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Guinness Sei Nazioni 2025: i precedenti tra Scozia e Italia

Italia Nazionali News |

Scozia-Italia non è mai una sfida banale, ma quella del 1° febbraio 2025 a Edimburgo lo sarà ancora di meno, per due motivi. Prima di tutto, perché ricorre il decennale dell’ultima vittoria azzurra in terra scozzese, arrivata nel 2015 in un Murrayfield ammutolito dal dominio della mischia italiana, e poi perché questa volta è la Scozia che cerca la rivincita contro un’Italia uscita vincente dall’ultimo incontro. Il 31-29 dell’Olimpico è rimasto nella memoria degli scozzesi, anche perché – considerando la contemporanea sconfitta dell’Irlanda a Londra – è stata la partita che ha spento le speranze della Nazionale del Cardo di vincere il Sei Nazioni.

I precedenti tra Scozia e Italia

Quella di Edimburgo sarà la partita numero 38 tra Scozia e Italia, con un bilancio che vede 28 vittorie scozzesi e 9 italiane nelle 37 partite già disputate. Gli Azzurri hanno segnato 619 punti subendone 959. La prima sfida ufficiale risale al 1996: la Scozia vinse 29-22 a Edimburgo. La prima vittoria italiana arrivò invece nella seconda partita, 25-21 a Treviso nel 1998. Gli Azzurri hanno vinto invece la prima assoluta al Sei Nazioni, 34-20 al Flaminio con uno scatenato Diego Dominguez mattatore del match e autore di 29 punti.

La vittoria più larga dell’Italia risale al 2007, 37-17 a Murrayfield con 3 mete nei primi 7 minuti, mentre il miglior successo scozzese è datato 2021: 52-10 sempre a Edimburgo. L’ultima sfida in terra scozzese risale al luglio del 2023, quando la squadra guidata da Townsend vinse 25-13 un tirato test pre-mondiale, giocato punto a punto fino alla meta a tempo scaduto di Bayliss che ha chiuso la partita. Quella partita fu praticamente la fotocopia dell’ultima sfida del Sei Nazioni giocata in Scozia 3 mesi prima, con gli Azzurri attaccati nel punteggio fino alla fine e poi beffati – dopo l’assalto finale – dalla meta di Van der Merwe che fissò il punteggio sul 26-14. Dopo due partite perse nel finale, però, l’Italia ha ottenuto la sua rivincita rimontando la Scozia all’Olimpico dopo un primo tempo di sofferenza e dominando nella ripresa fino a vincere 31-29.

Le grandi vittorie e la meta di Venditti

Dopo il successo di Treviso nel ’98, al Sei Nazioni l’Italia ha ottenuto altre 7 vittorie contro la Scozia. La prima, come detto, nel 2000, poi gli Azzurri vinsero nuovamente nel 2004 grazie alla meta di Ongaro e ai piazzati di De Marigny. Il successo più largo è quello già citato del 2007, con Mauro Bergamasco, Scanavacca e Robertson a siglare un clamoroso parziale di 21-0 nei primi 7 minuti: nella ripresa i piazzati dello stesso Scanavacca e la meta finale di Troncon contribuirono a respingere l’assalto scozzese, finì 37-17. La Scozia si prese la rivincita pochi mesi dopo, al Mondiale 2007: finì 18-16, con un calcio sbagliato a 3 minuti dalla fine che avrebbe potuto regalare agli Azzurri un traguardo storico.

A sua volta, l’Italia rispose immediatamente al Sei Nazioni 2008, vincendo 23-20 con un drop a tempo scaduto di Andrea Marcato. Azzurri vincitori a Roma anche nel 2010 (16-12 con meta decisiva di Canavosio dopo 3 piazzati di Mirco Bergamasco) e nel 2012 (13-6, meta di Venditti e piazzati di Mirco Bergamasco e Burton, a segno anche con un drop). L’ultimo successo risale al 2015, a Edmburgo: una partita che sembrava essersi messa male e che invece fu ripresa per i capelli grazie a un grande secondo tempo e a un pacchetto di mischia maestoso, che negli ultimi 10 minuti mise a ferro e fuoco i 22 scozzesi fino a conquistare la meta tecnica per il 22-19 finale. Quel match sarà sempre ricordato anche per la meta “di rapina” di Venditti, oggi team manager della Nazionale, che si fiondò su un calcio di Haimona che aveva colpito il palo e arrivò prima di tutti sul pallone, schiacciandolo per la meta che riaprì in match dopo un primo tempo di difficoltà.

L’ultima sfida

Se si parla di grandi vittorie non si può non concentrarsi sulla sfida dell’Olimpico del 2024: Roma risponde presente e riempie lo stadio regalando agli Azzurri un sold out e un sostegno incredibile dal primo all’ultimo minuto. La Scozia, come prevedibile, parte forte perché deve fare 5 punti per rimanere attaccata all’Irlanda in classifica e segna 2 mete con Zander Fagerson e Steyn dopo il primo piazzato di Garbisi per il 3-14. La squadra di Quesada però non esce mai dalla partita e alla prima occasione ritorna sotto con la meta di Brex, servito da uno splendido calcetto di Page-Relo. Russell Schoeman sembrano poter rimettere le cose a posto rispettivamente con un piazzato e con la meta del 10-22, ma nel finale di primo tempo gli Azzurri fanno intuire ciò che sarebbe poi accaduto nella ripresa, prendono in mano il match e tornano sotto il break con i piazzati di Garbisi e Page-Relo, all’intervallo è 16-22.

La ripresa è tutta di marca italiana: Garbisi inventa uno splendido calcetto per Lynagh che si infila tra le linee scozzesi è segna il 21-22. L’Olimpico ribolle e spinge l’assalto assalto, che si concretizza al 56’ con la meta di Varney dopo un grande break di Vintcent e ripetute cariche degli avanti. Garbisi trasforma e al 72’ porta l’Italia addirittura oltre il break con un altro calcio di punizione, rendendo inutile la meta di Skinner al 77’. L’assalto finale scozzese, infatti, non porta frutti, con la difesa italiana che regge meravigliosamente oltre 20 fasi e tiene a debita distanza gli avversari, che perdono palla e anche l’occasione di portare a casa il Torneo di fronte a un’Italia splendida.