
Le scelte
Crowley cambia 3 giocatori rispetto alla formazione che ha battuto l’Uruguay e ripropone lo stesso assetto delle sfide con Namibia e Giappone: Tommaso Allan estremo con Capuozzo ala e Paolo Garbisi apertura. Tocca di nuovo a Luca Morisi e Stephen Varney, che sostituiscono Lorenzo Pani e Alessandro Garbisi. Davanti un solo cambio, con Dino Lamb per Niccolò Cannone. In panchina c’è Toa Halafihi – possibile esordio al Mondiale per lui – in un 6+2 che garantisce ricambi e forze fresche davanti, con il solito Manuel Zuliani che potrebbe risultare ancora una volta decisivo a gara in corso.
Dall’altra parte, Foster ripropone Jordie Barrett nel ruolo di primo centro, accanto a Rieko Ioane. Il fratello Beauden sarà l’estremo, mentre Mo’Unga avrà la maglia numero 10 e affiancherà l’eterno Aaron Smith. Davanti, scelta obbligata nel ruolo di pilone sinistro, con Tuungafasi a sostituire De Groot. In terza linea torna Frizell, insieme a Papali’i e Ardie Savea. In panchina si rivede il capitano Sam Cane, a lungo fuori per infortunio, mentre Roigard vince il ballottaggio con Christie per il ruolo di vice-Smith.
I duelli
Le partite si vincono anche vincendo i singoli duelli in mezzo al campo, e saranno tante le sfide che attendono gli Azzurri nel corso degli 80 minuti. In mischia, chi avrà la meglio tra Riccioni e Tuungafasi e tra Fischetti e Laulala avrà il potere di indirizzare il match da una parte o dall’altra, mentre in touche la presenza di Lamb garantisce un’importante alternativa a Ruzza, che sarà verosimilmente marcatissimo da Retallick. Dietro, la coppia di centri Morisi-Brex sarà chiamata a un lavoro durissimo: concedere il meno possibile alle magie di Jordie Barrett e alla devastante fisicità di Rieko Ioane.
Grande sfida anche nel triangolo allargato: entrambe le formazioni schierano un estremo con caratteristiche da apertura (Allan e Beauden Barrett) mentre alle ali presentano due giovani fenomeni (Capuozzo e Telea) e due campioni di comprovata esperienza come Ioane e Jordan. Si preannuncia grande battaglia anche in campo aperto: Crowley schiera la classica terza linea Negri-Lamaro-L. Cannone e aggiunge altre 2 terze in panchina, affidandosi alla furia agonistica di Zuliani e al fisico di Halafihi. Di fronte c’è quanto di meglio il rugby neozelandese può offrire, con Savea (anche capitano) insieme a Papali’i e Frizell e due seconde di grandissima esperienza: Scott Barrett e Retallick.
Le formazioni di Italia-All Blacks
Italia: 15 Tommaso Allan; 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Montanna Ioane; 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney; 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro ©, 6 Sebastian Negri; 5 Federico Ruzza, 4 Dino Lamb; 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Ivan Nemer, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolò Cannone, 20 Manuel Zuliani, 21 Toa Halafihi, 22 Martin Page-Relo, 23 Paolo Odogwu
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’Unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea ©, 7 Dalton Papali’i, 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Ofa Tuungafasi
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Tamaiti Williams, 18 Tyrel Lomax, 19 Samuel Whitelock, 20 Sam Cane, 21 Cam Roigard, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown
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