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Quilter Nations Series: un’Italia strepitosa batte l’Australia 26-19

Tre anni dopo è di nuovo Italia: l'Australia cade per la seconda volta, stavolta a Udine, battuta 26-19 dopo una partita giocata a ritmi altissimi. La squadra di Quesada soffre nel primo tempo, rimane attaccata nel punteggio grazie ai piazzati di un perfetto Paolo Garbisi e domina i Wallabies nella ripresa: decidono le mete di Lynagh e Ioane, player of the match per uno strepitoso Stephen Varney, ma tutti gli Azzurri hanno giocato una partita di altissimo livello. Nella ripresa l'Australia non riesce quasi mai a rendersi pericolosa, andando a segno con una fiammata di Carter Gordon ma senza più dare continuità alle propria iniziative offensive. L'Italia tornerà in campo sabato prossimo alle 13.40 contro il Sudafrica all'Allianz Stadium di Torino. La cronaca di Italia-Australia L'inizio dell'Italia è furioso: prima un turnover conquistato da Nicotera, poi un gran placcaggio di Brex su Gordon e al 5' la prima vera iniziativa offensiva con la solita imbucata di Menoncello a dare il via all'azione. Wallabies arretranti e in fuorigioco, Capuozzo attacca la linea e viene tenuto alto ma si torna indietro per il vantaggio e Paolo Garbisi mette dentro i primi punti del match. L'Australia accusa il colpo e fatica a reagire. Ioane vince di nuovo la battaglia aerea con Gordon, si riprende il pallone e poi con un grubber trova la velocità di Capuozzo. Kellaway è in anticipo ma Vintcent lo costringe ad annullare nella propria area di meta. Il pallone è portato dentro ed è quindi mischia per gli Azzurri: arriva il calcio di punizione grazie all'ottimo lavoro di Ferrari contro Bell e Garbisi mette dentro il piazzato del 6-0. L'Australia risponde con una fiammata di Carter Gordon, che attacca la linea sul canale centrale e sorprende la difesa azzurra. Pallone allargato bene per Toole che entra nei 22 ma sbatte contro l'ottima difesa azzurra: arriva il solito turnover di Zuliani che disinnesca la prima azione dei Wallabies. Come preventivabile i ritmi sono altissimi e la battaglia in mezzo al campo è durissima: al 20' arriva il primo fallo azzurro con Brex che cerca il turnover su Paisami dopo aver messo le mani sul prato. La squadra di Schmidt rinuncia ai pali e va in touche: la scelta paga perché la maul avanza e Fassler finalizza per la prima meta del match. Kellaway non trasforma e l'Italia rimane in vantaggio: al 22' è 6-5. Dopo un inizio difficile l'Australia alza il ritmo: Carter Gordon mette in difficoltà il triangolo allargato azzurro con una serie di calcetti insidiosi e gli avanti fanno strada palla in mano. L'Italia però è brava a risistemarsi in difesa, traccia una riga al limite del 22 e tiene i Wallabies fuori dalla zona rossa fino a recuperare palla. Dall'altra parte è ancora Ioane a mettere sotto pressione Gordon nel gioco aereo, grazie a degli ottimi up&under da parte di Garbisi. I Wallabies mettono in difficoltà gli Azzurri soprattutto in touche, con Frost e Hooper clienti scomodissimi per Zambonin e Vintcent. Al 31' una finta di Jake Gordon apre al secondo vero break dell'Australia, che si presenta in zona rossa a suon di cariche degli avanti: al 32' Bell riesce ad andare oltre per la meta del sorpasso. Kellaway trasforma e i Wallabies si portano sul 12-6. Nel momento più difficile del primo tempo l'Italia reagisce: Ioane e Zuliani sono come sempre i più pericolosi, e proprio in occasione di un break del flanker azzurro Tupou ostacola Fischetti in sostegno. Brace fischia un altro calcio di punizione e Garbisi mette a segno il 12-9. L'ultima occasione è dell'Italia: pallone recuperato da Fischetti e rispedito nei 22 avversari da Menoncello, Toole sbaglia il calcio di liberazione e regala il pallone a Ioane, poi Varney cerca Lynagh sul lato sinistro ma la difesa dei Wallabies si ricompatta e riconquista l'ovale. Il primo tempo si chiude sul 12-9 per l'Australia. Il primo squillo della ripresa è azzurro, con una mischia avanzante e poi Ioane che trova l'ennesimo break ma perde l'ovale a contatto. Un errore di Suaalii però riporta l'Italia in attacco. Touche vinta da Zambonin e calcio di punizione guadagnato: la posizione è defilata ma Paolo Garbisi è preciso, 12-12. Al 51' l'Australia ritorna in vantaggio: carica di Wilson su Zuliani, il pallone scoppia e Carter Gordon lo raccoglie, salta Ioane e segna in mezzo ai pali. Brace, dopo un check con il TMO, non ravvisa gli estremi dell'in avanti e convalida la marcatura del 19-12. L'Italia reagisce e lo fa con una maul avanzante. Il fallo di Wilson regala un calcio di punizione alla squadra di Quesada, che torna nei 22 australiani. Arriva un secondo fallo, e gli Azzurri colpiscono: Garbisi attacca per vie centrali e viene placcato alto, l'azione però prosegue e Varney allarga su Lynagh che con una giocata strepitosa batte Kellaway e marca in bandierina. Arriva anche il cartellino giallo per Suaalii dopo il fallo di Suaalii. Garbisi è perfetto e trasforma dall'angolo per il 19-19. È il momento migliore dell'Italia: si accende Capuozzo, poi Varney sorprende tutti e attacca dalla base del raggruppamento. Gli Azzurri sono di nuovo nei 22, Varney e Garbisi continuano ad imporre un ritmo altissimo e uno scatenato Monty Ioane trova lo spazio per passare in mezzo a due e marcare la meta del 26-19, con Garbisi ancora perfetto dalla piazzola. L'Australia reagisce e al 65' ritorna nei 22 con un'altra serie di cariche, trascinata dal neoentrato Valetini: la difesa azzurra è strepitosa, con Vintcent, Zuliani e Spagnolo strepitosi nel respingere colpo su colpo ogni tentativo dei Wallabies. AL 69' è ancora Spagnolo a conquistare un turnover fondamentale su Potter. Al 71' l'Italia va vicinissima a chiudere la partita: strepitoso intercetto di Ruzza che arriva fino all'ingresso dei 22 avversari e poi non trova un offload per Menoncello che sarebbe stato decisivo. Poi ancora Ruzza e Spagnolo trovano al 74' un altro turnover fondamentale che riporta gli Azzurri in attacco, ma dopo un lungo multifase Valetini conquista il tenuto sulla carica di Lorenzo Cannone. Nel finale l'Australia ritorna in attacco con un calcio di punizione, ma è proprio Lorenzo Cannone a riscattarsi conquistando il turnover che mette la parola "fine" alla partita. L'Italia batte 26-19 l'Australia e conquista il secondo successo consecutivo contro i Wallabies.Udine, Bluenergy Stadium - sabato 8 novembre 2025Quilter Nations SeriesItalia v Australia 26-19Marcatori: p.t. 6’ cp. Garbisi P. (3-0); 11’ cp. Garbisi P. (6-0); 20’ m. Faessler (6-5); 32’ m. Bell tr. Kellaway (6-12); 37’ cp. Garbisi P. (9-12); s.t. 9’ cp. Garbisi P. (12-12); 11’ m. Gordon C. tr. Kellaway (12-19); 18’ m. Lynagh tr. Garbisi P. (19-19); 22’ m. Ioane tr. Garbisi P. (26-19)Italia: Capuozzo; Lynagh, Brex (cap), Menoncello (40’ st. Marin), Ioane; Garbisi P., Varney (23’ st. Page-Relo); Cannone L., Zuliani (27’ st. Izekor), Vintcent (30’ st. Ruzza); Zambonin, Cannone N.; Ferrari (9’ st. Riccioni), Nicotera (23’ st. Di Bartolomeo), Fischetti (23’ st. Spagnolo)all. QuesadaAustralia: Kellaway; Toole, Suaalii, Paisami (30’ st. Daugunu), Potter; Gordon C. (15’ st. Edmed), Gordon J. (35’ st. Lonergan); Wilson (cap, 31’ st. Samu), McReight, Hooper; Williams (23’ st. Valetini), Frost; Tupou (7’ st. Nonggorr), Faessler (23’ st. Pollard), Bell (1’ st. Ross)all. Schmidtarb. BraceCartellini: 18’ st. giallo Suaalii (Australia)Calciatori: Garbisi P. (Italia) 6/6; Kellaway (Australia) 2/3Player of the Match: Varney(Italia)Note: 23.191 spettatori, serata tiepida e terreno in ottime condizioni. 

Italia | 08/11/2025

Quilter Nations Series: la presentazione di Italia-Australia

Cominciano le Quilter Nations Series dell’Italia. A 3 anni dall’impresa di Firenze gli Azzurri ci riprovano, presentandosi a Udine con ancora più consapevolezza e maturità rispetto al 2022, dopo i risultati ottenuti in questi anni. Dall’altra parte c’è un’Australia che dopo anni difficili sta uscendo da un periodo di crisi, ha battuto i Lions e il Sudafrica ma deve gestire un lungo tour di 5 partite. Calcio d’inizio alle 18.40 di sabato 8 novembre al Bluenergy Stadium di Udine. Come arriva l’Italia È stata un’estate particolare quella degli Azzurri, che tra infortuni e giocatori tenuti a riposo hanno affrontato Namibia e Sudafrica con delle formazioni molto diverse da quelle abituali. Nonostante le tante difficoltà, il tour estivo ha permesso a Gonzalo Quesada di allargare ulteriormente il parco giocatori dell’Italia, presentandosi a queste Quilter Nations Series con un ventaglio di scelte ancora più ampio. Rispetto all’Australia, che è insieme praticamente da luglio, l’Italia ha avuto meno tempo per preparare questo primo impegno, ma può contare su un gruppo ormai consolidato e arricchito da opzioni sempre più valide, e ha giocatori in grado di mettere in difficoltà i Wallabies soprattutto in campo aperto. La chiave del match saranno i primi 20 minuti, con l’Australia che sarà più rodata e l’Italia che avrà bisogno di più tempo per adattarsi: a quel punto, però, gli Azzurri potranno giocarsi la partita fino in fondo, provando ad evidenziare i punti deboli di una squadra forte ma non perfetta, che ha fatto fatica contro Inghilterra e Giappone e che – pur stando insieme da tanto – può accusare un po’ di stanchezza. La squadra di Quesada può essere pericolosa soprattutto palla in mano con i suoi uomini più talentuosi, ma può mettere sabbia negli ingranaggi australiani anche nel breakdown. Dall’altra parte, invece, l’Italia potrebbe soffrire dal punto di vista fisico non avendo molti ballcarrier a disposizione, e dovrà essere brava a indirizzare il match su una strada a lei congeniale. Come arriva l’Australia Il principale punto di forza dei Wallabies sta nella coesione di un gruppo che tra Lions e Rugby Championship è insieme da luglio, ma questo potrebbe diventare anche un punto debole, perché la stanchezza di tanti test internazionali potrebbe farsi sentire. Inoltre, l’Australia sente la pressione di dover vincere per restare in corsa per un posto fra le teste di serie del Mondiale, e dopo la sconfitta con l’Inghilterra non può più permettersi passi falsi da qui alla fine delle Quilter Nations Series. Nelle sue giornate migliori l’Australia fa paura, come ha dimostrato battendo i Lions e il Sudafrica, ma ancora non ha quella costanza di rendimento che Joe Schmidt sta cercando di instaurare nella testa dei suoi giocatori. L’Australia gioca un bel rugby offensivo, muove tanto il pallone e si affida soprattutto ai centri per creare spazi in mezzo al campo. Recuperare giocatori come Gordon, Faessler e Hooper aumenterà ulteriormente la qualità in mezzo al campo. Nel gioco aereo contro l’Inghilterra però ha sofferto tanto, prendendo due mete simili e venendo messa sotto grande pressione dagli inglesi, anche dal punto di vista della disciplina, forse il vero tallone d’Achille degli australiani. Tutte le informazioni per seguire Italia-Australia La sfida delle Quilter Nations Series tra Italia e Australia sarà trasmessa in diretta tv sabato 8 novembre alle 18.40 su Rai Sport (in chiaro), Sky Sport Uno e Sky Sport Max, e in diretta streaming su RaiPlay e NOW. L’arbitro del match sarà l’irlandese Andrew Brace, assistito da Hollie Davidson e Sam Grove-White, entrambi scozzesi. Al TMO ci sarà l’irlandese Olly Hodges, al bunker il connazionale Leo Colgan. Le formazioni di Italia-Australia Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex (C), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Ross Vintcent, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Tommaso Di Bartolomeo, 17 Mirco Spagnolo, 18 Marco Riccioni, 19 Federico Ruzza, 20 Alessandro Izekor, 21 Martin Page-Relo, 22 Tommaso Allan, 23 Leonardo Marin Australia: 15 Andrew Kellaway, 14 Corey Toole, 13 Joseph-Aukuso Suaalii, 12 Hunter Paisami, 11 Harry Potter, 10 Carter Gordon, 9 Jake Gordon, 8 Harry Wilson (C), 7 Fraser McReight, 6 Tom Hooper, 5 Jeremy Williams, 4 Nick Frost, 3 Taniela Tupou, 2 Matt Faessler, 1 Angus Bell A disposizione: 16 Billy Pollard, 17 Aidan Ross, 18 Zane Nonggorr, 19 Rob Valetini, 20 Pete Samu, 21 Ryan Lonergan, 22 Tane Edmed, 23 Filipo Daugunu

Italia | 08/11/2025

Italrugby, Brex verso l’Australia: “Affronteremo una delle squadre più forti al mondo”

Udine – Una giornata soleggiata ha fatto da sfondo al Captain’s Run della Nazionale Italiana Maschile che domani – sabato 8 novembre – alle 18.40 affronterà l’Australia al Bluenergy Stadium di Udine, primo Test Match degli Azzurri nelle Quilter Nations Series. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno, NowTV, Rai sport e Rai Play. "Domani sarà una gara veramente importantissima contro una squadra delle più forti al mondo. Torniamo a Udine dopo un anno nel quale penso che l’Italia sia cresciuta. Soprattutto perché quest’estate, quando siamo andati in Sudafrica, c’era un gruppo abbastanza nuovo – ha dichiarato Nacho Brex, capitano degli Azzurri per la partita di esordio nelle Quilter Nations Series contro l’Australia – fatto di ragazzi che sono cresciuti, si sono messi in mostra per essere parte della squadra anche in questo weekend: quindi è tutta la rosa che continua a crescere". Sui gradi di capitano ha dichiarato: “Essere il capitano di questa squadra per questa partita è veramente un orgoglio. Il nostro capitano, come ho detto anche nelle occasioni precedenti, continua ad essere Michele Lamaro e prima di tutto rispetto il suo ruolo. Poi quando tocca a me farlo è bellissimo, sia per me che per la mia famiglia e per i miei nonni italiani”. CLICCA QUI per il Media Bin FIR “La difesa probabilmente sarà un punto chiave della gara. Loro, come detto, sono una squadra a cui piace tanto tenere la palla in mano: non calciano tantissimo, quindi un punto fondamentale per noi sarà certamente la parte difensiva. Poi sì, ci sono i breakdown, dove loro hanno qualche giocatore che davvero lotta su ogni singolo punto di incontro. Senza dimenticare le palle aeree che ormai sono diventate un punto fisso importantissimo del rugby a livello generale” ha sottolineato Brex.

Italia | 07/11/2025

Quesada con Capuozzo estremo, Schmidt ritrova Carter Gordon: l’analisi delle formazioni di Italia-Australia

Due formazioni spiccatamente offensive, come si poteva immaginare alla vigilia da parte di due squadre che amano muovere il pallone: sarà questa una delle chiavi di Italia-Australia. Gonzalo Quesada ha schierato Ange Capuozzo nel ruolo di estremo, con due ali pure come Lynagh e Monty Ioane. Davanti, per far fronte agli infortuni di Sebastian Negri e Michele Lamaro, il tecnico invece ha optato per Ross Vincent come numero 6 insieme a Zuliani e Lorenzo Cannone. Dall’altra parte Joe Schmidt ritrova Carter Gordon all’apertura: una storia particolare quella del mediano australiano, che ultimamente aveva giocato soprattutto a Rugby League. I Wallabies ritrovano anche altri due giocatori importanti: Tom Hooper e Matt Faessler. Entrambe le squadre, quindi, schierano la miglior formazione possibile per la sfida di sabato 8 novembre al Bluenergy Stadium di Udine, calcio d’inizio alle 18.40, diretta Rai/Sky. Attacco Due squadre votate all’attacco che amano allargare il gioco e tenere il pallone: quella di Udine si prospetta una sfida a ritmi altissimi, dove conteranno tecnica e gambe. Quelle di Ange Capuozzo ci saranno di sicuro: Quesada ha sciolto i dubbi della vigilia (poteva giocare ala o estremo) preferendo un triangolo allargato più offensivo, con Lynagh e Ioane sempre pericolosi in attacco, mentre Tommaso Allan potrà garantire grande esperienza dalla panchina, oltre ad essere una risorsa importante dalla piazzola in caso di finale punto a punto. Sarà una bella sfida tra Lynagh e Potter, entrambi in grande forma: l’ala del Benetton ha segnato 6 mete in 4 partite in questo inizio di stagione, mentre Potter ha marcato l’unica meta dei Wallabies contro l’Inghilterra e a 27 anni ha raggiunto la piena maturazione, diventando un elemento chiave in un’Australia dove l’ala magari non è sempre colui che finalizza, ma è parte integrante del gioco offensivo. Serve a creare spazi e avanzare per poi riconvergere al centro con le cariche degli avanti, una volta entrati negli ultimi 10 metri. A Lynagh, quindi, saranno richiesti anche compiti difensivi importanti per non permettere a Potter di farsi strada in velocità. La linea difensiva Un altro fattore chiave è rappresentato dal modo in cui l’Australia difende. Con l’arrivo di Joe Schmidt i Wallabies hanno cambiato completamente struttura: niente più rush defence ma una linea compatta e stabile sulla linea del raggruppamento. Di conseguenza, trovare spazi al largo diventa ancora più difficile: bisogna fare strada con le cariche degli avanti palla in mano o la capacità dei singoli di mettere in difficoltà il diretto avversario. In questo senso Ioane, Menoncello e Capuozzo saranno fondamentali, così come sarà importante il ritmo di Varney e Garbisi per mettere in difficoltà gli australiani e costringerli all’errore, considerando che non saliranno a mettere pressione eccessiva sul portatore ma aspetteranno le mosse degli Azzurri, come in una partita a scacchi. In attacco, però, l’Australia sa come rendersi pericolosa: lunghi multifase, giocate dei singoli (soprattutto di Akuso Suaalii, il più pericoloso) e i precisi e pericolosi calci dalla base di Jake Gordon, ma anche un pacchetto di mischia forte e ben rodato, con Taniela Tupou pericolosissimo palla in mano. La difesa azzurra dovrà limitare soprattutto due uomini: Akuso Suaalii è il più pericoloso, e Brex e Menoncello dovranno essere bravi a non far passare nulla dal loro canale. E poi c’è l’incognita Carter Gordon: mediano forte e talentuoso (Eddie Jones lo portò al Mondiale 2023 anche se aveva giocato pochissimo) che aveva deciso di darsi al Rugby League, per poi tornare sui suoi passi. È in grado di tirare fuori giocate importanti e imprevedibili, ma può andare in difficoltà se messo sotto pressione: sarà il principale compito della difesa azzurra. Dinamismo Come detto, sarà una partita dai ritmi molto alti. Anche per questo Gonzalo Quesada aveva scelto inizialmente di schierare Lamaro e Zuliani insieme, e dopo l’infortunio del capitano azzurro ha optato per una soluzione ancora più dinamica, con Ross Vintcent flanker insieme a Zuliani, con Lorenzo Cannone numero 8. Sarà una terza linea forte in touche e molto dinamica in mezzo al campo, anche se potrebbe pagare qualcosa in termini di fisicità, ma è una mossa tattica ben precisa. Vintcent rappresenta anche un’ulteriore opzione in rimessa laterale, fase di gioco nella quale sarà protagonista soprattutto Zambonin, mentre Niccolò Cannone dovrà garantire metri a contatto, soprattutto in assenza di Negri. La battaglia davanti Grandi sfide anche in prima linea: Fischetti contro Tupou. Il pilone sinistro dei Northampton Saints sembra aver fatto un ulteriore salto di qualità in Inghilterra, e se riuscisse ad arginare il suo avversario in chiusa poi potrebbe fare la differenza in campo aperto. Battaglia tra totem dall’altra parte: Ferrari e Bell sono due piloni compatti, affidabili e difficili da battere. L’Italia potrebbe fare la differenza dalla panchina, con Riccioni che si troverà di fronte Aidan Roos: ex Nuova Zelanda (una presenza con gli All Blacks nel 2022 e tanti anni ai Chiefs) da quest’anno è eleggibile per i Wallabies, ha grande esperienza a livello di club, ma molto meno a livello internazionale. Le formazioni di Italia-Australia Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex (C), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Ross Vintcent, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Tommaso Di Bartolomeo, 17 Mirco Spagnolo, 18 Marco Riccioni, 19 Federico Ruzza, 20 Alessandro Izekor, 21 Martin Page-Relo, 22 Tommaso Allan, 23 Leonardo Marin Australia: 15 Andrew Kellaway, 14 Corey Toole, 13 Joseph-Aukuso Suaalii, 12 Hunter Paisami, 11 Harry Potter, 10 Carter Gordon, 9 Jake Gordon, 8 Harry Wilson (C), 7 Fraser McReight, 6 Tom Hooper, 5 Jeremy Williams, 4 Nick Frost, 3 Taniela Tupou, 2 Matt Faessler, 1 Angus Bell A disposizione: 16 Billy Pollard, 17 Aidan Ross, 18 Zane Nonggorr, 19 Rob Valetini, 20 Pete Samu, 21 Ryan Lonergan, 22 Tane Edmed, 23 Filipo Daugunu

Italia | 07/11/2025

Italrugby, Quesada verso l’esordio nelle Quilter Nations Series: “L’Australia ha schierato la miglior formazione”

Udine – Annunciata la formazione dell’Italia che affronterà l’Australia nell’esordio stagionale degli Azzurri – nelle Quilter Nations Series – in calendario sabato 8 novembre alle 18.40 al Bluenergy Stadium di Udine, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno, NowTV, Rai Sport e Rai Play. “In assenza di Sebastian Negri – ha esordito Gonzalo Quesada nella conferenza di annuncio formazione dell’Italia – volevamo giocare con Lamaro e Zuliani flanker. È davvero un peccato perdere Michele perché stava bene, ha fatto bene col Benetton e anche in allenamento in queste due settimane”. Proprio sull’assenza di Lamaro, Quesada ha specificato: “Abbiamo scelto più capitani anche per fronteggiare situazioni di questo tipo: se il leader unico rimane fuori magari la squadra non è pronta a cambiare questo equilibrio perché il capitano è sempre stato lo stesso, per questo abbiamo preso questa decisione in anticipo e la squadra è rimasta organizzata con tutti gli altri leader. Proveremo a capire Michele se potrà essere coinvolto per le partite con Sudafrica e Cile”. “La scelta di Capuozzo deriva dalla volontà di mettere tutti i giocatori nel proprio ruolo. Abbiamo a disposizione tre numeri 10 – Garbisi, Allan e Da Re – e in settimana hanno lavorato principalmente sui compiti da svolgere in mediana. Sappiamo che all’occorrenza possono coprire altri ruoli, ma la nostra idea di partenza è schierare i giocatori nel proprio ruolo. Todaro? Non escludiamo che possa giocare nelle prossime partite” Sulle scelte in panchina, Quesada ha sottolineato: “Abbiamo deciso di giocare col 5+3 perché immaginiamo una partita veloce contro una squadra come l’Australia che gioca lunghi multifase e tiene il pallone anche nella propria metà campo. Nel modo di attaccare per certi versi siamo simili: calciamo poco e abbiamo tanto possesso. E poi loro sono fortissimi nelle fasi statiche: hanno messo in grande difficoltà l’Inghilterra in touche e hanno una mischia solida. Il 5+3 ci permette di avere più variazioni tattiche a disposizione, perché con due soli trequarti bisogna ritardare l’ingresso dell’ultimo giocatore, così invece abbiamo l’opportunità di cambiare tutta la mediana nel caso ci fosse bisogno di modificare l’assetto della squadra. E poi speriamo di arrivare nel finale di partita attaccati nel punteggio perché con Allan e Page-Relo avremmo due giocatori di esperienza e due piazzatori per fare punti : sappiamo l’importanza dei calci in queste partite, e il match del 2022 ce lo ricorda”. Conclusione sulla formazione avversaria: “L’Australia mette la miglior formazione possibile, non fanno esperimenti. Conosciamo Joe Schmidt, sarà una partita tosta: ci sarà un’incognita che è il ritorno di Carter Gordon che ha giocato a Rugby League l’ultimo anno, quindi se la partita non dovesse essere fluida potrebbe andare in difficoltà. Noi cercheremo di rendergli la partita più complicata possibile. Hanno una prima linea solidissima, Tupou soprattutto. Hanno tre saltatori, e in panchina non hanno una seconda di ruolo ma due terze forti come Valetini e Samu” ha sottolineato il CT dell’Italia.

Italia | 06/11/2025

Italrugby, il XV per la sfida all’Australia

Udine – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà sabato 8 novembre l’Australia alle 18.40 al Bluenergy Stadium di Udine nel primo Test Match degli Azzurri nelle Quilter Nations Series. La partita dell’Italia sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno, NowTV, Rai Sport e Raiplay. Sarà il confronto numero ventidue tra le due squadre, il quattordicesimo in Italia con l’ultimo precedente che sorride agli Azzurri con la vittoria di misura a Firenze – con il risultato di 28-27 – nel novembre 2022. Nella prima formazione della stagione, nel XV iniziale il triangolo allargato sarà formato da Capuozzo, Lynagh e Ioane. Torna la coppia di centri composta da Menoncello e Brex, al terzo caps da capitano dell’Italia. Le chiavi della mediana saranno affidate a Paolo Garbisi e Varney. In terza linea Lorenzo Cannone vestirà la maglia numero 8 con Zuliani e Vintcent a completare il reparto. In seconda linea spazio a Zambonin e Niccolò Cannone, mentre in prima linea scenderanno in campo Ferrari, Nicotera e Fischetti. Pronti a subentrare dalla panchina Di Bartolomeo – prima volta in lista gara in Italia – Spagnolo, Riccioni, Ruzza, Izekor, Page-Relo, Allan e Marin. Michele Lamaro sarà indisponibile per la partita contro l’Australia. Terza linea, 48 caps con la maglia dell’Italia, in allenamento ha riportato un infortunio muscolare alla coscia destra che non gli consentirà di poter essere in campo sabato a Udine. Il giocatore ha fatto rientro a Treviso: le sue condizioni saranno monitorate dallo staff medico della Nazionale in sinergia con quello del Benetton Rugby che hanno pianificato un piano di recupero specifico mirato al rientro in campo nel minor tempo possibile. Direzione di gara affidata all’irlandese Andrew Brace. Questa la formazione che scenderà in campo: 15 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 28 caps) 14 Louis LYNAGH (Benetton Rugby, 7 caps) 13 Juan Ignacio BREX (Toulon, 46 caps) – capitano 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 31 caps) 11 Monty IOANE (Lione, 39 caps) 10 Paolo GARBISI (Toulon, 47 caps) 9 Stephen VARNEY (Exeter Chiefs, 34 caps) 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 30 caps) 7 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 35 caps) 6 Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 17 caps) 5 Andrea ZAMBONIN (Exeter Chiefs, 12 caps) 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 55 caps) 3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 66 caps) 2 Giacomo NICOTERA (Stade Français, 34 caps) 1 Danilo FISCHETTI (Northampton Saints 55 caps) A disposizione 16 Tommaso DI BARTOLOMEO (Zebre Parma, 3 caps) 17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 17 caps) 18 Marco RICCIONI (Saracens, 34 caps) 19 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 64 caps) 20 Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, 6 caps) 21 Martin PAGE-RELO (Bordeaux, 18 caps) 22 Tommaso ALLAN (Perpignan, 86 caps) 23 Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 15 caps)

Italia | 06/11/2025

FIR, Vittoria Assicurazioni, AVIS e Suzuki al fianco dell’UNICEF per la campagna “una Meta per il futuro” durante la Quilter Nations Series

Ogni meta dell’Italia si trasformerà in School Box dell’UNICEF per garantire istruzione a tanti bambini e bambine che vivono in emergenza In occasione delle Quilter Nations Series 2025, la Federazione Italiana Rugby rinnova il proprio impegno al fianco dell’UNICEF Italia, sostenendo il diritto all’istruzione di tanti bambini e bambine che vivono in contesti di emergenza in tutto il mondo, con la campagna “una Meta per il futuro”. In qualità di Emergency Partner dell’UNICEF Italia, la Federazione Italiana Rugby è impegnata a sostenere i programmi dell’organizzazione nei contesti di emergenza umanitaria. Un impegno che diventerà quanto mai concreto in occasione delle Quilter Nations Series, la finestra internazionale di novembre che, da sabato 8 novembre, vedrà gli Azzurri di Gonzalo Quesada affrontare l’Australia a Udine, i Campioni del Mondo del Sudafrica a Torino e il Cile a Genova. Nel corso dei tre test match, la Federazione Italiana Rugby, con il supporto dei propri partner Vittoria Assicurazioni, Suzuki Italia e AVIS Italia, contribuirà con una speciale campagna di raccolta fondi all’acquisto delle School in a Box UNICEF per garantire la continuità dell’istruzione ai bambini e alle bambine che vivono in contesti di emergenza umanitaria. Inoltre, per ogni meta segnata dalla Nazionale nelle Quilter Nations Series, i partner della FIR e i tifosi – attraverso la speciale landing page dedicata all’iniziativa, accessibile dalla home page di federugby.it a partire da sabato 8 novembre, giorno del debutto stagionale di Udine contro l’Australia, potranno sostenere l’UNICEF con una donazione per l’acquisto delle School Box, alimentando gli speciali contatori presenti all’interno della pagina. Le School in a Box contengono materiali scolastici essenziali – quaderni, penne, lavagnette e manuali – sufficienti per permettere a un’intera classe di 40 bambini e bambine di proseguire le attività educative per 3 mesi in contesti di emergenza. Ogni meta azzurra si trasformerà nella possibilità di garantire concretamente istruzione, sicurezza e futuro a tanti bambini che hanno bisogno di aiuto. Tifosi, club e membri della community del rugby italiano potranno unirsi alla campagna in favore delle attività dell’UNICEF con donazioni libere per raggiungere lo stesso obiettivo: trasformare la passione per il rugby in un gesto di solidarietà condivisa. Durante le Quilter Nations Series 2025, quindi, ogni meta dell’Italia non si trasformerà solo in punti sul tabellone, ma sarà un segno tangibile dell’impegno comune della Federazione, dei suoi partner e dei suoi appassionati verso chi, nel mondo, affronta le sfide più difficili, rafforzando il legame tra sport, comunità e responsabilità sociale.

Azzurri per il sociale | 06/11/2025

Verso le Quilter Nations Series, l’ex Capitano Azzurro Bigi: “Nazionale che cresce, a Reggio primi in classifica con un club saldo nei valori”

A una manciata di giorni dal debutto dell’Italia nelle Quilter Nations Series, a Udine contro l’Australia, anche il campionato di Serie A Elite Maschile va in pausa, e ci va con il Valorugby Emilia in testa alla classifica. Nella rosa della squadra allenata dall’ex Azzurro Marcello Violi, anche Luca Bigi. Il tallonatole, in passato in forza alla Benetton e alle Zebre, ed ex capitano della Nazionale, ha fatto il punto sul campionato che vede i reggiani al momento in testa, ma anche sulle possibilità che i ragazzi di Quesada avranno nelle sfide con i Wallabies, gli Springboks e i Condores cileni. Luca, partiamo da Reggio Emilia. Come ti stai trovando in questa nuova avventura e quanto siete soddisfatti del primato alla pausa?A Reggio mi sto trovando davvero molto bene. Sono entusiasta dell’ambiente, delle persone e della struttura che ho trovato: un club con una visione a lungo termine, ambizioso ma saldo nei valori, radicato sul territorio e con una cultura forte. Quest’anno celebriamo gli 80 anni del rugby reggiano e tutto il club sta lavorando per rendere questa ricorrenza un momento di crescita e partecipazione. Dal punto di vista sportivo siamo partiti bene: la preparazione è stata importante, il gruppo è ampio e giovane ma di qualità, sia umana che tecnica. Il club è molto attento anche alla responsabilità sociale e alla doppia carriera, quindi è un ambiente completo. Per me, che sono tornato nel club della mia città, quello dove ho iniziato a giocare, è un motivo di orgoglio. Ora arriva la pausa, ma abbiamo tre partite di Coppa Italia fondamentali: vogliamo affrontarle al massimo per restare in alto anche in quella classifica e proseguire il nostro percorso con continuità e consapevolezza. Dal punto di vista tecnico, com’è stato inserirsi in un nuovo gruppo dopo tanti anni alle Zebre?Il mio primo obiettivo è stato quello di guadagnarmi il rispetto dei compagni, entrando in punta di piedi in un gruppo già consolidato. Mi sono posto con rispetto verso le figure di riferimento dello spogliatoio, cercando di dare subito il mio contributo attraverso le azioni quotidiane. Fisicamente sto bene, e questo mi ha aiutato a essere subito dentro al progetto. Il gruppo mi ha accolto a braccia aperte: c’è molta coesione e una grande sintonia tra squadra e staff. Le linee guida del management sportivo sono chiare e condivise, e questo crea un ambiente trasparente. Certo, c’è sempre da migliorare, ma la cosa più bella è vedere il coinvolgimento di tutti i giocatori, a 360 gradi, nella vita del club: è un segno di cultura di squadra, e quest’anno vogliamo farla crescere ancora. Una curiosità: com’è ritrovarsi ad avere come allenatore un compagno di tanti anni, come Marcello Violi?Avevo già vissuto una situazione simile l’anno scorso con Dave Sisi alle Zebre, ma con Marcello è diverso: lui è entrato pienamente nel ruolo di allenatore, pur restando se stesso. Sa quando serve una battuta o un sorriso, ma anche quando bisogna essere esigenti e dire le cose come stanno. È molto attento alla squadra, senza distinzioni: che tu sia il capitano, un veterano o un giovane appena salito dalla cadetta, pretende sempre il massimo. Apprezzo molto la sua integrità, perché sono convinto che i progetti vincenti nascano prima di tutto dalle persone. Marcello gode della fiducia del club, dello staff e del gruppo, e sta facendo davvero un ottimo lavoro. Fuori dal campo ogni tanto ci scappa la battuta tra vecchi compagni, ma io rispetto totalmente la sua posizione da allenatore, come lui rispetta la mia da giocatore: fa parte di un equilibrio sano. Passando alla Nazionale: da ex capitano azzurro, come vedi oggi l’Italia e che tipo di partite ti aspetti da questa finestra internazionale?Dopo la tournée estiva ho parlato con diversi ragazzi e ho visto Gonzalo Quesada alla presentazione della stagione a Parma: sono rimasto colpito dalla solidità e dalla competitività che la squadra sta costruendo. È un gruppo che matura di partita in partita.L’Australia, che affronteremo per prima, arriva da un periodo di crescita e sarà un test tosto, ma l’Italia gioca in casa e ha ormai una struttura consolidata, con molti giocatori che stanno facendo esperienza all’estero e si stanno affermando ai massimi livelli. Mi aspetto tre partite di altissimo livello, perché la Nazionale sta trovando continuità e identità.  Ti sembra che il percorso di crescita della squadra sia ancora condiviso e in pieno sviluppo?Sì, assolutamente. È chiaro, condiviso e in continua conferma. Non riguarda solo la Nazionale, ma tutto il movimento di alto livello: le Zebre sono partite bene, Treviso è sempre più solida, e stanno emergendo tanti giovani interessanti.Penso a Belloni, a Opoku, a Todaro: sono segnali che il percorso funziona, che si sta lavorando nella direzione giusta. La crescita non è più solo teorica, si vede nelle prestazioni, nelle mini-competizioni interne durante l’anno, dal Sei Nazioni ai test estivi.Mi aspetto tre partite intense, con un’Italia solida in mischia, ruvida in difesa e capace di esprimere un gioco efficace quando l’attacco gira. Per vincere servirà giocare al 100%, senza lasciare nulla sul campo, ma sono convinto che vedremo una squadra capace di divertirsi e far divertire.

Campionati | 06/11/2025

Italrugby, gli Azzurri in visita al reparto di Oncologia Pediatrica all’ospedale Santa Maria della Misericordia a Udine

Udine – Giornata liberi da impegni sportivi per la Nazionale Italiana Maschile che prosegue la preparazione verso l’esordio nelle Quilter Nations Series. Gli Azzurri affronteranno l’Australia sabato 8 novembre alle 18.40 al Bluenergy Stadium di Udine, partita che sarà trasmessa in diretta sui Sky Sport e Rai. Sedute di fisioterapia e recupero per tutto il gruppo che nella giornata di domani, giovedì 6 novembre, svolgerà l’ultimo allenamento della settimana presso lo stadio Gerli a Udine, quartier generale del gruppo guidato da Quesada per gli allenamenti nella settimana in preparazione alla sfida con i Wallabies. Nella tarda mattinata odierna, mercoledì 5 novembre, una rappresentanza di giocatori della Nazionale Maschile ha fatto visita al reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia a Udine. Foto di rito, sorrisi e scambio di opinioni con i pazienti e gli atleti presenti – Ross Vintcent, Giacomo Da Re, Edoardo Todaro e Damiano Mazza – che hanno donato una maglia firmata da tutta la squadra e sono stati supportati nella visita dall’Associazione Friulana Oncologia Pediatrica LUCA ODV ETS, che dal 1999 opera costantemente a sostegno delle famiglie aventi bambini con patologie emato-oncologiche.

Italia | 05/11/2025

Riccardo Favretto, tuttofare dentro e fuori dal campo: “Sono il barbiere del gruppo. I ruoli diversi? C’è molto studio dietro”

Seconda linea, flanker, numero 8 senza nessuna distinzione e senza differenze di rendimento tra un ruolo e l’altro: Riccardo Favretto è ormai un utility forward come non se ne vedono molti nel rugby internazionale (“ma ce ne saranno sempre di più” specifica lui), ed è un tuttofare anche fuori dal campo. È il “barbiere del gruppo”, ama i tatuaggi e studia per diventare sempre più bravo anche a farli, ama la pesca, è diventato padre giovane e continua a lavorare per conquistarsi un posto in Nazionale nonostante i tanti infortuni del passato, pensando alla sfida con l’Australia in cui l’Italia proverà a cercare un’altra impresa dopo quella del 2022: “Sono rientrati anche i ragazzi che giocano all’estero, si respira davvero una bella aria in gruppo. C’è voglia di lavorare e di fare bene. Arriveremo all’Australia seguendo quello che è il nostro mantra: affrontare tutte le partite consapevoli che nessun avversario – per quanto forte – sia superiore per diritto divino, ma deve dimostrarlo sul campo. Il bello del rugby è che tutto si decide in quegli 80 minuti. Sicuramente loro sono un gruppo agguerrito, lo hanno dimostrato nel Rugby Championship e poi con un tour molto lungo che è iniziato in Giappone e li ha portati poi in Europa”. Come ti fa sentire tornare “in gioco” dopo tanti infortuni? “Mi fa sentire bene il fatto che il mio lavoro mi porti a essere preso in considerazione per i raduni o per giocarmi un posto per la maglia. Sto andando nella direzione giusta e soprattutto sento la fiducia e l’appoggio da parte di tutto il gruppo degli allenatori. Siamo davvero un bel gruppo, giovane ma con dei giocatori di esperienza in grado di guidarci nel migliore dei modi. Sarà una partita aperta, in cui potremo dire la nostra”. A proposito di gruppo, in azzurro hai anche un ruolo particolare: quello del barbiere… “Sì. Devo ancora rimboccarmi un po’ le maniche, per adesso ho dato un’aggiustata ai ‘soliti noti’ che spesso si appoggiano a me come Mirko Spagnolo o Louis Lynagh, anche Pablo (Dimcheff) appena tornato dalla Francia mi ha chiesto quando avessi una disponibilità per tagliargli i capelli. Anche se in questi periodi il tempo libero è poco e ci si allena tantissimo, quando c’è un momento libero mi piace dare spazio anche alle mie passioni, tra cui i capelli: è nata con il Covid, anche un po’ per necessità poiché i barbieri erano chiusi. Col passare del tempo però è diventata una vera e propria passione: ho iniziato ad interessarmi di tutto quello che c’è dietro un taglio di capelli, ai diversi tipi di clipper, di macchinette, di forbici, di tagli della barba. Anche l’essere diventato un po’ il ‘barbiere’ della squadra è nato per necessità, nei raduni più lunghi o nelle trasferte, e poi è diventata una cosa bella perché comunque si sta insieme anche fuori dal campo. Inoltre questo mi permette di esercitarmi: per quanto si possa sperimentare su se stessi alla fine si impara davvero tagliando i capelli agli altri”. Oltre ai capelli, hai anche dei baffi caratteristici, per entrare anche in tema Movember (una campagna globale che si svolge a novembre per sensibilizzare sulla salute maschile, in particolare su problemi come i tumori alla prostata e ai testicoli sulla la salute mentale, e il simbolo della campagna è proprio il baffo) “Sì, anche in questo momento ho un bel baffo. In qualche modo e nel mio piccolo cerco di sostenere la campagna del Movember, anche a Treviso, dove ci sono state varie campagne. È un’iniziativa che dovremmo sempre ricordare. Avendo avuto un compagno di squadra che ha avuto un tumore (Nasi Manu) la trovo una cosa non dico dovuta, ma che faccio con grande piacere. Ero ancora giovane, forse la mia prima pre-stagione col Benetton, avevo 16 anni: fu un’esperienza che mi ha sicuramente formato su questi temi, e in qualche modo cerco di aiutare”. Tra le altre passioni? “Sicuramente i tatuaggi. Non sono pieno, però ne ho un numero considerevole. Anche questa passione è nata nel periodo del Covid: avevo preso una macchinetta per cominciare a fare pratica su pelli sintetiche, poi ho seguito un corso di didattica per imparare delle tecniche, e poi sono andato da degli amici che ora sono conosciuti nell’ambiente ma che nei primi tempi erano ancora emergenti e avevano bisogno di iniziare a lavorare. Molti tatuaggi me li hanno fatti loro. Mi piace molto anche pescare, soprattutto d’estate. Solo pesca sportiva, quindi nel massimo rispetto dell’ambiente, ma la trovo rilassante, è un’opportunità per stare all’aria aperta: questa estate ho portato anche mio figlio Leone, che adesso ha 3 anni, ovviamente con una canna finta per bambini, però era un modo per far svagare anche lui. Alla fine i figli vedono cosa fanno i genitori, e vedendo che spesso andavo fuori a pescare aveva il desiderio di accompagnarmi: sono cose che anche involontariamente si trasmettono”. Peraltro sei diventato padre molto giovane, e ti sei sposato recentemente “Sì, io mi sono sposato quest'estate e sono papà da tre anni, perché Leone è nato nel settembre del 2022. Ero molto giovane, ma penso che quando trovi la persona giusta, com’è stato per me con Elena, non esiste un ‘presto’ o un ‘tardi’ per queste cose: bisogna solo capire qual è il momento giusto”. E in questo mondo così ricco di passioni quale ruolo ha il rugby? “Il rugby è lo sport che ho scelto da piccolo, è stato amore a prima vista. Avevo provato diversi sport: nuoto, atletica, basket, ma nessuno mi ha dato il senso di appartenenza che può dare il rugby. Non parlo solo di campo, ma di tutto ciò che c’è intorno, quel rapporto che si crea con alcuni compagni e che rimane nel tempo: per fare un esempio, i miei testimoni di nozze sono ragazzi con cui ho giocato in Under 18. Sono cose che rimangono per la vita”. Hai avuto tanti infortuni che ti hanno tenuto fuori da appuntamenti azzurri importanti. Ti manca un po’ la “grande vittoria”? “Ho giocato partite importanti, penso al pareggio con la Francia del 2024 dove sfiorammo la vittoria, e sono entrato in campo nella vittoria in Galles sempre nel 2024, però sì, vorrei conquistare qualche altra vittoria importante con la maglia dell’Italia perché purtroppo molte partite le ho saltate. Con l’Australia nel 2022 ero infortunato. Sto lavorando tanto per cercare di conquistarmi un posto in squadra: malgrado i tanti acciacchi del passato so di poter dare ancora tanto, così come so che nulla è dovuto e che anche se le prestazioni nel club sono positive poi bisogna dimostrare di essere pronti anche a un livello più alto, per cui continuo a lavorare a testa bassa per migliorare, ma sono convinto di star andando nella direzione giusta. Spero di potermi guadagnare l’occasione di festeggiare una grande vittoria”. Tuttofare fuori, ma anche in campo: seconda linea in grado di giocare in entrambi i ruoli (4 e 5) ma anche terza linea, sia come flanker che come numero 8. Quanto lavoro c’è dietro la capacità di adattarsi a tutti questi ruoli diversi? “Ci dev’essere sicuramente più attenzione ai dettagli anche fuori dal campo, perché bisogna studiare diverse posizioni, diversi compiti da svolgere poi durante la partita. Lo faccio da molti anni perché anche a Treviso ho sempre svariato: avevo iniziato la mia prima stagione da numero 8, ma anche in quel caso cambiavo spesso, perché magari passavo flanker e poi nel finale di partita in seconda linea. È una cosa che sento mia e che sento di poter fare, lo ritengo uno dei miei punti di forza. E poi credo che nel rugby moderno il numero di maglia non indichi più un ruolo fisso: stiamo vedendo utility back che giocano anche in terza linea, terze che passano in seconda o viceversa. Credo che per come si sta evolvendo il rugby ci saranno sempre più giocatori in grado di svolgere diversi ruoli”. E se dovessi scegliere un solo ruolo? "La realtà è che alla fine sono tutti ruoli che fanno parte da tempo della mia quotidianità, così come sono abituato ormai a cambiarli anche nel corso della stessa partita, quindi non ho davvero un ruolo che prediligo. È un po’ come se mi chiedessero il mio piatto preferito e io ne avessi due: non riuscirei a dirne uno solo”.

Italia | 05/11/2025