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Guinness Sei Nazioni 2024: i precedenti tra Italia e Inghilterra

È l’unica squadra del Sei Nazioni contro la quale l’Italia non ha mai vinto: l’Inghilterra. Gli Azzurri hanno disputato in totale 30 partite contro gli inglesi, segnando 356 punti e subendone 1197. Oltre alle 24 sfide disputate nel Sei Nazioni, Italia e Inghilterra si sono affrontate per 3 volte al Mondiale, una volta durante le qualificazioni mondiali e in due test match, nel 1996 e nel 2019. In teoria, tra i precedenti ci sarebbe un pari per 15-15 nel 1986 a Roma, ma solo la Federazione Italiana riconobbe il “cap” e di conseguenza il match non è inserito tra gli incontri ufficiali. Il primo incontro ufficiale risale al Mondiale 1991, con l’Inghilterra che vinse 36-6 in una partita segnata dalle polemiche. Gli inglesi erano strafavoriti e sulla carta avrebbero dovuto dominare il match, ma gli Azzurri misero in campo una prestazione coraggiosa, che la stampa inglese definirà “ostruzionistica” tra le polemiche. Nel 1995 le due squadre si incontrarono nuovamente alla Coppa del Mondo, e gli Azzurri fecero ancora meglio andando vicini all’impresa e perdendo 27-20. A un passo dall’impresa Quella del 1995 è solo la prima di tante partite che gli Azzurri andarono vicini a vincere, mancando di poco il bersaglio. Nel 2008 al Flaminio l’Inghilterra rischiò di farsi raggiungere nel finale, con gli Azzurri che ritornarono sotto il break al 76’ con una meta di Picone e non riuscirono a completare una clamorosa rimonta, perdendo 23-19. Nel 2012, nella neve dell’Olimpico, gli Azzurri andarono ancora più vicini al colpaccio: inglesi avanti 6-0 con due calci di Farrell, poi Venditti riportò sotto l’Italia con la prima meta del match, e il clamoroso intercetto di Tommaso Benvenuti ribaltò il risultato alla fine del primo tempo. Nella ripresa l’intercetto di Hodgson su un calcio di liberazione di Masi cambiò l’inerzia del match, con Farrell che mise a segno i calci del definitivo 19-15. A Twickenham L’Italia ha fatto la voce grossa anche nel tempio del rugby inglese: un anno dopo l’impresa sfiorata di Roma, gli Azzurri guidati da Jacques Brunel misero in grandissima difficoltà l’Inghilterra, ancora una volta ancorata ai calci di Farrell. L’Italia segnò con McLean, grazie a uno splendido calcio-passaggio di Orquera, e si porto a soli 4 punti degli inglesi, per poi sprecare tante occasioni e cedere 18-11. Quanto accadde nel 2017 però fu ancora più incredibile. Conor O’Shea e sul suo staff sfruttarono una zona grigia del regolamento, non facendo entrare i giocatori azzurri nel raggruppamento: in questo modo, non poteva formarsi la linea del fuorigioco, e gli italiani erano liberi di andare a disturbare gli inglesi. L’Inghilterra, guidata da Eddie Jones, andò completamente nel pallone, con gli Azzurri che chiusero il primo tempo in vantaggio con un drop di Allan e una meta di Venditti. Nella ripresa gli inglesi reagirono segnando due volte, ma la meta di Campagnaro li costrinse a sudare fino alla fine: soltanto negli ultimi 10 minuti la squadra di Eddie Jones riuscì a chiudere la partita, ma nonostante la vittoria per 36-15 il giorno dopo si parlò soltanto di come gli Azzurri avevano messo nel sacco l’Inghilterra. L’ultima sfida Ancora a Twickenham, l’Italia ha giocato il suo ultimo match contro l’Inghilterra nel Sei Nazioni 2023. Dopo un primo tempo di grande sofferenza, chiuso sotto 19-0, gli Azzurri guidati da Kieran Crowley hanno reagito alla grande, segnando due volte con Riccioni e Fusco e riaprendo la partita. Purtroppo, il distacco creatosi nella prima frazione ha fatto la differenza, con l’Inghilterra che è riuscita a vincere per 31-14.

Italia | 02/02/2024

Sei Nazioni Under 20 2024: la preview di Italia-Inghilterra

Qualche anno fa sarebbe stato impensabile. Adesso, invece, Italia-Inghilterra Under 20 è una sfida all’insegna dell’equilibrio. Da due anni, infatti, Italia e Inghilterra chiudono il Sei Nazioni under 20 appaiate al terzo posto: 13 punti nel 2022, con gli inglesi che chiusero davanti per differenza punti, 15 nel 2023, quando furono gli Azzurrini a conquistare il podio con lo stesso criterio. Nella gestione Brunello il bilancio con l’Inghilterra è di 2 vittorie (entrambe in casa, una al Sei Nazioni e una alle Summer Series) e 2 sconfitte, lo scorso anno a Gloucester (con 2 punti di bonus) e nel 2021 a Cardiff. Si gioca venerdì 2 febbraio allo stadio Monigo di Treviso: calcio d’inizio alle 20.15. Come arriva l’Italia Gli Azzurrini arrivano all’inizio del Torneo con tanta fiducia e grandi aspettative: si sono tolti la soddisfazione di vincere l’ultima amichevole con la Francia, e giocatori importanti come Botturi, Gallorini e Casilio portano con sé l’esperienza del 2023, con un grande Sei Nazioni e un Mondiale in chiaroscuro. La squadra di Brunello sa di dover partire subito bene se vuole confermare gli ultimi risultati: la mischia sarà ancora una volta il fondamentale al quale si ancoreranno gli Azzurrini, che però saranno chiamati a dare più concretezza anche dietro, contro una squadra come l’Inghilterra che proverà ad attaccare gli spazi e sfinire l’Italia sul ritmo. Come arriva l’Inghilterra Dopo un Sei Nazioni 2023 meno esaltante di quello che si pensava, chiuso proprio dietro all’Italia, l’Inghilterra ha giocato un ottimo Mondiale conquistando le semifinali, pur senza riuscire a salire sul podio. Molti elementi della formazione di coach Mapletof hanno già fatto esperienza in Premiership, mentre altri sono stati protagonisti delle due vittorie in amichevole della selezione Under 20 inglese contro Bath e Oxford a gennaio. L’Inghilterra arriva a Treviso con grande fiducia, e voglia di prendersi un po’ di rivincite in uno stadio dove ha perso per due volte consecutive. Tutte le informazioni per seguire Italia-Inghilterra Under 20 La sfida tra Italia e Inghilterra under 20 si giocherà venerdì 2 febbraio alle 20.15 e sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport e in streaming su NOW. L’arbitro del match sarà il francese, Evan Urruzmendi. Gli assistenti saranno il connazionale Benoit Rousselet e lo scozzese Ian Kenny. Al TMO il francese Thomas Charabas. Prima del match sarà osservato un minuto di silenzio in memoria di Manrico Marchetto, leggenda trevigiana ed azzurra (terzo marcatore di tutti i tempi in Nazionale), scomparso domenica sera. Sei Nazioni U20 2024 - Le formazioni di Italia-Inghilterra Italia Under 20: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, 13 Federico Zanandrea, 12 Nicola Bozzo, 11 Lorenzo Elettri, 10 Martino Pucciariello, 9 Lorenzo Casilio, 8 Jacopo Botturi (c), 7 Luca Bellucci, 6 Piero Gritti, 5 Giacomo Milano, 4 Tommaso Redondi, 3 Marcos Gallorini, 2 Nicholas Gasperini, 1 Federico Pisani A disposizione: 16 Valerio Siciliano, 17 Sergio Pelliccioli, 18 Davide Ascari, 19 Samuele Mirenzi, 20 Cesare Zucconi, 21 Mattia Jimenez, 22 Francesco Imberti, 23 Patrick De Villiers Inghilterra Under 20: 15 Ben Redshaw, 14 Toby Cousins, 13 Ben Waghorn, 12 Sean Kerr, 11 Alex Wills, 10 Rory Taylor, 9 Archie McParland, 8 Zach Carr, 7 Henry Pollock, 6 Finn Carnduff (c), 5 Junior Kpoku, 4 Olamide Sodeke, 3 Billy Sela, 2 Craig Wright, 1 Asher Opoku-Fordjour  A disposizione: 16 Jacob Oliver, 17 Scott Kirk, 18 James Halliwell, 19 Joe Bailey, 20 Nathan Michelow, 21 Ben Douglas, 22 Josh Bellamy, 23 Ollie Spencer

Italia U20 | 02/02/2024

Italia, l’emozione di Lucchesi: “Tornare in campo sarebbe un secondo esordio”

Nel dicembre del 2022 si era rotto il legamento crociato anteriore e il legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, dopo una lunga riabilitazione è tornato in campo col Benetton, e adesso sgomita per riprendersi la maglia azzurra: Gianmarco Lucchesi è tornato a lavorare con l’Italia, convocato da Gonzalo Quesada per l’esordio contro l’Inghilterra. Un’emozione incredibile dopo un 2023 difficilissimo, e tanta voglia di riprendere il percorso interrotto più di un anno fa: “Fisicamente sto molto bene, ma soprattutto ritornare è un’emozione incredibile. Sono fiero dell’opportunità che ho avuto e spero di poter scendere in campo con la maglia azzurra. A livello fisico ovviamente saranno dei test importanti per me, ma spero di poter aiutare la squadra e di esprimere il mio miglior rugby se me ne verrà data l’opportunità”. Per le emozioni che stai provando, sarebbe praticamente un secondo esordio per te? “Sì, è passato davvero tanto tempo. Purtroppo ho saltato anche il Mondiale, un evento importantissimo che capita solo ogni 4 anni. Tornare in campo avrebbe per me un grande significato, soprattutto dal punto di vista emotivo”. Manchi in azzurro dal novembre del 2022, che squadra hai ritrovato dopo tutto questo tempo? “Il gruppo ha fatto molta esperienza nel 2023. Alcune sono state positive, altre negative, ma in ogni caso a questo livello si imparano tante cose, e questo porta tutti ad avere una consapevolezza diversa, sia nella capacità di affrontare le settimane di preparazione, sia in campo. Il gruppo comunque è rimasto molto simile, e c’è un bellissimo rapporto tra di noi. Molti li conosco fin dalle nazionali giovanili, è un gruppo coeso che vuole dimostrare tanto e togliersi di dosso le ultime due partite del Mondiale”. C’è il rischio di portarsi dietro le ‘tossine’ delle sconfitte contro All Blacks e Francia? “No, non ho questa percezione. Vogliamo dare il massimo e giocare il nostro miglior rugby. Ovviamente sappiamo quanto siano state complicate quelle due partite, ma sappiamo anche che quanto successo non deve in alcun modo condizionare quello che verrà”. Contro l’Inghilterra le fasi statiche saranno di vitale importanza. Come state lavorando su questo aspetto? “Ci stiamo focalizzando molto sulle fasi statiche. Vogliamo tornare ad essere l’Italia di un po’ di anni fa, che in mischia sapeva essere performante e che era riconosciuta per il suo drive avanzante. Stiamo lavorando molto per migliorare. Poi anche il breakdown sarà fondamentale, è uno degli aspetti su cui stiamo lavorando di più. In particolare vogliamo rendere il punto d’incontro il più veloce possibile in attacco, in modo da avere dei palloni più veloci in uscita dalle ruck che aiutino l’attacco e mettano in difficoltà le difese nel riposizionarsi. Ormai è un aspetto imprescindibile nel rugby moderno”. Le assenze importanti nei primi 5 uomini (Riccioni, Ferrari e Lamb, ndr) non rischiano di complicare questo lavoro di miglioramento della mischia? “Sicuramente sono assenze importanti, ma penso anche che siamo un gruppo valido qualitativamente, con più profondità nei ruoli. Penso quindi che le assenze si possano gestire bene, facendo comunque delle buone prestazioni”.

Italia | 01/02/2024

Verso Italia-Inghilterra U20: le scelte di Brunello e Mapletoft

Comincia il Sei Nazioni U20 dell’Italia, che a Treviso (calcio d'inizio alle 20.15 di venerdì 2 febbraio) cerca la rivincita con l’Inghilterra dopo la sconfitta dello scorso anno e dopo aver vinto 2 delle ultime 3 partite disputate contro gli inglesi. L’Inghilterra proverà a sporcare quanto più possibile i possessi azzurri, provando ad “inquinare” le fasi statiche per evitare che gli avanti possano trovare abbrivio e fare strada. Per questo Brunello vuole avere più opzioni possibili in rimessa laterale, con Gritti schierato in terza linea e Redondi in seconda, e si affida a una prima linea che già nel 2023 ha dimostrato di poter essere dominante. Dall’altra parte, il capo allenatore dell’Inghilterra Mark Mapletoft ha a disposizione dei giocatori che stanno già muovendo i loro primi passi in Premiership, e schiera una formazione di alto livello soprattutto fra i trequarti: il tecnico ha già dichiarato di voler puntare su un rugby veloce e basato sulla ricerca degli spazi. Le scelte di Brunello Brunello schiera Mirko Belloni come estremo, con Scalabrin ed Elettri alle ali. Per quanto riguarda i centri, ci sono tante aspettative su Nicola Bozzo, già visto con la maglia di Perpignan. Al suo fianco Zanandrea (classe 2005) è chiamato a dare avanzamento e fisicità al reparto. La fluidità della manovra dipenderà molto dal ritmo che Lorenzo Casilio riuscirà ad imporre: il player of the match della storica vittoria contro il Sudafrica nell’ultimo Mondiale under 20 sarà affiancato in mediana da Pucciariello, confermato dopo la buona prestazione dell’amichevole di gennaio contro la Francia. Le opzioni in touche Brunello schiera nuovamente Piero Gritti in terza linea, assicurandosi quindi almeno due opzioni sicure in rimessa laterale insieme a Redondi, affiancato in seconda linea da Giacomo Milano, che dovrà invece dare ulteriore fisicità e spinta al pacchetto di mischia. Insieme a Gritti e al capitano Botturi ci sarà Luca Bellucci, che prende la maglia numero 7 che negli ultimi 2 anni è stata di David Odiase, uno che ha lasciato il segno in questa Nazionale. La battaglia davanti Come già visto nelle ultime annate, la mischia sarà ancora una volta un’arma importantissima nelle mani dell’Italia. In prima linea il c.t. Azzurro si affida a 3 nomi già molto conosciuti: Marcos Gallorini è stato di gran lunga il miglior pilone del precedente Sei Nazioni, ma dovrà confermarsi sapendo di avere tutte le luci dei riflettori puntate su di lui. Al suo fianco il tallonatore Nicholas Gasperini, anche lui molto presente nel 2023, insieme al pilone sinistro Federico Pisani, che può giocare in entrambi i ruoli e si è già ritagliato un ruolo da protagonista all’ultimo Mondiale, sostituendo lo squalificato Aminu. Inghilterra: pericoli ed esperienza Tra i 23 in lista gara nel match di Treviso, tanti hanno già fatto un po’ di esperienza ad alti livelli: Redshaw, Willis, McParland, Pollock, Cardnuff, Opoku e Spencer hanno già esordito in Premiership, così come Douglas in Challenge Cup, mentre altri come Waghorn, Kerr, Taylor, Carr, Wright, Kirk, Bailey, Michelow hanno comunque giocato delle partite nella Premiership Rugby Cup, la Coppa Nazionale inglese. In particolare, l’estremo Redshaw – anche per via dell’emergenza infortuni dei Newcastle Falcons – ha già disputato 436 minuti con la prima squadra in questa stagione, segnando anche una meta in Challenge Cup contro Perpignan. Sarà uno dei ragazzi da tenere maggiormente d’occhio, insieme a un reparto trequarti che cercherà di aprire più spazi possibile nella difesa azzurra: “Abbiamo cercato di spingerci oltre i nostri limiti, affidandoci ai nostri principi fondamentali di velocità e di attacco dello spazio”. Sei Nazioni U20 2024 - Le formazioni di Italia-Inghilterra Italia Under 20: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, 13 Federico Zanandrea, 12 Nicola Bozzo, 11 Lorenzo Elettri, 10 Martino Pucciariello, 9 Lorenzo Casilio, 8 Jacopo Botturi (c), 7 Luca Bellucci, 6 Piero Gritti, 5 Giacomo Milano, 4 Tommaso Redondi, 3 Marcos Gallorini, 2 Nicholas Gasperini, 1 Federico Pisani A disposizione: 16 Valerio Siciliano, 17 Sergio Pelliccioli, 18 Davide Ascari, 19 Samuele Mirenzi, 20 Cesare Zucconi, 21 Mattia Jimenez, 22 Francesco Imberti, 23 Patrick De Villiers Inghilterra Under 20: 15 Ben Redshaw, 14 Toby Cousins, 13 Ben Waghorn, 12 Sean Kerr, 11 Alex Wills, 10 Rory Taylor, 9 Archie McParland, 8 Zach Carr, 7 Henry Pollock, 6 Finn Carnduff (c), 5 Junior Kpoku, 4 Olamide Sodeke, 3 Billy Sela, 2 Craig Wright, 1 Asher Opoku-Fordjour  A disposizione: 16 Jacob Oliver, 17 Scott Kirk, 18 James Halliwell, 19 Joe Bailey, 20 Nathan Michelow, 21 Ben Douglas, 22 Josh Bellamy, 23 Ollie Spencer

Italia U20 | 31/01/2024

Italia Under 20, Niccolò Cannone agli Azzurrini: “Non smettete mai di sognare, e ascoltate gli allenatori”

Come da tradizione, il Sei Nazioni under 20 si svolgerà in concomitanza con il Torneo seniores. Sarà una grande vetrina per i migliori talenti d’Europa, e per l’Italia sarà anche l’occasione di confermare i grandi progressi fatti a livello giovanile negli ultimi anni. Quella dell’under 20 è un’esperienza unica e fondamentale per la crescita, come raccontato da Niccolò Cannone, seconda linea dell’Italia e del Benetton: “Quelli in under 20 sono stati degli anni stupendi e importantissimi per la mia crescita, me li porterò sempre dietro. Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati, siamo arrivati tra i primi 8 del Mondo battendo Argentina e Scozia, eravamo un gruppo affiatato e sono molto felice di aver trascorso molto tempo lì” Cosa ti ha lasciato quell’esperienza? “Tantissimo. Sono gli anni più importanti per chi vuole costruirsi una carriera, bisogna cercare di assorbire quante più informazioni possibili e mettere minuti nelle gambe per poter crescere. Credo che per un ragazzo sia fondamentale giocare il più possibile. Poi comunque per un ragazzo è il primo approccio al livello internazionale, seppur giovanile. Ricordo quando al Mondiale 2017 giocammo contro gli All Blacks under 20, fu una bellissima esperienza: è il primo trampolino di lancio verso l’alto livello”. Com’è stato poi il salto tra i “grandi”? “Sicuramente è stato un salto importante, anche lì sono stato fortunato a giocare molto sia con il Petrarca sia da permit col Benetton. Il lavoro che ho fatto quotidianamente a Treviso, poi, è stato fondamentale per la mia crescita. E poi con tanti miei compagni ci siamo ritrovati insieme in Nazionale maggiore, è una cosa bellissima ed è anche frutto dall’ottimo lavoro fatto in questi anni. Avere un gruppo giovane e molto coeso, fatto da gente che si conosce da tanto tempo, è sicuramente un valore aggiunto”. Il momento più bello della tua esperienza in under 20? “Mi viene in mente la meta contro gli All Blacks al Mondiale, un momento di grande prestigio personale per quanto riguarda la mia carriera giovanile. Quell’anno poi battemmo anche l’Irlanda con Tronky (Troncon, ndr), che poi ho ritrovato anche qui a Treviso”. Cosa diresti ai ragazzi dell’under 20, che quest’anno si approcciano alla loro prima grande esperienza internazionale?“Gli direi di non smettere mai di sognare, di allenarsi il più possibile, ascoltare tutti gli allenatori e poi crederci sempre. Non bisogna mai smettere di crederci, sono sempre stato convinto che dopo tanti sacrifici e tante rinunce i risultati poi arrivano sempre. È stata la mia filosofia”.

Italia | 31/01/2024

Italia U20, parla Botturi: “Abbiamo imparato dagli errori del Mondiale”

Sta per cominciare anche l’avventura dell’Italia Under 20, che dopo gli ultimi risultati si presenta ai nastri di partenza del Sei Nazioni under 20 2024 con grandi aspettative e con un nuovo capitano: Jacopo Botturi, già numero 8 degli Azzurrini nel 2023 e protagonista delle tante importanti vittorie ottenute dalla squadra di Massimo Brunello. Quello del capitano è un ruolo diverso e una responsabilità importante, che però non lo spaventa: “La sto vivendo in maniera tranquilla. Non sento l’ansia da prestazione che potrebbe esserci in questi casi, ed è merito del gruppo: percepisco la loro stima, quindi diventa tutto più facile”. Jacopo, percepite le aspettative legate ai risultati ottenuti negli ultimi anni? “Sentiamo la responsabilità di dover confermare, e se possibile anche migliorare, i risultati ottenuti dall’Under 20 in questi anni, ma è ciò che vogliamo fare. Le aspettative sono molto alte, sia da parte di noi giocatori, sia da parte dello staff. L’obiettivo è sempre quello di migliorare i risultati dell’Italia di anno in anno, cercando di lavorare sulle cose che in precedenza non hanno funzionato”. Quella dello scorso anno (sconfitta per 32-25 in Inghilterra, con 2 punti di bonus, ndr) è stata una partita caratterizzata da alti e bassi. Cosa vi ha insegnato? “È stata una partita un po’ sfortunata, ma che ci ha insegnato tanto su come affrontare poi le sfide successive, imparando dagli errori che abbiamo fatto. Dopo quella partita abbiamo lavorato tanto anche sull’analisi video, proprio per migliorare il più possibile”. Ripensando al 2023, cosa potevate fare meglio? “Sicuramente il Mondiale poteva andare in maniera diversa. La partita con l’Argentina purtroppo è stata condizionata dal cartellino rosso: ci ha scombussolati e siamo andati giù di testa. Contro Georgia e Fiji potevamo fare meglio soprattutto a livello mentale, e ancora adesso rimpiangiamo quelle due partite. Riassumendo, il problema è stato più mentale che tecnico, ma sono tutti insegnamenti che possiamo applicare adesso”. Come ogni anno, in Under 20 c’è un ricambio generazionale. Chi ti ha colpito di più dei nuovi arrivati? “Devo dire che sono tutti delle risorse importanti. Gritti e Redondi sono un ottimo aiuto nella gestione della touche, Giacomo Milano è fisicamente forte, e anche Zanandrea ci darà maggiore fisicità nei trequarti, ma alla fine tutti i nuovi arrivi possono darci una grande mano”.

Italia U20 | 30/01/2024

Guinness Sei Nazioni 2024, Olimpico verso un doppio sold-out

L’Italrugby entra nella settimana che porta Lamaro e compagni al debutto di sabato 3febbraio allo Stadio Olimpico di Roma contro l’Inghilterra (ore 15.15, diretta TV8 e Sky Sport), primo turno del Guinness Sei Nazioni, ed il pubblico del rugby è pronto a tornare in forze nella Capitale per sostenere gli Azzurri nel doppio appuntamento casalingo del 2024. A cinque giorni dal debutto nella venticinquesima edizione del Torneo, con Gonzalo Quesada alla prima uscita da CT della Nazionale, sono oltre centoventimila i biglietti già venduti per le due partite interne dell’Italia che, dopo la sfida inaugurale contro il XV della Rosa, tornerá davanti ai propri tifosi nella quarta giornata, il 9 marzo, quando all’Olimpico sarà di scena la Scozia in una delle grandi classiche del Torneo. https://youtu.be/jb0bbiQRzGY?si=yaQF37oNeYxqtyBX Per la gara contro l’Inghilterra, medaglia di bronzo alla Rugby World Cup francese dello scorso autunno, gli Azzurri troveranno a sostenerli un Olimpico vestito a festa, con il pubblico destinato a crescere sino al calcio d’inizio, con i biglietti disponibili ancora in vendita online su TicketOne e botteghini dello Stadio Olimpico aperti dalla mattina di sabato 3 febbraio.

Italia | 29/01/2024

Italia, verso il debutto 2024: i numeri azzurri

95 anni di storia, oltre 500 partite ufficiali disputate: la Nazionale Italiana Rugby si presenta al cospetto dell’annata 2024 con un bilancio di 540 incontri ufficiali giocati, e ha ottenuto 200 vittorie, 14 pareggi e 326 sconfitte. Gli Azzurri hanno messo a segno, in totale, 9574 punti, subendone 12924.  Nel corso della sua storia l’Italia ha conquistato 25 vittorie contro squadre considerate oggi di livello Tier 1: il primo grande successo arrivò contro l’Argentina nel 1978 a Rovigo, con gli Azzurri – guidati da Pierre Villepreux – che sconfissero i Pumas 16-9. L’ultima vittoria contro una Tier 1 è arrivata nel novembre 2022: 28-27 contro l’Australia a Firenze, nelle Autumn Nations Series. La squadra Tier 1 battute più spesso è stata la Scozia con 8 vittorie, di cui 7 ottenute al Sei Nazioni. La vittoria più larga, a livello di distacco, della Nazionale Italiana risale al 18 maggio 1994: l’Italia sconfisse 104-8 la Repubblica Ceca. La peggior sconfitta della storia azzurra risale invece al 1999, quando il Sudafrica vinse 101-0 a Durban.  Recordman Azzurri Il miglior marcatore della storia dell’Italrugby è Diego Dominguez, con 983 punti (9 mete, 208 calci di punizione, 127 trasformazioni e 20 drop). Il secondo, nonché primo azzurro in attività, è Tommaso Allan con 489, frutto di ben 14 mete, 78 calci di punizione, 91 trasformazioni e un drop. Proprio nel 2023 l’azzurro ha superato Stefano Bettarello in questa speciale classifica. Tra i giocatori ancora in attività, troviamo al nono posto Carlo Canna con 152 punti e al decimo con 150 Paolo Garbisi, ancora giovanissimo e quindi potenzialmente in grado di arrivare molto in alto. Il giocatore con più presenze nella storia dell’Italia è Sergio Parisse, con 142 caps tra il 2002 e il 2019. Parisse è anche l’azzurro con più partite giocate con la fascia da capitano, 93, e con la carriera azzurra più longeva in assoluto: ben 17 anni e 118 giorni dal suo esordio (8 giugno 2002, contro gli All Blacks) alla sua ultima partita in Nazionale, il 4 settembre 2019 contro il Sudafrica. Tra i giocatori in attività il primo è Michele Lamaro, con 24 partite giocate da capitano. Il giocatore con più mete segnate è Marcello Cuttitta, a quota 26, il primo in attività è invece Tommaso Allan con 14 marcature pesanti. Italia: i numeri al Sei Nazioni Dal suo ingresso nel Torneo delle Sei Nazioni, avvenuto nel 2000, l’Italia giocato 120 partite ottenendo 13 vittorie, un pareggio (nel 2006 contro il Galles) e 106 sconfitte, con 1708 punti fatti e 4110 subiti. Gli Azzurri hanno battuto 7 volte la Scozia, 3 il Galles, 2 la Francia e una l’Irlanda. L’Italia ha vinto anche due Trofei Garibaldi, conquistati battendo la Francia nel 2011 e nel 2013. Proprio nel 2011, Andrea Masi fu premiato come miglior giocatore del Sei Nazioni.  La vittoria più larga dell’Italia al Sei Nazioni risale al 2007: 37-17 a Edimburgo contro la Scozia, in un match rimasto nella storia per quelle 3 mete segnate nei primi 7 minuti di gioco, con Mauro Bergamasco a segno per la prima volta dopo soli 16 secondi. La peggior sconfitta, in termini di distacco, risale al 2001, quando gli Azzurri persero 80-23 in Inghilterra. Nel 2007 e nel 2013 l’Italia ha ottenuto il miglior piazzamento della sua storia, quarta con 2 vittorie: nel primo caso contro Scozia e Galles, nel secondo contro Francia e Irlanda. L’unica squadra del Torneo mai battuta dagli Azzurri è l’Inghilterra. Per quanto riguarda i premi individuali, per 19 volte da quando viene assegnato il premio di Player of the match è stato vinto da un azzurro: 5 volte da Sergio Parisse, 2 da Alessandro Troncon, Alessandro Zanni e Andrea Masi, una da Mirco Bergamasco, Fabio Semenzato, Martin Castrogiovanni, Luciano Orquera, Michele Campagnaro, Josh Furno, Luke McLean e Tommaso Allan. Sergio Parisse è il giocatore più presente della storia del Sei Nazioni, con 69 partite giocate, davanti a Brian O’Driscoll (65), Alun Wyn Jones e Rory Best (64). Per quanto riguarda gli italiani, Parisse è davanti a Castrogiovanni (60) e Zanni (54). Il primo azzurro in attività è Tommaso Allan, con 32. Allan e Parisse, insieme a Mirco Bergamasco, sono anche gli Azzurri con più mete segnate nel torneo: 7. Per quanto riguarda i punti segnati nel Torneo, Diego Dominguez è primo con 162, ma dietro c’è ancora Tommaso Allan con 153. Dominguez è anche l’azzurro con più punti segnati in una singola partita: ben 29 nel successo all’esordio assoluto nel Sei Nazioni 2000 contro la Scozia, battuta 34-20. L’unico azzurro che ha fatto registrare un “full house” nel Sei Nazioni (almeno una meta, una trasformazione, un calcio di punizione e un drop nella stessa partita) è Carlo Canna, nel 2016 contro la Francia. Fuori dal Torneo, prima di lui ci erano riusciti Stefano Bettarello (nell’83 contro il Canada) e Diego Dominguez, contro l’Australia nel 1993 e contro il Sudafrica nel 2001. Nel corso di queste 24 edizioni, l’Italia ha avuto 8 capitani ufficiali: Troncon, Moscardi, De Rossi, Bortolami, Parisse, Ghiraldini, Bigi e Lamaro.

Italia | 28/01/2024

Italia U20: i numeri, la storia e le statistiche nel Sei Nazioni

Il 2008 è stato l’anno della svolta per il rugby giovanile mondiale, con la nascita del Sei Nazioni under 20 e contemporaneamente del Mondiale di categoria, due competizioni alle quali l’Italia ha sempre partecipato (nel caso della Rugby World Cup under 20, 11 volte nella massima serie e due volte nella seconda divisione). In totale, dal 2008 a oggi l’Italia under 20 ha giocato 147 partite, ottenendo 42 vittorie e 104 sconfitte con un pareggio, considerando il Sei Nazioni di categoria, il Mondiale e le SummerSeries del 2022 che in quell’occasione sostituirono il campionato del mondo. Il miglior piazzamento dell’Italia al Sei Nazioni under 20 risale allo scorso anno, quando la squadra di Massimo Brunello chiuse al terzo posto con 2 vittorie, ma ottenendo punti in tutte le partite, prima e unica selezione azzurra a riuscirci. Il record di vittorie invece risale al 2022, quando gli Azzurrini ottennero ben 3 successi contro Inghilterra, Scozia e Galles, e chiusero in classifica appaiati all’Inghilterra ma quarti per differenza punti. Al Mondiale, invece, l’Italia si è piazzata per due volte all’ottavo posto, nel 2017 e nel 2018. Alle due retrocessioni nel Trophy, la seconda divisione, nel 2009 e nel 2012 sono sempre seguite due vittorie del trofeo con l’immediato ritorno fra i “grandi”. La vittoria più larga degli Azzurrini risale al 2021, quando sul campo neutro di Arms Park la squadra di Brunello demolì la Scozia 43-3. La peggiore sconfitta è invece un 74-3 subito dall’Inghilterra al Sei Nazioni 2011. La Scozia è la squadra battuta più spesso dagli Azzurrini: ben 11 volte tra Sei Nazioni e Mondiali. Solo 3 squadre non sono mai state battute dall’Italia under 20 in partite ufficiali: la Nuova Zelanda, l’Australia e la Francia, anche se contro i transalpini gli Azzurrini sono andati più volte vicini all’impresa, riuscendo anche a vincere l’ultima amichevole disputata a gennaio a Viadana. Per quanto riguarda il Sei Nazioni, all’appello manca anche l’Irlanda, battuta solo al Mondiale. L’Italia under 20 è stata guidata dal 2008 al 2011 da Andrea Cavinato, dal 2011 al 2012 da Craig Green, dal 2012 al 2013 da Gianluca Guidi, dal 2013 al 2017 da Alessandro Troncon, dal 2017 al 2020 da Fabio Roselli e dal 2020 a oggi da Massimo Brunello, attuale allenatore degli Azzurrini. L’Italia al Sei Nazioni U20 L’Italia under 20 esordisce al Sei Nazioni under 20, nella sua prima partita ufficiale, al Dubarry Park di Athlone, Irlanda, perdendo 6-0 contro i padroni di casa. Quell’anno arriverà anche la prima vittoria, 14-13 a Mogliano contro la Scozia. L’Italia ha ottenuto un terzo posto nel 2023 e 2 quarti posti nel 2018 e nel 2022.  Dopo le difficoltà delle prime edizioni, gli Azzurrini sono stati sempre competitivi negli ultimi 5 anni, riuscendo sempre ad ottenere almeno una vittoria: l’ultimo “cucchiaio di legno” risale al 2017. Un caso a parte è rappresentato dal Sei Nazioni 2020, mai concluso a causa della pandemia: l’Italia vinse contro il Galles all’esordio, per poi perdere contro Francia e Scozia (di misura) prima dell’interruzione, e non riuscì a recuperare le due partite mancanti contro Irlanda e Inghilterra.  La squadra battuta più volte nel Torneo è proprio la Scozia: 8 volte su 16 edizioni del Torneo. Nel 2013 arrivò il primo – e unico – pareggio degli Azzurrini, 25-25 contro l’Irlanda, battuta solo una volta al Mondiale ma mai al Sei Nazioni. Il primo successo al Sei Nazioni contro il Galles risale al 2018, con gli Azzurrini che vinsero 18-7 a Colwyn Bay, per poi ripetersi 2 anni dopo nello stesso stadio. Il 2022 è stato l’anno della storia: prima vittoria in assoluto contro l’Inghilterra (6-0 a Monigo), per poi fare il bis anche durante le Summer Series, e 3 vittorie totali in un Torneo da ricordare, con il podio che sfuggì solo per la differenza punti proprio contro l’Inghilterra, dopo aver battuto anche Scozia e Galles. Il 2023 è stato poi l’anno della conferma: due imprese sfiorate contro Francia e Inghilterra, poi un’altra sconfitta con bonus con l’Irlanda, infine le due vittorie contro Galles e Scozia che sono valse il primo podio dell’Italia under 20 al Sei Nazioni.

Italia U20 | 25/01/2024

Selezione italiana U23, gli Azzurri vincono il quarto test chiudendo la serie con tre successi

A Dublino vittoria di misura al termine di un’ottima prestazione, 26 a 24 il risultato finale contro gli Accademici in maglia verde Roma – La Selezione Italiana U23 di German Fernandez fa suo l’ultimo dei quattro test amichevoli contro il XV delle IRFU Combined Academies chiudendo la serie con tre successi ed una sconfitta, quella registrata domenica 15 gennaio sul terreno dell’High Performance Center di Dublino. La gara odierna, disputata presso l’impianto “Lakelands” del Terenure College RFC a causa delle forti ghiacciate che hanno reso indisponibile il precedente campo da gioco, ha visto gli Azzurri entrare in campo determinatissimi a non ripetere gli errori tecnici e di atteggiamento che avevano determinato il risultato negativo di quattro giorni fa, quando i padroni di casa si erano imposti per 22 a 7. Equilibrato il confronto, con la posta in palio a rendere particolarmente attente le due squadre: nella prima frazione parte forte la Selezione Italiana, a segno con Cuminetti dopo dieci minuti, poi la reazione degli accademici, che arrivano al pareggio poco dopo capitolando però nuovamente già al 20’ grazie all’exploit di Avaca che fissa il parziale sul 7 a 14.  Nel secondo tempo il copione rimane simile, l’Irlanda accelera subito fin dal rientro e nel primo quarto piazza un uno-due che sembra invertire la rotta del match, ma la squadra del trio Fernandez-Garcia-Rizzo resta focalizzata e con lo scatenato Henderson va a marcare le due mete che ai minuti 67 e 75 scavano il gap decisivo, allungando lo score sul 17 a 26. Solo nei minuti finali gli irlandesi tornano a farsi realmente pericolosi, trovando lo spunto per l’ultima marcatura pesante a tempo praticamente scaduto, fissando il 24 a 26 finale. “L’ho detto dopo le due vittorie di Noceto, lo ripeto oggi che abbiamo chiuso la serie con il terzo successo dopo l’unica sconfitta di domenica scorsa: l’obiettivo era e rimane lo sviluppo dei giocatori, la verifica del loro livello individuale e di gruppo in un contesto internazionale così impegnativo”, il commento del c.t. German Fernandez, assente giustificato essendo impegnato con il raduno della Nazionale Maggiore dopo l’incarico nello staff di Quesada. “Tecnicamente, tatticamente e strategicamente si è trattato di una serie estremamente importante, di fronte ad una squadra irlandese che come poche altre sa giocare a rugby. Occasioni così sono preziosissime, per i ragazzi e per lo staff, soprattutto nel saper reagire alla pressione dentro e fuori dal campo. Da questo punto di vista sia Michele Rizzo che Gonzalo Garcia meritano un plauso speciale per come hanno lavorato, così come Andrea De Marchi e tutto il resto dello staff, un gruppo unitissimo che ha saputo creare un’alchimia straordinaria che sono certo darà i suoi frutti”. Il tabellino del match: Dublino, “Lakelands” Terenure College RFC Test AmichevoleVenerdì 19.01.2024, kick-off ore 14:00 locali IRFU COMBINED ACADEMIES v SELEZIONE ITALIANA U23  24-26 (7-14) Marcatori: PT 10’ m. Cuminetti, t. Marin (0-7); 15’ m. IRFU C.A., t. IRFU C.A. (7-7); 25’ m. Avaca, t. Marin (7-14); ST 50’ m. IRFU C.A., n.t. (12-14); 60’ m. IRFU C.A., n.t. (17-14); 67’ m. Henderson, n.t. (17-19); 75’ m. Henderson, t. Sante (17-26); 80’ m. IRFU C.A., t. IRFU C.A. (24-26) IRFU COMBINED ACADEMIES: West; O’Connor, Cooney, Devine, Mallon; Butler, Coughlan; Okeke, Quinn, McNabey; O’Tighearnaigh, Managan; Lasisi, Victory, WardA disposizione: McCarthy, Donnelly, Gunne, Brownlee, McGuire, King, Nicholson, Osbourne, TelferHead Coach: Neil Doak SELEZIONE ITALIANA U23: Avaca; Cuminetti, Passarella, Drago, Gesi; Marin, Cuoghi; Favretto, Meggiato, Locatelli; Kingi, Piantella; Tripodo, Di Bartolomeo, TaddeiA disposizione: Ferrara, Aminu, Mazzanti, Filoni, Henderson, Tommaselli, Sante, Ciardullo, Vaccari, Jannelli, BozzoniHead Coach: German Fernandez  Note: al 36’ cartellino giallo a Piantella (ITA) I precedenti: 9 dicembre 2023, Noceto (PR)Italia U23 v IRFU Combined Academies: 45-33 15 dicembre 2023, Noceto (PR)Italia U23 v IRFU Combined Academies: 45-10 15 gennaio 2024, DublinoIRFU Combined Academies v Italia U23: 22-7 Maggiori dettagli sulla selezione irlandese al link seguente: https://www.irishrugby.ie/2023/12/08/combined-academies-squad-launched-ahead-of-italy-trip/

Nazionali | 22/01/2024