Chicago – Giorno di recupero in palestra e piscina per la Nazionale Italiana Rugby che nel pomeriggio odierno americano, alle 17 locali, inizierà il viaggio di ritorno in Italia con destinazione Firenze dove gli Azzurri inizieranno la preparazione per il match contro la Georgia, in calendario sabato 10 novembre alle 15 allo Stadio “Franchi” con diretta su DMAX, canale 52 del digitale terrestre. Nella mattinata di domani Conor O’Shea ufficializzerà la lista dei 31 giocatori convocati per affrontare i georgiani.
“Nel secondo tempo i primi cinque minuti, con due errori da parte nostra, hanno cambiato il corso della partita – ha dichiarato Mattia Bellini analizzando il match contro l’Irlanda a Chicago – e non abbiamo mostrato la stessa reazione del primo tempo. Fino a quel momento eravamo ancora a contatto con il risultato e siamo andati vicino a realizzare un’altra meta con Steyn”.
“Sappiamo che a questi livelli ogni errore costa caro. L’Irlanda è la seconda squadra al mondo. Dobbiamo imparare da questa sconfitta in vista della prossima settimana che sarà importantissima. Vogliamo ripartire da quanto di buono fatto nella prima frazione della partita di Chicago” ha concluso l’ala della Nazionale e delle Zebre.
“La partita contro l’Irlanda è divisa in due parti – ha esordito Tito Tebaldi – dove nel primo tempo, pur non partendo benissimo, siamo stati bravi a reagire e a mettere pressione agli avversari creando occasioni e ribaltando il momento negativo trasformandolo in positivo. La ripresa non è iniziata bene, come il primo tempo, con la differenza che non siamo stati capaci di recuperare come in precedenza. Questo è stato il vero problema per noi”.
“Ripartiamo dal primo tempo contro l’Irlanda e dal gioco messo in mostra in quel frangente. Dobbiamo rivedere in modo molto attento gli errori. La settimana prossima abbiamo una partita che per tutto il movimento ha una importanza alta e ne siamo ben consci. Analizzando ciò che non ha funzionato a Chicago possiamo ripartire al meglio e dimostrare in campo quello che realmente siamo” conclude Tebaldi.
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