Windhoek (Namibia) – Lo staff tecnico della Nazionale Maschile ha ufficializzato la formazione dell’Italia che affronterà la Namibia venerdì 27 giugno alle 15 all’Hage Geingob Stadium di Windhoek con diretta prevista su Sky Sport Arena.
“I raduni di un giorno che abbiamo fatto a Treviso sono stati importanti ha dichiarato Gonzalo Quesada nella conferenza stampa post annuncio formazione – perchè non era facile per nessuno avere il ritmo e gli automatismi in relazione a quello che vogliamo fare noi: è normale che ci voglia del tempo per assimilare i principi di gioco, anche a causa del lungo periodo senza giocare. Poco a poco tutti hanno iniziato a far vedere le loro qualità. L’ultimo allenamento a L’Aquila è stato ottimo e anche qui a Windhoek ci stiamo allenando bene nonostante l’altitudine. Il nostro sistema di gioco passa tanto per il numero 10 e Da Re, come anche Montemauri, stanno prendendo il ruolo come leader dell’attacco”
Sulla panchina Quesada ha dichiarato: “La panchina 5+3 è quella più equilibrata, in cui tutti i ruoli del campo sono coperti. Spesso mi piace impostare un 6+2 per avare un avanti in più in panchina, con giocatori polivalenti a disposizione. Abbiamo preparato questa partita con poco tempo e abbiamo preferito avere maggiore equilibrio con l’opportunità di vedere anche più giocatori. Mirko Belloni ad esempio con un 6+2 avrebbe avuto più difficoltà ad avere spazio nei 23.
Sulla scelta di Leonardo Marin in coppia con Menoncello come centro: “Dopo il Sei Nazioni abbiamo fatto una chiacchierata e lui ha espresso la voglia di diventare solo un centro, anche perché al Benetton non ci sarà più Nacho Brex, ma in cabina di regia ha la concorrenza di Albornoz e Umaga. Nel club, come in Nazionale, può diventare una vera opzione in questo ruolo. Leo ha fatto praticamente tutti gli allenamenti da quando sono CT dell’Italia, conosce alla perfezione tutto quello che facciamo e lo fa benissimo. Ha avuto poche occasioni da titolare, ma sono confidente su quello che farà in campo in un ruolo nuovo per lui”
Sull’opportunità di vedere altri giocatori che non scendono in campo da molto tempo ha dichiarato: “Da un lato non voglio caricarli di troppa responsabilità, non voglio che entrino in campo come se fosse la loro opportunità della vita. Per le tre prime linee è una bellissima opportunità, una bellissima storia. Iniziamo con tre atleti che si conoscono a fondo per aver giocato tanto insieme e finiamo con altri tre giocatori che si conoscono altrettanto bene. Sono felice di vederli insieme in campo. Spero che possano godere della libertà che prevede il nostro piano di gioco così da esprimersi già dalla partita con la Namibia”.
“Abbiamo lavorato intensamente sia nelle 4 giornate di preparazione a L’Aquila che dal nostro arrivo a Windhoek cercando di sfruttare tutti i momenti a nostra disposizione. La sfida più grande per noi è stata quella di ritrovare ritmo e automatismi con i giocatori in breve tempo. Ci sono atleti che non giocano da 5 settimane, alcuni da più di 15 e altri che sono alla prima convocazione che hanno dovuto imparare i nostri principi di gioco in breve tempo. Uno degli aspetti positivi è la grande energia che tutto il gruppo sta mostrando in questo Tour. In Namibia abbiamo gestito l’impatto con gli allenamenti in altitudine, condizione molto più dura da quella a cui siamo abituati in relazione all’ossigeno”.
“In questa tournée ogni avversario è importante e il nostro approccio alle partite sarà sempre uguale: continuare i progressi nel nostro attacco, fare vedere la nostra vera identità quando difendiamo, e dare la opportunità ad alcuni giocatori di confrontarsi a questo livello ” ha sottolineato Quesada.
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