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Sei Nazioni femminile 2025: i precedenti tra Galles e Italia

Il Sei Nazioni femminile dell’Italia si chiude contro il Galles: al Lanfranchi di Parma si giocherà la 25esima sfida tra le due formazioni, con le Azzurre che vogliono ritrovare un successo che al Sei Nazioni contro le gallesi manca dal 2022, dopo essersi sbloccate nella sfida di ottobre nel WXV 2024. I precedenti tra Galles e Italia Italia e Galles si sono incontrate 24 volte in incontri ufficiali: le Azzurre hanno ottenuto 9 vittorie, un pari e 14 sconfitte. Nel Sei Nazioni invece il bilancio è totalmente pari: 8-8 con un pareggio. L’Italia ha segnato in totale 293 punti, subendone 446. Le due squadre si sono incontrate per la prima volta al Mondiale 1998, con vittoria del Galles ad Amsterdam per 12-10. La prima sfida nel Sei Nazioni, nel 2007, finì 24-0 per il Galles a Roma, mentre il primo successo azzurro risale al 2010: 19-15 a Bridgend. La vittoria più larga delle Azzurre è il 22-5 di Padova nel 2015, mentre quella gallese risale alla Coppa del Mondo 2002: 35-3 a Barcellona. L’unico pareggio tra le due formazioni risale al 2019: a Lecce finì 3-3 con calci di Wilkins e Sillari, e quei 2 punti alla fine si rivelarono decisivi per conquistare il secondo posto. L’ultimo successo nel Sei Nazioni è arrivato nel 2022, con Michela Sillari che decise il match di Cardiff allo scadere per il 10-8 finale dopo la meta di Barattin. L’ultima vittoria in assoluto invece è arrivata ad ottobre del 2024, al WXV. L’ultima sfida Nel 2024 Galles e Italia si sono incontrate due volte. La prima a Cardiff nel Sei Nazioni, dove il Galles ha vinto in rimonta 22-10 una partita rocambolesca. Padrone di casa in vantaggio con Phillips al 15’ e superate due minuti dopo dalla meta di Ostuni Minuzzi con trasformazione di Rigoni, che nel finale di frazione allunga ulteriormente dalla piazzola per il 10-5 dell’intervallo. Nella ripresa arriva subito la risposta del Galles, che con Pyrs e il piede di Bevan ritorna in vantaggio. Al 15’ del secondo tempo Granzotto trova la meta del pareggio, mentre al 29’ quella di Stevanin vale il controsorpasso. L’assalto finale però premia il Galles, che segna con Tuipulotu a 3 minuti dalla fine e vince la partita con la trasformazione di George per il 22-20. Nella seconda sfida, giocata in Sudafrica al WXV 2024, sono state le Azzurre a prevalere dopo una grandissima battaglia terminata 8-5 per l’Italia, che passa in vantaggio all’11’ con Giordano e viene raggiunta al 32’ da Buck per il 5-5 del primo tempo. Nella ripresa Rigoni dalla piazzola firma il secondo vantaggio, poi è pura battaglia: le Azzurre difendono con i denti e con le unghie, resistono all’assalto gallese e portano a casa una grande vittoria.
22 Aprile 2025 - 1 giorno fa
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Italia, Bitonci: “Sto vivendo un vortice di emozioni. Peccato per le occasioni sprecate con la Francia, abbiamo fatto una grande partita”

Pur essendo il primo della sua carriera, a soli 19 anni compiuti da poco, quello di Alia Bitonci è stato un Sei Nazioni tutt’altro che banale. L’esordio col botto nel secondo tempo contro l’Inghilterra, poi sempre in campo nella ripresa nelle altre partite contro Irlanda e Scozia, infine l’esordio da titolare in una partita incredibile, nella quale l’Italia ha sfiorato il colpaccio contro la Francia. E c’è ancora un’ultima partita da giocare, contro il Galles domenica 27 alle 12.30. Come racconta Bitonci, mediana di mischia dell’Italrugby e del Valsugana Rugby Padova, è tutto un “vortice di emozioni”, che però sta gestendo con grande maturità e dispetto della giovane età: “Ripensando alla partita con la Francia c’è sicuramente molta amarezza, perché abbiamo chiuso il primo tempo in vantaggio e poi non siamo riuscite a chiudere la seconda frazione come volevamo. La Francia ha sfruttato i nostri errori negli ultimi 10 minuti ed è riuscita a concretizzare in modo più veloce rispetto a quanto avevamo fatto noi in precedenza: nel primo tempo abbiamo sprecato almeno altre due occasioni importanti per segnare”. Qual è la stata la chiave che ha permesso alla Francia di svoltare la partita? “È stata una partita che si è giocata molto sulle avanti, il nostro drive stava funzionando, le nostre ripartenze da pick&go stavano andando molto bene. Probabilmente nel finale ci è mancata la precisione sia nell’esecuzione sia nelle scelte di gioco: la Francia è una squadra che non ti concede nulla in queste situazioni ed è stata molto brava a sfruttare le nostre imprecisioni a livello tecnico. Chiaramente, essendo uscita prima, guardandola da fuori a volte diventa troppo facile dire ‘si poteva fare meglio questo o quest’altro’, per cui non credo sia giusto parlare troppo di quello che non ha funzionato alla fine. Ciò che rimane è una prestazione di alto livello”. Vi aspettavate di poter fare questa prestazione o ha un po’ sorpreso anche voi? “Sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile, parliamo di una squadra che ogni anno gioca per vincere il Sei Nazioni e per arrivare in finale ai Mondiali, ma non parlerei di qualcosa di inaspettato, perché in settimana abbiamo preparato la partita in un certo modo ed eravamo sicure di poter fare bene. Pur avendo preso una meta subito siamo riuscite a imporre il nostro gioco nel primo tempo”. Tutto questo come vi porta all’ultima partita col Galles? “Sicuramente arriviamo al match con grande fiducia. Il Galles rispetto a noi ha una maggiore fisicità, ma noi possiamo giocarci le nostre carte come la velocità e il ritmo. Le loro avanti sono un po’ più pesanti e possono essere un’arma. La partita con la Francia però ci ha dato la consapevolezza di potercela giocare anche contro formazioni più fisiche di noi”. Pensiamo al drive, che è stato dominante. Magari i chili contano ma fino a un certo punto? “Sì, è un po’ come quando si parla dei placcaggi. Ci sono giocatori che pur pesando meno riescono a fermare bene avversari molto più grossi, pensiamo a Capuozzo o Dupont che placcano giocatori molto più pesanti grazie alla loro tecnica”. Come stai vivendo questo primo Sei Nazioni? “È tutto un po’ un vortice (ride, ndr). Nel giro di un anno sono passata dall’under 18 all’under 20 fino alla Nazionale Maggiore. È successo tutto molto velocemente, nel mezzo poi c’è anche la scuola, quindi sto vivendo questo vortice di emozioni ed esperienze veramente incredibile: a volte arriva tutto così velocemente che sembra di non riuscire a starci dietro, invece quando ci si organizza bene si riesce a fare tutto. Ovviamente sono molto contenta, ricordo i tanti messaggi che ho ricevuto il giorno in cui sono stata convocata: nemmeno il tempo di metabolizzare ed ero già in campo con l’Inghilterra, è stato tutto molto veloce”. Con i libri come ti regoli? “Sto finendo l’ultimo anno di liceo scientifico a Cittadella, dove vivo. Cerco di far convivere le due cose creando degli spazi per entrambe ma facendo una cosa alla volta, quindi in questo periodo sto pensando di più al Sei Nazioni e a fare bene in campo, poi quando finirà mi concentrerò sulla maturità che sta per arrivare. Comunque in raduno sto continuando a studiare, approfittando di qualche giorno libero e della settimana di pausa del Sei Nazioni per tornare a Cittadella per fare delle verifiche”.
23 Aprile 2025 - 15 secondi fa
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Comunicato Stampa FIR/LIR – riprogrammazione XVIII turno Serie A Elite Maschile

La Federazione Italiana Rugby, in accordo con Lega Italiana Rugby, ha definito la riprogrammazione del calendario della diciottesima e ultima giornata di stagione regolare del Campionato Italiano di Serie A Elite Maschile, in accoglimento dell’invito del Presidente del CONI Giovanni Malagò a sospendere tutte le attività sportive in programma nella giornata di sabato 26 aprile, in concomitanza con i funerali di Sua Santità Papa Francesco. Al fine di garantire la piena sostenibilità del turno conclusivo del massimo campionato nazionale maschile, la programmazione è stata ridefinita come segue: Venerdì 25 aprileore 14.30 Sitav Lyons Piacenza v Lazio Rugby 1927ore 18.30 Femi-CZ Rovigo v Mogliano Veneto Rugby Domenica 27 aprileore 15.30 Valorugby Emilia v Rugby Viadana 1970ore 15.30 Petrarca Rugby v Rangers Vicenzaore 15.30 HBS Colorno v Fiamme Oro Rugby Tutti gli incontri seguiranno la regolare messa in onda, con Femi-CZ Rovigo v Mogliano Veneto Rugby in diretta su Rai Sport e le restanti quattro gare disponibili su TheRugbyChannel.it
23 Aprile 2025 - 3 ore fa
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Comunicato stampa FIR/Sei Nazioni/United Rugby Championship – riprogrammate Zebre Parma v Edinburgh e Italia v Galles

La Federazione Italiana Rugby, Six Nations Rugby, la Welsh Rugby Union e United Rugby Championship hanno assunto la decisione di rispettare l’invito del Presidente del Coni Giovanni Malagò a sospendere ogni attività sportiva prevista nella giornata di sabato 26 aprile, in coincidenza con le esequie del Santo Padre Papa Francesco. Di conseguenza, l’incontro valido per la sedicesima giornata del BKT United Rugby Championship tra Zebre Parma ed Edinburgh Rugby è stato anticipato alle 20.35 di venerdì 25 aprile presso lo Stadio “Sergio Lanfranchi” di Parma, mentre la quinta giornata del Guinness Women’s Six Nations tra Italia e Galles è stata posticipata alle ore 12.30 di domenica 27 aprile, sempre presso lo Stadio “Sergio Lanfranchi” di Parma. Un minuto di silenzio verrà osservato prima del calcio d’inizio degli incontri come segno di rispetto. I biglietti già acquistati in prevendita saranno regolarmente utilizzabili venerdì 25 aprile e domenica 27.4 per i due incontri. Ogni richiesta di rimborso dovrà essere effettuata compilando il seguente modulo online: https://www.ticketone.it/helpcenter/?form=1 entro le ore 18 del 24 aprile per Zebre Parma v Edinburgh ed entro le ore 12 del 26 aprile per Italia v Galles La copertura televisiva nazionale e internazionale rimane garantita ed il palinsesto aggiornato è disponibile sui siti internet di Six Nations Rugby e United Rugby Championship.
23 Aprile 2025 - 5 ore fa
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Guinness Women’s Six Nations, otto azzurre concorrono per entrare nel XV del Torneo

Sono Silvia Turani (Harlequins, 40 caps), Vittoria Vecchini (Valsugana Rugby Padova, 34 caps), Giordana Duca (Valsugana Rugby Padova, 55 caps), Sara Tounesi (Montpellier Herault Rugby, 46 caps), Francesca Sgorbini (ASM Clermont Rugby, 31 caps) Sofia Stefan (Svincolata, 95 caps), Alyssa D'Incà (Villorba Rugby, 30 caps) e Aura Muzzo (Villorba Rugby, 53 caps), le otto atlete Azzurre che concorrono, assieme ad altre 37 rappresentanti delle altre cinque nazionali (per un totale di 45 atlete, tre per ogni ruolo) per entrare nel XV ideale dell'edizione 2025 del Guinness Women's Six Nations. Un'edizione che terminerà questo fine settimana e che vedrà l'Italia impegnata allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma contro il Galles, ma da cui sono già emersi i nomi di alcune delle giocatrici più in vista. Il sondaggio per votare il miglior XV del Sei Nazioni Femminile è aperto a partire da ora e chiuderà domenica 27 aprile alle ore 11 italiane. Si potrà votare cliccando qui
22 Aprile 2025 - 21 ore fa
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Sei Nazioni femminile 2025: i precedenti tra Galles e Italia

Il Sei Nazioni femminile dell’Italia si chiude contro il Galles: al Lanfranchi di Parma si giocherà la 25esima sfida tra le due formazioni, con le Azzurre che vogliono ritrovare un successo che al Sei Nazioni contro le gallesi manca dal 2022, dopo essersi sbloccate nella sfida di ottobre nel WXV 2024. I precedenti tra Galles e Italia Italia e Galles si sono incontrate 24 volte in incontri ufficiali: le Azzurre hanno ottenuto 9 vittorie, un pari e 14 sconfitte. Nel Sei Nazioni invece il bilancio è totalmente pari: 8-8 con un pareggio. L’Italia ha segnato in totale 293 punti, subendone 446. Le due squadre si sono incontrate per la prima volta al Mondiale 1998, con vittoria del Galles ad Amsterdam per 12-10. La prima sfida nel Sei Nazioni, nel 2007, finì 24-0 per il Galles a Roma, mentre il primo successo azzurro risale al 2010: 19-15 a Bridgend. La vittoria più larga delle Azzurre è il 22-5 di Padova nel 2015, mentre quella gallese risale alla Coppa del Mondo 2002: 35-3 a Barcellona. L’unico pareggio tra le due formazioni risale al 2019: a Lecce finì 3-3 con calci di Wilkins e Sillari, e quei 2 punti alla fine si rivelarono decisivi per conquistare il secondo posto. L’ultimo successo nel Sei Nazioni è arrivato nel 2022, con Michela Sillari che decise il match di Cardiff allo scadere per il 10-8 finale dopo la meta di Barattin. L’ultima vittoria in assoluto invece è arrivata ad ottobre del 2024, al WXV. L’ultima sfida Nel 2024 Galles e Italia si sono incontrate due volte. La prima a Cardiff nel Sei Nazioni, dove il Galles ha vinto in rimonta 22-10 una partita rocambolesca. Padrone di casa in vantaggio con Phillips al 15’ e superate due minuti dopo dalla meta di Ostuni Minuzzi con trasformazione di Rigoni, che nel finale di frazione allunga ulteriormente dalla piazzola per il 10-5 dell’intervallo. Nella ripresa arriva subito la risposta del Galles, che con Pyrs e il piede di Bevan ritorna in vantaggio. Al 15’ del secondo tempo Granzotto trova la meta del pareggio, mentre al 29’ quella di Stevanin vale il controsorpasso. L’assalto finale però premia il Galles, che segna con Tuipulotu a 3 minuti dalla fine e vince la partita con la trasformazione di George per il 22-20. Nella seconda sfida, giocata in Sudafrica al WXV 2024, sono state le Azzurre a prevalere dopo una grandissima battaglia terminata 8-5 per l’Italia, che passa in vantaggio all’11’ con Giordano e viene raggiunta al 32’ da Buck per il 5-5 del primo tempo. Nella ripresa Rigoni dalla piazzola firma il secondo vantaggio, poi è pura battaglia: le Azzurre difendono con i denti e con le unghie, resistono all’assalto gallese e portano a casa una grande vittoria.
22 Aprile 2025 - 1 giorno fa
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Italia, Bitonci: “Sto vivendo un vortice di emozioni. Peccato per le occasioni sprecate con la Francia, abbiamo fatto una grande partita”

Pur essendo il primo della sua carriera, a soli 19 anni compiuti da poco, quello di Alia Bitonci è stato un Sei Nazioni tutt’altro che banale. L’esordio col botto nel secondo tempo contro l’Inghilterra, poi sempre in campo nella ripresa nelle altre partite contro Irlanda e Scozia, infine l’esordio da titolare in una partita incredibile, nella quale l’Italia ha sfiorato il colpaccio contro la Francia. E c’è ancora un’ultima partita da giocare, contro il Galles domenica 27 alle 12.30. Come racconta Bitonci, mediana di mischia dell’Italrugby e del Valsugana Rugby Padova, è tutto un “vortice di emozioni”, che però sta gestendo con grande maturità e dispetto della giovane età: “Ripensando alla partita con la Francia c’è sicuramente molta amarezza, perché abbiamo chiuso il primo tempo in vantaggio e poi non siamo riuscite a chiudere la seconda frazione come volevamo. La Francia ha sfruttato i nostri errori negli ultimi 10 minuti ed è riuscita a concretizzare in modo più veloce rispetto a quanto avevamo fatto noi in precedenza: nel primo tempo abbiamo sprecato almeno altre due occasioni importanti per segnare”. Qual è la stata la chiave che ha permesso alla Francia di svoltare la partita? “È stata una partita che si è giocata molto sulle avanti, il nostro drive stava funzionando, le nostre ripartenze da pick&go stavano andando molto bene. Probabilmente nel finale ci è mancata la precisione sia nell’esecuzione sia nelle scelte di gioco: la Francia è una squadra che non ti concede nulla in queste situazioni ed è stata molto brava a sfruttare le nostre imprecisioni a livello tecnico. Chiaramente, essendo uscita prima, guardandola da fuori a volte diventa troppo facile dire ‘si poteva fare meglio questo o quest’altro’, per cui non credo sia giusto parlare troppo di quello che non ha funzionato alla fine. Ciò che rimane è una prestazione di alto livello”. Vi aspettavate di poter fare questa prestazione o ha un po’ sorpreso anche voi? “Sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile, parliamo di una squadra che ogni anno gioca per vincere il Sei Nazioni e per arrivare in finale ai Mondiali, ma non parlerei di qualcosa di inaspettato, perché in settimana abbiamo preparato la partita in un certo modo ed eravamo sicure di poter fare bene. Pur avendo preso una meta subito siamo riuscite a imporre il nostro gioco nel primo tempo”. Tutto questo come vi porta all’ultima partita col Galles? “Sicuramente arriviamo al match con grande fiducia. Il Galles rispetto a noi ha una maggiore fisicità, ma noi possiamo giocarci le nostre carte come la velocità e il ritmo. Le loro avanti sono un po’ più pesanti e possono essere un’arma. La partita con la Francia però ci ha dato la consapevolezza di potercela giocare anche contro formazioni più fisiche di noi”. Pensiamo al drive, che è stato dominante. Magari i chili contano ma fino a un certo punto? “Sì, è un po’ come quando si parla dei placcaggi. Ci sono giocatori che pur pesando meno riescono a fermare bene avversari molto più grossi, pensiamo a Capuozzo o Dupont che placcano giocatori molto più pesanti grazie alla loro tecnica”. Come stai vivendo questo primo Sei Nazioni? “È tutto un po’ un vortice (ride, ndr). Nel giro di un anno sono passata dall’under 18 all’under 20 fino alla Nazionale Maggiore. È successo tutto molto velocemente, nel mezzo poi c’è anche la scuola, quindi sto vivendo questo vortice di emozioni ed esperienze veramente incredibile: a volte arriva tutto così velocemente che sembra di non riuscire a starci dietro, invece quando ci si organizza bene si riesce a fare tutto. Ovviamente sono molto contenta, ricordo i tanti messaggi che ho ricevuto il giorno in cui sono stata convocata: nemmeno il tempo di metabolizzare ed ero già in campo con l’Inghilterra, è stato tutto molto veloce”. Con i libri come ti regoli? “Sto finendo l’ultimo anno di liceo scientifico a Cittadella, dove vivo. Cerco di far convivere le due cose creando degli spazi per entrambe ma facendo una cosa alla volta, quindi in questo periodo sto pensando di più al Sei Nazioni e a fare bene in campo, poi quando finirà mi concentrerò sulla maturità che sta per arrivare. Comunque in raduno sto continuando a studiare, approfittando di qualche giorno libero e della settimana di pausa del Sei Nazioni per tornare a Cittadella per fare delle verifiche”.
23 Aprile 2025 - 15 secondi fa
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Linee di meta: Giada Franco e Cristian Prestera

Cristian ha sempre creduto in me, come allenatore e come persona. Di lui non scorderò mai la passione che metteva in ogni singola partita, approcciandola come se fosse sempre una finale. Con lui ho vinto una finale scudetto, ma soprattutto grazie a lui ho imparato a gestire la pressione, l’emotività e a lavorare sempre più duramente. Gli devo tanto – Giada Franco La squadra non è solo un insieme di giocatori o giocatrici: la squadra è un gruppo, ha vita propria e assorbe tutto ciò che c’è intorno, fino a diventare – come in questo caso – un’idea, un simbolo di una passione e di un movimento. È ciò che è successo al Colorno femminile – da sempre una delle squadre più rappresentative – negli anni delle due finali scudetto consecutive: Cristian Prestera – giocatore e poi allenatore del club dal 2009 in poi e adesso direttore tecnico al Rugby Parma – ha guidato la squadra dello storico scudetto delle Furie Rosse nel 2018, e soprattutto ha cresciuto (anche dal punto di vista umano) un gruppo di ragazze che non solo ha vinto, ma ha dato nuova linfa alla Nazionale e a tutto il movimento. “Quello era un gruppo fantastico che si è formato anno dopo anno. Quando sono arrivato io l’unica azzurra era Michela Sillari, poi sono arrivate Giada Franco, Francesca Sgorbini, Irene Campanini, Michela Merlo, Sara Tounesi, Veronica Madia, Silvia Turani, Gaia Giacomoli. Nel giro di un anno sono migliorate tutte tantissimo, fino a creare un gruppo splendido che ha vinto il campionato e ha dato anche tante giocatrici alla Nazionale” ha spiegato Prestera. Il segreto di questa crescita e di questi successi? Secondo Prestera “Colorno, ancora adesso, è una società che punta tantissimo sul rugby femminile ed è diventata un punto di riferimento nel territorio. Danno alle ragazze le stesse possibilità dei ragazzi, con una grande organizzazione e grandissima serietà. Il Presidente Ivano Iemmi ha fatto davvero tanto per il rugby femminile. In campo, poi, si è creato un gruppo molto unito e molte delle ragazze sono rimaste nell’ambiente: chi fisioterapista, chi allenatrice, chi manager. Si è creata non solo una squadra, ma un gruppo di persone legato a doppio filo con Colorno e con il movimento del rugby femminile”. Tra le tante ragazze rimaste nel cuore di Prestera, ce n’è una in particolare con cui si è creato un legame ancora più profondo: Giada Franco. Arrivata a Colorno giovanissima (nel 2016 a 20 anni) la terza linea azzurra ha fatto un grandissimo percorso di crescita, anche grazie al suo allenatore: “Giada è arrivata molto giovane, aveva 20 anni e veniva dal Benevento insieme a Maria Grazia Cioffi, per lei era come una figlia. Aveva un potenziale enorme del quale nemmeno lei era ancora del tutto consapevole, aveva tantissima voglia di fare, anche se andava ancora ‘indirizzata’: l’essere arrivata alla sua prima finale di campionato probabilmente le ha fatto scattare la molla per diventare la giocatrice che è adesso”. Il percorso non è stato tutto rose e fiori, soprattutto all’inizio, ma Giada Franco non ha mai mollato: “Faceva un po’ fatica a gestire la pressione lungo tutto il campionato, perché preparare la singola partita è un conto, preparare un intero campionato con tutte le problematiche che ci possono essere – pensiamo agli infortuni – è diverso, soprattutto per le ragazze più giovani. Quell’anno Giada ha fatto un cambiamento incredibile. Chiedeva continuamente cosa potesse fare per migliorare. Ha sempre avuto un carattere forte, che a volte la portava a non accettare le critiche, ma proprio grazie a questa forza caratteriale poi rifletteva sulle cose e si impegnava ancora di più per superare ogni ostacolo. Anche le prime delusioni, ad esempio qualche mancata convocazione in Nazionale agli inizi, l’hanno aiutata a crescere fino a diventare un punto di riferimento per l’Italia”.

dalla base | 23/04/2025

URC: Benetton, vittoria mai in discussione. Zebre, un gran primo tempo. L’analisi della 15esima giornata

Il weekend di Pasqua ha regalato tante emozioni: il Benetton ha giocato una delle migliori partite della sua stagione, espugnando Johannesburg per 42-31 contro i Lions in una partita in totale controllo nonostante i 3 gialli subiti nel secondo tempo, a dimostrazione del pomeriggio di dominio totale dei biancoverdi. Questi 5 punti valgono il quinto posto in classifica a 3 giornate dalla fine, anche se la graduatoria è ancora cortissima (i biancoverdi sono a 41, ma gli Scarlets – al momento i primi esclusi – sono a 38) e quindi nulla è ancora sicuro. Ogni singolo punto sarà decisivo. Dalle Zebre è arrivata un’altra prestazione convincente: la squadra di Brunello ha mandato nel pallone i Glasgow Warriors secondi in classifica, con un primo tempo strepitoso a Parma, non valorizzato del tutto a causa delle due clamorose occasioni sprecate da Licata e Gregory. Nella ripresa, Glasgow è venuto fuori alla distanza vincendo 14-6: qualche rimpianto per le Zebre, accompagnato però dall’ennesima dimostrazione di quanto possano davvero giocarsela con tutti. Benetton, 5 punti d’oro a Johannesburg Una partita mai in discussione, nonostante i 3 cartellini gialli subiti in successione nella ripresa che hanno costretto il Benetton a giocare a tratti anche in 13. Basterebbe questo per elogiale la prestazione dei biancoverdi, che hanno battuto 42-31 i Lions estromettendoli di fatto dalla combattutissima lotta playoff. In una partita particolare fin dall’inizio, con la rarefazione dell’aria che ha ulteriormente estremizzato il gioco al piede, il Benetton ha fatto subito la differenza, con Umaga bravo ad avventarsi su un up&under non controllato per la meta del vantaggio. Il match è stato dominato dai trequarti del Benetton, che al 13’ hanno finalizzato la seconda meta con Mendy, e al 22’ ne hanno firmata un’altra con Marin (ottima partita la sua) dopo un’imbucata del solito onnipresente Odogwu, tornato in condizione strepitosa dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori. Il distacco è rimasto invariato con una meta per parte: Venter per i sudafricani, uno scatenato Mendy per i biancoverdi, poi nel finale è arrivato forse l’unico vero errore della squadra di Bortolami nei primi 40’, quando un rimbalzo imprevedibile ha mandato fuori strada tre biancoverdi permettendo a Louw di segnare.  Nonostante questo, il considerevole vantaggio dell’intervallo (32-17) e il costante dominio del gioco hanno permesso al Benetton di non far riaprire mai la partita ai sudafricani. Anzi, appena rientrati in campo i biancoverdi hanno colpito con un’azione ispirata ancora una volta dal solito Mendy, seguito dall’ottimo Alessandro Garbisi (player of the match in Sudafrica) e poi da Ruzza, che ha finalizzato il 39-17. Sembrava fatta, ma i biancoverdi hanno dovuto lottare ancora: sono arrivati 3 gialli in 13 minuti (Ruzza, Maile e Zilocchi) con il Benetton costretto a giocare quindi prima in 14 e poi addirittura in 13. Nonostante questo, la squadra di Bortolami non si è scomposta, vincendo la collisione ed evitando quindi che i Lions potessero avere abbrivio avanzante per allargare il gioco e sfruttare gli spazi. In inferiorità numerica il Benetton ha concesso una sola meta, a Van der Merwe, e anzi hanno messo dentro altri 3 punti con Umaga, tenendo sempre il match chiuso a doppia mandata. La marcatura finale di Pretoriusha spostato poco o nulla: il Benetton ha trionfato 42-31 in Sudafrica, contro i Lions, in una delle partite più belle della stagione biancoverde. Zebre, che peccato Un primo tempo di altissimo livello al cospetto della seconda in classifica di URC: con qualche occasione sfruttata in più, il match avrebbe potuto avere anche un finale diverso. Le Zebre hanno mandato in crisi i Glasgow Warriors con la solita grande partita fatta di difesa, imprevedibilità e combattività. Nonostante l’uscita immediata di Prisciantelli – uno degli uomini chiave della squadra di Brunello – per infortunio, le Zebre hanno tenuto sotto scacco la squadra di Franco Smith: il 6-0 dell’intervallo (due calci di Da Re) sta però strettissimo alla franchigia di Parma. Pesano, soprattutto, le due mete praticamente già fatte e divorate da Licata e Gregory, che hanno tenuto i Warriors in partita. La chiave della ripresa è stata poi l’ammonizione di Canali (fino a quel momento perfetto e devastante in mezzo al campo) per un placcaggio alto, e con l’uomo in più Glasgow ha trovato le due mete che hanno ribaltato il risultato con McKay e McDowall. Eppure, le Zebre hanno avuto ancora occasioni per ritornare in partita, e l’unico vero neo della prestazione di Parma è stato la rimessa laterale, dalla quale non sono arrivati i palloni di qualità che servivano. Un peccato davvero, perché Glasgow è riuscito a fare la differenza solo in quei 10 minuti in superiorità numerica, in una partita giocata benissimo dalla squadra di Brunello, che comunque conferma ancora una volta la sua competitività a tutto tondo, anche contro le squadre più forti dell’URC.

Campionati | 20/04/2025

Festival Sei Nazioni U18, le Azzurrine piegano la Scozia 24-5

Londra – Le Azzurrine U18 chiudono con un netto successo sulle pari età scozzesi la propria avventura nel Festival Sei Nazioni di categoria.Al Wellington College di Londra Blaskovic e compagne piegano la Scozia 24-5, in fondo a settanta minuti in cui l’Italia ha sempre mantenuto il controllo del gioco e del campo, prendendo fiducia minuto dopo minuto: la marcatura del secondo centro Kone, poco prima del quarto d’ora di gioco, ha messo la gara sui binari voluti dalle giovani di Diego Saccà.A riposo sul 7-0, l’Italia ha accelerato nella ripresa, con tre mete che nel volgere di appena nove minuti, tra il settimo ed il sedicesimo, hanno scavato il divario con la Scozia, costretta ad accontentarsi di una marcatura a tempo scaduto per muovere il tabellino. Le Azzurrine chiudono così il percorso nel Festival di categoria con una vittoria sulla Scozia, un pareggio con il Galles e tre sconfitte con Francia, Irlanda e Inghilterra.  U18 Six Nations Festival Femminile 2025 – III giornoLondra, Wellington College, 19 aprile 2024Italia v Scozia 24-5Marcatrici: p.t. 13’ m. Kone tr. Pratichetti (7-0); s.t. 7’ m. Burchielli tr. Pratichetti (14-0); 9’ m. Petretti (19-0); 16’ m. Petretti (24-0); 35’ Mackay (24-5)Italia: Marini; Petretti, Kone, Blaskovic (Cap), Brusadin; Pratichetti, Rosini; Antonazzo, Floridia, Burchielli; Stafoggia, Carraro; Spampanato, Angeli, GiorgettiAltre entrate: Ardesi, Cortini, Coletto, Arquà, Ryanm Aifuwa, Buono, Busetto, Pilat, Agostinetto, Angelucci, Pietrobon, ZanattaScozia: Haddow;  Giles, Brown, Waters, Mathieson; Mellanby, Comeford; Thomson (co-Cap), Down, Vaughan; Merryweather, Borthwick; Spence (co-Cap), Rae, MoffatAltre entrate: Sutherland, Nimmo, Lardner, Rudd, Vance, Rosie, Morrison, Mackay, Prokopenko, Husrath, Bird, Campbell, Foubister

Italia U18 femminile | 19/04/2025

Sei Nazioni femminile: una grande Italia spaventa la Francia, ma a Parma passano 34-21 le Bleus

Una grande Italia sfiora l’impresa a Parma contro la Francia, gioca un primo tempo strepitoso chiudendolo in vantaggio, poi nella ripresa tiene contro il feroce assalto francese con la solita grande difesa, poi cede concedendo due mete negli ultimi 5 minuti per un 34-21 davvero troppo pesante per quanto si è visto in campo, con le Azzurre capaci di giocare 75 minuti alla pari contro una delle squadre più forti del mondo. Un match combattutissimo, con la squadra di Roselli capace di imporsi con il drive nonostante la differenza di 60 kg tra i due pacchetti di mischia e che è andata all’intervallo in vantaggio di 9 punti. Nella ripresa, nonostante il sorpasso francese, l’Italia è sempre rimasta in partita, sfiorando più volte il controsorpasso e cedendo soltanto nel finale concedendo due mete nate dalla necessità di rischiare il tutto per tutto. Nonostante il risultato finale, quella dell’Italia rimane una grande partita e un ottimo segnale in vista del match di sabato prossimo contro il Galles. La cronaca di Italia-Francia La Francia prova subito a dare una prima prova di forza in mischia ordinata, poi Vernier trova un bell’intervallo sul lato destro e serve Bourdon in sostegno. La numero 9 francese innesca la corsa di Grisez, che trova lo spazio per marcare la prima meta con trasformazione di Bourgerois. Un fallo in attacco su Seye vanifica poi la seconda azione francese, nata dalla combinazione tra Khalfaoui e Brosseau, poi Sara Cox ammonisce Fall per un placcaggio alto su Veronese. L’Italia si rende pericolosa in attacco, spreca un paio di opportunità a causa della furia francese nel punto d’incontro ma poi entra nei 22 con un bel drive avanzante: serie di pick&go con Turani e Veronese tra le più attive, poi Madia cerca Muzzo con un cross-kick leggermente lungo. C’era però un vantaggio, la squadra di Roselli va in rimessa laterale e stavolta va a segno con un’altra bella maul: Vittoria Vecchini finalizza, Sillari trasforma per il 7-7. Ancora il drive azzurro mette in grande difficoltà la Francia, conquistando un altro vantaggio e arrivando fino ai 5 metri. Bitonci attacca in prima persona, poi le avanti erodono ancora terreno fino a quando Turani riesce ad andare oltre ma viene tenuta alta. Le Azzurre insistono ancora: ricezione di Fedrighi in touche con Vecchini che imposta un’altra maul. La Francia stavolta difende bene ma è costretta ancora a difendere ai 5 metri. Altra serie di cariche, la Francia si stringe tutta intorno al punto d’incontro e lascia spazi all’esterno: Bitonci e Mannini allargano su Madia che trova la corsa di Aura Muzzo. Seconda meta dell’Italia, con Sillari che trasforma per il 14-7. Al 28′ la Francia risponde con un’accelerazione delle sue, ancora partendo dalla mischia e poi insistendo con una lunga serie di cariche: Fall assorbe due avversarie con il movimento verso il punto d’incontro, poi Bourdon allarga su Bourgeois che marca la seconda meta. L’estremo francese colpisce il palo sulla trasformazione e l’Italia resta davanti 14-12. La squadra di Roselli risponde subito: grandissima carica di Veronese che rompe il primo placcaggio e si porta dietro Bourdon per 10 metri, la Francia è costretta al fallo con Brosseau che concede un’altra opportunità di lanciare una touche nei 22. Bello il lancio di Vecchini su Duca e altro avanzamento che porta le Azzurre a due metri dalla linea di meta, poi è ancora Duca ad attaccare per linee dirette ma viene tenuta alta. La squadra di Roselli continua a dominare il primo tempo: calcetto di Madia a mettere sotto grande pressione Sansus, prima di tutte arriva Turani che conquista il tenuto e manda di nuovo l’Italia in touche. Il drive è subito avanzante, Veronese si stacca e va oltre ma viene ancora tenuta alta da Manae Feleu. La Francia continua a commettere falli e Madia riporta tutte nei 22, ancora una maul avanzante (con altro vantaggio), la palla passa da Vecchini a Turani che riesce a schiacciare sulla linea per la terza meta, con Sillari che trasforma per il 21-12 con cui si chiude il primo tempo. Il secondo tempo comincia con una reazione francese furiosa: dal primo affondo arrivano i 3 punti di Bourgeois. L’Italia però risponde presente e con una serie di pick&go ritorna subito davanti, sfidando la Francia anche sul piano fisico. Ranuccini riesce ad andare oltre dopo un’altra bella maul, ma viene di nuovo tenuta alta. Roselli mette dentro Tounesi e Sgorbini per Duca e Ranuccini. La Francia cambia tutta la prima linea e si affida a una scatenata Fall e guadagna due calci di punizione in successione che le consentono di arrivare ai 5 metri. Bigot lancia su Fall, le Azzurre difendono bene sul drive, poi Mannini e Ostuni Minuzzi fanno un miracolo su Grisez lanciata verso la bandierina. È un assalto, chiuso però con il tenuto conquistato da D’Incà. È il momento più difficile della partita, perché la Francia continua a spingere e al 54′ marca in mezzo ai pali con Romane Menager. Bourgeois firma la trasformazione del sorpasso: 21-22. Roselli manda dentro anche Maris, Stefan e Rigoni per rispondere a una Francia che nella ripresa sembra poter prendere in mano la partita. Arbez salva miracolosamente su Ostuni Minuzzi, che aveva trovato uno splendido break a metà campo, poi Rigoni da continuità all’azione ma Riffoneau conquista il turnover che salva le Bleus. La Francia, dopo lo scampato pericolo, ritorna in attacco e va per i pali con il piede della solita Bourgeois, che però colpisce male e spreca l’opportunità di allungare. La numero 15 francese ci riprova al 73′ dopo un fallo di Sillari nel punto d’incontro, ma colpisce clamorosamente il palo. Marine Menager però continua a dare continuità all’attacco delle Bleus, coadiuvata dalla solita Fall e dalla neo-entrata Queyroi. L’Italia resta attaccata alla partita con i denti e con le unghie, argina la maul francese tenendo il pallone alto in area di meta, alla fine però la meta della Francia arriva al 78′ con l’intercetto di Marine Menager dopo un’incomprensione tra Rigoni e Madia. Bourgeois trasforma per il 21-29. Nel finale l’Italia rischia il tutto per tutto alla ricerca del bonus e viene punita oltre misura dalla meta finale di Chambon dopo una fulminea ripartenza francese. Finisce 34-21 per la Francia, che conquista 5 punti. Parma, Stadio Sergio Lanfranchi, 19 aprile 2025Guinness Women’s Six Nations – IV giornataItalia v Francia 21-34 (21-12)Marcatrici: p.t . 2’ m. Grisez tr. Bourgeois (0-7); 18’ m. Vecchini tr. Sillari (7-7); 26’ m. Muzzo tr. Sillari (14-7); 29’ m . Bourgeois (14-12); 39’ m. Turani tr. Sillari (21-12) s.t. 3’ cp Bourgeois (21-15); 15’ m . R. Menager tr. Bourgeois (21-22); 37′ m. M. Menager tr. Bourgeois (21-29); 39′ m. Chambon (21-34)Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, Sillari, Mannini (18’st Rigoni), D’Incà, Madia, Bitonci (18’st Stefan); Giordano (Cap), Ranuccini (7’st Sgorbini), Veronese; Duca (7’st Tounesi), Fedrighi; Seye (18’ st Seye), Vecchini (23’st Spinelli), Turani (35’st Stecca)all. Fabio RoselliFrancia: Bourgeois; Grisez, M.Menager, Vernier, Boulard; Arbez (26’ st Queyroi), Bourdon- Sansus (20’ st Chambon), T.Feleu; Okemba (23’ st Champon), R.Menager (32’ st. Berthomieu); Fall-Raclot, M.Feleu (Cap, 12’st Escudero); Khalfaoui (12’ st Joyeaux), Bigot (12’st Riffoenau), Brousseau (12’ st Mwayembe).all. Gaelle Mignot Arb: Sara Cox (RFU)assistenti: Maria Latos (GER); Zoe Naude (SARU)TMO: Dan Jones (RFU)Cartellini: 8’ pt Giallo a Fall (Francia)Calciatrici: Bourgeois (3/6); Sillari (3/3)Player of The Match: Madoussou Fall (Fra)Note: Giornata nuvolosa, 1916 spettatoriPunti in classifica: Italia 0; Francia 5

Italia Femminile | 19/04/2025

FIR e Comune di Parma celebrano la memoria di Giancarlo Dondi nel novantesimo della nascita

La memoria di Giancarlo Dondi continuerà a vivere presso la “Cittadella del Rugby” di Parma, l’impianto che il past president della Federazione Italiana Rugby, scomparso lo scorso 31 marzo, aveva fortemente voluto e gestito dopo aver lasciato nel 2012 la guida dell’organo di governo del rugby italiano. Sabato 19 aprile, in occasione del test-match tra Italia e Francia valido per la quarta giornata del Guinness Women’s Six Nations, la FIR ed il Comune di Parma hanno voluto rendere omaggio alla memoria del dirigente parmigiano, numero uno federale dal 1996 al 2012, in occasione del novantesimo anniversario della nascita. Il Presidente della FIR Andrea Duodo e l’Assessore allo Sport di Parma Marco Bosi, affiancati dalla Centuriona Sara Barattin e da una rappresentativa della Squadra Nazionale Femminile, hanno svelato una targa celebrativa dedicata a Dondi prima del calcio d’inizio della sfida tra le Azzurre e le transalpine, simbolicamente posizionata nello spazio hospitality della tribuna del “Lanfranchi” da cui il Presidente Onorario era solito assistere agli incontri di Zebre e Italia Femminile. Andrea Duodo, Presidente della FIR, ha dichiarato: “Il rugby italiano sarà per sempre grato a Giancarlo Dondi per la lucida visione che ha caratterizzato la sua presidenza, contribuendo in modo decisivo all’ingresso nel Sei Nazioni ed ai più alti livelli della governance mondiale. Avevamo deciso di festeggiare i novant’anni di Giancarlo con una cerimonia a lui dedicata, abbiamo voluto rimanere fedeli a questa volontà anche dopo la sua scomparsa. Le sfide tra Italia e Francia avevano un posto speciale nel suo cuore, non avrebbe potuto esserci un momento migliore per questa cerimonia che segna idealmente l’avvio dell’iter che abbiamo avviato insieme al Comune per intitolargli, come merita, questo impianto che aveva voluto e amato”. L’Assessore allo Sport e Bilancio del Comune di Parma, Marco Bosi, ha detto: “Giancarlo Dondi è stato un grande dirigente sportivo e uno straordinario ambasciatore di Parma nel mondo. Ricorderò sempre con affetto i nostri incontri ed i suoi consigli illuminati quando, giovanissimo, iniziai la mia avventura di Assessore Comunale. Insieme alla Federazione lavoreremo perchè questo impianto possa essere un luogo dove far vivere concretamente il ricordo di un uomo che ha dato moltissimo al rugby ed allo sport italiani”.

Italia | 19/04/2025

Sei Nazioni femminile: la presentazione di Italia-Francia

A Parma si presentano due squadre che vengono da un cammino molto diverso in questo Sei Nazioni: l’Italia si è sbloccata contro la Scozia, battendola a Edimburgo e dando luce a tutto il grande lavoro fatto in allenamento queste settimane, la Francia sta facendo un percorso netto come da pronostico (3 vittorie su 3) ma in ogni partita ha avuto delle fasi in cui non ha brillato, e deve vincere contro le Azzurre per potersi giocare una vera e propria “finale” contro l’Inghilterra. Italia e Francia scendono in campo sabato 19 aprile alle 14 allo Stadio Lanfranchi di Parma, per la quarta giornata del Sei Nazioni femminile. Come arriva l’Italia Una delle vittorie più belle degli ultimi anni, per il modo in cui arrivata, per il lavoro che c’era dietro e per l’approccio tattico perfetto sfoderato a Edimburgo contro una Scozia offensivamente disinnescata dalle Azzurre. Il 25-17 con cui l’Italia ha trovato la prima vittoria del 2025 vale molto di più dei 5 punti conquistati, perché è la dimostrazione pratica del tanto lavoro fatto dalle ragazze insieme a Fabio Roselli e al suo staff: nessuno ha mollato dopo una delle partite più difficili della storia recente della Nazionale (54-12 contro l’Irlanda), il gruppo ha continuato a credere nel percorso che stava facendo e adesso stanno arrivando anche i risultati. Dei primi segnali si erano intravisti già contro l’Inghilterra, con quel secondo tempo che aveva fatto capire tutte le potenzialità di questo gruppo, nonostante la sconfitta finale. Certo, la Francia è la Francia: una squadra fortissima che lotta per vincere il Sei Nazioni, ma proprio per questo c’è ancora più curiosità di vedere all’opera un’Italia che sembra in grande fiducia. E poi c’è una classifica da giocarsi: le Azzurre sono a pari punti con l’Irlanda a quota 5, ma sono quarte per differenza tra punti fatti e subiti. Anche un punto di bonus può fare la differenza tra una posizione e l’altra, e anche per il podio, considerando che Scozia e Galles sono dietro al momento. Come arriva la Francia La Francia finora ha fatto quello che doveva fare, vincere tutte le partite, ma brillando meno rispetto agli anni scorsi. Con l’Irlanda ci si è messo anche il rosso a Vernier (che tornerà proprio contro l’Italia) a complicare le cose, e alla fine le Bleus sono riuscite a gestire il vantaggio e a venire fuori nel finale. Lo stesso è accaduto contro Scozia e Galles: un primo tempo non facile e poi una ripresa dominante, dove è venuta fuori tutta la qualità tecnica e fisica della Francia. Questo significa che anche l’Italia dovrà approcciare il match da un lato gestendo le energie per resistere alla sfuriata francese che potrebbe arrivare nella ripresa, dall’altro sapendo che nel primo tempo le Bleus concedono qualcosa in più, provando quindi a metterle in difficoltà. La Francia ha tutta la pressione addosso: deve vincere per rimanere in corsa per il Sei Nazioni e non può sbagliare, e su questo l’Italia deve premere per poter provare a ribaltare il pronostico. Tutte le informazioni per seguire Italia-Francia La sfida tra Italia e Francia sarà trasmessa in diretta tv sabato 19 aprile alle ore 14 su Rai Sport e Sky Sport Max, mentre sarà visibile in diretta streaming su Rai Play e NOW. L’inglese Sara Cox dirigerà il match, coadiuvata dalla tedesca Maria Latos e dalla sudafricana Zoe Naude. Al TMO l’inglese Dan Jones, al bunker l’australiana Rachel Horton. Le formazioni di Italia-Francia Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Sara Mannini, 11 Alyssa D’Incà, 10 Veronica Madia, 9 Alia Bitonci, 8 Elisa Giordano (Capitano), 7 Alissa Ranuccini, 6 Beatrice Veronese, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Desiree Spinelli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Sara Tounesi, 20 Francesca Sgorbini, 21 Sofia Stefan, 22 Beatrice Capomaggi, 23 Beatrice Rigoni Francia: 15 Morgane Bourgeois, 14 Joanna Grisez, 13 Marine Ménager (Co-Capitano), 12 Gabrielle Vernier, 11 Émilie Boulard, 10 Carla Arbez, 9 Pauline Bourdon-Sansus, 8 Teani Feleu, 7 Séraphine Okemba, 6 Romane Ménager, 5 Madoussou Fall-Raclot, 4 Manae Feleu (Co-Capitano), 3 Assia Khalfaoui, 2 Manon Bigot, 1 Yllana Brosseau A disposizione: 16 Élisa Riffoneau, 17 Ambre Mwayembe, 18 Clara Joyeux, 19 Charlotte Escudero, 20 Axelle Berthoumieu, 21 Léa Champon, 22 Alexandra Chambon, 23 Lina Queyroi

Italia Femminile | 19/04/2025

Campionati

U18 6 Nations Festival – F – Italia v Scozia

FIR Informa

Altri articoli

Comunicato Stampa del Consiglio Federale FIR di venerdì 28 marzo a Bologna

Approvata prima variazione di bilancio con riduzione del disavanzo per oltre 1.000.000€ Miglior Sei Nazioni per pubblico, ricavi e sviluppo dei canali FIR Il Consiglio Federale della Federazione Italiana Rugby si è riunito venerdì 28 marzo a Bologna per discutere dei temi previsti dall’ordine del giorno.In apertura di lavori, il Presidente federale Andrea Duodo ha rinnovato i ringraziamenti dell’organo di governo del rugby italiano a Roberto Musiani che, dall’1 aprile, lascerà il ruolo di Segretario Generale di FIR, incarico che verrà rilevato, senza aggravi di costo, da Ivan Braido in avvicendamento con la FITArco. La riunione del Consiglio è proseguita con l’approvazione unanime della prima variazione al Bilancio Preventivo 2025 che, in continuità con le politiche di contenimento ed ottimizzazione dei costi poste in essere dalla governance sin dal proprio insediamento e grazie ai maggiori ricavi  derivanti dallo sviluppo delle sponsorship, dalla biglietteria e dall’hospitality del Guinness Sei Nazioni Maschile, presenta un avanzo di 1.230.000,00€ a parziale copertura del risultato previsionale negativo dell’esercizio corrente, attualmente stimato in 4.440.616,52€. Ulteriori ottimizzazioni al Bilancio Preventivo 2025 potranno essere apportate sia proseguendo nel contenimento dei costi e dalle entrate commerciali e istituzionali che potranno derivare dall’organizzazione del World Rugby U20 Championship “Italia 2025” della prossima estate e delle Autumn Nations Series di novembre 2025, in continuità con la direzione intrapresa e con il fine ultimo di reperire risorse da investire sul sistema rugbistico nazionale.   Il Presidente Duodo e l’intero Consiglio, nell’approvare la variazione, hanno espresso profondo apprezzamento per l’operato ed i risultati ottenuti dalla struttura federale in occasione del Torneo 2025 che, con duecentomila spettatori in occasione delle tre gare interne allo Stadio Olimpico di Roma e ricavi per oltre 7.500.000€, ha fatto registrare i migliori riscontri mai raggiunti in venticinque anni di partecipazione italiana in termini di pubblico, profitti e sviluppo percentuale dei principali asset di comunicazione FIR, confermando la centralità ed il valore del  Sei Nazioni nelle strategie della Federazione.  Il Consiglio ha inoltre definito di disputare presso lo Stadio “Sergio Lanfranchi” di Parma la tappa finale della quarta edizione del Trofeo Italiano di Touch Rugby, che avrà luogo nel fine settimana del 31 maggio-1 giugno.I lavori si sono conclusi alle ore 18.30.

FIR Informa | 28/03/2025

Consiglio Federale, approvato il Bilancio Preventivo 2025

Il Consiglio Federale della FIR, riunito a Roma venerdì 7 febbraio, ha approvato all’unanimità il Bilancio Preventivo 2025.  Il documento previsionale evidenzia un primo effetto positivo delle politiche di ottimizzazione e contenimento dei costi posto in essere dalla governance sin dall’atto del proprio insediamento. L’incremento dei ricavi pari a circa il +8% del valore della produzione è in larga parte ascrivibile a maggiori introiti derivanti dalla vendita del ticketing delle gare interne del Guinness Sei Nazioni Maschile al 2024, in continuità con la positiva esperienza delle Autumn Nations Series, ed all’implementazione dell’attività di raccolta sponsorizzazioni e contributi, dato tanto più confortante in un contesto di generale contrazione del valore dei diritti televisivi internazionali. Il costo della produzione evidenzia una contrazione, riconducibile alla direzione da subito impressa, nel primo quadrimestre di mandato, dal Consiglio Federale rinnovato dall’Assemblea Ordinaria Elettiva del 15 settembre. L’attività di riduzione delle spese risulta mitigata da impegni pluriennali consolidati assunti dalla precedente governance, non facilmente comprimibili, ed all’imprevista e gravosa richiesta di Sport&Salute dei costi di utilizzo della sede federale e delle strutture periferiche, operata a partire da gennaio 2025 e mai in precedenza intervenuta nella storia delle Federazioni sportive.  La continuità aziendale viene pienamente garantita, in particolare per quanto attiene le progettualità sportive di base e di alta prestazione. Il risultato finale del Preventivo 2025 si attesta a -5.670.616,52€, con un ulteriore e sostanziale beneficio in rapporto all’abbattimento dei costi che potrà concretizzarsi già dalla prossima annualità, in particolare attraverso l’assestamento del progetto di formazione di alto livello giovanile ed il riallineamento della contribuzione a favore della partecipata Zebre Rugby a quanto percepito dalla franchigia Benetton Rugby. Il Presidente della FIR, Andrea Duodo, ha dichiarato: “Eravamo consapevoli di ereditare una situazione economica particolarmente complessa e orientati ad intervenire immediatamente per ridurre già dal 2025 il disavanzo. Nel nostro primo preventivo abbiamo ottenuto in soli quattro mesi di mandato un risultato concreto, ancorché molto prudenziale e che siamo orientati a migliorare in sede di rendicontazione consuntiva, con la riduzione del delta ricavi/costi  di circa il 50%. Resta immutata la nostra volontà a porre in essere tutte le misure volte al raggiungimento, già dall’anno venturo, di un sostanziale pareggio di bilancio, continuando al contempo a lavorare nell’interesse dell’intero movimento rugbistico italiano, senza gravare in alcun modo sulle Società che ci hanno dato fiducia ed attuando un nuovo modello, efficace e trasparente, che possa riportare in acque sicure la nostra Federazione”.

FIR Informa | 11/02/2025

Comunicato Stampa del Consiglio Federale FIR di venerdì 7 febbraio

Il Consiglio Federale della Federazione Italiana Rugby si è riunito venerdì 7 febbraio presso la Sala Giunta del CONI in Roma. In apertura di riunione il Presidente federale Andrea Duodo, insieme al Consigliere Federale Lorigiola, ha rivolto l’apprezzamento del Consiglio e l’augurio di un sereno e proficuo operato agli organi di giustizia. Nel corso dei lavori, il Consiglio ha ratificato gli esiti delle Assemblee Ordinarie Elettive Regionali svoltesi tra gennaio e febbraio dell’anno corrente in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sicilia, Marche, Lazio, Lombardia e Puglia, congratulandosi e augurando ai Presidenti di Comitati ed ai rispettivi Consigli i migliori successi per i propri mandati. Successivamente, il Consiglio ha deliberato la nomina dei delegati regionali, conferendo incarico a Michele Sabia in Basilicata, a Santo Surace in Calabria, a Marco Santone in Molise, a Gianni Atzori in Sardegna, ad Egiziano Polenzani in Umbria, a Rossana Aquadro in Valle d’Aosta, a Raffaella Mascarin per la provincia autonoma di Bolzano ed a Fabio Pavanelli per quella di Trento. Relativamente all’attività internazionale giovanile, il Consiglio Federale ha determinato di assegnare di disputare a Villorba il test-match femminile U18 Italia v Galles del 16 marzo 2025, mentre il test-match Italia v Galles maschile U18 del 29 marzo avrà luogo a L’Aquila. Contestualmente, il Consiglio ha deliberato la disputa della Finale del Campionato Italiano U18 Maschile allo Stadio “San Michele” di Calvisano nel fine settimana del 24/25 maggio e indicato lo Stadio “Padovani” di Firenze quale sede della Finale del Trofeo U16 Maschile “Mario Lodigiani” dell’1/2 giugno. Prima di concludere i lavori, il Consiglio Federale – accogliendo la proposta del Presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna Giacomo Berdondini – ha disposto di intitolare il campo di allenamento delle Zebre Rugby presso la Cittadella del Rugby di Parma alla memoria di Mario Spotti, per trentasei anni Presidente del comitato emiliano romagnolo. Il Consiglio Federale ha concluso i lavori alle ore 18.30

FIR Informa | 10/02/2025

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