un tempo puntava tutto sulla fisicità e sul pacchetto di mischia, hanno una linea di trequarti molto forte nella quale svetta l’estremo del Lione Davit Niniashvili e il mediano di apertura Luka Matkava, già protagonista con la maglia dei Black Lion. Dall’altra parte, quella di Quesada è una formazione molto completa, dotata a sua volta di trequarti capaci di creare spazi in mezzo al campo, di una mediana dotata di talento e fantasia e di un pacchetto di mischia ormai consolidato nel tempo. Per la sfida valida per le Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series i due allenatori, Gonzalo Quesada e Richard Cockerill, hanno scelto due approcci completamente diversi. Il tecnico azzurro ha cambiato 8 uomini su 15 rispetto al match con l’Argentina mentre Cockerill ha confermato 14 titolari dei 15 che hanno affrontato gli All Blacks XV. Altra curiosità: a Genova scenderanno in campo due squadre giovani, l’età media di entrambe le formazioni è infatti di 26 anni.
Gioco aereo
Una delle chiavi del match sarà il triangolo allargato. Senza Capuozzo e Allan, Quesada ridisegna lo schieramento e punta su Gallagher estremo con Trulla ala, confermando Ioane dall’altra parte: un trio di giocatori che garantisce competitività sulle palle alte e nel gioco aereo. Gallagher, del resto, ha un piede preciso ed è sempre presente nelle contese aeree, mentre Jacopo Trulla è dotato di grande elevazione e Ioane è un giocatore completo. Dall’altra parte, i mediani Lobzhanidze e Matkava proveranno spesso a mettere pressione agli Azzurri con i calci, sfruttando la fisicità e la bravura nel gioco aereo del fortissimo Niniashvili e delle ali Tabutsadze e Todua. I centri georgiani, Kakhoidze e Kveseladze, cercheranno invece spesso l’impatto per mettere i Lelos sul piede avanzante.
Gara di velocità
La velocità sarà un altro tema fondamentale del match. Gli Azzurri dovranno tenere a bada soprattutto le incursioni di Niniashvili, che 2 anni fa a Batumi diede spettacolo, ma allo stesso tempo i Lelos si troveranno davanti una linea di trequarti capace di sorprendere e inventare. Paolo Garbisi in cabina di regia garantisce infatti tante opzioni di gioco diverse, Ioane è difficile da fermare e Trulla sa come saltare il diretto avversario. Gallagher dietro dà sicurezza a tutto il reparto, mentre Menoncello dovrà essere la costante spina nel fianco degli avversari e Brex può alternarsi a Garbisi come primo ricevitore.
La battaglia davanti
Contro l’Argentina è mancato il breakdown. Sia coach Quesada che capitan Lamaro hanno posto l’accento su quello che è stato il problema principale della sconfitta con i Pumas, e in settimana tanto lavoro è stato fatto proprio sul punto d’incontro, considerando che dall’altra parte ci sarà una squadra che darà tanta battaglia in mezzo al campo. Vintcent è forse meno fisico di Lorenzo Cannone ma garantisce tanto dinamismo davanti, e può essere anche un’opzione aggiunta per cercare dei varchi in mezzo al campo, mentre Lamaro e Negri dovranno lavorare tantissimo in difesa e appunto nel breakdown. In mischia sarà battaglia vera: Fischetti e Ferrari tornano titolari con Nicotera tallonatore, e davanti avranno una prima linea tutta di marca Top 14, con il pilone sinistro Abyladze e il tallonatore Karkadze che giocano a Montpellier e il pilone destro Aptsiauri che gioca a Lione. In assenza di Ruzza, Lamb avrà grandi responsabilità in rimessa laterale, così come Niccolò Cannone è ormai una garanzia come seconda opzione.
La panchina
In previsione di una partita che potrebbe anche rivelarsi molto tirata, i cambi saranno fondamentali. Quesada e Cockerill hanno entrambi tante carte da giocarsi: il primo punta su 5 avanti capaci di dare fisicità alla mischia e intensità a partita in corso. Gli ingressi al momento giusto di Lucchesi, Spagnolo e Ceccarelli saranno fondamentali, così come la fisicità e la duttilità di Favretto e la furia nel breakdown di Zuliani. Negli ultimi 20 minuti Fusco può potenzialmente spaccare la partita, Marin garantisce copertura in tutti i reparti e si attende il possibile esordio di Giulio Bertaccini, una delle sorprese più belle di questo inizio di stagione. Dall’altra parte, però, occhio a una panchina composta da 6 giocatori su 8 che militano in Francia, e soprattutto attenzione a quel Gela Aprasidze che già 2 anni fa fu decisivo nel secondo tempo di Batumi, non solo con il suo ritmo in mezzo al campo ma anche con i suoi calci dalla lunghissima distanza.
Le formazioni di Italia-Georgia
Italia: 15 Matt Gallagher, 14 Jacopo Trulla, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Alessandro Garbisi, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Dino Lamb, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Fusco, 22 Leonardo Marin, 23 Giulio Bertaccini
Georgia: 15 Davit Niniashvili, 14 Akaki Tabutsadze, 13 Giorgi Kveseladze, 12 Tornike Kakhoidze, 11 Sandro Todua, 10 Luka Matkava, 9 Vasil Lobzhanidze (c), 8 Tornike Jalagonia, 7 Giorgi Tsutskiridze, 6 Ilia Spanderashvili, 5 Giorgi Javakhia, 4 Mikheil Babunashvili, 3 Irakli Aptsiauri, 2 Vano Karkadze, 1 Nika Abuladze
A disposizione: 16. Luka Nioradze, 17. Giorgi Akhaladze, 18. Luka Japaridze, 19. Lado Chachanidze, 20. Luka Ivanishvili, 21. Gela Aprasidze, 22. Tedo Abzhandadze, 23. Demur Tapladze
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