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La Nazionale Femminile partecipa al team building a cura dell’Esercito Italiano, Turani: “Una grande opportunità di crescita collettiva, porteremo gli insegnamenti alla Rugby World Cup”

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La preparazione alla Rugby World Cup della Nazionale Femminile passa da allenamenti in campo, riunioni e sessioni in palestra, ma non solo. Le Azzurre, in raduno a Parma fino al 12 luglio, sono infatti state protagoniste il 10 luglio di un’attività di team building a cura dell’Ufficio Orientamento e Sviluppo Professionale del Dipartimento Impiego del Personale dell’Esercito.

La collaborazione tra FIR ed Esercito italiano, attiva dal 2023 e basata sulla condivisione di valori e visioni comuni, ha già visto la squadra Nazionale Maschile impegnata in team building in vista della partecipazione alla RWC 2023. Ora, queste attivazioni si ripetono per la Nazionale Femminile, che sarà impegnata nella rassegna iridata a partire dal 23 agosto, ma che prima della partenza per l’Inghilterra, ospiterà Scozia e Giappone in due test match in avvicinamento che si giocheranno rispettivamente allo Stadio Luigi Zaffanella di Viadana il 25 luglio e allo Stadio San Michele di Calvisano il 9 agosto.

Il team building che si è tenuto a Parma è stato incentrato su tematiche importanti per una squadra: consolidare l’amalgama e la coesione del team, rafforzando i legami relazionali, cardini del lavoro di gruppo, attraverso strumenti esperienziali, valorizzando l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta e attiva (il fare) e la successiva elaborazione/trasferimento dell’esperienza vissuta nel proprio contesto di lavoro.

Silvia Turani, azzurra numero 180 con 42 caps internazionali, ha così commentato la partecipazione al team building: “In questo periodo il nostro focus è completamente sulla preparazione alla Rugby World Cup: passiamo moltissimo tempo tra riunioni, allenamenti in campo e sessioni in palestra. La stanchezza fisica e mentale si fa inevitabilmente sentire, rendendo più difficile trovare energie per attività extra. Ma proprio per questo, cambiare contesto può essere prezioso, perché ci aiuta a osservare i meccanismi del gruppo da un’altra prospettiva, a riflettere, mettersi in discussione e, se necessario, attuare piccoli accorgimenti per migliorare le dinamiche collettive. Siamo già molto consapevoli -prosegue – della varietà di personalità che compongono la squadra, e lavori come questo ci ricordano quanto sia importante valorizzare i punti di forza individuali nel rispetto reciproco: solo così il gruppo può crescere davvero e raggiungere i propri obiettivi.

Voglio ringraziare sinceramente l’Esercito Italiano per aver offerto la propria professionalità per un team building interessante e divertente: poter contare su una risorsa così valida, capace di guidarci in esperienze formative come questa è una grande opportunità per tutte noi. Dal momento di riflessione finale sono emersi pensieri condivisi e significativi: l’importanza di una comunicazione efficace e rispettosa, la necessità di fidarsi delle compagne soprattutto nei momenti di difficoltà, e la consapevolezza che la nostra forza come gruppo cresce ogni volta che scegliamo di lavorare insieme, ascoltandoci e rispettandoci reciprocamente: sono sicura che faremo tesoro di questa esperienza e che la porteremo con noi alla Rugby World Cup”.