L’APERTURA AZZURRA VERSO IL DEBUTTO NELLE AUTUMN NATIONS SERIES 2022
Verona – Giovedì alle 10.30 il CT Crowley ufficializzerà il XV titolare per il debutto dell’Italrugby nelle Autumn Nations Series 2022 di sabato a Padova contro Samoa (ore 14, diretta TV8 e Sky Sport Arena) e l’incontro stampa di martedì 1 novembre si è concentrato proprio sulle possibili scelte del CT neozelandese per la sfida agli isolani, undicesimi nel ranking internazionale, tre posizioni davanti all’Italia.
Protagonista del quotidiano incontro con i media Paolo Garbisi, mediano d’apertura azzurro e Campione di Francia in carica con il Montpellier che, dopo averlo utilizzato nella scorsa stagione con la maglia numero dieci, nelle ultime otto uscite del massimo campionato transalpino lo ha spostato a primo centro, sfruttando le sue doti di playmaker in coppia con l’apertura.
“Una sfida interessante – ha detto Garbisi incontrando i media – perchè in passato avevo giocato a primo centro solo occasionalmente, e mai in un campionato con la fisicità ed il tasso tecnico del TOP14. E’ stato molto stimolante, ma sono felice di essere considerato un’apertura qui in Nazionale, è il ruolo dove sento di poter garantire il miglior contributo alla causa azzurra. Qui a Verona sto ritrovando gli automatismi per performare al meglio sabato contro Samoa, se mi verrà data l’opportunità”.
Anche in Nazionale, sabato, Garbisi potrebbe trovarsi a giocare in coppia con un altro playmaker, Tommaso Allan: “Abbiamo giocato un po’ insieme questa estate in tour, quando lui giocava dieci ed io primo centro. Avere in campo due mediani d’apertura di formazione apre maggiori opzioni in attacco e nel gioco al piede, è una situazione interessante e se dovessimo essere entrambi in campo dall’inizio credo che potremo rappresentare un’arma in più, creando più possibilità offensive e nel kicking-game generale. Chi piazzerà? Decideremo una volta che conosceremo la formazione, siamo entrambi due buoni calciatori, anche qui le opzioni non mancheranno” ha detto il trequarti veneziano dell’Italia.
Garbisi è poi intervenuto sugli obiettivi dell’Italia per la finestra delle Autumn Nations Series che, dopo Samoa, metterà l’Italia di fronte all’Australia (Firenze, 12 novembre) ed ai Campioni del Mondo del Sudafrica (Genova, 19 novembre).
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“Mettere nel mirino solo Samoa o Australia sarebbe un errore, anche il Sudafrica può farti molto, molto male se non parti per batterlo ed è quello che noi vogliamo fare in ogni partita, vincere. Poi dobbiamo essere realisti e consapevoli che per farlo, a questo livello, bisogna essere impeccabili nell’esecuzione dei fondamentali di gioco ed esprimersi al meglio. Il rugby internazionale non ammette esitazioni, il livello fisico che metteremo in campo sarà fondamentale per non subire la pressione. Al contrario, dovremo imporla e la disciplina sarà un altro aspetto chiave, così come il gioco al piede, alla conquista in touche e da mischia ordianta che è essenziale per giocare palloni di qualità. Il margine di errore a questo livello è limitatissimo, la precisione nell’arco degli ottanta minuti farà la differenza tra vittoria e sconfitta”.
La sconfitta di Batumi è alle spalle, ma non dimenticata: “L’ultima immagine di noi stessi che abbiamo dato non è quella che ci rappresenta. Noi guardiamo avanti, alla partita con Samoa, per raddrizzare subito la rotta sia dal punto di vista della prestazione che del risultato”.
Domani la Nazionale, dopo un ultimo allenamento mattutino al Payanini Center, si trasferirà a Padova in vista dell’annuncio formazione di giovedì e del Captain’s Run di venerdì mattina al Plebiscito.
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