Categoria: News
ANDREA RINALDO RICEVE LO STOCKOLM WATER PRIZE
AZZURRO NEGLI ANNI ’70, E’ IL PRIMO ITALIANO A RICEVERE IL MASSIMO RICONOSCIMENTO NELL’AMBITO DELL’IDRAULICA E DELLA TUTELA DELLE ACQUE Stoccolma - Andrea Rinaldo è il primo italiano ad essere stato insignito dello Stockolm Water Prize, il più prestigioso riconoscimento per coloro che hanno ottenuto straordinari risultati nel campo dell’idraulica, della conservazione e della tutela delle acque nel mondo. Il premio gli è stato conferito alla vigilia della giornata mondiale dell’acqua promossa dalle Nazioni Unite. Classe 1954, 4 caps come seconda linea con la maglia dell’Italia nel 1977 prima di essere costretto da un infortunio al ginocchio ad abbandonare la carriera agonistica, il Prof. Rinaldo è attualmente Professore e Direttore del laboratorio di Ecoidrologia al Politecnico di Losanna e membro dell’Accademia dei Lincei. Azzurro n. 326 - debutto a Casablanca contro il Marocco - è oggi rappresentante del Celtic Rugby Dac nell’Esecutivo di EPCR. E’ stato Consigliere Federale FIR e Presidente del Petrarca Rugby. Marzio Innocenti, Presidente della FIR, ha espresso le congratulazioni dell’intero movimento al Prof. Rinaldo: “E’ una giornata di grande gioia per tutto il rugby italiano, che deve essere fiero di avere una figura come Andrea tra i propri rappresentanti. Ci rende incredibilmente orgogliosi che sia un rugbista, nonché membro dell’Accademia dei Lincei, il primo italiano a ricevere il Stockolm Water Prize, a tutti gli effetti il premio Nobel per l’idraulica. Voglio esprimere al Prof. Rinaldo, a cui mi lega una ultradecennale amicizia avviata proprio sui campi da rugby, il più grande apprezzamento personale e di tutto il Consiglio Federale per un traguardo che apporta prestigio non solo al mondo accademico italiano ed alla FIR, ma all’intero sistema sportivo del nostro Paese”.
News | 21/03/2023
RUGBY OLTRE LE SBARRE, A LIVORNO IL CORSO PER ARBITRI
L'aula è uguale a quella di tutti i corsi per arbitro tenuti dal C.N.Ar: le sedie, il proiettore, i regolamenti di gioco, i partecipanti (11) in silenzio, attenti a quello che viene detto dai due relatori. Tutto nella normalità, la differenza è che questo corso si tiene all'interno della Casa Circondariale delle Sughere di Livorno, e i partecipanti al corso sono detenuti. Un corso per arbitro tenuto all'interno di un carcere può sembrare una contraddizione, chi è privato della libertà per non aver rispettato le regole partecipa ad un corso per diventare, in campo, quello che farà rispettare le regole del gioco. Un altro gradino per il percorso educativo e di riscatto perché oltre alla possibilità di vivere la palla ovale come giocatori adesso c'è anche quella di poter essere arbitri. Infatti, in seguito al primo corso per arbitri tenuto nel 2019 nel carcere Villa Fastiggi di Pesaro, il Consiglio Federale FIR ha derogato la regola secondo cui non bisogna avere condanne penali per diventare arbitro per tutti coloro che hanno ottenuto l’idoneità durante la detenzione. Le Pecore Nere all'interno del progetto “Rugby oltre le sbarre” sono una realtà già da dieci anni con la squadra che gioca nel campionato Old toscano, un progetto che vede coinvolta la F.I.R., i Rinocerotti (la squadra Old dei Lions Amaranto), l'Amatori Rugby Toscana e che si avvale dell'attiva collaborazione della Direzione della Casa Circondariale di Livorno. Un ringraziamento ai docenti del corso: il designatore Masetti, gli arbitri Damasco, Liperini, Castagnoli e il presidente del Comitato Regionale Bonaccorsi. E già ci sono i presupposti per replicare a ottobre con un altro corso.
Impegno Sociale | 20/03/2023
SERIE A: TABELLINI XVII TURNO
Roma – Roma - Di seguito i tabellini della dociassettesima giornata del Campionato Italiano di Serie A maschile. GIRONE 1 Parma, Campo Banchini – domenica 19 marzo 2023 Rugby Parma FC 1931 v I Centurioni Rugby: 29-21 (16-3), pt 4-0 Marcatori: p.t. 9’ cp Muzzi (0-3), 18’ m. Sorio tr Gennari (7-3), 21’ cp Muzzi (7-6), 27’ cp Gennari (10-6), 30’ cp Gennari (13-6); s.t. 43’ cp Gennari (16-6), 48’ cp Muzzi (16-9), 54’ cp Gennari (19-9), 60’ meta di punizione per la Rugby Parma (26-9), 66’ m. Bronzini tr Muzzi (26-16), 69’ cp Gennari (29-21), 74’ m. Bronzini (29-21) Rugby Parma FC: Gennari; Bianconcini (48’ Colla), Pelagatti (45’ Piccioli), Frati, Sorio; Silva (v. cap.), Bosi (51’ Righi Riva); Borsi (cap.), Slawitz (67’ De Rossi), Calcagno; Schianchi, Granieri; Fiume (63’ Negri), Maggiore, Mazzanti (63’ Calì); a disposizione: Bonofiglio, Piddubnyi. All. Du Preez, Frati I Centurioni Rugby: Bronzini (v. cap.); Parrino (73’ Villa), Belotti, Russo (68’ Zaboni), Alegiani; Muzzi (41’ Marcellan), Del Valle; Gazzoli, Zanatta (65’ Roncon), Berardi (cap.); Scheepers, Seye (30’ Ospitaleri); Montilla (74’ Sbarbori), Pilani (56’ Buizza Malnati), Saccà (56’ Florio). All. Marchiori, Roberto Mario Arb. Lorenzo Imbriaco (BO) Cartellini: al 23’ cartellino giallo a Scheepers (I Centurioni), al 34’ cartellino giallo a Pelagatti (Rugby Parma), 57’ cartellino giallo a Russo (I Centurioni), 62’ cartellino giallo a Granieri (Rugby Parma), 62’ cartellino giallo a Montilla (I Centurioni) Calciatori: Gennari (Rugby Parma) 5/5; Muzzi (I Centurioni) 4/6 Player of the match: Mattia Mazzanti (Rugby Parma) Note: cielo, con circa 16°. Campo in ottime condizioni. Circa 500 spettatori presenti Punti conquistati in classifica: Rugby Parma FC 1931 4; I Ceturioni Rugby 0 Genova, Stadio Carlini-Bollesan – domenica 19 marzo 2023, Serie A, girone 1, giornata XVII Pro Recco Rugby vs CUS Milano: 6-50 (6-24) Marcatori: p.t. 4’ cp Mauriziano (3-0), 6’ m. Allodi (3-5), 9’ cp Mauriziano (6-5), 12’ m. Cederna E. tr. Borzone (6-12), 23’ m. Guizzetti (6-17), 35’ m. Allodi tr. Borzone (6-24). s.t. 16’ m. Ostoni tr. Lowndes (6-31), 24’ m. Colombo tr. Lowndes (6-38), 34’ m. Ostoni (6-43), 36’ m. Givani tr. Lowndes (6-50). Pro Recco Rugby: Gaggero, Mitri (28’ st Salerno), Tagliavini JD (4’ st Cinquemani), Matulli, Solari, Mauriziano Fantozzi, Benvenuto, Navone, Rosa (cap.) (30’ st Nuccio), Nese (4’ st Conca), Metaliaj (35’ st Demarchi), Mtyanda, Maggi, Demergasso (25’ st Bedocchi), Avignone (28’ st Albarello). All. Regestro, Noto CUS MILANO: Galliano, Allodi, Cederna L. (11’ st Lowndes), Cederna E., Randazzo (25’ st Milani), Borzone, Colombo, Salas Rollan, Miele (1’ st Toscano), Guizzetti, Cicchinelli, Tevdoradze (6’ st Ostoni), Cambareri (21’ st Balistreri), Perini (35’ st Rini), Parisi (17’ st Givani). All. Festa Arb. Filippo Vinci (RO) Cartellini: gialli: 22’ pt Solari (Recco), 8’ st Rosa (Recco), 14’ st Gaggero (Recco), 39’ st Givani (Milano) Calciatori: Mauriziano (Pro Recco Rugby) 2/2. Borzone (Milano) 2/4, Lowndes (Milano) 3/4. Player of the match: Edoardo Cederna (Milano) Punti conquistati in classifica: Pro Recco Rugby 0; CUS Milano 5. Settimo Torinese, Campo Comunale Rugby n.1 – domenica 19 marzo, ore 14.30 TKGroup VII Rugby Torino vs Rugby Parabiago 1948 13-16 (pt 13-7) Marcatori: p.t. 9’ calcio Pelozzi (VII) (3-0); 18’ meta De Razza (VII) trasf. Pelozzi (10-0); 33’ calcio Pelozzi (VII) (13-0); 39’ meta Silva Soria (P) trasf. Silva (13-7) s.t. 5’ calcio (P) Silva (13-10); 11’ calcio (P) Silva (13-13); 32’ calcio (P) Silva (13-16) TKGroup VII Rugby Torino: Pelozzi; Costantinescu (67’ Tione); Nanetti; Marchi; Librera (49’ Monfrino Marco); Apperley; De Razza; Bordigoni (42’ Nepote); Monfrino Mirko; Aramburu; Eschoyez; Lo Greco S. (63’ Ciraulo); Angotti; Scatigna (77’ Cherubini); Montaldo Lo Greco (77’ Gallo). A disposizione: Trinchera; Cherubini; Gallo; Nepote; Belliero; Ciraulo; Monfrino Marco; Tione. All. Sue/Eschoyez Rugby Parabiago 1948: Grassi; Calosso (50’ Torchia); Albano; Durante; Cortellazzi; Silva; Coffaro (45’ Zanotti); Galvani; Messori; Hala (55’ Sabatiello); Bertoni; Schlecht; Polio (41’ Castellano); Fusco; Catalano (20’ pt Strada; 55’ Cornejo)). A disposizione: Strada; Sabatiello; Castellano; Cornejo; Dal Lago; Zanotti; Palazzini; Torchia. All. Porrino Arbitro: Erasmus Jaco Stephanus di Treviso Assistenti: Antonio Luzza, Andrea Origlia Cartellini. Giallo: Fusco (P) Calciatori: Pelozzi (VII) 3/3; Silva (P) 4/4 Note: giornata parzialmente nuvolosa, terreno in discrete condizioni, spettatori 100 Punti conquistati in classifica: TKGroup VII Rugby Torino 1 ; Rugby Parabiago 4 (altro…)
News | 20/03/2023
ITALRUGBY, UN GUINNESS SEI NAZIONI DAI DUE VOLTI PER GLI AZZURRI
È stato un Sei Nazioni 2023 a due facce per l’Italia, che da un lato lascia l’amaro in bocca per ciò che poteva essere e non è stato, dall’altro lancia un segnale importante di competitività che agli Azzurri mancava da un po’, e da qui bisogna ripartire per il futuro, in vista della Coppa del Mondo 2023. Risultati e prestazioni Certamente ci sono i numeri, che dicono 5 sconfitte in 5 partite, ma ci sono anche delle prestazioni mai così continue come quest’anno. Difficile trovare un altro Sei Nazioni nel quale l’Italia è stata così competitiva in tutte e 5 le sfide, forse nel 2013, quando però a Edimburgo arrivò una sconfitta molto più netta: paradossalmente, l’Italia ha avuto la possibilità di vincere ognuna di queste partite (forse solo a Twickenham il solco scavato dagli inglesi nel primo tempo è stato poi incolmabile) ed è una cosa della quale andare orgogliosi, e che dall’altra parte deve portare Crowley, staff e giocatori a continuare su questa strada per colmare quel gap ancora presente – seppur di gran lunga ridotto rispetto agli altri anni – con le grandi d’Europa e del Mondo. Le occasioni sprecate Certamente da questa squadra ci si aspettava che in almeno una delle 5 partite arrivasse il salto di qualità, quella vittoria che serviva come il pane per dare linfa a un gruppo che sta guadagnando fiducia e consensi attraverso le prestazioni, certo, ma anche tramite grandi vittorie come quelle contro Galles e Australia nel 2022. In questo senso, aver perso la “rivincita” coi gallesi all’Olimpico ha fatto male, se non altro perché sotto alcuni aspetti gli Azzurri sembravano davvero superiori e in grado di vincere un match ampiamente alla portata. La delusione dei giocatori nel pomeriggio dell’11 marzo era evidente, e ricorda un po’ altre sconfitte brucianti in partite che sembravano alla portata come quella contro la Scozia nel 2014 (persa con un drop di Duncan Weir a 2’ dalla fine) o contro la Francia nel 2019, quando gli Azzurri dominarono l’incontro ma sprecarono un numero incredibile di occasioni. D’altro canto, è sempre importante ricordare da dove si è partiti, e gli enormi progressi che sono stati fatti sul piano del gioco, delle prestazioni e della competitività nel giro di un anno. Dal Sei Nazioni 2022 a quello 2023 sembra passato un secolo, anche se il primo ha dato maggiori soddisfazioni dal punto di vista del risultato, con la vittoria di Cardiff contro il Galles, in quel Torneo ci sono state anche pesanti battute d’arresto come contro l’Inghilterra e partite dove si poteva fare molto meglio, come contro la Scozia. Insomma, la strada è quella giusta, bisogna solo continuare a seguirla. L’abitudine alle grandi partite Probabilmente ha inciso molto la poca abitudine nel giocarsi le partite punto a punto, contro avversari più scafati e lucidi nei momenti chiave: un qualcosa che purtroppo non si può insegnare a tavolino ma entra nella testa solo continuando a giocare partite di questo livello e con questa competitività. Sia contro l’Irlanda che contro la Scozia i risultati sono stati resi più pesanti da una meta subita negli ultimi minuti (a Edimburgo addirittura a tempo scaduto), segno di come gli avversari siano stati capaci di tirar fuori un cinismo quasi brutale nel momento di rottura delle partite. Sempre contro la Scozia, e contro la Francia, il sogno è sfumato sul più bello, durante l’assalto finale dove gli avversari hanno tirato fuori il meglio del proprio repertorio difensivo, anche con un filo di malizia che fa parte di questo sport e che – così come l’abitudine a giocare punto a punto – si acquisisce e impara solo con il tempo e l’esperienza. Si è aggiunto, poi, il peso delle aspettative, mai così alte negli ultimi anni. La pressione può aver inciso soprattutto nel match dell’Olimpico contro il Galles, ma per certi versi anche l’idea di dover affrontare un’Inghilterra in crisi ha posto attese più alte su quella serata di Twickenham che non è andata come ci si aspettava. Sarà un aspetto importante su cui lavorare, soprattutto in vista delle due partite del Mondiale contro Namibia e Uruguay (che nel 2021 a Parma sfiorò il colpaccio) e anche del test di preparazione al Torneo contro il Giappone, contro la quale sarà probabile un’altra partita da giocarsi punto a punto. Verso la Coppa del Mondo 2023 Il passato, comunque, è ormai tale e non si può più cambiare. Riprendendo le parole spesso ripetute da Michele Lamaro, bisogna concentrarsi sulle cose che si possono controllare, e allora testa alla preparazione alla Coppa del Mondo, che peraltro prevede anche una rivincita a Murrayfield contro la Scozia e una sfida molto interessante contro il Giappone, e poi alle 4 sfide che tra settembre e ottobre porteranno tanti tifosi italiani allo stadio o li terranno incollati alla tv: Namibia, Uruguay, All Blacks e infine la Francia. L’impresa è ardua, visto che passano solo le prime due classificate del girone, ma l’Italia può e deve continuare sulla strada intrapresa, mostrandosi competitiva in ogni incontro. E poi chissà, magari l’impresa arriverà nella partita più importante, o forse più inattesa.
News | 20/03/2023
TERZO POSTO FINALE GIUSTO PREMIO AL LAVORO DI UN GRUPPO ECCEZIONALE
Glasgow – Dopo la partita la festa, poi l’attesa per il risultato di Irlanda-Inghilterra, rigorosamente in un pub. L’analisi della giornata e del torno, per coach Massimo Brunello, parte dal fischio finale del derby britannico che ha regalato all’Italia il miglior risultato della sua storia nel Sei Nazioni Under 20. “Siamo felici, orgogliosi, come può renderti orgoglioso un buon risultato dopo tanto lavoro per arrivarci”. Il tecnico degli Azzurrini riavvolge per un attimo il nastro del miglior Sei Nazioni di sempre per gli Under 20: “La cosa che vorrei davvero fosse evidenziata è il livello di competitività dimostrato contro tutte le altre squadre, come del resto dimostrato ampiamente dal fatto di essere stati gli unici ad aver centrato il bonus offensivo in tutti e cinque gli incontri. 24 mete fatte sono tante, e se ripensiamo al match con la Francia, o ad alcuni passaggi un po’ a vuoto contro Irlanda e Inghilterra, questa edizione ci deve forse qualcosa. Insomma, stiamo qui a pensare con rammarico che avremmo potuto anche arrivare secondi, e questo dice già tanto su quanti progressi l’Italia abbia fatto”. Prosegue ancora Brunello: “Fare quello che abbiamo fatto, confermando e addirittura migliorando una stagione importantissima come quella del 2022 non era per nulla scontato, anzi. Abbiamo alzato tanto l’asticella, e chi entra ora in questo gruppo percepisce immediatamente questo aspetto, mettendosi a totale disposizione per adattarsi, cosa che è propria delle squadre mature. Che dire poi dello staff? Sono fortunato, è uno staff di grandi professionisti e di grandi persone, lavorarci è un piacere”. Il punto più alto e quello più basso del Torneo, una scelta non facile: “Devo dire che sono rimasto davvero deluso solo dal primo tempo contro l’Irlanda, non eravamo noi e quando ci siamo guardati in faccia all’intervallo ce lo siamo detti, tornando in campo in maniera del tutto diversa. Il punto più alto invece lo indicherei con un concetto generico, la capacità di reagire ai momenti difficili restando fedeli al nostro gioco e alla nostra identità”. E adesso testa subito ai Mondiali di giugno: “Mancano due mesi per cominciare con l’avvicinamento al Sudafrica: lavoreremo fin da subito sui punti deboli che sono comunque emersi, ma quello che abbiamo fatto in questo Sei Nazioni ci resta dentro e sarà la base per quello che faremo questa estate”.
News | 19/03/2023
L’ITALIA CONQUISTA GLASGOW, BATTE LA SCOZIA E CHIUDE ALLA GRANDE IL SEI NAZIONI DEI RECORD
Glasgow – Al fischio finale solo il cielo sopra Glasgow decide di restare grigio: per il resto, sul sintetico dello Scotsoun l’Azzurro era dappertutto, un’incontenibile marea di maglie festose, capaci di scrivere la pagina forse più bella del rugby italiano al termine di un torneo chiuso con due vittorie, con il record di mete segnate e con quello dell’unica squadra ad aver realizzato il bonus offensivo in tutte le partite giocate, come nemmeno Irlanda e Francia sono state capaci di fare. (altro…)
News | 19/03/2023
LA FIR VARA IL ‘TESSERAMENTO TEMPORANEO’, IN COLLABORAZIONE CON VITTORIA ASSICURAZIONI
Roma – Grazie allo studio condiviso nel corso degli ultimi mesi con il main-sponsor delle Nazionali Azzurre “Vittoria Assicurazioni”, la Federazione Italiana Rugby è lieta di comunicare la nascita di un innovativo metodo di tesseramento pensato a tutela sia delle neo-tesserate e dei neo-tesserati, sia dei Club attivatori del tesseramento stesso. La progettualità, sviluppata in sinergia con il main-sponsor e frutto di un lavoro condiviso con i Club italiani, mira a facilitare la procedura di tesseramento per i nuovi potenziali praticanti, contestualmente salvaguardando le Società da una serie di responsabilità dirette fino ad oggi in carico ai propri vertici. Pensato nello specifico per tutte le attività di natura promozionale e per gli eventi di durata ridotta – tipicamente gli Open Day, i Centri Estivi, i Rugby Camp, gli allenamenti in prova etc - il nuovo sistema si sintetizza nei seguenti punti essenziali: ● Le caratteristiche del tesseramento, e le regole ad esso conseguenti, sono relative agli ambiti Amatoriale/Old, escluse quindi le categorie Agonistiche ● La durata è di 15 giorni, con scadenza automatica se non convertito in tesseramento definitivo ● Il costo del singolo tesseramento è di €1,00, è sostenuto dal Club ed è comprensivo della copertura assicurativa per i 15 giorni di validità ● Tesseramento Temporaneo è attivabile solo come primo tesseramento FIR, ed esclude quindi chi sia già stato tesserato in passato ●L’attivazione è consentita una sola volta a stagione: la sua eventuale ripetizione nella stagione successiva è di esclusiva spettanza del Comitato/Delegazione Regionale ●Il tesseramento avviene primariamente tramite portale online, ha efficacia immediata ed attiva contestualmente anche la copertura assicurativa. Restano comunque consentiti anche gli usuali metodi di tesseramento alternativi a quello online. ● La conversione in tesseramento definitivo con lo stesso Club nel corso della stessa stagione prevede l’abbuono del costo già sostenuto ● I tesserati con Tesseramento Temporaneo sono tesserati a tutti gli effetti, pienamente soggetti quindi anche alla giustizia sportiva ● Tesseramento Temporaneo è operativo dal corrente mese di marzo 2023 “Con Tesseramento Temporaneo abbiamo finalmente la risposta giusta ad un tema che da sempre ha rappresentato un impegno affatto leggero per i presidenti dei nostri Club”, spiega il Segretario Generale FIR Roberto Musiani. “Far provare il nostro sport a ragazze e ragazzi anche solo per un allenamento comportava infatti l’espletamento della procedura nella sua interezza, con incombenze burocratiche, costi e responsabilità che spesso si trasformavano in un deterrente, soprattutto per le famiglie. Grazie alla collaborazione con gli amici di Vittoria Assicurazioni è stato studiato un prodotto perfetto per le esigenze del nostro movimento, facile da attivare e completo nelle coperture rispetto al tempo limitato che lo caratterizza. Siamo davvero felici di poter mettere a disposizione dei nostri Club questa innovazione, che siamo certi darà ottimi frutti”.
News | 17/03/2023
SIX NATIONS UNDER 20, ITALIA IN SCOZIA CON OBIETTIVO VITTORIA
Domenica a Glasgow l’ultimo appuntamento del Torneo 2023, Azzurrini carichi ma consapevoli dei rischi contro una squadra ferita dopo la pesante sconfitta interna contro l’Irlanda (altro…)
News | 17/03/2023
ITALIACAMP È IMPACT PARTNER DELLA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY
Roma - Italiacamp e Federazione Italiana Rugby scendono in campo per realizzare insieme iniziative di impatto sociale. L’impact partnership, annunciata in occasione della vigilia del test-match della Nazionale Italiana Rugby maschile con la Scozia, ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2023, punta a consolidare l’impegno di Federugby nei confronti di tifosi e comunità. Rappresentare al meglio il valore creato dal sistema rugby tramite la misurazione e progettazione di impatto sociale è l'obiettivo della collaborazione. Accanto a questo, anche il potenziamento dei FIR Camp, i camp estivi dedicati ai più giovani, che vedranno per la prima volta le discipline STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) sul campo da rugby, un’occasione di formazione per sviluppare le proprie attitudini sportive e maturare contemporaneamente know-how su materie scientifiche e innovazione. Simbolo del gioco di squadra, determinazione e fair play, i valori del rugby si incontrano naturalmente con la generazione di impatto positivo, non solo economico ma anche sociale a favore di territori e comunità. Un impegno e un percorso condiviso da Italiacamp che sarà al fianco di Federugby nella valutazione delle attività realizzate sul campo e fuori dal campo di gioco, per valorizzare al meglio i benefici generati, soprattutto grazie all’organizzazione di eventi dalla rilevanza internazionale come il Guinness Sei Nazioni ed il TikTok Women’s Six Nations. La partnership con Italiacamp conferma l’impegno di FIR nel percorso verso un sistema coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 ONU, che passa anche dal rafforzamento delle relazioni con i territori, attraverso l’organizzazione di momenti di ascolto degli stakeholder FIR in vista dei Tornei maschile e femminile 2024. L’obiettivo è rendere questi grandi appuntamenti sostenibili anche dal punto di vista della loro valorizzazione sociale, dopo aver ottenuto nel 2022 e rinnovato nel 2023 la certificazione ISO20121 di evento sostenibile. “Occorre riconoscere allo sport un valore essenziale per tutta la società civile, leva strategica per lo sviluppo di nuove politiche sociali rivolte alla crescita e al miglioramento dei territori. Siamo felici di affiancare FIR in questo percorso, perché il gioco del rugby si basa sui valori più autentici dello sport, che trovano in questa disciplina una dimensione concreta. Un passo importante per far toccare con mano a tutti gli stakeholder dello sport quanto la loro attività può generare impatto sociale ed economico” ha affermato Fabrizio Sammarco, Amministratore Delegato Italiacamp. “Il rugby, e lo sport in generale, sono un fantastico strumento per cambiare in meglio la vita delle persone. La scelta di ItaliaCamp come nostro partner per la misurazione dell’impatto ci consente di andare oltre al percepito comune, misurando in modo tangibile gli effetti del nostro sport sulla società civile e sulla nostra comunità e permettendoci di comprendere sempre di più e sempre meglio come lavorare per essere attori protagonisti nella crescita del nostro Paese. Contemporaneamente, potremo offrire un quadro dettagliato dell’impatto generato su Roma e sulle altre città che ospitano i nostri grandi eventi internazionali, garantendo un ulteriore indicatore di misurazione del nostro valore ai partner ed alle aziende che desiderano avvicinarsi al nostro sport” ha detto il Presidente di FIR, Marzio Innocenti.
News | 15/03/2023
ITALIACAMP È IMPACT PARTNER DELLA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY
Roma - Italiacamp e Federazione Italiana Rugby scendono in campo per realizzare insieme iniziative di impatto sociale. L’impact partnership, annunciata in occasione della vigilia del test-match della Nazionale Italiana Rugby maschile con la Scozia, ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2023, punta a consolidare l’impegno di Federugby nei confronti di tifosi e comunità. Rappresentare al meglio il valore creato dal sistema rugby tramite la misurazione e progettazione di impatto sociale è l'obiettivo della collaborazione. Accanto a questo, anche il potenziamento dei FIR Camp, i camp estivi dedicati ai più giovani, che vedranno per la prima volta le discipline STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) sul campo da rugby, un’occasione di formazione per sviluppare le proprie attitudini sportive e maturare contemporaneamente know-how su materie scientifiche e innovazione. Simbolo del gioco di squadra, determinazione e fair play, i valori del rugby si incontrano naturalmente con la generazione di impatto positivo, non solo economico ma anche sociale a favore di territori e comunità. Un impegno e un percorso condiviso da Italiacamp che sarà al fianco di Federugby nella valutazione delle attività realizzate sul campo e fuori dal campo di gioco, per valorizzare al meglio i benefici generati, soprattutto grazie all’organizzazione di eventi dalla rilevanza internazionale come il Guinness Sei Nazioni ed il TikTok Women’s Six Nations. La partnership con Italiacamp conferma l’impegno di FIR nel percorso verso un sistema coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 ONU, che passa anche dal rafforzamento delle relazioni con i territori, attraverso l’organizzazione di momenti di ascolto degli stakeholder FIR in vista dei Tornei maschile e femminile 2024. L’obiettivo è rendere questi grandi appuntamenti sostenibili anche dal punto di vista della loro valorizzazione sociale, dopo aver ottenuto nel 2022 e rinnovato nel 2023 la certificazione ISO20121 di evento sostenibile. “Occorre riconoscere allo sport un valore essenziale per tutta la società civile, leva strategica per lo sviluppo di nuove politiche sociali rivolte alla crescita e al miglioramento dei territori. Siamo felici di affiancare FIR in questo percorso, perché il gioco del rugby si basa sui valori più autentici dello sport, che trovano in questa disciplina una dimensione concreta. Un passo importante per far toccare con mano a tutti gli stakeholder dello sport quanto la loro attività può generare impatto sociale ed economico” ha affermato Fabrizio Sammarco, Amministratore Delegato Italiacamp. “Il rugby, e lo sport in generale, sono un fantastico strumento per cambiare in meglio la vita delle persone. La scelta di ItaliaCamp come nostro partner per la misurazione dell’impatto ci consente di andare oltre al percepito comune, misurando in modo tangibile gli effetti del nostro sport sulla società civile e sulla nostra comunità e permettendoci di comprendere sempre di più e sempre meglio come lavorare per essere attori protagonisti nella crescita del nostro Paese. Contemporaneamente, potremo offrire un quadro dettagliato dell’impatto generato su Roma e sulle altre città che ospitano i nostri grandi eventi internazionali, garantendo un ulteriore indicatore di misurazione del nostro valore ai partner ed alle aziende che desiderano avvicinarsi al nostro sport” ha detto il Presidente di FIR, Marzio Innocenti.
News | 15/03/2023
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