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WXV, L’ITALIA BATTE IL GIAPPONE ALL’ESORDIO

Stefan e compagne sempre avanti nel punteggio: a Stellenbosch Sakura XV fermate sul 28-15 Buona la prima per l’Italia, che batte 28-15 il Giappone e conquista i primi 5 punti del suo WXV. Le Azzurre riscattano la sconfitta del test di Parma proprio contro le nipponiche con una prestazione di gran lunga migliore, soprattutto per continuità. A segno Rigoni, Muzzo con una doppietta e Granzotto per la meta che vale il bonus offensivo: perfetta dalla piazzola Michela Sillari, che fa 4 su 4. Per le Sakura XV 3 mete, non trasformate, di Matsumura (doppietta) e Nduka. La cronaca di Italia-Giappone L’Italia parte bene: il calcio di Madia mette sotto pressione il reparto arretrato giapponese, Nishimura libera ma non esce dai 22. Sulla rimessa laterale Stefan gioca benissimo per Muzzo, che apre in due la linea difensiva giapponese e trova il sostegno di Rigoni per la meta del vantaggio. Sillari trasforma per il 7-0. Le Azzurre continuano a spingere: Duca ruba una rimessa nei 22 giapponesi e dall’azione nasce un calcio di punizione. Si va in touche, Vecchini si stacca dalla maul ma arriva corta, poi Turani nel tentativo di schiacciare perde il pallone in avanti. Dopo 10 minuti di sofferenza, le Sakura XV escono dalla zona rossa e provano a rispondere: carica di Kobayashi su Sillari, che interviene alta e causa un contatto testa contro testa. L’arbitra Roche valuta la leggerezza dell’impatto come fattore mitigante e opta per il cartellino giallo. Sulla successiva occasione Kobayashi serve sulla corsa Imakugi con un bel calcetto, l’ala giapponese anticipa Granzotto ma commette un in avanti e le Azzurre si salvano. Il Giappone continua a mettere sotto pressione l’Italia con dei calcetti ben portati, e al 21’ quello di Nishimura permette a Matsumura di marcare alla bandierina. Otsuka manca la trasformazione: 7-5 Italia. L’Italia ritorna in 15 e riprende in mano la partita: il gran tenuto conquistato da Seye a metà campo permette alle Azzurre di tornare in attacco. Dopo la rimessa Rigoni carica, fa strada e con uno stupendo offload serve Muzzo che marca la meta del 14-5. La squadra di Raineri gestisce bene il finale di frazione e torna negli spogliatoi oltre il break di vantaggio. Nella ripresa la neo-entrata Gai conquista subito un calcio di punizione in mischia contro Komaki, l’Italia apre il gas e con una splendida azione trova la terza meta: passaggio no look di Madia per l’inserimento di D’Incà che si porta dietro tutto il reparto arretrato giapponese, viene placcata a due metri dalla linea ma riesce a servire Cavina, che a sua volta – pur cadendo – riesce a dare a Muzzo il pallone del 21-5. L’Italia ora è padrona del campo, vince nettamente la battaglia tattica al piede e al 52’ accelera di nuovo. Frangipani, Rigoni e Ranuccini mettono le Azzurre sul piede avanzante, poi la stessa Rigoni apre su Madia, che serve Francesca Granzotto per la meta alla bandierina: è bonus Italia, con Sillari che trasforma per il 28-5. Il Giappone prova subito a riportarsi in partita: Otsuda costruisce tutto prima con un gran break in mezzo al campo, poi con uno splendido passaggio al largo per Yoshimoto, che trova il sostegno di Nduka per la seconda meta: 28-10 senza la trasformazione. Raineri cambia le carte in tavola, Maris sostituisce Vecchini con Turani che diventa tallonatrice, mentre Sara Tounesi sostituisce Cavina e va in terza linea. Il Giappone prova a spingere ma non dà mai realmente l’impressione di poter riaprire la partita. Le Azzurre restano in controllo del match fino alla fine, anche se a tempo scaduto concedono la meta della bandiera al Giappone con Matsumura, che sigla la sua doppietta personale. Finisce 28-15 per l’Italia, che conquista il primo successo del suo WXV e si proietta già alla seconda sfida contro il Sudafrica, sabato prossimo. Il tabellino di Italia-Giappone 28-15 (5-0) Marcatrici: p.t. 4’ pt. m. Rigoni tr. Sillari (7-0); 21’ pt. m. Matsumura (7-5); 29’ pt. m. Muzzo tr. Sillari (14-5); 6’ st m. Muzzo tr. Sillari (21-5); 11’ st. m. Granzotto tr. Sillari (28-5); 15’ st. m. Nduka (28-10), 40’ st m. MatsumuraItalia: Granzotto; Muzzo, Sillari (35’ st. Capomaggi), Rigoni (35’ st. Sillari)i, D’Incà; Madia (22’ st. Stevanin), Stefan (cap  26’ st. Buso); Cavina (17’ st. Tounesi), Ranuccini, Frangipani; Duca, Fedrighi (32’ st. Pilani); Seye (1’st Gai), Vecchini (17’ st. Maris), Turani (35’ st. Gurioli)All. RaineriGiappone: Nishimura; Matsumura, Furuta (27’ st. Yamamoto), Kobayashi, Imakugi; Otsuka, Abe (22’ st. Yasuo); Nagai(12’st. Yoshimoto), Nagata (cap), Saito (5’ st. Korai); Yoshimura, Kawamura (12’ st. Nduka); Sadaka (4’ st. Homaki), Kuge (12’ st. Taniguchi), Kato (22’ st.Nagata)All. McKenzieArb. Roche (USA)Ass. Groizeleau (Francia), Naude (Sudafrica)TMO: Immelman (Sudafrica)Cartellini: 14’ giallo SillariPlayer of the Match: Sofia Stefan (Italia)Calciatrici: Sillari (4/4); Otsuka (0/2); Yamamoto (0/1)

Italia Femminile | 15/10/2023

Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, l’impegno di FIR per il rugby femminile

In occasione della giornata internazionale delle bambine e delle ragazze dell’11 ottobre, FIR ribadisce il proprio impegno alla promozione, alla diffusione e al libero accesso allo sport, senza distinzioni di genere. Tra le numerose progettualità sviluppate nel corso degli anni dall’organo di governo del rugby italiano a sostegno dello sviluppo del Gioco al Femminile, una delle più attuali è rappresentata da “Woman in Rugby”, progetto Erasmus+ Sport che vede impegnate la Federazione Italiana Rugby, la Federazione Rumena Rugby ed i Club di Valsugana Rugby Padova e Sportivo Aurora Baicoi impegnati nel promuovere l’educazione nello sport, combattendo contestualmente qualsiasi forma di discriminazione e intolleranza, con particolare attenzione alla parità di genere. Nell’ambito del progetto, FIR e tutti gli stakeholders coinvolti hanno realizzato un’indagine online volta a meglio comprendere la percezione del Gioco al femminile tra giovani atlete e potenziali praticanti, col fine di meglio indirizzare le strategie di sviluppo e di influenzare positivamente la pratica del rugby tra giovani e giovanissime. L’indagine, condotta su quattro gruppi diversi di ragazze italiane (10-13 anni che giocano a rugby, 14-18 anni che giocano a rugby, 10-13 anni che non giocano a rugby, 14-18 anni che non giocano a rugby) ha consolidato l’immagine di uno sport percepito positivamente, sia sul fronte della pratica diretta che dell’approccio ad esso come potenziali fans.Permane una generale difficoltà percepita ad accedere al Gioco al di fuori delle progettualità scolastiche condotte da FIR, mentre in particolare tra le generazioni più giovani vanno via via riducendosi i bias e gli stereotipi di genere r, con un numero crescente di atlete che riporta feedback positivi da parte dei familiari e del contesto sociale di riferimento in rapporto alla scelta dello sport di rugby.  clicca qui per leggere i risultati dell’indagine  Un traguardo raggiunto anche grazie a progetti paralleli di FIR, tra cui "Rugby per tutti sempre attivi”, che ha in una delle sue linee di intervento proprio la promozione del gioco femminile e l'abbattimento del cosiddetto "gender gap", temi affrontati nel corso delle feste del rugby che stanno animando diversi club in Italia anche grazie alla collaborazioni di partner sociali come Terres Des Hommes.Elisa Giordano, Capitana della Nazionale Femminile e leader del Valsugana, ha commentato: “Siamo consapevoli di come la crescente visibilità del nostro sport comporti una continua evoluzione delle nostre responsabilità nei confronti del movimento e del numero sempre crescente di giovani donne che si avvicinano al nostro sport. Vestire la maglia dell’Italia è il sogno che ciascuna bambina che si approccia al rugby deve avere, ma il messaggio più importante, oggi come ogni giorno, è che il nostro sport è e deve essere sempre più per tutte e per tutti e tutte e tutti devono viverlo con gioia e divertimento, senza dover essere in alcun modo limitato da preconcetti e stereotipi. Abbiamo fatto passi avanti straordinari in questi anni e dobbiamo continuare su questa strada per rendere il Gioco femminile, in Italia e nel mondo, sempre più uno straordinario strumento per una reale parità di genere”.

Impegno Sociale | 12/10/2023

Sondaggio sulla percezione del rugby da parte di ragazze e bambine

Tra le attività previste nel progetto WIR, nato per abbattere gli stereotipi legati all’esistenza di sport maschili e sport femminili attraverso la promozione del rugby femminile, vi era la somministrazione di un sondaggio ad atlete e non atlete, italiane e rumene, tra i 10 e i 18 anni. Il sondaggio, inviato a tutti i club che partecipano all’attività femminile U17 e U15, più a campione le U13, e diffuso tra alcune scuole, ha raccolto 385 risposte da bambine e ragazze italiane, che sono in via di analisi. I partner stranieri si stanno, invece, occupando dei dati di atlete e non atlete rumene. La survey, suddivisa in 4 questionari, è stata realizzata dalla psicologa dello sport Flavia Sferragatta, con il coordinamento della Coordinatrice dell’Attività Femminile, Cristina Tonna, e il settore Responsabilità Sociale FIR. Il sondaggio, somministrato in maniera anonima attraverso un link online, è rimasto aperto per circa un mese. L’indagine è dedicata all'orientamento e alla conoscenza del rugby nelle ragazze. La ricerca vuole essere un primo passo per procedere allo sviluppo di una proposta mirata e più attraente per il genere femminile e per realizzare una campagna di comunicazione che possa raggiungere e impattare il maggior numero possibile di ragazze. Il sondaggio ha coinvolto 4 gruppi di ragazze italiane: 10-13 anni che giocano a rugby 10-13 anni che non giocano a rugby 14-18 anni che giocano a rugby 14-18 anni che non giocano a rugby La prima domanda era rivolta a tutti i gruppi e in base alla risposta data si veniva indirizzati al questionario di riferimento. I questionari rivolti a chi gioca a rugby prevedevano 18 domande; mentre quelli rivolti a chi non gioca a rugby sono composti da 19 domande. Nella sezione Documenti è possibile consultare e scaricare il sondaggio con tutte le domande poste. English Version Among the activities planned in the WIR project, which was created to break down stereotypes related to the existence of male and female sports through the promotion of women's rugby, was the submission of a survey to female and non- female athletes, both Italian and Romanian, between the ages of 10 and 18. The survey, which was sent to all clubs participating in the U17 and U15 women's activities, plus a sample of the U13s, and circulated among some schools, collected 385 responses from Italian girls and boys, which are being analysed. The foreign partners are, on the other hand, dealing with data from Romanian athletes and non-athletes. The survey, which was sent to all clubs participating in the U17 and U15 women's activities, plus a sample of the U13s, and circulated among some schools, collected 385 responses from Italian girls, which are being analysed. The foreign partners are, on the other hand, dealing with data from Romanian athletes and non-athletes. The survey, divided into four questionnaires, was carried out by sports psychologist Flavia Sferragatta, with the coordination of the Women's Activity Coordinator, Cristina Tonna, and FIR's Social Responsibility sector. The survey, subdministered anonymously through an online link, remained open for about a month. The survey is dedicated to the orientation and knowledge of rugby in girls. The research is intended to be a first step towards the development of a targeted and more attractive proposal for the female gender and to realise a communication campaign that can reach and impact as many girls as possible. The survey involved 4 groups of Italian girls - 10-13 years old who play rugby - 10-13 years old who do not play rugby - 14-18 years old who play rugby - 14-18 years old who do not play rugby The first question was addressed to all groups and based on the answer given, one was directed to the relevant questionnaire. The questionnaires aimed at those who play rugby consisted of 18 questions; those aimed at those who do not play rugby consisted of 19 questions. The survey with all the questions can be viewed and downloaded in the Documents section.

Impegno Sociale | 03/07/2023