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LA NAZIONALE SALUTA OSAKA E RAGGIUNGE FUKUOKA, GIOVEDI’ C’E’ IL CANADA

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inchinorwc2019namQUATTRO ANNI DOPO LEEDS ANCORA I NORDAMERICANI SULLA STRADA DELL’ITALRUGBY

BENVENUTI: “CONTRO I CANADESI FARE ATTENZIONE A ERRORI, PER LORO SIAMO UN OBIETTIVO”

Osaka – Riposo, controlli medici (link al bollettino medico) post-partita e giornata di trasferimento per la Nazionale Italiana Rugby all’indomani dell’esordio nella Rugby World Cup 2019 colto a Osaka contro la Namibia.

Messi in cassaforte cinque punti contro la formazione sudafricana, che valgono agli Azzurri guidati da Conor O’Shea il primo posto provvisorio nella classifica della Pool B, per Parisse e compagni è subito iniziato l’avvicinamento alla seconda partita della fase a gironi.


Dopo pranzo l’Italrugby ha salutato Osaka e, imbarcatasi sullo Shinkansen, il celebre treno pallottola nipponico, tra i precursori dell’alta velocità su rotaia, ha fatto rotta su Fukuoka, sede del secondo test-match mondiale.

Giovedì all’Hakatanomori Stadium di Fukuoka (ore 16.45 locali, 9.45 in Italia e diretta Rai 2) l’Italia tornerà in campo, a soli quattro giorni dalla prima uscita nella manifestazione iridata, affrontando il Canada: quella contro i Canucks sarà il terzo scontro diretto tra le due Nazionali in un match di Rugby World Cup, un dato che rende la sfida contro i nordamericani il terzo incrocio più frequente per l’Italia dopo quelli con gli All Blacks – affrontati ben cinque volte nelle otto precedenti edizioni – e con l’Inghilterra, sfidata tre volte consecutivamente tra il 1991 e il 1999 e mai più incrociata.

I due precedenti iridati con il Canada risalgono al 2003 a Canberra, con successo per 19-14 e prima marcatura in azzurro di Sergio Parisse, ed alla scorsa edizione del 2015 a Leeds quando l’Italia vinse 23-18 in rimonta: curiosamente, la sfida dell’Elland Road si disputò proprio il 26 settembre, riproponendosi ai Mondiali esattamente quattro anni più tardi.

Della formazione scesa in campo a Leeds solo sette atleti fanno parte della spedizione italiana in Giappone, un dato che evidenzia il profondo rinnovamento della rosa della Nazionale posto in essere con l’arrivo di O’Shea sulla panchina dell’Italia: tra loro Tommaso Benvenuti, secondo centro titolare ieri a Osaka. A ventinove anni e con sessanta caps alle spalle, il centro di Treviso è il veterano dei trequarti azzurri, il decimo uomo di linea arretrata più presente di sempre nella storia della Nazionale.

Titolare nella sfida di quattro anni fa contro i canadesi, “Tommy B.” ha ritrovato sulla panchina della Benetton Rugby il CT canuck di allora, Kieran Crowley, nella passata stagione allenatore dell’anno in Guinness PRO14 proprio alla guida dei Leoni biancoverdi: “Quattro anni fa fu un incontro molto impegnativo, il Canada seppe metterci in grossa difficoltà approfittando anche di una nostra prova non all’altezza. Sicuramente per loro rappresentiamo un potenziale scalpo di prestigio in questo Mondiale e scenderanno in campo con lo stesso approccio avuto in Inghilterra nell’ultima Coppa del Mondo, è il loro debutto qui in Giappone e si saranno preparati con grande cura. Ma per noi vincere è obbligatorio per continuare a alimentare le nostre ambizioni in questa rassegna iridata” ha detto Benvenuti durante il viaggio di trasferimento da Osaka a Fukuoka.

Gli errori visti ieri non potranno essere ripetuti con il Canada – ha proseguito il centro trevigiano – e ancora meno contro Sudafrica o All Blacks, ma dobbiamo anche guardare a quanto di positivo vi è nella gara di ieri, dove al di là del nervosismo per l’esordio e delle imprecisioni nel gioco abbiamo segnato cinquanta punti e marcato alcune mete anche di buona fattura per come sono state costruite, trovando spazi e ben manovrando”.

In questi giorni ci concentreremo soprattutto sugli aspetti maggiormente tattico strategici, riducendo il lavoro fisico, per recuperare dalla gara di ieri, non disperdere energie e presentarci in campo giovedì contro i canadesi al meglio delle nostre capacità” ha concluso Benvenuti.