Categoria: Italia Femminile
NAZIONALE FEMMINILE, COACH RAINERI: “SERVE TEMPO PER SVILUPPARE IL PERCORSO, IN CAMPO PER VINCERE”
Roma - Domenica 26 marzo scenderà in campo l’Italia femminile per la prima giornata del Sei Nazioni 2023: al Lanfranchi di Parma comincerà ufficialmente il nuovo corso con Giovanni Raineri in panchina. Proprio il neo-tecnico azzurro, che per ora ha ottenuto la sua prima vittoria nel test non ufficiale contro la Spagna a Barcellona, ha spiegato le sue idee su come avviare il nuovo percorso dell’Italia, dopo anni di grandi soddisfazioni. Che impressione le ha fatto questo gruppo? “Una bellissima impressione. Questa per me è la prima esperienza nel rugby femminile, ho trovato un mondo molto diverso da quello al quale ero abituato: parliamo di ragazze fantastiche che oltre ad allenarsi devono studiare, lavorare e in alcuni casi entrambe le cose contemporaneamente. Riescono ad incastrare il tutto e a mettersi a disposizione della squadra in tutti i modi. È qualcosa di unico ed è bello far parte di un gruppo così. Ovviamente bisogna continuare a lavorare e a sviluppare questo movimento, e la Fir ha accettato la sfida: lo scorso weekend abbiamo fatto una grande cosa, organizzando contemporaneamente i raduni delle selezioni femminili, la seniores, l’under 18 e la Seven, nei vari centri di allenamento”. Dal punto di vista tecnico, ha già un’idea del gioco che vuole dare all’Italia? “La cosa più importante sarà amalgamare un gruppo nuovo e dargli un’identità, essendoci tante giocatrici che hanno fatto parte della Nazionale negli ultimi anni ma anche tante nuove arrivate che si stanno inserendo. Il processo di sviluppo del nostro gioco avverrà man mano che giocheremo le partite, basandoci anche sulle caratteristiche degli avversari. Il percorso è appena iniziato e sarà anche per me un modo di crescere e sviluppare idee in base a ciò che vedremo in queste partite”. In questo Sei Nazioni non vedremo giocatrici come Bettoni, Furlan e Magatti: ha già deciso chi tra le più giovani le sostituirà? “C’è un gruppo di ragazze giovani che sta crescendo, sceglieremo di partita in partita chi far scendere in campo. Non voglio fare nomi perché sono tante, e sono tutte nelle condizioni di poter essere utili qualora venissero chiamate ad entrare in campo” Quali sono gli obiettivi di questo Sei Nazioni? Sentite la tensione di dover confermare dei risultati importanti? “Chiaramente giocheremo ogni partita per vincere, poi al fischio finale faremo le nostre valutazioni sulla prestazione. Questo è l’inizio di un nuovo percorso, che segue un ciclo durante il quale sono stati ottenuti grandissimi risultati, ma anche in quel caso c’è stato bisogno di tempo. La sfida è proprio questa: migliorarci sempre di più, giorno dopo giorno. Il passato è stato costruito in tanti anni, mentre il nostro è un viaggio che è appena iniziato, e siamo fieri e orgogliosi di continuare questo percorso. Dobbiamo rimanere sereni e cercare di alzare il livello sempre di più”.
Italia Femminile | 21/03/2023
TIKTOK WOMEN’S SIX NATIONS 2023, LE AZZURRE CONVOCATE PER I PRIMI DUE INCONTRI DEL TORNEO
Parma – Domani al via presso la Cittadella del Rugby di Parma il raduno preparatorio al primo incontro nel Tiktok Women’s Six Nations 2023, in programma con la Francia domenica 26 marzo alle ore 16 presso lo Stadio Sergio Lanfranchi – il match sarà trasmesso in diretta su Sky Sport, biglietti in vendita presso la segreteria dello Stadio e su www.ciaotickets.com. Clicca qui per il ticketing delle gare interne del Tiktok Women’s Six Nations 2023 Ventisei le atlete convocate che proseguiranno il percorso fino al match con l’Inghilterra in programma al Franklin’s Garden di Northampton domenica 2 aprile alle 16, ad eccezione di Mathilde Cheval (Valsugana Rugb Padova) e Laura Gurioli (Villorba Rugby), a cui subentreranno Alice Cassaghi (CUS Milano) e Alessia Gronda (CUS Torino) a partire dal 27 marzo. Giovanni Raineri ha chiamato a fare parte del gruppo quattro esordienti - Laura Gurioli, Arredissima Villorba Rugby; Alice Cassaghi, CUS Milano; Alessia Gronda, CUS Torino e Mathilde Cheval, Valsugana Rugby Padova – a completamento della lista delle atlete di maggiore esperienza, già parte della spedizione neozelandese in occasione della Rugby World Cup 2021. Le Azzurre affronteranno la Francia per la ventottesima volta nel Torneo, dopo l’ultimo incontro valido per i quarti di finale della rassegna iridata conclusosi con la vittoria della squadra d’oltralpe per 39-3; le inglesi, Campionesse in carica, si presentano favorite per il mantenimento del titolo, conquistato 13 volte dal 2002. Le 26 atlete convocate: Barattin, Sara – Villorba Rugby, 111 capsBusato, Jessica – Villorba Rugby, 9 capsCapomaggi, Beatrice - Villorba Rugby, 4 capsCheval, Mathilde - Valsugana Rugby Padova – fino al 26 marzoD'Inca', Alyssa - Villorba Rugby, 12 capsDuca, Giordana - Valsugana Rugby Padova, 34 capsFedrighi, Valeria – Stade Toulousain, 40 capsFranco, Giada – Rugby Colorno, 27 capsGai, Lucia – Valsugana Rugby Padova, 86 capsGiordano Elisa – Valsugana Rugby Padova, 60 caps - CapitanoGurioli, Laura – Villorba Rugby – fino al 26 marzoLocatelli, Isabella – Rugby Colorno, 37 capsMadia, Veronica – Rugby Colorno, 36 capsMaris, Gaia – Valsugana Rugby Padova, 15 capsMuzzo, Aura - Villorba Rugby, 31 capsOstuni Minuzzi, Vittoria – Valsugana Rugby Padova, 20 capsRigoni, Beatrice - Valsugana Rugby Padova, 61 capsSeye, Sara - Rugby Calvisano, 12 capsSgorbini, Francesca – ASM Romagnat, 17 capsSillari, Michela – Vaksugana Rugby, 74 capsStecca, Emanuela – Villorba Rugby, 3 capsStefan, Sofia - Valsugana Rugby Padova, 73 capsStevanin, Emma - Valsugana Rugby Padova, 2 capsTounesi Sara – Sale Sharks, 26 capsTurani, Silvia – Exeter Chiefs, 24 capsVecchini, Vittoria - Valsugana Rugby Padova, 14 caps Dal 27 marzo: Cassaghi Alice – CUS Milano RugbyGronda Alessia – CUS Torino ASD Tiktok Women’s Six Nations 2023 - il calendario delle partite dell’Italia I giornata – domenica 26 marzo 2023Italia v Francia – Stadio S.Lanfranchi, ParmaKick off ore 16 II giornata – domenica 2 aprile 2023Inghilterra v Italia - Franklin’s Gardens, NorthamptonKick off ore 16 (CET) III giornata – sabato 15 aprile 2023Italia v Irlanda – Stadio S. Lanfranchi, ParmaKick off ore 17.45 IV giornata – sabato 22 aprile 2023Scozia v Italia – The Dam Health StadiumKick off ore 17.45 (CET) V giornata – sabato 29 aprile 2023Italia v Galles – Stadio S. Lanfranchi, ParmaKick off ore 16.30
Italia Femminile | 21/03/2023
NAZIONALE FEMMINILE: I RECORD DI TUTTI I TEMPI, A POCHI GIORNI DALL’AVVIO DEL SEI NAZIONI
Roma - È il 22 giugno del 1985, allo stadio “Nicoletti” di Riccione scende in campo per la prima volta la Nazionale italiana di rugby femminile: il test è contro la Francia e finisce 0-0, ma soprattutto rappresenta l’inizio di una storia che ha portato le azzurre al vertice del rugby mondiale. Da quel momento, infatti, l’Italia ha giocato 179 partite ufficiali con 65 vittorie, 4 pareggi e 110 sconfitte La Francia è anche la squadra più affrontata nella storia del rugby femminile italiano: 27 partite con un pari e 5 vittorie azzurre, la prima nel Sei Nazioni 2013 (13-12 a Rovato), l’ultima arrivata in un tiratissimo test-premondiale a Biella per 26-19. La squadra più battuta dalle azzurre è la Scozia: 16 vittorie, un pareggio e solo 6 sconfitte in 23 incontri. L’Italia ha partecipato anche a 5 Coppe del Mondo, e proprio lo scorso anno le azzurre hanno conquistato per la prima volta la qualificazione ai quarti di finale, battendo Usa e Giappone nella fase a giorni. La giocatrice più presente è Sara Barattin, convocata anche per questo Sei Nazioni, con 111 presenze, la top scorer è Veronica Schiavon con 383 punti (la prima in attività, e seconda globale, è Michela Sillari con 241) mentre Manuela Furlan è la giocatrice che ha segnato più mete in azzurro: 20. La vittoria più larga è un 52-0 del 2005 contro la Germania e quella con più punti segnati è il 65-22 del 2012 contro le Samoa, mentre la sconfitta più larga è un 74-0 subito a Parma dall’Inghilterra nel 2022. Il record di punti in una singola partita è detenuto da Michela Sillari, 23 nella vittoria per 31-0 nel test match autunnale del 2018 contro la Scozia. In quella partita, Sillari divenne anche la prima azzurra a segnare 3 mete in una stessa partita, raggiunta poi da Manuela Furlan nel 2021 sempre contro la Scozia. Il record in una partita dei Mondiali invece è appannaggio di Michela Tondinelli (attuale allenatrice del Villorba vice-campione d’Italia), 19 contro la Russia nel 1998. L’Italia ha vinto anche 2 edizioni della Coppa delle Nazioni (2002 e 2006) e una del campionato europeo, nel 2005. In realtà si tratta della stessa competizione, solo che Rugby Europe assegnava il titolo di campione europeo ogni 4 anni, mentre le altre edizioni non venivano conteggiate ufficialmente. Le statistiche dell’Italia al Sei Nazioni femminile L’Italia partecipa al Sei Nazioni femminile dal 2007, quando prese il posto della Spagna: da quel momento, le Azzurre hanno disputato 77 partite vincendone 22, con 3 pareggi e 53 sconfitte. Il miglior risultato dell’Italia è il secondo posto del 2019, ottenuto conquistando 3 vittorie (Scozia, Irlanda e Francia) e un pareggio contro il Galles. Anche in questo caso, la Scozia è la “vittima” preferita delle Azzurre, che hanno vinto 10 volte su 15 partite, con un mezzo un pareggio e 4 sconfitte. Dall’ingresso nel Torneo ad oggi, sono 6 le capitane che hanno guidato la Nazionale azzurra: Licia Stefan (2007), Paola Zangirolami (dal 2008 al 2012), Silvia Gaudino (dal 2013 al 2015), Sara Barattin (dal 2016 al 2018), Manuela Furlan (2019, e poi 2021 e 2022) e adesso Elisa Giordano, che torna ad indossare la fascia dopo averla già avuta nel 2020. Il record di presenze italiane nel Torneo è detenuto da Sara Barattin (73 presenze), quello di punti da Veronica Schiavon (201) e quello delle mete da Manuela Furlan (12). Quest’ultimo può essere superato già da quest’anno, visto che la prima giocatrice in attività (terza globale, dietro Furlan e Bettoni) in classifica è Beatrice Rigoni con 10 marcature. Schiavon è anche la giocatrice ad aver segnato più punti in una singola partita dell’Italia al Sei Nazioni: 21 nella vittoria per 31-10 contro la Scozia. La vittoria italiana più larga in una partita del Sei Nazioni risale al 2014 (45-5 contro la Scozia) mentre la sconfitta col passivo più alto è lo 0-74 subito nel 2022 contro l’Inghilterra. La miglior striscia di risultati positivi nel Sei Nazioni risale al biennio 2018-19, con 4 vittorie e un pareggio. La peggiore invece risale al biennio 2007-08, con 9 sconfitte di fila. L’Italia ha conquistato anche un Trofeo Anita Garibaldi, battendo la Francia nel 2019 per 31-12 con mete di Furlan, Bettoni, Stefan e Rigoni, una trasformazione e 3 calci di punizione di Sillari. I piazzamenti dell’Italia al Sei Nazioni 2007 - 6ª 2008 - 5ª con 1 vittoria (Scozia) 2009 - 6ª2010 - 5ª con 1 vittoria (Galles) e 1 pareggio (Scozia)2011 - 5ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2012 - 5ª con 1 vittoria (Scozia)2013 - 5ª con 2 vittorie (Francia e Scozia)2014 - 4ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2015 - 3ª con 3 vittorie (Scozia, Francia e Galles)2016 - 5ª con 2 vittorie (Scozia e Galles)2017 - 6ª2018 - 4ª con 2 vittorie (Galles e Scozia)2019 - 2ª con 3 vittorie (Scozia, Irlanda e Francia) e 1 pareggio (Galles)2020* (Il Torneo non fu disputato per intero) - 4ª con 1 vittoria (Galles)2021* (Il Torneo si tenne in versione “ridotta” con sole 3 partite) - 4ª con una vittoria (Scozia)2022 - 5ª con 2 vittorie (Scozia e Galles)
Italia Femminile | 18/03/2023
MELISSA BETTONI: “IL RICAMBIO GENERAZIONALE NON SARÀ UN PROBLEMA. L’UNDER 20? MOLTO SODDISFATTA
Parma - Con 76 caps, è stata uno dei simboli dello storico ciclo che ha portato l’Italia a imporsi ai vertici del rugby femminile mondiale: Melissa Bettoni ha chiuso la sua avventura azzurra dopo la Coppa del Mondo dello scorso anno, ma non ha lasciato il mondo della palla ovale. Adesso, infatti, è allenatrice delle avanti della nuova Italia under 20 femminile, e anche dalla panchina continua a dare il suo contributo al rugby italiano. Melissa, com’è maturata la decisione di iniziare questo nuovo percorso? “È stata una sorpresa anche per me, non lo immaginavo e non me lo aspettavo, anche se quando mi è stato proposto ho subito accettato, sia perché mi sarebbe sempre piaciuto allenare, sia perché lo facevo già nelle giovanili dello Stade Rennais, il club dove giocavo”. A proposito di giovani. Questo Sei Nazioni vedrà per l’Italia un primo ricambio: cosa ti aspetti? “Da un lato abbiamo smesso soltanto io e Manuela (Furlan, ndr) e c’è Arrighetti che è fuori per infortunio, quindi in realtà molte veterane sono ancora presenti del gruppo, e credo sia una cosa importante per “guidare” il ricambio nel modo giusto. Le tante giovani che stanno crescendo potranno essere spinte e accompagnate in un ricambio che sarà per forza necessario. Credo che non ci saranno problemi in questo percorso, perché nel nostro gruppo giovani e meno giovani si sono sempre integrate bene, vivendo bene insieme. Sicuramente sarà un Sei Nazioni un po’ di transizione, che servirà a Raineri per fare nuove prove e capire come si comporteranno in campo le nuove giovani”. Sarà difficile, per chi arriva adesso, gestire la pressione dei risultati ottenuti dall’Italia negli ultimi anni? “La pressione c’è sempre, secondo me sarà invece uno stimolo in più per le più giovani avere la possibilità di dimostrare il proprio valore a questo livello. Va anche detto che non solo noi siamo in ricambio: tutte le nazionali stanno cambiando, come normale che sia dopo una Coppa del Mondo. Per come conosco io le ragazze e per come vedo il gruppo, approcciare a questo Sei Nazioni sarà molto più semplice di quanto si pensi”. Per quanto riguarda la “tua” under 20, quali segnali hai colto dopo la prima amichevole con la Spagna? “È stata una partita particolare, perché noi abbiamo giocato con l’under 20 e loro con l’under 21 (ride, ndr). Ma comunque è stato un test importante e uno stimolo in più, che ha portato dei risultati molto positivi in vista del futuro, anche noi comunque avevamo ragazze come Alessandra Frangipani che hanno già giocato in Nazionale maggiore. In generale, tutti i tecnici sono soddisfatti di come questo percorso è iniziato, e personalmente sono rimasta molto colpita da queste ragazze, dalla loro attitudine e dalla loro capacità di ascoltare: mi chiamano per chiedermi consigli sugli esercizi da fare, per confrontarsi su ciò che riguarda la mischia. Non è facile, perché alcune non giocano in Eccellenza ma in Serie A, quindi non hanno sempre la possibilità di confrontarsi con l’alto livello, ma sono molto curiose e lavorano tanto. La Federazione ci permette di lavorare bene e ci appoggia, e avere un under 20 e un under 18 fa capire che il nostro movimento sta crescendo”.
Italia Femminile | 17/03/2023
MANUELA FURLAN: “QUEI 20 MINUTI CON LA FRANCIA? UNA VITTORIA
Parma - Il 2022 di Manuela Furlan è stato un ottovolante incredibile. L’ex capitana azzurra (88 caps) si è resa protagonista di un miracolo sportivo, recuperando in un mese e mezzo da un infortunio al crociato che sembrava averle definitivamente precluso la partecipazione alla Coppa del Mondo. Alla fine ce l’ha fatta, giocando 20 minuti nel quarto di finale con la Francia e dando poi l’addio al rugby giocato. Una decisione maturata dalla necessità di staccare, ma come racconta, non c’è ancora riuscita del tutto, e sogna di tornare con dei nuovi progetti. Manuela, come stai vivendo questo primo periodo post-ritiro? “Ovviamente è molto strano, perché dopo tanti anni ho abbandonato una routine ormai consolidata, ma sto molto bene. Quello che ho vissuto con la Nazionale e con il rugby è stato bellissimo, ma avevo bisogno di staccare. Gli ultimi 2 anni non sono stati facili per me a livello mentale, poi quell’infortunio a un mese dal Mondiale ha fatto probabilmente scattare qualcosa nella mia testa, mi ha fatto rendere conto che stavo perdendo qualcosa che volevo fortemente, anche se non credevo fosse così. Quell’infortunio mi stava impedendo di decidere quando sarebbe finita, mentre volevo essere io a prendere questa decisione, probabilmente questo mi ha dato la forza per recuperare”. Quel recupero e quei 20 minuti di Mondiale contro la Francia li consideri un’impresa? “Quando lo dico non mi credono, ma non riesco ancora a credere di essere stata io a fare tutto ciò. Come detto, l’ultimo periodo non è stato facile. Dopo aver ottenuto la qualificazione ai mondiali (a settembre 2021, ndr) ero convinta di lasciare, pensavo ‘il mio compito l’ho fatto’, poi quando un anno dopo è arrivato quell’infortunio mi ero resa conto di star perdendo qualcosa che invece, forse senza nemmeno saperlo, desideravo fortemente. Quei 20 minuti contro la Francia rappresentano personalmente una vittoria come quella con l’Irlanda nel 2019 o tante altre soddisfazioni che mi sono tolta con le ragazze”. Normale che tu abbia sentito l’esigenza di staccare, dopo tutto questo... “Non era facile gestire tutto e avere i minuti contati. Sapevo che tardando 10 minuti al lavoro avrei rischiato di non riuscire ad allenarmi in palestra perché dopo dovevo andare anche al campo. La gestione del tempo mi aveva messo in crisi a livello mentale. Ora mi sto godendo il tempo libero in più che ho, anche se in realtà non ho mai ‘staccato’ del tutto. O meglio, l’ho fatto a livello di gioco ma continuo a seguirlo da spettatrice, guardo tutte le partite di campionato e seguirò ovviamente il Sei Nazioni”. Ti piacerebbe tornare in un’altra veste in futuro? Magari da dirigente o allenatrice… “Avevo già deciso di prendermi almeno un anno di pausa dopo il ritiro, anche se come ho detto non sono riuscita a staccare del tutto. Mi piacerebbe poter fare qualcosa in futuro per lo sviluppo del rugby femminile: nella mia testa c’è l’idea di sviluppare un progetto, ma voglio fare qualcosa che non è mai stata fatta prima, quindi ci vuole il suo tempo e la lucidità giusta per farla. Deve essere qualcosa di concreto, con delle basi e un senso logico”. Un modo per migliorare la percezione del rugby femminile in Italia quindi? “Ho cambiato lavoro da poco, e quando i miei nuovi colleghi hanno saputo che giocavo a rugby e che ho giocato in Nazionale mi hanno chiesto ‘ma tu cosa ci fai qui?’, a loro sembrava strano che un’ex capitana della Nazionale dovesse aver bisogno di tornare a lavorare subito dopo”. Come vedi questo nuovo ciclo dell’Italia? “Molte ragazze del precedente ciclo sono rimaste e formano un bel gruppo di veterane: credo sia molto importante perché in questo modo le più giovani avranno una guida, delle persone che in campo le sosterranno e le aiuteranno. Ciò non toglie che sarà comunque momento di passaggio anche per chi c’era già, perché ovviamente cambiare allenatore significa doversi adattare a nuove metodologie e a un modo diverso di giocare. Sarà uno stimolo in più che potrà portare a risultati positivi”. Sarà inevitabile un confronto con i grandi risultati ottenuti da voi. Come bisognerà affrontare la tensione che questo può generare? “Conoscendo le mie compagne, sono sicura che sapranno guidare il gruppo in questa fase di transizione. Credo siano abbastanza consapevoli che faranno parte di un nuovo processo, e come in ogni nuovo inizio ci vorrà del tempo affinché i meccanismi possano iniziare a funzionare. Ovviamente l’obiettivo è sempre quello di portare a casa il massimo risultato, ma sono sicura che se ciò non dovesse avvenire nelle prime partite nessuna di loro si perderà d’animo. Bisogna avere la pazienza giusta, aspettare e lavorare per ottenere i risultati. Del resto, anche nella prima fase del nostro ciclo ci sono state delle delusioni, prima di arrivare dove siamo arrivate alla fine”.
Italia Femminile | 17/03/2023
NAZIONALE FEMMINILE, LE ATLETE CONVOCATE PER IL RADUNO DI PARMA DAL 17 AL 19 MARZO
Parma – Ultimo raduno per la Nazionale femminile prima dell’avvio della finestra internazionale che condurrà le Azzurre verso l’esordio nel Tiktok Women’s Six Nations 2023 – la prima sfida con la Francia è in programma al Lanfranchi di Parma domenica 26 marzo alle 16, biglietti disponibili su Ciaotickets Il calendario degli incontri delle Azzurre nel Tiktok Women’s Six Nations 2023 Trenta le atlete (26 convocate e 4 invitate) che si ritroveranno presso la Cittadella del Rugby di Parma venerdì 17 marzo e che guidate dal Commissario tecnico Giovanni Raineri e dallo staff tecnico svolgeranno un programma incentrato su allenamenti sul campo, sessioni in palestra e riunioni. La conclusione del raduno è prevista all’ora di pranzo di domenica 19 marzo; la settimana successiva, a partire dal mercoledì 23 marzo, le convocate per le prime due gare del Tiktok Women’s Six Nations inizieranno sempre nella città ducale il raduno preparatorio all’avvio del Torneo. Le 26 atlete convocate: Barattin, Sara – Villorba RugbyBusato, Jessica – Villorba RugbyCapomaggi, Beatrice - Villorba RugbyD'Inca', Alyssa - Villorba RugbyDuca, Giordana - Valsugana Rugby PadovaFedrighi, Valeria – Stade ToulousainFranco, Giada – Rugby ColornoGai, Lucia – Valsugana Rugby PadovaGiordano, Elisa – Valsugana Rugby PadovaGronda, Alessia - Cus TorinoGurioli, Laura – Villorba RugbyLocatelli, Isabella – Rugby ColornoMadia, Veronica – Rugby ColornoMaris, Gaia – Valsugana Rugby PadovaMuzzo, Aura - Villorba RugbyOstuni Minuzzi, Vittoria – Valsugana Rugby PadovaRigoni, Beatrice - Valsugana Rugby PadovaSeye, Sara - Rugby CalvisanoSgorbini, Francesca – ASM RomagnatSillari, Michela – Valsugana Rugby PadovaStecca, Emanuela – Villorba RugbyStefan, Sofia - Valsugana Rugby PadovaStevanin, Emma - Valsugana Rugby PadovaTounesi Sara – Sale SharksTurani, Silvia – Exeter ChiefsVecchini, Vittoria - Valsugana Rugby Padova Le atlete invitate: Buso, Gaia – Rugby ColornoCuoghi, Giorgia – Highlanders Formigine RugbyRanuccini, Alissa – Rugby ColornoRolfi, Sofia – Rugby Colorno
Italia Femminile | 13/03/2023
NAZIONALE FEMMINILE, L’ITALIA DI RAINERI CHE SI PREPARA AL TIKTOK WOMEN’S SIX NATIONS
Roma - Comincia l’avventura della nuova Italia di Giovanni Raineri, diventato c.t. della Nazionale femminile di rugby dopo l’addio di Andrea Di Giandomenico. Il nuovo ciclo azzurro riparte dalla stessa capitana, Elisa Giordano, e da un blocco consolidato di giocatrici di esperienza, alle quali si aggiungono tante nuove arrivate. Da questo punto di vista, Raineri ha attinto molto dall’Italseven di Diego Saccà, che la scorsa estate ha conquistato l’accesso al Championship, il massimo torneo continentale di rugby a sette, arrivando seconda dietro l’Inghilterra nel Trophy: alcune, come Alessia Margotti e Francesca Granzotto, hanno già esordito in Nazionale, le altre sono Alissa Ranuccini, Matilde Cheval, Arianna Toeschi e Alessia Gronda. Raineri dovrà far fronte a delle importantissime assenze, dovute prima di tutto ai ritiri di Melissa Bettoni e Manuela Furlan. Al posto della storica numero 2 azzurra – che adesso allena le avanti dell’under 20 – la principale candidata alla maglia da titolare è Vittoria Vecchini, ma anche Silvia Turani può all’occorrenza ricoprire quel ruolo. Dietro, invece, l’assenza di Furlan è stata già coperta da Vittoria Ostuni Minuzzi durante l’ultima Coppa del Mondo. Le avanti Come detto, Vecchini si candida a un ruolo da protagonista, oltre a lei è stata convocata anche Laura Gurioli del Villorba. A sinistra il ruolo è ben coperto dalla già citata Silvia Turani e Gaia Maris, con Emanuela Stecca alla ricerca di spazio, mentre a destra dietro Lucia Gai si fa strada Sara Seye, con Francesca Barro a completare il gruppo delle prime linee come “utility”. In seconda linea tanta continuità, con Margotti che si aggiunge alle confermatissime Fedrighi, Duca, Tounesi e Locatelli (che potremmo vedere spesso anche in terza linea). Proprio in terza, invece, 3 conferme e 3 novità: sono a disposizione Sgorbini, Franco e ovviamente la capitana Giordano, che verosimilmente comporranno il terzetto delle titolari. Dietro di loro però potrebbe esserci una bella lotta, con Frangipani (già 2 caps), Ranuccini e Giulia Cavina. La mediana Sono 4 le mediane di mischia convocate: Sofia Stefan e Sara Barattin portano con loro un notevole bagaglio di esperienza, mentre Francesca Granzotto (che però non sarà a disposizione dall’inizio a causa di un infortunio) scalpita per un ruolo da protagonista. Insieme a loro c’è anche l’esordiente Toeschi. All’apertura nessuna novità, con Madia e Stevanin a coprire il ruolo, che all’occorrenza può essere occupato anche da Beatrice Rigoni e Alessia Gronda (pur indicata come ala/estremo). Le trequarti Anche qui un po’ di conferme e qualche novità. Le assenze principali sono quelle di Furlan e Maria Magatti. Se per l’ex capitana azzurra la sostituta naturale sembra essere Ostuni Minuzzi, come già visto nel 2022, ancora non si sa chi potrebbe prendere il posto dell’ala del Cus Milano. La favorita, per caratteristiche e prestazioni offerte in questa prima parte di stagione, sembra Alyssa D’Incà, convocata come centro ma in grado di coprire tutti i ruoli del reparto arretrato, escluso il 10. Per quanto riguarda i centri, dietro Rigoni e Sillari scalpitano la stessa D’Incà, Capomaggi (4 presenze, ma da un po’ nel giro azzurro), Jessica Busato (ricovoncata dopo 4 anni) e le esordienti Cheval e Buso. A completare il triangolo allargato ci sono la già citata Ostuni Minuzzi con Aura Muzzo, e le esordienti Gronda e Rolfi.
Italia Femminile | 13/03/2023
NAZIONALE FEMMINILE: LE 36 AZZURRE CONVOCATE PER IL TIKTOK WOMEN’S SIX NATIONS 2023
Bologna – Giovanni Raineri, Capo Allenatore della Nazionale femminile di Rugby, ha annunciato oggi in occasione della conferenza stampa presso la sede della Regione Emilia Romagna, in concomitanza con la presentazione dell’accordo triennale che porterà raduni, partite, iniziative delle Nazionali femminili FIR nell’area – la lista delle 36 atlete convocate per il Tiktok Women’s Six Nations 2023, in programma dal 25 marzo al 29 aprile. Clicca qui per l'accordo tra FIR e Regione Emilia Romagna Tre gli incontri domestici in programma allo Stadio S. Lanfranchi di Parma – l’esordio con la Francia è a calendario domenica 26 marzo alle 16 nella città ducale, dove nelle settimane seguenti Italdonne affronterà Irlanda (sabato 15 aprile, kick off ore 17.45) e Galles (sabato 29 aprile, kick off ore 16.30); gare esterne con Inghilterra (domenica 2 aprile, kick off ore 16 ITA) e Scozia (sabato 22 aprile alle 17.45 ITA) per il secondo e quarto turno. Clicca qui per il ticketing delle gare interne del Tiktok Women’s Six Nations 2023 La rosa selezionata dal Capo Allenatore si compone di diciannove avanti e diciassette trequarti; tra le atlete scelte, ventisette hanno preso parte alla spedizione in Nuova Zelanda, in occasione della Rugby World Cup 2021, e otto sono le esordienti – Laura Gurioli e Gaia Buso, Arredissima Villorba Rugby; Giulia Cavina, CUS Milano; Alissa Ranuccini e Sofia Rolfi, Rugby Colorno; Arianna Toeschi e Alessia Gronda, CUS Torino; Mathilde Cheval, Valsugana Rugby Padova. ‘Un grande privilegio tornare a far parte del Sei Nazioni, questa volta in veste di tecnico, alla guida di un gruppo che ha saputo guadagnarsi la stima di tutto il movimento e degli appassionati, anche al di fuori del panorama nazionale’ ha dichiarato il Commissario Tecnico Giovanni Raineri: ‘la squadra per il Torneo si compone di atlete di esperienza e di alcuni volti nuovi che militano nel campionato italiano, con l’obiettivo di costruire la squadra migliore possibile per la competizione. Sarà un percorso nuovo e scenderemo in campo per dare il nostro meglio, partita dopo partita’. Elisa Giordano (60 caps) è stata confermata alla guida delle Azzurre, ruolo già ricoperto in occasione della Rugby World Cup 2021; nuovo record per Sara Barattin, 111 caps, l’atleta in attività con il maggior numero di presenze nella storia della Nazionale femminile italiana. PiloniGAI Lucia – Valsugana Rugby Padova, 86 capsMARIS Gaia – Valsugana Rugby Padova, 15 capsSEYE Sara – Transvecta Rugby Calvisano, 12 capsSTECCA, Emanuela – Arredissima Villorba Rugby, 3 caps Utility Front RowBARRO Francesca – Valsugana Rugby Padova, 1 capTURANI Silvia – Exeter Chiefs Women, 24 caps TallonatriciGURIOLI, Laura – Arredissima Villorba Rugby, esordienteVECCHINI Vittoria – Valsugana Rugby Padova, 14 caps Seconde lineeDUCA Giordana – Valsugana Rugby Padova, 34 capsFEDRIGHI Valeria – Stade Toulousain, 40 capsLOCATELLI Isabella – Rugby Colorno, 37 capsMARGOTTI, Alessia – Valsugana Rugby Padova, 1 capTOUNESI Sara – Sale Sharks, 26 caps Terze lineeCAVINA, Giulia – CUS Milano, esordienteFRANCO, Giada – Rugby Colorno, 27 capsGIORDANO Elisa (C) – Valsugana Rugby Padova, 60 capsFRANGIPANI, Alessandra – Arredissima Villorba Rugby, 2 capsRANUCCINI, Alissa – Rugby Colorno, esordienteSGORBINI Francesca – ASM Romagnat, 13 caps Mediani di MischiaBARATTIN Sara – Arredissima Villorba Rugby, 111 capsGRANZOTTO, Francesca – Unione Rugby Capitolina, 2 capsSTEFAN, Sofia – Valsugana Rugby Padova, 73 capsTOESCHI, Arianna – CUS Torino, esordiente Mediani di aperturaMADIA, Veronica - Rugby Colorno, 36 capsSTEVANIN, Emma – Valsugana Rugby Padova, 2 caps CentriBUSATO, Jessica -Arredissima Villorba Rugby, 9 capsBUSO, Gaia – Arredissima Villorba Rugby, esordienteCAPOMAGGI Beatrice – Arredissima Villorba Rugby, 4 capsCHEVAL, Mathilde – Valsugana Rugby Padova, esordienteD’INCA’ Alyssa – Arredissima Villorba Rugby, 12 capsRIGONI Beatrice - Valsugana Rugby Padova, 61 capsSILLARI Michela – Valsugana Rugby Padova, 74 caps Ali/estremiGRONDA, Alessia – CUS Torino, esordienteMUZZO Aura – Arredissima Villorba rugby, 31 capsOSTUNI MINUZZI Vittoria - Valsugana Rugby Padova, 20 capsROLFI Sofia – Rugby Colorno, esordiente Tiktok Women’s Six Nations 2023 - il calendario delle partite dell’Italia I giornata – domenica 26 marzo 2023Italia v Francia – Stadio S.Lanfranchi, ParmaKick off ore 16 II giornata – domenica 2 aprile 2023Inghilterra v Italia - Franklin’s Gardens, NorthamptonKick off ore 16 (CET) III giornata – sabato 15 aprile 2023Italia v Irlanda – Stadio S. Lanfranchi, ParmaKick off ore 17.45 IV giornata – sabato 22 aprile 2023Scozia v Italia – The Dam Health StadiumKick off ore 17.45 (CET) V giornata – sabato 29 aprile 2023Italia v Galles – Stadio S. Lanfranchi, ParmaKick off ore 16.30
Italia Femminile | 06/03/2023
PRESENTATO L’ACCORDO TRIENNALE TRA FIR E REGIONE EMILIA ROMAGNA, CASA DEL RUGBY FEMMINILE
“Emilia-Romagna casa del rugby femminile”: presentato l’accordo triennale fra la Regione e la Federazione Italiana Rugby. Dai raduni al Sei Nazioni, si parte il 26 marzo con Italia-Francia al Lanfranchi di Parma. Bonaccini: “Una splendida disciplina che riassume in sé i valori importanti. Continua il nostro impegno per lo sport, da quello di base ai grandi eventi” Coinvolte la Nazionale maggiore e quelle Under 20 e Under 18. Le iniziative previste da qui al 2025. L’intesa è una delle novità della programmazione e del calendario 2023 promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Il presidente FIR, Innocenti: “Emilia-Romagna e Parma strategiche per il rugby italiano”. L’assessore allo Sport del Comune di Parma, Bosi: “Accordo che ci rende orgogliosi” Bologna - Lavoro di squadra, coesione, lealtà. Il grande rugby e i suoi valori trovano casa nella Sport Valley emiliano-romagnola. A partire da quello femminile con le gare interne della Nazionale italiana femminile nel TikTok Women’s Six Nations 2023 che si svolgeranno tra marzo e aprile allo Stadio Lanfranchi di Parma. È quanto prevede l’accordo tra Regione e Federazione Italiana Rugby. Un’intesa triennale, valida fino al 2025, che porterà in Emilia-Romagna raduni, partite, iniziative delle Nazionali femminili FIR, protagoniste di uno sport che vanta un significativo indice di diffusione tra le praticanti nel nostro Paese. E oltre alla squadra maggiore, ci saranno anche le Nazionali U20 e U18 di recente istituzione. Cuore dell’intesa, che è stata presentata oggi a Bologna, nella sede della Regione, dal presidente Stefano Bonaccini e dal presidente FIR, Marzio Innocenti, è appunto lo svolgimento per ognuno dei tre anni delle partite interne del TikTok Women’s Six Nations a Parma, in quello Stadio Lanfranchi, casa della franchigia federale delle Zebre Parma, che rappresenta il luogo centrale del rugby emiliano-romagnolo, oltre che di quello nazionale e internazionale, intitolato a un pioniere di questo sport in Italia: Sergio Lanfranchi, campione nato nella città ducale. Si parte il prossimo 26 marzo alle ore 16 con Italia-Francia. A seguire il 15 aprile, alle ore 17.45, Italia-Irlanda e il 29 aprile, alle 16.30, Italia-Galles, con tutti gli incontri delle Azzurre nel Torneo in diretta su Sky Sport. “Aumenta il numero di Federazioni sportive nazionali che scelgono l’Emilia-Romagna come fulcro della loro attività e si arricchisce ancora il calendario di iniziative sportive che ospitiamo nel nostro territorio- sottolinea il presidente Bonaccini-. Un calendario che quest’anno riserva una particolare attenzione allo sport femminile, sempre più praticato e seguito nelle diverse discipline. Tra queste il rugby, che a Parma ha un centro di eccellenza e che davvero riassume al meglio quei valori di tenacia, rispetto delle regole e dell’avversario che possono fare della pratica sportiva una vera palestra di vita. Oggi aggiungiamo un ulteriore tassello al nostro impegno per lo sport: dai grandi eventi alla pratica di base, fino allo straordinario piano avviato di riqualificazione dell’impiantistica insieme ai comuni. Convinti dello straordinario valore educativo che la pratica sportiva può avere per i giovani, occasione di integrazione, socializzazione e condivisione per tutti. E, altrettanto fondamentale, il traino per l’attrattività turistica e la valorizzazione dei nostri territori”. “Da Parma, nell’autunno del 2021, era partita la splendida avventura dell’Italia Femminile verso la Rugby World Cup- afferma il presidente Innocenti - e da Parma prende il via, per le nostre Azzurre, un nuovo capitolo legato alla nuova gestione tecnica di Giovanni Raineri, che sappiamo possedere la passione, le competenze, l’entusiasmo e l’ambizione per guidare una Nazionale profondamente rinnovata verso un nuovo, entusiasmante ciclo. Il Lanfranchi è la casa ideale delle Azzurre, una struttura dal profilo internazionale, con un pubblico appassionato e competente che saprà regalare al Capitano Elisa Giordano e compagne il calore che meritano per quanto hanno dato e daranno al movimento. L’accordo con Regione Emilia-Romagna rende Parma e tutta la Regione ancor più strategiche per il rugby italiano, un polo per il rugby femminile d’élite e la base ideale per continuare a sviluppare sempre più il gioco d’alto livello e la pratica femminile di base in tutto il Paese”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’assessore allo Sport del Comune di Parma, Marco Bosi: "Siamo particolarmente orgogliosi di questo accordo che premia la storia del nostro territorio. Parma ha una lunga tradizione con la palla ovale e negli ultimi anni si è dotata di un impianto che è un’eccellenza, di cui lo stadio è il fiore all'occhiello, pensato e progettato su misura per il rugby. Un ringraziamento speciale alla Regione e alla FIR che hanno voluto valorizzare tutto questo". Le altre iniziative previste Diverse le iniziative previste per ogni anno dell’accordo. Si va dallo svolgimento in Emilia-Romagna di almeno dieci raduni delle tre Nazionali, tra cui anche quelli delle squadre di Italia, Francia, Irlanda e Galles che partecipano al Torneo Sei Nazioni, all’organizzazione delle partite interne delle Nazionali Under 20 e Under 18. Un programma destinato a rafforzare ulteriormente il prestigio della Sport Valley emiliano-romagnola e a promuoverne il territorio e le sue eccellenze, con importanti ricadute anche sul piano dell’indotto economico legato ai servizi alberghieri e della ristorazione. Alla presentazione dell’accordo sono intervenuti anche il Ct della Nazionale femminile di rugby, Giovanni Raineri, e l’atleta della Nazionale Beatrice Rigoni, prima rugbista italiana ad essere stata inserita tra le migliori 15 giocatrici al mondo da “World Rugby”, l’organismo internazionale di riferimento di questa disciplina sportiva, oltre al capo della segreteria politica della Presidenza della Regione, Giammaria Manghi.
Italia Femminile | 06/03/2023
NAZIONALE FEMMINILE, FURLAN E BETTONI ANNUNCIANO IL RITIRO DAL RUGBY GIOCATO
Roma - Manuela Furlan (89 caps, di cui 20 da Capitano) e Melissa Bettoni (76 caps, alla guida di Italdonne nell’incontro vinto con la Francia a Biella il 9 settembre 2022), hanno annunciato il ritiro dal rugby giocato dopo oltre un decennio di militanza ai massimi livelli internazionali, punteggiato dal secondo posto nel Sei Nazioni femminile 2019 e dalla partecipazione a due rassegne iridate. La decisione, maturata a conclusione della Rugby World Cup 2021, arriva al termine di un’entusiasmante carriera sportiva, in maglia Azzurra e con i rispettivi Club. Melissa Bettoni, prima linea originaria della Valsesia, ha fatto della passione per il rugby il motore delle sue peregrinazioni, sportive e professionali – dopo gli inizi con il Valsesia Rugby, la prima tappa è a Colleferro, per entrare nelle fila delle Red and Blu; successivamente, il passaggio al Sassenage di Greonble e nel 2014 il trasferimento allo Stade Rennais, club in cui ha militato fino al 2022. Dall’esordio in Azzurro il 12 febbraio 2012, saranno 76 le presenze in campo con la Nazionale maggiore (51 nel Sei Nazioni femminile) e 14 le mete segnate. Bettoni ha recentemente integrato lo staff della neonata Italia U20 femminile come tecnico specialista degli avanti, mettendo la sua esperienza a disposizione delle nuove leve. Originaria della provincia di Treviso, tra le aree della penisola in cui il rugby è più radicato, Furlan cresce in una famiglia di appassionati ma si avvicina definitivamente al Gioco a 17 anni. Da sempre fortemente legata alle realtà sportive del territorio – undici stagioni nelle Red Panthers e cinque con il Villorba, intervallate da un’esaltante partenesi inglese con le Aylesford Bulls Ladies Campionesse d’Inghilterra nel 2017 – viene schierata d’abitudine nel ruolo di estremo, seppur sia perfettamente adattabile anche all’ala. Prende parte alle Universiadi di Kazan nel 2013 – conquistando la medaglia d’argento – con la Nazionale Seven; nel 2018 succede a Sara Barattin come Capitano di Italdonne, che guiderà 20 volte prima del ritiro. L’infortunio occorso a Nizza a poche settimane dalla Rugby World Cup 2021 non le impedisce di prendere parte alla spedizione: grazie a un recupero-lampo, Furlan scende in campo davanti al pubblico di Whangarei, in Nuova Zelanda, in occasione dei quarti di finale con la Francia. La solidità di Bettoni e la velocità di Furlan – contestualmente alle rispettive doti di leadership – le hanno rese elementi preziosissimi per i rispettivi reparti: il loro ritiro dal rugby giocato chiude un’epoca, ma loro esperienza lascia un’eredità consistente e di grande ispirazione per le generazioni a venire. 'Manuela e Melissa sono state due simboli del nostro sport, due tra le più grandi atlete ad aver indossato la maglia della nostra Nazionale e una incredibile fonte di ispirazione per tante, tantissime giovani che in questi anni si sono avvicinate rugby. Due leader e due Capitane che hanno costituito la spina dorsale del gruppo più vincente di sempre, ci hanno regalato momenti indimenticabili – erano insieme nella partita a Padova con la Francia, che consegnò a Italdonne il secondo posto nel Sei Nazioni 2019; insieme nella storica qualificazione ai quarti di finale mondiali dello scorso autunno in Nuova Zelanda, il punto più alto mai raggiunto da una nostra Nazionale. Il rugby italiano è grato e riconoscente per quanto hanno regalato all’intero movimento e per l’eredità che lasciano alle compagne e alle nuove generazioni di un Gioco che, grazie a donne come loro, continuerà a rafforzarsi giorno dopo giorno' – Marzio Innocenti, Presidente Federazione Italiana Rugby 'La presenza di Manuela e Melissa è stata fondamentale per la crescita della squadra. Atlete formidabili, erano i pilastri del gruppo, sia in campo che fuori: leader e punti di riferimento di cui sentiremo la mancanza. Il rientro di Manuela per l’ultimo incontro della Rugby World Cup 2021 è stato l’esempio palese della sua forza di volontà e della vicinanza alla squadra, sempre ricambiata. Sono felicissima del percorso da allenatrice intrapreso da Melissa, che saprà sicuramente mettere la sua esperienza a disposizione delle rugbiste di oggi e di domani. Auguro a entrambe il meglio, sicura che ci incontreremo prestissimo' – Elisa Giordano, Capitano Nazionale femminile 'Sono stati anni molto intensi e pieni di esperienze emozionanti. Il primo cap a Recco contro l'Inghilterra, la prima vittoria con la Francia a Rovato, il secondo posto nel Sei Nazioni femminile nel 2019 e le due coppe del mondo sono ricordi che rimarranno impressi per sempre nel mio cuore. Ogni istante vissuto in maglia Azzurra ha ricoperto un’importanza fondamentale non solo per la mia crescita sportiva, ma anche come donna. Ho avuto la possibilità di iniziare questo percorso a fianco di persone come Silvia Gaudino e Paola Zangirolami, che avevano scelto il rugby con una passione e determinazione mai viste prima, e sono riuscite a trasmette tutta questa energia alle nuove generazioni. Lucia Gai, collega di prima linea con cui ho affrontato mille avventure, è stata la mia eroina, ma vorrei ringraziare tutte le compagne incontrate lungo il percorso – ognuna con le proprie peculiarità – per quanto hanno dato alla squadra, gli staff e gli allenatori. Auguro a queste ragazze di andare a prendersi ancora qualche soddisfazione! C'è un gran potenziale, rappresentato dalle nuove generazioni, e il rugby italiano e internazionale sta schiacciando sull'acceleratore: mi auguro che le atlete più giovani e tutto il movimento facciano altrettanto, perché se lo meritano' – Melissa Bettoni 'Devo tutto a questo sport, che mi ha insegnato tanto sia attraverso le sconfitte che le vittorie: grazie, rugby, per avermi regalato emozioni uniche e amicizie che rimarranno per sempre; grazie, perché mi hai fatto crescere come donna, contribuendo a farmi uscire dal guscio. Ringrazio tutti i membri degli staff che hanno fatto parte del mio percorso, sia in Nazionale che nei club. Un ringraziamento particolare ad Andrea Di Giandomenico, l’allenatore che ha dato la svolta alla mia crescita sportiva e personale, a cui devo moltissimo. Ringrazio, ultime ma non ultime, tutte le compagne di squadra, perché è anche grazie a loro che mi sono divertita e ho imparato tantissimo. Solo grazie al sostegno dell’intero gruppo sono riuscita a calcare il campo dell’ultima Coppa del Mondo, quei dieci minuti sul prato di Whangarei non si sarebbero mai potutI realizzare senza l’affetto e la forza che le mie compagne sono riuscite a trasmettermi. Sono felice di essere arrivata a questo traguardo con la consapevolezza di aver dato tutto alla causa Azzurra, e onorata che mi sia stata data la possibilità di rappresentare ai massimi livelli la mia Nazione' – Manuela Furlan
Italia Femminile | 03/03/2023
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