Si è tenuta il 10 febbraio, in videoconferenza, la prima riunione dell’Osservatorio Nazionale contro le discriminazioni nello Sport istituito dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con le Federazioni Sportive Nazionali e le organizzazioni che hanno deciso di aderire: FIGC – Federazione Giuoco Calcio, Lega Calcio Serie A, Lega Nazionale Professionisti Serie B, Lega PRO- Lega Italiana Calcio Professionistico, LND – Lega Nazionale Dilettanti, AIC – Associazione Italiana Calciatori, Assist – Associazione Nazionale Atlete, FIDAL – Federazione Italiana Atletica Leggera, FIP – Federazione Italiana Pallacanestro, Federazione Italiana Rugby, Federazione Italiana Canottaggio, FIT – Federazione Italiana Tennis, FPI – Federazione Pugilistica Italiana, FIS – Federazione Italiana Scherma, FIPAV – Federazione Italiana Pallavolo, Federazione Italiana Sport Equestri, FIJLKAM – Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali, FIGS – Federazione Italiana Giuoco Squash, FISG – Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, Federazione Italiana Taekwondo, Federazione Motociclistica Italiana, FITET – Federazione Italiana Tennis Tavolo.
Durante la riunione sono stati affrontati diversi temi quali la condivisione delle buone prassi messe in atto dalle Federazioni a livello nazionale e locale e le possibili iniziative congiunte di sensibilizzazione sui temi dell’antidiscriminazione e del contrasto alla violenza, con particolare riferimento al mondo giovanile.
“Siamo molto soddisfatti – dichiara il direttore dell’UNAR Triantafillos Loukarelis – di questo primo incontro e ringrazio tutte le Federazioni che hanno partecipato con grande entusiasmo, dimostrando disponibilità e spirito di collaborazione, non solo nel voler contrastare i singoli casi di violenza e discriminazione qualora dovessero emergere nelle competizioni sportive, ma anche nel mettere in campo azioni di comunicazione, informazione e formazione per sensibilizzare il mondo dello sport nelle sue diverse componenti. L’obiettivo comune è quello di prevenire ogni forma di discriminazione e violenza e promuovere la cultura dell’inclusione, dei diritti umani, del rispetto e della valorizzazione delle differenze” – conclude Loukarelis.
Per FIR sono intervenuti la responsabile dell’ufficio dedicato alla CSR, Daniela De Angelis, ed il responsabile tecnico del rugby di base Daniele Pacini.
“L’applicazione concreta dei valori fondanti del Gioco nella società da parte dei nostri praticanti e di tutti i nostri stakeholders è parte integrante della visione del rugby italiano che FIR promuove a ogni livello” ha detto Daniela De Angelis “e siamo felici di aver riscontrato una crescente consapevolezza da parte di tutti del crescente valore che la responsabilità e le azioni che ne derivano ricopre per il nostro mondo. FIR si è dotata di linee guida per la tutela dei minori e, attraverso progettualità proprie e dei Club, come il Progetto Migranti ed il Rugby Integrato, è particolarmente attiva nell’ambito del pieno raggiungimento dell’eguaglianza”
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