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Italia, due cambi per l’Inghilterra

Lo staff medico della Nazionale italiana rugby maschile informa che Ange Capuozzo e Edoardo Iachizzi non saranno a disposizione per il match contro l'Inghilterra. Il trequarti azzurro non potrà scendere in campo a causa di una gastroenterite, la seconda linea della Nazionale ha sofferto il riacutizzarsi di un trauma pregresso alla spalla sinistra. Con il numero 14 scenderà in campo Lorenzo Pani, mentre in panchina saranno presenti con il numero 20 l'esordiente Alessandro Izekor e con il numero 23 Federico Mori. Questa la formazione che scenderà in campo: Allan; Pani, Brex, Menoncello, Ioane; Garbisi P., Garbisi A; Cannone L., Lamaro (cap), Negri; Ruzza, Cannone N.; Ceccarelli, Lucchesi, Fischetti A disposizione: Nicotera, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Izekor, Zuliani, Varney, Mori All. Quesada

Italia | 02/02/2024

Italrugby, il XV per la sfida all’Inghilterra. Ruzza raggiunge quota 50 caps

Roma – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà l’Inghilterra sabato 3 febbraio alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma, match valido per la prima giornata del Guinness Sei Nazioni 2024 che sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8. Sarà il confronto numero 31 tra le due squadre, l’undicesimo in Italia e il settimo allo Stadio Olimpico di Roma con direzione di gara che sarà affidata a Paul Williams. Nella prima Italia targata Quesada il triangolo allargato sarà formato da Allan – che ha consolidato il ruolo di estremo nel suo club e toccherà quota 80 caps in maglia Azzurra – Capuozzo e Ioane. Coppia di centri formata da Brex e il rientrante Menoncello dopo l’infortunio nel Test Match pre Mondiale. Chiavi della mediana affidate ai fratelli Garbisi con Paolo e Alessandro che tornano insieme dal primo minuto dopo il match vinto contro l’Uruguay nella Rugby World Cup. In terza linea – insieme a capitan Lamaro – spazio per Negri e Lorenzo Cannone. In seconda linea con Niccolò Cannone scenderà in campo Federico Ruzza che raggiunge l’importante traguardo dei 50 caps con la Nazionale Maggiore Maschile.   In prima linea, insieme a Ceccarelli e Fischetti, rientra Gianmarco Lucchesi dopo un lungo infortunio che lo ha costretto a saltare il 2023 con la Nazionale. Pronti a subentrare dalla panchina Nicotera, l’esordiente Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Iachizzi, Zuliani, Varney, Pani. “E’ stata una settimana intensa di lavoro. C’è grande entusiasmo in tutto il gruppo per l’esordio al Sei Nazioni. Lo staff e tutti i giocatori hanno mostrato un grande impegno cercando di immergersi rapidamente in metodologie nuove. Affronteremo la terza squadra della RWC 2023 in un torneo emozionante, a casa nostra in uno Stadio Olimpico farà sentire il suo supporto. Focus sulla nostra prestazione. Non vediamo l’ora di scendere in campo” ha dichiarato Gonzalo Quesada. Questa la formazione che scenderà in campo: 15 Tommaso ALLAN (Perpignan, 79 caps) 14 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 16 caps) 13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps) 12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps) 11 Monty IOANE (Lione 25 caps) 10 Paolo GARBISI (Montpellier, 31 caps) 9 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps) 8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps) 7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps) – cap 6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps) 5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps) 4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps) 3 Pietro CECCARELLI (Perpignan, 31 caps) 2 Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps) 1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps) A disposizione 16 Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps) 17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente) 18 Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps) 19 Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps) 20 Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps) 21 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps) 22 Stephen VARNEY (Gloucester, 24 caps) 23 Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps)

Italia | 01/02/2024

Italia, l’emozione di Lucchesi: “Tornare in campo sarebbe un secondo esordio”

Nel dicembre del 2022 si era rotto il legamento crociato anteriore e il legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, dopo una lunga riabilitazione è tornato in campo col Benetton, e adesso sgomita per riprendersi la maglia azzurra: Gianmarco Lucchesi è tornato a lavorare con l’Italia, convocato da Gonzalo Quesada per l’esordio contro l’Inghilterra. Un’emozione incredibile dopo un 2023 difficilissimo, e tanta voglia di riprendere il percorso interrotto più di un anno fa: “Fisicamente sto molto bene, ma soprattutto ritornare è un’emozione incredibile. Sono fiero dell’opportunità che ho avuto e spero di poter scendere in campo con la maglia azzurra. A livello fisico ovviamente saranno dei test importanti per me, ma spero di poter aiutare la squadra e di esprimere il mio miglior rugby se me ne verrà data l’opportunità”. Per le emozioni che stai provando, sarebbe praticamente un secondo esordio per te? “Sì, è passato davvero tanto tempo. Purtroppo ho saltato anche il Mondiale, un evento importantissimo che capita solo ogni 4 anni. Tornare in campo avrebbe per me un grande significato, soprattutto dal punto di vista emotivo”. Manchi in azzurro dal novembre del 2022, che squadra hai ritrovato dopo tutto questo tempo? “Il gruppo ha fatto molta esperienza nel 2023. Alcune sono state positive, altre negative, ma in ogni caso a questo livello si imparano tante cose, e questo porta tutti ad avere una consapevolezza diversa, sia nella capacità di affrontare le settimane di preparazione, sia in campo. Il gruppo comunque è rimasto molto simile, e c’è un bellissimo rapporto tra di noi. Molti li conosco fin dalle nazionali giovanili, è un gruppo coeso che vuole dimostrare tanto e togliersi di dosso le ultime due partite del Mondiale”. C’è il rischio di portarsi dietro le ‘tossine’ delle sconfitte contro All Blacks e Francia? “No, non ho questa percezione. Vogliamo dare il massimo e giocare il nostro miglior rugby. Ovviamente sappiamo quanto siano state complicate quelle due partite, ma sappiamo anche che quanto successo non deve in alcun modo condizionare quello che verrà”. Contro l’Inghilterra le fasi statiche saranno di vitale importanza. Come state lavorando su questo aspetto? “Ci stiamo focalizzando molto sulle fasi statiche. Vogliamo tornare ad essere l’Italia di un po’ di anni fa, che in mischia sapeva essere performante e che era riconosciuta per il suo drive avanzante. Stiamo lavorando molto per migliorare. Poi anche il breakdown sarà fondamentale, è uno degli aspetti su cui stiamo lavorando di più. In particolare vogliamo rendere il punto d’incontro il più veloce possibile in attacco, in modo da avere dei palloni più veloci in uscita dalle ruck che aiutino l’attacco e mettano in difficoltà le difese nel riposizionarsi. Ormai è un aspetto imprescindibile nel rugby moderno”. Le assenze importanti nei primi 5 uomini (Riccioni, Ferrari e Lamb, ndr) non rischiano di complicare questo lavoro di miglioramento della mischia? “Sicuramente sono assenze importanti, ma penso anche che siamo un gruppo valido qualitativamente, con più profondità nei ruoli. Penso quindi che le assenze si possano gestire bene, facendo comunque delle buone prestazioni”.

Italia | 01/02/2024

Ugo Gori, la “fox” Twickenham: “Un colpo di genio. Peccato non aver vinto”

Il 26 febbraio 2017, a Twickenham, l’Italia sfiorò un colpaccio che avrebbe avuto dell’incredibile, mettendo in crisi l’Inghilterra con una tattica molto particolare. Tutto il mondo, quel giorno, parlò della “fox”, la strategia ideata dallo staff azzurro basata su una zona grigia del regolamento. Gli inglesi andarono in crisi, chiusero il primo tempo in svantaggio e riuscirono a prendere il largo soltanto negli ultimi 10 minuti, chiudendo con un 36-15 che però non rispecchiava del tutto quanto successo in campo. Quel giorno a Londra c’era anche Edoardo “Ugo” Gori, che ricorda le emozioni di quel match: “Fu una strategia geniale, che poi portò addirittura a un cambio di regolamento. L’idea fu di coach Venter, l’allenatore della difesa, che aveva trovato questa ‘zona grigia’ nel regolamento: se placcavi un giocatore senza rimanere a terra con lui la ruck non esisteva più, quindi potevamo avanzare e disturbare gli avversari. Abbiamo impostato tutta la partita su questa cosa, e funzionò, e fu un peccato non essere riusciti a vincere. Avevamo un difensore sull’asse della ruck e le due guardie ai lati, e poi il numero 9 – che in quel caso ero io – doveva fare il giro e disturbare l’attacco inglese”. Come avevate preparato la partita in settimana, sapendo di proporre una tattica molto particolare? “È stata una settimana particolare, perché comunque si trattava di una cosa che nessuno di noi aveva mai fatto. Anche a livello tattico andava applicata in modo diverso a seconda delle zone del campo. Farlo troppo vicini alla nostra linea di meta, ad esempio, sarebbe stato molto rischioso perché agli inglesi sarebbe bastato fare un pick&go per passare. Durante la settimana avevamo avuto nei problemi nel capire come difenderci in queste situazioni, e non sapevamo se in partita avrebbe funzionato. Saremmo andati ad affrontare un’Inghilterra fortissima, a Twickenham, con una strategia così particolare: non eravamo sicuri di ciò che sarebbe accaduto, perché la partita avrebbe potuto diventare molto difficile”. https://youtu.be/CwL1QNvqCgw?si=w08cixywstJCw3uT gli highlights di Inghilterra v Italia 2017 Invece ha funzionato, e loro non se lo aspettavano… “Sì, nel primo tempo non ci hanno capito niente. Chiaramente prima di scendere in campo abbiamo parlato con gli arbitri, che ci hanno confermato che il regolamento ci avrebbe permesso di andare oltre il raggruppamento e che se lo avessimo fatto non ci avrebbe fischiato contro, e gli inglesi non riuscivano a tirarsene fuori. Peccato per le 2 mete prese a inizio secondo tempo che li hanno rimessi in partita. Mi è dispiaciuto molto anche non poter rientrare nel secondo tempo, perché non avevo superato il protocollo concussion nonostante stessi bene. Purtroppo ai tempi il test era solo in inglese, e una parte consisteva nel sentire 10 parole – in quel caso in inglese – slegate l’una dall’altra e ripeterle più volte in un breve periodo di tempo, per poi ripeterle nuovamente alla fine del test. Il mio inglese non era perfetto e alla fine non riuscii a superare il test, fu un peccato perché pensavo di stare bene”. Nonostante quelle 2 mete l’Italia rimase in partita fino alla fine. Ci credevate? “Sì, bisogna sempre crederci e quella fu una partita dove rimanemmo attaccati al risultato fino alla fine, e fu un peccato non riuscire a portarla a casa. Sarebbe stato bello. Questa è la peculiarità delle squadre britanniche, che magari rispetto a noi latini hanno questa capacità di stare sempre ‘dentro’ la partita, anche in momenti di grande difficoltà. Noi li abbiamo fatti soffrire tanto con un gioco completamente diverso dal solito, ma sono riusciti a tirarsene fuori”. Però dopo la partita si parlava più della “fox” che del risultato… “Dalla stampa estera non fu molto apprezzato, perché lo consideravano un modo per ‘uccidere’ la partita, e infatti subito dopo cambiarono le regole. Lo capisco, perché se tutte le squadre avessero usato questo sistema sarebbe stato difficile giocare a rugby. Sapevamo che sarebbe stata una strategia da usare ‘una tantum’, ma quando affronti avversari così forti è giusto provare ad usare tutti i mezzi che hai a disposizione. L’abbiamo studiata molto bene, e secondo me fu un colpo di genio perché ci permise di essere competitivi contro una squadra molto più forte”.

Italia | 31/01/2024

Italia Under 20, Niccolò Cannone agli Azzurrini: “Non smettete mai di sognare, e ascoltate gli allenatori”

Come da tradizione, il Sei Nazioni under 20 si svolgerà in concomitanza con il Torneo seniores. Sarà una grande vetrina per i migliori talenti d’Europa, e per l’Italia sarà anche l’occasione di confermare i grandi progressi fatti a livello giovanile negli ultimi anni. Quella dell’under 20 è un’esperienza unica e fondamentale per la crescita, come raccontato da Niccolò Cannone, seconda linea dell’Italia e del Benetton: “Quelli in under 20 sono stati degli anni stupendi e importantissimi per la mia crescita, me li porterò sempre dietro. Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati, siamo arrivati tra i primi 8 del Mondo battendo Argentina e Scozia, eravamo un gruppo affiatato e sono molto felice di aver trascorso molto tempo lì” Cosa ti ha lasciato quell’esperienza? “Tantissimo. Sono gli anni più importanti per chi vuole costruirsi una carriera, bisogna cercare di assorbire quante più informazioni possibili e mettere minuti nelle gambe per poter crescere. Credo che per un ragazzo sia fondamentale giocare il più possibile. Poi comunque per un ragazzo è il primo approccio al livello internazionale, seppur giovanile. Ricordo quando al Mondiale 2017 giocammo contro gli All Blacks under 20, fu una bellissima esperienza: è il primo trampolino di lancio verso l’alto livello”. Com’è stato poi il salto tra i “grandi”? “Sicuramente è stato un salto importante, anche lì sono stato fortunato a giocare molto sia con il Petrarca sia da permit col Benetton. Il lavoro che ho fatto quotidianamente a Treviso, poi, è stato fondamentale per la mia crescita. E poi con tanti miei compagni ci siamo ritrovati insieme in Nazionale maggiore, è una cosa bellissima ed è anche frutto dall’ottimo lavoro fatto in questi anni. Avere un gruppo giovane e molto coeso, fatto da gente che si conosce da tanto tempo, è sicuramente un valore aggiunto”. Il momento più bello della tua esperienza in under 20? “Mi viene in mente la meta contro gli All Blacks al Mondiale, un momento di grande prestigio personale per quanto riguarda la mia carriera giovanile. Quell’anno poi battemmo anche l’Irlanda con Tronky (Troncon, ndr), che poi ho ritrovato anche qui a Treviso”. Cosa diresti ai ragazzi dell’under 20, che quest’anno si approcciano alla loro prima grande esperienza internazionale?“Gli direi di non smettere mai di sognare, di allenarsi il più possibile, ascoltare tutti gli allenatori e poi crederci sempre. Non bisogna mai smettere di crederci, sono sempre stato convinto che dopo tanti sacrifici e tante rinunce i risultati poi arrivano sempre. È stata la mia filosofia”.

Italia | 31/01/2024

Guinness Sei Nazioni 2024, Olimpico verso un doppio sold-out

L’Italrugby entra nella settimana che porta Lamaro e compagni al debutto di sabato 3febbraio allo Stadio Olimpico di Roma contro l’Inghilterra (ore 15.15, diretta TV8 e Sky Sport), primo turno del Guinness Sei Nazioni, ed il pubblico del rugby è pronto a tornare in forze nella Capitale per sostenere gli Azzurri nel doppio appuntamento casalingo del 2024. A cinque giorni dal debutto nella venticinquesima edizione del Torneo, con Gonzalo Quesada alla prima uscita da CT della Nazionale, sono oltre centoventimila i biglietti già venduti per le due partite interne dell’Italia che, dopo la sfida inaugurale contro il XV della Rosa, tornerá davanti ai propri tifosi nella quarta giornata, il 9 marzo, quando all’Olimpico sarà di scena la Scozia in una delle grandi classiche del Torneo. https://youtu.be/jb0bbiQRzGY?si=yaQF37oNeYxqtyBX Per la gara contro l’Inghilterra, medaglia di bronzo alla Rugby World Cup francese dello scorso autunno, gli Azzurri troveranno a sostenerli un Olimpico vestito a festa, con il pubblico destinato a crescere sino al calcio d’inizio, con i biglietti disponibili ancora in vendita online su TicketOne e botteghini dello Stadio Olimpico aperti dalla mattina di sabato 3 febbraio.

Italia | 29/01/2024

Italia, cinque esordienti e ritorni importanti: i convocati per il Guinness Sei Nazioni

Le convocazioni del nuovo capo allenatore dell’Italia Gonzalo Quesada in preparazione al Sei Nazioni 2024, come preannunciato alla vigilia, sono all’insegna della continuità ma non mancano nomi nuovi che alimenteranno ulteriormente la competitività: Nocera, Rizzoli, Spagnolo, Izekor e Vintcent sono i 5 esordienti scelti dal tecnico argentino, ma insieme a loro ritornano in azzurro ragazzi assenti da tanto come Zilocchi e Zanon, e altri al rientro da un infortunio come Menoncello e Lucchesi. Gli avanti In prima linea Quesada deve far fronte a due assenze molto pesanti: Simone Ferrari e Marco Riccioni. A destra, quindi, spazio al sempre affidabile Ceccarelli. Insieme a lui si contenderanno il posto il rientrante Giosuè Zilocchi – che manca in Azzurro dal Sei Nazioni 2022 – e l’esordiente Matteo Nocera. A sinistra confermatissimo Danilo Fischetti, il più esperto dei piloni azzurri, quest’anno tornato in Italia dopo l’esperienza in Premiership. Dietro di lui sfida da esordienti, con Mirco Spagnolo e Luca Rizzoli a contendersi un posto in squadra. Per quanto riguarda i tallonatori, il ritorno di Lucchesi alimenta la concorrenza, con Giacomo Nicotera che rimane un punto fermo della Nazionale e Marco Manfredi che cercherà di ritagliarsi spazio. In seconda linea Quesada non rinuncia agli inossidabili Niccolò Cannone e Federico Ruzza (che nella prossima partita in cui sarà impiegato toccherà quota 50 caps in Azzurro), mentre l’assenza di Dino Lamb potrebbe aprire la strada a un maggiore impiego per Edoardo Iachizzi e Andrea Zambonin. In terza linea la concorrenza si fa ancora più furiosa, se possibile: confermati Negri, Lamaro, Lorenzo Cannone e Zuliani, si aggiungono Izekor (inizio di stagione straripante per lui al Benetton), Vintcent (diventato una presenza fissa nei 23 di Exeter in Premiership e in Champions) e Favretto, che potrebbe tornare utile anche in seconda linea. I trequarti Nessuna novità in mediana, se non l’assenza di Fusco che sta recuperando dal suo infortunio. Sarà interessante capire come Quesada gestirà le gerarchie del numero 9: nel Benetton Alessandro Garbisi si è dimostrato back-up affidabile alle spalle di Uren, mentre Varney dopo una stagione difficile è tornato a giocare con grande continuità a Gloucester (11 presenze su 14, di cui 7 da titolare) e lo stesso sta facendo Page-Relo a Lione che riesce a ricoprire più ruoli in alcuni casi si è anche assunto la responsabilità dei piazzati. Per quanto riguarda i mediani d’apertura, Paolo Garbisi e Allan rappresentano una garanzia assoluta. Entrambi ricoprono stabilmente anche un altro ruolo – rispettivamente primo centro ed estremo – e starà a Quesada scegliere come e dove impiegarli, ma entrambi saranno certamente protagonisti. Dalla posizione in cui sarà schierato Allan dipenderà anche il ruolo di Ange Capuozzo, che come sempre potrà fare l’estremo o l’ala. Nel triangolo allargato il ritorno di Gesi, macchina da mete con le Zebre in questo inizio di stagione, aumenta ulteriormente la concorrenza, insieme ai confermati Ioane, Pani e Bruno. Mancherà invece Paolo Odogwu, fermato da un infortunio dopo un ottimo inizio di stagione col Benetton. Quello dei centri è il reparto che ha visto le modifiche più radicali: confermato il solo Nacho Brex, con 3 ritorni importanti. Tommaso Menoncello ha recuperato dall’infortunio che lo ha costretto a saltare la Rugby World Cup 2023, e a Treviso ha dimostrato di essere subito tornato ad alti livelli. Tornano in azzurro anche Federico Mori e Marco Zanon: il primo è tornato in campo a novembre e dal quel momento ha giocato tutte le partite di Bayonne in Top 14, il secondo si è rivelato fondamentale in maglia Benetton, contribuendo con una doppietta all’importante successo dei Leoni contro Edimburgo. Italia: i convocati in preparazione al Sei Nazioni 2024 Piloni Pietro CECCARELLI (Perpignan, 31 caps) Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps) Matteo NOCERA (Zebre Parma, esordiente) Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente) Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps) Tallonatori Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps) Marco MANFREDI (Zebre Parma, 3 caps) Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps) Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps) Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps) Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 1 cap) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, esordiente) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps) Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps) Ross VINTCENT (Exeter, esordiente) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps) Mediani di Mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps) Martin PAGE-RELO (Lione, 4 caps) Stephen VARNEY (Gloucester, 24 caps) Mediani di Apertura Tommaso ALLAN (Perpignan, 79 caps) Paolo GARBISI (Montpellier, 31 caps) Centri Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps) Federico MORI (Bayonne, 13 caps) Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps) Ali/Estremi Pierre BRUNO (Zebre Parma, 15 caps) Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 16 caps) Monty IOANE (Lione 25 caps) Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps)

Italia | 29/01/2024

Gli Azzurri Muzzo, Nicotera e Zanon in visita nella Casa Circondariale di Ferrara

Una delegazione di Atleti delle Squadre Nazionali Maggiori Maschile e Femminile di rugby dell’Italia ha preso parte a una visita nella Casa Circondariale di Ferrara, struttura in cui è attivo il progetto “Rugby Oltre le Sbarre”, attualmente presente in sedici istituti penitenziari in tutta Italia.Grazie a questa progettualità i detenuti hanno la possibilità di allenarsi e di conoscere il mondo del rugby nonostante la misura restrittiva cui sono sottoposti. Inoltre, nell’ambito dello stesso progetto, i detenuti possono partecipare ai corsi per ottenere la qualifica di arbitro. Il 2023 ha visto, nel mese di ottobre, il debutto al di fuori della struttura per un arbitro che aveva ottenuto il diploma durante la detenzione e che era ancora soggetto a questo regime di limitazione della libertà personale. https://www.youtube.com/watch?v=7kdlWDyj_v8 All’interno della struttura di Ferrara, Aura Muzzo (Villorba Rugby, 40 caps in Azzurro) Marco Zanon (Benetton Rugby Treviso, 17 caps in Azzurro) e Giacomo Nicotera (Benetton Rugby Treviso, 15 caps in Azzurro) hanno conosciuto i detenuti della struttura e li hanno guidati, assieme ai tecnici che solitamente tengono gli allenamenti che si svolgono due volte a settimana, attraverso esercizi atletici, tecnici e vere e proprie fasi di gioco guidate da un ex arbitro dedito all’attività sociale che mira alla rieducazione.Da questo principio, sancito dall’articolo 27 della Costituzione, prende ispirazione il nome della squadra della Casa Circondariale, chiamata per l’appunto “Rugby 27 Ferrara”, in onore del relativo articolo costituzionale. Squadra che per ora si allena, ma che sogna di replicare l’esperienza dei corregionali del “Giallo Dozza”, formazione della Casa Circondariale di Bologna che è iscritta al campionato di Serie C regionale dell’Emilia Romagna.La richiesta di poter entrare in una struttura in cui è attivo il progetto “Rugby Oltre le Sbarre” e di poter seguire una sessione di allenamento è arrivata direttamente dai tre Azzurri, che hanno espresso la volontà di restituire in un ambito sociale di particolare rilevanza ciò che hanno imparato sui campi a livello di club, di franchigie e di nazionale. Appena evidenziata questa voglia di impegnarsi in un contesto complesso come quello delle carceri, è stato attivato l’iter burocratico che ha permesso loro di accedere alla Casa Circondariale ferrarese e di partecipare a una giornata piena di significato all’insegna della condivisione dei valori propri dello sport in generale e del rugby in particolare. “Io consiglierei alle mie compagne di squadra di dedicarsi a questi progetti perché penso che sia un’esperienza che poche volte si ha l’opportunità di vivere e che può migliorare una persona, può fargli vedere le cose in modo diverso”, ha dichiarato Muzzo a margine dell’allenamento e della visita.  All’ala Azzurra hanno fatto eco Zanon e Nicotera: “È stato incredibile, i ragazzi mettono una grande energia. Abbiamo trovato un gruppo molto preparato e allenato. La nostra voglia di entrare in questo progetto deriva dal fatto che viviamo, come atleti, una vita particolare: lo sport ha un grande potere comunicativo, quindi è giusto restituire qualcosa in termini di impegno sociale”.

Azzurri per il sociale | 29/01/2024

Italia, verso il debutto 2024: i numeri azzurri

95 anni di storia, oltre 500 partite ufficiali disputate: la Nazionale Italiana Rugby si presenta al cospetto dell’annata 2024 con un bilancio di 540 incontri ufficiali giocati, e ha ottenuto 200 vittorie, 14 pareggi e 326 sconfitte. Gli Azzurri hanno messo a segno, in totale, 9574 punti, subendone 12924.  Nel corso della sua storia l’Italia ha conquistato 25 vittorie contro squadre considerate oggi di livello Tier 1: il primo grande successo arrivò contro l’Argentina nel 1978 a Rovigo, con gli Azzurri – guidati da Pierre Villepreux – che sconfissero i Pumas 16-9. L’ultima vittoria contro una Tier 1 è arrivata nel novembre 2022: 28-27 contro l’Australia a Firenze, nelle Autumn Nations Series. La squadra Tier 1 battute più spesso è stata la Scozia con 8 vittorie, di cui 7 ottenute al Sei Nazioni. La vittoria più larga, a livello di distacco, della Nazionale Italiana risale al 18 maggio 1994: l’Italia sconfisse 104-8 la Repubblica Ceca. La peggior sconfitta della storia azzurra risale invece al 1999, quando il Sudafrica vinse 101-0 a Durban.  Recordman Azzurri Il miglior marcatore della storia dell’Italrugby è Diego Dominguez, con 983 punti (9 mete, 208 calci di punizione, 127 trasformazioni e 20 drop). Il secondo, nonché primo azzurro in attività, è Tommaso Allan con 489, frutto di ben 14 mete, 78 calci di punizione, 91 trasformazioni e un drop. Proprio nel 2023 l’azzurro ha superato Stefano Bettarello in questa speciale classifica. Tra i giocatori ancora in attività, troviamo al nono posto Carlo Canna con 152 punti e al decimo con 150 Paolo Garbisi, ancora giovanissimo e quindi potenzialmente in grado di arrivare molto in alto. Il giocatore con più presenze nella storia dell’Italia è Sergio Parisse, con 142 caps tra il 2002 e il 2019. Parisse è anche l’azzurro con più partite giocate con la fascia da capitano, 93, e con la carriera azzurra più longeva in assoluto: ben 17 anni e 118 giorni dal suo esordio (8 giugno 2002, contro gli All Blacks) alla sua ultima partita in Nazionale, il 4 settembre 2019 contro il Sudafrica. Tra i giocatori in attività il primo è Michele Lamaro, con 24 partite giocate da capitano. Il giocatore con più mete segnate è Marcello Cuttitta, a quota 26, il primo in attività è invece Tommaso Allan con 14 marcature pesanti. Italia: i numeri al Sei Nazioni Dal suo ingresso nel Torneo delle Sei Nazioni, avvenuto nel 2000, l’Italia giocato 120 partite ottenendo 13 vittorie, un pareggio (nel 2006 contro il Galles) e 106 sconfitte, con 1708 punti fatti e 4110 subiti. Gli Azzurri hanno battuto 7 volte la Scozia, 3 il Galles, 2 la Francia e una l’Irlanda. L’Italia ha vinto anche due Trofei Garibaldi, conquistati battendo la Francia nel 2011 e nel 2013. Proprio nel 2011, Andrea Masi fu premiato come miglior giocatore del Sei Nazioni.  La vittoria più larga dell’Italia al Sei Nazioni risale al 2007: 37-17 a Edimburgo contro la Scozia, in un match rimasto nella storia per quelle 3 mete segnate nei primi 7 minuti di gioco, con Mauro Bergamasco a segno per la prima volta dopo soli 16 secondi. La peggior sconfitta, in termini di distacco, risale al 2001, quando gli Azzurri persero 80-23 in Inghilterra. Nel 2007 e nel 2013 l’Italia ha ottenuto il miglior piazzamento della sua storia, quarta con 2 vittorie: nel primo caso contro Scozia e Galles, nel secondo contro Francia e Irlanda. L’unica squadra del Torneo mai battuta dagli Azzurri è l’Inghilterra. Per quanto riguarda i premi individuali, per 19 volte da quando viene assegnato il premio di Player of the match è stato vinto da un azzurro: 5 volte da Sergio Parisse, 2 da Alessandro Troncon, Alessandro Zanni e Andrea Masi, una da Mirco Bergamasco, Fabio Semenzato, Martin Castrogiovanni, Luciano Orquera, Michele Campagnaro, Josh Furno, Luke McLean e Tommaso Allan. Sergio Parisse è il giocatore più presente della storia del Sei Nazioni, con 69 partite giocate, davanti a Brian O’Driscoll (65), Alun Wyn Jones e Rory Best (64). Per quanto riguarda gli italiani, Parisse è davanti a Castrogiovanni (60) e Zanni (54). Il primo azzurro in attività è Tommaso Allan, con 32. Allan e Parisse, insieme a Mirco Bergamasco, sono anche gli Azzurri con più mete segnate nel torneo: 7. Per quanto riguarda i punti segnati nel Torneo, Diego Dominguez è primo con 162, ma dietro c’è ancora Tommaso Allan con 153. Dominguez è anche l’azzurro con più punti segnati in una singola partita: ben 29 nel successo all’esordio assoluto nel Sei Nazioni 2000 contro la Scozia, battuta 34-20. L’unico azzurro che ha fatto registrare un “full house” nel Sei Nazioni (almeno una meta, una trasformazione, un calcio di punizione e un drop nella stessa partita) è Carlo Canna, nel 2016 contro la Francia. Fuori dal Torneo, prima di lui ci erano riusciti Stefano Bettarello (nell’83 contro il Canada) e Diego Dominguez, contro l’Australia nel 1993 e contro il Sudafrica nel 2001. Nel corso di queste 24 edizioni, l’Italia ha avuto 8 capitani ufficiali: Troncon, Moscardi, De Rossi, Bortolami, Parisse, Ghiraldini, Bigi e Lamaro.

Italia | 28/01/2024

Italrugby, gli Azzurri convocati per l’esordio nel Guinness Sei Nazioni 2024

Roma – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la lista degli atleti convocati per le prime due partite del Guinness Sei Nazioni 2024 in calendario contro l’Inghilterra sabato 3 febbraio alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma e contro l’Irlanda domenica 11 febbraio all’Aviva Stadium di Dublino alle 15 locali (16 italiane). Entrambe le partite saranno trasmesse in diretta su Sky Sport e in chiaro su TV8. Confermata la lista di atleti convocata prima del raduno di Verona in preparazione all'esordio nel torneo con trentaquattro giocatori convocati tra cui venti nel reparto degli avanti, quattordici nei trequarti. Cinque gli esordienti a disposizione dello staff Azzurro. “E’ stata una buona settimana di lavoro. Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci – anche se per soli due giorni, considerati gli impegni degli atleti che giocano all’estero questo weekend – con il gruppo squadra al completo iniziando a trasferire tanti concetti strategici importanti verso l’esordio contro l’Inghilterra. Anche l’ingresso dei 4 giocatori invitati in questi ultimi giorni a Verona ha confermato il grande entusiasmo presente tra gli atleti nonostante questi ultimi non siano al momento nel gruppo squadra in viaggio verso Roma. E’ un fattore importante: tutti siamo allineati verso il raggiungimento degli nostri obiettivi. Abbiamo una grande squadra, sia giocatori che staff, piena di energia che lavora in una unica direzione” ha dichiarato Gonzalo Quesada. Questa la lista aggiornata degli atleti convocati: Piloni Pietro CECCARELLI (Perpignan, 31 caps Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps) Matteo NOCERA (Zebre Parma, esordiente) Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente) Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps) Tallonatori Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps) Marco MANFREDI (Zebre Parma, 3 caps) Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps) Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps) Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps) Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 1 cap) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, esordiente) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps)  Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps) Ross VINTCENT (Exeter, esordiente) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps) Mediani di Mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps) Martin PAGE-RELO (Lione, 4 caps) Stephen VARNEY (Gloucester, 24 caps) Mediani di Apertura Tommaso ALLAN (Perpignan, 79 caps) Paolo GARBISI (Montpellier, 31 caps) Centri Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps) Federico MORI (Bayonne, 13 caps) Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps) Ali/Estremi Pierre BRUNO (Zebre Parma, 15 caps) Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 16 caps) Monty IOANE (Lione 25 caps) Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps) Questi gli appuntamenti della Nazionale Italiana Maschile durante il Guinness Sei Nazioni 2024: Raduno 4-5 gennaio, Verona Raduno dal 22 gennaio a Verona Dal 27 gennaio Italia in raduno a Roma 03.02.24 – ore 15.15 Italia v Inghilterra 11.02.24 – ore 15 locali (16 ITA) Irlanda v Italia 25.02.24 – ore 16 Francia v Italia 9.03.24 – ore 15.15 Italia v Scozia 16.03.24 – ore 14.15 locali (15.15 ITA) Galles v Italia

Italia | 27/01/2024