Categoria: News
FIR insieme a Ferroli, partner evento in occasione del Sei Nazioni 2025
FIR annuncia la collaborazione con Ferroli, leader nel settore del riscaldamento, climatizzazione e comfort domestico, Partner Evento ufficiale per le partite casalinghe della Nazionale Italiana maschile di rugby durante il Torneo Sei Nazioni 2025. Un legame tra comfort e sport Ferroli, da sempre impegnata nell’offrire soluzioni innovative per il benessere e la sostenibilità, condivide con il rugby valori fondamentali come determinazione, resilienza e gioco di squadra. Questa partnership rappresenta un’opportunità unica per unire il calore del comfort domestico alla passione di uno sport che unisce milioni di persone in tutto il mondo. “Siamo entusiasti di supportare la Squadra Nazionale Italiana di rugby in una competizione di livello mondiale come il Torneo Sei Nazioni. Questo accordo sottolinea il nostro impegno nel sostenere eccellenza, passione e innovazione, valori che sono al centro della nostra mission aziendale,” ha dichiarato Luca Magnotta - Group CCO & CMO. “Essere Partner Evento è un onore e una grande opportunità per avvicinare il nostro brand a un pubblico che condivide i nostri stessi ideali.”
News | 07/02/2025
Linee di meta: Giacomo Milano, Malik Faissal, Andrea Cinti, Marco Quagliotti
“Sono cresciuto nella Nuova Rugby Roma, dove ho incontrato Andrea Cinti, una persona fondamentale per la mia cresciuta rugbistica e umana. Mi ha allenato dai 13 ai 17 anni, ma soprattutto mi ha aiutato durante il periodo del Covid, quando riuscì a far risbocciare la passione per il rugby che non riuscivo più a far venire fuori” – Giacomo Milano Marco Quagliotti, detto “Quaglio”, è stato molto più di un allenatore: è stato un vero esempio. Mi ha aiutato a crescere come rugbista e mi ha trasmesso l'importanza del rispetto verso gli avversari. Sempre al mio fianco, ha supportato ogni mia decisione, accompagnandomi dal primo allenamento con la selezione regionale fino al primo raduno con la Nazionale. Il suo amore per il rugby è stato una grande fonte di ispirazione, spingendomi costantemente a dare il massimo” – Malik Faissal Far crescere i giovani non significa solo insegnare loro a giocare a rugby: vuol dire guidarli, aiutarli, mostrare loro la strada e la direzione giusta per farli diventare uomini e donne. E quello che è accaduto a Giacomo Milano e Malik Faissal, due grandi talenti aiutati da due grandi allenatori a superare ogni difficoltà. È successo alla Nuova Rugby Roma, realtà nata nel 2005 e dedicata (per ora) esclusivamente al settore giovanile, con Andrea Cinti, che ha guidato Giacomo Milano – terza linea del Noceto – nel momento più delicato del suo percorso di crescita: “Ho dei ricordi bellissimi. Ha cominciato con noi da bambino, già si distingueva soprattutto a livello fisico, era impossibile non notarlo (ride, ndr). Lo abbiamo visto e seguito fin da piccolo, poi l’ho allenato in under 14, under 16 e poi 17, quando furono inserite le categorie dispari” racconta Cinti, 60 anni, che ha giocato da sempre a Roma, allena da 20 anni e adesso si occupa della formazione dei ragazzi che diventeranno poi gli educatori e allenatori della Nuova Rugby Roma. Come raccontato da Giacomo Milano, Cinti è stato fondamentale durante il periodo del Covid, quando ha rischiato di lasciare: “Credo che il senso e l’obiettivo di tutto il nostro progetto sia proprio questo. Al di là del fatto che sia arrivato ad altissimi livelli, e ne sono ovviamente orgoglioso, dare questa motivazione ai ragazzi e aiutare chi in un determinato momento si sente in difficoltà è ciò che mi rende più felice, e il fatto che poi tutto questo abbia contribuito a far arrivare Giacomo così in alto è ovviamente un motivo d’orgoglio. Alla fine noi dobbiamo fare questo: contribuire alla crescita umana dei ragazzi, perché poi più saliranno di livello più troveranno allenatori bravissimi come quelli con cui Milano lavora adesso, ma è importante che il rugby di base formi prima di tutto la persona, in modo che poi il giocatore possa svilupparsi di conseguenza”. “Sono da sempre alla Nuova Rugby Roma, un progetto nato nel 2005 anche grazie al presidente – e mio caro amico - Roberto Barilari, la vera anima del club” spiega Cinti: “La filosofia nel nostro club è sempre quella di ‘lasciare spazio’ ai ragazzi, insegnando loro i fondamentali dell’educazione e del rispetto ma lasciandoli liberi di divertirsi. Cerchiamo di non focalizzarci troppo sui risultati, mettendo al centro l’appartenenza, il gruppo, l’unità, tutti valori che rischiano di perdersi. Non bisogna mai perdere di vista questo principale obiettivo, soprattutto lavorando con persone che vivono comunque un’età particolare come quella della crescita e dell’adolescenza. Dopo tanti anni di lavoro con i giovani stiamo pensando di costruire anche una squadra seniores, che nasca proprio dai ragazzi che in questi anni sono cresciuti nella Nuova Rugby Roma”. Lo stesso ha fatto Marco Quagliotti, allenatore dell’under 14 del Rugby Parma e responsabile del minirugby, che ha allenato l’ala degli Azzurrini e del Rugby Parma 1931 Malik Faissal: “Malik ha iniziato da piccolo, aveva 6 anni, e l’ho incontrato più avanti quando ha cominciato in under 12, proprio quando ho iniziato ad allenare. Alla fine siamo cresciuti insieme: io da allenatore, lui da giocatore. Malik era ed è un ragazzo fantastico anche fuori dal campo, non si arrabbia mai e – anzi – abbiamo dovuto spingerlo a tirare fuori un po’ di sana cattiveria agonistica. All’inizio tendeva a buttarsi giù, se faceva un errore andava nel pallone: abbiamo lavorato tanto su questo proprio per farlo crescere, prima di tutto a livello umano. Come caratteristiche era già molto simile ad ora, aveva delle doti atletiche e fisiche notevoli. Quello che gli mancava era un po’ la tenuta mentale, se sbagliava qualcosa non riusciva a reagire, adesso invece è diventato molto più forte da questo punto di vista”. Quello di Faissal è “solo” un esempio di quello che Quagliotti e Cinti hanno sempre cercato di fare: “Credo sia fondamentale non limitare i ragazzi. Bisogna evitare di infondere loro la paura di sbagliare, magari riempiendoli di troppe nozioni tattiche o schemi prefissati quando dovrebbero essere liberi di provare a fare una giocata. Se un ragazzo non viene lasciato libero di provare qualcosa quando è giovane, quando crescerà non potrà farla. Dobbiamo crescere prima di tutto dei ragazzi, poi dei giocatori: abbiamo sempre cercato di far capire loro lo spirito del nostro sport, soprattutto dal punto di vista del rispetto degli avversari, delle regole, degli allenatori. Dal mio punto di vista è la base da cui parte tutto il resto: prima il rispetto, poi la tecnica”. Il percorso di Faissal si inserisce nella particolare storia recente del Rugby Parma, come racconta Quagliotti: “Dopo il fallimento del 2011 la società ha deciso di ripartire dal settore giovanile, e da lì sono stati anni crescita per i giovani, proprio quelli in cui si sono avvicinati al rugby ragazzi come Malik Faissal e Pietro Melegari, anche lui dell’under 20 italiana. Dopo tanto lavoro siamo tornati ad ottenere risultati importanti: la seniores ha ricominciato dalla Serie C2 con una squadra formata da ragazzi provenienti dal settore giovanile, e di promozione in promozione è arrivata in Serie A2 oltre ad avere una squadra cadetta in Serie C, più due under 18, due under 14 e tutte le categorie del minirugby. Per quanto riguarda i giovani, al momento abbiamo circa 230 tesserati solo per quanto riguarda il settore giovanile fino all’under 18”.
dalla base | 07/02/2025
Latin Cup, le formazioni delle franchigie italiane per la seconda giornata del torneo
Dopo l'esordio della scorsa settimana, la Latin Cup torna questo fine settimana con le partite del secondo e ultimo turno, in cui Benetton Rugby e Zebre Parma giocheranno in Spagna, ospiti rispettivamente di Iberians Elche e Iberians Majadahonda. Nelle partite di sabato 1 febbraio la Benetton ha regolato le Iberians Majadahonda con il risultato di 38-10, mentre le Zebre hanno perso per 17-22 contro le Iberians Elche. Il torneo, giunto alla seconda edizione, si configura come uno step nel percorso di sviluppo delle atlete verso un contesto di alto livello internazionale, in un anno importante per la Nazionale Femminile, chiamata nel 2025 a prendere parte al Sei Nazioni e alla Coppa del Mondo (competizione a cui parteciperà anche la Spagna, che condivide il progetto della Latin Cup con l'Italia). L'esordio nel weekend sarà delle Zebre, che giocheranno alle 11:30, mentre la franchigia biancoverde scenderà in campo alle 14:00. Entrambe le partite saranno trasmesse sul canale YouTube della federazione spagnola (FER). Qui di seguito le formazioni di Zebre Parma e Benetton Rugby Zebre Parma 15. Francesca Granzotto (Unione Rugby Capitolina)14. Mihaela Pirpiliu (Rugby Rovato)13. Sofia Catellani (Rugby Colorno)12. Giada Corradini (Rugby Colorno)11. Elisa Cecati (Volvera Rugby)10. Veronica Madia (Rugby Colorno)9. Gaia Buso (Rugby Colorno)8. Elena Errichiello (Unione Rugby Capitolina)7. Giada Franco (Rugby Colorno)6. Alissa Ranuccini (Rugby Colorno)5. Valeria Fedrighi (Capitana, Rugby Colorno)4. Francesca Andreoli (Rugby Colorno)3. Giorgia Cuoghi (Rugby Colorno)2. Matilde Tedeschi (Rugby Colorno)1. Angelica Cittadini (Benetton Rugby Treviso)A disposizione: 16. Chiara Cheli (Rugby Colorno)17. Fatima Zahera Girotto (Unione Rugby Capitolina)18. Gaia Dosi (Rugby Colorno)19. Mascia Jelic (Rugby Colorno)20. Luna Agatha Sacchi (Cus Torino)21. Nicole Mastrangelo (Unione Rugby Capitolina)22. Lavinia Tonna (Lupi Frascati rugby)23. Gabriella Serio (Rugby Colorno)Head Coach: Plinio Sciamanna Benetton Rugby15. Vittoria Ostuni Minuzzi (Valsugana Rugby Padova)14. Aura Muzzo (Villorba Rugby)13. Alyssa D’Incà (Villorba Rugby)12. Beatrice Capomaggi (Capitana, Villorba Rugby)11. Martina Busana (Villorba Rugby)10. Aregash Pellizzon (Benetton Rugby)9. Alia Bitonci (Valsugana Rugby Padova)8. Margherita Tonellotto (Valsugana Rugby Padova)7. Greta Copat (Villorba Rugby)6. Alessia Margotti (Valsugana Rugby Padova)5. Elettra Costantini (Valsugana Rugby Padova)4. Alessandra Frangipani (Villorba Rugby)3. Gaia Simeon (Villorba Rugby)2. Desiree Spinelli (Benetton Rugby)1. Gaia Maris (Valsugana Rugby Padova) A disposizione: Laura Gurioli (Villorba Rugby) Maria Chiara Benini (Valsugana Rugby Padova) Alice Fortuna (Rebels Rugby VI Est) Alessia Della Sala (Rebels Rugby VI Est) Giordana Duca (Valsugana Rugby Padova) Alessandra Menotti (Benetton Rugby) Natascia Aggio (Valsugana Rugby Padova) Vittoria Zeni (Valsugana Rugby Padova) Head Coach: Francesco Iannucci
Nazionali | 06/02/2025
Sei Nazioni: Quesada fa un solo cambio, Gatland rilancia Faletau. L’analisi delle formazioni di Italia-Galles
Fiducia totale da parte di Gonzalo Quesada nella squadra che ha debuttato a Edimburgo. Contro il Galles, l’Italia cambia un solo giocatore nel XV titolare (Niccolò Cannone al posto di Lamb, comunque in panchina) mentre in panchina Jacopo Trulla prende il posto di Simone Gesi. Di fatto, un solo vero cambio nei 23 con le due seconde linee che si scambiano di posto. Il tecnico azzurro tira dritto nelle decisioni più importanti: confermati Paolo Garbisi e Allan di nuovo in campo contemporaneamente con Capuozzo ala, confermata una terza linea molto sollecitata in difesa a Edimburgo con Negri, Lamaro e Lorenzo Cannone e soprattutto confermata una prima linea che ha messo in grande difficoltà la Scozia, con i piloni Fischetti e Ferrari grandi protagonisti. La risposta di Gatland Dall’altra parte Warren Gatland riconsegna la maglia numero 8 al grande escluso di Francia-Galles: Taulupe Faletau. Dietro Eddie James prende il posto dell’infortunato Watkin. Scala in panchina Wainwright, titolare la scorsa settimana, mentre finisce fuori dai 23 Tommy Reffell. Pochi cambi quindi anche per il capo allenatore dei gallesi che prosegue dritto per la sua strada dopo aver schierato anche a Parigi una formazione molto più improntata sul gioco alla mano, che ha calciato pochissimo e ha cercato di tenere sempre vivo il pallone. Confermato Ben Thomas all'apertura, un giocatore che in realtà nasce come centro e che potrebbe diventarlo a partita in corso con l'ingresso di Dan Edwards, l'altro 10, dalla panchina. Placcatori e ballcarrier Prima chiave del match: la difesa. In campo ci saranno i 5 migliori placcatori del primo turno del Sei Nazioni: da un lato Negri (26 placcaggi riusciti), Lamaro e Nicotera (20 per entrambi), dall’altro Jenkins (24) e Morgan (21). Sia l’Italia sia il Galles si sono distinte per il gran numero di placcaggi, ma entrambe le formazioni hanno fatto fatica ad essere avanzanti in difesa. Gli Azzurri ci sono riusciti a tratti, soprattutto nel secondo tempo, mettendo insieme comunque 17 placcaggi dominanti, di cui 4 di Negri e altrettanti di Nicotera. Il Galles ci è riuscito molto meno, con soli 6 placcaggi dominanti. La squadra di Quesada dovrà far valere nuovamente questa differenza per vincere la battaglia davanti. A proposito di battaglia, l’Italia potrà cercare di fare la differenza in mischia, dopo il 100% di efficacia della prima giornata e l’ottima prestazione di Fischetti e Ferrari, capaci di mettere in difficoltà piloni di altissimo livello come Schoeman e Zander Fagerson. Gli uomini chiave Proprio Sebastian Negri potrebbe essere uno degli uomini chiave del match dell’Olimpico. Entrambe le squadre possono contare un pacchetto di mischia molto dinamico ma senza tantissimi ballcarrier, e il terza linea del Benetton e della Nazionale con la sua fisicità può davvero fare la differenza, non solo in difesa ma anche in attacco. In questo senso, un aiuto importante può arrivare anche dai trequarti, con Tommaso Menoncello che si è spesso dimostrato in grado di rompere di forza la linea difensiva avversaria e di guadagnare metri a contatto con l’avversario. I numeri del centro azzurro parlano da soli: 33 metri guadagnati dopo aver evitato il primo placcaggio (meglio di lui solo Graham) e soprattutto 17 metri guadagnati a contatto con l’avversario, numeri da giocatore di mischia, eppure Menoncello è un centro. L’attacco All’Olimpico riuscirà a fare la differenza la squadra che meglio dell’altra sarà riuscita in questa settimana a mettere a posto le cose che non hanno funzionato in attacco. Italia e Galles sono le squadre con meno ingressi nei 22 nella prima giornata, solo 5: gli Azzurri sono riusciti ad andare a segno grazie alla grande precisione dalla piazzola di Allan e all’intuizione di Brex, mentre i gallesi non hanno portato a casa punti, anche perché la Francia ha costruito il suo vantaggio in pochissimo tempo e di conseguenza anche andare per i pali non era più una soluzione possibile. Per avere possessi di qualità saranno fondamentali le fasi statiche. Già detto della mischia, che può essere una piattaforma importante per gli Azzurri, ci si giocherà tantissimo in rimessa laterale: Federico Ruzza ha dominato la touche a Edimburgo – 9 palloni portati giù – e in generale i lanci azzurri sono stati buoni (un solo errore di Nicotera all’inizio) ma non sarà facile vincere la battaglia con Jenkins, giocatore sempre ostico da affrontare in rimessa. Talenti in attesa Entrambe le squadre hanno giocato di grande talento e fantasia in grado di sbloccare la situazione: ci si aspetta tanto da Ange Capuozzo, che però dovrà essere più servito rispetto a quanto fatto a Edimburgo, mentre Paolo Garbisi e Nacho Brex dovranno velocizzare il più possibile la manovra per rendere più evidenti gli spazi che ogni tanto la difesa gallese tende a lasciare. Dall’altra parte il numero 9 Tomos Williams è stato capace di rendere giocabili tanti palloni resi difficili dall’asfissiante difesa francese, ma campioni come Liam Williams e Josh Adams non sono riusciti a lasciare il segno e questo ha contribuito allo “0” finale nella casella dei punti. Le formazioni di Italia-Galles Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Luca Rizzoli, 18 Marco Riccioni, 19 Dino Lamb, 20 Manuel Zuliani, 21 Ross Vintcent, 22 Alessandro Garbisi, 23 Jacopo Trulla Galles: 15 Liam Williams, 14 Tom Rogers, 13 Nick Tompkins, 12 Eddie James, 11 Josh Adams, 10 Ben Thomas, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Jac Morgan (Capitano), 6 James Botham, 5 Dafydd Jenkins, 4 Will Rowlands, 3 Henry Thomas, 2 Evan Lloyd, 1 Gareth Thomas A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Nicky Smith, 18 Keiron Assiratti, 19 Freddie Thomas, 20 Aaron Wainwright, 21 Rhodri Williams, 22 Dan Edwards, 23 Blair Murray
Italia | 06/02/2025
Italrugby, il XV per la sfida al Galles nel Guinness Sei Nazioni 2025
Roma – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà il Galles sabato 8 febbraio allo Stadio Olimpico di Roma alle 15.15, seconda giornata del Guinness Sei Nazioni 2025 trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su Rai 2. Trentatré i precedenti tra le due squadre, con un bilancio di quattro vittorie per gli Azzurri – tra cui l’ultimo in ordine cronologico giocato a Cardiff in chiusura di Sei Nazioni 2024 – un pareggio e ventotto vittorie per i Dragoni, attualmente guidati da Warren Gatland. Un solo cambio nel XV titolare azzurro rispetto alla trasferta di Edimburgo della settimana scorsa, esordio stagionale nel torneo di rugby più antico del mondo, con Niccolò Cannone che rimpiazza in seconda linea Dino Lamb dal primo minuto. Anche in panchina Quesada opta per la continuità, con Jacopo Trulla unica novità in lista al posto di Simone Gesi e la conferma della lista dei sostituti composta da sei uomini di mischia e due trequarti.Conferma piena per il triangolo allargato Allan-Capuozzo-Ioane, in mezzo al campo il duo Brex-Menoncello raggiunge i diciotto test-match insieme. Chiavi della regia affidate a Paolo Garbisi e Page-Relo, mentre in terza linea Michele Lamaro, per la 34esima volta Capitano degli Azzurri, raggiunge – nella graduatoria degli atleti ad aver guidato l’Italia sul campo – Marco Bollesan: a fare reparto insieme al flanker romano, come in Scozia, il numero otto Lorenzo Cannone e Sebastian Negri.Seconda linea di marca Benetton con i due veterani Federico Ruzza e Nicolò Cannone, prima linea a sua volta di consolidata esperienza internazionale con Ferrari, Nicotera e Fischetti. Pronti a subentrare dalla panchina Lucchesi, Rizzoli – che dopo l’esordio a Murrayfield potrebbe collezionare la sua prima presenza sul prato di casa dello Stadio Olimpico al pari di Dino Lamb – Riccioni, Zuliani, Vintcent, Alessandro Garbisi e Jacopo Trulla.Il trequarti delle Zebre torna all’Olimpico dopo aver già calcato il prato dello stadio capitolino durante la gestione tecnica di Franco Smith, nel pieno della pandemia da Covid-19: per lui sarà la prima volta davanti al pubblico in presenza.Il match sarà arbitrato dall’inglese Matthew Carley, che incrocia la propria strada con quella dell’Italrugby per la nota volta in carriera, la quarta nel Sei Nazioni. Questa la formazione che scenderà in campo: 15 Tommaso ALLAN (Perpignan, 82 caps) 14 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 24 caps) 13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 42 caps) 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 24 caps) 11 Monty IOANE (Lione, 36 caps) 10 Paolo GARBISI (Toulon, 43 caps) 9 Martin PAGE-RELO (Lione, 14 caps) 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 24 caps) 7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 44 caps) – capitano 6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 59 caps) 5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 60 caps) 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 48 caps) 3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 60 caps) 2 Giacomo NICOTERA (Stade Francais, 29 caps) 1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 48 caps) A disposizione 16 Gianmarco LUCCHESI (Toulon, 29 caps) 17 Luca RIZZOLI (Zebre Parma, 1 cap) 18 Marco RICCIONI (Saracens, 31 caps) 19 Dino LAMB (Harlequins, 10 caps) 20 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 28 caps) 21 Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 10 caps) 22 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 14 caps) 23 Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 12 caps)
Italia | 06/02/2025
Guinness Sei Nazioni 2025, la formazione del Galles per la sfida all’Italia
Roma – Warren Gatland, Commissario Tecnico del Galles, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Italia sabato 8 febbraio alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma nel match valido per la seconda giornata del Guinness Sei Nazioni. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e su Rai 2. Questa la formazione che scenderà in campo: 15. Liam Williams (Saracens – 93 caps)14. Tom Rogers (Scarlets – 6 caps)13. Nick Tompkins (Saracens – 39 capa)12. Eddie James (Scarlets – 3 caps)11. Josh Adams (Cardiff Rugby – 60 caps)10. Ben Thomas (Cardiff Rugby – 8 caps)9. Tomos Williams (Gloucester Rugby – 60 caps)1. Gareth Thomas (Ospreys – 36 caps)2. Evan Lloyd (Cardiff Rugby – 6 caps)3. Henry Thomas (Scarlets – 5 caps)4. Will Rowlands (Racing 92 – 37 caps)5. Dafydd Jenkins (Exeter Chiefs – 20 caps)6. James Botham (Cardiff Rugby – 17 caps)7. Jac Morgan (Ospreys – 19 caps) – C8. Taulupe Faletau (Cardiff Rugby – 104 caps) A disposizione 16. Elliot Dee (Dragons– 52 caps)17. Nicky Smith (Leicester Tigers – 50 caps)18. Keiron Assiratti (Cardiff Rugby – 11 caps)19. Freddie Thomas (Gloucester Rugby – 2 caps)20. Aaron Wainwright (Dragons – 53 caps)21. Rhodri Williams (Dragons – 6 caps)22. Dan Edwards (Ospreys – 1 cap)23. Blair Murray (Scarlets – 4 caps)
Italia | 06/02/2025
“IV Tempo, Rugby e cultura”: FIR insieme a Ministero della Cultura e Roma Capitale al Sei Nazioni
I biglietti per le sfide dello Stadio Olimpico aprono le porte dei musei in tutta la Città Eterna La Federazione Italiana Rugby, in collaborazione con il Ministero della Cultura e con Roma Capitale, propone anche per il 2025 l’iniziativa “IV Tempo, Rugby&Cultura” che consentirà ai tifosi in possesso di un biglietto per le gare interne dell’Italia nel Guinness Sei Nazioni di accedere gratuitamente a moltissimi musei della Città Eterna.Dai Musei Capitolini alle Terme di Caracalla sono infatti venticinque, tra Civici e Statali, i musei visitabili gratuitamente esibendo, ogni weekend di gara, il biglietto delle partite del Sei Nazioni 2025 che si disputeranno all’Olimpico nel Torneo 2025: un’offerta ricca e variegata che mira ad abbinare ai valori del rugby l’importanza della cultura, permettendo la visita gratuita in luoghi custodi dell’arte e della civiltà, contribuendo a rendere ancor più unica l’esperienza del 6 Nazioni in Italia. Anche in questa chiave si inserisce l’iconico scatto che, lo scorso 21 gennaio, ha visto i Capitani delle sei Nazionali partecipanti scendere nell’arena per eccellenza, l’Anfiteatro Flavio di Roma, per celebrare i venticinque anni della partecipazione italiana al Torneo in uno dei luoghi più rappresentativi della cultura italiana. Dal 2000 a oggi, il Sei Nazioni sì è consolidato come l’evento sportivo invernale di riferimento per la città di Roma, accogliendo ogni anno centinaia di migliaia di tifosi da tutta Italia e dall’estero, offrendo al variopinto popolo del rugby europeo fine settimana dove gli ottanta minuti di gioco sul prato dell’Olimpico vanno a braccetto con l’opportunità di vivere l’atmosfera di festa del Villaggio Terzo Tempo al Parco del Foro Italico e di visitare l’infinito patrimonio storico e culturale di Roma. Questi i Musei accessibili ai possessori di biglietto per le gare interne del Guinness Sei Nazioni 2025. Musei Statali (dal venerdì alla domenica)Galleria CorsiniGalleria SpadaMuseo Boncompagni LudovisiMuseo delle CiviltàMuseo Henrik Christian AndersenMuseo nazionale degli strumenti musicaliMuseo nazionale etrusco di Villa GiuliaPalazzo BarberiniPalazzo VeneziaTerme di Caracalla Musei Civici (sabato e domemica)Centrale MontemartiniMuseo della Forma UrbisCirco Massimo Area ArcheologicaMercati di TraianoMusei CapitoliniMuseo di Roma in TrastevereArea Sacra di Largo ArgentinaMuseo di Roma Palazzo BraschiGalleria Comunale d’Arte ModernaMuseo dell’Ara PacisMuseo Civico di ZoologiaMusei di Villa Torlonia – Casino NobileMusei di Villa Torlonia – Casino dei PrincipiMusei di Villa Torlonia – Casina delle CivetteMusei di Villa Torlonia – Serra Moresca
Nazionali | 06/02/2025
Guinness Sei Nazioni, l’impegno di FIR per un evento sempre più sostenibile
Mobilità alternativa implementata, lotta agli sprechi alimentari, sensibilizzazione degli appassionati sulla corretta gestione dei rifiuti, più servizi inclusivi: tutte le iniziative del Torneo 2025 a Roma Il Guinness Sei Nazioni è da ormai più di venti anni un appuntamento fisso per la città di Roma e per i tanti tifosi che arrivano nella Capitale da tutta Italia, o dall’estero, per seguire le gare interne degli Azzurri nel corso di un torneo che di edizione in edizione cresce in termini di offerta di intrattenimento e di accoglienza, oltre che in termini di seguito globale e di qualità della competizione sul campo. In occasione del venticinquesimo anniversario della partecipazione dell'Italia al Torneo, la Federazione Italiana Rugby conferma e rilancia il proprio impegno per un’organizzazione sempre più attenta alla sostenibilità degli incontri interni allo Stadio Olimpico di Roma, – già certificati negli anni passati con la ISO20121 e in fase di rinnovo nel 2025 – anche atte a ridurre l’impatto ambientale e l’impronta ecologica dell’evento in collaborazione con i partner istituzionali e le aziende coinvolte. Clicca qui per i dettagli del piano di sostenibilità Una visione volta non solo a sensibilizzare il pubblico presente su tematiche di natura sociale e ambientatale, oltre che ad ampliare la gamma di servizi nell’intento di rendere l’esperienza Sei Nazioni pienamente inclusiva, accessibile e sostenibile. Clicca qui per conoscere i servizi inclusivi Mobilità sostenibile Le collaborazioni e partnership avviate con Atac, agenzia per la mobilità di Roma Capitale, MyCicero, Moovit, e Mooneygo si inseriscono sinergicamente in un panorama di mobilità sostenibile, limitando l’utilizzo dei mezzi privati per raggiungere lo Stadio Olimpico nei giorni di gara, privilegiando il trasporto pubblico locale o mezzi alternativi, ad emissioni ridotte di CO2, andando a ridurre sensibilmente l’impronta ecologica derivante dalla partecipazione del pubblico. Lo Stadio Olimpico di Roma si potrà raggiungere grazie ai mezzi pubblici ATAC, con autobus e tram che accompagneranno i tifosi fino a poche centinaia di metri dalla sede delle partite dell’Italia nel Sei Nazioni. Inoltre, nell'ambito della collaborazione con ATAC, per gli abbonati Metrebus è prevista una promozione sui biglietti per i prossimi match all'Olimpico L’edizione 2025 mette a disposizione, per la prima volta, un esclusivo servizio di navette in collaborazione con MyCicero, tramite l’app MooneyGo: scaricando e registrandosi all’app gratuita Mooneygo sarà possibile raggiungere l’Olimpico con una navetta che partirà dalla Stazione di Roma Termini e che vi farà ritorno, con servizio continuo dalle 10 alle 20, al prezzo di 5€ per ogni corsa. Con MooneyGo è inoltre possibile per i fans pianificare il proprio viaggio verso Roma, acquistare i biglietti di treni e bus, pagare il telepedaggio e la sosta, prenotare un taxi o noleggiare un monopattino. E, in esclusiva, sempre in app è possibile acquistare il biglietto per la navetta riservata. Per ulteriori informazioni: https://www.mooneygo.it/sei-nazioni-rugby-2025/ Moovit, da anni al fianco della FIR, consentirà come mobility partner, consentirà a tutti i fans di essere aggiornati in ogni momento sugli orari e lo stato dei mezzi pubblici (treni o Trasporto Pubblico Locale), garantendo un afflusso e un deflusso ordinato e consapevole per il pubblico del Torneo. FIR ed Equoevento contro lo spreco alimentare La collaborazione tra FIR ed Equoevento Onlus è, da quattro anni, un asset di sostenibilità primario dell’evento Sei Nazioni a Roma grazie alla raccolta delle eccedenze alimentari delle Aree Hospitality. Dal 2014 Equoevento ridistribuisce gli eccessi alimentari di alta qualità prodotti negli eventi, nel pieno rispetto delle norme igieniche e sanitarie, garantendo sostenibilità, razionalizzazione delle risorse e più pasti caldi sulle tavole degli enti caritatevoli. Attraverso la condivisione dell’eccedenza alimentare, Equoevento promuove la solidarietà, diminuendo gli spechi, i rifiuti creati e le relative emissioni di CO2. Quest’anno l’attività sarà estesa anche alle rimanenze del Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village andando a consolidare la partnership che FIR ed Equoevento hanno sottoscritto per impegnarsi a combattere lo spreco alimentare e promuovere solidarietà e sostenibilità, ispirando l’intero movimento. Quiet Room Una novità dell’edizione 2025 è l’utilizzo della Quiet Room all’interno dello Stadio Olimpico di Roma, uno spazio pensato a cura di Sport e Salute, per offrire un ambiente sicuro, tranquillo e accogliente ai bambini e alle bambine con disabilità e/o disturbo dello spettro autistico. In occasione di Italia v Galles la Quiet Room ospiterà giovani atleti e atlete, e i loro accompagnatori, che partecipano al Progetto Rugby e Autismo della Primavera Rugby. L’ex Azzurra Maria Cristina Sanfilippo e i Consiglieri Federali Leonardo Ghiraldini ed Erika Morri condivideranno le emozioni dei partecipanti. Stand FIR - Mondo Ovale Responsabile “Mondo Ovale Responsabile” è il contenitore delle numerose iniziative di sostenibilità e responsabilità Sociale della Federazione Italiana Rugby. Lo Stand istituzionale FIR - Mondiale Responsabile all’interno del Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village, diventa luogo d'incontro che possa trasformarsi in un amplificatore della visione più ampia del ruolo dello sport nella società contemporanea. Un'ulteriore opportunità di disseminazione dei messaggi valoriali del movimento rugbystico, realizzati concretamente dai Club nelle proprie comunità. Una mostra fotografica racconterà i progetti sociali che hanno coinvolto le Nazionali, i Club, dal rugby nelle carceri, rugby integrato al rugby e migranti, e i diversi partner che si occupano delle grandi sfide della società civile contemporanea; un Photo Booth aiuterà a immortalare i nostri appassionati con lo slogan “Rugby più di un gioco” e una lavagna grande come il fondale dello stand dove lasciare spazio ai tifosi per raccontare “Il rugby è …” Servizio Civile FIR All’interno dello stand Mondo Ovale Responsabile sarà possibile avere informazioni per lo svolgimento del servizio civile presso la Federazione Italiana Rugby o in una qualsiasi delle oltre 84 società accreditate e pronte ad accogliere i Volontari 2025 grazie alla convezione FIR/Opes attiva dal 2021/2022. Presenti allo Stand i Volontari attivi nella FIR oltre ad una rappresentanza di Volontari attivi in Opes che potranno condividere la propria esperienza.I termini di candidatura per il Servizio Civile 2025/26 scadono il 18 febbraio 2025 alle ore 14:00. Leonardo Ghiraldini, Centurione FIR ed ex Capitano della Nazionale Italiana Rugby, oggi Consigliere Federale delegato alla sostenibilità, ha dichiarato: "Il Guinness Sei Nazioni è il più grande evento rugbistico al mondo, un fantastico appuntamento sportivo e una ancor più straordinaria occasione per valorizzare le iniziative di sostenibilità della Federazione Italiana Rugby. Insieme al Consiglio Federale ed alla struttura siamo impegnati nel dare concretezza alla visione di un evento inclusivo, accessibile, più sostenibile, dove la certificazione di sostenibilità ISO20121 rappresenti un valore tangibile ed un risultato significativo ma al contempo solo una tappa di un percorso più ampio e ambizioso, che vuole rappresentare uno strumento di ispirazione e di cultura per tutto il nostro movimento.”
Impegno Sociale | 06/02/2025
25 anni di Sei Nazioni – Incontri nella Storia: Italia v Galles
Dieci anni fa il Galles camminò sulle rovine dell’Italia: quel 20-61 coincise con un pomeriggio di azzurro-tenebra, capace di vibrare un colpo di cancellino sulle due vittorie al Flaminio quando, prima puntata, i rossi non si capacitarono di aver ceduto agli italiani e, seconda puntata, alzarono mugugni contro l’arbitro, l’inglese Chris White, che si affrettò a fischiare la fine dopo la punizione calciata in touche da James Hook: i Dragoni sognavano un drive per violare la linea e metter le mani sul match. Quella fine delle ostilità servì a rinfocolare i vecchi astii tra chi abita al di qua e al di là del Severn. Usando la memoria e il supporto delle cifre, i flash back dicono che i gallesi hanno avuto la meglio negli ultimi otto faccia a faccia, due al Flaminio e sei all’Olimpico. L’ultima volta due anni fa, con un margine meno pesante, in fondo a una partita interpretata con modalità tattiche semplici e conservative, il modo per scrollarsi di dosso il raid improvviso, dodici mesi prima, offerto con il frullo di un’allodola, da Ange Capuozzo: prima vittoria italiana a Cardiff nello stadio eretto al centro della città. Le mani decisive furono quelle di Edoardo Padovani che recapitò il dono ricevuto da Angelino. Quella fuga degna di un Mercurio, l’imprevedibile dio dalle ali ai piedi, segna la prima crepa, che si è progressivamente allargata, nel gran edificio, vecchio 145 anni, del rugby di Cymru, il Principato che ha fatto del gioco simbolo e orgoglio. E i tempi sono diventati sempre più grami, sempre più impervi e non è servito il ritorno sul ponte di comando di Warren Gatland, condottiero del Principato in giorni felici e dei Lions. Un anno fa, ancora a Cardiff, l’a-solo elegante di Lorenzo Pani – il voto l’ha eletta, a ragione, la meta più bella del Torneo, così come il suffragio ha spedito Tommaso Menoncello all’Oscar del miglior giocatore – in una partita dal punteggio falso: quel 21-24 non racconta la vera trama di un confronto con le briglie sempre saldamente in mano agli azzurri. Per i gallesi, l’anno orribile, scandito da una sconfitta dopo l’altra, da un senso di impotenza, di vocazioni sempre più scarse, di decadenza, di scivolamento progressivo nel ranking proseguito in un autunno avaro e spietato. Per l’Italia di Gonzalo Quesada, progressi, iniezioni di fiducia, qualche balbettio novembrino. Ora, ancora un testa a testa. I gallesi sognano una nona sinfonia romana; gli azzurri voglio spezzare una serie troppo lunga di rese interne contro i rossi. La catena dell’infelicità che pareva eterna – 36 partite – saltò proprio contro chi porta addosso le tre piume e parla una dolce e antica lingua.
News | 06/02/2025
Italia, Ferrari verso il Galles: “Sarà fondamentale la battaglia in mischia. Da Edimburgo ci portiamo dietro anche cose positive”
Dopo Edimburgo per l’Italia è già il momento di mettere da parte il rammarico per un match che all’ora di gioco era in perfetta parità e di concentrarsi sulla seconda sfida del Sei Nazioni, la prima in casa contro il Galles. Per il match dell’Olimpico (squadre in campo sabato alle 15.15, diretta Rai/Sky) gli Azzurri dovranno mettere a posto le cose che non hanno funzionato in Scozia, ma anche valorizzare ulteriormente i punti di forza che hanno messo in difficoltà anche gli scozzesi a Murrayfield, come spiega Simone Ferrari, pilone dell’Italia e del Benetton e protagonista di una grande prestazione in mischia. Simone, come procede la preparazione al match contro il Galles? “Abbiamo cominciato a studiarlo, soprattutto per capire come essere più incisivi in attacco, fase in cui non ci siamo espressi come volevamo. Ci sono state delle imprecisioni nei lanci di gioco e delle palle perse a contatto, tutte cose che ci sono costate la partita ma sulle quali lavoreremo in settimana. Dalla Scozia però ci portiamo dietro anche delle cose positive come la precisione nei placcaggi, la difesa da drive e le fasi statiche, in mischia siamo andati bene e vogliamo ripeterci”. Hai parlato di dettagli, quindi sono tutti errori risolvibili? “Sì, sono stati tutti errori molto ‘semplici’, per così dire. Da un lato è positivo perché è possibile correggerli, dall’altro fanno ancora più arrabbiare perché essendo cose risolvibili avremmo potuto evitarle già in Scozia e ottenere un risultato migliore. Dall’altro lato, come detto, è però importante continuare anche a valorizzare le cose che sono andate bene. Penso alla difesa da maul: sappiamo che il drive gallese è tra i migliori al mondo e che sicuramente proveranno a metterci in difficoltà in questo frangente, e dovremo essere bravi a rispondere”. Parlando della mischia, a Edimburgo si è visto un pacchetto stabile, avanzante e anche in grado di creare situazioni in cui poter fare punti… “Sì, siamo migliorati molto ed era tra i nostri obiettivi arrivare a poter usare la mischia come un’arma offensiva. È un lavoro che viene da lontano, con Andrea Moretti stiamo lavorando dal 2021, e siamo arrivati fino a qui dando sempre il massimo, anche passando da momenti difficili, da arate che abbiamo preso e che però ci hanno fatti crescere. È arrivato il momento di raccogliere dei frutti, anche se non siamo i giocatori più pesanti in assoluto possiamo ottenere dei risultati in mischia chiusa”. Anche perché i titolari della Scozia erano Schoeman e Zander Fagerson, di certo non gli ultimi arrivati… “Esatto, il lavoro è stato di tutti contro un pacchetto molto forte. C’era anche Cherry che è un tallonatore molto ruvido ed esperto, per cui siamo riusciti a coglierli impreparati. Noi in settimana avevamo provato delle cose che hanno funzionato in partita ma non solo grazie alle prime linee: il lavoro che hanno fatto dietro Ruzza, Lamb e poi Cannone è stato fondamentale, così come quello delle terze linee. La mischia nasce dal lavoro di tutti e 8, non bisogna mai dimenticarlo”. Cosa ti aspetti dalla mischia del Galles, soprattutto dal tuo lato? “Hanno dei piloni sinistri molto forti come Gareth Thomas, che conosciamo bene perché lo incontriamo ogni anno in URC, mentre magari Nicky Smith lo affrontiamo di meno perché gioca ai Leicester Tigers, ma è un pilone molto esperto e con la Francia è arrivato al 50esimo cap. Credo che la mischia gallese sarà molto più pronta rispetto a quella vista nel 2024, anche grazie all’arrivo dagli Harlequins di Adam Jones (nuovo allenatore della mischia gallese, ndr) che sicuramente avrà portato qualcosa di nuovo”. A livello mediatico molti all’estero definiscono Italia-Galles come uno spareggio per il cucchiaio di legno. Come affrontate questa situazione? “Molti dicono che adesso l’Italia ha guadagnato maggiore rispetto, e forse da una parte è vero ma non è proprio così. Nel senso che in molti continuano a dare per scontato che l’Italia possa prendere il cucchiaio di legno, mentre quando succede ad altre squadre come il Galles l’anno scorso lo vivono ancora come un’onta. Il rispetto che abbiamo guadagnato dobbiamo sempre rigiocarcelo ogni sabato. Noi sappiamo di star facendo una buona preparazione e sappiamo di poter contare anche su un Olimpico pieno che ci spingerà ulteriormente”.
Italia | 06/02/2025
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