Il senso di una meta – Istituto di Pena Minorile Beccaria di Milano
Il progetto, iniziato nel settembre del 2008, prevede l’insegnamento e la pratica del rugby all’interno dell’Istituto di pena Minorile Cesare Beccaria di Milano. Lo scopo è quello di coinvolgere i ragazzi detenuti in un gioco di squadra che è anche sport di combattimento basato sulla gestione dell’aggressività e su un sistema di regole sia tecniche che etiche. Un’esperienza inedita e unica anche rispetto all’intera gamma di attività previste all’interno dell’Istituto.
Al progetto, tutti i sabati, lavorano volontari a rotazione tra allenatori, educatori e giocatori dell’AS Rugby Milano coordinati da Valerio Savino e Filippo Bellati, leader del progetto sul campo, allenatori della categorie giovanili e seniores del nostro Club.
Il 1° dicembre 2009 gli All Blacks sono scesi nel piccolo campo dell’Istituto insieme con i giovani che ogni settimana partecipano al progetto. Nel corso della stagione 2011/2012 è nato un vero e proprio Club all’interno del IPM Beccaria. Un apposito sondaggio tra loro ha determinato la scelta di un nome ufficiale “Freedom Rugby”. A questo scopo è stato realizzato uno stemma e una targa consegnata al capitano in occasione del Terzo Tempo organizzato subito dopo la partita natalizia contro una squadra AS Rugby Milano. Nel 2012 è stato realizzato un documentario per testimoniare l’esperienza. Lo stesso ha partecipato ad alcuni festival e ha vinto la menzione d’onore al Milano International Ficts Festival: https://youtu.be/qwn6xXx2Xh0?t=1s
Ogni anno vengono organizzate all’interno dell’Istituto tre partite tra i volontari e i ragazzi della Freedom Rugby.
Rugby Bol – II Casa di Reclusione di Milano – Carcere di Bollate Dal Marzo del 2013 ha preso il via il progetto denominato “Rugby Bol” all’interno del Carcere di Bollate. Le coordinate: divertire, confrontarsi sui temi della lealtà, del rispetto e della disciplina, praticare uno sport collettivo, per arrivare alla formazione di una vera e propria squadra. A “Rugby Bol”, hanno già partecipato quasi ottanta detenuti, con uno zoccolo duro costituito da 25 ragazzi, ben focalizzati sull’obiettivo di creare una squadra. L’età e la provenienza dei giocatori è piuttosto varia; si passa dai 19 ai 50 anni, da Napoli a Santo Domingo passando per la Tunisia ed il Marocco, da ex giocatori di football a chi non ha mai praticato sport. Sergio Carnovali e Federico Pozzi, responsabili del progetto, insieme a numerosi tesserati ASR (tutti volontari, preparati e motivati) ogni lunedì tengono un allenamento, con l’intento di formare dei giocatori, ma soprattutto di trasmettere qualche ingrediente proprio del rugby e utile nella vita: comportamenti basati sul rispetto, sul senso di condivisione e di appartenenza; l’importanza di una partita ben giocata gestendo foga sportiva, aggressività e una tecnica specifica. Il nome della squadra, scelto dagli stessi detenuti -“Rugby Barbari Bollate” – vuole sottolineare le diverse culture che si incontrano all’interno della casa di reclusione.
Durante la stagione sportiva 2014/2015 i giocatori hanno disegnato il loro logo e sono state realizzate delle mute da gioco. Ogni anno vengono svolte almeno 3 partite all’interno del Carcere tra i detenuti e i volontari.
Per la prima volta, nel giugno 2015, una delegazione dei Rugby Barbari Bollate ha avuto la possibilità di uscire e disputare un torneo di rugby presso il nuovo campo della AS Rugby Milano presso l’Idroscalo. Nella stagione sportiva 2015/2016 è stato realizzato un documentario che racconta il progetto; lo stesso parteciperà ad alcuni Festival e verrà poi pubblicato in TV. Nel giugno del 2016 è stato presentato alla stampa; nella stessa occasione siamo riusciti ad organizzare la seconda partita in “esterna” per alcuni detenuti. A questo link è possibile visualizzare il trailer: https://vimeo.com/171070232. Nel giugno 2017 si è tenuta la terza partita in esterna presso il campo del Rugby Milano.
Casa Circondariale San Vittore
Dopo una fase sperimentale, il progetto ha preso il via nell’autunno del 2017 e si rivolge principalmente ai detenuti del reparto “La Nave”. Le finalità sono le stesse degli altri progetti; inoltre essendo lo spazio molto ridotto stiamo testando la variante del tag rugby; allenatori responsabili del progetto: Giovanni Tanca e Roberto Fossati aiutati dai molti volontari biancorossi.
A regola d’arte – Mediafriends Onlus
Si tratta di un progetto di intervento per i giovani che vivono nelle periferie milanesi. Ha preso il via presso il Centro di Aggregazione Giovanile Barrio’s nel quartiere periferico Barona di Milano presieduto, dal 1997 da Don Gino Rigoldi con il campus nell’estate del 2014. Da settembre 2016 sono ripartiti i laboratori di rugby presso la scuola Narcisi, Iqbal, Cadorna e il CAG Barrio’s. e CAG La strada. Il progetto è incentrato sulla pratica della musica e del rugby con la partecipazione attiva delle associazioni Comunità Nuova Onlus, AS Rugby Milano e Sistema di Orchestre Cori Giovanili e Infantili in Lombardia.
Si propone di favorire l’integrazione e la crescita sociale mediante la trasmissione di riferimenti quali l’etica, il modo di relazionarsi con gli altri responsabilmente, il civico senso di appartenenza a una comunità e lo spirito di gruppo permettendo a tutti, in particolar modo a coloro che non se lo possono permettere, di usufruire di un’offerta formativa in ambito sportivo e culturale.
Ogni punto ha le seguenti caratteristiche:
- Punta su ciò che i ragazzi già fanno, conoscono o apprezzano, vale a dire la musica e lo sport
- Si fonda sulla partecipazione, il divertimento e la disciplina.
- Prevede istruttori e docenti di elevata qualità e esperienza.
- E’ gratuito per scuola e alunni.
Nel corso degli anni sono stati realizzati diversi documentari e scatti fotografici dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Brera.
Sport Senza Frontiere Onlus
Sport Senza Frontiere crede nello sport come efficace strumento di cambiamento sociale. Garantire il diritto allo sport, renderlo accessibile a chi più ne ha bisogno, portarlo laddove non c’è e diffonderne principi e valori. La Onlus progetta e organizza percorsi sportivi gratuiti per bambini socio-economicamente svantaggiati sotto la guida di uno staff di operatori qualificati e in collaborazione con una rete solidale di partner e associazioni sportive.
La AS Rugby Milano rientra nei partner di Sport Senza Frontiere e da Gennaio 2016 ha aderito al progetto “Sport 4Good – Sport è Benessere” accogliendo alcuni bambini e ragazzi nelle squadre del minirugby e delle giovanili. Dopo pochi allenamenti i nuovi biancorossi si sono integrati e amalgamati completamente con i loro compagni di squadra; da marzo sono stati anche convocati per i tornei regionali e nazionali.
Progetto CIE – Via corelli
Su richiesta della Direzione del Centro di Accoglienza di via Corelli (che ospita circa 500 persone) è stato avviato un progetto che prevede l’insegnamento del rugby e l’inserimento nelle squadre del Club di extra-comunitari in attesa di un visto e/o di una destinazione.
Dopo sei allenamenti dedicati agli ospiti del centro di accoglienza è avvenuto l’inserimento nella squadra seniores “Amatoriale; obiettivi del progetto, oltre a trasmettere i valori del rugby, sono l’inclusione e l’integrazione sociale, aspetti tralasciati dalla società moderna e motivo di sofferenza da parta dei ragazzi stessi. Sono cinque i ragazzi al momento i tesserati a cui è stato possibile affiliarsi e disputare il Campionato UISP.
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