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Circolare Informativa 2024/25, pubblicate le modifiche

La Federazione Italiana Rugby ha pubblicato la versione aggiornata e migliorata della Circolare Informativa 2024/25, consultabile cliccando QUI, successivamente alle determinazioni assunte dal Consiglio Federale nella riunione del 16 novembre scorso a Genova:Tra le principali novità introdotte dal documento:1. La proroga al 31 dicembre della comunicazione del nominativo del Responsabile per la sicurezza dei minori,2. Le modalità aggiornate di tesseramento per atlete ed atleti a seguito della comunicazione di svincolo (vd. 2.2.5),3. Le modalità aggiornate per i criteri di equiparazione delle giocatrici e dei giocatori non eleggibili di nazionalità italiana (vd. 2.5.2, punto “J”),4. La specifica sulla certificazione antitetanica ai fini della tutela sanitaria,5. La definizione delle modalità di gioco per la Coppa Italia Femminile.

FIR Informa | 27/11/2024

Alperia nuovo top sponsor della Federazione Italiana Rugby

La Federazione Italiana Rugby (FIR) e Alperia hanno presentato la loro partnership all’Allianz Stadium di Torino dove, sabato 23 novembre, si disputerà il test-match conclusivo delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series tra la Nazionale Italiana Rugby Maschile e la Nuova Zelanda. L’accordo presentato dal Presidente federale Andrea Duodo e dal DG di Alperia S.p.A. Luis Amort vede il più grande provider di servizi energetici dell’Alto Adige e una delle maggiori aziende italiane nel settore della green energy entrare nel panel dei partner FIR come top sponsor delle Nazionali Seniores per la stagione 2024/25, portando il logo di Alperia sul materiale di allenamento di Azzurre, Azzurri e Azzurrini U20. Le Nazionali FIR verranno così supportate da una realtà in espansione sul territorio nazionale e che rivede nei valori del rugby molti dei propri valori aziendali, ampliando l’impegno che vede da tre anni Alperia S.p.A. affiancare il Comitato Regionale Veneto della FIR attraverso delle iniziative pensate per i piccoli della palla ovale, condividendo il terreno comune dei valori educativi.  Una collaborazione che andrà ben oltre la presenza sui kit da allenamento, ma che vedrà Alperia impegnata anche nel ruolo di “official green energy partner” della FIR, fornendo alla Cittadella del Rugby di Parma e ai Comitati Regionali energia da fonti rinnovabili in un’ottica di promozione della sostenibilità.Il Presidente federale Andrea Duodo ha dichiarato: “Garantire la piena sostenibilità della nostra Federazione e del nostro movimento è stato da subito uno degli impegni principali che abbiamo assunto come Consiglio Federale ci siamo impegnati a perseguire. La collaborazione con Alperia ci consente di garantire coerenza a questa nostra visione, lavorando con un brand di primissimo piano nel panorama delle energie rinnovabili. Siamo entusiasti di accogliere Alperia nel panel dei nostri top sponsor e di poterlo fare alla vigilia del test-match contro gli All Blacks, che conclude con uno straordinario evento di promozione del nostro sport la finestra internazionale delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series”. Luis Amort, DG di Alperia, ha detto: “Siamo orgogliosi di annunciare questa nuova partnership con la Federazione Italiana Rugby, una collaborazione che nasce dalla profonda sintonia tra i valori fondanti della nostra azienda e quelli del rugby. Abbiamo scelto di affiancare la FIR perché crediamo fermamente che lo sport, e in particolare il rugby, incarni ideali che rappresentano anche la nostra identità: la sostenibilità, intesa come impegno a costruire un futuro solido e rispettoso delle persone e dell’ambiente; il rispetto reciproco, che in campo si esprime nel confronto leale e fuori dal campo guida il nostro lavoro quotidiano; e infine la forza del gruppo, il cuore pulsante del rugby, che ci ispira a collaborare e a crescere insieme, come una squadra, verso obiettivi comuni”.

Nazionali | 22/11/2024

La Nazionale Italiana di Rugby in visita l’Istituto di Candiolo – IRCCS a sostegno della campagna “Life is BLU”

Una delegazione di giocatori della Nazionale Italiana di Rugby ha visitato l'Istituto di Candiolo – IRCCS per sostenere la cura e la ricerca contro i tumori maschili e per sensibilizzare sull'importanza della prevenzione oncologica, accompagnata dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli. A due giorni dalla sfida attesissima contro gli All Blacks, in programma sabato 23 novembre all’Allianz Stadium di Torino, una delegazione della Nazionale Italiana di Rugby ha visitato l'Istituto di Candiolo – IRCCS. Accompagnati dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli, i giocatori hanno esplorato gli spazi dove medici e ricercatori si impegnano quotidianamente nelle attività di cura e ricerca sul cancro. La visita si inserisce nell'ambito della collaborazione tra la Federazione Italiana Rugby (FIR) e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla prevenzione, la ricerca e la cura dei tumori maschili. Durante il mese di novembre, in concomitanza con le Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series, gli Azzurri sono stati protagonisti della campagna della Fondazione “Life is Blu”, attraverso una serie di attività a sostegno dell’iniziativa.  Allegra Agnelli ha dichiarato: "Siamo onorati di accogliere la Nazionale Italiana di Rugby nel nostro Istituto. La loro visita rappresenta un importante segnale di vicinanza e supporto alla nostra missione. La collaborazione con la FIR è un esempio virtuoso di come sport e ricerca possano unirsi per promuovere la prevenzione e sostenere la lotta contro il cancro."Vittorio Musso, Consigliere Federale FIR, ha guidato la delegazione azzurra in rappresentanza del Presidente Duodo: “La Federazione Italiana Rugby è impegnata a contribuire attivamente al miglioramento della società e siamo orgogliosi di affiancare la Fondazione nella campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dei tumori maschili Life is BLU. L’Istituto di Candiolo è un’eccellenza nazionale ed è stato un privilegio poterlo visitare e andare alla scoperta di una struttura che da lustro al nostro Paese“. I giocatori, particolarmente colpiti dall’eccellenza delle strutture e dall’impegno di medici e ricercatori, hanno confermato la volontà di proseguire il sostegno alla Fondazione, ribadendo l’importanza di fare squadra anche fuori dal campo per obiettivi cruciali come la prevenzione e la salute. Inoltre, la Fondazione, in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby, offre a tutti coloro che hanno acquistato il biglietto della partita la possibilità di effettuare una visita di prevenzione gratuita dedicata ai tumori maschili. Le visite si terranno presso l'Istituto di Candiolo – IRCCS nelle giornate del 28-29 novembre, 5-6 dicembre e 12-13 dicembre. Per prenotare la visita clicca QUI

Impegno Sociale | 21/11/2024

Manifestazione d’interesse per i Giudici Sportivi di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Lombardia

La Federazione Italiana Rugby informa di aver pubblicato la manifestazione d'interesse aggiornata e prorogato i termini di candidatura per i Giudici Sportivi Territoriali dei Comitati Regionali di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. E' possibile consultare la manifestazione d'interesse cliccando QUI

FIR Informa | 20/11/2024

Guido Feletti coordinatore dei Comitati Regionali e dei rapporti con i Club

Il Consiglio Federale della FIR ha conferito a Guido Feletti, nel corso della riunione svoltasi a Genova sabato 16 novembre, il ruolo di Coordinatore dei Comitati Regionali e dei rapporti con i Club.  Dirigente sportivo di lungo corso, per vent’anni Presidente della Ruggers Tarvisium, Feletti ha ricoperto ruoli apicali in molteplici aziende, tra le quali anche Benetton Group, prima di dedicarsi alla libera professione ed allo sviluppo del Club trevigiano, al quale ha legato quasi interamente il proprio percorso sportivo.Del Tarvisum, Feletti è stato Capitano nelle giovanili e Campione d’Italia U19 indossando anche la maglia azzurra nella stessa categoria, conquistando poi uno scudetto Seniores con la maglia della Benetton Rugby.Rientrato al Tarvisium nel 1985 dopo una breve parentesi al Villorba, ha concluso la carriera agonistica nel 1989, ricoprendo il ruolo di vicepresidente per cinque anni e di Presidente per venti, dal 1998 al 2018, e mantenendo incarichi di Segretario e Tesoriere del Club dopo aver lasciato la guida della società.“Guido appartiene al movimento, ne è un profondo conoscitore e potrà essere un punto di riferimento importante per i Club, agevolando la comunicazione tra la Federazione ed il territorio.Al tempo stesso, è stato dirigente in aziende di rilievo e avrà un ruolo essenziale nel processo di ristrutturazione e professionalizzazione dei Comitati Regionali, uno degli obiettivi che come Consiglio abbiamo posto alle fondamenta del nostro progetto” ha detto il Presidente federale, Andrea Duodo.“Ringrazio il Presidente ed il Consiglio per la fiducia accordata” ha commentato Feletti “e sono felice di poter mettere la mia esperienza al servizio del movimento e di tutto il territorio. Il rugby mi ha regalato moltissimo, sia in campo che nella mia carriera professionale: sono felice di poter restituire una parte di quanto ho ricevuto, mettendomi a disposizione delle Società e di tutta l’attività delle Regioni, favorendo il dialogo tra tutte le componenti del nostro rugby”.

News | 20/11/2024

Sergio Parisse è il primo italiano nella Hall of Fame di World Rugby

Duodo: “Carriera stellare, ha mostrato il volto migliore del rugby italiano”“Dedicato a tutte le rugbiste ed i rugbisti italiani, è stato un viaggio straordinario" Sergio Parisse, 142 caps con la maglia della Nazionale Italiana Rugby, l’atleta più presente e celebrato della storia del rugby tricolore, novantaquattro volte Capitano dell’Italia, è il primo Azzurro ad entrare a far parte della Hall of Fame di World Rugby.La Federazione internazionale ha ufficialmente indotto l’indimenticabile capitano della Nazionale, insieme ad altri due atleti e altrettante atlete, nel panel di coloro che - giocatori, allenatori, dirigenti, arbitri o istituzioni - hanno contribuito in modo eccezionale alla storia e allo sviluppo del Gioco. https://youtu.be/jZZOAU4ntjY?si=1iT8B_nQwId9vrdW Parisse, che dopo il ritiro dal rugby giocato nell’estate del 2023 ha intrapreso la carriera di allenatore con il Toulon RC, il Club dove ha concluso la propria leggendaria carriera, entrerà ufficialmente a far parte della ristrettissima cerchia di leggende del Gioco il prossimo 24 novembre a Montecarlo, in occasione della cerimonia annuale dei World Rugby Awards.L’ex numero otto e capitano degli Azzurri ha debuttato con l’Italia nel 2002 ad Hamilton contro la Nuova Zelanda, chiudendo la carriera internazionale diciassette anni più tardi contro il Sudafrica, in occasione della Rugby World Cup giapponese del 2019, attraversando il cammino di cinque Commissari Tecnici: John Kirwan, che lo lanciò appena maggiorenne, Pierre Berbizier, Nick Mallett che gli conferì i gradi di Capitano e poi Jacques Brunel e Conor O’Shea.Insieme a Parisse, che con le sue 142 apparizioni è il quarto giocatore più presente di tutti i tempi sulla scena dei test-match, verranno indotti nella Hall of Fame internazionale la campionessa olimpica australiana Emilee Barton-Cherry, la scozzese Donna Kennedy - prima atleta scozzese assoluta a raggiungere i 100 caps con la maglia blu scuro - l’ex Capitano della Nuova Zelanda 7s DJ Forbes e Chris Laidlaw, 20 volte in campo con gli All Blacks tra il 1963 e il 1970 prima di intraprendere la carriera politica come membro del parlamento neozelandese.Andrea Duodo, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha voluto rendere omaggio a Sergio Parisse in vista della cerimonia degli Awards del fine settimana: “Conosco Sergio sin dal suo arrivo, giovanissimo, alla Benetton Rugby. Come amico, come Presidente della Federazione e come membro del Consiglio World Rugby considero un privilegio poter celebrare il suo ingresso nella Hall of Fame, il giusto riconoscimento a una carriera agonistica che non si può fare a meno che definire stellare. Sergio ha dato lustro al rugby italiano nel mondo, è stato e continua ad essere ancora oggi un magnifico ambasciatore. Con il suo talento ed il suo carisma ha contribuito, insieme a una generazione di atleti straordinaria, a mostrare per anni il volto migliore del rugby italiano. La Hall of Fame del rugby apre per la prima volta le proprie porte a un atleta italiano, altre e altri lo seguiranno negli anni a venire ma, ancora una volta, Parisse è stato un fantastico precursore, portando con le sue gesta il nostro movimento ai vertici del rugby globale”.  Sergio Parisse ha commentato l’annuncio di World Rugby esprimendo “un ringraziamento a tutto il rugby italiano per avermi sostenuto, insieme alla mia famiglia, in ogni momento della carriera. Dedico questo riconoscimento a tutto il movimento. E’ stato un viaggio indimenticabile, un’avventura che da ragazzo, arrivato in Italia dall’Argentina compiendo a ritroso il viaggio dei miei genitori, potevo solo sognare. Essere il primo italiano mi riempie di orgoglio, anche se non posso fare a meno di pensare a tanti altri giocatori che mi hanno preceduto e che hanno giocato con me. Aspetto con entusiasmo la cerimonia di Montecarlo, un nuovo ricordo che sarò felice di vivere insieme a mia moglie e ad Andrea a cui mi lega una lunga amicizia e che aspetto di incontrare di persona nei panni di Presidente della nostra Federazione”.Sergio PARISSENato a: La Plata (Arg)il: 12 settembre 1983Ruolo: Terza linea centroAltezza: 1.95Peso: 110 kgClubs: Universitario La Plata (Arg), Treviso, Stade Français (Fra), Toulon (Fra)Caps: 142Caps come capitano: 94Esordio in Nazionale: Nuova Zelanda-Italia 64-10 (Hamilton, 8.6.2002)Ultima in Nazionale: Sudafrica-Italia 49-3 (Shizuoka, 4.10.2019)Punti segnati: 83 (16m, 1d)Caps Sei Nazioni: 69 (record assoluto)Caps RWC: 15Altre selezioni: Italia U.19, Italia U.21, BarbariansAzzurro n°: 544 Due standing ovation per una carriera leggendaria, La prima gliel'ha regalata l'Aviva di Dublino, al termine della finale di Challenge Cup vinta dal “suo” Tolone contro Glasgow (43-19) il 19 maggio 2023. La seconda ha avuto per teatro il mitico “Mayol”, lo stadio dei trionfi dei Varois, il 28 maggio seguente: 35-19 al Begles nella sua ultima partita in Top 14. L'unico traguardo che non ha potuto tagliare è stato quello della sesta Coppa del Mondo da giocatore, e sarebbe stato l'ennesimo record, per il “niet” dell'allora c.t. azzurro Kieran Crowley. Dal Mondiale del 2019, d'altronde, il destino gli ha sbarrato la strada. Sotto forma di tifoni, pandemie, infortuni. Ma il più grande giocatore azzurro dell'era del Sei Nazioni non s'è mai arreso, anche se aveva già fatto coriandoli dei libri dei record. Il c.t. John Kirwan lo fece esordire contro gli All Blacks a soli 18 anni e 269 giorni, il più giovane avanti della storia azzurra, se si esclude il tallonatore Ottavio Bottonelli, pioniere della prima partita in Spagna nel 1929! Diciassette anni e 118 giorni tra la prima e l'ultima partita in Nazionale, primatista italiano di presenze in test-match e di gare giocate da capitano. Record assoluto di presenze nel Sei Nazioni. Diciassette stagioni nel Top 14 tra Stade Français e Tolone (nessun italiano come lui). E potremmo continuare. Papà Sergio era aquilano, ex tre-quarti ala, campione d'Italia con i neroverdi abruzzesi nel 1967. Mamma Carmela è calabrese di Reggio. Si sono conosciuti in Argentina, dove Parisse senior era stato trasferito dalla sua azienda di accessori per telecomunicazioni. Lì è nato Sergio, e poi la sorella minore Emanuela. A scoprirlo fu il tecnico “Pino” Lusi, che lo vedeva giocare d'estate nelle partitelle con gli amici quando il nostro veniva in Italia a trascorrere qualche settimana dai nonni. Aggregato alla Nazionale U.19 in raduno a Buenos Aires per il Mondiale di categoria di Santiago del Cile, si è trasferito in Italia a 18 anni, per giocare nel Treviso, con cui ha vinto subito lo scudetto giovanile (U.21) e poi due titoli assoluti. Con lo Stade Français ha festeggiato due Bouclier de Brennus (2007, 2015) e una Challenge Cup (2017). Con Tolone, come detto, una seconda Challenge. Sposato con Silvia, ha tre figli: Ava, avuta dalla prima moglie nel 2010, Leonardo (2017) ed Emily (2020). Tifoso dell'Inter e appassionato del basket NBA, ammira Lebron James e Roger Federer. Oggi è allenatore della touche al Tolone.

Italia | 20/11/2024

Italia v All Blacks, ultimi biglietti per la sfida di Torino

Accordo FIR/Ministero della Cultura, accesso agevolato alla mostra di Tolkien a Venaria L’Allianz Stadium di Torino è prossimo al sold-out per il test-match che sabato 23 novembre alle ore 21.10 metterà di fronte l’Italia alla Nuova Zelanda nel terzo ed ultimo appuntamento delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series. L’impianto del capoluogo piemontese ospita per la prima volta un evento extracalcistico e l’interesse per la sfida tra gli Azzurri di Quesada e gli All Blacks, reduci da una sconfitta di misura a Parigi, ha caratterizzato la prevendita sin dalle primissime fasi in luglio.  Sul portale dedicato FIR/TicketOne sono disponibili, gli ultimi cento biglietti per la vendita online, con prezzi compresi tra i 99€ ed i 159€, mentre attraverso i tour operator dedicati è ancora possibile acquistare una limitata quantità di biglietti al prezzo esclusivo di 49€: i tour operator abilitati possono essere contattati per l’acquisto al  +39 0110447919 o via email all’indirizzo commerciale@touchpointturismo.com Con il calcio d’inizio in prima serata, gli oltre quarantamila spettatori attesi nella casa della Juventus potranno approfittare della collaborazione sottoscritta per Italia v Nuova Zelanda e per il Guinness Sei Nazioni 2025 tra la Federazione Italiana Rugby ed il Ministero della Cultura. Questa collaborazione, per la sfida di Torino, garantirà nel fine settimana a tutti i possessori di biglietto per lo Stadium un accesso agevolato alla mostra “Tolkien. Uomo. Professore. Autore” ospitata presso la Reggia di Venaria dove - corsi e ricorsi storici - nell’estate del 2007, la Nazionale fu protagonista dello spot televisivo Sky Sport per la promozione della Rugby World Cup francese.La mostra è dedicata a J.R.R. Tolkien, giocatore di rugby nella squadra di Oxford e creatore - tra le altre opere - della celeberrima saga de “Il Signore degli Anelli”, la cui trasposizione cinematografica ha avuto proprio la Nuova Zelanda come set. La mostra potrà essere visita al prezzo esclusivo di 2€, contro i 10€ del prezzo nominale, domenica 24 novembre dalle 9.30 alle 18.30. La collaborazione tra FIR e Ministero della Cultura proseguirà per l’intera durata del Guinness Sei Nazioni, offrendo ai fans di Italrugby ed ai tifosi provenienti da Galles, Francia e Irlanda di accedere a condizioni agevolate a mostre e Musei della Capitale nei tre weekend di gara del Torneo 2025: maggiori dettagli saranno resi noti su Federugby.it e su vari canali di comunicazione ufficiali della Federazione. 

Italia | 20/11/2024

D’Incà e Pani nominati per le mete dell’anno ai World Rugby Awards

Alyssa D’Incà e Lorenzo Pani sono i due Azzurri candidati ai World Rugby Awards 2024, i premi annuali della federazione internazionale che verranno assegnati il prossimo 24 novembre a Montecarlo.  La trequarti centro delle Campionesse d’Italia dell’Arredissima Villorba, appena rientrata in campo dopo un lungo stop e pronta a riabbracciare le compagne e la maglia azzurra in vista del Guinness Women’s Six Nations 2025, è candidata per la meta dell’anno al femminile grazie alla marcatura contro la Scozia nel Torneo 2024. Situazione analoga per Lorenzo Pani, ala/estremo delle Zebre Parma, autore della meta che nell’ultimo Torneo maschile Guinness Sei Nazioni ha permesso agli Azzurri di Gonzalo Quesada di allungare in modo decisivo sul Galles, conquistando la seconda vittoria consecutiva nel Sei Nazioni 2024 e di espugnare il Principali Stadium per la seconda volta in due anni. https://youtu.be/Wp6CdjX6kSE Pani e D’Incà parteciperanno, insieme ai vertici federali, alla cerimonia dei World Rugby Awards del prossimo 24 novembre a Montecarlo: nel 2022 Ange Capuozzo si aggiudicò il titolo di Breakthrough Player of the Year, mentre la meta da lui ispirata contro il Galles valse la nomination di meta dell’anno per Edoardo Padovani.Lorenzo PANINato a: Firenzeil: 4 luglio 2002Ruolo: EstremoAltezza: 1.93Peso: 96 kgClub: Zebre ParmaClub precedenti: Sesto Rugby, Unione Prato Sesto, Accademia FIR, Benetton RugbyEsordio in Nazionale: Scozia - Italia 25-13 (Edimburgo, 29.7.2023)Caps: 8Punti segnati: 15 (3 mete)Caps Sei Nazioni: 3Caps RWC: 2Altre selezioni: Italia U.18, Italia U.20, Italia XVAzzurro n°: 734 Un mammone può giocare a rugby? Certo che può. Può persino arrivare in Nazionale. Basta chiamarsi Lorenzo Pani e avere un amico di papà un po' più insistente degli altri. Quanto basta per vincere le resistenze di mamma Rosa, particolarmente apprensiva come tante madri italiane. Lorenzo aveva sette anni: ha provato al Sesto Rugby e non ha più smesso. La chiave di volta però sono stati gli anni al Centro di formazione U.18 di Prato, assieme a ragazzi come Lorenzo Cannone, Simone Gesi e Gianmarco Lucchesi. Ragazzi capaci di andare oltre gli ostacoli creati dalla pandemia nel momento chiave del loro sviluppo. Per Lorenzo la svolta è arrivata nell'inverno del 2022: debutta nell'allora Pro 14 con Treviso, poi si trasferisce alle Zebre, dove l'anno dopo è subito titolare e ora ha firmato sino al 2027! Al raduno azzurro in vista della Coppa del Mondo 2023, l'infortunio a Padovani e la chiamata in extremis del c.t. Crowley. Un sogno che si avvera. E per non farsi mancare nulla, la meta (pesantissima) all'Uruguay. Qualche mese dopo segna a Cardiff la più bella dell'intero Sei Nazioni 2024, prima di doversi operare per la rottura di un crociato del ginocchio destro. Il padre Fulco lavora in una ditta di condizionatori, mamma Rosa è nel settore della pelletteria. Appassionato di musica rap e trap, ama il tennis e tutti gli sport di squadra (tifa Juventus) e legge le biografie dei campioni.Alyssa D'INCA'Nata a: Bellunoil: 23 marzo 2002Ruolo: Ala/CentroAltezza: 1.71Peso: 67 kgClub: VillorbaClub precedenti: AlpagoEsordio in Nazionale: Italia-Inghilterra 3-67 (Parma, 10.4.2021)Caps: 26Punti segnati: 45 (9m)Caps Sei Nazioni: 13Azzurra: n.199Altre selezioni: Italia XVProfessione: Studentessa in LetteremoderneAltri sport praticati: AtleticaSoprannome: AlyHobby: Ascoltare musica, leggere e scrivere poesie/pensieriHa iniziato perché...: Mio cugino e mia sorella giocavanoRacconta del suo esordio su un campo da rugby: “Non avevo neanche cinque anni e, al massimo, avrei solo potuto prendere il pallone in mano. Invece infransi le regole e m’incastrai in un torneo. Sapevo niente, capivo niente, ma mi piaceva da matti”. Alyssa D’Incà, da Belluno, 22 anni, seconda di quattro figli, ha il rugby come vocazione di una vita dedicata anima e corpoa ciò che succede con un pallone ovale tra le mani. Studentessa di lettere moderne, centro o ala del Villorba Campione d’Italia 2024, ha giocato tredici partite consecutive senza mai essere sostituita con l’Italia, prima dell’infortunio ai legamenti del polso sinistro al termine della stagione 2023/24. Esordisce in Nazionale nel 2021 a Parma, quando coach Di Giandomenico la fa entrare nel secondo tempo della sfida del Sei Nazioni contro l’Inghilterra. Segue una Coppa del Mondo, nel 2022, in cui l’Italia Femminile scrive la storia, diventando la prima nazionale maggiore Azzurra ad accedere ai quarti di finale di una RWC. In un 2024 da sogno, Alyssa si toglie numerose soddisfazioni: la sua meta contro la Scozia vince il premio Try of The Round, una delle due marcature contro la Francia viene premiata come la migliore dell’intero torneo. Vince inoltre il premio di MVP della Serie A Elite, e il premio Rebecca Braglia come MVP della finale scudetto, grazie soprattutto alle due mete segnate nei primi 8 minuti della sfida tra Villorba e Valsugana. Da quest’anno è vicecapitana del suo club, a guidare le gerarchie del gruppo assieme alla leggendaria Sara Barattin. Scrive poesie e racconti, tifa Milan e non può pensare di stare più di qualche giorno senza il suo cane Oslo, che la segue ovunque nelle sue avventure. Per lei il rugby è “Una sensazione di libertà, una convinzione di potere, un’esplosione di felicità. Il più veloce possibile, il più lontano possibile”.

Italia | 18/11/2024

Il rugby italiano piange Franco Gargiulo, Azzurro n. 213

La Federazione Italiana Rugby è profondamente rattristata nell’apprendere della scomparsa di Franco Gargiulo, Azzurro n. 213, spentosi a Roma nel pomeriggio di domenica 17 novembre.  Seconda linea, nato il 4 ottobre del 1941, Gargiulo aveva indossato in carriera le maglie dell’Admiral Roma, della Buscaglione Roma, del CUS Roma, della Rugby Roma di cui sarebbe stato poi anche Presidente, dell’Esercito, del Rugby Parma e del Cus Genova, dove aveva seguito il suo Capitano in Nazionale Marco Bollesan nel suo ultimo campionato nella massima divisione. In totale in Serie A era sceso in campo in 238 partite, segnando sei mete.  In Nazionale aveva debuttato nel 1967 contro la Francia e affrontato nello stesso anno il Portogallo, tornando poi in azzurro nel 1968 contro la Jugoslavia e nel 1974 contro il Sussex.  Alla famiglia Gargiulo vanno le condoglianze del Presidente federale Duodo, di tutto il Consiglio e dello staff della Squadra Nazionale Maschile, attualmente impegnata nelle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series. 

Italia | 17/11/2024

FIR e Ospedale Policlinico San Martino insieme per il Premio “Vincenzo Ieracitano”

L’impegno per il player welfare, gli studi sulle conseguenze dei traumi cranici, il contributo prezioso all’introduzione del protocollo HIA e per il ritorno al gioco, la passione per il rugby e per i “suoi” Azzurri, che amava bonariamente rimbrottare. Il lascito del Professor Vincenzo Ieracitano, l’indimenticabile “Doc” della Federazione Italiana Rugby prematuramente scomparso nel febbraio 2022, continuerà a vivere grazie all’istituzione di un Premio che porterà il suo nome, sostenuto dalla FIR e dall’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, dove per anni Vincenzo ha prestato servizio presso il Pronto Soccorso, in quanto specializzato in chirurgia d’urgenza, e presso il Trauma Center. Il ritorno della Nazionale a Genova per Italia v Georgia, sul prato del “Ferraris” che lui stesso aveva calcato durante gli anni come medico di squadra della Squadra maschile, ha costituito l’occasione ideale per celebrare il ricordo del Prof. Ieracitano e per presentare il premio che, ogni anno, la Federazione Italiana Rugby e l’Ospedale Policlinico San Martino hanno deciso di assegnare al miglior studio dedicato alla “Riduzione dei Fattori di Rischio per Infortuni Muscoloscheletrici negli Atleti di Rugby tramite Programmi di Prevenzione”, un tema che vede la struttura ospedaliera genovese già impegnato in progetti di ricerca. Andrea Duodo, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha voluto ricordare con affetto il professionista e l’amico con cui, nei panni di Team Manager della Nazionale U20 e della Nazionale “A”, ha partecipato a innumerevoli trasferte condividendo la passione e l’impegno al servizio della maglia azzurra: “A Vincenzo mi legherà sempre un fortissimo legame di amicizia, di stima, di comunione verso le stesse passioni: il rugby, l’impegno per lo sviluppo del nostro sport ma anche il desiderio di mantenere, in questo rugby sempre più orientato al business, un legame con le radici più vere e profonde del Gioco.  Il terzo tempo, il piacere di stare insieme, di condividere progetti davanti a una birra: erano i momenti che Vincenzo amava, senza mai perdere di vista ciò che a lui stava più a cuore, il benessere delle atlete e degli atleti. Quando a settembre il movimento ha dato fiducia al Consiglio Federale che presiedo, il Doc è stato una delle prime persone a cui ho rivolto un pensiero. E’ stato una figura importante per me personalmente, ma più di ogni altra cosa è stato un rugbista a tutto tondo e un uomo di scienza attivamente impegnato al servizio del nostro sport, un medico stimato a livello mondiale in tutto il nostro mondo e un grande ambasciatore del rugby italiano e dell’impegno per un Gioco più sicuro e sostenibile. Ringrazio la famiglia di Vincenzo per aver accolto la nostra proposta di istituire questo Premio e l’Ospedale San Martino per aver deciso di affiancarci in questa progettualità, che continuerà a far vivere il nome e l’impegno del Doc al servizio del rugby e del benessere di chi lo pratica”.“Uno degli aspetti che abbiamo sempre ammirato di nostro padre è quello di essere riuscito a coniugare la sua professione di medico con quella che da sempre è stata la sua più grande passione: il Rugby. Questo gli ha consentito di fare esperienze uniche, accompagnando la Nazionale in giro per mondo e condividendo con lo spogliatoio la gioia delle vittorie e gli insegnamenti delle sconfitte con lo stesso coinvolgimento di quando era lui ad idossare la maglia da gioco. Animato da questa passione, ha messo tutto se stesso nello sviluppo di progetti per la medicina sportiva e la traumatologia. Ci auguriamo che attraverso questo importante riconoscimento la memoria e gli studi di nostro padre possano consolidarsi ed evolversi nel tempo migliorando sempre di più la qualità della ricerca mirata alla tutela della salute degli atleti. Oggi è per noi una grande emozione essere qui a  ricordarlo. Ringraziamo il Presidente Duodo, l'Ospedale Policlinico San Martino e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa che ci riempie d'orgoglio e della quale, siamo certi, anche nostro padre vada molto fiero!” Hanno dichiarato i figli di Vincenzo Ieracitano, Giulia e Giovanni.  “A tutta la grande ‘squadra’ del San Martino fa davvero piacere che la figura del ‘Doc’ Ieracitano possa continuare ad essere ricordata attraverso una simile iniziativa - afferma il Direttore Generale dell’Ospedale Policlinico San Martino Marco Damonte Prioli – la nostra struttura ha risposto con entusiasmo alla proposta del Presidente Duodo ed ecco così nascere questo Premio, attraverso la collaborazione della nostra Direzione Scientifica, diretta dal professor Antonio Uccelli. Grazie alla FIR per averci coinvolto, non ci resta che valorizzare al meglio l’iniziativa per iniziare, speriamo, un lungo percorso assieme!”.

Italia | 17/11/2024