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Quilter Nations Series: la presentazione di Italia-Cile

Le Quilter Nations Series degli Azzurri si chiudono con Italia-Cile. Sabato 22 novembre alle 21.10 Los Condores scenderanno in campo per la prima volta in casa di una formazione Tier 1, dopo aver ospitato la Scozia lo scorso anno. L’Italia vuole chiudere bene un novembre finora molto soddisfacente e allo stesso tempo allargare ulteriormente la profondità del proprio gruppo, mentre il Cile ha voglia di dimostrare nuovamente al mondo di essere una squadra competitiva dopo aver superato le Samoa nei playoff, conquistando per la seconda volta consecutiva la qualificazione al Mondiale. Come arriva l’Italia Anche se c’è qualche rimpianto per com’è andata la partita col Sudafrica finora il novembre degli Azzurri è stato di altissimo livello. Una grande vittoria con l’Australia, con un secondo tempo di altissima qualità, e poi un’altra prestazione di spessore contro i campioni del mondo in carica, con un primo tempo dominato nel quale la squadra di Quesada avrebbe potuto ottenere qualcosa di più e un match che fino al 70’ è stato punto a punto. Gli Azzurri vogliono chiudere bene queste Quilter Nations Series, e per farlo serve una bella vittoria col Cile. Inoltre, la partita di Genova sarà anche l’occasione per allargare ulteriormente il gruppo azzurro, un obiettivo che Gonzalo Quesada persegue dall’inizio del suo mandato: dalla panchina potrebbero infatti esordire altri due giovanissimi, Enoch Opoku ed Edoardo Todaro. Come arriva il Cile Il Cile arriva a Genova sulle ali dell’entusiasmo, dopo una storica seconda qualificazione consecutiva. Los Condores avevano già giocato contro delle Tier 1, ma solo in campo neutro (Inghilterra, Argentina e Giappone al Mondiale di Francia 2023) o in casa, contro la Scozia nel 2024. I cileni si sono guadagnati questa sfida sul campo, battendo le Samoa nei playoff di qualificazione al Mondiale: gli avversari dell’Italia dovevano essere inizialmente gli isolani, ma la sconfitta li ha costretti a giocare il torneo di ripescaggio di Dubai, liberando il posto per i Condores che insieme alla qualificazione hanno conquistato anche la prima partita della loro storia in casa di una Tier 1. La nazionale sudamericana è dotata di una mischia competitiva e nel breakdown è molto insidiosa e combattiva, e con queste armi proverà a mettere in difficoltà l’Italia in un appuntamento storico. Tutte le informazioni per seguire Italia-Cile La sfida tra Italia e Cile sarà trasmessa sabato 22 novembre alle 21.10 in diretta tv su Rai Sport (in chiaro) e Sky Sport Arena. Diretta streaming su RaiPlay e NOW. L’arbitro del match sarà l’inglese Adam Leal, coadiuvato dagli assistenti gallesi Adam Jones e Ben Connor. Al TMO il gallese Ben Whitehouse, al bunker l’inglese Stuart Terheege. Le formazioni di Italia-Cile Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Mirko Belloni, 13 Tommaso Menoncello, 12 Leonardo Marin, 11 Monty Ioane, 10 Giacomo Da Re, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Tommaso Di Bartolomeo, 1 Muhamed Hasa A disposizione: 16 Pablo Dimcheff, 17 Danilo Fischetti, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Enoch Opoku Gyamfi, 20 Manuel Zuliani, 21 Martin Page-Relo, 22 Juan Ignacio Brex, 23 Edoardo Todaro Cile: 15 Matías Garafulic, 14 Clemente Armstrong, 13 Domingo Saavedra, 12 Santiago Videla, 11 Nicolás Saab, 10 Juan Cruz Reyes, 9 Lucas Berti, 8 Alfonso Escobar, 7 Clemente Saavedra (C), 6 Ernesto Tchimino, 5 Javier Eissmann, 4 Santiago Pedrero, 3 Iñaki Gurruchaga, 2 Augusto Böhme, 1 Javier Carrasco A disposizione: 16 Raimundo Martínez, 17 Salvador Lues, 18 Matías Dittus, 19 Bruno Sáez, 20 Augusto Villanueva, 21 Sebastián Bianchi, 22 Tomás Salas, 23 Joaquín Milesi

Italia | 22/11/2025

Coppa Italia, Colorno batte Parabiago 56-29 (5-1) nell’anticipo del venerdì del quinto turno

Il quinto turno della Coppa Italia 2025 si apre con l'anticipo del Venerdì tra Colorno e Parabiago. Nel match in terra emiliana a spuntarla sono in biancorossi, che superano gli avversari con il risultato di 56-29, ottenendo 5 punti e lasciandone uno di bonus offensivo agli ospiti. Sabato e domenica le altre gare di giornata, su cui spicca il derby tra Petrarca e Rovigo, in programma sabato alle 14.30 Colorno (PR), “PuntoPack Park” – venerdì 21 novembre 2025Coppa Italia, V GiornataHBS Colorno vs Rugby Parabiago 56-29 (42-22)Marcatori: 1t.: 3’ cp Comotto (0-3), 5’ m Moore tr Ceballos (7-3), 18’ m Ledesma tr Ceballos (14-3), 24’ m Koffi tr Ceballos (21-3), 27’ m Comotto tr Comotto (21-10), 30’ m Cattaneo tr Ceballos (28-10), 32’ m Ceballos tr Ceballos (35-10), 33’ m Cortellazzi tr Comotto (35-17), 37’ m Popescu tr Ceballos (42-17), 40’ m Cocca (42-22) 2t.: 60’ m Tontini tr Ceballos (49-22), 65’ m Cornejo tr Comotto (49-29), 79’ m Agnelli tr Ceballos (56-29)HBS Colorno: Cattaneo (60’ Bozzoni), Villalba, Ceballos (Cap), Visinia, Moore (50’ Cantoni), Avitabile, Ventresca (47’ Gelos), Koffi, Popescu (53’Mugnaini T.), Ledesma (40’ Tontini), Butturini, Cannata, Ascari (52’Cordì), Sangiorgi (58’ Higgihs (70’ Agnelli)), Garziera,All. GarciaRugby Parabiago: Silva Soria, Cortellazzi (40’ Tlome), Ghidetti (58’Salvetti), Sala (58’ Morelli), Cocca, Comotto, Grassi, Inverinizzi, Ferrazzi, Ferioli (40’ Uristani), Bertoni (40’ Mugnaini G.), Toninelli, Van Rhyn (40’ Castellano), Cornejo (66’ Divis), Antonini (Cap)(40’ Trombetta)All. PorrinoArb. Meschini (Milano)Calciatori: Ceballos 7/7 (COL), Avitabile 1/1 (COL), Comotto 4/5 (PAR)Cartellini: 87’ giallo a Comotto (PAR)Note: Campo in ottime condizioni, 6° serata nuvolosaPunti Conquistati in classifica: (HBS Colorno) 5 (Rugby Parabiago) 1Player of the Match: Cannata (COL)

News | 21/11/2025

Italrugby, Lamaro verso il Cile: “Focus sulla nostra prestazione”

Genova – Un cielo nuvoloso ha fatto da sfondo al Captain’s run dell’Italia allo stadio Ferraris di Genova che domani – sabato 22 novembre – alle 21.10 ospiterà il terzo ed ultimo Test Match degli Azzurri nelle Quilter Nations Series. La squadra guidata da Gonzalo Quesada affronterà il Cile: diretta su Sky Sport Arena, Nowtv, Rai Sport e Raiplay. “E’ bello essere rientrato in gruppo. E’ dal Sei Nazioni che non vesto questa maglia. Già da inizio novembre ero impaziente di tornare – ha esordito Michele Lamaro nella conferenza stampa odierna al termine dell’allenamento di rifinitura – ma a causa di un piccolo problema fisico non sono riuscito a scendere in campo. Non vedo l’ora di poterlo fare domani sera.” “E’ stato belle vedere giocare i miei compagni di squadra contro Australia e Sudafrica, mi rende ancora più orgoglioso di quello che stiamo costruendo come gruppo. Nella prima partita mi sono emozionato a vedere la gioia nei loro occhi. Contro il Sudafrica abbiamo offerto una grande prova di maturità, ma possiamo iniziare a provare a prenderci le opportunità che ci capitano”. “Partite come quella che ci aspetta contro il Cile sono sempre insidiose. Prima di tutto non conosci benissimo il tuo avversario: gli altri giocatori capita di averli incontrati con il club o in Nazionale. Personalmente non ho mai giocato contro il Cile. Sicuramente non li sottovalutiamo. Siamo consapevoli di affrontare una squadra che è nel ranking dietro di noi: in passato ci è capitato di soffrire contro avversari simili. Ad esempio l’Uruguay che abbiamo affrontato a Parma qualche anno fa: sono squadre che mettono in campo un grande orgoglio e che vengono in Italia per metterci in difficoltà. Dobbiamo essere bravi ad essere focalizzati sul nostro lavoro per non permettere loro di entrare in partita: sarà questa la chiave del match”. Clicca qui per il media Bin FIR “Uno dei più grandi obiettivi per noi sarà quello di provare a controllare tutto quello che possiamo e provare a spingerci oltre e fare meglio delle ultime due partite, proseguendo nel nostro percorso di crescita indipendentemente dall’avversario che affrontiamo. Questo si può fare se ci concentriamo sulle cose basiche prima per poi provare a costruire qualcosa di grande” ha sottolineato il capitano dell’Italia.

Italia | 21/11/2025

Il Guinness Sei Nazioni e il Nations Championship su Sky nel 2026

Milano, 21 novembre 2025. Un’altra importante novità per la Casa dello Sport, con il grande rugby ancora protagonista: Sky acquisisce infatti i diritti in esclusiva per la trasmissione del Guinness Men’s Six Nationse del Nations Championship per il 2026.  L’edizione 2026 del GuinnessMen’sSix Nations, uno dei tornei più prestigiosi del panorama rugbistico mondiale, inizierà nel fine settimana tra il 5 e il 7 febbraio: la prima giornata darà il via alla 132esima edizione, con l’Italia in gara per il ventisettesimo anno consecutivo insieme a Inghilterra, Scozia, Irlanda, Galles e Francia. La conclusione dell’edizione 2026 è prevista per sabato 14 marzo.  Inoltre, in arrivo anche il Guinness Men’s U20Six Nationse il GuinnessWomen’s Six Nations. A partire dall’estate 2026, poi, appuntamento con il Nations Championship, la nuova competizione che accorperà i tradizionali test match estivi e autunnali e vedrà la partecipazione delle 6 squadre del GuinnessMen’sSix Nations, le 4 del The Rugby Championships (Argentina, Australia Nuova Zelanda e Sudafrica), Giappone e Fiji. I primi 3 Rounds si svolgeranno tra il 4 e il 18 luglio 2026 (con l’Italia che affronterà Giappone, Nuova Zelanda e Australia), i Rounds 4-6 dal 6 al 21 novembre 2026 (con l’Italia che affronterà il Sudafrica, l’Argentina e il Fiji), e il Weekend Finale il 27-28-29 novembre 2026. Due spettacolari tornei che arricchiscono l’offerta rugbystica della Casa dello Sport e che si aggiungono alle grandi sfide tra le franchigie internazionali dello United Rugby Championship e al meglio del rugby francese del Top 14. Tutto con la grande copertura editoriale garantita dalla squadra di Sky Sport.

Italia | 21/11/2025

Quesada ritrova Lamaro e cambia tanto, Lemoine con una squadra coraggiosa: l’analisi delle formazioni

Italia-Cile è una partita che fornirà tanti spunti: gli Azzurri hanno giocato due partite a ritmi molto alti, e proprio sul ritmo hanno battuto l’Australia venendo fuori nel secondo tempo, mentre i Condores hanno dimostrato contro le Samoa di poter imporre tanta intensità in mezzo al campo. Il capo allenatore degli Azzurri Gonzalo Quesada ritrova Michele Lamaro, che aveva saltato le sfide con Wallabies e Springboks a causa di un infortunio in allenamento, e cambia tanti giocatori: occasioni per Marin (da primo centro, riprendendo il percorso interrotto dall’infortunio nel tour estivo), Belloni, Da Re, Alessandro Garbisi, Izekor e Hasa. Ennesima conferma per Di Bartolomeo che da Namibia-Italia in poi è sempre stato presente nei 23, mentre Federico Ruzza ritorna titolare in azzurro. Dall’altra parte il Cile schiera una formazione combattiva e coraggiosa: occhio a Garafulic, che in teoria è un centro/ala ma gioca estremo e garantisce ulteriore imprevedibilità. Davanti il capitano Clemente Saavedra guiderà un pacchetto di mischia affamato e aggressivo. Si gioca sabato 22 novembre alle 21.10 allo Stadio “Luigi Ferraris” di Genova, diretta Rai/Sky. Le soluzioni offensive L’Italia può far male al Cile principalmente sul ritmo, la stessa arma che negli 80 minuti ha demolito l’Australia: la maggiore esperienza internazionale potrà fare la differenza soprattutto nel secondo tempo, quando gli spazi si apriranno e giocatori come Capuozzo, Menoncello, Ioane e Belloni avranno la possibilità di rendersi ancora più pericolosi. In questo senso, sarà fondamentale il lavoro di Alessandro Garbisi e Giacomo Da Re, che dovranno dare intensità e velocità alla manovra azzurra. Il secondo fattore sarà la ricercatezza delle giocate azzurre, con Marin nel ruolo di vice-Brex e di secondo play che può garantire ulteriore imprevedibilità alla manovra dell’Italia, insieme a Da Re che è sempre in grado di inventarsi qualcosa. Contro una difesa molto aggressiva come quella cilena sarà importantissimo variare il gioco ed evitare di finire nell’imbuto dei sudamericani, che con la loro grinta possono sporcare i possessi azzurri e rendere il match più frammentato. Dall’altra parte attenzione non solo al pacchetto di mischia del Cile, ma anche a dei trequarti pericolosi e difficili da fermare come Santiago Videla e Matias Garafulic: quest’ultimo è principalmente un secondo centro, gioca anche ala e in questa occasione viene schierato estremo proprio per avere un’ulteriore opzione per attaccare gli Azzurri tra le linee. Importantissimo non sbagliare il primo placcaggio, per evitare di dare al Cile abbrivio avanzante. Breakdown I primi 20 minuti potrebbero già indicare quale strada prenderà Italia-Cile: i Condores partiranno con grande aggressività, non solo palla in mano ma anche nel punto d’incontro, dove servirà un grande lavoro da parte degli avanti italiani. Disinnescare la furia il Cile in questa prima fase del match sarà importantissimo, perché poi gli Azzurri avranno modo di costruire diverse occasioni e indirizzare la partita sul binario a loro più congeniale. D’altra parte, l’Italia ha già dimostrato contro Australia e Sudafrica di poter prevalere nella battaglia a terra: se la squadra di Quesada riuscirà ad arginare la prima ondata cilena sarà poi difficile per i sudamericani mantenere lo stesso ritmo per 80 minuti, e col passare del tempo gli avanti azzurri potrebbero prendere il sopravvento. Izekor è in grado di lavorare bene anche al largo e con la sua falcata potrebbe mettere in seria difficoltà la difesa cilena, così come il ritorno di Lamaro garantirà ancor più compattezza in difesa. La panchina Un altro fattore chiave sarà la panchina: in mischia l’Italia potrebbe fare la differenza nella ripresa con gli ingressi di Fischetti e Zilocchi, con Opoku che potrà garantire ancora più chili al pacchetto azzurro oltre a farsi sentire in mezzo al campo. Tornando al discorso del breakdown, Zuliani a partita in corso potrebbe essere davvero la carta che può spaccare la partita, mentre Page-Relo e Brex possono invece garantire maggiore ordine se il match dovesse diventare spezzettato e difficile da leggere. Nella ripresa, poi, Edoardo Todaro può essere l’opzione ideale per chiudere la partita con le sue grandi doti da finisher e il suo atletismo. Le formazioni di Italia-Cile Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Mirko Belloni, 13 Tommaso Menoncello, 12 Leonardo Marin, 11 Monty Ioane, 10 Giacomo Da Re, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Tommaso Di Bartolomeo, 1 Muhamed Hasa A disposizione: 16 Pablo Dimcheff, 17 Danilo Fischetti, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Enoch Opoku Gyamfi, 20 Manuel Zuliani, 21 Martin Page-Relo, 22 Juan Ignacio Brex, 23 Edoardo Todaro Cile: 15 Matías Garafulic, 14 Clemente Armstrong, 13 Domingo Saavedra, 12 Santiago Videla, 11 Nicolás Saab, 10 Juan Cruz Reyes, 9 Lucas Berti, 8 Alfonso Escobar, 7 Clemente Saavedra (C), 6 Ernesto Tchimino, 5 Javier Eissmann, 4 Santiago Pedrero, 3 Iñaki Gurruchaga, 2 Augusto Böhme, 1 Javier Carrasco A disposizione: 16 Raimundo Martínez, 17 Salvador Lues, 18 Matías Dittus, 19 Bruno Sáez, 20 Augusto Villanueva, 21 Sebastián Bianchi, 22 Tomás Salas, 23 Joaquín Milesi

Italia | 21/11/2025

Il rosso Garibaldi per il nuovo third kit 25/26 realizzato da Macron per le Nazionali italiane

Macron e la Federazione Italiana Rugby hanno presentato il nuovo Third Kit 2025/26,che completa il Game Set a disposizione dalle Nazionali azzurre nel corso della stagione 2025/26 proseguendo nella narrazione già introdotta col lancio delle versioni Home e Away, ovvero un tributo al Risorgimento italiano.  Non poteva, dunque, esserci palcoscenico più adeguato di Genova - e dello scoglio di Quarto che ha fatto da set per la campagna dedicata alla terza maglia - per presentare la nuova divisa da gioco, ispirata alla spedizione dei Mille alla quale è dedicata la scelta cromatica del Third Kit della Nazionale di Rugby Italiana e che l’Italia utilizzerà in via esclusiva il prossimo 22 febbraio a Lilla contro la Francia, terzo turno del Guinness Men’s Six Nations valido, appunto, per il Trofeo Garibaldi, e nella sfida del Guinness Women’s Six Nations dell’11 aprile.  La maglia è infatti interamente in ‘Rosso Garibaldi’, colore che richiama le giubbe dei garibaldini e che è diventato quindi sinonimo di valori come eroismo e spirito indomito che gli atleti azzurri incarnano alla perfezione sul campo di gioco. Per sottolineare ulteriormente questo omaggio, lo shooting di presentazione di questo kit è stato realizzato proprio a Quarto, con Jacopo Trulla e Alessandro Fusco della Nazionale maschile e Isabella Locatelli e Sara Mannini di quella femminile che hanno simbolicamente posato davanti al Monumento ai Mille.  Così come le versioni Home e Away, anche la maglia Third in Rosso Garibaldi è caratterizzata da un pattern che richiama le venature del Marmo Botticino con cui è realizzato il monumento simbolo dell’unità d’Italia, ovvero il Vittoriano. La grafica, in stampa sublimatica tono su tono, è presente su tutta la maglia e anche sugli shorts blu navy che, insieme ai calzettoni rossi, completano il kit. La maglia ha il collo a polo con profili dorati, come dorato è il tape interno al colletto sul quale è riportata la frase “QUI SI FA L’ITALIA O SI MUORE!”, citazione attribuita a Garibaldi nella battaglia di Calatafimi. L’etichetta nel backneck interno è inoltre personalizzata con i loghi F.I.R. e Macron, e la scritta “Designed in Bologna” che evidenzia come ogni capo sia ideato e realizzato presso il Macron Campus. Sul petto, a destra, il Macron Hero è ricamato in bianco, mentre a sinistra è prtesente lo stemma della Federazione. Nel retrocollo esterno, la scritta ITALIA in oro è accompagnata dal tricolore, mentre nella parte inferiore della schiena è presente in grafica embossata il disegno del Vittoriano. I nuovi kit sono realizzati in Eco Fabric, poliestere 100% riciclato ottenuto da plastica post consumer, a conferma dell’impegno concreto e condiviso di Macron e F.I.R. per la sostenibilità e rispetto per l’ambiente. I tessuti utilizzati – Eco Bodytex, Eco Armevo e Eco Strong Mesh – garantiscono leggerezza, traspirabilità e resistenza, elementi fondamentali per supportare gli atleti nelle sfide di una stagione che, conclusi questi Test Match, entrerà nel vivo dell’atteso e prestigioso Guinness Six Nations. Tutti i nuovi kit dell’Italrugby, sia in versione Authentic che Replica, insieme alla linea esclusiva di merchandising e abbigliamento realizzata da Macron per la Federazione Italiana Rugby, sono disponibili sul sito ufficiale macron.com, nella sezione dedicata alla Nazionale Azzurra.  Il nuovo Third Kit sarà inoltre disponibile per l’acquisto anche presso il Macron Sports Hub di Genova (Via Canevari, 162e/r), dove questa sera a partire dalle 17.30 si terrà uno speciale evento di Meet&Greet durante il quale i tifosi avranno occasione di incontrare alcuni giocatori della Nazionale azzurra per foto e autografi.

News | 21/11/2025

Cile, il XV per la sfida all’Italia

Genova – Pablo Lemoine, Commissario Tecnico del Cile, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Italia sabato 22 novembre alle 21.10 allo Stadio Ferraris di Genova nell’ultimo Test Match delle Quilter Nations Series. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Arena, NowTv, Rai Sport e Rai Play. Questa la formazione che scenderà in campo 15.        Matías “El Garawy” Garafulic 14.        Clemente “Cleme” Armstrong 13.        Domingo “Dom” Saavedra 12.        Santiago “Santi” Videla 11.        Nicolás “Nico” Saab 10.        Juan Cruz “Bebote” Reyes 9.           Lucas “Shico” Berti 8.           Alfonso “Fonchi” Escobar 7.           Clemente “Waika” Saavedra - capitano 6.           Ernesto “Tito” Tchimino 5.           Javier “Jack” Eissmann 4.           Santiago “Peters” Pedrero 3.           Iñaki “Piña” Gurruchaga 2.           Augusto “Boms” Böhme 1.           Javier “Churra” Carrasco A disposizione 16.        Raimundo “Gorila” Martínez 17.        Salvador “Carnicero” Lues 18.        Matías “Maldittus” Dittus 19.        Bruno “The Project” Sáez 20.        Augusto “Potro” Villanueva 21.        Sebastián “Tatán” Bianchi 22.        Tomás “Tomi” Salas 23.        Joaquín “Oso” Milesi

Italia | 20/11/2025

Italrugby, Quesada: “La partita contro il Cile sarà da costruire passo dopo passo”

Genova – Ufficializzata la formazione della Nazionale Italiana Maschile che sabato 22 novembre alle 21.10 allo stadio Ferraris di Genova affronterà il Cile nel terzo ed ultimo Test Match degli Azzurri nelle Quilter Nations Series. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Arena, NowTv, Rai Sport, Rai Play. “Hanno una mischia solida e trequarti con tante gambe. Propongono un rugby arioso – ha esordito Gonzalo Quesada nella conferenza stampa post annuncio formazione – molto movimento e poco gioco al piede. I primi venti-trenta minuti saranno durissimi: conosco bene la mentalità sudamericana. Era difficile fare più cambiamenti. Prima di tutto, perché rispettiamo molto il Cile: sappiamo che sarà una partita tosta. Sarà una gara da costruire passo dopo passo, facendo le cose con ordine. Cambiare tanto avrebbe significato rischiare: alcuni giocatori non giocano da tre settimane, il weekend di Verona, quello con l’Australia e quello con il Sudafrica , e schierarli tutti insieme avrebbe potuto portarci a difficoltà nel finale. Per questo abbiamo trovato un equilibrio tra chi inizia e chi finisce la partita” Sul ritorno di Lamaro in campo ha sottolineato: “Era titolare contro l’Australia, poi si è infortunato in allenamento e ha saltato Australia e Sudafrica. Ha lavorato bene per tornare in forma questa settimana, e con l’infortunio di Ross Vintcent e il grande minutaggio di Lorenzo Cannone e di Zuliani, inserirlo ora ci permette anche di riportare Zuliani in panchina per avere più equilibrio e finire organizzati” Sugli esordienti Todaro e Opoku: “Come sempre, c’è un lavoro mentale da fare: l’esordio porta tante emozioni. Diamo loro tre obiettivi semplici, concreti, che possono controllare. Non devono riempirsi la testa di aspettative o pensieri che non possono controllare. Sono sicuro che faranno bene: sarà una bella notizia per loro e per il rugby italiano. Il messaggio che ci tengo a ribadire è che chi lavora bene avrà sempre un’opportunità in nazionale" ha dichiarato Quesada.

Italia | 20/11/2025

Italrugby, il XV per la sfida al Cile

Genova – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà il Cile sabato 22 novembre alle 21.10 allo Stadio Ferraris di Genova, terzo ed ultimo appuntamento degli Azzurri nelle Quilter Nations Series con diretta prevista su Sky Sport Arena, NowTv, Rai Sport E Raiplay. Per il primo confronto assoluto contro la squadra sudamericana, sono dieci i cambi nel XV titolare rispetto al precedente Test Match contro il Sudafrica. Triangolo allargato inedito con Capuozzo, Ioane e Belloni che torna a vestire la maglia dell’Italia dal primo minuto dopo il Tour Estivo. Coppia di centri formata da Menoncello e Marin – insieme contro la Namibia lo scorso giugno – mentre le chiavi della mediana saranno affidate a Da Re – al quarto cap da titolare nel 2025 con gli Azzurri – e Alessandro Garbisi. In terza linea, insieme al rientrante capitan Lamaro, ci sarà Izekor e la conferma di Lorenzo Cannone. In seconda linea prima partita stagionale da titolare per Ruzza che sarà affiancato da Niccolò Cannone, mentre la prima linea sarà formata da Hasa, Di Bartolomeo – entrambi alla prima partita da titolare in Italia – e Ferrari. In panchina, insieme agli esordienti Opoku e Todaro, pronti a subentrare Dimcheff, Fischetti, Zilocchi, Zuliani, Page-Relo e Brex. Oltre a Riccioni – fermatosi nell’allenamento di martedì – non sarà a disposizione per il match contro il Cile anche Stephen Varney: il mediano di mischia, nominato Player of the Match contro l’Australia, ha riportato nell’allenamento di mercoledì mattina una frattura costale. Ulteriori accertamenti non hanno evidenziato quadri di particolare gravità, ma il giocatore non potrà scendere in campo nell’ultimo Test Match degli Azzurri nel 2025. In serata si unirà al gruppo dell’Italia Alessandro Fusco, mediano di mischia delle Zebre. Dirigerà la partita il fischietto inglese Adam Leal. Questa la formazione che scenderà in campo: 15 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 30 caps) 14 Mirko BELLONI (Zebre Parma, 2 caps) 13 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 33 caps) 12 Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 16 caps) 11 Monty IOANE (Lione, 41 caps) 10 Giacomo DA RE (Zebre Parma, 5 caps) 9 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 18 caps) 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 32 caps) 7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 48 caps) – capitano 6 Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, 7 caps) 5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 66 caps) 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 57 caps) 3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 68 caps) 2 Tommaso DI BARTOLOMEO (Zebre Parma, 5 caps) 1 Muhamed HASA (Zebre Parma 3 caps) A disposizione 16 Pablo DIMCHEFF (Colomiers Rugby, 2 caps) 17 Danilo FISCHETTI (Northampton Saints 57 caps) 18 Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 24 caps) 19 Enoch OPOKU GYAMFI (Bath, esordiente) 20 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 37 caps) 21 Martin PAGE-RELO (Bordeaux, 20 caps) 22 Juan Ignacio BREX (Toulon, 48 caps) 23 Edoardo TODARO (Northampton Saints, esordiente)

Italia | 20/11/2025

ClubHouse – Vespe Cogoleto Rugby

Il Vespe Cogoleto Rugby non è solo un club sportivo: è una vera e propria comunità ovale, a trenta chilometri a ponente di Genova.Il suo cuore, i suoi polmoni pulsano nella Club House del Molinetto, luogo simbolo di una passione rugbistica autentica per intensità e spirito. La Club House è l’anima del Cogoleto Rugby, il frutto di sacrificio, volontariato e amicizia: valori che da sempre sostengono la sua storia. Come il campo, anche questa nasce dalla follia e dal coraggio di un gruppo di splendidi “matti” degli anni Settanta: Crukko, Giuliano, Furio, Gabe, Anto, Ivan, Marco, Oscar e Didin. Oscar Tabor, oggi dirigente emerito del club e già presidente del Comitato Regionale Liguria della FIR, è uno di quei ragazzi. Insieme a Giuliano Ibba racconta la nascita del campo e della Club House:«Il Campo delle Vespe e la sua Club House sono una conquista fatta di carriole, volontà e amicizia. All’inizio dividiamo il terreno con i calciatori, e i rapporti non sono certo idilliaci», sorride.«Ma lì accanto si estende l’area dell’ex cantiere del raddoppio autostradale: un terreno che, con un po’ di fantasia, ha quasi le misure giuste per un campo da rugby. È la nostra occasione. Firmiamo un accordo con il Comune e iniziamo, da volontari, a costruirlo con le nostre mani.» Nella primavera del 1976 parte quella che sembra un’impresa impossibile: realizzare un campo da rugby dal nulla.Il Comune fornisce camionate di terra di riporto, la squadra – armata di carriole, pale e rastrelli – si occupa di stenderla, livellarla, togliere pietre e macigni. «C’è più sasso che terra», ricordano. «Ma la volontà è più dura della fatica».Giorno dopo giorno, sera dopo sera, il sogno prende forma. Ogni pietra grande viene raccolta a mano e gettata verso il torrente, le più piccole ammassate e portate via con le carriole. La “schiena d’asino” del campo cresce metro dopo metro, con la testardaggine tipica di chi sa che sta costruendo qualcosa che resterà. Per tre anni, tra pomeriggi invernali e serate estive, quella fatica diventa la vita stessa del gruppo. Insieme, affrontano le difficoltà, gli imprevisti e persino gli intrusi: accampamenti improvvisati, fuoristradisti in cerca di spazio, coppie in cerca di riservatezza. E anche qualche visita della polizia, tra burocrazia e goliardia. «Senza campo, la Club House è solo un sogno», raccontano. «È come pensare a una dispensa senza la cucina».Ma quel sogno, a poco a poco, si fa realtà. Tra tragedie e gioie, il campo diventa il simbolo stesso della vita.Nel novembre 1977 arriva un dolore immenso: Marco Calcagno, detto “Testun”, giocatore e amico, perde la vita a Napoli in un incidente mentre presta servizio militare. Ha solo diciannove anni. Due anni dopo, nel settembre 1979, il campo viene inaugurato e dedicato a lui, con una partita contro i suoi compagni dell’Interforze Napoli.«Quel giorno – ricordano – ci sentiamo adulti. Abbiamo costruito il nostro Twickenham.» Ma i lavori non finiscono mai. Ogni stagione porta nuove migliorie: drenaggi, riporti di terra, concimazioni, impianti di irrigazione sempre più moderni. Poi arriva la Club House, dopo anni di terzi tempi improvvisati: pasti all’autogrill, cene nelle case, locali dell’entroterra o nei sotterranei di Villa Nasturzio – ribattezzati “Il Ghetto” – e poi nella Casa del Popolo, tra birre e risate infinite. La svolta arriva all’inizio degli anni ’90: il recupero degli spogliatoi dismessi del PalaPricone di Sciarborasca, destinati alla demolizione. Soci e genitori li rimontano al Molinetto, e da lì nasce la nuova Club House, più bella del Ritz o dell’Hilton – anche se la pasta, a volte, viene o scotta o cruda. Perché la bellezza non sta nei muri, ma nello spirito: nello stesso spirito che unisce chiunque abbia indossato la maglia del Cogoleto Rugby, anche chi oggi vive lontano. È il legame invisibile che trasforma ragazzi in uomini e compagni in amici per la vita. Non è un caso se chiunque entri alla Club House – da Diego Dominguez a Tommaso Castello, da Paul Griffen al più piccolo minirugbista – la sente come casa.È un luogo caldo, familiare, popolare, pieno di storie e di volti: i ragazzi degli anni Settanta, Maria “la nonna del rugby”, cuoca burbera e generosa, e le nuove generazioni che corrono sul prato del Molinetto. Marco, piccola Vespa bionda dell’Under 6, lo racconta così, con un sorriso:«Per me la Club House del Cogoleto non è solo un posto dove si gioca a rugby, è la mia cameretta quando non sono a casa. Ci sono sempre un sacco di giochi, e a volte possiamo anche mangiare le caramelle, poche però. Quando fa freddo c’è la stufa accesa: mi siedo, bevo il tè al limone e gioco coi Lego. Mio papà si beve una birra – una sola! – con gli altri genitori. E quando li sento ridere e scherzare, mi sembra proprio di essere a casa.»

dalla base | 20/11/2025