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Nazionale Femminile U20, le convocate per il raduno di Rimini

Il responsabile tecnico della Nazionale Italiana Femminile U20, Diego Saccà, ha diramato la lista delle convocate per il raduno che si terrà a Rimini dal 3 al 5 maggio. Dopo quello di Calvisano, è il secondo raduno in preparazione delle Summer Series che si terranno in Italia nel mese di luglio e che vedranno impegnate proprio le Azzurrine. Nel gruppo delle convocate figurano giocatrici che hanno partecipato, come invitate o come convocate, ai raduni della Nazionale Femminile Maggiore: atlete come Sofia Catellani (che ha esordito con la maglia Azzurra della Maggiore in Sudafrica nel corso del WXV), Giada Corradini, Silvia Fent, Elena Errichiello (anche lei con un cap in Azzurro) e Sara Mannini (convocata per la sfida tra Italia e Scozia del 20 aprile, quarta giornata del Sei Nazioni Femminile senza scendere in campo) figurano infatti nella lista di 32 atlete che si ritroveranno in Romagna per lavorare in collettivo. Come loro, anche diverse atlete che hanno vestito la maglia dell'Italia nel Festival U18 che si è disputato in Galles, a Colwyn Bay. Qui di seguito la lista delle atlete convocate: Francesca ANDREOLI (Rugby Colorno)Alia Antonietta BITONCI (Valsugana Rugby Padova)Martina BUSANA (Villorba Rugby)Erika CAMPIGOTTO (Benetton Rugby Treviso)Anna CARNEVALI (Rugby Colorno)Sofia CATELLANI (Rugby Colorno)Elisa CECATI (Volvera Rugby)Chiara CHELI (Rugby Colorno)Angelica CITTADINI (Unione Rugby Capitolina)Greta COPAT (Villorba Rugby)Giada CORRADINI (Rugby Colorno)Elettra COSTANTINI (Valsugana Rugby Padova)Alessia DELLA SALA (Rebels Rugby VI Est)Gaia DOSI (Rugby Colorno)Elena ERRICHIELLO (Unione Rugby Capitolina)Martina FARINA (Unione Rugby Capitolina)Silvia FENT (Benetton Rugby Treviso)Alice FORTUNA (Rebels Rugby VI Est)Rubina Emma GRASSI (RC Toulon)Mascia JELIC (Rugby Colorno)Antonella MAIONE (Neapolis Campania Felix)Sara MANNINI (Rugby Colorno)Lucie Jeannie MOIOLI (I Centurioni Rugby)Sara NEGRONI (Unione Rugby Capitolina)Aregash PELLIZZON (Benetton Rugby Treviso)Mihaela PIRPILIU (Rugby Rovato)Matilde ROMERSA (Rugby Calvisano)Desiree SPINELLI (I Puma Bisenzio)Margherita TONELLOTTO (Valsugana Rugby Padova)Alice VISMAN (Valsugana Rugby Padova)Vittoria ZANETTE (Villorba Rugby)Vittoria ZENI (Valsugana Rugby Padova)

Italia U20 Femminile | 29/04/2024

Il Sei Nazioni dell’Italia femminile: un’impresa storica e un po’ di rimpianti

Si è concluso il Sei Nazioni femminile 2024, vinto ancora una volta dall’Inghilterra sulla Francia. L’Italia ha chiuso al quinto posto, con una vittoria e 4 sconfitte (di cui 2 col bonus), davanti al Galles ma dietro a Irlanda e Scozia. Non mancano i rimpianti, soprattutto considerando che l’Irlanda – battuta dalle Azzurre a Dublino per la prima volta nella storia – alla fine ha raggiunto il podio del Sei Nazioni, conquistando anche la qualificazione al Mondiale 2025. Le Azzurre, invece, dovranno passare dal WXV (dove saranno nella divisione 2) per staccare il biglietto per l’Inghilterra. L’impresa di Dublino Proprio la sfida con l’Irlanda è stata quella in cui l’Italia ha espresso al meglio il suo potenziale: una partita rimessa in piedi nonostante una partenza difficile, nella quale la squadra di Raineri si è dimostrata superiore in tutti i fondamentali. Un successo che anche a livello mediatico – complice la collocazione nel giorno di Pasqua – ha avuto una eco importate anche al di fuori dell’ambiente rugbistico. Nonostante il brivido finale con la meta di Corrigan che ha riaperto i giochi al 78’, l’Italia ha sempre dato l’impressione di avere in mano la partita. Alti e bassi Come sottolineato anche da coach Raineri, spesso è mancata la costanza negli 80 minuti. L’Italia ha alternato grandi cose a errori che alla fine hanno compromesso delle partite pienamente alla portata delle Azzurre. Detto della vittoria di Dublino, tra le cose migliori di questa Italia c’è sicuramente il primo tempo contro l’imbattibile Inghilterra, con il risultato ancora sullo 0-0 dopo mezz’ora, e la ripresa di Parigi contro la Francia, quando con una reazione d’orgoglio e due mete di Alyssa D’Incà la squadra di Raineri ha fatto vedere ottime cose. Purtroppo nella giornata decisiva, la quarta, la Scozia è stata brava a togliere il possesso all’Italia, impedendole di fare il proprio gioco e trascinando la partita in una battaglia fisica nella quale alla fine hanno avuto la meglio. Alti e bassi anche a Cardiff, con l’Italia che ha dimostrato di essere superiore a livello tecnico, ma ha pagato la fisicità delle gallesi e il loro dominio in mischia. Le migliori È stato un altro grande Sei Nazioni per Sara Tounesi, che ha chiuso il Torneo con 57 placcaggi, quinto posto assoluto in graduatoria. La seconda/terza linea delle Sale Sharks è stata come sempre un elemento imprescindibile, soprattutto in difesa, così come lo è stata Francesca Sgorbini, grande lavoratrice in mezzo al campo che finalmente è riuscita a giocare per intero (ha saltato solo la Francia per un colpo al naso) un Sei Nazioni dopo tanti infortuni. Per quanto riguarda le trequarti, la gestione del gioco e il carisma di Sofia Stefan si sono rivelati ancora una volta fondamentali per il gruppo azzurro. Questo è stato anche il Sei Nazioni dell’esplosione di Emma Stevanin, capace di rendere al meglio sia da apertura che da centro e di togliersi anche la soddisfazione di una meta al Millennium. Alyssa D’Incà si è confermata straripante in attacco, con 3 mete tra Francia e Scozia una più bella dell’altra, così come dall’altra parte Aura Muzzo ha sempre fatto bene.

Italia Femminile | 29/04/2024

Galles v Italia, Raineri e Giordano: “Persa un’opportunità, ma orgogliosi di aver lottato per 80 minuti”

C'è amarezza, ma anche la consapevolezza di aver messo tutto in campo, nelle parole della Capitana Elisa Giordano e di coach Nanni Raineri alla fine della partita con il Galles, finita 22-20 per le padrone di casa al Principality Stadium di Cardiff: "Abbiamo perso un'opportunità - dice Raineri, ma le ragazze hanno messo il massimo in campo ed esprimendo il loro gioco. Sono state esemplari in una partita dura, in cui hanno dovuto fronteggiare la fisicità del Galles".Sul livello del gioco Raineri spiega: "Il nostro possesso palla è stato altalenante e non ci ha permesso di giocare il nostro rugby: siamo state per gran parte della partita in difesa e di conseguenza abbiamo dovuto impiegare energie per frenare le avversarie. Volevamo senz'altro giocare di più il pallone e in parte ci siamo riuscite".Giordano parla di come ha visto la partita dal campo: "Quando il Galles ha avuto la capacità di portarci indietro lo ha fatto. Sicuramente abbiamo fatto meno errori rispetto alle altre partite, ma il loro gioco al piede ci ha punite".Ora, a fine torneo, è tempo di bilanci. A parlarne è coach Raineri: "Non lo vediamo come un fallimento perché c'è stata una crescita, tanto nostra quanto delle altre nazioni: il livello si sta alzando sempre di più. Ovvio che non siamo soddisfatti di quanto fatto sinora, ma continuiamo a lavorare perché il gruppo sta mostrando progressi anche se ad oggi il rammarico di non aver portato a casa queste ultime due partite c'è. Siamo comunque state a lottare per 80 minuti in due partite consecutive e sono sicuro che per i prossimi appuntamenti la squadra avrà fatto tesoro di queste esperienze e avrà fame di riscatto".

Italia Femminile | 27/04/2024

Sei Nazioni femminile: Italia beffata nel finale, il Galles passa 22-20

Il Galles rompe un digiuno di vittorie che durava da un anno e batte l'Italia 22-20 al Principality Stadium di Cardiff: Azzurre beffate dalla meta di Tuipulotu al 78' dopo una grande rimonta firmata dalle mete di Granzotto e Stevanin nella ripresa. L'Italia evita l'ultimo posto grazie al punto di bonus difensivo che le consente di salire a quota 7 in classifica, ma resta il rimpianto per un match che a un certo punto sembrava pienamente alla portata. La cronaca di Galles-Italia Il Galles fissa un primo punto in mischia ordinata, con Prys che guadagna il calcio di punizione che consente alle padrone di casa di entrare per la prima volta nei 22. Il drive è avanzante, ma in qualche modo la squadra di Raineri riesce a fermalo, poi inizia una lunga serie di cariche con il numero di fasi che supera la doppia cifra: la difesa azzurra difende piantata sulla propria linea di meta e tiene bene, poi Rigoni si immola sulla carica di Phillips e le strappa il pallone quando sta per marcare. La risposta azzurra arriva nel gioco aperto. Grande azione di Muzzo sull'out sinistro, la difesa gallese concede il fallo e Rigoni porta le Azzurre nei 22 gallesi. La maul dell'Italia avanza e conquista altri due calci di punizione, poi però spreca tutto con un fallo in attacco che consente al Galles di salvarsi. Al 15' sono le padrone di casa a passare in vantaggio: rimessa laterale in zona d'attacco, Phillips lancia una "furba" su Butchers e riceve poi di nuovo il pallone dopo aver tagliato fuori Stefan nel 2 contro 1. Muzzo prova disperatamente a fermare la tallonatrice gallese, che però riesce a schiacciare per il 5-0, con Bevan che colpisce il palo sulla trasformazione. Sul calcio di ripresa del gioco però l'Italia risponde subito: D'Incà strappa il pallone dalle mani di Bluck e poi serve all'esterno la corsa di Vittoria Ostuni Minuzzi, che marca la meta del pareggio. Dalla piazzola Rigoni centra i pali e firma il sorpasso. La partita è combattutissima in mezzo al campo, col Galles che prova a sfruttare la propria superiorità in mischia ma spreca tanto in rimessa laterale, e l'Italia che risponde affidandosi soprattutto agli avanzamenti di Sgorbini e al ritmo imposto da Sofia Stefan. Al 34' il Galles sembra vicinissimo a marcare di nuovo: mischia a 5 metri avanzante, ma l'arbitra Barrett-Theron punisce il movimento irregolare di Phillips e concede il penalty all'Italia. Nel finale di primo tempo la squadra di Raineri ritorna in attacco, Rigoni buca la difesa gallese con un bel break, conquista un calcio di punizione ed è lei stessa a mandarlo in mezzo ai pali per il 5-10 con cui si chiudono i primi 40'. La ripresa comincia con un Galles molto aggressivo: ancora un lungo multifase con le avanti, come nel primo tempo, ma questa volta è brava Prys a trovare il varco per marcare la meta del sorpasso, con la trasformazione di Bevan per il 12-10. L'Italia inizia a fare fatica in rimessa laterale, fondamentale che invece nel primo tempo aveva funzionato, poi George riporta il Galles in attacco con uno splendido 50-22. Inizia la solita serie di cariche delle padrone di casa, che conquistano il calcio di punizione del 15-10. Nel momento più difficile l'Italia trova una grandissima risposta: incrocio di Ostuni Minuzzi con Muzzo che entra nei 22, poi Stefan attacca il lato chiuso con D'Incà e poi Granzotto, che accelera e schiaccia in bandierina per il pareggio. Al 59' Butchers trova un gran varco sorprendendo la difesa azzurra a corto di guardie ai lati del raggruppamento, la flanker gallese poi spreca tutto con una corsa orizzontale che permette all'Italia di riposizionarsi, poi l'in avanti di Neumann chiude l'azione. Dall'altra parte un placcaggio alto della stessa Neumann su Muzzo consente alle Azzurre di andare in touche ai 5 metri: stavolta è l'Italia ad avanzare con le proprie giocatrici di mischia, al momento di allargare però Stefan sbaglia la misura del passaggio su Muzzo e l'azione sfuma. La meta però è nell'aria perché l'Italia continua a spingere e al 70' passa in vantaggio: ancora un'altra azione al largo con Muzzo che rientra verso l'interno e assorbe tre giocatrici gallesi, Stefan è velocissima ad attaccare ancora il lato chiuso su Stevanin che marca in bandierina: 15-20 Italia a 10' dalla fine. Il finale è un assalto gallese: ancora un 50-22 di Lleucu George riporta le padrone di casa in attacco, le avanti ricominciano a tambureggiare fase dopo fase, l'Italia si salva con un grandissimo placcaggio di Fedrighi su Kelsey Jones ma concede un'altra mischia per un in avanti. Il pacchetto azzurro tiene, ma il Galles alla fine va oltre con la carica di Sisilia Tuipulotu che marca in mezzo ai pali per il 22-20 con trasformazione di George. Nel finale Muzzo conquista un tenuto, ma Stevanin viene punita per un placcaggio alto: il Galles vince l'ultima rimessa laterale, butta fuori il pallone e festeggia un successo importantissimo dopo un lungo periodo di crisi. L'Italia chiude a un passo dalla seconda vittoria consecutiva, ma cede 22-20. Cardiff, Principality Stadium, 27 aprile 2024Guinness Women’s Six Nations– V GiornataGalles v Italia 22-20 (5-10)Marcatori: p.t 15’ m. Phillips (5-0); 17’ m. Ostuni Minuzzi tr. Rigoni (5-7); 38’ cp. Rigoni (5-10). s.t. 3’ m. Pyrs tr. Bevan (12-10); 11’ cp. Bevan (15-10); 15’ m. Granzotto (15-15); 29’ m. Stevanin (15-20); 37 m. Tuipulotu tr. George (22-20).Galles: Hesketh; Neumann, H.Jones (Cap); Bluck, Cox; George, Bevan (34’ st. S. Jones);  Evans, Callender, Butchers; Fleming (30’st Hopkins), John (18’ st. Williams); Tuipulotu, Phillips (21’st. K. Jones); Pyrs (27’st. Rose). A disposizione: Constable, Terry, Metcalfeall. Ioan CunninghamItalia: Capomaggi (11’st. Granzotto); Muzzo, D’Incà, Rigoni, Ostuni Minuzzi; Stevanin, Stefan; Giordano (Cap); Sgorbini (34’st. Locatelli), Arrighetti; Duca, Tounesi (19’st. Fedrighi); Seye (1’st. Gai); Vecchini, Turani. A disposizione: Gurioli, Maris, Veronese, Madiaall. Giovanni Raineriarb: Aimee Barrett-Theron (SARU)gdl: Sara Cox (RFU); Chelsea Gillespie (SRU)TMO: Rachel Horton (RA)Cartellini: 39’st. giallo Emma Stevanin (ITA)Calciatori: Bevan (2/3); George (1/1); Rigoni (2/4)Player of the match: Gwenllian Pyrs (WAL)Note: 10.592 spettatori, record per un match femminile in Galles, centesimo cap in Azzurro per Lucia Gai (ITA)

Italia Femminile | 27/04/2024

Sei Nazioni femminile: la presentazione di Galles-Italia

Ultimo atto del Sei Nazioni femminile: al Principality Stadium di Cardiff si gioca Galles-Italia, un match che vale tantissimo per la corsa al podio. Al momento, la Scozia è terza con 8 punti, mentre Italia e Irlanda seguono a 6, con le Azzurre che hanno una differenza punti di -72 contro il -74 delle irlandesi e sono quindi virtualmente davanti. Per conquistare il podio, l’Italia deve vincere e poi sperare che l’Irlanda batta la Scozia o senza bonus (se dovessero farlo le Azzurre) o con un distacco inferiore a quello dell’ipotetico successo azzurro. Prima di fare calcoli e di pensare alla classifica, però, all’Italia serve una bella vittoria per chiudere bene un Sei Nazioni passato in altalena, mentre il Galles ha bisogno di vincere per salvare un Torneo da dimenticare fino a questo momento. Come arriva il Galles Il Galles proverà a mettere in difficoltà l’Italia attaccando per linee dirette e dando battaglia nel punto d’incontro, cercando di privare le Azzurre di possessi di qualità per non esporsi al ritmo superiore della squadra di Raineri. Dopo il podio dello scorso anno, conquistato dominando le partite contro le dirette avversarie (Italia compresa) ci si aspettava molto di più da un Galles che invece non è quasi mai stato competitivo. La sconfitta contro la Scozia (20-18) nella prima giornata era già parso un primo campanello d’allarme, nonostante il punto di bonus conquistato. Da lì, poi, nessun risultato contro Inghilterra, Francia e soprattutto Irlanda, capace di dominare la partita e vincere 36-5. Contro l’Italia, in uno stadio storico, il Galles si gioca l’ultima opportunità di salvare questo Sei Nazioni. Come arriva l’Italia Dopo un inizio molto incoraggiante, con il bel primo tempo con l’Inghilterra e la storica vittoria in Irlanda, l’Italia non è riuscita a dare continuità alle sue prestazioni. Contro la Francia una buona ripresa non è bastata a rimettere in piedi una partita già compromessa nel primo tempo, e la sconfitta contro una Scozia brava a imbrigliare il gioco delle Azzurre ha complicato di molto i piani, sia dal punto di vista del percorso di crescita sia della classifica. La qualità tecnica della squadra di Raineri non è in discussione, ma i troppi errori di handling (ben 21 contro la Scozia) hanno impedito alle Azzurre di esprimere al meglio il loro gioco. Per poter sfruttare i punti deboli del Galles serviranno possessi di maggiore qualità, che andranno conquistati prima di tutto nel punto d’incontro e nelle fai statiche, e poi mantenuti con meno errori gestuali. Tutte le informazioni per seguire Galles-Italia La sfida tra Galles e Italia si giocherà sabato 27 aprile alle 13.15 al Principality Stadium di Cardiff, e sarà trasmessa in tv su Sky Sport canale 256 e in streaming su NOW e sul canale Youtube di Sky Sport. Arbitra la sudafricana Aimee Barrett-Theron, con assistenti l’inglese Sara Cox e la scozzese Chelsea Gillespie. Al TMO l’australiana Rachel Horton. Le formazioni di Galles-Italia Galles: 15 Jenny Hesketh; 14 Lisa Neumann, 13 Hannah Jones (C), 12 Hannah Bluck, 11 Carys Cox; 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan; 8 Georgia Evans, 7 Alex Callender, 6 Alisha Butchers, 5 Abbie Fleming, 4 Natalia John, 3 Sisilia Tuipulotu, 2 Carys Phillips, 1 Gwenllian Prys A disposizione: 16 Kelsey Jones, 17 Abbey Constable, 18 Donna Rose, 19 Kate Williams, 20 Gwennan Hopkins, 21 Sian Jones, 22 Niamh Terry, 23 Nel Metcalfe Italia: 15 Beatrice Capomaggi, 14 Aura Muzzo, 13 Alyssa D’Incà, 12 Beatrice Rigoni, 11 Vittoria Ostuni Minuzzi, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Francesca Sgorbini, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Gaia Maris, 18 Lucia Gai, 19 Valeria Fedrighi, 20 Isabella Locatelli, 21 Beatrice Veronese, 22 Veronica Madia, 23 Francesca Granzotto

Italia Femminile | 27/04/2024

Sei Nazioni femminile 2024: i precedenti tra Galles e Italia

Cardiff rievoca ricordi piacevoli per l’Italia femminile, che ha vinto le ultime 3 partite del Sei Nazioni in casa del Galles: nel 2018, nel 2020 e nel 2022. Le Azzurre proveranno a ripetersi anche questa volta, anche se il movimento gallese è molto cresciuto in questi ultimi anni. I precedenti tra Galles e Italia Italia e Galles si sono incontrate 22 volte in incontri ufficiali: le Azzurre hanno ottenuto 8 vittorie, un pari e 13 sconfitte. Nel Sei Nazioni invece il bilancio sorride all’Italia, che conduce per 8-7 con un pareggio. Le due squadre si sono incontrate per la prima volta al Mondiale 1998, con vittoria del Galles ad Amsterdam per 12-10. La prima sfida nel Sei Nazioni, nel 2007, finì 24-0 per il Galles a Roma, mentre il primo successo azzurro risale al 2010: 19-15 a Bridgend. La vittoria più larga delle Azzurre è il 22-5 di Padova nel 2015, mentre quella gallese risale alla Coppa del Mondo 2002: 35-3 a Barcellona. L’unico pareggio tra le due formazioni risale al 2019: a Lecce finì 3-3 con calci di Wilkins e Sillari, e quei 2 punti alla fine si rivelarono decisivi per conquistare il secondo posto. Trionfi in trasferta Paradossalmente, 5 delle 8 vittorie italiane sono arrivate in trasferta: oltre a quelle già citate, l’Italia vinse anche nel 2014 per 12-11 e nel 2016 per 16-12, entrambe le volte a Port Talbot. Insomma, le Azzurre al Sei Nazioni non perdono in casa del Galles dal 2012. Un dato non da poco, considerando quanto è importante il fattore campo. Nel 2018, al Principality Stadium di Cardiff, fu una meta di Sillari a tempo scaduto a decidere il match, vinto 22-15 dalle Azzurre. Nel 2020 ad Arms Park l’Italia si impose 19-15 con mete di Bettoni, Magatti e Stefan, mentre nel 2022 fu ancora Michela Sillari a decidere il match allo scadere, con un calcio di punizione che valse la vittoria per 10-8.   L’ultima sfida L’Italia ha anche un altro obiettivo: riscattare la brutta sconfitta del 2023, quando a Parma il Galles si impose 36-10 dominando la partita. Ospiti a segno con Callender, Harries, Lewis, Lake e Tuipulotu. Per l’Italia non bastò la meta di Madia e i calci di Sillari.

Italia Femminile | 26/04/2024

L’Italia di Raineri rivoluziona il reparto trequarti, il Galles darà battaglia davanti: l’analisi delle formazioni

Nanni Raineri cambia le carte in tavola in vista dell’ultima sfida del Sei Nazioni femminile 2024, al Principality Stadium contro il Galles: la maglia numero 15 è di Beatrice Capomaggi, alla prima da titolare quest’anno, mentre Vittoria Ostuni Minuzzi si sposta all’ala. Cambio anche in cabina di regia, con Emma Stevanin che recupera dall’infortunio e giocherà apertura, mentre D’Incà rimane secondo centro accanto a Rigoni. Nessun cambio invece tra le avanti, e in panchina c’è Lucia Gai che in caso di ingresso festeggerà le 100 presenze in maglia azzurra. Cambio d’assetto La presenza di Capomaggi cambia radicalmente anche l’impostazione tattica del triangolo allargato: l’estremo del Villorba tende ad attaccare meno la linea rispetto a Ostuni Minuzzi, ma ha un gioco al piede efficace che può aggiungere ulteriori opzioni alle ripartenze azzurre. Proprio Ostuni Minuzzi, da ala, avrà invece compiti diversi: ci sarà meno spazio per attaccare da lontano e dovrà essere brava a lavorare nello stretto e a cercarsi i palloni giusti per creare pericoli nella difesa gallese. Il ritorno di Stevanin che torna titolare (ma stavolta all’apertura) dopo l’infortuno che le ha impedito di affrontare la Scozia cambia anche l’impostazione della mediana: la 10 del Valsugana ha una fisicità diversa e attacca più spesso la linea, segno di come l’Italia voglia provare ad essere pericolosa anche per linee dirette. La battaglia al piede Proprio per quanto riguarda il gioco al piede, la presenza di Capomaggi sarà importante nella battaglia tattica: l’apertura gallese Lleucu George è la seconda giocatrice del Torneo per numero di calci effettuati (47), ma il Galles è anche la squadra che ha effettuato meno calci in assoluto. Il gioco al piede, quindi, passa quasi del tutto dalla numero 10 gallese, che l’Italia dovrà essere brava ad imbrigliare. Sarà importante anche il contributo di Stevanin, stavolta schierata apertura, mentre Sofia Stefan potrebbe ancora una volta essere protagonista delle exit strategies delle Azzurre con i suoi calci dalla base. La sfida davanti A proposito di linee dirette, da questo punto di vista il Galles non si farà pregare: giocatrici come Callender e Prys cercano spesso l’avanzamento palla in mano a contatto con l’avversaria, per mettere le proprie compagne in condizione di attaccare poi gli spazi. Callender, soprattutto, è fondamentale in difesa, ed è la miglior placcatrice del Torneo. Le avanti azzurre saranno chiamate a un grande lavoro anche nel punto d’incontro, considerando l’aggressività di Fleming ed Evans, oltre che della stessa Callender che di fatto guida tutto il reparto avanzato. In difesa le due squadre si equivalgono a livello di placcaggi (85.71% la percentuale di placcaggi riusciti delle Azzurre, 85.08% quella del Galles) mentre in mischia le azzurre sembrano un gradino sopra: il pacchetto italiano ha infatti vinto l’82.05% delle mischie, contro il 78.79% del Galles. Le formazioni di Galles-Italia Galles: 15 Jenny Hesketh; 14 Lisa Neumann, 13 Hannah Jones (C), 12 Hannah Bluck, 11 Carys Cox; 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan; 8 Georgia Evans, 7 Alex Callender, 6 Alisha Butchers, 5 Abbie Fleming, 4 Natalia John, 3 Sisilia Tuipulotu, 2 Carys Phillips, 1 Gwenllian Prys A disposizione: 16 Kelsey Jones, 17 Abbey Constable, 18 Donna Rose, 19 Kate Williams, 20 Gwennan Hopkins, 21 Sian Jones, 22 Niamh Terry, 23 Nel Metcalfe Italia: 15 Beatrice Capomaggi, 14 Aura Muzzo, 13 Alyssa D’Incà, 12 Beatrice Rigoni, 11 Vittoria Ostuni Minuzzi, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Francesca Sgorbini, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Gaia Maris, 18 Lucia Gai, 19 Valeria Fedrighi, 20 Isabella Locatelli, 21 Beatrice Veronese, 22 Veronica Madia, 23 Francesca Granzotto

Italia Femminile | 26/04/2024

Nazionale Femminile, la formazione delle Azzurre per la sfida al Galles

L'ultimo turno del Guinness Women's Six Nations 2024 mette di fronte Galles e Italia. La cornice è quella del Principality Stadium, che per l'occasione avrà il suo iconico tetto chiuso. Di fronte due squadre che cercano la vittoria: il Galles per non concludere a secco, l'Italia per rialzarsi dopo la sconfitta con la Scozia di sabato scorso a Parma. Per questo la partita di Cardiff (calcio d'inizio sabato 27 aprile alle 13.15 italiane, in diretta su Sky Sport e in streaming in chiaro sul canale YouTube di Sky Sport).Per farlo, coach Raineri mantiene invariata la mischia, con la Capitana Elisa Giordano con la maglia numero 8 a guidare il pacchetto di mischia. Nei trequarti torna Emma Stevanin, che vestirà la maglia numero 10. Vittoria Ostuni Minuzzi verrà schierata questa volta come ala, mentre il ruolo di estremo e la maglia numero 15 saranno di Beatrice Capomaggi. Confermata invece Alyssa D'Incà come secondo centro. In panchina le attenzioni sono per Lucia Gai, che scendendo in campo diventerà la seconda giocatrice della nazionale italiana a raggiungere i 100 caps (prima di lei solo Sara Barattin).Qui di seguito la formazione dell'Italia: 15. Beatrice CAPOMAGGI (Villorba Rugby, 14 caps)14. Aura MUZZO (Villorba Rugby, 44 caps)13. Alyssa D'INCÀ (Villorba Rugby, 25 caps)12. Beatrice RIGONI (Sale Sharks, 74 caps)11. Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova, 32 caps)10. Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova, 14 caps)9. Sofia STEFAN (Valsugana Rugby Padova, 86 caps)8. Elisa GIORDANO (Capitana, Valsugana Rugby Padova, 66 caps)7. Francesca SGORBINI (ASM Romagnat Rugby, 23 caps)6. Ilaria ARRIGHETTI (Stade Rennais, 60 caps)5. Giordana DUCA (Valsugana Rugby Padova, 47 caps)4. Sara TOUNESI (Sale Sharks, 39 caps)3. Sara SEYE (Ealing Trailfinders, 22 caps)2. Vittoria VECCHINI (Valsugana Rugby Padova, 25 caps)1. Silvia TURANI (Harlequins, 33 caps) A disposizione 16. Laura GURIOLI (Villorba Rugby, 10 caps)17. Gaia MARIS (ASM Romagnat Rugby, 29 caps)18. Lucia GAI (Valsugana Rugby Padova, 99 caps)19. Valeria FEDRIGHI (Stade Toulousain, 54 caps)20. Isabella LOCATELLI (Rugby Colorno, 50 caps)21. Beatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova, 19 caps)22. Veronica MADIA (Grenoble Amazones, 50 caps)23. Francesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina, 11 caps)

Italia Femminile | 25/04/2024

Italia femminile, Locatelli: “C’è tanta voglia di riscatto, ma con la Scozia troppi errori”

Una sconfitta che brucia, soprattutto perché complica la corsa al podio: l’Italia, battuta dalla Scozia 17-10 a Parma nella quarta giornata del Sei Nazioni, ha bisogno di reagire subito in vista dell’ultima sfida del Torneo, al Millennium Stadium contro il Galles: “Sicuramente la Scozia è migliorata tanto e ha sfrutta bene le occasioni che ha avuto, noi abbiamo fatto tanti errori invece” ha detto Isabella Locatelli, seconda e terza linea delle Azzurre e del Colorno. Dopo un primo tempo equilibrato, la Scozia è venuta fuori nella ripresa. Cosa è successo? “Nel secondo tempo siamo entrate forse un po’ più giù di testa rispetto a loro, e questo ha fatto la differenza. Forse l’ansia della partita ha inciso, e perdere tanti palloni non ha aiutato e ha consentito alla Scozia di gestire meglio il match”. Con quale spirito si arriva alla sfida col Galles? “C’è tanta voglia di riscatto. C’è un sentimento di rivalsa e la volontà di vincere la partita e arrivare più in alto possibile in classifica, anche se per il podio è difficile fare calcoli, quello verrà dopo. La cosa più importante adesso è giocare al meglio la nostra partita e provare a vincerla, poi si vedrà a che punto siamo arrivate”. Considerando queste prime 4 giornate che giudizio dai al Sei Nazioni dell’Italia? “Siamo state altalenante, si sono viste tante cose positive e tante su cui lavorare. Il gruppo sta cambiando e quindi avevamo un po’ messo in conto che potesse accadere. Secondo me è comunque un Sei Nazioni sufficiente, dovevamo giocarci meglio le nostre occasioni e avere un’altra mentalità in alcune partite, ma è un lavoro che va fatto sul lungo periodo”. Su cosa bisogna lavorare secondo te? “Sicuramente sulla gestione della partita, sia a livello emozionale sia tecnico. Stiamo migliorando nel punto d’incontro ma non siamo ancora al livello che vorremmo. Spesso perdiamo dei palloni per una questione di mentalità: abbiamo avuto occasioni per fare punti e le abbiamo sprecate, forse gli errori sono stati legati anche a un fattore emotivo legato all’essere sotto nel punteggio”.

Italia Femminile | 23/04/2024

Galles-Italia: 6 anni dopo l’Italia è di nuovo al Millennium. Chi ci sarà di quella storica sfida?

Era l’11 marzo del 2018, al Millennium Stadium di Cardiff (oggi Principality) l’Italia femminile sconfisse il Galles 22-15, trovando la prima vittoria di quel Sei Nazioni e aprendo la strada a un importante ciclo vincente. Quel giorno, le Azzurre vinsero con le mete di Locatelli, Magatti, Rigoni e Sillari. Di acqua sotto i ponti ne è passata: i giovani talenti di quell’epoca adesso sono gli elementi chiave della nuova Italia di Nanni Raineri, e a loro volta rappresentano dei punti di riferimento per la nuova generazione di oggi, che sgomita per conquistare un ruolo di rilievo nella storia azzurra. Colei che chiuse quella storica sfida con una meta allo scadere, purtroppo, non ci sarà: Michela Sillari ha chiuso il suo Sei Nazioni dopo 15 minuti, infortunandosi a causa di un brutto fallo di Beckett e riportando una frattura del piatto tibiale destro. Delle 24 convocate da coach Nanni Raineri, però, ben 9 scesero campo in quello storico pomeriggio di Cardiff, più altre 2 che non entrarono ma erano comunque in lista gara. Le ragazze di Cardiff In campo c’erano entrambe le capitane di questo Sei Nazioni: Elisa Giordano e Sofia Stefan, che in quell’occasione giocò ala con la capitana Barattin mediana di mischia. Anche la cerniera 10-12 è rimasta intatta, con Veronica Madia e Beatrice Rigoni (anche autrice di una meta) diventate con il tempo sempre più fondamentali per gli equilibri di questa Italia. Davanti, in campo c’era anche Isabella Locatelli, autrice della prima meta del match. Considerata tra le più promettenti della nuova generazione di 6 anni fa, proprio la scorsa settimana ha festeggiato i 50 caps con la maglia azzurra, a dimostrazione di come abbia rispettato le promesse: “Ho dei ricordi bellissimi, e quella fu la mia prima meta con la Nazionale. Lo stadio in cui eravamo poi aumentava l’emozione, era uno stadio grande alla quale non eravamo abituati, e dovevamo entrare in campo cercando di trasformare questa emozione in qualcosa di positivo” ha raccontato. Presente anche l’inossidabile Giordana Duca, mentre con la maglia numero 3 c’era Lucia Gai, che se dovesse scendere in campo sabato prossimo raggiungerebbe le 100 presenze in maglia azzurra. Dalla panchina subentrarono llaria Arrighetti - da poco tornata a vestire la maglia azzurra dopo un lunghissimo infortunio – e Aura Muzzo, da 2 anni titolarissima di questa Italia. C’erano anche Silvia Turani - che nonostante gli infortuni patiti negli anni si è confermata un elemento imprescindibile per le Azzurre – e Beatrice Veronese, che però quel giorno non entrarono. Analogie e differenze Quella partita rappresentò l’inizio di un ciclo, dopo l’eliminazione ai gironi del Mondiale 2017 e le 3 sconfitte maturate nelle prime 3 sfide di quel Sei Nazioni, in particolare quella per 21-8 a Dublino contro un’Irlanda non irresistibile. La squadra di Andrea Di Giandomenico fece la partita perfetta, espugnando uno degli stadi più importanti del mondo e portando a casa la vittoria che cambiò la storia di quella Nazionale: una settimana dopo le Azzurre avrebbero sconfitto anche la Scozia, e l’anno dopo avrebbero conquistato addirittura il secondo posto nel Torneo. Il resto è storia recente, le ragazze che quel giorno fecero l’impresa ne avrebbero fatte tante altre: due anni dopo avrebbero di nuovo vinto a Cardiff, ripetendosi nel 2022 e conquistando – nello stesso anno – la prima storica qualificazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo Quanto vale questa partita? L’Italia arriva a Cardiff dopo un Sei Nazioni passato in altalena, provando a giocarsi le residue speranze di podio (per il quale servirebbe una difficile combinazione di risultati) e soprattutto con la volontà di riscattare la sconfitta casalinga contro la Scozia, che ha ingrigito un Torneo che fino a quel momento poteva considerarsi comunque positivo. Se la vittoria del 2018 fu quella della svolta, la partita di quest’anno potrebbe invece essere considerata una prima prova di maturità per un gruppo comunque ancora giovane.

Italia Femminile | 23/04/2024