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Guinness Sei Nazioni, Tommaso Menoncello candidato MVP del Torneo
Il centro dell’Italia e della Benetton Rugby Tommaso Menoncello è tra i quattro candidati al titolo di miglior giocatore del Guinness Sei Nazioni 2024 annunciati oggi dall’organizzazione del Torneo. Il trequarti italiano, sempre titolare nei cinque incontri del Sei Nazioni 2024, è stato l’Azzurro ad aver ottenuto più metri dopo il contatto di ogni altro compagno (79 metri) e, insieme all’ala Monty Ioane, uno dei due Azzurri ad aver portato palla per oltre 300 metri totali (303), registrando un 42% di avanzamento dominante palla in mano e il 71% di successo nella conquista della linea del vantaggio insieme al compagno e terza linea Ross Vincent. Il ventunenne trevigiano è anche l’atleta ad aver effettuato il maggior numero di placcaggi dominanti (otto) e vinto il maggior numero di turn-over, quattro, di ogni altro trequarti nel Torneo insieme al compagno di reparto Ignacio Brex. Insieme a Menoncello sono candidati anche l’ala scozzese Duhan van der Merwe, il numero otto dell’Inghilterra Ben Earl e il centro dell’Irlanda vincitrice del Torneo, Bundee Aki. Si vota sino alla mezzanotte di domenica 24 marzo sul sito del Sei Nazioni. Menoncello è il terzo italiano candidato al titolo di MVP del Guinness Sei Nazioni dopo Andrea Masi - unico italiano a vincere il titolo, nel 2011 - ed allo storico capitano della Nazionale Sergio Parisse, candidato nel 2008, 2012 e 2015.
Italia | 19/03/2024
Italia femminile: un grande mix di talento ed esperienza. L’analisi delle convocate per il Sei Nazioni 2024
Comincia l’avventura dell’Italia al Sei Nazioni femminile 2024: le ragazze, guidate da coach Nanni Raineri, esordiranno domenica 24 marzo alle 16 contro l’Inghilterra, per poi affrontare l’Irlanda e la Francia in trasferta, la Scozia in casa e per finire il Galles a Cardiff. Raineri ha scelto 26 giocatrici per iniziare la preparazione alla prima partita: ciò che salta all’occhio, analizzando l’elenco, non è solo l’ottimo mix tra giocatrici esperte e giovani talenti che come sempre rappresenta il punto di forza di questa squadra, ma è anche l’esperienza internazionale già maturata da alcune ragazze ancora molto giovani. Ad esempio, a soli 23 anni Sgorbini conta già 20 presenze in maglia azzurra e ha una notevole esperienza internazionale maturata in Francia, dove con Romagnat ha vinto anche il titolo nazionale. Allo stesso modo la neo-compagna di squadra a Clermont, Gaia Maris, a 22 anni ha già giocato 25 partite ed è in azzurro dal 2021. Ovviamente sarà importante l’apporto di giocatrici come Gai, Stefan, Sillari e la capitana Giordano, insieme a una Beatrice Rigoni che anche in Inghilterra sta facendo vedere tutto il suo talento. Le avanti Raineri si affida al giusto mix di giovani ed esperte. In attesa del ritorno di Vittoria Vecchini, che salterà la prima partita per infortunio, sarà probabilmente Silvia Turani ad indossare la maglia numero 2 aprendo ulteriormente la strada alla concorrenza per il ruolo di pilone sinistro, con Gaia Maris pronta a dare battaglia in mischia, così come Stecca. A destra Lucia Gai farà valere la sua grandissima esperienza: se dovesse giocare tutte e 5 le partite chiuderebbe il Torneo a quota 100 presenze in maglia azzurra. Dietro di lei ci sarà lotta serrata per il posto in squadra, con Pilani e Seye a giocarsi una maglia. Inoltre, Laura Gurioli rappresenta una pedina ulteriormente importante per tutto il reparto avanzato, potendo giocare non solo tallonatrice ma anche terza linea. In seconda linea spazio all’esperienza di Duca e Fedrighi, con Tounesi, Locatelli e Frangipani che come sempre potranno svariare tra seconda e terza in base alle esigenze del match e della squadra. In terza linea, considerando che in futuro potrebbero tornare a disposizione anche Franco e Arrighetti, ci sarà grande concorrenza per occupare i due posti al fianco della capitana Giordano. Detto delle 3 seconde linee adattabili, bisogna aggiungere alla lista Francesca Sgorbini, anche lei giovane ma con tanta esperienza internazionale, capace di garantire avanzamento palla in mano e ottima placcatrice, Beatrice Veronese – che ritorna in Nazionale dopo tanto tempo – e Giulia Cavina, autrice di un ottimo WXV lo scorso ottobre. Mediana e trequarti Per la maglia numero 9 l’esperienza di Sofia Stefan e il talento di Francesca Granzotto (che potrebbe però essere impiegata in tanti ruoli diversi, soprattutto da ala o estremo) garantiscono un reparto completo. Allo stesso modo, ci sarà lotta serrata per la maglia numero 10, con Madia e Stevanin che spesso si sono alternate nel 2023 e che avendo caratteristiche diverse rendono la mediana ulteriormente completa: la prima si distingue particolarmente nella distribuzione e nella gestione del gioco mentre la seconda può giocare quasi da centro aggiunto attaccando spesso la linea. Il reparto trequarti si presenta come sempre pericolosissimo in attacco: Rigoni e Sillari sono come sempre dei punti fermi per talento ed esperienza, D’Incà può consacrarsi dopo un grande 2023, mentre Muzzo è ormai una certezza. Le fiammate di Vittoria Ostuni Minuzzi e la duttilità di Capomaggi completano un reparto eterogeneo e sempre più performante. Italia femminile: le convocate per il Sei Nazioni 2024 Prime lineeLucia GAI (Valsugana Rugby Padova) – 95 caps Laura GURIOLI (Villorba Rugby) – 7 capsGaia MARIS (ASM Romagnat Rugby) – 25 caps Alessia PILANI (Rugby Colorno) – 5 capsSara SEYE (Ealing Trailfinders) – 18 caps Emanuela STECCA (Villorba Rugby) – 8 capsSilvia TURANI (Harlequins) – 30 caps Seconde lineeGiordana DUCA (Valsugana Rugby Padova) – 43 caps Valeria FEDRIGHI (Stade Toulousain) – 50 caps Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby) – 5 capsSara TOUNESI (Sale Sharks) – 35 caps Terze lineeGiulia CAVINA (CUS Milano) – 4 capsElisa GIORDANO (Valsugana Rugby Padova) – Capitana – 65 caps Isabella LOCATELLI (Rugby Colorno) – 46 caps Francesca SGORBINI (ASM Romagnat Rugby) – 20 capsBeatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova) – 16 caps Mediane di mischiaFrancesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina) – 7 caps Sofia STEFAN (Valsugana Rugby Padova) – 82 caps Mediane d’aperturaVeronica MADIA (Grenoble Amazones) – 46 caps Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova) – 11 caps CentriBeatrice RIGONI (Sale Sharks) – 70 caps Michela SILLARI (Valsugana Rugby Padova) – 82 caps Ali/estremiBeatrice CAPOMAGGI (Villorba Rugby) – 12 caps Alyssa D’INCÀ (Villorba Rugby) – 21 caps Aura MUZZO (Villorba Rugby) – 40 caps Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova) – 28 caps
Italia Femminile | 18/03/2024
Italia: un Sei Nazioni in crescendo, una squadra giovane e tanta voglia di confermarsi. L’analisi del Torneo azzurro
Come detto anche da capitan Lamaro nella conferenza stampa di Cardiff, questo Sei Nazioni deve essere un punto di partenza e non di arrivo, per continuare a crescere e guadagnarsi il rispetto di tutti. Ma se chi ben comincia è già a metà dell’opera, questa Italia ha iniziato più che bene: 2 vittorie contro Scozia e Galles, un pareggio in trasferta con la Francia e una sconfitta col bonus con l’Inghilterra. Da rivedere la sconfitta con l’Irlanda, dove comunque si sono viste delle buone cose a livello difensivo che sono state poi il punto di partenza per i risultati delle 3 partite successive. Il quinto posto finale, paradossalmente, sta un po’ stretto agli Azzurri, che hanno chiuso a un solo punto di ritardo dalla Scozia, a 3 dall’Inghilterra e a 4 dalla Francia, in una classifica cortissima. La squadra di Quesada, però, ha anche distanziato notevolmente il Galles, fermo a 4 punti contro gli 11 dell’Italia. Un Sei Nazioni in crescendo Che l’Italia potesse fare un bel Sei Nazioni lo si era capito fin dalla prima giornata: il primo tempo contro l’Inghilterra, davanti ai 57.000 spettatori dell’Olimpico, aveva fatto capire tutte le potenzialità degli Azzurri, rimontati ma mai domi, come dimostra la grande difesa contro un avversario che voleva chiudere la partita e la successiva meta a tempo scaduto di Ioane, che è valsa il primo punto del Torneo. Contro l’Irlanda la squadra di Quesada ha vissuto il pomeriggio più difficile del Sei Nazioni: il 36-0 finale è stato bruciante, ma ha comunque dato segnali importanti al tecnico, in particolare sulla fase difensiva, diventata poi il vero punto di forza dell’Italia, già dalla partita successiva. A Lille, la Francia era scesa in campo con un solo obiettivo: demolire fisicamente gli avversari con la forza dei propri avanti (oltre 100 kg di differenza), ma la squadra di Galthié ha sbattuto contro un muro azzurro, capace di chiudere la porta ai giganti francesi e di sporcare tutti i palloni nel breakdown, rendendo impossibile il lavoro di Lucu, Jalibert e poi Ramos, passato apertura. Chiaramente il rosso a Danty alla fine del primo tempo ha inciso, ma sarebbe riduttivo collegare il pareggio dell’Italia (con Garbisi che è andato a un millimetro da una vittoria storica) solo alla superiorità numerica. Il risultato nasce prima di tutto da una grande difesa e da una grande lucidità di tutto il gruppo, e solo dopo dai maggiori spazi concessi dai francesi, che comunque erano parsi molto nervosi a prescindere dall’espulsione. In ogni caso, l’Italia è cresciuta di partita in partita sotto tutti gli aspetti: difesa, capacità di sfruttare le occasioni, mentalità, e soprattutto in mischia e touche, un po’ balbettanti all’inizio e molto più solide alla fine del Torneo, come dimostrano le grandi prestazioni di Fischetti e Ferrari di fronte a una prima linea gallese in grande sofferenza. La svolta Quella di Lille è stata la partita della svolta, quella dell’Olimpico (sold out con 70.000 spettatori) è stata invece la prova che la squadra di Quesada faceva sul serio: di fronte c’era una Scozia che doveva vincere per restare in corsa per il Sei Nazioni (e la successiva sconfitta dell’Irlanda le avrebbe dato ragione) e che ha giocato una grande partita, provando con le giocate di Russell a innescare il dinamismo di Kinghorn e la furia di Van der Merwe e Steyn. Di fronte però c’era un’Italia molto diversa a livello di testa: nonostante lo svantaggio di 14-3 prima e di 22-10 poi, gli Azzurri hanno continuato a fare la loro partita senza scomporsi, mettendo sempre più pressione alla Scozia e battendola con un grandissimo secondo tempo. Ciliegina sulla torta: la difesa sulle 24 fasi di assalto finale della Scozia, arresasi di fronte al muro azzurro. Il resto è storia recente: a Cardiff l’Italia ha tenuto il Galles a 0 punti per 60 minuti, una cosa riuscita a ben pochi da quelle parti, dominando la partita e mettendola poi in cassaforte con i calci di Page-Relo e Garbisi. Le due mete subite nel finale bruciano un po’, ma possono essere comunque utili per ricordare a una squadra giovanissima quanto al Sei Nazioni – e a livello internazionale in generale – basti poco per cambiare tutto, da una parte e dall’altra. Confermarsi Ora l’obiettivo è confermare quanto fatto vedere in questo Sei Nazioni 2024. Il primo passo sarà il tour estivo, storicamente ostico per l’Italia, che vedrà 3 partite contro 3 formazioni molto difficili da affrontare, soprattutto in trasferta: Tonga, Samoa e Giappone. L’ultimo tour, nel 2022, non è andato benissimo, e proprio per questo fare una bella estate in termini di risultati e prestazioni sarà importante per continuare il percorso di crescita di questa squadra, oltre ad essere un’occasione per allargare ulteriormente la rosa. Anche perché a novembre arriveranno Argentina e All Blacks, rispettivamente quarta e seconda dell’ultima Rugby World Cup: due squadre contro le quali gli Azzurri dovranno dimostrare di essere davvero diventati grandi.
Italia | 18/03/2024
Ranking World Rugby, gli Azzurri salgono all’ottavo posto
La vittoria di Cardiff sul Galles nel turno conclusivo del Guinness Sei Nazioni maschile lancia l’Italia all’ottavo posto del ranking internazionale. Gli Azzurri di Quesada scavalcano proprio il Galles, che scivola al decimo posto, superato anche dall’Australia. Per la Nazionale maschile si tratta del posizionamento più alto mai raggiunto, e toccato per una sola settimana nel marzo del 2007 proprio grazie all’indimenticabile vittoria colta sempre sul Galles al Flaminio di Roma.In un anno l’Italia ha conquistato sei posizioni nel ranking, passando dalla quattordicesima posizione occupata a conclusione del Torneo 2023 all’attuale ottava piazza con cui gli Azzurri si presenteranno al via della finestra internazionale estiva che li vedrà sfidare in trasferta a luglio Tonga, Samoa e Giappone. I Campioni del Mondo in carica del Sudafrica restano in vetta, seguiti dall’Irlanda che ha confermato il titolo nel Guinness Sei Nazioni maschile. Concluso il Torneo maschile, prende il via nel weekend il Guinness Women’s Six Nations: l’Italia debutta nel Sei Nazioni 2024 da settima forza del ranking, trovando subito sulla propria strada, domenica 24 marzo a Parma, l’Inghilterra che guida costantemente la graduatoria mondiale da ormai un quadriennio.
Italia | 18/03/2024
Festival 6 Nazioni U18, le future stelle del Torneo dal 30 marzo a Parma
I migliori atleti U18 d’Europa in campo al Lanfranchi in tre giornate Tutti gli incontri in diretta streaming e con accesso gratuito allo Stadio Georgia e Portogallo si uniscono al Festival per sviluppare il proprio rugby d’élite Lo Stadio “Sergio Lanfranchi”, casa delle Zebre Parma nello United Rugby Championship e della Nazionale Italiana Femminile nel Guinness Women’s Six Nations, conferma la propria vocazione di impianto internazionale ospitando dal 30 marzo al 7 aprile il Festival 6 Nazioni Maschile U18. I migliori prospetti giovanili delle Sei Nazioni si sfideranno in tre giornate di gara il 30 marzo, il 3 aprile e il 7 aprile, in una serie di test-match strategici nel percorso di formazione di alto livello delle future stesse del Torneo Sei Nazioni. Al Festival U18 maschile, organizzato per la prima volta dalla Federazione Italiana Rugby con il supporto della franchigia federale delle Zebre Parma, prenderanno parte in via inedita anche le Nazionali U18 di Georgia e Portogallo, due delle Nazionali Tier 2 che hanno mostrato la maggior competitività sulla scena internazionale degli ultimi anni, ampliando così le opportunità di confronto e di sviluppo del rugby europeo di alto livello. Tutti i dodici incontri del Festival 6 Nazioni U18 Maschile saranno disponibili in diretta streaming sul canale Youtube del Sei Nazioni, mentre le partite dell’Italia U18 saranno visibili in streaming anche sul sito ufficiale federugby.it e sul canale Youtube della Federazione Italiana Rugby. Per offrire agli appassionati, alle famiglie ed agli addetti ai lavori l’opportunità di non perdere nemmeno un minuto di azione sul prato del “Lanfranchi” l’accesso al Festival 6 Nazioni U18 sarà totalmente gratuito in tutte le tre giornate di gara. L’Italia debutterà sabati 30 marzo alle 13.15 contro il Portogallo, per poi sfidare l’Irlanda alle 17.45 di mercoledì 3 aprile e chiudere domenica 7 aprile sempre alle 17.45 contro la Scozia. Marzio Innocenti, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha dichiarato: “Ospitare in Italia il Festival Sei Nazioni U18 testimonia l’impegno di FIR alla formazione dei giovani più promettenti prodotti dal nostro movimento ed al contempo pone l’accento sulla nostra volontà di contribuire proattivamente allo sviluppo del rugby europeo di alto livello anche al di là dei tradizionali confini del Torneo. Vivremo, ma soprattutto faremo vivere a questi giovani una settimana che tutti loro porteranno nel cuore per il resto della loro vita, creando legami e ricordi che andranno ben oltre il risultato del campo. Da innamorato del nostro Gioco, non vedo l’ora di vedere in azione i nostri ragazzi e i loro avversari e di godermi l’azione e le emozioni del Festival, insieme ai tanti appassionati e portatori d’interesse che non vorranno perdersi nemmeno un minuto dell’azione che i futuri protagonisti del rugby d’élite dell’Emisfero Nord metteranno in campo a Parma”.
Italia U18 | 18/03/2024
Nazionale U18 Femminile, le convocate per il Six Nations Festival U18
Il Responsabile Tecnico della Nazionale Italiana U18 Femminile di Rugby, Diego Saccà, ha diramato la lista delle 28 atlete che prenderanno parte al raduno di preparazione e alle gare del Women’s U18 Six Nations Festival, in programma a Colwyn Bay (Galles) dal 29 marzo. Le Azzurrine saranno in raduno dal 24 marzo al CPO Giulio Onesti di Roma e partiranno poi per il Regno Unito. Qui di seguito la lista delle 28 convocate: Giulia AFFINITO (Rugby Parabiago)Mary AKOSA (Rugby Colorno)Alice ANTONAZZO (Rugby Colorno)Alia BITONCI (Valsugana Rugby Padova)Alessia CAGNOTTO (Cus Torino)Beatrice CANDELA (Rugby Colorno)Valentina CARCIANI (Rugby Perugia)Elisa CECATI (Volvera Rugby)Chiara CHELI (Rugby Colorno)Virginia CITTADINI (Unione Rugby Capitolina)Chiara COLELLA (CUS Milano Rugby)Martina COMPARE (Rugby Parabiago)Rita DA LIO (Valsugana Rugby Padova)Carola FOGARIN (Valsugana Rugby Padova)Laura FOSCATO (CUS Milano Rugby)Vittoria FRANCOLINI (Unione Rugby Capitolina)Elena GIORGETTI (Rugby Perugia)Teiria JENSEN (Villorba Rugby)Kristin KONE (CUS Milano Rugby)Ester LEPRI (US Roma Rugby)Asia LICCARDO (CUS Milano Rugby)Antonella MAIONE (Neapolis Campania Felix)Anita PIETROBON (Castres Olympique)Emma RAPPO (Rebels Rugby VI Est)Ania ROSINI (Rugby Colorno)Cecilia STAFOGGIA (US Roma Rugby)Giulia TURATTO (Valsugana Rugby Padova)Vittoria ZENI (Valsugana Rugby Padova)
Italia U18 femminile | 18/03/2024
I numeri dell’Italia femminile e le statistiche al Sei Nazioni
La storia dell’Italia femminile comincia a Riccione, il 22 giugno 1985: le Azzurre giocarono la prima partita della loro storia contro la Francia, pareggiando per 0-0. Dopo 39 anni, l’Italia è una delle principali potenze del rugby femminile mondiale, e si presenta al Sei Nazioni 2024 come settima del ranking. I numeri all time dell’Italia femminile L’Italia ha disputato 189 partite ufficiali, ottenendo 70 vittorie, con 4 pareggi e 115 sconfitte. In totale le Azzurre hanno segnato 2737 punti, subendone 4155. La squadra che l’Italia ha affrontato più volte è proprio la Francia, sfidata 3 volte nelle prime 3 partite della sua storia e 28 volte in totale, con 5 vittorie azzurre: 1996, 2013, 2015, 2019 e 2022. La squadra più battuta dalle Azzurre è la Scozia, 16 vittorie su 24 incontri. L’Italia ha partecipato anche a 5 Coppe del Mondo, raggiungendo per la prima volta i quarti di finale nel 2022. La giocatrice più presente nella storia dell’Italia è Sara Barattin con 116 presenze, mentre la miglior marcatrice è Veronica Schiavon con 383. La prima in attività, e seconda assoluta, è Michela Sillari con 279 punti. Sillari è anche la giocatrice che ha segnato più punti in una singola partita (23 contro la Scozia nel 2018) e quella che ha segnato più mete in un singolo match, 3 come Manuela Furlan. La giocatrice con più mete segnate in assoluto è Manuela Furlan con 20, mentre Sofia Stefan è la migliore tra quelle in attività con 16. La vittoria più larga dell’Italia è un 52-0 del 2005 contro la Germania e quella con più punti segnati è il 65-22 del 2012 contro le Samoa, mentre la sconfitta più larga è un 74-0 subito a Parma dall’Inghilterra nel 2022. Il record in una partita dei Mondiali invece è appannaggio di Michela Tondinelli, 19 contro la Russia nel 1998. L’Italia ha vinto anche 2 edizioni della Coppa delle Nazioni (2002 e 2006) e una del campionato europeo, nel 2005. In realtà si tratta della stessa competizione, solo che Rugby Europe assegnava il titolo di campione europeo ogni 4 anni, mentre le altre edizioni non venivano conteggiate ufficialmente. Le Azzurre sono giunte al secondo posto del WXV 2023, vincendo tutte le partite con il bonus offensivo, chiudendo a pari punti con la Scozia ma concludendo seconde per differenza punti. Sono 3 le Azzurre che hanno indossato la maglia delle Barbarians: Silvia Turani nel 2019, Sara Barattin e Maria Magatti nel 2023. Le statistiche dell’Italia al Sei Nazioni femminile L’Italia partecipa al Sei Nazioni femminile dal 2007, quando prese il posto della Spagna: da quel momento, le Azzurre hanno disputato 82 partite vincendone 23, con 3 pareggi e 57 sconfitte, 900 punti segnati e 1995 subiti. Il miglior risultato dell’Italia è il secondo posto del 2019, ottenuto conquistando 3 vittorie (Scozia, Irlanda e Francia) e un pareggio contro il Galles. Anche in questo caso, la Scozia è la “vittima” preferita delle Azzurre, che hanno vinto 10 volte su 16 partite, con in mezzo un pareggio e 4 sconfitte. Dall’ingresso nel Torneo del 2007 al 2023 sono 6 le capitane che hanno guidato la Nazionale azzurra: Licia Stefan (2007), Paola Zangirolami (dal 2008 al 2012), Silvia Gaudino (dal 2013 al 2015), Sara Barattin (dal 2016 al 2018), Manuela Furlan (2019, e poi 2021 e 2022) ed Elisa Giordano, capitana nel 2020 e nel 2023. Il record di presenze italiane nel Torneo è detenuto da Sara Barattin (78 presenze), quello di punti da Veronica Schiavon (201) e quello delle mete da Manuela Furlan (12). Quest’ultimo può essere superato quest’anno, visto che la prima giocatrice in attività (terza globale, dietro Furlan e Bettoni) in classifica è Beatrice Rigoni con 10 marcature. Schiavon è anche la giocatrice ad aver segnato più punti in una singola partita dell’Italia al Sei Nazioni: 21 nella vittoria per 31-10 contro la Scozia. La vittoria italiana più larga in una partita del Sei Nazioni risale al 2014 (45-5 contro la Scozia) mentre la sconfitta col passivo più alto è lo 0-74 subito nel 2022 contro l’Inghilterra. La miglior striscia di risultati positivi nel Sei Nazioni risale al biennio 2018-19, con 4 vittorie e un pareggio. La peggiore invece risale al biennio 2007-08, con 9 sconfitte di fila. L’Italia ha conquistato anche un Trofeo Anita Garibaldi, battendo la Francia nel 2019 per 31-12 con mete di Furlan, Bettoni, Stefan e Rigoni, una trasformazione e 3 calci di punizione di Sillari. I piazzamenti dell’Italia femminile al Sei Nazioni 2007 – 6ª 2008 – 5ª con 1 vittoria (Scozia) 2009 – 6ª2010 – 5ª con 1 vittoria (Galles) e 1 pareggio (Scozia)2011 – 5ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2012 – 5ª con 1 vittoria (Scozia)2013 – 5ª con 2 vittorie (Francia e Scozia)2014 – 4ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2015 – 3ª con 3 vittorie (Scozia, Francia e Galles)2016 – 5ª con 2 vittorie (Scozia e Galles)2017 – 6ª2018 – 4ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2019 – 2ª con 3 vittorie (Scozia, Irlanda e Francia) e 1 pareggio (Galles)2020* (Il Torneo non fu disputato per intero) – 4ª con 1 vittoria (Galles)2021* (Il Torneo si tenne in versione “ridotta” con sole 3 partite) – 4ª con una vittoria (Scozia)2022 – 5ª con 2 vittorie (Scozia e Galles)2023 – 5ª con 1 vittoria (Irlanda)
Italia Femminile | 18/03/2024
Serie A Elite Maschile, Petrarca vincente nel big match di giornata, Valorugby batte Vicenza
Il quindicesimo turno di Serie A Elite Maschile si chiude con la vittoria esterna del Petrarca su Colorno in una partita punto a punto, conclusasi col risultato di 28-30 in favore dei vice campioni d'Italia, che così sorpassano proprio Colorno in classifica. Nell'altro match di giornata, Valorugby ha la vita facile contro Vicenza e chiude la partita con il risultato di 31-13, nel match che segna l'addio di Marco Fuser (che vanta anche 41 caps in Azzurro) al rugby giocato. Vicenza ancora ultimo in classifica a quota 2 punti. Qui di seguito il dettaglio di giornata e i tabellini dei due match domenicali: Serie A Elite Maschile – XV Turno Sabato 16 marzo, ore 13:30, Mogliano Veneto, Campo Maurizio Quaggia- in diretta su DAZNMogliano Veneto Rugby v Rugby Lyons 38-32 (5-2)Arb: Franco Rosella (RM) Sabato 16 marzo, ore 14:00, Roma, Campo Gelsomini – in diretta su DAZNFiamme Oro Rugby Roma v Rugby Rovigo Delta 24-33 (0-4)Arb: Gianluca Gnecchi (BS) Domenica 17 marzo, ore 14:30, Colorno, Campo Maini – in diretta su DAZNRugby Colorno 1975 v Rugby Petrarca 28-30 (1-4)Arb: Clara Munarini (PR) Domenica 17 marzo, ore 16:00, Reggio Emilia, Stadio Mirabello – in diretta su DAZN e su RaiSportValorugby Emilia v Rugby VicenzaArb: Alberto Favaro (VE) La Classifica: La Classifica: FEMI-CZ Rovigo 50; Rugby Viadana 1970 punti 46; Petrarca Rugby 43; Valorugby Emilia 42; HBS Colorno 40; Fiamme Oro Rugby 31; Sitav Rugby Lyons 22; Mogliano Veneto Rugby 22; Rangers Vicenza* 2* una partita in meno Colorno, “HBS Stadium” – domenica 17 marzo 2024 Serie A Elite Maschile - XV giornataHBS Colorno v Petrarca Padova 28-30 (19-10) Marcatori: p.t.: 13’ c.p. Lyle (0-3); 15’ c.p. Hugo (3-3); 24’ m. Leaupepe tr. Hugo (10-3); 33’ c.p. Hugo (16-3); 37’ c.p. Van Tonder (19-3); 40’ m. Esposito tr. Lyle (19-10) s.t.: 43’ m. Fernandez tr. Lyle (19-17); 52’ m. Trotta tr. Lyle (19-24); 57’ c.p. Hugo (22-24); 62’ c.p. Hugo (25-24); 66’ c.p. Lyle (25-27); 68’ c.p. Hugo (28-27); 78’ c.p. Lyle (28-30)HBS Colorno: Van Tonder (Cap); Leaupepe; Ceballos (72’ Pavese), Waqanibau; Batista; Hugo, Del Prete (57’ Palazzani); Mbandà, Manni, Popescu (33’ Mordacci); Van Vuren (74’ Roldan), Butturini; Tangredi (57’ Leso), Ferrara (78’ Fabiani), Franceschetto (57’ Lovotti)Non entrato: CachanAll. CasellatoPetrarca Padova: Lyle; Esposito; De Masi (69’ Scagnolari), Broggin; Fou; Fernandez (74’ Citton), Tebaldi; Vunisa (52’ Ghigo), Nostran, Casolari (69’ Marchetti); Trotta (Cap), Galetto (69’ Romanini); Hughes (72’ Bizzotto), Montilla (55’ Luus), Brugnara (63’ Borean)All. MarcatoArb.: Clara Munarini (PR)AA1: Alex Frasson (TV) AA2: Daniele Pompa (CH)4° uomo: Ferdinando Cusano (VI)TMO: Stefano Roscini (MI)Cartellini: al 18’ giallo ad Esposito (Petrarca Padova); Calciatori: Hugo (HBS Colorno) 6/6; Lyle (Petrarca Padova) 6/6; Van Tonder (HBS Colorno) 2/2Note: Giornata nuvolosa, vento 7 Km/h da est (15°). Campo in ottime condizioni. 1000 spettatori.Punti conquistati in classifica: HBS Colorno 1; Petrarca Padova 4Player of the match: Albert Batista (HBS Colorno) Reggio Emilia, Stadio “Mirabello” – domenica 17 marzo 2024, ore 16.00SERIE A ÉLITE MASCHILE, XV giornata – diretta DAZNValorugby Emilia v Rangers Rugby Vicenza 31 - 13 (19 -13)Marcatori: p.t. 7’ m. Barnes tr. Farolini (7-0), 12’ m. Pretz tr. Bruniera (7-7), 14’ m. Bertaccini tr Farolini (14-7), 19’ c.p. Bruniera (14-10), 27’ c.p. Bruniera (14-13), 40’ m. Mastandrea (19-13); s.t.72’ m. Favre (24-13), 79’ m. Farolini tr. Farolini (31-13).Valorugby Emilia: Farolini; Mastandrea, Resino, Bertaccini (17’ Ledesma), Pagnani; Barnes (65’ Colombo), Violi; Ruaro (60’ Paolucci), Sbrocco, Nasove (78’ Rimpelli Dav); Gerosa (48’ Du Preez), Dell’Acqua ©; Mattioli (48’ Favre), Marinello (60’ Garziera), Rimpelli Dan (68’ Mazzanti).All. Violi/Fonzi/RandisiRangers Rugby Vicenza: Bruniera (74’ Ruzza); Williams, Sanchez-Valarolo, Lisciani, Poletto (60’ Scalco); Mercerat©, Gelos (74’ Zanon); Gomez, Trambaiolo (67’ Pontanari), Tonello (41’ Roura); Pontarini, Andreoli; Messina (38’ Avila-Recia), Pretz (74’ Franchetti), Braggie’(22’ Lazzarotto).All. Cavinato/MintoArb.: Favaro (VE)AA1: Angelucci (LI), AA2: Merli (AN)Quarto Uomo: Filippo Bertelli TMO: Liperini (LI)Calciatori: Farolini (Valorugby Emilia) 3/5 ; Bruniera (Rugby Vicenza) 3/4Note: giornata nuvolosa, circa 18°, campo in buone condizioni. A fine partita cerimonia di saluto da parte dei suoi compagni di Marco Fuser che lascia il rugby giocato al termine di un carriera internazionale che lo ha portato anche ad indossare la maglia Azzurra della Nazionale Italiana (41caps). Spettatori circa 500.Punti conquistati in classifica: Valorugby Emilia 5 ; Rangers Rugby Vicenza 0Player of the Match: Nicolas Sbrocco (Valorugby Emilia)
Campionati | 17/03/2024
Italia Under 20: una squadra completa e che imparerà dalle sconfitte. L’analisi del Sei Nazioni di categoria
Il Sei Nazioni Under 20 dell’Italia non si è chiuso nel migliore dei modi, ma la sconfitta contro il Galles non cancella quanto di buono fatto vedere dagli Azzurrini nel corso di tutto il Torneo. Il secondo tempo di Cardiff – nel quale, come ribadito anche da coach Brunello, è mancato il giusto approccio – sarà un importante insegnamento per il futuro: un futuro che però si prospetta roseo, perché l’Italia ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra forte e competitiva e ha battuto la Francia campione del mondo – in trasferta – e ha battagliato alla pari, perdendo di un solo punto, contro l’Irlanda, oltre a ribadire ancora una volta la propria superiorità sulla Scozia, battuta nettamente a Treviso. Il Sei Nazioni Under 20 è stato vinto dall’Inghilterra, con l’Irlanda seconda e la Francia terza. L’Italia ha chiuso al quarto posto con 10 punti (frutto di 2 vittorie e una sconfitta con bonus) davanti al Galles e alla Scozia. Una squadra completa Ciò che salta all’occhio è sicuramente l’eterogeneità di questo gruppo. Brunello ha a disposizione una formazione non solo dominante in mischia, come lo è sempre stata negli ultimi anni, ma che può dire la sua anche nel reparto arretrato. Il primo nome è quello di Marco Scalabrin, letteralmente esploso nel match di Cork con l’Irlanda (due mete e un assist per la marcatura di Gritti) e poi trascinatore degli Azzurrini contro la Francia, ma sono tanti i ragazzi che si sono distinti: dal mediano Pucciariello all’estremo Belloni, l’altra ala Elettri e i centri Bozzo, Zanandrea e Fusari. Soprattutto contro Irlanda, Francia e Scozia i trequarti italiani sono stati bravi a capitalizzare il lavoro della mischia, e quando la mediana ha mosso al pallone al largo sono riusciti a portare a casa punti preziosi. Davanti, anche quest’anno Marcos Gallorini si è imposto come uno dei piloni più promettenti del panorama europeo. Meglio di lui ha fatto solo il pilone sinistro dell’Inghilterra Asher Opoku, l’unico che lo ha messo in difficoltà: va detto, però, che l’inglese vanta già un notevole minutaggio con i Sale Sharks, con i quali ha giocato 10 partite quest’anno tra Premiership, Premiership Rugby Cup e Champions. Per il resto, Gallorini ha messo alla frusta tutti i piloni che si è trovato davanti, compreso il gallese Morse nonostante la sconfitta. Dall’altra parte anche Pisani ha fatto bene, mentre Piero Gritti (che è 2005, e quindi avrà ancora un altro anno di Under 20 a disposizione per crescere ulteriormente) si è già imposto come regista della rimessa laterale e ha fatto grandi miglioramenti nel breakdown. Il capitano Botturi ha confermato quanto fatto vedere già nel 2023, e con il tempo si è “sgrezzato” migliorando la disciplina e la gestione dei palloni in uscita dalla mischia, mentre Bellucci è stato sia il miglior placcatore dell’Italia (67 placcaggi) sia il miglior azzurro nel breakdown con 9 turnover conquistati. Esame di maturità A livello tecnico questa Italia c’è, e il Mondiale Under 20 (29 giugno-19 luglio 2024 in Sudafrica) sarà un’importante prova di maturità che aiuterà a capire dove questi ragazzi possono arrivare. Il girone non è per niente facile, con gli Azzurrini che dovranno vedersela con Georgia, Australia e Irlanda per uno o massimo due posti nelle semifinali per il titolo. Si sa, il Mondiale richiede ancora più lucidità e continuità: si giocano 5 partite in 21 giorni, e basta sbagliarne una per vedere compromesso tutto il cammino. Lo scorso anno, gli Azzurrini passarono nel giro di 80 minuti dal sogno della semifinale per il titolo allo spettro dei playout retrocessione, ma nonostante un Mondiale difficile riuscirono comunque a conquistare la grande soddisfazione della prima vittoria contro il Sudafrica. L’obiettivo, ora, sarà dare continuità a quanto fatto vedere nel Sei Nazioni Under 20, migliorandosi sempre di più.
Italia U20 | 17/03/2024
Galles-Italia 21-24, Lamaro e Quesada in conferenza: “Felici e consapevoli, ora dobbiamo continuare a lavorare”
Gonzalo Quesada e Michele Lamaro parlano in conferenza stampa dopo la vittoria per 21-24 al Principality Stadium di Cardiff, che conclude un Guinness Men’s Six Nations importante per l’Italia, che centra tre risultati utili (un pareggio a Lille con la Francia, una vittoria a Roma con la Scozia e quella di oggi con il Galles) e mostra un ottimo stato di forma.“La scorsa settimana ci eravamo detto che sarebbe stata una grande opportunità per fare la nostra storia, abbiamo festeggiato a Roma dopo la Scozia, ma con la testa a questa partita. Ora abbiamo un altro step da fare: tornare al club e finire al meglio la stagione. In 24 anni di storia non ci era mai capitato di vivere così tanti successi, quindi è doveroso anche celebrare il momento prendendo tutto ciò che c’è da prendere in questo Sei Nazioni” dice Lamaro, a cui fa eco coach Quesada: “Siamo un bellissimo gruppo, soprattutto a livello umano. Sono arrivato 5 mesi fa e ho lavorato tanto con questo staff e questi giocatori perché lavorare con questa squadra è stato per me un’opportunità. Ogni settore dello staff e ogni membro del gruppo squadra ha lavorato al meglio. Mitch (Lamaro, ndr.) è uno dei migliori capitani con cui abbia mai lavorato”.Sui dettagli della partita Quesada è chiaro “Abbiamo segnato la meta di Pani nel secondo tempo con un’azione nata da un lancio di gioco, un movimento che avevamo studiato in settimana. La difesa è stata incredibile, abbiamo segnato due bellissime mete, quindi voglio fare i complimenti ai ragazzi”.Lamaro torna poi sulla costruzione e sul percorso: “Dopo il mondiale avevo detto che non erano le due ultime partite a definirci. Allo stesso modo non sono queste due ultime partite a definirci. Dobbiamo lavorare ancora tanto: dobbiamo continuare a spingere in questa direzione, consapevoli che non abbiamo ancora espresso tutto il nostro potenziale. Dobbiamo costruire qualcosa di solido e che possiamo usare a nostro favore. Dobbiamo lavorare tanto con il club quanto con la nazionale. Lo sport è così: non conta ciò che abbiamo fatto oggi, ma quello che faremo da domani”.
Italia | 16/03/2024
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