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BRUNEL DELUSO DOPO LA SCONFITTA: “DIFFICILE SALVARE QUALCOSA”

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BrunelpreIng2013Roma – Delusione. Questa l’espressione, quasi palpabile, che si legge chiaramente sui volti di Jacques Brunel e Sergio Parisse in sala stampa mentre rispondono alle domande dei giornalisti.

La consapevolezza è quella di aver chiuso il 6 Nazioni 2014 nel peggiore dei modi, mettendo a nudo le difficoltà di una Nazionale che sembra essere in fase involutiva.

“Sarà difficile salvare qualcosa di questo Torneo – ha esordito il CT azzurro – abbiamo iniziato bene e finito nel peggiore dei modi. Non riesco a trarre nulla di positivo da questo ultimo match, anzi, da quel che ho visto oggi posso dire che siamo indietro rispetto ai programmi che avevamo prefissato per il livello che volevamo raggiungere. Oggi abbiamo giocato abbastanza bene per 20-25 minuti, poi c’è stato un calo fisico dal quale non ci siamo più ripresi e che ha permesso agli inglesi di prendere le redini del match, senza più lasciarle”.

“La sconfitta di oggi – ha detto il CT della Nazionale – è un mix di varie cause. Ora è arrivato il momento di guardarsi tutti quanti in faccia, staff e giocatori, per capire dove vogliamo arrivare e, soprattutto, in che modo, visto che tra poco più di un anno ci sarà la Coppa del Mondo”.

Laconico anche il capitano azzurro, Sergio Parisse, che così risponde a chi gli chiede se il problema principale della sconfitta di oggi sia stata la prestazione non esaltante della squadra in mischia chiusa: “Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari con gli inglesi, ma nella seconda frazione di gioco siamo calati molto. È stato uno dei settori in cui abbiamo sofferto di più e voglio subito dire che di alibi per assenze o per il giallo subito nel secondo tempo non voglio parlarne. Quello della mischia chiusa non è stato l’unico problema di oggi”.

In chiusura di conferenza stampa, il manager Luigi Troiani riferisce delle condizioni di Paul Derbyshire, ripresosi dopo il trauma subito in campo, e di Michele Rizzo, la cui distorsione al ginocchio non desta particolari preoccupazioni.