Napoli – Napoli ha una grande tradizione rugbistica, avendo vinto i suoi primi 2 scudetti nel 1965 e nel 1966 segnando la storia del rugby italiano, e diversi titoli giovanili. Eppure, fino ad oggi la città non aveva una vera casa del rugby né strutture sportive adeguate per coltivare al meglio una passione napoletana che coinvolge sia i ragazzi che hanno conquistato vari titoli giovanili, under 15, under 17 che i più grandi.
Giovedì 30 giugno è una data che entra di diritto nell’albo d’oro del rugby napoletano perché nel complesso Ciano, l’ex base della Nato, è stato inaugurato ieri il nuovo Edison Villaggio del Rugby che nasce per iniziativa dell’associazione Old Rugby Napoli.
Una struttura che porta Napoli all’avanguardia del panorama rugbistico nell’anno delle Olimpiadi di Rio che accenderanno altri riflettori sullo sport di condivisione, di socialità e di passione incontaminata per antonomasia. In un’area verde di 200.000 metri quadri, 15.000 saranno dedicati al campo e al Villaggio per creare una infrastruttura che possa competere a livello nazionale ed internazionale del panorama rugbistico.
L’Italia, infatti, è nel club delle grandi squadre dal 2000, l’anno del debutto al 6 Nazioni, il più antico torneo. “Napoli sta vivendo una straordinaria stagione di rilancio economico e culturale. Edison vuole essere parte attiva di questa rinascita e lo fa restituendo alla città il Villaggio del Rugby, un luogo di aggregazione in cui attivare processi virtuosi di sviluppo sociale – dichiara Andrea Prandi, direttore Relazioni Esterne e Comunicazione Edison -. Da sempre crediamo nel rugby come strumento educativo e di sviluppo sostenibile e contiamo che anche a Napoli si riveli tale”. Napoli si presenta all’attenzione del circuito del rugby con un club polifunzionale, un campo scuola dedicato alla formazione, alla preparazione tecnica professionale, agli allenamenti e ai tornei, sono previste anche aree di intrattenimento per lo svolgimento di eventi e tutti i servizi necessari per avere la scusa di giocare insieme a rugby.
L’associazione Old Rugby Napoli, che da anni riunisce un nutritissimo numero di persone, ex giocatori e non, appassionati dei valori del rugby, ha chiesto un aiuto a imprenditori e aziende per realizzare il sogno del Villaggio poiché l’associazione va avanti con l’autofinanziamento. Le attività rugbistiche sono svolte dall’Amatori Rugby Napoli che conta circa 450 tesserati più gli studenti delle scuole elementari, medie e dei Licei dei quartieri limitrofi di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo, Posillipo e rappresenta uno dei più importanti poli rugbistici del sud a livello giovanile.
Quattro gli obiettivi che il nuovo Villaggio del Rugby vuole centrare. Quello sportivo con la costruzione di un vivaio giovanile, quello amatoriale per coltivare la passione mai sopita degli “old”, quello sociale per la condivisione del rugby tra genitori e figli, quello filantropico per coinvolgere e recuperare i ragazzi a rischio. Da giovedì 30 giugno, il rugby avrà una nuova casa per coronare questo sogno.
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