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Sei Nazioni U20: l’Italia comincia bene. Scozia battuta 22-10 a Edimburgo

L'Italia comincia bene e batte la Scozia 22-10 nella prima giornata del Sei Nazioni under 20. La squadra di Roberto Santamaria fa fatica nella prima mezz'ora, soprattutto a causa dell'indisciplina, ma riesce comunque a chiudere il primo tempo in vantaggio e nella ripresa prende il largo con la meta di Beni, dopo una grande giocata di Ducros. Gli Azzurrini (oggi in maglia bianca) vanno a segno con Zanandrea, Beni e Todaro, eletto anche player of the match. L'Italia si dimostra superiore nel breakdown e in rimessa laterale, soffre in mischia ma gestisce bene la difficoltà e impedisce alla Scozia di approfittarne, e alla fine porta a casa un successo importante. La cronaca di Scozia-Italia Le due squadre partono un po' contratte. La Scozia commette tanti errori al piede, ma l'Italia concede troppi calci di punizione, ne viene fuori un match molto tattico, con la squadra di Santamaria che ha più possesso ma al 15' concede ai padroni di casa il primo ingresso nei 22: rimessa laterale vinta, maul avanzante e meta di Billy Allen che trova la carica giusta per il 5-0. L'Italia reagisce con una bella azione personale di Todaro, poi Vallesi spegne la seconda azione della Scozia con un bel tenuto. Al 26' sono i padroni di casa a concedere una penalità che porta gli Azzurrini in touche ai 5 metri, il drive avanza e va oltre la linea di meta, ma viene tenuto alto. Nel momento più complicato viene fuori Federico Zanadrea, tra i più attesi della serata: il secondo centro azzurro intercetta il passaggio di Ventisei su Brown, capisce che c'è spazio per andare fino in fondo e vola in mezzo ai pali. Fasti trasforma per il primo vantaggio dell'Italia. La squadra di Santamaria prende fiducia e tiene sempre lontana la Scozia dai propri 22, poi al 36' Faissal arriva vicinissimo ad un altro intercetto su un pallone mal controllato da Brown. Nel finale di frazione i padroni di casa soffrono, ma riescono a non concedere altri punti all'Italia: si va negli spogliatoi sul 5-7. Il secondo tempo comincia sulla stessa linea del primo, con pochi spazi da entrambe le parti, ma a sbloccarlo ci pensa Jules Ducros, che riceve nella sua metà campo un calcio di Urwin, fulmina Guy Rogers con un cambio di passo strepitoso e apre un'autostrada davanti sé. Il sostegno di Miranda e puntuale, così come il passaggio a Niccolò Beni che vola in meta per il 12-5. L'Italia perde in pochi minuti Pietramala (dentro Celi) e Opoku, fino a quel momento tra i migliori (dentro Melegari) e deve gestire una mischia scozzese arrembante, ma non concede nessuna occasione ai padroni di casa. Al 55' è bravo Casartelli a conquistare un tenuto importante, Fasti ci prova dalla lunga distanza ma non trova i pali. Ancora Casartelli con uno splendido break con offload per Miranda ispira l'azione offensiva dell'Italia, con Milano che con una gran carica porta tutti ai 5 metri. Celi e Fasti allargano su Casartelli che sotto pressione prova a servire Faissal, ma il pallone è provvidenzialmente deviato da Watson che salva una meta già fatta. L'Italia però insiste e dopo una lunghissima azione con gli avanti marca con Edoardo Todaro, che trova lo spazio per infilarsi e volare in mezzo ai pali. Lo stesso Todaro poi si fa valere anche in difesa, conquistando un tenuto fondamentale che spezza le ambizioni della Scozia, poi è Pietro Celi a salvare sul calcetto a scavalcare di Rogers che aveva trovato uno spazio sulla destra. Nel finale la Scozia prova a rientrare in partita, si affida alla mischia ordinata e dopo una maul arginata dall'Italia va a segno con Oliver Duncan. Urwin non trova la trasformazione e si resta sul 19-10. Nel finale gli Azzurrini gestiscono bene il vantaggio, allungano ancora con Fasti e alzano la saracinesca sull'ultimo assalto scozzese. Finisce 22-10 per l'Italia, che conquista i primi 4 punti del suo torneo.Edimburgo, Hive Stadium - venerdì 31 gennaio 2025Sei Nazioni U20, I giornataScozia v Italia 10-22Marcatori: p.t. 15’ m. Allen (5-0); 30’ m. Zanandrea tr. Fasti (5-7);  s.t.5’ m. Beni (5-12); 21’ m. Todaro tr. Fasti (5-19); 32’ m. Duncan (10-19); 38’ cp. Fasti (10-22)Scozia: Brown; Rogers, Ventisei (c), Yule, Watson (25’ st. Moncrieff); Urwin (36’ st. Wolfenden), Cowan (9’ st. Patterson); Logan, Allen, Lindsay; Halkon (9’ st. Duncan), Moss (9’ st. Godsell); Blyth-Lafferty (38’ st. Whitefield), Roberts, McKenna (20’ st. Shearer)all. MurrayItalia: Pietramala (9’ st. Celi); Ducros, Zanandrea (39’ st. Ndoumbe-Lobe), Todaro, Faissal; Fasti, Beni (27’ st. Bellotto); Milano (c), Casartelli (24’ st. Bianchi), Miranda; Opoku-Gyamfi (11’ st. Melegari), Redondi; Vallesi (34’ st. Brasini), Caiolo-Serra (29’ st. Casiraghi), Pelliccioli (29’ st. Bolognini)all. Santamariaarb: Cox (Inghilterra)assistenti: Woodthorpe (Inghilterra); Joe James (Inghilterra)TMO: Jones (Galles)Calciatori: Fasti (Italia) 3/5; Logan (Scozia) 0/2Player of The Match: Todaro (Italia)Note: serata fredda, campo sintetico. In tribuna con il Presidente federale Duodo l’ex Capitano della Nazionale Sergio Parisse. 

Italia U20 | 31/01/2025

Italrugby, Lamaro verso la Scozia: “Vogliamo essere sempre più competitivi”

Edimburgo – Un timido sole ha fatto da sfondo al Captain’s Run della Nazionale Italiana Maschile allo Scottish Gas Murrayfield Stadium a Edimburgo che domani – sabato 1 febbraio – sarà il teatro dell’esordio degli Azzurri nel Guinness Sei Nazioni 2025 contro i padroni di casa della Scozia. La partita – in programma alle 15.15 italiane – sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su Rai 2. “C’è sempre tanta energia da parte di noi giocatori. Aspettiamo il Torneo e questo periodo per tutto l’anno. Sappiamo – ha sottolineato Michele Lamaro nella conferenza stampa pre-partita in avvicinamento al match contro la Scozia – che quello che abbiamo fatto lo scorso anno non basterà per ottenere lo stesso risultato. Dobbiamo fare un passo in più per essere sempre più competitivi e le prossime saranno cinque partite durissime". “Il Sei Nazioni è diverso dalle finestre estive e autunnali. Siamo arrivati pronti e con la giusta carica all’inizio di questo Torneo. Sappiamo che se non mettiamo il 100% di noi stessi in ogni gara sarà molto difficile riuscire a competere. Avere due partite così importanti all’inizio è solo un ulteriore stimolo.” Clicca qui per il media Bin FIR Sui ricordi da tifoso ha dichiarato: “La prima vittoria in Scozia, la meta di Kaine Robertson contro il Galles, il drop di Andrea Marcato al Flaminio: sono questi i momenti di Sei Nazioni che sono rimasti con me nel tempo. Se invece penso ai momenti vissuti da giocatore a cui ho preso parte e in particolare alle vittorie, penso che più emozioni del genere riusciremo a far vivere ai tifosi e più riusciremo a farci ricordare” ha sottolineato il capitano dell’Italia.

Italia | 31/01/2025

Sei Nazioni U20: la presentazione di Scozia-Italia

A Edimburgo comincia il Sei Nazioni under 20 di Scozia e Italia, due squadre con storie recenti molto diverse che si incrociano ai nastri di partenza del torneo. Per la Scozia il 2025 deve essere l’anno della rinascita dopo la vittoria del World Rugby U20 Trophy (la seconda divisione del Mondiale di categoria) e il ritorno nel Championship (la “massima serie” a livello giovanile) dopo anni di purgatorio, per l’Italia deve essere l’anno delle conferme dopo le stagioni molto positive che hanno portato gli Azzurrini ad essere una squadra temuta e rispettata. Come arriva l’Italia under 20 La squadra di Roberto Santamaria è reduce dal 10° posto al World Rugby U20 Championship, con due vittorie contro Australia (prima volta a livello under 20) e Spagna, mentre nell’ultimo Sei Nazioni si è classificata 4°. Certo, a livello under 20 le cose cambiano molto velocemente e ogni anno è una storia a sé, ma gli Azzurrini sanno di poter contare su una buona struttura data dalla generazione dei 2005, che ha già ottenuto vittorie importanti, e su tanti talenti arrivati quest’anno a vestire la maglia azzurra. Per l’Italia il match di Edimburgo sarà fondamentale per cominciare il Sei Nazioni under 20 nel modo giusto, considerando che il calendario presenterà delle difficoltà sempre crescenti: prima Scozia e Galles, che lo scorso anno hanno chiuso il torneo dietro agli Azzurrini, poi Francia, Inghilterra e Irlanda. Importantissimo cominciare bene e portare a casa punti importanti, soprattutto in trasferta. Come arriva la Scozia under 20 La Scozia si presenta al Sei Nazioni under 20 con tanta voglia di rivalsa dopo l’ultimo posto dello scorso anno e la vittoria del Trophy, che è valsa il ritorno nel Championship dopo la clamorosa delusione del 2023, quando gli scozzesi furono battuti in semifinale dall’Uruguay. I padroni di casa si presentano però con una squadra molto diversa da quella dell’anno scorso, e a livello under 20 la partita d’esordio è sempre una totale incognita, perché si conosce molto poco degli avversari. Il fattore campo e la “fame” di riprendersi delle vittorie importanti che mancano da un po’ potranno essere delle chiavi importanti per la Scozia, e l’Italia dovrà a sua volta essere brava ad imporsi fin da subito per evitare che l’inerzia del match possa spostarsi nelle mani dei padroni di casa. Tutte le informazioni per seguire Scozia-Italia under 20 La sfida tra Scozia e Italia, valida per la prima giornata del Sei Nazioni under 20, sarà trasmessa in diretta tv venerdì 31 gennaio alle 20.15 su Rai Sport e Sky Sport Arena, e in streaming su Rai Play e NOW. In campo a dirigere il match una terna tutta inglese, con Sara Cox assistita da Anthony Woodthorpe e Joe James, con al TMO il gallese Adam Jones. Le formazioni di Scozia-Italia under 20 Scozia: 15 Jack Brown, 14 Guy Rogers, 13 Johnny Ventisei (Capitano), 12 Kerr Yule, 11 Fergus Watson, 10 Matthew Urwin, 9 Noah Cowan, 8 Reuben Logan, 7 Billy Allen, 6 Christian Lindsay, 5 Dan Halkon, 4 Charlie Moss, 3 Ollie Blyth-Lafferty, 2 Joe Roberts, 1 Oliver McKenna A disposizione: 16 Seb Stephen, 17 Jake Shearer, 18 Ryan Whitefield, 19 Bart Godsell, 20 Oliver Duncan, 21 Hector Patterson, 22 Ross Wolfenden, 23 Nairn Moncrieff Italia: 15 Gianmarco Pietramala, 14 Jules Ducros, 13 Federico Zanandrea, 12 Edoardo Todaro, 11 Malik Faissal, 10 Roberto Fasti, 9 Niccolò Beni, 8 Giacomo Milano (Capitano), 7 Nelson Casartelli, 6 Anthony Miranda, 5 Enoch Opoku Gyamfi, 4 Tommaso Redondi, 3 Bruno Vallesi, 2 Alessio Caiolo-Serra, 1 Sergio Pelliccioli A disposizione: 16 Giacomo Casiraghi, 17 Christian Brasini, 18 Nicola Bolognini, 19 Pietro Melegari, 20 Carlo Antonio Bianchi, 21 Matteo Bellotto, 22 Pietro Celi, 23 Giacomo Ndoumbe Lobe

Italia U20 | 31/01/2025

Sei Nazioni: Quesada lancia Rizzoli, Townsend sceglie McDowall. L’analisi delle formazioni di Scozia-Italia

Gonzalo Quesada ha fatto le sue scelte: doppio playmaker con Tommaso Allan in campo ad estremo e Capuozzo ala, Luca Rizzoli possibile esordiente e Simone Gesi che torna in lista gara dopo due anni. Il tecnico azzurro opta per una panchina 6+2 con l’ala delle Zebre che può sparigliare le carte nella ripresa e giocatori di grande qualità pronti a subentrare davanti come Niccolò Cannone, Vintcent e Zuliani. Sono questi i principali spunti di riflessione offerti dalla formazione dell’Italia che sfida la Scozia nella prima giornata del Sei Nazioni 2025. Anche la formazione schierata da Gregor Townsend offre spunti importanti: senza Tuipulotu, grande occasione dall’inizio per Stafford McDowall, mentre in assenza di Cummings in seconda linea c’è Jonny Gray. La Scozia recupera invece Duhan Van der Merwe, in dubbio fino a metà settimana ma abile e arruolato per il match d’esordio. Trequarti imprevedibili Il principale dubbio di formazione riguardava l’impiego di Tommaso Allan: alternanza con Paolo Garbisi o doppio mediano? Quesada ha dato la sua risposta schierando ad estremo il giocatore di Perpignan con Capuozzo che si sposta all’ala. Confermato invece il resto del reparto arretrato, con Brex e Menoncello ai centri, Ioane dall’altra parte e Page-Relo che affianca Paolo Garbisi in mediana. Sarà una partita all’insegna dell’imprevedibilità: da un lato i continui inserimenti negli spazi degli Azzurri, dotati di tanti giocatori in grado di saltare il primo avversario e di un vero e proprio regista aggiunto come Brex, dall’altro un mediano stellare (Russell) una coppia di centri solida (Jones-McDowall, anche se manca Tuipulotu) e due ali capaci di segnare in qualsiasi momento come Van der Merwe e Graham, che sono già i due migliori marcatori della storia della Scozia con rispettivamente 30 e 29 mete. Nessuna delle due formazioni potrà permettersi il minimo errore difensivo. Da una parte Russell può inventare qualsiasi cosa e consentire alla Scozia di essere pericolosa in ogni zona del campo, con Van der Merwe e Graham pronti a finalizzare. Dall’altra parte l’Italia è in grado di trovare spazi anche dove non ci sono, come dimostra il match dell’Olimpico del 2024 dove le tre mete azzurre sono nate da due calci oltre la prima linea di difesa da parte di Page-Relo e Garbisi e dal break di Ross Vintcent. E poi c’è Tommaso Menoncello, capace di spostare l’asse del match ogni volta che tocca palla. In questo senso, anche le panchine possono cambiare le carte in tavola: Horne è un mediano che in URC ha spesso fatto male alle squadre italiane, mentre Gesi è in grado di mischiare le carte con la sua capacità di sfuggire al placcaggio e le sue gambe. Le scelte in mischia Anche per quanto riguarda gli avanti Quesada ha dovuto sciogliere un nodo abbastanza importante, quello del pilone sinistro. Con Mirco Spagnolo squalificato le opzioni erano due: far debuttare Luca Rizzoli o spostare Simone Ferrari. Il tecnico ha deciso di dare fiducia al giovane pilone delle Zebre, che sarà chiamato a entrare a partita in corso e – verosimilmente – nel momento più caldo, quando i pacchetti di mischia saranno stravolti e bisognerà trovare la quadra il più velocemente possibile. Poche novità per quanto riguarda invece i titolari, con Fischetti e Nicotera a completare la prima linea mentre Lamb vince il ballottaggio con Niccolò Cannone e affianca Ruzza. In terza linea ci sono Negri, Lamaro e Lorenzo Cannone. La scelta più sorprendente di Townsend riguarda il tallonatore, con Dave Cherry (espertissimo, 34 anni e oltre 100 partite con Edimburgo, ma solo 11 caps con la Scozia) preferito al più “inserito” Ashman. Per il resto, anche la Scozia si presenta in formazione “tipo” con Matt Fagerson affiancato da Darge e Ritche in terza linea, Gray che sostituisce Cummings in seconda e i piloni Schoeman e Fagerson ai fianchi del già citato Cherry. Le formazioni di Scozia-Italia Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Darcy Graham, 13 Huw Jones, 12 Stafford McDowall, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (Co-Capitano), 9 Ben White, 8 Matt Fagerson, 7 Rory Darge (Co-Capitano), 6 Jamie Ritchie, 5 Grant Gilchrist, 4 Jonny Gray, 3 Zander Fagerson, 2 Dave Cherry, 1 Pierre Schoeman. A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Rory Sutherland, 18 Will Hurd, 19 Gregor Brown, 20 Jack Dempsey, 21 George Horne, 22 Tom Jordan, 23 Kyle Rowe Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Dino Lamb, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Luca Rizzoli, 18 Marco Riccioni, 19 Niccolò Cannone, 20 Manuel Zuliani, 21 Ross Vintcent, 22 Alessandro Garbisi, 23 Simone Gesi

Italia | 30/01/2025

Rugby In TV: il palinsesto televisivo del weekend

Il fine settimana che chiude gennaio e apre il mese di febbraio sarà ricco di appuntamenti per gli appassionati e i fan del rugby.  Un fine settimana lungo, che parte già giovedì sera, con la gara inaugurale del Sei Nazioni U20 tra l’Irlanda e i campioni in carica dell’Inghilterra (diretta su SkySport Max e NOW dalle 20.30). Venerdì sarà poi l’ora del debutto degli Azzurrini, ospiti della Scozia a Edimburgo (calcio d’inizio alle 20.15 italiane, diretta su Sky Sport Arena e in simulcast su RaiSport). Alle 21.15 si giocherà però anche la gara d’apertura del Guinness Sei Nazioni Maschile, tra Francia e Galles, in diretta su Sky Sport Uno e NOW. Sabato 1 si parte alle 12:00 con la sfida di Latin Cup tra Benetton Rugby e Iberians Majadahonda, in diretta in chiaro sul canale YouTube FIR. Alle 15:15 inizia invece il Sei Nazioni dell’Italia, che a Murrayfield scende in campo con la Scozia. La partita degli Azzurri sarà visibile su Sky Sport Uno e NOW e in simulcast in chiaro su Rai2.  Alle 17:00 ancora Latin Cup, con le Zebre Parma che ospiteranno al Lanfranchi le Iberians Elche (gara trasmessa in diretta in chiaro sui canali FIR). Alle 17:45 invece, Irlanda-Inghilterra di Guinness Men’s Six Nations andrà in onda su Sky Sport Uno e Now. La Serie A Elite Maschile vedrà invece la sfida tra Rovigo e Fiamme Oro in diretta su RaiSport domenica 2 febbraio alle 16:00 dallo Stadio Battaglini. Le altre gare (Colorno-Vicenza di sabato 01/02, Viadana-Mogliano di sabato 01/02, Petrarca-Lazio di sabato 01/02 e Valorugby-Lyons di domenica 02/02) saranno visibili in differita sui canali FIR. Il palinsesto completo del weekend:  Giovedì 30 gennaio 2025Ore 20:45U20 Six Nations – I giornata (in diretta su Sky Sport Max e NOW)Irlanda v Inghilterra Venerdì 31 gennaio 2025Ore 20:15 (RaiSport dalle 21)U20 Six Nations – I giornata (in diretta su Sky Sport Arena e NOW, in simulcast su RaiSport/Raiplay)Scozia v ItaliaOre 21:15 Guinness Men’s Six Nations – I giornata (in diretta su Sky Sport Uno)Francia v Galles Sabato 1 febbraio 2025Ore 12:00Latin Cup – I giornata (in diretta su Federugby.it)Benetton Rugby v Iberians MajadahondaOre 15:15Guinnes Men’s Six Nations – I giornata (in diretta su Sky Sport Uno e in Simulcast su Rai2)Scozia ItaliaOre 17:00Latin Cup – I giornata (in diretta su Federugby.it)Zebre Parma v Iberians ElcheOre 17:45Guinnes Men’s Six Nations – I giornata (in diretta su Sky Sport Uno)Irlanda v InghilterraOre 21.10U20 Six Nations– I giornata (In differita su Sky Sport Arena)Francia v Galles Domenica 2 febbraioOre 16:00Serie A Elite Maschile – XI giornata (in diretta su RaiSport)Rugby Rovigo Delta v Fiamme Oro Rugby Roma

Campionati | 30/01/2025

Guinness Sei Nazioni, il XV della Scozia per la sfida all’Italia

Edimburgo – Gregor Townsend, Commissario Tecnico della Scozia, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Italia sabato 1 febbraio alle 15.15 italiane al Scottish Gas Murrayfield di Edimburgo, partita valida per la prima giornata del Guinness Sei Nazioni 2025. Il match, che metterà in palio la Cuttitta Cup, in Italia sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su Rai 2. Questa la formazione che scenderà in campo 15. Blair Kinghorn – Toulouse (55) 14. Darcy Graham – Edinburgh Rugby (42) 13. Huw Jones – Glasgow Warriors (53) 12. Stafford McDowall – Glasgow Warriors (8) 11. Duhan van der Merwe – Edinburgh Rugby (44) 10. Finn Russell – Bath Rugby (82) co – capitano 9. Ben White – Toulon (24) 8. Matt Fagerson – Glasgow Warrios (50) 7. Rory Darge – Glagow Warriors (25) – co capitano 6. Jamie Ritchie – Edinburgh Rugby (54) 5. Grant Gilchrist – Edinburgh Rugby (75) 4. Jonny Gray – Bordeaux Bègles (77) 3. Zander Fagerson – Glasgow Warriors (70) 2. Dave Cherry – Edinburgh Rugby (11) 1. Pierre Schoeman – Edinburgh Rugby (37) A disposizione 16. Ewan Ashman – Edinburgh Rugby (22)17. Rory Sutherland – Glasgow Warriors (37)18. Will Hurd – Leicester Tigers (4)19. Gregor Brown – Glasgow Warriors (4)20. Jack Dempsey – Glasgow Warriors (22)21. George Horne – Glasgow Warriors (34)22. Tom Jordan – Glasgow Warriors (3)23. Kyle Rowe – Glasgow Warriors (9)

Italia | 30/01/2025

Guinness Sei Nazioni 2025, il XV dell’Italia per l’esordio contro la Scozia

Roma – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile, ha ufficializzato la formazione dell’Italia che affronterà la Scozia allo Scottish Gas Murrayfield Stadium di Edimburgo sabato 1 febbraio alle 14.15 locali (15.15 italiane) nel match valido per la prima giornata del Guinness Sei Nazioni 2025.La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 1 e in simulcast su Rai 2. Sarà il confronto numero trentotto tra le due squadre, il diciannovesimo in Scozia: il bilancio è di ventotto successi per gli Highlanders e di nove vittorie azzurre, l’ultima lo scorso marzo quando Michele Lamaro sollevò la “Cuttitta Cup” che, sabato, tornerà in palio tra le due Nazionali per celebrare il ricordo di Massimo Cuttitta, storico capitano dell’Italia e coach degli avanti scozzesi.Il triangolo allargato scelto da Quesada è lo stesso annunciato all’esordio Nazioni 2024 (che ha visto poi l’ingresso last minute di Pani nel XV titolare al posto di Capuozzo) con Tommaso Allan, l’azzurro con più caps in attività ed il miglior marcatore italiano nella storia del Torneo, schierato ad estremo insieme alle ali Ange Capuozzo e Monty Ioane: il trequarti dello Stade Toulousain, che ha esordito con l’Italia proprio contro la Scozia segnando due mete allo stadio Olimpico nel Sei Nazioni 2022, scenderà per la prima volta in carriera sullo storico prato di Murrayfield.  Confermata la coppia di centri formata da Brex – autore di una meta e nominato Guinness Player of the Match lo scorso anno a Roma contro gli scozzesi – e Menoncello, MPV del Torneo 2024, con Quesada che affida le chiavi della mediana a Paolo Garbisi e Martin Page-Relo. In terza linea troveranno spazio gli stessi giocatori scesi in campo due anni fa con Lorenzo Cannone numero 8, capitan Lamaro e Sebastian Negri flanker. In seconda linea, insieme a Federico Ruzza, ci sarà Dino Lamb che farà il suo esordio nel torneo di rugby più antico del mondo. In prima linea Fischetti, Nicotera e Ferrari guideranno la mischia azzurra.  In panchina l’esordiente Rizzoli è pronto a collezionare il suo primo cap. Oltre al pilone romano in forza alle Zebre pronti a subentrare a gara in corsa Lucchesi, Riccioni, Niccolò Cannone, Zuliani, Vintcent, Alessandro Garbisi e Simone Gesi che ha trovato il suo primo ed unico cap con l’Italia proprio contro la Scozia a Murrayfield due anni fa.  Insieme ai 23 giocatori in lista gara partiranno per la Scozia anche Di Bartolomeo, Zilocchi, Favretto, Varney e Marin.  Arbitrerà il match l’inglese Karl Dickson. Questa la formazione che scenderà in campo: 15 Tommaso ALLAN (Perpignan, 81 caps) 14 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 23 caps) 13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 41 caps) 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 23 caps) 11 Monty IOANE (Lione, 35 caps) 10 Paolo GARBISI (Toulon, 42 caps) 9 Martin PAGE-RELO (Lione, 13 caps) 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 23 caps) 7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 43 caps) – capitano 6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 58 caps) 5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 59 caps) 4 Dino LAMB (Harlequins, 9 caps) 3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 59 caps) 2 Giacomo NICOTERA (Stade Francais, 28 caps) 1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 47 caps) A disposizione 16 Gianmarco LUCCHESI (Toulon, 28 caps) 17 Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente) 18 Marco RICCIONI (Saracens, 30 caps) 19 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 47 caps) 20 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 27 caps) 21 Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 9 caps) 22 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 13 caps) 23 Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap)

Italia | 30/01/2025

Sei Nazioni U20: Italia, coppia di centri Todaro-Zanandrea. Scozia, occhio a Douglas e Yule. L’analisi delle formazioni

All’Hive Stadium di Edimburgo comincia il Sei Nazioni under 20 di Scozia e Italia, in campo alle 20.15 di venerdì 31 gennaio (diretta Rai/Sky) per la prima giornata del torneo. Entrambe le formazioni devono fare i conti con un’assenza importante causata dagli infortuni: l’Italia è senza Piero Gritti, uno dei trascinatori degli Azzurrini lo scorso anno, mentre la Scozia è senza il capitano Freddy Douglas, che a novembre aveva già esordito con la nazionale maggiore. L’esperienza Considerando che si tratta della partita d’esordio di entrambe le squadre, il fattore esperienza sarà fondamentale: l’Italia ne ha di più in mischia, con 4 ragazzi che hanno già giocato in under 20 lo scorso anno mentre la Scozia ne ha uno solo. Statistiche invertite invece fra i trequarti: un solo Azzurrino reduce dal 2024 (Zanandrea) contro i 5 della Scozia. Uno di questi, il centro classe 2005 Kerr Yule, è addirittura al terzo Sei Nazioni under 20 della carriera. Ha giocato non solo quello dello scorso anno, ma anche quello del 2023, a soli 17 anni. Sfida fra trequarti Il capo allenatore dell’Italia Roberto Santamaria punta su buona parte del gruppo già sperimentato nei test con Irlanda e Francia: occhi puntati sulla coppia di centri Todaro-Zanandrea, due centri molto talentuosi con il primo che sta facendo esperienza nelle giovanili dei Northampton Saints e il secondo che è stato tra i protagonisti dell’annata 2024 degli Azzurrini. Se alla cerniera 12-13 spetta il compito di mettere in cassaforte l’ovale e dare solidità al reparto trequarti, l’Italia punterà molto anche sulle capacità realizzative di Ducros e Faissal, capaci di essere letali negli ultimi 10 metri. Dall’altra parte attenzione a Fergus Watson, già autore di una meta proprio contro l’Italia nel Sei Nazioni del 2024, torneo nel quale è stato lo scozzese che ha guadagnato più metri (205). Giocatore pericoloso e che vanta già esperienza a livello under 20, la difesa azzurra dovrà tenerlo d’occhio. La battaglia davanti Il pacchetto di mischia azzurro ha una grande responsabilità: confermare quanto fatto vedere dalle precedenti annate, che proprio su questo fondamentale hanno costruito tante vittorie. In particolare, l’Italia potrà far valere la sua maggiore esperienza considerando che 7 giocatori su 8 del pacchetto scozzese sono al primo cap assoluto con l’Italia under 20, mentre negli Azzurrini hanno già giocato Pelliccioli, Redondi, Casartelli e capitan Giacomo Milano. Proprio il dinamismo delle terze linee azzurre sarà fondamentale per mettere in difficoltà una Scozia alla quale la squadra di Santamaria dovrà impedire di prendere il sopravvento dal punto di vista fisico. In particolare, proprio Nelson Casartelli è il giocatore da tenere maggiormente sotto controllo, soprattutto considerando che già lo scorso anno – seppur ancora un po’ acerbo – aveva fatto vedere grandissime cose: con 12 mesi di esperienza in più potrebbe diventare un fattore decisivo di questa partita e non solo. Sei Nazioni under 20: le formazioni di Scozia-Italia Scozia: 15 Jack Brown, 14 Guy Rogers, 13 Johnny Ventisei (Capitano), 12 Kerr Yule, 11 Fergus Watson, 10 Matthew Urwin, 9 Noah Cowan, 8 Reuben Logan, 7 Billy Allen, 6 Christian Lindsay, 5 Dan Halkon, 4 Charlie Moss, 3 Ollie Blyth-Lafferty, 2 Joe Roberts, 1 Oliver McKenna A disposizione: 16 Seb Stephen, 17 Jake Shearer, 18 Ryan Whitefield, 19 Bart Godsell, 20 Oliver Duncan, 21 Hector Patterson, 22 Ross Wolfenden, 23 Nairn Moncrieff Italia: 15 Gianmarco Pietramala, 14 Jules Ducros, 13 Federico Zanandrea, 12 Edoardo Todaro, 11 Malik Faissal, 10 Roberto Fasti, 9 Niccolò Beni, 8 Giacomo Milano (Capitano), 7 Nelson Casartelli, 6 Anthony Miranda, 5 Enoch Opoku Gyamfi, 4 Tommaso Redondi, 3 Bruno Vallesi, 2 Alessio Caiolo-Serra, 1 Sergio Pelliccioli A disposizione: 16 Giacomo Casiraghi, 17 Christian Brasini, 18 Nicola Bolognini, 19 Pietro Melegari, 20 Carlo Antonio Bianchi, 21 Matteo Bellotto, 22 Pietro Celi, 23 Giacomo Ndoumbe Lobe

Italia U20 | 30/01/2025

Le gare interne del Guinness Sei Nazioni tra gli eventi sportivi patrocinati da Giubileo ’25

I tre incontri della Nazionale Italiana Rugby nel Guinness Sei Nazioni 2025 sono stati inseriti tra gli eventi sportivi patrocinati dal Giubileo 2025 grazie alla collaborazione sottoscritta tra la Federazione Italiana Rugby e il Dicastero per l’Evangelizzazione. La formalizzazione del rapporto, che consente a tutti i pellegrini di accedere - tramite il portale ufficiale della manifestazione - a condizioni agevolate alle gare interne degli Azzurri nel Torneo al via in questo fine settimana, è avvenuta con un incontro presso Città del Vaticano tra S.E. Mons. Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo, ed il Vicepresidente Vicario della FIR Paolo Vaccari.  Dopo l’incontro istituzionale, la collaborazione ha vissuto un primo momento concreto con lo scatto della foto di squadra ufficiale della Nazionale Maschile, prossima a volare in Scozia per la prima giornata del Torneo, nella cornice di Piazza San Pietro: mai, in passato, una Nazionale italiana aveva avuto la possibilità di posare per uno scatto nella più celebre piazza del mondo. La collaborazione tra Giubileo 2025 e Federazione Italiana Rugby proseguirà, nelle settimane a venire, con la partecipazione della mascotte ufficiale di “Giubileo 2025” Luce al Villaggio Terzo Tempo allestito al Parco del Foro Italico per le partite dell’8 e 23 febbraio e del 15 marzo e, in giugno, con l’intervento di atlete e atleti internazionali FIR al “Giubileo dello Sport” in programma a Roma il 14 e 15 giugno.  “Sono contento che nella circostanza del Giubileo siamo riusciti anche ad avere contatti con la Federazione Italiana Rugby - ha sottolineato il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione S.E.Mons. Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo - Molti  giovani attraverso la disciplina degli allenamenti e dello sport acquistano anche il valore del senso della vita, della relazionalità tra le persone e soprattutto rendono lo sport uno strumento di dialogo e amicizia tra le persone di diverse nazionalità”. “Lo sport è un linguaggio universale, capace di creare legami inscindibili. Il rugby ha la straordinaria capacità di unire compagni di squadra ed avversari e di appianare ogni differenza all’interno dello spogliatoio e del campo da gioco. Siamo onorati di poter vedere le partite della nostra Nazionale nel Sei Nazioni annoverate tra gli eventi sportivi patrocinati dal Giubileo e ringrazio a nome del Presidente Duodo e di tutto il Consiglio Monsignor Fisichella per aver da subito compreso e apprezzato lo spirito che anima il nostro sport” ha detto il VicePresidente Vicario di FIR, Paolo Vaccari.

Italia | 30/01/2025

Italia, Allan: “Dieci anni fa a Edimburgo gioia incredibile. Cosa fa la differenza? L’etica del lavoro”

10 anni fa l’Italia vinceva per l’ultima volta a Edimburgo contro la Scozia, dopo una rimonta fantastica culminata con una meta di penalità conquistata di forza. Era il 2015 e oggi, nel 2025, nel gruppo azzurro c’è ancora un “superstite” di quella sfida: Tommaso Allan. Il rugby è cambiato, ma l’apertura-estremo dell’Italia e del Perpignan ha sempre saputo adattarsi ai cambiamenti continui del gioco: “Il segreto? L’etica del lavoro è fondamentale. Non bisogna essere mentalmente chiusi ma aprirsi ai cambiamenti che il rugby propone sempre, analizzando sempre il gioco e il modo in cui si possono usare a proprio favore queste evoluzioni. In tutto questo, però, la serietà nel lavoro fa la differenza. Credo l’abbia fatta in generale per l’Italia. Dal 2013 (anno dell’esordio in Nazionale, ndr) a oggi il rugby è cambiato tantissimo e negli ultimi anni siamo stati bravi ad adattarci al meglio alle novità che questo sport propone sempre. Funziona così, chi si adatta più velocemente è sempre un passo avanti”. Come detto più volte da Quesada, chi gioca all’estero ha meno tempo per lavorare con il gruppo in vista della prima partita. Come si gestisce questa cosa? “La vita di chi gioca all’estero è così. Sappiamo che è uno sforzo ed è impegnativo anche fisicamente, ma lo si fa e si tiene duro perché giocare in Nazionale è sempre un onore. Devi dare il 100% sempre. Poi giocando da tanto tempo fuori sono abbastanza abituato, quindi ho trovato un equilibrio”. Sei il giocatore più longevo presente in rosa (esordio il 12 novembre 2013, Italia-Australia, ndr). Come la vivi? “Molto bene. Sono felice di essere qua e di aiutare i giovani il più possibile. In realtà credo si tratti di un vero e proprio scambio. Io posso dare qualcosa in più a loro dal punto di vista dell’esperienza, ma a mia volta prendo tantissima energia e freschezza dai ragazzi più giovani. È un rapporto reciproco che alla fine fa bene a tutti”. Eri presente nel 2015 a Edimburgo, ultima vittoria dell’Italia in terra scozzese. Che ricordi hai di quella partita? “Ricordo gli ultimi minuti e quell’ultima azione che ci ha portati alla meta. Ricordo quella maul che aveva cominciato ad avanzare e istintivamente sono andato dentro anch’io: mi piace dire che ho dato l’ultima spinta per arrivare in fondo (ride, ndr). Il ricordo più bello, però, è dello spogliatoio dopo la partita: quella felicità meravigliosa che ti porta a goderti la vittoria insieme ai tuoi compagni. Sono quei ricordi che non si cancelleranno mai, sarebbe bellissimo replicarli quest’anno, chissà...” E adesso? La Scozia a Edimburgo alla prima giornata è un test durissimo… Sì, credo non ci sia mai un buon momento per affrontare la Scozia. Con loro è sempre una partita difficile, in casa loro ancora di più. È una squadra con tanti punti di forza che viene da un periodo molto positivo e a novembre ha giocato benissimo. Noi la stiamo studiando e stiamo preparando la nostra partita per fare il nostro gioco: dobbiamo farlo al meglio e poi il risultato si vedrà alla fine”. Come si lavora sapendo di scendere in campo non più da outsider ma da squadra che può giocarsela alla pari, e di conseguenza gli avversari non concederanno nulla? “È un traguardo che abbiamo conquistato col lavoro duro e con i risultati. Il fatto che nessuno ci prenda più sottogamba è un segnale molto positivo. Certo, dall’altro lato vuol dire che servirà un’attenzione ancora maggiore ai dettagli. La Scozia è una squadra piena di campioni, pericolosa in attacco ma dotata anche di grande fisicità: credo che proprio l’aspetto fisico sarà il più importante, sia per quanto riguarda la mischia sia per quanto riguarda i trequarti. Sappiamo quello che ci aspetta, ma sappiamo anche di poter fare una grande prestazione”. Come vivi l’alternanza tra apertura ed estremo sia in Nazionale che a Perpignan? “La vivo in maniera abbastanza semplice. Mi sento a mio agio in entrambi i ruoli, da 15 magari ho più tempo per vedere gli spazi e capire cosa può succedere in attacco e in difesa, e posso propormi anche come un secondo play al fianco di Paolo (Garbisi, ndr). La cosa più importante è far parte della squadra, il numero di maglia poi non cambia il modo in cui mi preparo mentalmente alla partita. Mi era capitato già agli Harlequins di giocare estremo, poi quando sono arrivato a Perpignan ho trovato un progetto tecnico che prevedeva proprio la presenza di un doppio play tra 10 e 15, di conseguenza ho giocato molto spesso in questo ruolo”. A inizio carriera i piazzati erano un po’ il tuo punto debole, adesso sono tra i tuoi punti di forza: com’è avvenuto questo cambiamento? “Lavoro, lavoro, lavoro. Chiaramente ci sono delle giornate più o meno difficili, ma bisogna sempre pensare a migliorarsi trovando del positivo anche nei momenti più negativi. L’importante è migliorarsi costantemente, anche solo dell’1% ogni volta, e avvicinarsi sempre di più all’obiettivo. Sui piazzati ho lavorato davvero tanto, non sempre viene tutto perfetto, ma spero di continuare ad avere delle buone percentuali e di migliorarle ancora”.

Italia | 30/01/2025