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IL RUGBY ITALIANO RITROVA EDOARDO PADOVANI

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fotosportit 56320Roma – La Federazione Italiana Rugby prende atto con soddisfazione dell’ingaggio di Edoardo Padovani (24 anni, 14 caps) da parte della propria franchigia Zebre Rugby Club.

Padovani rientra in bianconero a pochi mesi di distanza dal suo passaggio al Toulon RC, nel Top14 francese, con un contratto che lo legherà alla franchigia di base a Parma per tre stagioni.



Le franchigie di Guinness PRO14 – ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – rivestono un ruolo centrale nella strategia di sviluppo del rugby italiano e della nostra Nazionale. E’ importante che i migliori frutti del nostro vivaio, completata la formazione, trovino spazio nelle rose di Zebre Rugby Club e Benetton Rugby, dove hanno la possibilità di finalizzare la propria crescita di giocatori di alto livello con continuità e con un percorso coerente e condiviso. Padovani – ha concluso il Presidente federale – era una risorsa importante per il rugby italiano questa estate e continua ad esserlo oggi. Siamo felici del fatto che, ascoltando solo chi ha a cuore il suo futuro sportivo e non i propri interessi personali, abbia scelto di legarsi nuovamente alle Zebre e di riprendere il percorso che pensiamo sia il più idoneo per lui”.    

Siamo felici che Edoardo sia tornato. È andato a Tolone in un momento di grande incertezza per le Zebre, un aspetto che appartiene al passato ora che il Club è tornata ad essere gestita direttamente da FIR. Edoardo rientra in un Club dove Michael Bradley e lo staff stanno facendo un ottimo lavoro. Il nostro compito è lavorare con l’Amministratore Unico del Club Andrea DalleDonne e con Bradley per aggiungere qualità e profondità ad una rosa ridotta per permettere loro di andare nella direzione verso la quale tutti vogliono che le Zebre vadano. Il ritorno di Padovani mostra dove tutti vogliamo che le Zebre vadano negli anni a venire e l’energia positiva che oggi circonda il Club: è un progetto di cui tutti oggi vedono il potenziale” ha dichiarato il CT dell’Italia, Conor O’Shea.