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GIALLO DOZZA BOLOGNA R. E LA DROLA R. SI AFFRONTANO NEL CAMPO SPORTIVO DEL CARCERE DI BOLOGNA

  Il 24 novembre a Bologna si compie una tappa importante per lo sport in carcere: protagonista il gioco del rugby Con una iniziativa promossa dai Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nonché dell’Emilia-Romagna e Marche e dai relativi istituti penitenziari, sul campo del carcere La Dozza di Bologna, alle 14,30 del 24 novembre la Giallo Dozza Bologna Rugby ospita per una partita amichevole La Drola rugby del carcere Lorusso e Cutugno di Torino. La partita che vede fronteggiarsi le due squadre che partecipano al campionato C1 nelle rispettive regioni, è la prima che può disputarsi in trasferta ed ha il significato di un riconoscimento ai risultati delle attività sportive e di recupero sociale ottenuti a Torino da Ovale oltre le sbarre onlus dal 2010 e a Bologna da Giallo Dozza dal 2013, attraverso l’introduzione del gioco del rugby in carcere. Il progetto è appoggiato anche dalla Federazione Italiana Rugby che con il Progetto Carceri FIR vede tre Club direttamente collegati a Case Circondariali partecipare al Campionato Italiano di Serie C e numerose altre Società impegnate a diffondere il gioco e il modo di essere tipico della palla ovale in numerose case circondariali ed istituti di pena minorili di tutta Italia.  La partita si inserisce inoltre nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione promosse in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” che si svolge il 25 novembre. Proprio sui campi da rugby così come negli Istituti penitenziari del territorio nazionale da alcuni anni viene osservato infatti un minuto di silenzio in tale giornata che è diventata occasione di iniziative di sensibilizzazione e discussione sul tema nelle le carceri italiane.   Giallo Dozza Bologna Rugby Tornare in campo: il rugby nella Casa Circondariale della Dozza di Bologna Il Progetto “Tornare in Campo” è finalizzato all’insegnamento del rugby all’interno del carcere della Dozza di Bologna, e al recupero fisico, sociale ed educativo di detenuti e giovani disagiati. Nato da un'iniziativa di Rugby Bologna 1928 prosegue con la presidenza di. Stefano Cavallini, il progetto coinvolge 40 detenuti e ha reso possibile la formazione della squadra “Giallo Dozza” che, nella stagione sportiva 2016-2017, disputa il Campionato nazionale di Serie C. Gli incontri sono tutti disputati all’interno della struttura penitenziaria. Sono previsti allenamenti quotidiani comprendenti attività fisica atletica, tecnica di base e specifica, attività didattica necessaria all’apprendimento dello sviluppo generale del gioco del rugby e all’interpretazione chiara del regolamento, nonché la comprensione dei valori del rugby. Il Progetto – sostenuto da Emil Banca, Macron e Illumia – è finalizzato alla progressiva interiorizzazione di valori quali l’osservanza delle regole, la lealtà, la solidarietà, il sostegno reciproco ai compagni, il rispetto dell’avversario. Uno spirito aggregativo e solidaristico per affrontare in maniera costruttiva le sfide sul campo e nella vita. I detenuti sottoscriveranno un codice etico comportamentale che prevede specifici meccanismi sanzionatori in casi di violazione, fino all’esclusione dalla squadra. Ovale oltre le sbarre Onlus Ovale oltre le sbarre Onlus nasce nel 2010 con l’obiettivo di perseguire – attraverso il gioco del rugby – il recupero fisico, sociale ed educativo di detenuti e giovani disagiati. Presieduta dall’ex rugbista azzurro Walter Rista, riunisce al suo interno sportivi, professionisti e imprenditori convinti che la diffusione dei valori etici del rugby presso le strutture carcerarie e le periferie metropolitane ad alto rischio devianza (opportunamente inseriti e valorizzati all’interno di specifici programmi di recupero e prevenzione) possa configurarsi quale elemento di rinforzo di percorsi finalizzati al reinserimento sociale dei detenuti e al contenimento del disagio giovanile.  Associazione Sportiva La Drola Rugby La Drola (in dialetto piemontese drola significa “cosa strana”, “cosa buffa”) è la squadra di rugby del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, nata dalla collaborazione tra la direzione della struttura e i soci dell’Associazione Ovale oltre le sbarre Onlus. E’ stata costituita nel maggio 2011 sulla base di uno Statuto regolamentare, conforme ai regolamenti FIR.  E’ formata da circa 30 detenuti  di molteplici etnie e dalla stagione 2011 – 2012 milita nel Campionato Regionale Piemontese di serie C. Nella stagione 2015/2016 si è classificata seconda.    

Impegno Sociale | 21/11/2016

“IL RUGBY OLTRE LE SBARRE” A TARANTO

  Taranto - Se il rugby è scuola di vita, qualsiasi scenario può essere adatto a rappresentarne i valori e la sua valenza ricreativa e al contempo formativa. È anche per questo che il Presidente del Club Amatori Taranto Rugby, congiuntamente a Grazio Menga, Presidente del Comitato Regionale Pugliese Federazione Rugby, hanno dato vita al progetto di integrazione e recupero “Il rugby oltre le sbarre”, all’interno della Casa Circondariale di Taranto. A partire dall’ultima settimana di maggio, infatti, ogni martedì per cinque settimane, un gruppo di diciotto detenuti parteciperà a lezioni teoriche e pratiche sul gioco del rugby, assieme allo staff tecnico dell’Amatori Taranto. (altro…)

Impegno Sociale | 01/06/2016

CARLO DAMASCO, SABATO ULTIMA DIREZIONE DI GARA AL CARCERE DI TORINO

L’INTERNAZIONALE PARTENOPEO CHIUDE LA CARRIERA DIRIGENDO I DETENUTI DE LA DROLA CONTRO L’ACQUI TERME    Si concluderà sabato 30 Aprile  la carriera di Carlo Damasco - primo arbitro italiano professionista, con alle spalle una lunga carriera internazionale - che per l’ultima partita è stato designato a dirigere il match tra La Drola e L’Acqui Terme (Serie C, girone piemontese) che avrà luogo presso la casa circondariale di Torino. Dopo 14 anni sulla scena europea, con all’attivo due Rugby World Cup e la Finale di Shield europeo del 2005, un gran numero di test-match come TMO e quattro direzioni di gara nella finale di Eccellenza, Carlo Damasco esprime il proprio entusiasmo nell’aver scelto di portare a termine il proprio percorso professionale scendendo in campo a fianco di un progetto che va ben oltre la semplice attività sportiva.  “Ho scelto di concludere la mia carriera arbitrando in un carcere – commenta Carlo Damasco, che lo scorso 12 Marzo era già stato direttore di gara nella casa circondariale “Dozza” a Bologna – per ripetere un’esperienza che mi ha regalato le stesse emozioni vissute dirigendo le finali dei campionati maggiori”. La Drola, squadra iscritta al Campionato Regionale Serie C, è composta da soli detenuti grazie, al progetto dell’associazione “Ovale oltre le sbarre”. La Onlus fondata nel 2010, si pone l’obiettivo di perseguire – attraverso il gioco del rugby – il recupero fisico, sociale ed educativo di detenuti e giovani disagiati. Presieduta dall’ex rugbista azzurro Walter Rista, riunisce al suo interno sportivi e professionisti che, attraverso la promozione dei valori del rugby, presso le strutture carcerarie e le periferie metropolitane ad alto rischio devianza, intendono rinforzare i percorsi finalizzati al reinserimento sociale dei detenuti e al contenimento del disagio giovanile. “La particolarità della partita disputata a Bologna è stata vedere sugli spalti ed, a seguire nel terzo tempo, i parenti dei detenuti che - grazie ad un’apposita autorizzazione - hanno avuto modo di assistere all’incontro e spero, che questo, possa ripetersi anche per il match di sabato. In quest’occasione, così come nella precedente – continua Damasco - regalerò, al capitano del La Drola, una mia maglia indossata durante uno dei test-match internazionali”. “Il rugby mi ha dato tanto, prosegue Damasco, vorrei quindi concludere la mia carriera sul campo restituendo a questo sport quanto ricevuto in questi anni”.  

Impegno Sociale | 27/04/2016

UN MINUTO DI SILENZIO CON I DETENUTI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

    In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 2015 si celebra il minuto di silenzio in tutte le carceri d’Italia e sui campi di rugby. Il 21 novembre a Torino nel carcere Lorusso e Cutugno     Il programma di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne “Zonta says no” per il quarto anno consecutivo coinvolge i detenuti, partendo dal carcere Lorusso e Cutugno di Torino e dalla squadra La Drola Rugby, che giocherà la partita di campionato del 21 novembre esibendo l’appello: Giù le mani dalle donne. Fin dal 2012 i club Zonta, prima dell’area 3 del Distretto 30,  poi dell’Inteclub Zonta Italia, ed il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte e Valle d’Aosta con l’Associazione Ovale oltre le sbarre onlus,  sono stati promotori dell’iniziativa che propone momenti di riflessione all’interno delle strutture detentive per aumentare l’attenzione verso un fenomeno sempre più preoccupante che deve essere superato con il contributo di tutti. Quest’anno, l’ Amministrazione Penitenziaria Nazionale, per la giornata del 25 novembre, ha esteso l’invito ad osservare un minuto di silenzio, simbolica attenzione per la lotta alla violenza sulle donne, oltre che a tutti gli Istituti penitenziari della Repubblica, anche alle scuole di formazione del corpo di Polizia penitenziaria e al gruppo sportivo Fiamme Azzurre. La Federazione Italiana Rugby che fin dall’inizio ha appoggiato l’iniziativa, conferma la propria attenzione ad un tema sensibile coinvolgendo tutti i giocatori di tutti i campionati che, in contemporanea con La Drola rugby e le altre squadre di rugby dei penitenziari italiani la Giallo Dozza di Bologna  e i Bisonti di Frosinone, osserveranno la stessa cerimonia del silenzio nelle giornate del 21 e 22 novembre. L’avvocato Nadia Garis, responsabile del service ‘ Un minuto di silenzio contro la violenza sulle donneì, nel contesto della campagna “Zonta says no” promossa da Zonta International, l’organizzazione mondiale che ha come obiettivo il miglioramento della condizione femminile nel mondo, osserva “Il fatto che il nostro progetto continui ad essere accolto ed ampliato dimostra come la scelta di coinvolgere direttamente il modo maschile sia opportuna per far progredire la consapevolezza che la violenza contro le donne non è un problema solo delle donne.”  “Nel contatto quotidiano con i detenuti con i quali svolgiamo attività di riabilitazione attraverso il gioco del rugby – spiega il Presidente di Ovale oltre le sbarre Walter Rista – abbiamo verificato che i giocatori de La Drola, dopo quattro anni che partecipano, considerano l’iniziativa Un minuto di silenzio contro la violenza sulle donne un momento importante di ripensamento di valori da proporre a tutti gli uomini dentro e fuori dal carcere”. Della stessa campagna fa parte anche il libro “Giù la mani dalle donne - Voci dal carcere” che raccoglie le testimonianze di più di 100 detenuti delle carceri piemontesi che hanno voluto esprimere le loro riflessioni per far fronte ad un fenomeno di violenza dal quale essi stessi prendono le distanze. Voluto dal Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte e Valle d’Aosta, e realizzato da Ovale oltre le sbarre Onlus e dai clubs  Zonta dell’Area 3 del Distretto 30, il libro, che è stato stampato nella tipografia del carcere di Ivrea,  è disponibile  presso MARTE  Jail concept store in Via delle Orfane 24/d a Torino.  

Impegno Sociale | 17/11/2015

DAL 28 GENNAIO IN LIBRERIA “PER LA LIBERTA’, IL RUGBY OLTRE LE SBARRE”

Roma - Il 28 gennaio 2015 è in arrivo in tutte le librerie "Per la libertà. Il rugby oltre le sbarre", il nuovo libro di Antonio Falda, un viaggio fra le gli istituti detentivi italiani alla scoperta di uno sport, il rugby, che tramite il “Progetto Carceri” sviluppato e sostenuto dalla FIR si fa strumento sociale e occasione di recupero.  Otto istituti di detenzione italiani, un viaggio attraverso le attività rugbistiche attualmente esistenti in Italia. Una ricerca appassionante su come la pratica sportiva incida nell'animo delle persone. Storie di detenuti che nel rugby cercano il riscatto personale, di operatori che impegnano il proprio tempo libero per andare a insegnare il rugby in carcere. Di uomini della Polizia che queste attività le hanno volute, permesse, promosse. (altro…)

Impegno Sociale | 22/01/2015

UN MINUTO DI SILENZIO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE IL 6 E 7 DICEMBRE

La campagna “Zonta says no” prosegue in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 2014: un minuto di silenzio in tutte le carceri d’Italia, sui campi di rugby e un libro di testimonianze scritto  dai detenuti.  Per il terzo anno consecutivo i club Zonta d’Italia e il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte e Valle d’Aosta con l’Associazione Ovale oltre le sbarre onlus, la squadra di rugby del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino e la Federazione Italiana Rugby che conferma la propria attenzione ad un tema sensibile e d’attualità nell’ambito delle proprie strategie di responsabilità sociale, continuano insieme il programma di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, all’interno di tutti gli Istituti penitenziari d’Italia è stato osservato il minuto di silenzio, come momento introduttivo delle iniziative adottate per aumentare l’attenzione verso un fenomeno sempre più preoccupante che deve essere superato con il contributo di tutti, uomini e donne. Questa iniziativa, organizzata dall’Interclub Zonta Italia e dall’Associazione Ovale oltre le sbarre onlus, già nel 2013 era stata promossa dal Provveditorato regionale del Piemonte e Valle d’Aosta nelle carceri del territorio, e per il 2014 ha rinnovato il proprio sostegno all’iniziativa e si è anche fatto promotore presso il Dipartimento di Roma della proposta per estenderlo a tutti gli Istituti Penitenziari della Repubblica. La stessa cerimonia del silenzio, simbolo del rispetto e dell’attenzione verso le donne, in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby sarà osservata anche su tutti i campi di rugby di ogni ordine e grado nelle giornate di campionato del 6 e 7 dicembre. La campagna “Zonta says no” promossa da Zonta International, l’organizzazione mondiale che ha come obiettivo il miglioramento della condizione femminile nel mondo, ha voluto coinvolgere con una presa di posizione forte il modo maschile per ribadire che la violenza contro le donne non è un problema solo delle donne. Uno dei momenti simbolo della campagna sarà la partita che verrà disputata da La Drola Rugby con la squadra del Rugby Saluzzo nel penitenziario Lorusso e Cutugno di Torino, dove il 6 dicembre, la partita di campionato C regionale sarà giocata indossando pettorine con lo slogan “Giù le mani dalle donne”. “La partecipazione della squadra del carcere alla campagna contro la violenza sulle donne” – spiega il Presidente Walter Rista – è un punto fermo dell’attività de La Drola e i giocatori/detenuti, dopo tre anni che partecipano all’iniziativa, pensano che questo sia un momento importante e significativo con il quale possono contribuire ad una causa verso la quale hanno sviluppato una grande attenzione.” Particolarmente significativa anche l’estensione dell’iniziativa alle altre squadre di rugby dei penitenziari italiani: la Giallo Dozza di Bologna  ed i Bisonti di Frosinone. Della stessa campagna fa parte anche il libro “Giù la mani dalle donne - Voci dal carcere” che raccoglie le testimonianze di più di 100 detenuti delle carceri piemontesi che hanno voluto esprimere le loro riflessioni per far fronte ad un fenomeno di violenza dal quale essi stessi prendono le distanze. Voluto dal Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte e Valle d’Aosta, e realizzato da Ovale oltre le sbarre Onlus e dall’interclub Zonta Italia, il libro, che è stato stampato nella tipografia del carcere di Ivrea, è anche un esempio di quelle attività riabilitative volte a incentivare nei detenuti una riflessione culturale non disgiunta dal proprio vissuto e dall’elaborazione dell’esperienza.

Impegno Sociale | 03/12/2014

RUGBY E CARCERE: IN PIEMONTE SEMPRE PIU’ ISTITUTI “APRONO” ALLA PALLA OVALE

Con l’obiettivo di aiutare i detenuti a recuperare ruolo sociale e dignità personale, l’Associazione Ovale oltre le sbarre, la Federazione Italiana Rugby, il Comitato Regionale Piemontese FIR e il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Piemonte hanno firmato un Protocollo d’intesa per favorire l’avvio di progetti d’insegnamento del gioco del rugby presso gli Istituti penitenziari del territorio regionale del Piemonte e della Valle d’Aosta, sperimentando un modello di riferimento replicabile in Italia e all’estero. (altro…)

Impegno Sociale | 13/06/2013