Treviso – Per Italia-Giappone, di fatto la “prova generale” in vista della Rugby World Cup, Kieran Crowley gioca nuovamente la carta del doppio estremo: Tommaso Allan con la maglia numero 15 e Ange Capuozzo ala. È la prima volta che i due partono insieme con questo schieramento, ed è la principale novità del match di Monigo. Per il resto, il tecnico schiera una formazione in continuità con le scelte fatte nelle ultime uscite con Irlanda e Romania, segno di come si stia delineando un’idea sempre più precisa di quella che potrebbe essere la squadra titolare nelle partite più importanti del Mondiale. Si gioca sabato 26 a Monigo, calcio d’inizio alle 18.30, diretta su Sky Sport Summer e Tv8.
L’importanza della panchina
Il match contro il Giappone servirà a Crowley per chiarire gli ultimi dubbi in ruoli dove c’è molta concorrenza, ma anche per valutare l’impatto che avrà la panchina negli ultimi 30 minuti. In seconda linea tocca a Ruzza e Niccolò Cannone, ma Dino Lamb garantirà grande qualità anche nel secondo tempo. In prima linea c’è Nemer, che deve mettere altri minuti delle gambe, insieme a Nicotera e Ferrari, mentre Danilo Fischetti – un punto fermo della Nazionale azzurra – sarà utilizzato come impact player, così come Pietro Ceccarelli, in attesa del ritorno di Marco Riccioni.
La terza linea è quella dell’ultimo Sei Nazioni: Negri, Lamaro e Lorenzo Cannone, con Manuel Zuliani a disposizione insieme a Giovanni Pettinelli. Crowley opta quindi per una panchina 6+2, sfruttando la grande varietà e qualità di cui può disporre nel ruolo. Due trequarti quindi: uno è il polivalente mediano di mischia Page-Relo, che può coprire quasi tutti i ruoli del triangolo allargato (9, 10, ala ed estremo), l’altro è Paolo Odogwu, utilizzato finora come ala, ma vista la sua fisicità non si può escludere un suo ingresso come centro per “spaccare” la partita nel secondo tempo.
L’assetto tattico
Come detto, la novità principale è rappresentata dall’utilizzo di Ange Capuozzo ala, con Allan estremo. Con il giocatore di Perpignan l’Italia si presenta molto solida nell’impostazione e nel gioco al piede, ma sarà importante riuscire a portare quanti più palloni possibili al largo per poter utilizzare le gambe e l’elusività di Capuozzo. Quando si gioca ala, il rischio di restare isolati è sempre dietro l’angolo, e dovrà essere bravo il trequarti di Tolosa (così come spesso fa Ioane) a farsi vedere anche in mezzo al campo, cambiando posizione e proponendosi come alternativa aggiunta. Ai centri, confermata la solida coppia Morisi-Brex, anche se non è escluso un possibile utilizzo a gara in corso di Paolo Garbisi come primo centro o di Odogwu come secondo.
Il Giappone
I Brave Blossoms non stanno attraversando una fase facile: coach Jamie Joseph, dopo 3 anni splendidi in cui il suo Giappone ha portato a casa scalpi importantissimi e si è tolto tante soddisfazioni, si è ritrovato a dover operare un ricambio tecnico e generazionale proprio nell’anno del Mondiale. I risultati di questa estate non sono stati esaltanti, ma l’impostazione di gioco del Giappone rimane sempre la stessa, così come non va sottovalutata la qualità degli interpreti, vecchi e nuovi. Inoltre, non bisogna dimenticare che il Giappone ha iniziato a giocare prestissimo – a inizio luglio – e ad agosto si è fermato per un altro mese di preparazione intensa: la squadra che scenderà in campo a Monigo avrà una condizione fisica molto diversa da quella precaria vista alla Pacific Nations Cup.
La formazione schierata da Joseph è più o meno quella titolare, con Matsushima estremo, Osada e Riley centri e le due ali lanciate quest’estate Naikabula e Masirewa. Cambia la mediana: al posto dell’esperto Matsuda (comunque in panchina) Joseph affida la maglia numero 10 al giovane Lee Seung Sin, mentre tra i mediani di mischia continuano ad alternarsi Nagare e Saito. Davanti, in assenza dello squalificato Labuschagne tocca a Fukui, affiancato dagli esperti Himeno e Leitch. In prima linea Joseph tenta una sorta di “bomb squad”: dal primo minuto ci sono Millar, l’esperto Horie (71 caps) e Ji Won, ma i 3 titolari di questa estate partiranno dalla panchina: Inagaki, Sakate e Ai Valu.
Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Montanna Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Ivan Nemer
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Danilo Fischetti, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Dino Lamb, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Manuel Zuliani, 22 Martin Page-Relo, 23 Paolo Odogwu
Giappone: 15 Kotaro Matsushima, 14 Semisi Masirewa, 13 Dylan Riley, 12 Tomoki Osada, 11 Jone Naikabula, 10 Lee Seung Sin, 9 Yukata Nagare, 8 Kazuki Himeno ©, 7 Shota Fukui, 6 Michael Leitch, 5 Uwe Helu, 4 Jack Cornelsen, 3 Gu Ji Won, 2 Shota Horie, 1 Craig Millar
A disposizione: 16 Atsushi Sakate, 17 Keita Inagaki, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Amanaki Saumaki, 20 Ben Gunter, 21 Naoto Saito, 22 Rikiya Matsuda, 23 Ryoto Nakamura
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