Dopo il primo raduno a L’Aquila, il viaggio verso Auckland e i primi giorni di ambientamento e lavoro, è cominciata la settimana di avvicinamento a Samoa-Italia, prima sfida del Summer Tour 2024 che vedranno gli Azzurri affrontare poi anche Tonga e Giappone. Dopo un grande Sei Nazioni l’Italia ha bisogno di confermarsi ad alti livelli, continuando la serie di risultati positivi e dando continuità al percorso fatto. Gli Azzurri sono consapevoli di quanto queste partite siano importanti per la loro crescita: lo ha spiegato Sebastian Negri, terza linea del Benetton e della Nazionale, che ha citato più di una volta quelle che saranno le parole chiave di questa avventura nel Pacifico: “responsabilità” e “gruppo”.
Sebastian, quali sono gli obiettivi di questa Italia? E i tuoi, personalmente?
“L’obiettivo è continuare il viaggio cominciato con il Sei Nazioni, e quindi vincere. Sappiamo che sarà molto difficile giocare in un ambiente differente, con un’atmosfera diversa, con condizioni climatiche diverse e con squadre davvero fisiche come Samoa e Tonga e molto preparate come il Giappone, ma siamo pronti a dare il meglio di noi e siamo consapevoli di poter vincere. Personalmente ho cercato di finire la stagione nel modo migliore possibile per poter continuare a dare il massimo per la squadra. So di essere uno dei giocatori con maggiore esperienza e di avere quindi la responsabilità di dover essere un leader dentro e fuori dal campo”.
L’Italia affronterà tre squadre più in basso nel ranking: essere favoriti aumenta la pressione?
“Sì, credo che aumenti un po’ la pressione ma è qualcosa di cui abbiamo parlato anche tra di noi e che dobbiamo saper gestire. Alla fine è un’esperienza e un’ulteriore occasione di crescita anche questa: se vogliamo crescere e svilupparci come squadra allora dobbiamo prenderci anche queste responsabilità e affrontare anche partite di questo tipo. Ogni partita ha un valore specifico per il percorso che stiamo facendo e per la crescita del rugby italiano e noi abbiamo la responsabilità di performare al massimo. Sappiamo che saranno sfide difficili e che per vincerle dovremo essere al 100%, ma siamo in grado di farlo”.
Quanto può incidere la grande stagione del Benetton in termini di motivazione?
“Sicuramente è un aiuto. Dobbiamo continuare il percorso che abbiamo fatto in questa stagione e portare la nostra crescita, la nostra positività e il nostro momento favorevole anche in Nazionale. Sappiamo che il rugby internazionale è un livello diverso e dobbiamo dare ancora di più per conquistare dei risultati”.
Saranno tre settimane intense, lontane da casa, fatte di viaggi ma anche di tanto tempo insieme. Quanto sarà importante l’unità del gruppo?
“Tantissimo, sarà un’occasione per cementare ulteriormente l’unità del nostro gruppo e fare ulteriore esperienza. La forza di questa squadra sta nel gruppo, nella nostra positività e nel fatto che ognuno gioca e lotta per l’altro, e questo è ciò che ci porta a crescere”.
Due anni fa durante il tour estivo arrivò una sconfitta bruciante contro la Georgia. Quanto è cambiata l’Italia in questi due anni?
“Ci sono tante differenze rispetto a quella partita: è cambiato il nostro modo di giocare, abbiamo molta più esperienza, abbiamo dei giocatori che sono cresciuti in questi due anni e nuovi ragazzi che sono entrati nel gruppo, quindi non credo si possano paragonare i due periodi. Chiaramente quella sconfitta fu un dispiacere, ma ci ha aiutati anche a capire delle cose e renderci conto di quanto sia difficile andare a vincere in trasferta: contro Samoa, Tonga e Giappone troveremo in clima simile a quello di Batumi, ma adesso c’è grande positività in questo gruppo”.
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