Categoria: Italia Femminile
Ilaria Arrighetti lascia la Nazionale: “È stata la corsia preferenziale per crescere insieme ed esprimermi per come sono realmente”
Rientrata al suo club (lo Stade Rennais) dopo la Rugby World Cup, Ilaria Arrighetti annuncia il suo addio alla Nazionale. Classe 1993, la terza linea di Cernusco sul Naviglio lascia dunque le Azzurre dopo 63 caps conquistati nel corso di tredici anni. Dall’esordio nel Sei Nazioni 2012 a Rovato, in una vittoria dell’Italia per 29-12 con la Scozia, fino all’ultima apparizione, nella RWC 2025 con la Francia, a Exeter, Arrighetti si è affermata come una delle più importanti atlete della storia del rugby italiano, e un autentico riferimento per compagne di squadra, staff, tifosi e appassionati, che hanno potuto ammirarla nel corso di tre Coppe del Mondo, in un’edizione di WXV e in ben tredici Sei Nazioni, mettendo a segno un totale di sette mete e divenendo capitana in un’occasione (in Italia v Giappone nel 2019 a L’Aquila). “La mia crescita personale è andata di pari passo con quella sportiva”, dice Arrighetti. “Il percorso in Nazionale mi ha portato a capire molto di me stessa e mi ha permesso di esprimermi per come sono realmente. Non solo i momenti belli, ma anche quelli più duri, come gli infortuni o i momenti negativi, sono stati parte del percorso. Alla fine non contano solo i numeri, ma le esperienze. Sono cresciuta con questa squadra: nel corso degli anni si sono creati rapporti indissolubili, siamo diventate adulte, abbiamo gioito e pianto, sempre insieme. E devo dire che la molla che mi ha sempre spinta in avanti è stata la volontà di poter rappresentare al meglio l’Italia. La carriera nel club è stata importante, ma quando c’è l’inno, quando scendi in campo con la maglia Azzurra, tutta la fatica fatta, tutto l’impegno e il duro lavoro trovano un significato”. Assieme alla carriera da rugbista, Arrighetti ha portato avanti quella professionale, che l’ha portata a diventare una professoressa di italiano a Rennes, città in cui vive dal 2015: “Per anni mi sono presentata dicendo che ero Ilaria Arrighetti, professoressa e rugbista per l’Italia. Ora dovrò trovare un altro modo per presentarmi alle persone (ride, ndr.). Ora seguirò le partite con lo stesso coinvolgimento e con lo stesso calore: mi vedrete festeggiare, arrabbiarmi, tifare, forse con ancor più trasporto. Porterò per sempre memorie indelebili: dal secondo posto nel Sei Nazioni 2019 fino agli scherzi ai membri dello staff durante le Coppe del Mondo, ogni momento vissuto in Nazionale ha avuto e avrà sempre un sapore unico”. Il presidente FIR, Andrea Duodo, ha dichiarato: “È sempre difficile prendere atto dell’addio alla Nazionale di atleti importanti come Arrighetti, ma queste occasioni ci danno la possibilità di rimarcare l’importanza del contributo che persone come Ilaria hanno dato all’intero movimento e a chi ha condiviso con lei una parte del percorso in Azzurro. A lei va il ringraziamento più sentito e un in bocca al lupo per i suoi prossimi impegni, che sono certo porterà avanti - come ha fatto anche con la sua carriera internazionale - con determinazione, caparbietà ed energia. La stessa energia che ha contraddistinto ogni momento della sua esperienza con la nostra Nazionale”.
Italia | 08/10/2025
Una delle tre mete di Vittoria Ostuni Minuzzi contro il Brasile candidata al premio Try of The Year ai World Rugby Awards: votazioni aperte fino all’1 ottobre
La seconda delle tre mete segnate da Vittoria Ostuni Minuzzi (Valsugana Rugby Padova, 44 caps) nella sfida conclusiva del girone D della Rugby World Cup 2025 tra Italia e Brasile è tra le candidate al premio Try of the Year ai World Rugby Awards. Per il terzo anno consecutivo dunque, la Nazionale Femminile dell’Italia rientra nella competizione per la miglior meta dell’anno: nel 2023 a trionfare fu la marcatura di Sofia Stefan contro l’Irlanda, nel 2024 fu Alyssa D’Incà a figurare nella shortlist (assieme a Lorenzo Pani, per il premio maschile), mentre quest’anno è la volta dell’estremo classe 2001 di Camposampiero, che ha concluso nel migliore dei modi un’azione collettiva iniziata dal break preso in velocità da Valeria Fedrighi. A contendersi il prestigioso riconoscimento con Ostuni Minuzzi sono l’inglese Jess Breach, la neozelandese Maia Joseph e la figiana Kolora Lomani, scelte da un panel composto dalle ex atlete e ex atleti Rachel Burford, Lena Corson, Dean Mumm e Conrad Smith. Sarà possibile votare fino all’1 ottobre nel sondaggio che accompagna il post di annuncio delle candidate, a questo link (clicca qui)
Italia | 29/09/2025
RWC 2025: l’Italia chiude con una bella vittoria. Brasile battuto 64-3
L'Italia batte il Brasile 64-3 e chiude con una bella vittoria la sua avventura alla Rugby World Cup 2025: non è stato il Mondiale che le Azzurre si aspettavano, ma a Northampton arriva comunque un successo importante per il morale e per il futuro, con ben 12 mete segnate alle Yaras e una prestazione di livello anche da parte delle ragazze lanciate da Roselli in occasione di questo match. Le Azzurre vanno a segno con due triplette di Ostuni Minuzzi e Granzotto e una doppietta di Buso, con le altre mete firmate da Mannini, Fedrighi, Corradini e Stefan. Per il Brasile a segno Kochhann con un piazzato in apertura di partita. Player of the match per Isabella Locatelli, autrice di un'ottima prestazione. La cronaca di Italia-Brasile Il Brasile parte forte: lunga serie di cariche con Pamela Santos tra le più attive e primo calcio di punizione guadagnato, ma l'Italia è brava sporcare la rimessa laterale brasiliana e a vanificare la prima azione delle Yaras. Un gran placcaggio di Nicolau consente a Coimbra di conquistare un tenuto che riporta il Brasile in attacco: arriva un altro calcio di punizione all'interno dei 22 e stavolta le sudamericane vanno per i pali con Kochhann per il 3-0. L'Italia reagisce con una bella accelerazione: Ostuni Minuzzi attacca la la linea e si porta dietro tre avversarie, poi sul placcaggio le brasiliane non rotolano via e regalano il primo calcio di punizione per le Azzurre, che però non sfruttano la prima opportunità. Al 13' però la meta arriva: grande imbucata di Isabella Locatelli, che va via in mezzo a tre avversarie e poi ricicla bene per Mannini, che finalizza e marca la sua prima meta in Nazionale. Granzotto colpisce il palo sulla trasformazione: 5-3. La squadra di Roselli accelera il ritmo e mette in grande difficoltà il Brasile. Bella serie di offload con Vecchini e Seye che danno continuità all'azione, la linea difensiva delle Yaras è in ritardo e concede un fuorigioco. Madia trova la rimessa ai 5 metri, Frangipani vince la touche e innesca la serie di cariche delle Azzurre e Fedrighi finalizza per il 10-3. L'Italia spinge ancora ed esce dai 22 con Locatelli che arriva fino a metà campo, poi Seye trova un bell'intervallo per la corsa di Frangipani. La seconda linea di Villorba supera Kochhann con una finta e viene placcata solo nei 22 brasiliani, poi Bitonci e Madia allargano subito per Granzotto che marca la terza meta, 15-3. Al 23' arriva anche la meta del bonus: la segna Vittoria Ostuni Minuzzi con una grande cavalcata in bandierina. Ostuni Minuzzi si ripete un minuto dopo: grande azione alla mano delle trequarti azzurra, Fedrighi apre lo spazio e poi serve Locatelli, bel passaggio per la numero 15 azzurra che firma il 25-3. Al 35' viene annullata una meta al Brasile: Barth aveva intercettato un pallone non controllato da Corradini, ma lo aveva fatto toccandolo in avanti prima di riprenderlo. Le Yaras spingono nel finale di primo tempo ma non trovano spazi contro un'ottima difesa azzurra, e alla fine la meta la segna proprio la squadra di Roselli con l'intercetto di Francesca Granzotto, brava a leggere un passaggio troppo prevedibile di Larissa Carvalho. Il primo tempo si chiude sul 30-3 per l'Italia. Il secondo tempo comincia a ritmi più bassi, poi l'Italia alza l'intensità del match e torna a rendersi pericolosa: bell'azione da mischia della squadra di Roselli con Madia che apre al largo per la corsa di Muzzo. Seguono delle belle percussioni delle avanti con Pilani che arriva corta, poi Bitonci apre su Mannini, sostegno di Corradini che trova lo spazio per marcare la prima meta della sua carriera in azzurro. Bitonci trasforma per il 37-3. Al 60' la grande pressione delle Azzurre nei 22 brasiliani porta a recupero palla di Turani, Corradini segue l'azione e poi serve Ostuni Minuzzi al largo, che batte in velocità Barth e segna l'ottava meta dell'Italia. Un ottimo recupero di Locatelli disinnesca la reazione brasiliana: le Yaras cercano insistentemente la meta ma la difesa della squadra di Roselli è sempre avanzante. Negli ultimi 10 minuti il Brasile resta in 14 a causa dell'infortunio di Kochhann. Al 72' Stefan gioca velocemente un calcio di punizione e Stevanin innesca ancora la solita corsa di Ostuni Minuzzi che porta le Azzurre nei 22. Veronese arriva corta, ma sull'azione successiva Stevanin si inventa uno strepitoso offload da terra per la corsa di Buso, che firma il 47-3. Nel corso dell'azione c'è anche un fallo di Prioste su Ranuccini, che costa il giallo alla prima linea brasiliana. Al 75' Gaia Buso si concede anche la doppietta personale con una bella corsa in bandierina dopo un bellissimo passaggio di Mannini. Nel finale Ostuni Minuzzi con un bel calcetto innesca la corsa di Granzotto: la trequarti di Exeter riesce ad anticipare Tenorio, recupera il pallone e schiaccia la meta numero 11 per le Azzurre, trovando poi anche la trasformazione per il 59-3. A tempo scaduto arriva anche la meta di Sofia Stefan dopo una bella azione di Turani e Locatelli per il 64-3 con cui si chiude il match. Northampton, Franklin’s Garden, 7 settembre 2025Rugby World Cup - III giornataItalia v Brasile 64-3 (30-3)Marcatrici: p.t 8’ cp. Kochhann (0-3); 13’ m. Mannini (5-3); 18’ m. Fedrighi (10-3); 20’ m. Granzotto (15-3); 23’ m. Ostuni Minuzzi (20-3); 25’ m. Ostuni Minuzzi (25-3); 41’ m. Granzotto (30-3 s.t 9’m. Corradini tr. Bitonci (37-3); 20’ m. Ostuni Minuzzi (42-3), 33' m. Buso (47-3), 36' m. Buso (52-3), 38' m. Granzotto tr. Granzotto (59-3), 40' m. Stefan (64-3) Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo (10’st Buso), Corradini, Mannini, Granzotto; Madia (21’st Stevanin), Bitonci (25’st Stefan); Giordano (Cap), Locatelli, Sgorbini (10’st Ranuccini); Fedrighi (15’st Veronese), Frangipani; Seye (40’pt. Pilani), Vecchini (2’st Gurioli), Maris (4’st Turani)all. Fabio RoselliBrasile: Tenório; Barth, Fioravanti (8’st Santini), Nicolau, Silva; Kochhann, Bednarski (8’st Silva); C.Carvalho (temp 21-34’ pt. Medeiros), L. Carvalho (21’st Medeiros), Henwood; Dakar (1’st Cruz), Coimbra (Cap, 21’st Santana); Santos (1’st Prioste), Leni (21’st Mamede), Barros (8’st Saccomanno)all. Emiliano Caffera Arb: Maggie Cogger-Orr (NZRU)assistenti: Ella Goldsmith (RA); Maria Heitor (POR)TMO: Andrew McMenemy (SRU)Cartellini: giallo a Prioste 34' s.t. (BRA) Calciatrici: Kochhann (1/1); Granzotto (1/4); Bitonci (1/8)Player of the Match: Isabella Locatelli (Italia)Punti assegnati: Italia 5; Brasile 0Note: Pomeriggio caldo, Sofia Stefan (101 caps) diventa la seconda Azzurra più presente della storia,
Italia Femminile | 07/09/2025
RWC 2025: la presentazione di Italia-Brasile
L’Italia chiude il suo girone di Rugby World Cup contro il Brasile: la sfida sulla carta più agevole, ma anche quella che in questo momento serve alle Azzurre per ripartire dopo la delusione contro il Sudafrica. A prescindere da chi sia l’avversaria, alla squadra di Roselli serve una grande partita per ricominciare. Calcio d’inizio alle 15 di domenica 7 settembre al Franklin's Gardens di Northampton, diretta Rai Sport e Rai Play. Come arriva l’Italia La delusione dell’eliminazione anticipata contro Francia e Sudafrica ha lasciato il segno, ma questo è il momento di mettere da parte tutto, assorbire il colpo e ripartire verso i traguardi futuri. L’Italia può e deve chiudere il suo 2024 con una vittoria, un’annata comunque piena di segnali positivi, a cominciare da un Sei Nazioni incoraggiante e in crescendo e da un’ottima doppietta estiva con le vittorie contro Scozia e Giappone nei test match. È mancata, purtroppo, la vittoria più importante, quella sul Sudafrica, ma è il momento di ripartire verso il 2026, magari con un bel successo. Come arriva il Brasile Il Brasile ha già ottenuto la sua vittoria, diventando la prima sudamericana della storia a qualificarsi a un Mondiale femminile. Le Yaras nelle prime due partite hanno portato a casa anche gli altri obiettivi che si erano prefissati: segnare punti e riuscire a marcare la loro prima meta mondiale, con Bianca Silva contro la Francia. Adesso, il Brasile vuole chiudere nel modo migliore la sua avventura, e proverà a giocarsi il tutto per tutto contro l’Italia, con la consapevolezza di poter giocare senza pressione. Tutte le informazioni per seguire Italia-Brasile Italia-Brasile, sfida valida per la terza giornata della Rugby World Cup, si giocherà domenica 7 settembre alle ore 15, al Franklin's Gardens di Northampton. La partita sarà trasmessa in diretta tv in chiaro su Rai Sport e in diretta streaming su Rai Play. L’arbitra del match sarà la neozelandese Maggie Cogger-Orr. Le assistenti saranno l’australiana Ella Goldsmith e la portoghese Maria Heitor. Al TMO lo scozzese Andrew McMenemy, al bunker l’irlandese Leo Colgan. Le formazioni di Italia-Brasile Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Giada Corradini, 12 Sara Mannini, 11 Francesca Granzotto, 10 Veronica Madia, 9 Alia Bitonci, 8 Elisa Giordano, 7 Isabella Locatelli, 6 Francesca Sgorbini, 5 Alessandra Frangipani, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Gaia Maris A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Silvia Turani, 18 Alessia Pilani, 19 Beatrice Veronese, 20 Alissa Ranuccini, 21 Sofia Stefan, 22 Emma Stevanin, 23 Gaia Buso Brasile: 15 Fernanda Tenório, 14 Giovanna Barth, 13 Marina Fioravanti, 12 Mariana Nicolau, 11 Bianca Silva, 10 Raquel Kochhann, 9 Aline Mayumi Bednarski, 8 Camilla Ísis Carvalho, 7 Larissa Carvalho, 6 Larissa Henwood, 5 Dayana Dakar, 4 Eshyllen Coimbra (c), 3 Pâmela Santos, 2 Júlia Leni, 1 Franciele Barros A disposizione: 16 Isabela Saccomanno, 17 Taís Prioste, 18 Giovana Mamede, 19 Marcelle Cruz, 20 Ana Carolina Santana, 21 Letícia Medeiros, 22 Leila Silva, 23 Edna Santini
Italia Femminile | 07/09/2025
RWC 2025: Italia, spazio a Corradini e Frangipani. Brasile, occhio a Bianca Silva. L’analisi delle formazioni
Fabio Roselli cambia tanto per l’ultima sfida della Rugby World Cup contro il Brasile. Il capo allenatore dell’Italia lancia 2 giocatrici all’esordio assoluto in un Mondiale, più altre 3 che potrebbero entrare nella ripresa: Giada Corradini e Alessandra Frangipani dall’inizio, Alessia Pilani, Laura Gurioli (in lista gara col Sudafrica, ma non entrata) e Gaia Buso dalla panchina. Dall’altra parte il Brasile cambia ben 11 giocatrici e rischiera dall’inizio la numero 10 Raquel Kochhann e lancia dal primo minuto l’ala Bianca Silva, autrice – dopo essere subentrata dalla panchina – di una meta strepitosa contro la Francia. Si gioca alle 15 italiane al Franklin's Gardens di Northampton. Turnover L’Italia riparte da una formazione nuova, costruita per dare spazio a chi non ne ha avuto nelle prime due partite, ma anche per cercare soluzioni nuove per il futuro, considerando che è proprio guardando al futuro che bisogna approcciare questa partita. Giada Corradini ha già dimostrato nel test contro il Giappone di poter essere una giocatrice importante nell’ottica di un ricambio generazionale, e al suo fianco avrà la giovanissima Sara Mannini per una coppia di centri del tutto inedita, e che soprattutto ha la freschezza atletica e la capacità tecnica di sfruttare le indecisioni difensive del Brasile e metterlo sotto pressione. Dietro Roselli dà spazio ad Alessandra Frangipani, giocatrice che da 3 anni è sempre nel gruppo azzurro e che ha una grande occasione di mettersi in mostra: la seconda linea di Villorba (che può giocare anche terza) avrà al suo fianco l’esperta Fedrighi, mentre in terza linea il tecnico ha scelto Locatelli per avere più centimetri e peso nel pacchetto di mischia e avere un’opzione in più in rimessa laterale. Confermate la capitana Giordano e Francesca Sgorbini, che dovranno garantire avanzamento palla in mano. Dall’altra parte, Mariana Nicolau torna a ricomporre la coppia di centri titolare con Fioravanti, mentre alle ali vengono schierate Giovanna Barth e Bianca Silva, autrice di una gran meta con la Francia, battendo 2 avversarie con una finta nella propria metà campo e facendosi 70 metri di corsa per andare a schiacciare. Cambia anche la coppia di mediane, con Aline Mayumi e Raquel Kochhann, molto pericolosa anche nei piazzati. Tra le avanti, confermate solo la capitana Eshyllen Coimbra e Larissa Carvalho. Le chiavi del match Prima da titolare in questo mondiale per Alia Bitonci: la sua rapidità e la sua capacità di alzare il ritmo del gioco saranno fondamentali contro una squadra che soffre i multifase giocati con una certa intensità. Per garantire ulteriore velocità Roselli ha schierato all’ala Francesca Granzotto, confermando ad estremo Ostuni Minuzzi e Aura Muzzo dall’altra parte. L’Italia deve ripartire anche da ciò che è mancato contro il Sudafrica: le fasi statiche. Confermate Vecchini e Seye, a sinistra c’è Maris che rappresenta comunque una garanzia, con Turani che partirà dalla panchina insieme a Gurioli e Pilani, che potrebbe fare il suo esordio mondiale. Mettere in difficoltà in mischia il Brasile non è solo una necessità, ma anche un modo per riprendere morale in vista del futuro. Allo stesso modo sarà importante avere palloni di qualità in rimessa laterale per poter poi giocare al ritmo che serve. Per questo Roselli schiera ben 3 possibili opzioni in rimessa laterale con Fedrighi, Locatelli e Giordano. Dalla panchina Veronese e Ranuccini possono poi garantire dinamismo e avanzamento quando gli spazi si apriranno ulteriormente e subentrerà la stanchezza. Le formazioni di Italia-Brasile Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Giada Corradini, 12 Sara Mannini, 11 Francesca Granzotto, 10 Veronica Madia, 9 Alia Bitonci, 8 Elisa Giordano, 7 Isabella Locatelli, 6 Francesca Sgorbini, 5 Alessandra Frangipani, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Gaia Maris A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Silvia Turani, 18 Alessia Pilani, 19 Beatrice Veronese, 20 Alissa Ranuccini, 21 Sofia Stefan, 22 Emma Stevanin, 23 Gaia Buso Brasile: 15 Fernanda Tenório, 14 Giovanna Barth, 13 Marina Fioravanti, 12 Mariana Nicolau, 11 Bianca Silva, 10 Raquel Kochhann, 9 Aline Mayumi Bednarski, 8 Camilla Ísis Carvalho, 7 Larissa Carvalho, 6 Larissa Henwood, 5 Dayana Dakar, 4 Eshyllen Coimbra (c), 3 Pâmela Santos, 2 Júlia Leni, 1 Franciele Barros A disposizione: 16 Isabela Saccomanno, 17 Taís Prioste, 18 Giovana Mamede, 19 Marcelle Cruz, 20 Ana Carolina Santana, 21 Letícia Medeiros, 22 Leila Silva, 23 Edna Santini
Italia Femminile | 06/09/2025
Le Azzurre del passato “annunciano” il XV dell’Italia per la sfida con il Brasile nella RWC a quarant’anni dall’esordio della Nazionale Femminile
Sono passati quarant’anni dallo storico esordio della Nazionale Femminile Italiana di rugby. Un traguardo che non è soltanto memoria sportiva, ma patrimonio di valori e di cultura condivisa. In questo arco di tempo, generazioni diverse di Azzurre si sono passate il testimone, contribuendo a scrivere una storia che oggi continua e che vede le atlete del CT Fabio Roselli protagoniste della Rugby World Cup 2025. Per celebrare questa ricorrenza, in occasione dell’ultimo turno della pool D del Mondiale, è stata ideata un’iniziativa dal forte valore simbolico: la formazione che affronterà il Brasile, domenica 7 settembre alle 15 italiane al Franklin’s Garden di Northampton (diretta su Rai Sport e Raiplay), è presentata da ventitré ex Azzurre. Un gesto che unisce idealmente il passato e il presente: rugbiste di tutte le età, protagoniste dagli anni Ottanta in avanti, hanno prestato la propria voce e la propria immagine per introdurre il XV scelto per sfidare il Brasile in una partita - tra Azzurre e verdeoro - che rappresenta un inedito. Un modo per ribadire il legame che unisce chi ha aperto la strada e chi oggi la percorre, sotto gli stessi colori e con la stessa passione. Dal sostegno della giocatrice più presente di sempre, Sara Barattin, alla “collega centuriona” Lucia Gai, passando per le pioniere che a Riccione, quarant’anni fa, affrontarono la prima partita della Nazionale, tutte insieme, in un ideale abbraccio che parte dall’Italia e arriva fino in Inghilterra, dove la squadra azzurra chiuderà il proprio cammino iridato. https://youtube.com/shorts/N6LWgtxgN-E?si=Cxoa7DFXfUdPbvUi La formazione dell’Italia per la sfida con il Brasile Michela Tondinelli, Azzurra numero 33, introduce: 15. Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova, 43 caps)Sara Barattin, Azzurra numero 113, introduce: 14. Aura MUZZO (LOU Rugby, 57 caps)Erika Morri, Azzurra numero 34, introduce: 13. Giada CORRADINI (Montpellier Herault Rugby, 1 cap)Manuela Furlan, Azzurra numero 125, introduce: 12. Sara MANNINI (Rugby Colorno, 11 caps) Lorena Nave, Azzurra numero 10, introduce: 11. Francesca GRANZOTTO (Exeter Chiefs, 23 caps)Maria Grazia Cioffi, Azzurra numero 129, introduce: 10. Veronica MADIA (Blagnac Rugby, 59 caps)Lucia Gai, Azzurra numero 134, introduce: 9. Alia BITONCI (Valsugana Rugby Padova, 9 caps)Giuliana Campanella, Azzurra numero 63, introduce: 8. Elisa GIORDANO (Capitana, Valsugana Rugby Padova, 77 caps)Alessia Panzarotto, Azzurra numero 158, introduce: 7. Isabella LOCATELLI (Rugby Colorno, 55 caps)Licia Stefan, Azzurra numero 53, introduce: 6. Francesca SGORBINI (ASM Clermont Rugby, 36 caps)Sabrina Melis, Azzurra numero 41, introduce: 5. Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby, 12 caps)Silvia Pizzati, Azzurra numero 60, introduce 4. Valeria FEDRIGHI (Rugby Colorno, 66 caps)Diletta Veronese, Azzurra numero 126, introduce: 3. Sara SEYE (Ealing Trailfinders, 36 caps)Maria Cristina Tonna, Azzurra numero 15, introduce: 2. Vittoria VECCHINI (Valsugana Rugby Padova, 40 caps)Veronica Schiavon, Azzurra numero 82, introduce: 1. Gaia MARIS (Valsugana Rugby Padova, 41 caps) A disposizione:Valentina Schiavon, Azzurra numero 92, introduce: 16. Laura GURIOLI (Villorba Rugby, 15 caps)Melissa Bettoni, Azzurra numero 152, introduce: 17. Silvia TURANI (Harlequins, 46 caps)Marta Breda, Azzurra numero 4, introduce: 18. Alessia PILANI (Stade Bordelais Rugby, 8 caps)Leila Pennetta, Azzurra numero 135, introduce: 19. Beatrice VERONESE (RC Toulon, 30 caps)Alice Trevisan, Azzurra numero 140, introduce: 20. Alissa RANUCCINI (LOU Rugby, 17 caps)Silvia Gaudino, Azzurra numero 84, introduce: 21. Sofia STEFAN (RC Toulon, 100 caps)Elisa Facchini, Azzurra numero 86, introduce: 22. Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova, 26 caps)Paola Berlato, Azzurra numero 2, introduce: 23. Gaia BUSO (Villorba Rugby, 3 caps)
Italia Femminile | 05/09/2025
Italia, Sara Mannini: “È un momento difficile ma il percorso continua, dal Brasile al prossimo Sei Nazioni”
Dopo la cocente sconfitta contro il Sudafrica, costata l’aritmetica eliminazione dalla Rugby World Cup, l’Italia è chiamata a ripartire. La sfida col Brasile di domenica alle 15 non è solo l’epilogo di un Mondiale, ma è il punto di ripartenza di una squadra che ha ancora molto da dire, come spiega Sara Mannini, centro di Colorno e della Nazionale Italiana: “Inutile negare che l’umore non sia dei migliori adesso. Perdere così, e in questo modo perdere anche l’opportunità di andare avanti non è bello, soprattutto perché ci eravamo date un obiettivo diverso. Sicuramente non siamo contente, ma bisogna ripartire dal Brasile per proseguire il nostro percorso, verso il prossimo Sei Nazioni e verso tutto quello che sarà”. Secondo te cosa è mancato contro il Sudafrica? “Non siamo riuscite ad imporre il gioco che volevamo proporre. C’era la voglia, c’era l’intenzione, forse non siamo riuscite ad essere lucide nei momenti chiave, e questo ci ha portate a concedere al Sudafrica delle occasioni che loro hanno sfruttato bene. Sicuramente la loro fisicità ha inciso, così come perdere presto giocatrici come Sara Tounesi e Michela Sillari: forse in quel frangente ci siamo un po’ disunite”. Può aver inciso la pressione di una partita da “dentro o fuori”, soprattutto in un gruppo ricco di giovani come il vostro? “Sicuramente la tensione c’era e sapevamo che per andare avanti dovevamo assolutamente vincere, perché era praticamente un ottavo di finale. Però eravamo riuscite a trasformare la tensione in voglia di fare, in voglia di giocare, di dimostrare che siamo in grado di fare le cose. Purtroppo non è bastato”. Come si affronta una partita come quella contro il Brasile, come si “resetta” tutto? “Si prova a cancellare tutto e ripartire. È difficile, non c’è altro da dire, e non ci sono altre parole per descrivere questo momento. Certo che bisogna rimanere forti, lo sport è fatto anche di questi momenti e bisogna andare avanti. Quello che possiamo fare è sfruttare la lezione di questa sconfitta per ripartire da zero e crescere come squadra a 360 gradi. Rimane comunque una settimana di preparazione per una partita del Mondiale e quindi va affrontata al 100%, anche se l’umore non è ovviamente dei migliori: vogliamo finire al meglio queto torneo per ripartire, quindi lavoreremo come sempre tutta la settimana tra campo, palestra, riunioni, videoanalisi, review”. Cosa significa per voi la partita contro il Brasile? “Sarà un primo passaggio fondamentale, una ripartenza verso il futuro, verso il prossimo Sei Nazioni e tutte le partite che affronteremo da qui in poi. Sappiamo di dover ricostruire e sicuramente questa partita per noi sarà importante: ripartiamo da qui, da noi, perché non si smette mai di andare avanti e di crescere”.
Italia Femminile | 04/09/2025
RWC 2025: il Sudafrica batte l’Italia 29-24, Azzurre fuori dai Mondiali
A York il Sudafrica compie l'impresa e batte l'Italia 29-24 nella seconda giornata della Rugby World Cup 2025: le Springboks Women bissano il successo sul Brasile e accedono ai quarti di finale. Le Azzurre purtroppo vengono matematicamente eliminate dal Mondiale, dopo la sconfitta con la Francia. Decisiva la superiorità fisica del Sudafrica soprattutto nel primo tempo, con un massimo vantaggio di 17-7 che alla fine è risultato decisivo. Nella ripresa meglio la squadra di Roselli, che però non è riuscita a capitalizzare le tante occasioni create per ribaltare il risultato, dopo aver raggiunto per due volte il pareggio. La cronaca di Italia-Sudafrica La partenza del Sudafrica è furiosa: prima mischia dopo un minuto nei 22 italiani, la prima linea delle Springbok Women fa la differenza, Aseza Hele attacca palla in mano e trova lo spazio per arrivare fino in fondo. Non arriva la trasformazione, ma il Sudafrica è avanti 5-0. L'Italia ci mette qualche minuto ma assorbe il colpo e poi inizia a macinare gioco: gran break di D'Incà che riporta le compagne in attacco, poi Stefen cerca proprio la stessa D'Incà con un calcio-passaggio sul lato destro ma il pallone è leggermente lungo e l'ala azzurra non riesce a rimanere in campo. La squadra di Roselli c'è: touche rubata da Duca e pallone subito recuperato a metà campo, poi Veronese attacca bene la linea passando in mezzo a due e per un soffio non trova D'Incà sulla corsa. All'11 l'Italia è già costretta al primo cambio: Sara Tounesi si fa male durante un tentativo di placcaggio ed è costretta ad uscire in barella, dentro Fedrighi. Anche Turani deve lasciare momentaneamente il campo per un controllo HIA, al suo posto Maris. Il Sudafrica continua ad insistere in mischia e al 18' guadagna un altro calcio di punizione: le Springbok Women vanno in touche, provano a fare strada con il drive ma esagerano e vanificano tutto con un fallo di ostruzione di Qawe. La squadra di De Bruin insiste e al 21' trova la seconda meta: break di Van Rensburg, sostegno rapido di Roos che a quel punto può correre in meta per il 12-0 con trasformazione di Dolf. L'Italia trova una grande reazione: prima una bella iniziativa di Muzzo sul lato sinistro, poi una serie di cariche delle avanti prima del pallone allargato da Stefan su Rigoni da prima ricevitrice, pallone ben servito a Ostuni Minuzzi che con le sue gambe trova lo spazio giusto per marcare e rimettere il match in carreggiata. Sillari colpisce il palo sulla trasformazione, si resta 12-5. Il Sudafrica reagisce ancora usando la mischia ordinata come base: incrocio di Qawe per l'imbucata di Roos che apre lo spazio e allarga poi per Malinga. L'ala sudafricana accelera e schiaccia in bandierina per il 17-5. Il match aumenta di ritmo, con tante occasioni da una parte e dall'altra, e alla mezz'ora l'Italia ritorna di nuovo sotto: prima carica di Sgorbini che apre un primo spazio, Stefan lo vede e manda subito dentro Turani, che dopo il placcaggio con un grande offload serve Vecchini sulla corsa. La tallonatrice azzurra è bravissima a trovare l'intervallo giusto e a schiacciare per il 17-12. Sillari lascia temporaneamente il campo per un controllo HIA, al suo posto Mannini. Nel finale Rigoni piazza un grandissimo placcaggio su Mpupha, poi il Sudafrica inizia una lunghissima serie di raccogli e vai assistiti che lo porta fino ai 22: l'Italia fatica ma tiene duro, difende coraggiosamente e alla fine guadagna il calcio di punizione che mette fine al primo tempo sul 17-12 per le Springbok Women. Sillari supera il controllo HIA, ma a inizio ripresa rientra comunque Mannini per scelta tecnica. Dall'altra parte invece Nadine Roos torna a fare la mediana di mischia, con Webb che entra al posto di Tose. La prima occasione è per il Sudafrica con D'Incà brava ad arrestare la solita fiammata di Malinga, poi l'Italia alla prima opportunità della ripresa colpisce: bella rimessa laterale di Vecchini che gioca sul primo blocco su Duca, arriva subito Sgorbini che sorprende la difesa sudafricana, scambia con la stessa Vecchini e poi schiaccia la meta del pareggio. La trasformazione di Rigoni è corta: al 47' è 17-17. La partita diventa ancora più tirata: l'Italia alza l'intensità della pressione difensiva, con Muzzo che con un gran placcaggio su Dolf risolve una situazione difficile. Al 55' arriva l'occasione più importante per il Sudafrica, che guadagna una mischia a 5 metri dalla linea di meta azzurra: dopo una prima spinta avanzante le Springbok Women vengono arginate, poi sul pallone giocato fuori Webb viene tenuta alta in area di meta da Veronese. Il Sudafrica insiste ancora dopo il drop di ripresa del gioco: Dolf attacca la linea, poi una lunga serie di cariche che porta le avanti sempre più vicine alla linea di meta. Alla fine è Ngxingolo a schiacciare per il 24-17 con trasformazione di Dolf. L'Italia ha tante opportunità per rendersi pericolosa, trova più volte il break ma manca spesso l'ultimo passaggio, poi al 65' Mannini trova un grandissimo calcio di liberazione, Dolf per tentare di tenere il pallone dentro regala una touche alle Azzurre. La squadra di Roselli riesce a trovare continuità con il drive e con due calci di punizione conquistati arriva fino ai 5 metri: Giordano carica e arriva corta, le avanti insistono con una serie di cariche potenti e feroci e al 69' Sara Seye trova in mezzo ai pali la carica che vale il nuovo pareggio con la trasformazione di Rigoni. Sul calcio di ripresa del gioco però arriva subito un fallo di ostruzione che permette al Sudafrica di ritornare in attacco. L'Italia tiene duro, difende ma non riesce ad uscire dai propri 22, e al 74' Mcatshulwa trova la carica per il 29-24, con la trasformazione di Dolf che è corta. L'Italia si getta all'assalto: Rigoni non trova la rimessa laterale perché Van Rensburg fa un mezzo miracolo nel tenere il pallone in campo, Ranuccini ci arriva col piede ma l'ovale finisce lungo. È l'ultima occasione, finisce 29-24 per il Sudafrica, che passa il turno ed elimina l'Italia. York Community Stadium, 31 agosto 2025Rugby World Cup - II giornataItalia v Sudafrica 24-29 (12-17)Marcatrici: p.t 2’ m. Hele (0-5); 21’ m. Roos tr. Dolf (0-12); 24’ m. Ostuni Minuzzi (5-12); 29’ m. Malinga (5-17); 34’ m. Vecchini tr. Sillari (12-17) s.t 7’ m. Sgorbini (17-17); 20’ m. Ngxingolo tr. Dolf (17-24); 29’ m. Seye tr. Rigoni (24-24); 34’st Mcatshulwa (24-29)Italia: Ostuni Minuzzi (29’st Granzotto); Muzzo, Sillari (35’pt Mannini), Rigoni, D’Incà; Stevanin, Stefan; Giordano (Cap), Veronese (24’st Ranuccini), Sgorbini; Duca, Tounesi (11’pt. Fedrighi); Seye, Vecchini, Turani (temp. 11’-24 pt. Maris). A disposizione: Gurioli, Stecca, Maris,all. Fabio RoselliSudafrica: Roos; Dolf, Mpupha, Qawe (1’st Ngwevu), Malinga; van Rensburg, Tose (1’st Webb); Hele (21’st Jacobs), Mcatshulwa, Solontsi (30’st Makua); Lochner, Booi (Cap, 10’ st Ubisi); Latsha (31’st Mdliki), Gwala (30’ Gunter), Charlie (10’ st Ngxingolo)all. Swys de Bruinarb: Ella Goldsmith (RA)assistenti: Precious Pazani (ZRU); Maria Heitor (FPR)TMO: Andrew McMenemy (SRU)Cartellini: nessunoCalciatrici: Dolf (2/5); Sillari (1/2); Rigoni (1/2)Player of the Match: Libbie Janse van Rensburg (SAF)Punti assegnati: Italia 2; Sudafrica 5Note: Pomeriggio fresco, centesimo cap con la maglia dell’Italia per Sofia Stefan, 6045 spettatori
Italia Femminile | 31/08/2025
RWC 2025: la presentazione di Italia-Sudafrica
Calendario alla mano, Italia-Sudafrica è già decisiva. Le Azzurre devono assolutamente vincere per continuare la corsa verso i quarti di finale, fase invece alla quale le Springbok Women accederebbero battendo proprio le Azzurre, ma se non dovessero riuscirci poi la squadra di Roselli avrebbe il definitivo match point contro il Brasile. Di conseguenza, il match è praticamente uno spareggio. La squadra di De Bruin lo sa bene, e non è un caso che la seconda/terza linea Catha Jacobs abbia definito questo match “il più importante della storia del Sudafrica femminile”. L’Italia, che non ha mai perso con le Springbok Women, parte favorita ma dovrà gestire la tensione e l’importanza di un match decisivo. Si gioca domenica 31 agosto alle 16.30 al Community Stadium di York: diretta su Rai Sport e Rai Play. Come arriva l’Italia L’Italia ha esordito con il match più difficile, con la Francia. Il 24-0 di Exeter dispiace soprattutto perché mancando le fasi statiche le Azzurre non sono riuscite a tirare fuori tutto il loro potenziale in una partita che, a dispetto del punteggio, ha visto la squadra di Roselli combattere ed essere competitiva. Le Azzurre devono ripartire dalla grande difesa mostrata con le Bleus e dalle 3 vittorie consecutive con le quali erano arrivate a questo Mondiale, e con più possesso di qualità possono realmente fare la differenza in una partita già decisiva. Il 2025 è stato per l’Italia l’anno della rinascita, sono arrivate vittorie importanti al Sei Nazioni e nei test match, e per quanto difficile questa è una partita che le Azzurre sanno di dover portare a casa e sanno di avere le qualità per farlo. Come arriva il Sudafrica Il Sudafrica ha avuto una grande crescita negli ultimi anni, dimostrata anche con la netta vittoria sul Brasile per 66-6. Le Springbok Women sono una presenza costante al WXV 2 e si stanno dimostrando sempre più competitive: la sfida con l’Italia, per loro, vale un pezzo di storia, perché significherebbe qualificarsi per la prima volta ai quarti di finale di un Mondiale femminile e soprattutto battere per la prima volta una big. Per questo, è lecito aspettarsi una squadra che non lascerà nulla di intentato per provare ad inseguire un sogno. Tutte le informazioni per seguire Italia-Sudafrica Italia-Sudafrica si giocherà domenica 31 agosto alle 16.30 e sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport e in streaming su Rai Play. L’arbitra del match sarà l’australiana Ella Goldsmith, assistita da Precious Pazani (Zimbabwe) e Maria Heitor (Portogallo). Al TMO lo scozzese Andrew McMenemy, al bunker l’irlandese Ian Tempest. RWC 2025: le formazioni di Italia-Sudafrica Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (C), 7 Beatrice Veronese, 6 Francesca Sgorbini, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Valeria Fedrighi, 20 Alissa Ranuccini, 21 Alia Bitonci, 22 Sara Mannini, 23 Francesca Granzotto Sudafrica: 15 Nadine Roos, 14 Byrhandré Dolf, 13 Zintle Mpupha, 12 Chumisa Qawe, 11 Ayanda Malinga, 10 Libbie Janse van Rensburg, 9 Unam Tose, 8 Aseza Hele, 7 Sinazo Mcatshulwa, 6 Sizophila Solontsi, 5 Danelle Lochner, 4 Nolusindiso Booi (C), 3 Babalwa Latsha (VC), 2 Lindelwa Gwala, 1 Sanelisiwe Charlie A disposizione: 16 Micke Gunter, 17 Yonela Ngxingolo, 18 Nombuyekezo Mdliki, 19 Vainah Ubisi, 20 Lerato Makua, 21 Catha Jacobs, 22 Eloise Webb, 23 Aphiwe Ngwevu
Italia Femminile | 31/08/2025
RWC 2025: Italia, Roselli rilancia Rigoni. Il Sudafrica cambia assetto, la chiave è Nadine Roos. L’analisi delle formazioni
Due cambi a testa per Italia e Sudafrica nel match che vale una grossa fetta di quarti di finale: le Azzurre operano due cambi “semplici” ruolo per ruolo, mentre le Springbok Women modificano anche l’assetto tattico delle trequarti. Per la sfida della seconda giornata della Rugby World Cup (domenica 31 agosto alle 16.30, diretta Rai Sport/RaiPlay) Fabio Roselli inserisce Beatrice Rigoni come primo centro al posto di Mannini, mentre davanti ritorna Beatrice Veronese in luogo di Ranuccini, entrambe le ragazze sostituite partiranno comunque dalla panchina. Roselli si affida quindi a due giocatrici di esperienza per una sfida che si preannuncia complicata dal punto di vista fisico, con le Springbok Women che dal punto di vista del gioco hanno già dimostrato col Brasile di voler fare tanta strada palla in mano attaccando per linee dirette. Il Sudafrica cambia assetto Non è un caso che coach Swys de Bruin non abbia operato nessun cambio tra le prime otto, che restano le stesse dei 66 punti al Brasile. Due invece i cambi fra le trequarti: Chumisa Qawe giocherà primo centro al posto di Aphiwe Ngwevu, ma soprattutto la mediana di mischia Unam Tose prende il posto di Nadine Roos, che da numero 9 si sposta invece ad estremo, con Dolf (numero 15 contro il Brasile) che a sua volta si sposta ala al posto di Samboya. Lo stesso c.t. del Sudafrica ha motivato la scelta: “Lo scorso anno al WXV 2 a Città del Capo perdemmo di poco, soprattutto perché non riuscimmo a contenere il loro gioco al piede e loro trequarti. Ecco perché abbiamo fatto queste modifiche”. Roos, infatti, essendo comunque una “9” di base garantisce più piede e anche maggiore lettura del gioco per contrastare il ritmo che le azzurre potrebbero imporre palla a mano, ed è una scelta volta ad arginare l’attacco azzurro in campo aperto e a mettere invece in difficoltà l’Italia nel gioco al piede. Battaglia Contro il Brasile, il Sudafrica si è affidato prima di tutto a una mischia dominante - con Latsha, Gwala e Charlie che hanno fatto la differenza - e alle cariche e alla fisicità della numero 8 Aseza Hele: 1.72 per 91 kg, dotata non solo di grande capacità di fare strada (113 metri fatti palla in mano contro il Brasile) ma anche di belle mani e visione di gioco. Con tre mete ha steso le sudamericane, ma tutto il Sudafrica si è presenta intenzionato a fare la differenza a contatto: 658 metri guadagnati totali, 38 avversarie battute e 12 offload, a dimostrazione che anche con le mani le Springbok Women possono dire la loro. Dall’altra parte, invece, Roselli ha reinserito in formazione Veronese, giocatrice di gran movimento in mezzo al campo ma anche molto affidabile in rimessa laterale, una delle fasi statiche che contro la Francia non ha funzionato al meglio, ma che è fondamentale per il gioco azzurro. Il drive dell’Italia, anche al Sei Nazioni, ha fatto la differenza, e anche contro le Bleus nelle occasioni in cui le Azzurre hanno avuto dei palloni di qualità in touche sono riuscite a fare tanta strada con la maul, conquistando anche dei calci di punizione. Per avere palloni veloci, poi, serviranno le cariche delle solite Tounesi e Sgorbini e un gran lavoro di pulizia da parte di tutte le avanti azzurre. Se la squadra di Roselli dovesse riuscire a fare la differenza su questo aspetto, la partita potrebbe girare dalla sua parte, perché poi entrerebbero in gioco le trequarti azzurre e a quel punto per le sudafricane sarebbe difficilissimo reggere il ritmo e la velocità delle avversarie. Anche perché il Sudafrica qualche placcaggio lo sbaglia: col Brasile ha terminato il match con l’85% di placcaggi riusciti, percentuale buona ma non eccezionale considerando l’avversario chiaramente un gradino sotto e il dominio del match. Velocità L’Italia ha ampiamente dimostrato di poter essere pericolosa nel gioco aperto, e contro una squadra fisica ma che può lasciare spazi in mezzo al campo dovrà sfruttare al meglio questa possibilità: per farlo, però, servirà alzare il ritmo nei punti d’incontro. Contro la Francia i sostegni non sempre sono stati veloci e puntuali, costringendo Stefan e Stevanin a giocare spesso palloni poco puliti e più facilmente leggibili dalla difesa. Aumentare l’intensità della battaglia in mezzo al campo, come detto, servirà ad innescare nel modo migliore anche le pericolosissime trequarti azzurre. La scelta di schierare di nuovo Rigoni dal primo minuto è probabilmente legata proprio alla volontà di sfruttare gli spazi che il Sudafrica potrebbe lasciare, giocando con un doppio play che toglierà riferimenti alla difesa e permetterà alle Azzurre di avere molte più opzioni di gioco. L’Italia infatti non deve “stare” alle regole del Sudafrica, che proverà a rendere il match quanto più fisico e combattuto possibile, ma deve portarlo sui propri binari costringendo le Springbok Women a muoversi lungo il campo in fase difensiva e ad inseguire le continue accelerazioni delle trequarti azzurre. Far arrivare dei palloni di qualità a Muzzo e D’Incà e permettere a Ostuni Minuzzi di avere lo spazio per accelerare potrebbe mettere in seria difficoltà il Sudafrica, che dall’altra parte cercherà sicuramente di imporsi fisicamente per evitare che le Azzurre alzino i giri del motore. RWC 2025: le formazioni di Italia-Sudafrica Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (C), 7 Beatrice Veronese, 6 Francesca Sgorbini, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Valeria Fedrighi, 20 Alissa Ranuccini, 21 Alia Bitonci, 22 Sara Mannini, 23 Francesca Granzotto Sudafrica: 15 Nadine Roos, 14 Byrhandré Dolf, 13 Zintle Mpupha, 12 Chumisa Qawe, 11 Ayanda Malinga, 10 Libbie Janse van Rensburg, 9 Unam Tose, 8 Aseza Hele, 7 Sinazo Mcatshulwa, 6 Sizophila Solontsi, 5 Danelle Lochner, 4 Nolusindiso Booi (C), 3 Babalwa Latsha, 2 Lindelwa Gwala, 1 Sanelisiwe Charlie A disposizione: 16 Micke Gunter, 17 Yonela Ngxingolo, 18 Nombuyekezo Mdliki, 19 Vainah Ubisi, 20 Lerato Makua, 21 Catha Jacobs, 22 Eloise Webb, 23 Aphiwe Ngwevu
Italia Femminile | 30/08/2025
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