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Sei Nazioni Under 20: i precedenti tra Francia e Italia

La Francia è l’unica squadra europea che l’Italia Under 20 non ha ancora mai battuto in partite ufficiali: allo Stadio Raoul-Barrière di Béziers la squadra di Massimo Brunello proverà a sfatare questo tabù, dopo aver già conquistato una vittoria nell’amichevole di gennaio a Viadana. Francia-Italia under 20: i precedenti Francia e Italia si sono affrontate 18 volte in partite ufficiali, tutte vinte dai Bleus. La prima sfida ufficiale risale al 2008: la Francia vinse 26-14 a Porto Vecchio nella quarta giornata del Sei Nazioni Under 20. Le due squadre si sono incontrate 16 volte nel Sei Nazioni e 2 volte ai Mondiali, nel 2008 (32-14 per la Francia) e nel 2009 (43-19), da allora nella massima competizione per squadre under 20 non si sono più incrociate. L’ultima sfida ufficiale risale al Sei Nazioni Under 20 2023, con l’Italia beffata 28-27 a Monigo nonostante le 5 mete segnate. Vicini al successo Non è la prima volta che gli Azzurrini vanno vicini allo scalpo dei tre volte campioni del mondo under 20. Già in un’amichevole non ufficiale di inizio 2021 in Corsica la squadra di Brunello aveva giocato una gran partita punto a punto, perdendo 25-24 con un drop a tempo scaduto di Retiere. Al Sei Nazioni di quell’anno la storia si era ripetuta, con l’Italia che ad Arms Park (quel Torneo si giocava interamente nella “bolla” di Cardiff per via della pandemia) perse 13-11 dopo un’altra grande partita. L’ultima sfida è forse quella che brucia di più: lo scorso anno a Monigo gli Azzurrini pagarono un po’ di sfortuna e troppi errori dalla piazzola, perdendo nonostante le 5 mete segnate (Berlese, Gallorini, Rubinato, Mey e Douglas) e andando vicinissima al successo. La marcatura alla bandierina di Douglas, infatti, valse il -1, ma non arrivò poi la trasformazione che avrebbe ribaltato il successo: finì 28-27 per la Francia, anche se l’Italia conquistò 2 punti di bonus fondamentali per il terzo posto finale in classifica.

Italia U20 | 22/02/2024

Izekor, dall’oratorio al Sei Nazioni: “Non immaginavo tutto questo, ma ora non voglio fermarmi”

È una delle sorprese più belle e importanti di questa prima parte di stagione: Alessandro Izekor si è preso una maglia da titolare al Benetton a suon di prestazioni, poi ha conquistato anche quella dell’Italia con l’esordio alla prima giornata contro l’Inghilterra e il bis, da titolare, a Dublino contro l’Irlanda. Arrivato a questo punto, però, il terza linea bresciano non ha nessuna intenzione di fermarsi, anzi. Alessandro, com’è iniziato il percorso di avvicinamento alla partita di Lille contro la Francia? “Abbiamo cominciato a lavorare sul modo in cui imposteremo la partita, su come attaccarli e su come non ripetere gli errori commessi contro l’Irlanda. Nei prossimi giorni lavoreremo maggiormente sui dettagli. Dobbiamo migliorare l’approccio mentale, perché alla fine è cambiando la mentalità che si cambia anche lo stile di gioco. Poi dobbiamo cercare di imporci di più in attacco, lavorando sulle fasi statiche in modo da avere maggior possesso e di maggiore qualità”. Stai vivendo un periodo importante tra club e Nazionale: l’esordio con l’Inghilterra, poi la prima da titolare a Dublino e poi il big match di URC a Leinster… “Sono molto felice della fiducia che tutti gli allenatori, sia Treviso che in Nazionale, stanno riponendo su di me, tutto questo è un’ulteriore stimolo a fare ancora meglio e migliorarmi sempre di più”. Qualche anno fa avresti mai pensato a tutto questo? “Sinceramente no, ma ho lavorato tanto per arrivarci. Vengo da un percorso particolare, non sono stato nelle accademie ma arrivo dalle giovanili del Calvisano, sono arrivato in prima squadra e poi sono passato al Benetton”. Come hai iniziato a giocare a rugby? “I miei genitori sono di origini nigeriane ma si sono conosciuti a Brescia, dove lavoravano, poi sono nato io, che sono il primo di 3 fratelli. Ho iniziato a giocare a rugby a 10 anni, ma in maniera abbastanza casuale: ho iniziato all’oratorio, dove era una delle attività previste. L’oratorio era legato al Rugby Brescia, dove ho iniziato ad allenarmi, ma all’inizio giocavo anche al calcio e vedevo quello come ‘primo’ sport. Col tempo però le cose sono cambiate, da Brescia sono passato all’Ospitaletto, perché mia madre aveva cambiato lavoro e con tutta la famiglia ci siamo spostati. Poi siamo ritornati a Brescia per poi spostarmi a Calvisano nell’under 18. Da lì ho fatto gli ultimi anni di giovanili fino alla prima squadra. Se qualcuno mi ha mai fatto pesare le mie origini o il colore della mia pelle? Nel rugby mai, nella vita in generale ci sono stati degli episodi, ma in passato, ormai sono solo ricordi”. E adesso quali sono i tuoi obiettivi? “Vorrei provare ad impormi anche a livello internazionale. Credo che il Sei Nazioni sia un palcoscenico importantissimo e adatto ad ‘esplodere’, voglio continuare a lavorare duro per farlo”. A livello di squadra come sta procedendo il percorso di crescita? “Alla fine dobbiamo sempre considerare che siamo un gruppo giovane e con un nuovo allenatore. Stiamo cercando di creare una nuova identità, non è una cosa che si acquisisce in due partite, ci vuole tempo e bisogna giocare tanto insieme. Sicuramente nelle prossime partite riusciremo ad esprimerci meglio di come abbiamo fatto in queste prime partite”.

Italia | 21/02/2024

Sei Nazioni Under 20, Azzurrini pronti all’esame di francese: fatta la formazione per il match di venerdì sera a Béziers

Al “Raoul-Barrère” sfida durissima contro i Campioni del Mondo, qualche ritocco tra primi cinque uomini e panchina rispetto all’ultima uscita irlandese Treviso – Il responsabile tecnico della Nazionale Under 20 Massimo Brunello ha deciso la formazione che venerdì sera, con kick-off alle ore 21:00 (diretta Sky Sport e live streaming su Now) affronta allo Stadio “Raoul-Barrière” di Béziers i pari età della Francia Campione del Mondo per il terzo turno del Sei Nazioni 2024. Il raduno cominciato sabato pomeriggio presso il consueto quartier generale di Silea (tre giorni di intenso lavoro tra palestra e centro Ghirada con una sessione congiunta assieme alla Benetton di coach Bortolami) ha chiarito le idee allo staff degli Azzurrini, che rinuncia al seconda linea Tommaso Redondi sostituendolo col tallonatore moglianese classe 2004 Francesco Gentile, aggregatosi al gruppo nella serata di martedì. Dopo la giornata di oggi, mercoledì 21 febbraio, interamente dedicata al trasferimento verso la località dell’Occitania (distante circa un’ottantina di chilometri da Montpellier), la squadra calcherà il terreno del Raoul-Barrière per il Captain’s Run fissato alle 15:30 di giovedì, a poco meno di 30 ore dal kick-off contro una Francia che dopo la sconfitta interna nel match inaugurale con l’Irlanda (31-37) e il rotondo successo in casa della Scozia (14-29) sa di non potere più lasciare punti per strada nel tentativo di insidiare gli irlandesi per la corsa al titolo. Lo staff Azzurro opta per un XV che ricalca perfettamente dal 15 al 5 quello protagonista dell’ottima performance in terra d’Irlanda, con un cambio in seconda linea – dove Mirenzi prende il posto di Redondi – e uno in prima (Siciliano dentro dal primo minuto per Gasperini che parte dalla panchina). Midena e Imberti al posto di D’Alessandro e Fusari le novità tra le riserve, mentre il gruppo si chiude con le due prime linee Padoan e Gentile e l’ala Bini in veste di back-up. “Match difficilissimo, come sempre contro di loro”, esordisce nell’analisi Brunello. “La Francia è con pieno merito Campione del Mondo, e lo è da tre edizioni consecutive, certificando il valore di un movimento capace di esprimere stabilmente quantità e qualità. Affrontiamo la gara con il massimo rispetto per giocatori e staff, cercando di fare tesoro dell’ultimo test amichevole disputato a Viadana, ma senza illuderci che quella sarà il contesto che ritroveremo anche a Béziers”. “Per quanto ci riguarda, sappiamo bene che ogni match richiede per noi un livello di applicazione sempre più alto, proseguendo nel percorso di maturazione visto tra il match inaugurale contro l’Inghilterra e quello di Cork contro l’Irlanda, che non nego ci abbia lasciato quella punta di rammarico che ho chiesto ai ragazzi di trasformare in energia positiva per la partita di venerdì”. Prosegue il tecnico rodigino: “La formazione prevede un paio di cambi davanti e altrettanti in panchina, come ho sempre detto questo è per me un gruppo unico di 40 giocatori e i turn-over sono determinati di volta in volta da valutazioni mediche e/o strategiche in funzione dell’avversario e di un Torneo che è lungo e molto, molto impegnativo”. La direzione di gara è affidata allo scozzese Ian Kenny, assistito dagli inglesi Adam Leal e Anthony Woodthorpe. TMO lo scozzese Andrew McMenemy.  ITALIA U20, la formazione annunciata: 15 BELLONI Mirko (2004, Verona Rugby) 14 SCALABRIN Marco (2004, Rugby Vicenza) 13 ZANANDREA Federico (2005, Mogliano Veneto Rugby) 12 BOZZO Nicola (2004, USA Perpignan) 11 ELETTRI Lorenzo (2004, Rugby Rovigo Delta) 10 PUCCIARIELLO Martino (2004, CUS Milano Rugby) 9 CASILIO Lorenzo (2004, Rugby Vicenza) 8 BOTTURI Jacopo (2004, Petrarca Rugby) - CAP7 BELLUCCI Luca (2004, Rugby Roma Olimpic) 6 ZUCCONI Cesare (2004, Cavalieri U.R. Prati Sesto) 5 GRITTI Piero (2005, ASM Clérmont Auvergne) 4 MIRENZI Samuele (2004, VII Rugby Torino) 3 GALLORINI Marcos (2004, Mogliano Veneto Rugby) 2 SICILIANO Valerio (2004, CA Briviste Corrèze) 1 PISANI Federico (2004, Verona Rugby) A disposizione:  16 GASPERINI Nicholas (2004, Rugby Viadana 1970) 17 PELLICCIOLI Sergio (2005, Rugby Lyons) 18 ASCARI Davide (2004, Rugby Colorno 1975) 19 MILANO Giacomo (2005, UR Capitolina) 20 MIDENA Mattia (2005, Rugby Paese) 21 JIMENEZ Mattia (2004, Rugby Petrarca) 22 IMBERTI Francesco (2004, CUS Torino) 23 DE VILLIERS Patrick (2004, Rugby Noceto FC)  La Francia U20 risponde con: Mosques; Biasotto, Baur-Boiarie, Taccola, Granell; Cotarmanac'h, Zamora; Perrin, Tolofua, Zinzen; Corso, Mézou; Aouad, Couly, Julien. A disposizione: Acrab, Mistrulli, Duchène, Descube, TRaversier, Souverbie, Belaubre, Cowie. SEI NAZIONI U20 2024 | giocatori selezionati terzo turno: ASCARI Davide (2004, Rugby Colorno 1975) | prima lineaBELLONI Mirko (2004, Verona Rugby) | alaBELLUCCI Luca (2004, Rugby Roma Olimpic) | terza lineaBINI Francesco (2004, Rugby Rovigo Delta) | alaBOTTURI Jacopo (2004, Petrarca Rugby) | terza linea - CAPITANOBOZZO Nicola (2004, USA Perpignan) | centroCASILIO Lorenzo (2004, Rugby Vicenza) | mediano di mischiaDE VILLIERS Patrick (2004, Rugby Noceto FC) | centroELETTRI Lorenzo (2004, Rugby Rovigo Delta) | centro/alaGALLORINI Marcos (2004, Mogliano Veneto Rugby) | prima lineaGASPERINI Nicholas (2004, Rugby Viadana 1970) | prima lineaGENTILE Francesco (2004, Mogliano Veneto Rugby) | prima lineaGRITTI Piero (2005, ASM Clérmont Auvergne) | seconda linea/terza lineaIMBERTI Francesco (2004, CUS Torino) | estremoJIMENEZ Mattia (2004, Rugby Petrarca) | mediano di mischiaMIDENA Mattia (2005, Rugby Paese) | seconda lineaMILANO Giacomo (2005, UR Capitolina) | terza lineaMIRENZI Samuele (2004, VII Rugby Torino) | seconda lineaPADOAN Vittorio (2004, Casale Rugby) | prima lineaPELLICCIOLI Sergio (2005, Rugby Lyons) | prima lineaPISANI Federico (2004, Verona Rugby) | prima lineaPUCCIARIELLO Martino (2004, CUS Milano Rugby) | mediano di aperturaREDONDI Tommaso (2005, Verona Rugby) | seconda lineaSCALABRIN Marco (2004, Rugby Vicenza) | alaSICILIANO Valerio (2004, CA Briviste Corrèze) | prima lineaZANANDREA Federico (2005, Mogliano Veneto Rugby) | centroZUCCONI Cesare (2004, Cavalieri U.R. Prati Sesto) | terza linea SIX NATIONS U20 2024 | calendario Italia (ora locale Italia) 02.02.2024 - ore 20:15 ITALIA U20 v INGHILTERRA U20 11-36 09.02.2024 - ore 20:15 IRLANDA U20 v ITALIA U20 23-22 23.02.2024 - ore 21:00 FRANCIA U20 v ITALIA U20 08.03.2024 - ore 20:15ITALIA U20 v SCOZIA U20 15.03.2024 - ore 20:30 GALLES U20 v ITALIA U20 Lo staff della Nazionale Under 20 2023-2024: Commissario Tecnico: Massimo BRUNELLO Tecnico Avanti: Roberto SANTAMARIA Tecnico Trequarti: Mattia DOLCETTOTeam Manager: Andrea SACCÀResponsabile Preparazione Fisica: Massimo ZAGHINIAssistente Preparazione Fisica: Mario DISETTI Responsabile Logistica e Coordinamento: Ennio CAPPELLETTIArea Medica: Giorgio DI GIACOMO – Leonardo ROLDAN – Stefano JACOTTIFisioterapisti: Matteo POLINI – Lorenzo GAIVideo Analyst:Dario VALENTE

Italia U20 | 21/02/2024

Fabio Roselli: “Under 20 fondamentale per la crescita dei ragazzi. I campioni? Li vedi subito”

Il Sei Nazioni Under 20 rappresenta ogni anno un’occasione importantissima per i giovani, che possono misurarsi con il livello internazionale e col meglio del rugby giovanile europeo. Il biennio dell’Under 20 rappresenta il primo trampolino di lancio per tanti ragazzi, e va gestito cercando il massimo equilibrio tra formazione e risultati, come spiega l’attuale allenatore delle Zebre ed ex capo allenatore dell’Italia Under 20 Fabio Roselli, che ha seguito gli Azzurrini dal 2018 al 2020 e precedentemente aveva fatto parte dello staff di Alessandro Troncon: “L’esperienza dell’Under 20 è stata fondamentale per il mio percorso di crescita, sia come persona che come tecnico. Si lavora in un momento importantissimo per la crescita dei ragazzi, e anche l’attività internazionale è di altissimo livello. Quando si arriva al Sei Nazioni e soprattutto al Mondiale Under 20 i ragazzi sperimentano per la prima volta un’intensità molto vicina a quella che poi troveranno quando faranno il ‘salto’ tra i grandi. È stato un periodo ricco di emozioni, di risultati, anche di fallimenti che però hanno rappresentato una crescita”. Quanto è importante questo passaggio per dei ragazzi che a 19-20 anni si affacciano alle prime vere partite internazionali? “È vitale, sono i primi momenti in cui affrontano delle partite che possono dare loro dei riferimenti rispetto a ciò che troveranno in futuro. Chiaramente il passaggio al livello seniores è comunque grande, ma sono delle occasioni per capire come sarà poi il rugby da professionisti. Parlavo prima del Mondiale Under 20: al di là del livello alto delle squadre, anche il modo in cui è strutturato aiuta tanto a crescere, perché un punto in più o in meno può fare la differenza tra giocarti le semifinali per il titolo e quelle per non retrocedere”. Chiaramente i ragazzi fanno già un percorso di crescita “proprio” durante la stagione. Su cosa deve lavorare un c.t. dell’Italia Under 20 quando poi arrivano in raduno? “Prima di tutto è importante creare una forte identità e un modello di gioco chiaro, cucito su misura sul gruppo di giocatori a disposizione, e un’etica del lavoro ben definita. Dopodiché la sfida – molto difficile – è quella di ottenere dei risultati e allo stesso tempo lavorare in un momento fondamentale della crescita dei ragazzi. Bisogna trovare un equilibrio, ed è una sfida molto importante perché si rischia facilmente di sbilanciarsi troppo o sulla formazione o sul risultato”. Quali sono state le soddisfazioni più grandi che ha ottenuto in quegli anni? “La soddisfazione più grande è stata quella di aver dato una possibilità a tanti giocatori, anche quelli che magari non facevano parte del percorso formativo federale e che hanno comunque potuto esprimersi e dare il loro contributo. Abbiamo fatto il massimo affinché non si ‘perdesse’ nessun giocatore. Ricordo che nel 2018 riuscimmo a creare un gruppo allargato di oltre 50 ragazzi, un grande successo. Vedere ogni giocatore esprimersi al massimo delle sue possibilità è la soddisfazione più bella, e vedere adesso questi ragazzi in Nazionale o nelle franchigie è bellissimo per me. A livello di risultati, sicuramente togliersi di dosso il cucchiaio di legno e togliere l’Italia dall’ultimo posto nel Sei Nazioni è stata una grande cosa. Abbiamo fatto bene anche ai Mondiali: nel 2018 arrivammo a un solo punto dalle semifinali per il titolo, chiudemmo il girone al secondo posto facendo 10 punti battendo Scozia e Argentina col bonus, e non riuscimmo ad essere la migliore seconda perché nell’altro girone il Sudafrica ne fece 11. È il discorso che facevo prima, questo torneo insegna ai ragazzi che ogni punto può fare la differenza”. Da Lamaro a Capuozzo, passando per Niccolò Cannone e Paolo Garbisi e altri, ha allenato tanti talenti. Aveva già capito che avevano qualcosa di diverso dagli altri? “Sì, si capisce subito quando un ragazzo eccelle in qualcosa, che sia la determinazione, l’abilità tecnica, la qualità fisica, l’interpretazione del gioco. Pensiamo a Federico Mori, che già in Under 20 aveva dimostrato grandi doti a livello fisico, o all’intelligenza rugbistica che aveva già uno come Paolo Garbisi. Poi è chiaro, non c’è sempre la garanzia che poi ‘arriveranno’, perché il passaggio al livello seniores è sempre difficile, però sicuramente ci sono grandi speranze quando si vedono giocatori così”. Quello di Capuozzo, poi, fu un caso particolare. Arrivò quasi per caso… “Sì, arrivò davvero per caso. Se non avessimo giocato quell’amichevole con gli espoirs di Grenoble forse non l’avremmo conosciuto. Fu lui a presentarsi dopo la partita, ma fu subito un ‘matrimonio’ felice, perché aveva mostrato un grande desiderio di giocare per l’Italia, e per un ragazzo che cresce all’estero non è così scontato. E poi ha dimostrato subito di avere una capacità di interpretazione del gioco superiore. Ricordo che non abbiamo potuto utilizzarlo nel Sei Nazioni 2019, ma lo abbiamo fortemente voluto nel gruppo del Mondiale, e di questo ringrazio anche Maurizio Zaffiri per la relazione avuta con Grenoble per prepararlo al meglio”. Inizialmente giocava mediano di mischia, com’è avvenuto il cambio di ruolo? “In quell’amichevole con Grenoble contro di noi fece quasi tutta la partita da mediano di mischia, poi nel finale si spostò ad estremo. Quell’anno noi avevamo bisogno di più profondità nel ruolo di estremo, e quando gliene parlai lui era contentissimo, gli bastava giocare, andava bene qualsiasi ruolo. Più volte in quel Mondiale giocammo con un doppio estremo, con lui insieme a Trulla, un altro ragazzo che sta facendo un bel percorso. Allo stesso modo anche Grenoble è stato molto disponibile nel collaborare alla sua crescita, facendolo giocare più spesso ad estremo. È venuto tutto molto facile, sia per la sua disponibilità sia perché tutti i compagni lo hanno subito accolto benissimo, facendolo sentire a casa”.

Italia U20 | 20/02/2024

“Rugby per tutti sempre attivi”, il progetto di FIR per l’Agenda 2030 diventa una miniserie 

Con 199 Società e 16.310 atlete ed atleti coinvolti nel corso del 2023 la Federazione Italiana Rugby ed i propri partner sociali hanno portato a compimento la progettualità  “Rugby per tutti sempre attivi” che, basata su cinque linee di intervento coerenti con l’Agenda ONU 2030, ha visto l’organo di governo del rugby italiano mettere a disposizione del movimento - attraverso risorse derivanti dai bandi dedicati di Sport&Salute - 595.400€ per contribuire in modo concreto alle esigenze della società civile.   Portare il rugby agli Over65 come strumento di benessere fisico e d’aggregazione, offrire la possibilità di praticare attività sportiva in contesti di disagio socioeconomico, rendere il Gioco uno strumento di inclusione per uomini, donne, bambini e bambine provenienti da crisi umanitarie, agevolare la partecipazione attiva ad atlete ed atleti con disagi psichici o disabilità, contribuire alla piena inclusione del genere ed alla riduzione del gender gap sono gli ambiti nei quali i Club, supportati sia sul piano economico che in particolare modo formativo da FIR e dalle associazioni coinvolte - da Terre des Hommes a Save the Children, da Treedom all’Accademia Nazionale di Cultura Sportiva – hanno sviluppato le proprie competenze ponendosi come contaminatori sociali ed erogatori di servizi alla collettività. Ma non solo. Rugby Per Tutti Sempre Attivi ha voluto anche incoraggiare le competenze progettuali dei Club italiani, stimolando e dando organicità, organizzazione e replicabilità a tutte le attività che normalmente vengono praticate in maniera spontaneistica.  Scopri l’impegno sociale di FIR - Mondo Ovale Responsabile  Per raccontare questo cammino di formazione e coinvolgimento attivo del movimento di base che ha caratterizzato il 2023, all’interno della più ampia progettualità di CSR federale  “Mondo Ovale Responsabile” è nata una miniserie di cinque episodi, uno per ciascuna linea progettuale, disponibili sul canale Youtube della FIR, che ripercorre e illustra l’evoluzione di “Rugby per tutti sempre attivi”, diffondendo i valori e le azioni poste in essere dai Club ma, soprattutto, vuole continuare a ispirare tutti i rugbisti d’Italia a proseguire sulla strada intrapresa, rendendo sempre più profondo il processo di contaminazione culturale del tessuto sociale italiano. La miniserie è preceduta da un sesto contenuto multimediale, che approfondisce e introduce gli obiettivi di progetto. La miniserie è accessibile a questo link Daniela De Angelis, Responsabile della Corporate Social Responsibility FIR, ha dichiarato: “Vogliamo ringraziare le nostre Società per la straordinaria partecipazione al progetto e per  aver accolto, formato, incluso nuove rugbiste e nuovi rugbisti, i propri tecnici e le proprie comunità, aprendo le proprie porte anche a nuove forme di gioco che non possono che contribuire a consolidare il ruolo dello sport nel nostro Paese. Insieme ai nostri partner sociali abbiamo affiancato le Società coinvolte nel progetto in processi di formazione attiva, suscitando dibattito e confronto, essenziali per garantire un lascito che potrà continuare ad alimentare il movimento negli anni a venire. La miniserie sviluppata non vuole essere un semplice documento reportistico, quanto uno strumento aggiuntivo di formazione, al servizio di tutto il rugby italiano, per continuare ad alimentare le progettualità alle quali, con Rugby per tutti sempre attivi, abbiamo voluto offrire una visione collettiva e una ribalta  nazionale”.

Impegno Sociale | 20/02/2024

Italia U20, l’esplosione di Scalabrin: “Bellissimo, ma non voglio montarmi la testa. Penso solo alla Francia”

Marco Scalabrin è stato il protagonista assoluto di Irlanda-Italia Under 20, con 2 mete segnate e un’altra magia a propiziare quella di Gritti. L’ala del Vicenza ha vissuto una serata magica, alla quale è mancata solo la vittoria, sfuggita per un punto nel 23-22 finale che ha visto prevalere l’Irlanda. Nonostante le sue giocate abbiano già fatto il giro di tutti i social, Scalabrin rimane saldamente con i piedi per terra, e la testa è tutta al match di venerdì prossimo contro la Francia: “Vogliamo confermare la prestazione della partita contro l’Irlanda, cercando di migliorarci ancora. Chiaramente perdere di un punto fa sempre arrabbiare: noi scendiamo sempre in campo per vincere e continueremo a farlo”. La serata di Cork ha cambiato un po’ di cose, anche a livello personale? “Sì, è una bellissima cosa ma alla fine si tratta di una singola partita. Non mi piace montarmi la testa con queste cose, sono molto felice della mia prestazione ma so che alla fine è tutto momentaneo. Il mio obiettivo deve essere quello di fare sempre prestazioni così”. Hai iniziato molto presto a giocare a rugby. È stato amore a prima vista? “Sì, ho iniziato a 6 anni. Facevo già sport perché avevo fatto un anno di calcio, ma non mi trovavo particolarmente bene. Mio fratello giocava già a rugby e ho deciso di seguirlo, sono andato al Rugby Riviera, dove abito io, e lì è cambiato tutto. Sono stato lì fino a quando non sono entrato nell’Accademia di Treviso e nel Benetton under 19. Da quest’anno gioco ai Rangers Vicenza”. Con l’Irlanda si è vista un’Italia molto diversa rispetto all’esordio con l’Inghilterra. Quello con la Francia sarà un test di conferma? “Sì, non vogliamo ripetere gli errori fatti con l’Inghilterra, ma allo stesso tempo vogliamo dimostrare che quello che abbiamo fatto vedere in Irlanda non è stato un caso e mantenere lo stesso livello. Sappiamo che affronteremo un’altra squadra fortissima, così come lo era Irlanda: la Francia è campione del mondo in carica e per certi aspetti ha un gioco simile a quello irlandese, soprattutto a livello fisico, anche se tende ad allargare di più il pallone”. Contro l’Irlanda cosa è mancato? “Credo che la chiave sia stata il possesso. Avendone avuto troppo poco, l’Irlanda ha avuto tante possibilità di attaccare, e di conseguenza abbiamo commesso troppi falli in difesa concedendo loro troppe occasioni. Chiaramente la pressione c’è perché vogliamo conquistare la prima vittoria, ci teniamo tantissimo e ci crediamo”.

Italia U20 | 20/02/2024

Andrea Piardi, un fischio per la storia

Nel giorno della 131° volta della Calcutta Cup, la prima volta di un arbitro italiano nel 6 Nazioni: sabato 24 febbraio Andrea Piardi dirigerà Irlanda-Galles con l’assistenza di Gianluca Gnecchi. Tutti e due bresciani, coetanei, vecchi amici se si possono definire tali due giovani appena ai di là dei trent’anni, uniti dalla stessa passione che, a dire il vero, in Andrea è stata inoculata da Gianluca. “E’ capitato una sera, nello spogliatoio. Gianluca aveva già cominciato, due anni prima, e così mi ha detto: perché non provi anche tu? Gli ho dato retta, ho smesso di giocare in terza linea, ho iniziato la trafila ed eccomi qui”. All’Aviva Stadium prevista una folta rappresentanza bresciana.“Mio padre Giuseppe, la mia compagna Alessandra, Flavio e Anna, i genitori di Gianluca, e un bel gruppo di amici”. Qualcuno in vena di scherzi dice che Piardi ha cambiato strumento, passando dagli archi ai fiati.“Forse quel qualcuno ha saputo che da bambino suonavo il violino. Ora, il fischietto. A seguire, avanti del Fiumicello e del Brescia, aspirante arbitro, arbitro. Sino alla qualifica di internazionale. Con sei presenze, da assistente, in Coppa del Mondo”. Una vita densa…“Di tempo per una delle mie passioni, le camminate in montagna, ne è rimasto poco. Corro, vado in palestra: l’arbitro deve essere in forma. Pensi, mentre stiamo parlando, sto per salire n aereo: destinazione Galles, per Cardiff-Connacht. Ormai di quella città mi sento cittadino”. E ora, la promozione definitiva. Un italiano a dirigere quello che chiamano la sfida del canale di San Giorgio, il braccio di mare, spesso tempestoso, che divide Irlanda e Galles.“Magnifica occasione ed esperienza coinvolgente in un luogo ricco di fascino, moderno ma già storico. Sono felice per me, inutile nasconderlo, ma lo sono anche per tutto il nostro movimento e per il settore arbitrale”. Il ruolo di chi dirige il match si sta facendo sempre più spinoso, delicato, aperto a discussioni che possono precipitare in polemiche per un uso sempre più diffuso della tecnologia nel tentativo di un’esattezza che non è agevole scovare nel gioco: il rugby ha spesso costruito storia e mito sull’imponderabile, sull’inesatto. Lei cosa ne pensa? “Potrei sbrigarla con un adagio popolare e dire che la situazione è quella del gatto che tenta di mordersi la coda. Il Tmo era nato per decidere se una meta era buona o no. Ora la situazione è cambiata: si ricerca la perfezione e così si ricorre con più frequenza alle immagini ripetute e rallentate. E si sta verificando un progressivo allargamento sui punti che possono creare dubbi, controversie, come l’avanti volontario, l’antigioco”. La partita più difficile che si è trovato a dirigere?“E’ capitato di recente: Bath-Racing 92 di Champions. Tesa, dura, ispida”. Vedrà che anche a Dublino non sarà una gita di piacere.“Lo so ma non ho nessun timore”.

Arbitri | 19/02/2024

Guinness Women’s Six Nations, aperta la biglietteria per le gare interne delle Azzurre

La Federazione Italiana Rugby comunica che a partire da lunedì 19 febbraio è possibile acquistare sul sito di MailTicket (mailticket.it) i biglietti per assistere ai due match interni della Nazionale Femminile dell’Italia, che si giocheranno allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma nell’ambito del Guinness Women’s Six Nations 2024.Le azzurre affronteranno le campionesse in carica dell’Inghilterra sabato 24 marzo (calcio d’inizio alle 16.00) nella prima giornata del Torneo, per poi tornare in campo tra le mura amiche dello stadio di casa sabato 20 aprile, quando ospiteranno la Scozia (calcio d’inizio alle 17.45). I prezzi per assistere alle gare dell’Italia Femminile sono compresi tra i 5 e i 20 euro, con promozioni riservate alle spettatrici e agli Under 18. Guinness Women’s Six Nations 2024: i prezzi dei biglietti delle gare casalinghe (intero/ridotto donne o Under 18) Tribuna Ovest 20€/15€Tribuna Est (10€/5€)Tribuna Nord (10€/5€)Tribuna Sud (10€/5€) ACQUISTA QUI I BIGLIETTI PER ITALIA-INGHILTERRA ACQUISTA QUI I BIGLIETTI PER ITALIA-SCOZIA Tutte le informazioni sono disponibili a questa pagina

Italia Femminile | 19/02/2024

Serie A Elite, Valsugana fa la voce grossa, la Capitolina ipoteca la salvezza

Il turno appena terminato di Serie A Elite Femminile non dà alcun verdetto aritmetico, ma dice molto sugli sviluppi e sulle ambizioni delle otto partecipanti, suddivise in questa seconda fase nel Girone Playoff e nel Girone Playout. Nel primo gruppo non si areresta la corsa delle Valsugirls campionesse d'Italia in carica, che battono Colorno con il risultato di 36-15 e continuano a conquistare 5 punti, come in ogni altra partita della stagione finora. Nell'altra gara del girone, Villorba esce vincente dal Bicocca Stadium, dove il Cus Milano ha lottato fino all'ultimo, conquistando il punto di bonus difensivo. Nel Girone Playout la Capitolina batte con bonus Calvisano e mette 13 punti tra sé e le neopromosse bresciane.Le romane rafforzano dunque la leadership nel gruppo, attestandosi al momento come quinta forza del massimo campionato domestico. La sfida tra Cus Torino e Benetton Treviso finisce con il risultato di 32-5 in favore delle piemontesi, che rimangono in scia alla Capitolina.Serie A Elite Femminile - II Fase, III giornataGirone PlayoffValsugana Rugby Padova v Furie Rosse Colorno Rugby 36-15 (5-0)CUS Milano Rugby v Arredissima Villorba Rugby 19-24 (1-5)Classifica: Valsugana Rugby Padova 15; Arredissima Villorba Rugby 9M Cus Milano Rugby 5; Furie Rosse Colorno Rugby 1Girone PlayoutRugby Calvisano v Unione Rugby Capitolina 21-36 (0-5)Iveco Cus Torino v Benetton Rugby Treviso 32-5 (5-0)Classifica: Unione Rugby Capitolina 13; Iveco Cus Torino 11; Benetton Rugby Treviso 5; Rugby Calvisano 0 Padova - Campo Valsugana Rugby Padova, domenica 18 febbraio 2024Serie A Elite Femminile, IV giornataValsugana Rugby Padova v Colorno Rugby 36-5 (24-0)Marcatori: p.t. 5’ m. Stevanin tr Sillari (7-0), 23’ m. Bonaldo (7-5), 29’ cp Sillari (10-5), 34’ m. Corradini (10-10), 39’ m. Ostuni (15-10) s.t. 48’ m. Ostuni tr Sillari (22-10), 58’ m. Antonazzo  (22-15), 29’ m. Vecchini tr Sillari (29-15), 77’ m. Benini tr Sillari (36-15)Valsugana Rugby Padova: Ostuni Minuzzi; Zampieri, Sillari , Cheval, Rasi (45’ Aggio); Stevanin, Stefan ©; Giordano, Veronese (78’ Da L’io), Margotti; Della Sala, Zamberlan (70’ Calzavara); Fortuna (41’ Gai), Cerato (41’ Vecchini), Jeni (41’ Benini).A disposizione: Visman, Ravani All. BezzatiColorno Rugby: Catellani (77’ Boria); Corradini (70’ Serio), Buso, Mancini, Bonaldo; Capurro, Barbieri (49’ Bertelè); Antonazzo (64’ Fernandez), Locatelli, Jelic (52’ Tedeschi); Carnevall, Prospero (60’ Boledi) (; Dosi, Ch’ella (72’ Rexhepi), Casolin (60’ Francillo)All. RigosaArbitro: Alice TorraCartellini: Calciatori: Sillari 5/5 (VAL) Milano, Bicocca Stadium – domenica 11 febbraio 2024Serie A Elite Femminile, II giornata girone playoffCUS Milano v Rugby Villorba 19-24 (7-19)Marcatori: pt: 6’ m Muzzo tr.Capomaggi (0-7); 12’ m Frangipani  (0-10), 27’ m Zanette tr Capomaggi (0-19); 33’ m Satragno tr. Verocai (7-19) st.50’ m Pagani (12-19); 66’ m Muzzo (12-24); 76’ m Giampaglia tr Verocai (19-24)CUS Milano: Verocai; Mora, Barachetti, Severgnini (51’Maffia), Cavina Gaia (71 Curto) ; Paganini, Bulanti (76’ Calini); Cavina Giulia, Satragno, Ivashchenko (76’ Galleani); Elemi ( c), Pagani; Cassaghi, Fernandez (30’ Giampaglia 35’ Fernandez, 60’ Giampaglia), Turolla.A disposizione: Piuselli,  Fujimoto.All. RigosaRugby Villorba:  Capomaggi; Muzzo, D’Incà, Busato (9’ Copat), Bonotto; Cavina (75’ Brugnerotto), Barattin (C); Frangipane (72’Puppin), Triolo, Bragante ( Tiani); Boso (45’ Ramily), Parise; Zanette (57’ Pegorer), Gurioli (17’ Puppin), Crivellaro (75’ Abiti). A disposizione: NascimbenAll. TubiaArb. Jaco ErasmusCartellini: Calciatori:Verocai (2/3)), Capomaggi (2/4)Note: Terreno di gioco in buone condizioni, giornata fredda e serena. Spettatori 150. Calvisano BS, domenica 18 febbraio 2024Serie A Elite Femminile, 3ª giornata PlayoutRugby Calvisano vs Unione Rugby Capitolina 21-36 (14-22)Marcatori: p.t.5’ m. Grenon nt (0-5); 12’ m. Signorini tr Signorini (7-5); 15’ m. Granzotto tr Granzotto (7-12); 19’ m. Negroni ntr (7-17); 30’ m. Bonvicini tr Signorini (14-17); 37’ m. Negroni ntr (14-22); s.t. 50’ m. Mastrangelo tr Granzotto (14-29); 63’ m. Ramirez tr Signorini (21-29); 73’ m. Pietrini tr Fiorucci (21-36)Rugby Calvisano: Pirpiliu, Marzocchi, Pasquali (Domeneghini), Skofca, Ghironzi, Romersa, Mazzoleni, Armanasco, Sberna (Cap), Guerra, Bonvicini, Signorini, Beretta, Ramirez, Skofca, Rossi (Vezzoli). A disposizione: Costantini, Seck, Murru, Saputo. All. PinnaUnione Rugby Capitolina: Negroni, De Andelis (Fiorucci), Granzotto (Stasi), Gizzi, Grenon (Trinca), Corbucci (Sorgente), Mastrangelo, Errichiello (Albanese Ginammi), Farina, Pietrini, Panfilo, Cacciotti, Cittadini (Nobile), Belleggia, Girotto (Fiorenza)All. MurerArbitro: PellegrinoCartellini: 60’ giallo Granzotto;Calciatori: Signorini 3/4; Granzotto 2/5; Fiorucci 1/1Note: Pomeriggio tiepido e soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 200 circa. Grugliasco, “Campo Angelo Albonico” – domenica 18 febbraio 2024 ore 14.30Serie A Élite FemminileIVECO CUS Torino Rugby v Benetton Rugby Treviso 32-5 (17-0)Marcatori: p.t. 1’ m. Sacchi tr. Sacchi (7-0); 7’ m. Zoboli tr. Sacchi (14-0); 37’ cp Sacchi (17-0); s.t. 44’ m. Luoni nt. (22-0); 57’ m. Zini nt. (27-0); 60’ m. Magatti nt. (27-5); 68’ m. Sacchi nt. (32-5) IVECO CUS Torino Rugby: Pantaleoni; Toeschi, Bruno, Piva, Luoni; Gronda (Cap.), Sacchi; Gai, Comazzi, Epifani (58’ Reverso); Tognoni, Zoboli (58’ Fulcini); Salvatore (58’ Repetto), Hu, Dambros Da Silva (48’ Zini) All. Marshallsay BENETTON Rugby Treviso: Magatti; Barattin (69’ Lera), Agosta, Pellizzon, Giacomazzo; Dall’Antonia, Campigotto; Celli, Tognon (69’ Bacci), Geissbuhler (79’ Sandron); Segato, Este; Franco (58’ Bado), Fent, Bottaro (58’ Stocco) A disposizione: Fontaine, Zorzi, Di LorenzoArb. Ludovico Grosso (Torino)Cartellini: 76’ giallo Dall’Antonia (Treviso) Calciatori: Sacchi (Torino) 3/6; Magatti (Treviso) 0/1Note: Giornata nuvolosa, 15°. Campo in buone condizioni. 250 spettatori 

Campionati | 18/02/2024

BKT URC, Benetton dai due volti. Belle Zebre, con qualche rimpianto. Analisi del decimo turno.

Nella decima giornata di United Rugby Championship il Benetton è stato sconfitto 47-18 da Leinster alla RDS Arena di Dublino, mentre le Zebre hanno ceduto 24-19 al Lanfranchi contro Edimburgo. Partita a due facce per i biancoverdi, che hanno giocato un primo tempo alla pari e sono stati in partita fino al 60’, poi gli irlandesi sono venuti fuori con prepotenza segnando 3 mete fra il 64’ e il 77’, chiudendo il match con un punteggio forse più pesante rispetto ai valori visti in campo. La squadra di Roselli ha giocato una buona partita contro Edimburgo, è stata davanti fino al 70’ e ha ceduto nel finale concedendo 2 mete da drive: il punto di bonus conquistato nel finale è una soddisfazione parziale, perché le Zebre avevano dimostrato di poter battere gli scozzesi. Benetton: un grande primo tempoNella prima frazione il Benetton ha giocato alla pari contro i dominatori del Torneo, andando a segno 2 volte con una doppietta di Mendy e toccando quota 18 con i calci di Umaga, l’ultimo addirittura dalla propria metà campo. Leinster è andato a segno 3 volte con delle accelerazioni brucianti e i soliti multifase logoranti, ma il primo tempo si è chiuso solo sul 21-18 grazie a un’ottima difesa biancoverde. Anche grazie ai ritmi bassi, dovuti alle tante mischie e alla pioggia scrosciante, la squadra di Bortolami ha tenuto bene il campo, poi nella ripresa l’intensità dell’incontro si è alzata e Leinster ha avuto la meglio. Le difficoltà della ripresaLa meta di Jenkins dopo 2 minuti dal ritorno in campo è stata un colpo pesante per il Benetton, che però ha reagito bene continuando a giocare alla pari e rendendosi più volte pericoloso. È mancata un po’ di precisione in attacco, soprattutto nella gestione dei multifase contro una difesa arrembante e furiosa come quella irlandese. La quinta meta di Leinster, arrivata al 64’ con Murphy, ha definitivamente chiuso la partita. Il Benetton non ha più avuto la forza di rispondere, e gli irlandesi sono andati ancora a segno fino al 47-18 finale, eccessivo rispetto a quello che si è visto in campo. Zebre: non basta una grande difesaAl Lanfranchi le Zebre guidano il match contro Edimburgo per 70 minuti, con un’ottima prestazione difensiva (161 placcaggi riusciti, 95% di efficacia) e la solita magia di Simone Gesi a propiziare la meta iniziale di Garcia. In una serata di grandissima difficoltà gli scozzesi si sono affidati alle basi: alla mischia, a una maul sempre avanzante – dalla quale sono nate le due mete in 5 minuti che hanno ribaltato il match – e alle prese aeree del solito Boffelli. La squadra di Roselli ha giocato bene, dimostrandosi ancora una volta competitiva a questi livelli, ma non è riuscita a rompere il tabù scozzese (che dura dal 2018) a causa del troppo possesso (63%) concesso ad Edimburgo, che ha dominato anche dal punto di vista territoriale (73%). Tante occasioniNonostante i pochi palloni a disposizioni, come sempre le Zebre sono riuscite a crearsi delle opportunità grazie alle solite accelerazioni palla in mano, spesso da lontano. I numeri parlano da soli: 5 clean breaks, 14 difensori battuti, 7 offloads, ma una sola meta segnata. Più volte i ragazzi di Roselli sono arrivati nei 22 scozzesi, subendo troppo nel punto d’incontro e subendo più volte dei turnover nei momenti decisivi, tra cui 4 messi a segno dal solo Jamie Ritchie. Tante però le prestazioni individuali incoraggianti: Iacopo Bianchi ha giocato una grande partita sia in attacco, dove ha spesso portato palla in avanzamento, sia in difesa con 20 placcaggi riusciti. Lo stesso ha fatto anche Giovanni Licata, mentre Simone Gesi ha saputo tramutare in meta uno dei pochi palloni giocabili della sua partita. Bene anche Rizzoli e Genovese, che con il loro ingresso hanno rimesso a posto una mischia che nel primo tempo era stata in difficoltà.

Campionati | 18/02/2024