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Il progetto SAME chiude in meta: una giornata di rugby e inclusione a Sapienza Sport

Domenica 14 dicembre 2025 gli impianti di Sapienza Sport, in viale di Tor di Quinto a Roma, sede del Club Primavera Rugby, hanno ospitato la giornata finale del Progetto europeo SAME – Sports Activities for Mental Enhancement, azione preparatoria del programma ERASMUS+ Sport, coordinata da ECOS in collaborazione con Programma Integra – Federazione Rugby – Next Salute e Servizi, nata con l'obiettivo di favorire l’integrazione di giovani rifugiati di guerra attraverso attività sportive. Durante l'evento di domenica minori e famiglie dei Centri SAI di Roma e dei programmi di Sport Senza Frontiere, associazione che si occupa di progetti di inclusione sociale attraverso lo sport, hanno potuto vivere una giornata di rugby e di sport. L’iniziativa è stata realizzata grazie all'intesa tra FIR, il Social partner Sport Senza Frontiere, con cui la Federazione è in partnership dal 2022, e il Club Primavera Rugby, che ha messo a disposizione uno dei suoi campi da rugby e due tecnici che hanno fatto giocare e divertire tutti i/le presenti. In campo sono scesi 55 minori, e 38 genitori presenti a bordo campo, ma anche in alcuni giochi di rugby con i figli e le figlie. Presente anche un gruppo di 15 giovani adulti richiedenti asilo del centro SAI “Roma Libera”, accompagnati dai loro educatori, che hanno giocato con dedizione e passione. Minori, giovani e famiglie provenienti da contesti e Paesi diversi, tra cui Afghanistan, Burkina Faso, Camerun, Egitto, Eritrea, Mali, Somalia, Sudan, Ucraina e area curda, sono stati guidati dai tecnici del rugby in esercizi, giochi con la palla ovale e mini-partite. Inoltre, grazie agli istruttori di Sport Senza Frontiere minori e giovani hanno potuto cimentarsi anche in altri sport, dal calcio alla pallavolo. La giornata è stata pensata per permettere a tutti i partecipanti di vivere un vero e proprio allenamento di rugby: riscaldamento, attività a stazioni, partite finali e un momento conclusivo condiviso. L’obiettivo era offrire a chi si trova in percorsi di vita complessi la possibilità di vivere un giornata di serenità, sentendosi parte di una squadra e vivendo i valori del rugby e dello sport. Il tutto condito con il classico Terzo Tempo del Rugby durante il quale chi ha condiviso il campo da gioco si ritrova al termine delle attività per mangiare e stare insieme. Per FIR e per i Partner coinvolti questa giornata ha rappresentato la sintesi degli obiettivi promossi nel progetto SAME: un’esperienza reale di squadra, incontro e inclusione. La fine di un progetto che guarda al futuro e che mira a coinvolgere nel mondo del rugby tutti e tutte coloro che provenendo da situazioni difficili cercano un posto da chiamare casa: la conferma che il campo da rugby può essere, ogni giorno, un luogo dove sentirsi accolti e compresi.

Bandi Europei e Nazionali | 19/12/2025

Roma, il 14 dicembre il finale del Progetto SAME con una giornata di rugby e inclusione

La Federazione Italiana Rugby, in collaborazione con il social partner Sport Senza Frontiere, organizza domenica 14 dicembre 2025 una giornata di festa e condivisione all’Impianto Tor di Quinto – Sapienza Sport di Roma, per celebrare l’evento conclusivo del progetto europeo SAME – Sports Activities for Mental Enhancement, di cui è partner. Al centro della giornata ci sarà il rugby come strumento di inclusione, benessere e crescita personale, con attività pensate in particolare per i minori e le famiglie dei Centri SAI di Roma e per le bambine ed i bambini coinvolti nei programmi educativi e sportivi di Sport Senza Frontiere, associazione che si occupa di progetti di inclusione sociale attraverso lo sport. Durante la giornata i partecipanti potranno cimentarsi anche in altre attività sportive a cura degli educatori di Sport Senza Frontiere, come il pugilato e la pallavolo. La mattinata sarà dedicata ad attività in campo e dei tecnici FIR, con una rappreentanza della Società Primavera Rugby Roma, con proposte ludico-motorie e introduzione al rugby strutturate per fasce d’età, in un contesto sicuro, accompagnato e accogliente. L’obiettivo è offrire a bambine, bambini e famiglie un’esperienza di rugby, gioco e relazione. Nel corso della giornata è previsto anche un momento di saluti e interventi da parte dei referenti delle realtà promotrici, per condividere il senso del lavoro svolto e ringraziare educatori, operatori e famiglie che hanno reso possibile questo percorso. A rendere ancora più simbolico l’evento sarà l’impresa di un giovane atleta ucraino, che a partire dalle ore 8:00 correrà 100 km all’interno dell’impianto: una sfida di resistenza e determinazione che richiama i temi della resilienza, della forza interiore e della capacità dello sport di accompagnare i percorsi di vita anche nei momenti più complessi. La parte conviviale, con pranzo condiviso e un momento finale di festa, permetterà a tutti i partecipanti – famiglie, ragazzi, educatori, tecnici e volontari – di ritrovarsi fuori dal campo, rafforzando quel senso di comunità che il progetto SAME ha cercato di costruire e consolidare attraverso il rugby. Con questo appuntamento, FIR conferma il proprio impegno nel promuovere il rugby come veicolo di inclusione sociale e di benessere psicosociale, valorizzando pluriennale la collaborazione con Sport Senza Frontiere e con tutti i partner coinvolti nel progetto SAME e mettendo al centro, ancora una volta, le persone e le loro storie.

Bandi Europei e Nazionali | 11/12/2025

La FIR al Convegno conclusivo del Progetto Europeo UPPER: accessibilità e inclusione al centro della Settimana Europea della Mobilità

La Federazione Italiana Rugby ha partecipato al convegno conclusivo del Progetto Europeo UPPER, tenutosi venerdì 19 settembre presso l’Università Roma Tre, nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità 2025.L’incontro, aperto dall’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè, ha riunito istituzioni, università e organizzazioni del territorio per condividere esperienze e buone pratiche in tema di mobilità sostenibile, accessibile e inclusiva. A rappresentare la Federazione è stata Simona Gherardo, referente FIR per l’accoglienza delle persone con disabilità, che ha illustrato le iniziative realizzate durante il Guinness Sei Nazioni 2025, nell’ambito della collaborazione con il Comune di Roma e del programma #RomaGiocaSostenibile.Nel suo intervento, Simona Gherardo ha evidenziato l’impegno della FIR nel rendere i grandi eventi sportivi più accessibili e inclusivi, con soluzioni concrete che integrano sport e responsabilità sociale. In particolare, in occasione delle gare interne del Sei Nazioni 2025, la Federazione ha attivato diverse iniziative per favorire la fruizione dell’evento da parte dei tifosi diversamente abili. In collaborazione con Protezione Civile Arvalia, è stato organizzato un servizio di trasporto dedicato per raggiungere lo stadio, e all’interno del perimetro del Villaggio del Foro Italico sono state messe a disposizione tre golf car elettriche, a chiamata, per spostarsi agevolmente tra i vari settori. Il servizio era disponibile nei tre punti di pick-up, consentendo così a chi ha ridotta mobilità di avvicinarsi senza difficoltà alle aree dell’impianto.All’interno dello stadio, la Federazione ha inoltre ottimizzato percorsi, segnaletica e fruibilità delle tribune, offrendo un’accoglienza dedicata e servizi di assistenza personalizzati.Queste azioni hanno garantito a tutti i tifosi la possibilità di seguire l’evento con la stessa qualità di esperienza, a prescindere dalle capacità motorie. In occasione del Torneo, la Federazione ha poi promosso un piano di mobilità sostenibile per facilitare gli spostamenti verso lo Stadio Olimpico, grazie alla collaborazione con ATAC, MyCicero, Moovit e MooneyGo.Tra le azioni più significative, l’attivazione di un servizio di navette dedicate tra la Stazione Termini e lo Stadio Olimpico, operative ogni 30 minuti dal mattino fino al termine della partita, con tariffe agevolate per i tifosi e corse accessibili anche a persone con mobilità ridotta.La partnership con ATAC ha permesso di potenziare i collegamenti pubblici nei giorni di gara, assicurando la presenza di mezzi dotati di rampe, segnalazioni acustiche e visive, e spazi riservati.All’interno dell’impianto, la FIR ha inoltre migliorato i servizi di accoglienza e assistenza dedicata alle persone con disabilità, ottimizzando percorsi, segnaletica e fruibilità delle tribune. Tutti i dettagli sul sistema di accesso per persone con disabilità sono disponibili alla pagina dedicata: Accesso diversamente abili. Nel corso del Sei Nazioni 25, la collaborazione con Roma Servizi per la Mobilità ha consentito di promuovere l’utilizzo di mezzi condivisi e a basso impatto ambientale come bici elettriche, monopattini e car sharing nell’ambito del programma #RomaGiocaSostenibile, di cui FIR è partner attivo. Tra gli interventi del convegno, oltre a quello di Simona Gherardo, si sono susseguiti Anna Donati, Amministratrice Delegata di Roma Servizi per la Mobilità, che ha ripercorso dieci anni di #RomaGiocaSostenibile; Francesco Iacorossi di Eurocities, che ha approfondito i concetti di Mobility as a Right e Transport Poverty; e Marco Petrelli dell’Università Roma Tre, che ha presentato ricerche e proposte per una mobilità urbana più accessibile e giusta. La partecipazione della Federazione Italiana Rugby al convegno UPPER ha confermato il ruolo dello sport, e del rugby in particolare, come motore di inclusione e innovazione sociale, capace di contribuire concretamente a una mobilità più equa, sostenibile e condivisa.

Bandi Europei e Nazionali | 15/10/2025

Un’estate con il progetto Europeo SAME

Il racconto di tre allenatori di rugby Quest’estate abbiamo avuto il privilegio di vivere un’esperienza speciale con i bambini del Progetto SAME, grazie alla collaborazione con i campi estivi organizzati da Sport Senza Frontiere presso il Circolo “Le Muse” di Roma. Il Progetto Europeo SAME, promosso dall’associazione ECOS – European Culture and Sport Organization, in collaborazione con Programma Integra – Federazione Rugby – Next Salute e Servizi, nasce con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale di minori con background migratorio attraverso lo sport, e in particolare attraverso il rugby, con i suoi valori di squadra, rispetto reciproco e solidarietà. Da giugno ai primi di agosto, tre volte a settimana, come allenatori (Luigi, Damiano e Achraf) assegnati dalla FIR al progetto abbiamo portato il rugby dentro il campo estivo, incontrando bambini e ragazzi dai 4 ai 16 anni provenienti da contesti molto diversi. Ogni settimana ci trovavamo davanti a un gruppo nuovo: volti e storie che cambiavano continuamente, costringendoci a ricominciare da capo ogni volta, a spiegare le regole, a trasmettere i fondamentali del gioco e, soprattutto, ad accendere la scintilla della curiosità. La ricchezza di questa esperienza è stata proprio nella diversità: 151 bambini di 29 diverse nazionalità, molti dei quali con background migratorio, provenienti dai Centri SAI. Sudamericani, africani, asiatici, ucraini e palestinesi: ciascuno con la propria lingua e cultura, ma tutti capaci di ritrovarsi insieme in campo. La palla ovale è diventata il loro linguaggio comune, un ponte immediato che ha permesso di giocare, ridere e imparare senza barriere. In totale, nelle otto settimane, il Progetto Europeo SAME ha garantito 370 settimane di centro estivo donate gratuitamente a minori fragili, con oltre 700 ore di sport. Numeri che raccontano l’impatto reale e concreto di questa iniziativa: non solo attività sportiva, ma un’occasione di crescita, socializzazione e integrazione per decine di ragazzi e ragazze. Certo, non è stato sempre facile: il ricambio continuo dei bambini non ci ha permesso di seguire un percorso lungo, di vedere i progressi di un gruppo stabile. Ogni volta che iniziavamo a costruire un legame, arrivava già il momento dei saluti. Ma ciò che resta sono le espressioni di stupore e di gioia, i sorrisi che spuntavano dopo i primi passaggi, l’entusiasmo contagioso che trasformava timidezze e diffidenze in gioco condiviso. Il nostro scopo era trasmettere almeno un po’ della nostra passione: non sappiamo se tra quei volti ci sia un futuro giocatore o una futura giocatrice, se qualcuno continuerà a coltivare questa strada, ma sappiamo che, anche solo per qualche ora, quei bambini hanno potuto correre, divertirsi e sentirsi parte di una squadra, scoprendo la bellezza di uno sport che insegna a cadere e rialzarsi insieme. Un sentito ringraziamento va a tutte le persone e realtà che hanno reso possibile questa esperienza: a Daniela De Angelis della FIR, che per prima ci ha spronati e sostenuti, a Valeria Ciocchetti di Sport Senza Frontiere, che ha accompagnato sul campo l’organizzazione del centro estivo, e naturalmente all’associazione ECOS, che ha promosso e reso concreta questa opportunità. Grazie anche a educatori, volontari e tecnici delle altre discipline che hanno condiviso con noi questa estate di sport e inclusione. Quello che resta è l’immagine di un’estate piena di volti diversi, uniti per qualche ora sotto il segno del rugby. Ed è forse questo il risultato più grande del Progetto SAME: dimostrare che lo sport, se vissuto con passione e spirito di apertura, può diventare un vero strumento di incontro e integrazione. Firmato Luigi Scorrano, Damiano D'Aleo e Achraf Hliwa

Bandi Europei e Nazionali | 16/09/2025

Progetto Europeo SAME: in arrivo il Workshop ‘’ Sport e Inclusione: strumenti e approcci per il benessere psicosociale dei giovani rifugiati’’

Nell’ambito del Progetto Erasmus+ Sport SAME – Sports Activities for Mental Enhancement’ di cui FIR è partner, il 23 luglio 2025 dalle ore 16:00 alle ore 18:00 avrà luogo online su Microsoft Teams un workshop gratuito, destinato a Tecnici sportivi (allenatori, coach, istruttori), operatori sociali e club, dedicato all’uso dello sport come strumento per il benessere mentale e l’inclusione sociale dei giovani rifugiati. I formatori del workshop saranno Santo Rullo, Psichiatra ideatore di Crazy for Football, la nazionale italiana di calcio a 5 per persone con disturbi psichiatrici; Enrico Savoca Psicologo e Psicoterapeuta con esperienze pregresse in diversi contesti aventi come target gli adolescenti (casa famiglia, comunità, scuola); Antonio Ardolino educatore di strada e operatore sociale con esperienza in progetti sulla dispersione scolastica e i circuiti penali minorili; Ibrahim Kanj, educatore professionale e mediatore culturale, specializzato nell’accompagnamento di minori italiani e MSNA in contesti residenziali e di accoglienza. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. La partecipazione è gratuita, ma è necessario registrarsi compilando il seguente modulo:https://forms.gle/EJEndKhCCB5AZ5Hw5

Bandi Europei e Nazionali | 10/07/2025

Rugby oltre le sbarre: una domenica di libertà, sport e rispetto

Dalla C.C. "Le Sughere" - Livorno UNA GIORNATA PARTICOLARE Non servono troppe parole per commentare quello che è successo sabato 5 aprile a Livorno, campo dei Lions Amaranto, per il Campionato Toscano Old: si sono incontrate le formazioni dei Rinocerotti Livorno e gli Allupins di Prato.Una partita particolare perché i livornesi sono i tutor della squadra del carcere delle Sughere: le “Pecore Nere” (anche loro fanno parte del Campionato Old); dall'altra parte, i pratesi sono i tutor della squadra del carcere di San Gimignano, gli “Haka”, entrambe inserite nel progetto FIR “Rugby oltre le sbarre”. Ieri, tre “ragazzi” degli Haka hanno ricevuto dal Giudice di Sorveglianza il permesso di partecipare alla partita. E allora Vincenzo, Roberto e Gino, con l'auto di Leonardo, sono arrivati a Livorno, dove si sono messi la maglia degli Allupins, giocando una partita tirata fino all'ultimo minuto.Poi, grande “terzo tempo” e ritorno a Ranza, con l'augurio che sia la prima volta di molte. Una domenica particolare, alla cui riuscita hanno partecipato molte persone, alle quali, come Amatori Rugby Toscana, società responsabile dei due progetti, voglio fare un ringraziamento:all'inossidabile Maurizio Berti, allo staff della direzione della Casa Circondariale di San Gimignano, al Giudice di Sorveglianza, all'Ufficio Responsabilità Sociale della FIR, al Comitato Regionale Toscano, a Leonardo Panci, Celso Biscardi, Antonino Ruggieri e Leonardo Abrusci, i “ragazzi” degli Allupins che allenano a San Gimignano, e al sempre presente arbitro Castagnoli. Un ringraziamento particolare a tutte le squadre e a tutti i giocatori del Campionato Toscano Old che, con la loro presenza, permettono la riuscita del progetto.

Impegno Sociale | 07/04/2025

Un Sei Nazioni 2025 all’insegna dello spirito del rugby

Durante le tre partite del Guinness Sei Nazioni 2025 disputate allo Stadio Olimpico di Roma contro Galles, Francia e Inghilterra, la Federazione Italiana Rugby ha confermato il proprio impegno per un evento sempre più sostenibile, inclusivo e accessibile. Tra le iniziative messe in campo, per il secondo anno spicca, all’interno del Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village, lo stand istituzione FIR- Mondo Ovale Responsabile, un punto di riferimento per tutti coloro che credono nel rugby come veicolo di valori sociali e ambientali. Quest’anno, lo stand ha registrato una grande affluenza, con circa 600 persone che hanno visitato l’area per immergersi nello spirito del rugby e scoprire i numerosi progetti di sostenibilità e di responsabilità sociale della FIR. La mostra fotografica allestita all’interno dello stand ha raccontato attraverso immagini e testimonianze l’impegno del rugby nelle carceri, il rugby integrato, il progetto Rugby e Migranti e molte altre iniziative. Un vero viaggio attraverso le storie di atleti, club e comunità che utilizzano il rugby come strumento di inclusione e cambiamento. Un elemento particolarmente coinvolgente è stata la grande parete interattiva dove tifosi e visitatori hanno potuto lasciare il proprio pensiero su cosa rappresenta per loro il rugby. Tante frasi significative hanno riempito lo spazio, esprimendo la passione e l’importanza di questo sport nella vita delle persone. Molti si sono fermati per scattare foto ricordo davanti alla parete e alla mostra, contribuendo a rendere l’esperienza ancora più memorabile. All'interno dello stand, grande successo ha riscosso anche il Photo Booth, dove molti tifosi si sono divertiti a scattare foto, condividendo messaggi sociali e immortalando il loro legame con il rugby e i suoi valori. Per la prima partita contro il Galles, lo stand ha ospitato OPES, con un’iniziativa dedicata al reclutamento per il Servizio Civile Universale, il cui bando era in scadenza nei giorni successivi all'evento. Tra le altre cose, l’allestimento e la cura dello stand durante le tre partite sono stati garantiti proprio da alcuni dei volontari del Servizio Civile attualmente impegnati all'interno della FIR. Nelle successive due partite contro Francia e Inghilterra non è mancata la presenza dei dialogatori UNICEF, che hanno sensibilizzato il pubblico sulle emergenze umanitarie che colpiscono milioni di bambini nel mondo. La collaborazione tra FIR e UNICEF continua a rafforzarsi, con l’obiettivo di utilizzare il rugby come strumento di solidarietà e di sensibilizzazione su temi cruciali. L’evento ha anche visto il consolidamento di numerose iniziative legate alla sostenibilità, tra cui la collaborazione con Equoevento per il recupero delle eccedenze alimentari, il servizio di mobilità sostenibile con Atac e MooneyGo, la Quiet Room per bambini con disturbo dello spettro autistico e il nuovo sistema di audiodescrizione inclusiva per ciechi e ipovedenti. Il Sei Nazioni si conferma quindi non solo un appuntamento sportivo di alto livello, ma anche un’opportunità straordinaria per diffondere valori di inclusione, sostenibilità e responsabilità sociale. La FIR, con il supporto di partner e istituzioni, continua a lavorare affinché ogni edizione diventi un punto di riferimento per il rugby e per tutta la comunità sportiva.

FIR per il Sociale | 26/03/2025

Insieme contro lo spreco alimentare: FIR ed Equoevento trasformano il cibo in solidarietà

Nel corso delle tre partite del Sei Nazioni Maschile disputate allo Stadio Olimpico di Roma, appena concluse, la Federazione Italiana Rugby ha rinnovato il proprio impegno sociale attraverso la collaborazione ormai consolidata con Equoevento, organizzazione no-profit impegnata nella lotta allo spreco alimentare, nella riduzione dei rifiuti e della conseguenziale diminuzione delle emissioni di CO2 e nel sostegno agli enti caritatevoli, Partner Sociale del Sei Nazioni 2025. Grazie al protocollo d'intesa firmato a gennaio 2025, che vedrà FIR ed Equoevento impegnati per i prossimi 4 anni nella raccolta e ridistribuzione agli enti caritatevoli degli alimenti non consumati all'interno degli eventi FIR, quest’anno la raccolta delle eccedenze, che ormai da alcuni anni era concentrata nelle aree Hospitality, è stata estesa al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village, punto di incontro fondamentale per gli appassionati di rugby e per il pubblico presente all'evento. Durante le tre partite disputate allo Stadio Olimpico, Equoevento, attraverso il lavoro dei volontari e delle volontarie di Equoevento, supportati dai volontari di Servizio Civile FIR, ha potuto recuperare circa 1.690 porzioni di cibo, evitando che circa 254 kg di alimenti venissero gettati. I pasti raccolti sono stati donati alla mensa Vo.Re.Co. di Roma, permettendo di condividere le stesse pietanze offerte agli ospiti e ai tifosi anche alle persone in difficoltà. L'azione congiunta tra FIR ed Equoevento, volta anche a sensibilizzare il pubblico, attraverso le attività interno stadio organizzate, a combattere lo spreco alimentare, si inserisce in un più ampio quadro di iniziative sociali portate avanti dalla Federazione, e inserite nel contenitore ‘’Mondo Ovale Responsabile’’, con l'obiettivo di rendere gli eventi sportivi sempre più sostenibili e solidali. FIR insieme ad Equoevento contro lo spreco alimentare Raccolta delle volontarie di Equoevento delle eccedenze alimentari Aree Hospitality Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta delle volontarie di Equoevento delle eccedenze alimentari Aree Hospitality Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari e delle volontarie Euqoevento e FIR delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari di Euqoevento delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari e delle volontarie Euqoevento e FIR delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari e delle volontarie Euqoevento e FIR delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari e delle volontarie Euqoevento e FIR delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma Raccolta dei volontari di Euqoevento delle eccedenze alimentari al Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village Evento Sei Nazioni 2025, Stadio Olimpico, Roma

FIR per il Sociale | 20/03/2025

Un Sei Nazioni sempre più inclusivo con il servizio di audiodescrizione dedicato alle persone cieche, ipovedenti e pluridisabili visive

Con la conclusione del Sei Nazioni, la Federazione Italiana Rugby traccia un bilancio positivo del servizio di audiodescrizione, che ha reso il torneo più inclusivo per le tifose ed i tifosi ciechi, ipovedenti e pluridisabili visivi. Dopo l'esordio nella partita contro la Francia, il servizio è stato riproposto nella successiva sfida casalinga della Nazionale Italiana con l'Irlanda, registrando un crescente numero di accreditati e confermandosi un'iniziativa di grande valore.L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Connect Me Too, il sistema di audiodescrizione sviluppato da CMT Translations, che ha permesso ai tifosi di vivere le emozioni della partita in maniera immersiva. Basato su una connessione 4G o 5G, il servizio è stato fruibile sia dagli spalti dello stadio, con l'atmosfera unica del tifo dal vivo, sia da casa, tramite accessi riservati.Gli audiodescrittori specializzati hanno raccontato ogni dettaglio dell’evento: non solo l’azione di gioco, ma anche l’ambiente circostante, le reazioni del pubblico, i movimenti degli allenatori e persino i colori delle divise e le espressioni dei giocatori. L’obiettivo è stato creare un’esperienza completa, che permettesse agli utenti di visualizzare mentalmente tutto ciò che accade in campo.Dopo la prima partita con sei accreditati, nella seconda ed ultima gara il numero è salito a sette, segno che l’interesse sta crescendo. L’obiettivo della FIR è rendere l’audiodescrizione una presenza fissa durante le partite della Nazionale, con una partecipazione sempre più ampia.Il sistema di audiodescrizione inclusiva Connect Me Too è stato già impiegato in altri contesti sportivi, come i club di calcio di Serie A e B (Milan, Inter, Juventus, Lecce, Genoa, Reggiana) e la Nazionale Italiana, oltre che nel basket ed in molti altri sport.Grazie alla collaborazione con professionisti del settore, la FIR si conferma un punto di riferimento per l’inclusione nello sport, dimostrando che il rugby può essere vissuto e amato da tutti e da tutte, indipendentemente dalle barriere sensoriali.Nei prossimi eventi, la Federazione continuerà a promuovere questa e altre iniziative per garantire che ogni tifoso possa sentirsi parte della grande famiglia del rugby azzurro.

FIR per il Sociale | 18/03/2025

FIR INSIEME ALL’ASSOCIAZIONE MO4MO PER PROMUOVERE LA PREVENZIONE UROLOGICA MASCHILE

Quest’anno sarà nuovamente possibile effettuare una visita urologica gratuita durante il prepartita di Italia vs Irlanda del 15 marzo, grazie alla collaborazione di lungo corso tra FIR e l’ODV Mo4Mo. Un’equipe medica dell’associazione sarà presente a partire dalle ore 12:00 e fino alle ore 14:30 presso una delle sale del piano terra dello Stadio Centrale del Foro Italico, lato Viale delle Olimpiadi, che sarà adibita per le visite gratuite.  Mo4Mo - MOustache for the MOvement (baffi per il movimento in italiano) nasce nel 2020 dall’unione di tutti i movimenti Movember italiani con il fine di unire le forze per rendere la salute maschile una priorità di tutti e non più un tabù. Negli ultimi quattro anni l’associazione ha offerto più̀ di 3.200 visite urologiche che hanno consentito di diagnosticare preventivamente un importante numero di patologie interessanti l’apparato urologico maschile. Particolare attenzione viene prestata al tumore del testicolo ed al tumore alla prostata, principali cause di morte per gli uomini Under 35 ed over 60. Grazie alla rete di medici volontari e volontarie, ambulatori dell’associazione e agli eventi di raccolta fondi, Mo4Mo è stata in grado in questi anni di attività di raccogliere e donare alla prevenzione oltre 200.000€. Il ricavato della raccolta fondi di quest’anno verrà donato agli Spedali Civili di Brescia, ed in particolare al reparto di Endocrinologia. Per tutte le informazioni visita il sito dell’Associazione https://www.mo4mo.it/ Cosa aspetti? Combatti il tabù prenotando una visita e unisciti al movimento dei baffi più famoso d’Italia.

Impegno Sociale | 14/03/2025