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RWC 2025: il Sudafrica batte l’Italia 29-24, Azzurre fuori dai Mondiali

A York il Sudafrica compie l'impresa e batte l'Italia 29-24 nella seconda giornata della Rugby World Cup 2025: le Springboks Women bissano il successo sul Brasile e accedono ai quarti di finale. Le Azzurre purtroppo vengono matematicamente eliminate dal Mondiale, dopo la sconfitta con la Francia. Decisiva la superiorità fisica del Sudafrica soprattutto nel primo tempo, con un massimo vantaggio di 17-7 che alla fine è risultato decisivo. Nella ripresa meglio la squadra di Roselli, che però non è riuscita a capitalizzare le tante occasioni create per ribaltare il risultato, dopo aver raggiunto per due volte il pareggio. La cronaca di Italia-Sudafrica La partenza del Sudafrica è furiosa: prima mischia dopo un minuto nei 22 italiani, la prima linea delle Springbok Women fa la differenza, Aseza Hele attacca palla in mano e trova lo spazio per arrivare fino in fondo. Non arriva la trasformazione, ma il Sudafrica è avanti 5-0. L'Italia ci mette qualche minuto ma assorbe il colpo e poi inizia a macinare gioco: gran break di D'Incà che riporta le compagne in attacco, poi Stefen cerca proprio la stessa D'Incà con un calcio-passaggio sul lato destro ma il pallone è leggermente lungo e l'ala azzurra non riesce a rimanere in campo. La squadra di Roselli c'è: touche rubata da Duca e pallone subito recuperato a metà campo, poi Veronese attacca bene la linea passando in mezzo a due e per un soffio non trova D'Incà sulla corsa. All'11 l'Italia è già costretta al primo cambio: Sara Tounesi si fa male durante un tentativo di placcaggio ed è costretta ad uscire in barella, dentro Fedrighi. Anche Turani deve lasciare momentaneamente il campo per un controllo HIA, al suo posto Maris. Il Sudafrica continua ad insistere in mischia e al 18' guadagna un altro calcio di punizione: le Springbok Women vanno in touche, provano a fare strada con il drive ma esagerano e vanificano tutto con un fallo di ostruzione di Qawe. La squadra di De Bruin insiste e al 21' trova la seconda meta: break di Van Rensburg, sostegno rapido di Roos che a quel punto può correre in meta per il 12-0 con trasformazione di Dolf. L'Italia trova una grande reazione: prima una bella iniziativa di Muzzo sul lato sinistro, poi una serie di cariche delle avanti prima del pallone allargato da Stefan su Rigoni da prima ricevitrice, pallone ben servito a Ostuni Minuzzi che con le sue gambe trova lo spazio giusto per marcare e rimettere il match in carreggiata. Sillari colpisce il palo sulla trasformazione, si resta 12-5. Il Sudafrica reagisce ancora usando la mischia ordinata come base: incrocio di Qawe per l'imbucata di Roos che apre lo spazio e allarga poi per Malinga. L'ala sudafricana accelera e schiaccia in bandierina per il 17-5. Il match aumenta di ritmo, con tante occasioni da una parte e dall'altra, e alla mezz'ora l'Italia ritorna di nuovo sotto: prima carica di Sgorbini che apre un primo spazio, Stefan lo vede e manda subito dentro Turani, che dopo il placcaggio con un grande offload serve Vecchini sulla corsa. La tallonatrice azzurra è bravissima a trovare l'intervallo giusto e a schiacciare per il 17-12. Sillari lascia temporaneamente il campo per un controllo HIA, al suo posto Mannini. Nel finale Rigoni piazza un grandissimo placcaggio su Mpupha, poi il Sudafrica inizia una lunghissima serie di raccogli e vai assistiti che lo porta fino ai 22: l'Italia fatica ma tiene duro, difende coraggiosamente e alla fine guadagna il calcio di punizione che mette fine al primo tempo sul 17-12 per le Springbok Women. Sillari supera il controllo HIA, ma a inizio ripresa rientra comunque Mannini per scelta tecnica. Dall'altra parte invece Nadine Roos torna a fare la mediana di mischia, con Webb che entra al posto di Tose. La prima occasione è per il Sudafrica con D'Incà brava ad arrestare la solita fiammata di Malinga, poi l'Italia alla prima opportunità della ripresa colpisce: bella rimessa laterale di Vecchini che gioca sul primo blocco su Duca, arriva subito Sgorbini che sorprende la difesa sudafricana, scambia con la stessa Vecchini e poi schiaccia la meta del pareggio. La trasformazione di Rigoni è corta: al 47' è 17-17. La partita diventa ancora più tirata: l'Italia alza l'intensità della pressione difensiva, con Muzzo che con un gran placcaggio su Dolf risolve una situazione difficile. Al 55' arriva l'occasione più importante per il Sudafrica, che guadagna una mischia a 5 metri dalla linea di meta azzurra: dopo una prima spinta avanzante le Springbok Women vengono arginate, poi sul pallone giocato fuori Webb viene tenuta alta in area di meta da Veronese. Il Sudafrica insiste ancora dopo il drop di ripresa del gioco: Dolf attacca la linea, poi una lunga serie di cariche che porta le avanti sempre più vicine alla linea di meta. Alla fine è Ngxingolo a schiacciare per il 24-17 con trasformazione di Dolf. L'Italia ha tante opportunità per rendersi pericolosa, trova più volte il break ma manca spesso l'ultimo passaggio, poi al 65' Mannini trova un grandissimo calcio di liberazione, Dolf per tentare di tenere il pallone dentro regala una touche alle Azzurre. La squadra di Roselli riesce a trovare continuità con il drive e con due calci di punizione conquistati arriva fino ai 5 metri: Giordano carica e arriva corta, le avanti insistono con una serie di cariche potenti e feroci e al 69' Sara Seye trova in mezzo ai pali la carica che vale il nuovo pareggio con la trasformazione di Rigoni. Sul calcio di ripresa del gioco però arriva subito un fallo di ostruzione che permette al Sudafrica di ritornare in attacco. L'Italia tiene duro, difende ma non riesce ad uscire dai propri 22, e al 74' Mcatshulwa trova la carica per il 29-24, con la trasformazione di Dolf che è corta. L'Italia si getta all'assalto: Rigoni non trova la rimessa laterale perché Van Rensburg fa un mezzo miracolo nel tenere il pallone in campo, Ranuccini ci arriva col piede ma l'ovale finisce lungo. È l'ultima occasione, finisce 29-24 per il Sudafrica, che passa il turno ed elimina l'Italia. York Community Stadium, 31 agosto 2025Rugby World Cup - II giornataItalia v Sudafrica 24-29 (12-17)Marcatrici: p.t 2’ m. Hele (0-5); 21’ m. Roos tr. Dolf (0-12); 24’ m. Ostuni Minuzzi (5-12); 29’ m. Malinga (5-17); 34’ m. Vecchini tr. Sillari (12-17) s.t 7’ m. Sgorbini (17-17); 20’ m. Ngxingolo tr. Dolf (17-24); 29’ m. Seye tr. Rigoni (24-24); 34’st Mcatshulwa (24-29)Italia: Ostuni Minuzzi (29’st Granzotto); Muzzo, Sillari (35’pt Mannini), Rigoni, D’Incà; Stevanin, Stefan; Giordano (Cap), Veronese (24’st Ranuccini), Sgorbini; Duca, Tounesi (11’pt. Fedrighi); Seye, Vecchini, Turani (temp. 11’-24 pt. Maris). A disposizione: Gurioli, Stecca, Maris,all. Fabio RoselliSudafrica: Roos; Dolf, Mpupha, Qawe (1’st Ngwevu), Malinga; van Rensburg, Tose (1’st Webb); Hele (21’st Jacobs), Mcatshulwa, Solontsi (30’st Makua); Lochner, Booi (Cap, 10’ st Ubisi); Latsha (31’st Mdliki), Gwala (30’ Gunter), Charlie (10’ st Ngxingolo)all. Swys de Bruinarb: Ella Goldsmith (RA)assistenti: Precious Pazani (ZRU); Maria Heitor (FPR)TMO: Andrew McMenemy (SRU)Cartellini: nessunoCalciatrici: Dolf (2/5); Sillari (1/2); Rigoni (1/2)Player of the Match: Libbie Janse van Rensburg (SAF)Punti assegnati: Italia 2; Sudafrica 5Note: Pomeriggio fresco, centesimo cap con la maglia dell’Italia per Sofia Stefan, 6045 spettatori

Italia Femminile | 31/08/2025

RWC 2025: la presentazione di Italia-Sudafrica

Calendario alla mano, Italia-Sudafrica è già decisiva. Le Azzurre devono assolutamente vincere per continuare la corsa verso i quarti di finale, fase invece alla quale le Springbok Women accederebbero battendo proprio le Azzurre, ma se non dovessero riuscirci poi la squadra di Roselli avrebbe il definitivo match point contro il Brasile. Di conseguenza, il match è praticamente uno spareggio. La squadra di De Bruin lo sa bene, e non è un caso che la seconda/terza linea Catha Jacobs abbia definito questo match “il più importante della storia del Sudafrica femminile”. L’Italia, che non ha mai perso con le Springbok Women, parte favorita ma dovrà gestire la tensione e l’importanza di un match decisivo. Si gioca domenica 31 agosto alle 16.30 al Community Stadium di York: diretta su Rai Sport e Rai Play. Come arriva l’Italia L’Italia ha esordito con il match più difficile, con la Francia. Il 24-0 di Exeter dispiace soprattutto perché mancando le fasi statiche le Azzurre non sono riuscite a tirare fuori tutto il loro potenziale in una partita che, a dispetto del punteggio, ha visto la squadra di Roselli combattere ed essere competitiva. Le Azzurre devono ripartire dalla grande difesa mostrata con le Bleus e dalle 3 vittorie consecutive con le quali erano arrivate a questo Mondiale, e con più possesso di qualità possono realmente fare la differenza in una partita già decisiva. Il 2025 è stato per l’Italia l’anno della rinascita, sono arrivate vittorie importanti al Sei Nazioni e nei test match, e per quanto difficile questa è una partita che le Azzurre sanno di dover portare a casa e sanno di avere le qualità per farlo. Come arriva il Sudafrica Il Sudafrica ha avuto una grande crescita negli ultimi anni, dimostrata anche con la netta vittoria sul Brasile per 66-6. Le Springbok Women sono una presenza costante al WXV 2 e si stanno dimostrando sempre più competitive: la sfida con l’Italia, per loro, vale un pezzo di storia, perché significherebbe qualificarsi per la prima volta ai quarti di finale di un Mondiale femminile e soprattutto battere per la prima volta una big. Per questo, è lecito aspettarsi una squadra che non lascerà nulla di intentato per provare ad inseguire un sogno. Tutte le informazioni per seguire Italia-Sudafrica Italia-Sudafrica si giocherà domenica 31 agosto alle 16.30 e sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport e in streaming su Rai Play. L’arbitra del match sarà l’australiana Ella Goldsmith, assistita da Precious Pazani (Zimbabwe) e Maria Heitor (Portogallo). Al TMO lo scozzese Andrew McMenemy, al bunker l’irlandese Ian Tempest. RWC 2025: le formazioni di Italia-Sudafrica Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (C), 7 Beatrice Veronese, 6 Francesca Sgorbini, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Valeria Fedrighi, 20 Alissa  Ranuccini, 21 Alia Bitonci, 22 Sara Mannini, 23 Francesca Granzotto Sudafrica: 15 Nadine Roos, 14 Byrhandré Dolf, 13 Zintle Mpupha, 12 Chumisa Qawe, 11 Ayanda Malinga, 10 Libbie Janse van Rensburg, 9 Unam Tose, 8 Aseza Hele, 7 Sinazo Mcatshulwa, 6 Sizophila Solontsi, 5 Danelle Lochner, 4 Nolusindiso Booi (C), 3 Babalwa Latsha (VC), 2 Lindelwa Gwala, 1 Sanelisiwe Charlie A disposizione: 16 Micke Gunter, 17 Yonela Ngxingolo, 18 Nombuyekezo Mdliki, 19 Vainah Ubisi, 20 Lerato Makua, 21 Catha Jacobs, 22 Eloise Webb, 23 Aphiwe Ngwevu

Italia Femminile | 31/08/2025

Gli arbitri FIR portano un sorriso ai bambini del reparto di Pediatria dell’Aquila

Una mattinata all’insegna della solidarietà e della vicinanza ha visto protagonisti, presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, una rappresentanza degli arbitri di élite della Federazione Italiana Rugby in questi giorni in raduno presso il capoluogo abruzzese. La delegazione, guidata da Riccardo Bonaccorsi, Coordinatore Nazionale della Commissione Arbitri, e da Maurizio Bertolotto, Consigliere Nazionale, ha condiviso con i piccoli pazienti e con le loro famiglie momenti di gioia e serenità, affiancata dalle volontarie di ABIO – Associazione Bambini in Ospedale e di L’Aquila per la Vita, da anni impegnate nell’assistenza e nell’accoglienza. Durante la visita, i bambini hanno ricevuto in dono magliette, palloni da rugby, braccialetti e gadget ufficiali della Federazione. Un segno di gratitudine è stato rivolto anche al personale sanitario, cui sono state consegnate cravatte personalizzate, mentre alla dottoressa Gabriella Bottone, riferimento operativo del reparto, è stato donato un foulard ufficiale FIR. Particolarmente significativa la presenza di Andrea Piardi che ha condiviso tempo e sorrisi con i bambini e con le loro famiglie. Andrea si è fermato a lungo a giocare con i bambini e a dialogare con i genitori, regalando loro attimi di serenità e normalità in un contesto spesso difficile. «Un momento di grande umanità – ha commentato Ermanno Palmerio, Coordinatore Regionale degli arbitri umbri– che testimonia quanto lo sport possa creare legami autentici tra territorio, comunità e solidarietà». La giornata è stata resa ancora più speciale dalla partecipazione degli operatori di clownterapia pediatrica, che hanno contribuito a creare un clima di festa e leggerezza, accolto con entusiasmo da personale medico, bambini e genitori.

FIR per il Sociale | 30/08/2025

RWC 2025: Italia, Roselli rilancia Rigoni. Il Sudafrica cambia assetto, la chiave è Nadine Roos. L’analisi delle formazioni

Due cambi a testa per Italia e Sudafrica nel match che vale una grossa fetta di quarti di finale: le Azzurre operano due cambi “semplici” ruolo per ruolo, mentre le Springbok Women modificano anche l’assetto tattico delle trequarti. Per la sfida della seconda giornata della Rugby World Cup (domenica 31 agosto alle 16.30, diretta Rai Sport/RaiPlay) Fabio Roselli inserisce Beatrice Rigoni come primo centro al posto di Mannini, mentre davanti ritorna Beatrice Veronese in luogo di Ranuccini, entrambe le ragazze sostituite partiranno comunque dalla panchina. Roselli si affida quindi a due giocatrici di esperienza per una sfida che si preannuncia complicata dal punto di vista fisico, con le Springbok Women che dal punto di vista del gioco hanno già dimostrato col Brasile di voler fare tanta strada palla in mano attaccando per linee dirette. Il Sudafrica cambia assetto Non è un caso che coach Swys de Bruin non abbia operato nessun cambio tra le prime otto, che restano le stesse dei 66 punti al Brasile. Due invece i cambi fra le trequarti: Chumisa Qawe giocherà primo centro al posto di Aphiwe Ngwevu, ma soprattutto la mediana di mischia Unam Tose prende il posto di Nadine Roos, che da numero 9 si sposta invece ad estremo, con Dolf (numero 15 contro il Brasile) che a sua volta si sposta ala al posto di Samboya. Lo stesso c.t. del Sudafrica ha motivato la scelta: “Lo scorso anno al WXV 2 a Città del Capo perdemmo di poco, soprattutto perché non riuscimmo a contenere il loro gioco al piede e loro trequarti. Ecco perché abbiamo fatto queste modifiche”. Roos, infatti, essendo comunque una “9” di base garantisce più piede e anche maggiore lettura del gioco per contrastare il ritmo che le azzurre potrebbero imporre palla a mano, ed è una scelta volta ad arginare l’attacco azzurro in campo aperto e a mettere invece in difficoltà l’Italia nel gioco al piede. Battaglia Contro il Brasile, il Sudafrica si è affidato prima di tutto a una mischia dominante - con Latsha, Gwala e Charlie che hanno fatto la differenza - e alle cariche e alla fisicità della numero 8 Aseza Hele: 1.72 per 91 kg, dotata non solo di grande capacità di fare strada (113 metri fatti palla in mano contro il Brasile) ma anche di belle mani e visione di gioco. Con tre mete ha steso le sudamericane, ma tutto il Sudafrica si è presenta intenzionato a fare la differenza a contatto: 658 metri guadagnati totali, 38 avversarie battute e 12 offload, a dimostrazione che anche con le mani le Springbok Women possono dire la loro. Dall’altra parte, invece, Roselli ha reinserito in formazione Veronese, giocatrice di gran movimento in mezzo al campo ma anche molto affidabile in rimessa laterale, una delle fasi statiche che contro la Francia non ha funzionato al meglio, ma che è fondamentale per il gioco azzurro. Il drive dell’Italia, anche al Sei Nazioni, ha fatto la differenza, e anche contro le Bleus nelle occasioni in cui le Azzurre hanno avuto dei palloni di qualità in touche sono riuscite a fare tanta strada con la maul, conquistando anche dei calci di punizione. Per avere palloni veloci, poi, serviranno le cariche delle solite Tounesi e Sgorbini e un gran lavoro di pulizia da parte di tutte le avanti azzurre. Se la squadra di Roselli dovesse riuscire a fare la differenza su questo aspetto, la partita potrebbe girare dalla sua parte, perché poi entrerebbero in gioco le trequarti azzurre e a quel punto per le sudafricane sarebbe difficilissimo reggere il ritmo e la velocità delle avversarie. Anche perché il Sudafrica qualche placcaggio lo sbaglia: col Brasile ha terminato il match con l’85% di placcaggi riusciti, percentuale buona ma non eccezionale considerando l’avversario chiaramente un gradino sotto e il dominio del match. Velocità L’Italia ha ampiamente dimostrato di poter essere pericolosa nel gioco aperto, e contro una squadra fisica ma che può lasciare spazi in mezzo al campo dovrà sfruttare al meglio questa possibilità: per farlo, però, servirà alzare il ritmo nei punti d’incontro. Contro la Francia i sostegni non sempre sono stati veloci e puntuali, costringendo Stefan e Stevanin a giocare spesso palloni poco puliti e più facilmente leggibili dalla difesa. Aumentare l’intensità della battaglia in mezzo al campo, come detto, servirà ad innescare nel modo migliore anche le pericolosissime trequarti azzurre. La scelta di schierare di nuovo Rigoni dal primo minuto è probabilmente legata proprio alla volontà di sfruttare gli spazi che il Sudafrica potrebbe lasciare, giocando con un doppio play che toglierà riferimenti alla difesa e permetterà alle Azzurre di avere molte più opzioni di gioco. L’Italia infatti non deve “stare” alle regole del Sudafrica, che proverà a rendere il match quanto più fisico e combattuto possibile, ma deve portarlo sui propri binari costringendo le Springbok Women a muoversi lungo il campo in fase difensiva e ad inseguire le continue accelerazioni delle trequarti azzurre. Far arrivare dei palloni di qualità a Muzzo e D’Incà e permettere a Ostuni Minuzzi di avere lo spazio per accelerare potrebbe mettere in seria difficoltà il Sudafrica, che dall’altra parte cercherà sicuramente di imporsi fisicamente per evitare che le Azzurre alzino i giri del motore. RWC 2025: le formazioni di Italia-Sudafrica Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (C), 7 Beatrice Veronese, 6 Francesca Sgorbini, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Valeria Fedrighi, 20 Alissa  Ranuccini, 21 Alia Bitonci, 22 Sara Mannini, 23 Francesca Granzotto Sudafrica: 15 Nadine Roos, 14 Byrhandré Dolf, 13 Zintle Mpupha, 12 Chumisa Qawe, 11 Ayanda Malinga, 10 Libbie Janse van Rensburg, 9 Unam Tose, 8 Aseza Hele, 7 Sinazo Mcatshulwa, 6 Sizophila Solontsi, 5 Danelle Lochner, 4 Nolusindiso Booi (C), 3 Babalwa Latsha, 2 Lindelwa Gwala, 1 Sanelisiwe Charlie A disposizione: 16 Micke Gunter, 17 Yonela Ngxingolo, 18 Nombuyekezo Mdliki, 19 Vainah Ubisi, 20 Lerato Makua, 21 Catha Jacobs, 22 Eloise Webb, 23 Aphiwe Ngwevu

Italia Femminile | 30/08/2025

RWC, la formazione dell’Italia per la sfida di domenica con il Sudafrica

La Nazionale Femminile sta preparando a York la sfida valida per la seconda giornata della pool D della RWC 2025. Avversaria di giornata sarà il Sudafrica, che nella prima uscita nel torneo ha battuto il Brasile con il risultato di 66-6. Per una sfida intensa (che sarà possibile seguire domenica 31 agosto all 16.30 in diretta su Rai Sport e Raiplay), contro una squadra che le Azzurre hanno affrontato solo tre volte nella storia (nel 2018, 2023 e 2024), coach Roselli e il suo Staff optano per un XV rodato, che dosa l’esperienze di atlete come Sofia Stefan, che scendendo in campo a York domenica entrerà nel club dei Centurioni FIR, raggiungendo Sergio Parisse, Martin Castrogiovanni, Alessandro Zanni, Andrea Lo Cicero, Alessandro Troncon, Mauro Bergamasco, Marco Bortolami, Leonardo Ghiraldini, Sara Barattin e Lucia Gai.  Al di là di Stefan, che si appresta a celebrare un traguardo storico, arrivato nel palcoscenico più importante del rugby globale, l’Italia sfiderà il Sudafrica con una prima linea composta da Turani, Vecchini e Seye, seconda linea con Tounesi e Duca, terza linea con Sgorbini, Veronese e Giordano. Emma Stevanin affiancherà Sofia Stefan in mediana; i centri saranno Beatrice Rigoni e Michela Sillari, mentre il triangolo allargato sarà composto da D’Incà, Muzzo e Ostuni Minuzzi.  In panchina andranno Gurioli, Stecca, Maris, Fedrighi, Ranuccini, Bitonci, Mannini e Granzotto. Dopo una prova molto consistente in difesa con la Francia, il coach che cura questo aspetto, Francesco Iannucci, fa il punto in vista della partita con il Sudafrica: “Quello che è successo nella scorsa partita ci ha dato fiducia per costruire delle basi, ma non conta: quello che conta è la sfida incredibile che abbiamo davanti e che abbiamo preparato con entusiasmo e con un focus molto centrato sui nostri punti di forza e su ciò che dovevamo sistemare dopo la Francia. Conosciamo il Sudafrica, ma soprattutto conosciamo noi stesse: abbiamo grande fiducia nelle ragazze e in ciò che vogliamo creare”. La formazione delle Azzurre per Italia v Sudafrica  15 Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova, 42 caps) 14 Aura MUZZO (LOU Rugby, 56 caps) 13 Michela SILLARI (Valsugana Rugby Padova, 93 caps) 12 Beatrice RIGONI (Sale Sharks, 86 caps) 11 Alyssa D’INCÀ (Blagnac Rugby, 34 caps) 10 Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova, 25 caps)9 Sofia STEFAN (RC Toulon, 99 caps)8 Elisa GIORDANO (Capitana, Valsugana Rugby Padova, 76 caps) 7 Beatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova, 29 caps)6 Francesca SGORBINI (ASM Clermont Rugby, 35 caps) 5 Giordana DUCA (Valsugana Rugby Padova, 59 caps)4 Sara TOUNESI (Stade Bordelais Rugby, 51 caps)3 Sara SEYE (Ealing Trailfinders, 35 caps)2 Vittoria VECCHINI (Valsugana Rugby Padova, 39 caps)1 Silvia TURANI (Harlequins, 45 caps)A disposizione:16 Laura GURIOLI (Villorba Rugby, 16 caps)17 Emanuela STECCA (Villorba Rugby, 19 caps)18 Gaia MARIS (Valsugana Rugby Padova, 40 caps)19 Valeria FEDRIGHI (Rugby Colorno, 65 caps)20 Alissa RANUCCINI (LOU Rugby, 16 caps) 21 Alia BITONCI (Valsugana Rugby Padova, 8 caps)22 Sara MANNINI (Rugby Colorno, 10 caps)23 Francesca GRANZOTTO (Exeter Chiefs, 22 caps) I PROSSIMI IMPEGNI DELLE AZZURREDomenica 31 agosto 2025, ore 16:30, York, York Community Stadium, Rugby World Cup England 2025 – II giornataItalia v SudafricaDomenica 7 settembre 2025, ore 15:00, Northampton, Franklin’s Garden, Rugby World Cup England 2025 – III giornataItalia v Brasile

Italia Femminile | 29/08/2025

Rugby World Cup 2025: i precedenti tra Italia e Sudafrica femminile

Italia e Sudafrica si incontreranno per la terza volta consecutiva in tre anni, e per la quarta volta in totale, per una sfida che sta praticamente diventando un classico. Le due squadre si sono affrontate una volta in un test match e due volte nel WXV, l’ultima competizione femminile introdotta da World Rugby: stavolta, però, il palcoscenico è ben diverso, perché si gioca la seconda giornata della fase a gironi della Rugby World Cup 2025. E sarà una sfida decisiva. I precedenti tra Italia e Sudafrica femminile Italia e Sudafrica si sono affrontate 3 volte in partite ufficiali e finora hanno sempre prevalso le Azzurre, autrici di 3 successi e di 94 punti totali contro i 47 delle Springbok Women. La prima sfida risale al 2018, e a Prato le Azzurre stravinsero per 35-10. Nonostante l’iniziale svantaggio con la meta di Mpupha, l’Italia rispose immediatamente rimettendo a posto le cose con la marcatura di Stefan e due calci di punizione di Sillari. La meta di Elisa Giordano nel finale di primo tempo scavò il primo solco per il 16-7 dell’intervallo, poi il piazzato di Nel servì a riaprire soltanto momentaneamente la partita, perché nel finale si scatenò la marea azzurra: andò a segno ancora Sofia Stefan, poi arrivò una meta di punizione, infine Ilaria Arrighetti chiuse i giochi per il 35-10 finale. La seconda sfida risale invece al WXV 2023, a Città del Campo: le Azzurre si imposero nettamente in casa del Sudafrica con una formazione che univa parte del blocco delle titolari ad alcuni esperimenti. Il match partì subito fortissimo, con Latsha che rispose alla meta iniziale di Ostuni Minuzzi. Le Azzurre però ci misero poco a prendere il largo grazie alle mete di Aura Muzzo e Alissa Ranuccini. Nel finale di frazione Van Rensburg provò ad accorciare le distanze dalla piazzola, ma arrivò subito la risposta di Capomaggi per il 22-10 dell’intervallo. Nella ripresa fu il Sudafrica a marcare per primo con un altro piazzato di Van Rensburg, poi però la meta di Vittoria Vecchini scavò il solco definitivo. Nel finale le Springbok Women andarono a segno con Dolf, ma non bastò, anche perché la meta di intercetto di Alyssa D’Incà sancì il definitivo 36-18. L’ultima sfida Italia e Sudafrica si sono rincontrate anche l’anno successivo, sempre al WXV, sempre in terra sudafricana. Le Azzurre, però, fecero più fatica del previsto, vincendo 23-19 dopo una partita combattuta che le aveva viste rimontare per ben due volte. Sudafrica in vantaggio con Latsha, ma le Azzurre prima si scatenarono (doppietta di Turani e altra meta di Sillari) chiudendo il primo tempo 17-7, poi mollarono la ripresa subendo la rimonta sudafricana con le mete di Hele e Malinga per il sorpasso. Sul 19-17 per il Sudafrica, però, ci pensò Beatrice Rigoni a rimettere le cose a posto con due piazzati decisivi che valsero il successo finale per 23-19, con una grande difesa a respingere l’ultimo assalto delle Springbok Women.

Italia Femminile | 28/08/2025

Italia, Aura Muzzo: “Il Sudafrica è cresciuto, ma noi ci siamo. Ripartiamo dalla difesa contro la Francia”

Seconda tappa del viaggio dell’Italia alla Rugby World Cup 2025: York, dove domenica 31 agosto alle 16.30 (diretta Rai Sport e Rai Play) le Azzurre giocheranno il secondo match del girone D contro il Sudafrica. È già una sfida decisiva, perché dopo la sconfitta contro la Francia per 24-0 all’esordio l’Italia sa di non poter più sbagliare: “Sappiamo di affrontare una sfida decisiva e tutto il gruppo è consapevole dell’importanza delle prossime due partite per il nostro cammino mondiale. Tensione? Alla fine è soggettivo. Alcune ragazze non la sentono, altre sì, altre magari più avanti, ognuna vive la partita a suo modo, ma siamo tutte consapevoli – e questo è quello che conta – di quanto questa partita sia importante” racconta Aura Muzzo, ala delle Azzurre e del Lione. Com’è iniziata questa seconda settimana? “Sta andando tutto bene. Questi primi giorni sono stati dedicati al recupero dopo il match con la Francia e soprattutto alla revisione della partita: abbiamo analizzato cosa è successo e ci siamo già focalizzate sulla prossima partita e sul prossimo obiettivo, il Sudafrica”. Cosa è venuto fuori dalla revisione del match con la Francia? “Sicuramente ci portiamo dietro da questa partita una buona prestazione difensiva. Siamo consapevoli di aver difeso bene e di aver risposto a una prova durissima, e alla fine siamo riuscite a non concedere il bonus offensivo alla Francia. Certo, dobbiamo lavorare tanto su molti altri aspetti: abbiamo avuto troppo poco possesso, ed è stato un peccato perché quando siamo riuscite ad avere il pallone in mano si sono viste delle cose positive. Bisogna dare merito alla Francia di essere riuscita a bloccare quelli che sono i nostri punti di forza, riuscendo ad avere più possesso di noi”. Come sta procedendo l’avvicinamento al Sudafrica? Si sente la pressione di una partita da dentro o fuori? “Sarà una sfida bella e stimolante. C’è tanta voglia di riscattare la sconfitta contro la Francia: più riusciremo ad essere ‘noi’, a mettere in campo la nostra identità, più saremo efficaci in campo. Sappiamo che dal punto di vista fisico sarà una sfida molto dura, ma sappiamo anche di avere le qualità per poter essere pericolose. Il Sudafrica ha fatto un grande percorso di crescita in questi anni: il nostro obiettivo non deve essere adattarci alle loro caratteristiche, ma far venire fuori al meglio le nostre”. È il tuo terzo Mondiale, dopo quello in Irlanda nel 2017 e in Nuova Zelanda nel 2022: cosa è cambiato in questi anni? “Sicuramente affronto questa competizione con una consapevolezza diversa. Nel primo Mondiale, nel 2017 in Irlanda, non ho mai giocato ma è stata un’esperienza pazzesca che mi ha permesso di crescere a una velocità che non avevo mai provato prima, anche grazie a tante persone che erano lì con me e che sono state fondamentali nel farmi crescere: prima tra tutte Sara Barattin, una persona che ancora oggi è importantissima per me. E poi Maria Grazia Cioffi, Alice Trevisan, Paola Zangirolami, Manuela Furlan, Melissa Bettoni, queste ultime due per più tempo perché hanno giocato anche il Mondiale successivo. Sicuramente avrò dimenticato qualche nome, ma tutte le ragazze con cui ho giocato hanno lasciato un segno. Nel 2022 ero già più consapevole del mio ruolo - anche dal punto di vista tecnico - e l’ho vissuto in un altro modo, pur essendo stato comunque un altro tassello importante della mia crescita. Anche in questo caso il gruppo è stato fondamentale per me, perché alla fine il rugby è uno sport di squadra e si cresce, si vince e ci si diverte insieme. Per quanto riguarda questo terzo Mondiale chissà quale viaggio mi riserverà, a fine percorso saprò dare una risposta (ride, ndr)”.

Italia Femminile | 26/08/2025

Addio a Loreto Cucchiarelli, Azzurro 211 e CT della Nazionale

La Federazione Italiana Rugby è profondamente addolorata dalla scomparsa di Loreto Cucchiarelli, Azzurro numero 211 e Commissario Tecnico della Nazionale tra il luglio del 1988 e l’agosto del 1989, avvenuta nella notte a L’Aquila. Originario della provincia di Rieti, aveva legato la propria carriera agonistica ai colori neroverdi de L’Aquila Rugby, emergendo come uno dei leader del XV abruzzese Campione d’Italia nel protagonista dei primi due titoli di Campione d’Italia 1967 e nel 1969. La grande concorrenza per il ruolo di terza linea nella seconda metà degli Anni ‘60 lo aveva visto spesso ai margini del gruppo azzurro: il debutto con la Nazionale, nel 1966, era arrivato proprio nella sua L’Aquila, nella vittoria di Coppa Europa contro la Romania, un’epica battaglia, ideale per il suo stile di gioco, decisa solo al 76’ da un piazzato di Ambron che aveva dato agli Azzurri il successo per 3-0. Una sconfitta che la Romania avrebbe vendicato (24-3) la primavera seguente a Bucarest, nel secondo e ultimo test-match di Cucchiarelli che, per ritrovare l’azzurro, avrebbe dovuto attendere l’estate del 1988 quando venne nominato Commissario Tecnico dell’Italia dopo che, da capo allenatore, aveva regalato alla “sua” L’Aquila altri due titoli, quelli del 1981 e 1982: sulla panchina della Nazionale, Cucchiarelli rimase poco più di un anno, vivendo la “prima” assoluta contro una delle Home Union, il 31 dicembre a Dublino contro l’Irlanda (31-15), affidando nell’occasione i gradi di capitano a Guido Rossi. Rimase al timone della Nazionale sino alla sconfitta di Buenos Aires contro l’Argentina nel giugno del 1989. Alla famiglia Cucchiarelli vanno le condoglianze del Presidente Andrea Duodo e del Consiglio Federale, che ricordano con affetto Loreto Cucchiarelli e il suo straordinario, appassionato contributo al rugby italiano.

News | 24/08/2025

Cordoglio della FIR per la scomparsa di Lamberto Simonelli, Azzurro n. 160

Con profonda tristezza la Federazione Italiana Rugby ha appreso della scomparsa, avvenuta domenica 24 agosto a Roma, di Lamberto Simonelli che, a 92 anni compiuti lo scorso 22 aprile, era uno dei più anziani internazionali italiani viventi. Terza linea e all’occorrenza secondo centro, aveva militato con l’AS Roma prima e con le Fiamme Oro Padova poi, conquistando tre titoli di Campione d’Italia con la squadra della Polizia di Stato tra il 1959 e il 1961. Con l’Italia aveva debuttato il 25 marzo del 1956, ad Heidelberg, sotto la guida del triumvirato Farinelli-Invernici-Silvestri, esordendo come flanker nella vittoria per 12-3 sulla Germania, in un’Italia che presentava sette debuttanti: il mese dopo, era andato in meta, la sua unica marcatura internazionale, giocando come secondo centro nella vittoria di Praga sulla Cecoslovacchia. In campo come terza linea nella sconfitta di Napoli contro la Francia nel 1958, nel 1960 era stato utilizzato due volte come centro nel successo di Hannover sul XV tedesco e nella sconfitta per 26-0 contro la Francia a Treviso, in quella che sarebbe stata la sua ultima uscita internazionale. Sei, in totale, i caps conquistati in carriera da Simonelli, Azzurro n. 160. Alla famiglia Simonelli e a tutti i suoi cari, così come alla Società Fiamme Oro Rugby, vanno le condoglianze del Presidente FIR Andrea Duodo e del Consiglio Federale.

Italia | 24/08/2025

RWC 2025: la Francia esce alla distanza, Italia battuta 24-0 a Exeter

Nella prima giornata della Rugby World Cup 2025 la Francia batte l'Italia 24-0 al Sandy Park di Exeter. Dopo un inizio di match molto bloccato e un primo tempo particolarmente combattuto le Bleus vengono fuori alla distanza e marcano 3 volte con Grisez, Khalfaoui ed Escudero, con 3 trasformazioni e un piazzato di Bourgeois. Decisive soprattutto le fasi statiche, dove le francesi hanno preso il sopravvento concedendo pochi possessi di qualità alle Azzurre. Per l'Italia diventa decisiva la sfida contro il Sudafrica di domenica prossima, mentre la Francia sfiderà il Brasile. La cronaca di Francia-Italia Appena Escudero atterra, però, Tounesi è bravissima a disinnescare la maul avversaria conquistando il turnover. Sulla mischia successiva però le Bleus recuperano palla. Inizia l'assalto con le cariche di Fall, di Khalfaoui e delle sorelle Feleu, ma le azzurre rispondono con una serie di placcaggi perfetti, e dopo 2 minuti di apnea arriva l'errore francese con Arbez che non controlla un passaggio non perfetto di Chambon sotto pressione. L'Italia prova ad alleggerire la pressione e lo fa con un bel calcio dalla base di Stefan, poi è la solita combinazione D'Incà-Muzzo a creare il primo pericolo nella retroguardia francese, che però risponde presente e mantiene il match sullo 0-0. Al 19' arriva la prima vera occasione per la Francia: bello scambio tra Vernier e Menager che rompe il placcaggio di Muzzo ma al momento di schiacciare viene ingabbiata dal triplo intervento di Giordano, Sillari e Stefan che tengono alta la trequarti francese e salvano tutto. La Francia continua a spingere: al 20' Mannini salva su Arbey lanciata sul lato sinistro mandandola fuori con un bel placcaggio alle gambe, poi al 27' la formazione di Mignot e Ortiz sblocca il risultato con un bel break di Grisez che passa in mezzo a D'Incà e Sillari, resiste al ritorno di Muzzo e schiaccia. Bourgeois trasforma per il 7-0. L'Italia ritorna in attacco sfruttando una liberazione sbagliata delle francesi, ma soffre in rimessa laterale e non riesce a dare continuità all'azione. Dall'altra parte Arbez trova un bel calcio passaggio per Arbey, ostacolata da D'Incà: il pallone rimane lì e ci si avventa Bourgeois, ma nello stesso momento l'ala azzurra riesce a schiacciare nello stesso momento. Dopo un lunghissimo check con il TMO, Sara Cox considera i due interventi in contemporanea e quindi fa ripartire il gioco con un drop dalla linea di meta. A tempo scaduto la Francia però va sopra il break con un piazzato di Bourgeois, che chiude il primo tempo sul 10-0. Nella ripresa Bourgeois prova subito ad allungare con un piazzato dalla linea dei 10 metri ma colpisce il palo. La Francia continua a spingere e dopo una lunghissima azione nella quale conquista tre vantaggi va a segno con Khalfaoui, ben servita da Arbez dopo una serie di cariche avanzanti. Bourgeois trasforma per il 17-0. L'Italia ha un'altra buona occasione, vanificata da un fallo di ostruzione su una maul avanzante, ma nel secondo tempo il drive azzurro trova la quadra perché subito dopo arriva un calcio di punizione, stavolta a favore. Touche vinta e lunga serie di cariche, con Arrighetti che arriva a un metro dalla linea di meta, poi Stefan allarga su D'Incà e riceve di nuovo il pallone ma viene fermata da Vernier ancora a un passo dalla marcatura. Al 62' la Francia trova la terza meta: altra lunga azione nata da un calcio per se stessa di Arbez, poi il pallone viene allargato sul lato sinistro, carica di Fall stoppata, poi Escudero finalizza per il 24-0 con la trasformazione di Bourgeois. Il finale è concitato, con diverse fiammate da una parte e dall'altra che però non portano frutti. A tempo scaduto la Francia si riporta in attacco alla ricerca del bonus, ma una bella difesa italiana sul drive toglie il punto aggiuntivo alle avversarie. A Exeter finisce 24-0 per la Francia, che conquista 4 punti e fa un primo importante passo verso i quarti di finale, mentre l'Italia dovrà giocarsi tutto con Sudafrica e Brasile. Il tabellino di Francia-Italia Exeter, Sandy Park, 23 agosto 2025Rugby World Cup 2025, 1a giornataFrancia v Italia 24-0 (10-0)Marcatrici: p.t 28’ m. Grisez tr. Bourgeois (7-0); 41’ cp Bourgeois (10-0) s.t 5’ m. Khalfaoui tr. Bourgeois (17-0); 22’s m. Escudero tr. Bourgeois (24-0)Francia: Bourgeois; Grisez, Menager (Co-Cap), Vernier (26’st Niesen), Arbey; Arbez (27’st Tuy), Chambon (27’st Queiroy); T.Feleu (19’st Berthomieu), Champon, Escudero; Fall-Raclot, M.Feleu (Co-Cap, 31’st Okemba); Khalfaoui (16’st Bernadou), Bigot (16’st Gerin), Brosseau (16’st Deshaye)all. Gaelle Mignot e David OrtizItalia: Ostuni Minuzzi (25’st Granzotto); Muzzo, Sillari, Mannini, D’Incà; Stevanin (31’ st Madia), Stefan (17’st Bitonci) ; Giordano (Cap), Ranuccini (7’st Arrighetti), Sgorbini; Duca (25’st Fedrighi), Tounesi (temp. 13’ -25 st. Fedrighi); Seye (19’ st Maris), Vecchini (27’st Spinelli), Turani (29’ st Stecca)all. Fabio Roselli Arb: Sara Cox (RFU)assistenti: Aimee Barrett-Theron (SARU); Maria Heitor (POR)TMO: Leo Colgan (IRFU)Cartellini: nessunoCalciatrici: Bourgeois (4/5)Player of the Match: Gabrielle Vernier (FRA)Punti assegnati: Francia 4; Italia 0Note: serata fresca, cielo sereno, nel secondo tempo Vittoria Ostuni Minuzzi gioca con la maglia numero 24, 7052 spettatori

Italia Femminile | 23/08/2025