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ITALIA-ALL BLACKS: DUE XV DA BIG MATCH. L’ANALISI DELLE FORMAZIONI

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Archivio FIR Archivio fotografico Federazione Italiana Rugby RCH1476 prBourgoin-jailleu – Come preannunciato alla vigilia, quella del 29 settembre sarà una sfida da dentro o fuori, e Italia e All Blacks schierano il meglio a propria disposizione: le formazioni che scenderanno in campo si giocheranno la possibilità di accedere ai quarti della Rugby World Cup 2023. In teoria, gli Azzurri avrebbero comunque una seconda possibilità contro la Francia (legata però a diversi calcoli tra possibili bonus e differenze punti), per la Nuova Zelanda non ci saranno invece prove d’appello: se perde è fuori.

Le scelte

Crowley cambia 3 giocatori rispetto alla formazione che ha battuto l’Uruguay e ripropone lo stesso assetto delle sfide con Namibia e Giappone: Tommaso Allan estremo con Capuozzo ala e Paolo Garbisi apertura. Tocca di nuovo a Luca Morisi e Stephen Varney, che sostituiscono Lorenzo Pani e Alessandro Garbisi. Davanti un solo cambio, con Dino Lamb per Niccolò Cannone. In panchina c’è Toa Halafihi – possibile esordio al Mondiale per lui – in un 6+2 che garantisce ricambi e forze fresche davanti, con il solito Manuel Zuliani che potrebbe risultare ancora una volta decisivo a gara in corso.

Dall’altra parte, Foster ripropone Jordie Barrett nel ruolo di primo centro, accanto a Rieko Ioane. Il fratello Beauden sarà l’estremo, mentre Mo’Unga avrà la maglia numero 10 e affiancherà l’eterno Aaron Smith. Davanti, scelta obbligata nel ruolo di pilone sinistro, con Tuungafasi a sostituire De Groot. In terza linea torna Frizell, insieme a Papali’i e Ardie Savea. In panchina si rivede il capitano Sam Cane, a lungo fuori per infortunio, mentre Roigard vince il ballottaggio con Christie per il ruolo di vice-Smith.

I duelli

Le partite si vincono anche vincendo i singoli duelli in mezzo al campo, e saranno tante le sfide che attendono gli Azzurri nel corso degli 80 minuti. In mischia, chi avrà la meglio tra Riccioni e Tuungafasi e tra Fischetti e Laulala avrà il potere di indirizzare il match da una parte o dall’altra, mentre in touche la presenza di Lamb garantisce un’importante alternativa a Ruzza, che sarà verosimilmente marcatissimo da Retallick. Dietro, la coppia di centri Morisi-Brex sarà chiamata a un lavoro durissimo: concedere il meno possibile alle magie di Jordie Barrett e alla devastante fisicità di Rieko Ioane.

Grande sfida anche nel triangolo allargato: entrambe le formazioni schierano un estremo con caratteristiche da apertura (Allan e Beauden Barrett) mentre alle ali presentano due giovani fenomeni (Capuozzo e Telea) e due campioni di comprovata esperienza come Ioane e Jordan. Si preannuncia grande battaglia anche in campo aperto: Crowley schiera la classica terza linea Negri-Lamaro-L. Cannone e aggiunge altre 2 terze in panchina, affidandosi alla furia agonistica di Zuliani e al fisico di Halafihi. Di fronte c’è quanto di meglio il rugby neozelandese può offrire, con Savea (anche capitano) insieme a Papali’i e Frizell e due seconde di grandissima esperienza: Scott Barrett e Retallick.

Le formazioni di Italia-All Blacks

Italia: 15 Tommaso Allan; 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Montanna Ioane; 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney; 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro ©, 6 Sebastian Negri; 5 Federico Ruzza, 4 Dino Lamb; 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.

A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Ivan Nemer, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolò Cannone, 20 Manuel Zuliani, 21 Toa Halafihi, 22 Martin Page-Relo, 23 Paolo Odogwu

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’Unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea ©, 7 Dalton Papali’i, 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Ofa Tuungafasi

A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Tamaiti Williams, 18 Tyrel Lomax, 19 Samuel Whitelock, 20 Sam Cane, 21 Cam Roigard, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown