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Italia, Giacomo Da Re: “So che ho una grande occasione e sono felice. L’obiettivo? Continuità e tre partite di livello”

Italia Nazionali News |

È una delle novità del gruppo azzurro per il tour estivo 2025, ed è anche uno dei ragazzi più attesi: Giacomo Da Re ha una grande occasione per mettersi in mostra in assenza di Paolo Garbisi e Tommaso Allan. Il mediano di apertura (e all’occorrenza anche estremo) delle Zebre e dell’Italia è consapevole di avere a disposizione una grande opportunità, ma vuole affrontare il tutto in maniera positiva, come racconta dal raduno azzurro in Namibia verso la sfida di venerdì 27 giugno alle 15 contro i padroni di casa.

Giacomo, com’è stato il ritorno in Nazionale?

“Molto positivo. È stato bello ritrovare il gruppo azzurro e la settimana a L’Aquila è stata molto importante per preparare questo tour estivo, e poi mi ha fatto molto piacere ritrovare anche i ragazzi del Benetton con i quali sono stato per tanti anni. Sono felice di come sto lavorando e spero di continuare così”.

L’assenza di Allan e Garbisi apre a te e a Giovanni Montemauri una porta importante verso la maglia azzurra. Come stai vivendo questo momento? Senti un po’ di tensione e di responsabilità?

“Sono consapevole del fatto che sia una grandissima opportunità e non vedo l’ora di coglierla. Chiaramente un po’ di tensione c’è ma fa parte del gioco, personalmente mi sento molto tranquillo: so che sono partite molto importanti e che potranno influenzare anche la mia carriera futura, ma non vedo l’ora di affrontarle proprio per vedere come reagirò in campo. La concorrenza con Giovanni credo sia molto positiva per entrambi, in questa stagione alle Zebre abbiamo creato un bel rapporto: siamo due persone molto competitive, abbiamo avuto questa competizione molto positiva per tutto l’anno e sarà così anche in Nazionale, ci aiutiamo a vicenda a crescere. E poi sono felice che anche lui sia qui perché se lo merita”.

Quanto è stata importante per te la stagione alle Zebre?

“Molto. Purtroppo a Treviso non sono riuscito a giocare molto, a Parma ho trovato continuità e minutaggio e questo mi ha permesso di ritrovare tanta fiducia in me stesso. Anche Quesada mi aveva detto di essere soddisfatto della scelta che avevo fatto, perché mi avrebbe permesso di avere continuità. Gonzalo mi ha sempre detto di giocare sereno e di divertirmi, e cerco sempre di farlo”.

Qual è l’obiettivo principale di questo tour?

“Il nostro obiettivo è ritrovare la continuità nelle prestazioni che ci è mancata ultimamente. Gonzalo Quesada ha parlato molto di questo durante la settimana in Abruzzo: facciamo una partita bene e una male, poi due bene e due male. L’obiettivo è quindi trovare continuità, poi il risultato è una conseguenza della prestazione che mettiamo in campo e dal modo in cui gestiamo i vari momenti della partita”.

Cosa serve all’Italia per dire di aver fatto un bel tour?

“Portare in campo tre prestazioni di alto livello, a prescindere dai risultati. Dobbiamo mostrare ciò di cui siamo capaci, sempre nell’ottica della continuità di cui parlavamo prima. Se dovessimo riuscire a giocare tre partite di alto livello potremmo dirci soddisfatti”.

Sei principalmente un mediano d’apertura, ma in carriera hai giocato spesso anche estremo. Come vivi questo doppio ruolo? Dove preferisci giocare?

“Non mi sono mai privato di nessuna possibilità, anzi, mi piace poter essere utile in più ruoli. Principalmente gioco mediano ma mi sono sempre trovato bene anche a fare l’estremo: approfitto di ogni occasione che mi viene data, che sia in un ruolo o in un altro, perché a me interessa scendere in campo, giocare e divertirmi”.  

da re