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Guido Feletti coordinatore dei Comitati Regionali e dei rapporti con i Club

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Il Consiglio Federale della FIR ha conferito a Guido Feletti, nel corso della riunione svoltasi a Genova sabato 16 novembre, il ruolo di Coordinatore dei Comitati Regionali e dei rapporti con i Club. 

Dirigente sportivo di lungo corso, per vent’anni Presidente della Ruggers Tarvisium, Feletti ha ricoperto ruoli apicali in molteplici aziende, tra le quali anche Benetton Group, prima di dedicarsi alla libera professione ed allo sviluppo del Club trevigiano, al quale ha legato quasi interamente il proprio percorso sportivo.

Del Tarvisum, Feletti è stato Capitano nelle giovanili e Campione d’Italia U19 indossando anche la maglia azzurra nella stessa categoria, conquistando poi uno scudetto Seniores con la maglia della Benetton Rugby.

Rientrato al Tarvisium nel 1985 dopo una breve parentesi al Villorba, ha concluso la carriera agonistica nel 1989, ricoprendo il ruolo di vicepresidente per cinque anni e di Presidente per venti, dal 1998 al 2018, e mantenendo incarichi di Segretario e Tesoriere del Club dopo aver lasciato la guida della società.

Guido appartiene al movimento, ne è un profondo conoscitore e potrà essere un punto di riferimento importante per i Club, agevolando la comunicazione tra la Federazione ed il territorio.
Al tempo stesso, è stato dirigente in aziende di rilievo e avrà un ruolo essenziale nel processo di ristrutturazione e professionalizzazione dei Comitati Regionali, uno degli obiettivi che come Consiglio abbiamo posto alle fondamenta del nostro progett
o” ha detto il Presidente federale, Andrea Duodo.

Ringrazio il Presidente ed il Consiglio per la fiducia accordata” ha commentato Feletti “e sono felice di poter mettere la mia esperienza al servizio del movimento e di tutto il territorio. Il rugby mi ha regalato moltissimo, sia in campo che nella mia carriera professionale: sono felice di poter restituire una parte di quanto ho ricevuto, mettendomi a disposizione delle Società e di tutta l’attività delle Regioni, favorendo il dialogo tra tutte le componenti del nostro rugby”.