A Parma, nell’ottava giornata di United Rugby Championship, si è visto un derby divertente e combattuto, con il Benetton capace di conquistare il bottino pieno battendo 31-24 delle Zebre brave a non uscire mai dalla partita, ma alle quali è mancata la costanza necessaria per portare a casa il successo. Tanti spunti interessanti, a cominciare dal ritorno in grande stile di Tommaso Menoncello, autore di una meta strepitosa e di una prestazione solida che gli è valso il premio di player of the match: il centro 21enne è stato il migliore dei biancoverdi a livello di avanzamento, con 4 carries, 2 clean breaks e 79 metri percorsi.
Solidità biancoverde
Ancora una volta il Benetton si è dimostrato solido e capace di restare unito e compatto anche nei momenti più difficili: lo dimostra la grande reazione alla partenza sprint delle Zebre, con quel parziale di 21-0 che ha “rotto” la partita, e poi la grande difesa mostrata nei primi 20 minuti del secondo tempo, quando la squadra di Roselli è arrivata per 3 volte ai 5 metri e per 3 volte ne è uscita senza punti. Da segnalare, a riguardo, il turnover strepitoso conquistato da Lamaro a un passo dalla linea di meta, quando le Zebre già pregustavano la meta. A livello tattico, il Benetton ha vinto la partita escludendo dal gioco due degli elementi più pericolosi delle Zebre: le due ali Gesi e Bruno. La difesa biancoverde ha quasi sempre impedito alla squadra di Roselli di fornire palloni di qualità al largo: Bruno è riuscito a farsi vedere solo nel finale, ma ha avuto il merito di dirigere per 10 minuti la manovra in un ruolo non suo, quello di mediano di mischia.
Zebre belle ma incostanti
Tanto merito alla squadra di Roselli, capace di partire fortissimo e di portarsi sul 10-0 imponendo un ritmo altissimo al match, e poi altrettanto brava nel rimettersi in carreggiata quando il Benetton sembrava aver definitivamente messo le mani sul derby, fino a conquistare un altro punto di bonus che vale il momentaneo sorpasso sugli Scarlets in classifica. Nel mezzo, però, un po’ di cose da rivedere, in particolare la disciplina. Non tanto nel complesso (11 falli in un match così combattuto possono starci) ma nei momenti chiave: la meta di Odogwu arriva dopo 3 falli di fila, di cui uno costato il cartellino giallo a Garcia. Troppi errori anche in attacco: Prisciantelli come sempre si è dimostrato bravo a tirare fuori il coniglio dal cilindro quando non ci sono spazi, ma è mancata la continuità nel multifase necessaria per impensierire una difesa tostissima come quella biancoverde.
I migliori
Tanti giocatori si sono messi in mostra: oltre al già citato Menoncello, il solito Jacob Umaga si è confermato regista perfetto per il Benetton, mentre Paolo Odogwu prima di uscire per infortunio ha propiziato la prima meta con un bellissimo break, e poi ha marcato quella del bonus. Prestazione magari meno appariscente in attacco, ma solidissima in difesa, quella di Alessandro Izekor, che ha messo a segno ben 14 placcaggi (il migliore dei suoi). Bene anche Zilocchi, autore di un’ottima prova in mischia chiusa contro Fischetti. Nelle Zebre, ottimo ancora una volta Lorenzo Pani, autore della prima meta e protagonista dell’azione che è valsa la meta finale di Krumov e il punto di bonus. Bene anche il già citato Prisciantelli e gli ingressi dalla panchina di Alessandro Fusco – che ha cambiato il ritmo della squadra di Roselli – e Iacopo Bianchi.
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