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IL PAYANINI CENTER OSPITA LA FINALE DI COPPA ITALIA 2023

PETRARCA RUGBY E VALORUGBY EMILIA IN CAMPO A VERONA SABATO 8 APRILE Roma - Sarà il Payanini Center di Verona ad ospitare la Finale di Coppa Italia, in calendario sabato 8 aprile. A contendersi il primo titolo nazionale del 2023 i Campioni d’Italia in carica del Petrarca, detentori anche della Coppa, ed il Valorugby Emilia che aveva sollevato il trofeo nel 2022. I tuttineri di Andrea Marcato ed i Diavoli di Roberto Manghi approdano alla Finale dopo aver inanellato un percorso netto nella fase a gironi, con quattro vittorie in altrettante partite disputate. La Finale di Coppa Italia sarà trasmessa in diretta su Rai Sport e Eleven Sports, con calcio d’inizio alle ore 15.00. Ingresso gratuito al Payanini Center per gli U13, ridotto donne, U18 e Over 65 a 5€ e biglietto intero a 10€, infoticket sul sito del Verona Rugby, www.veronarugby.it

News | 15/03/2023

“UN GIORNO DA RUGBISTA”: FEDERUGBY E CLUB APRONO LE PORTE A RAGAZZE, RAGAZZI E FAMIGLIE

Roma - Avvicinare i giovani e le loro famiglie al rugby, in tutto il Paese. Far provare a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, l’emozione di giocare con la palla ovale respirando la cultura sportiva che permea questa disciplina.     Si chiama “Un giorno da Rugbista” l’iniziativa lanciata dall’area “Promozione & Sviluppo” della Federazione Italiana Rugby in collaborazione con i Comitati/Delegazioni Regionali ed i Club italiani. Nei mesi di marzo ed aprile i quasi 700 Club che attualmente operano su tutto il territorio nazionale apriranno le porte delle proprie strutture per ospitare chi voglia mettersi alla prova in una seduta di allenamento pensata come un caldo benvenuto: l’elenco delle società è facilmente consultabile sul sito federugby.it, alla sezione “Rugby per Tutti”: basterà poi contattare il Club prescelto per chiedere gli orari e le modalità di partecipazione. (altro…)

News | 14/03/2023

NAZIONALE FEMMINILE, LE ATLETE CONVOCATE PER IL RADUNO DI PARMA DAL 17 AL 19 MARZO

Parma – Ultimo raduno per la Nazionale femminile prima dell’avvio della finestra internazionale che condurrà le Azzurre verso l’esordio nel Tiktok Women’s Six Nations 2023 – la prima sfida con la Francia è in programma al Lanfranchi di Parma domenica 26 marzo alle 16, biglietti disponibili su Ciaotickets Il calendario degli incontri delle Azzurre nel Tiktok Women’s Six Nations 2023 Trenta le atlete (26 convocate e 4 invitate) che si ritroveranno presso la Cittadella del Rugby di Parma venerdì 17 marzo e che guidate dal Commissario tecnico Giovanni Raineri e dallo staff tecnico svolgeranno un programma incentrato su allenamenti sul campo, sessioni in palestra e riunioni. La conclusione del raduno è prevista all’ora di pranzo di domenica 19 marzo; la settimana successiva, a partire dal mercoledì 23 marzo, le convocate per le prime due gare del Tiktok Women’s Six Nations inizieranno sempre nella città ducale il raduno preparatorio all’avvio del Torneo. Le 26 atlete convocate: Barattin, Sara – Villorba RugbyBusato, Jessica – Villorba RugbyCapomaggi, Beatrice - Villorba RugbyD'Inca', Alyssa - Villorba RugbyDuca, Giordana - Valsugana Rugby PadovaFedrighi, Valeria – Stade ToulousainFranco, Giada – Rugby ColornoGai, Lucia – Valsugana Rugby PadovaGiordano, Elisa – Valsugana Rugby PadovaGronda, Alessia - Cus TorinoGurioli, Laura – Villorba RugbyLocatelli, Isabella – Rugby ColornoMadia, Veronica – Rugby ColornoMaris, Gaia – Valsugana Rugby PadovaMuzzo, Aura - Villorba RugbyOstuni Minuzzi, Vittoria – Valsugana Rugby PadovaRigoni, Beatrice - Valsugana Rugby PadovaSeye, Sara - Rugby CalvisanoSgorbini, Francesca – ASM RomagnatSillari, Michela – Valsugana Rugby PadovaStecca, Emanuela – Villorba RugbyStefan, Sofia - Valsugana Rugby PadovaStevanin, Emma - Valsugana Rugby PadovaTounesi Sara – Sale SharksTurani, Silvia – Exeter ChiefsVecchini, Vittoria - Valsugana Rugby Padova Le atlete invitate: Buso, Gaia –  Rugby ColornoCuoghi, Giorgia – Highlanders Formigine RugbyRanuccini, Alissa – Rugby ColornoRolfi, Sofia – Rugby Colorno

Italia Femminile | 13/03/2023

NAZIONALE FEMMINILE, L’ITALIA DI RAINERI CHE SI PREPARA AL TIKTOK WOMEN’S SIX NATIONS

Roma - Comincia l’avventura della nuova Italia di Giovanni Raineri, diventato c.t. della Nazionale femminile di rugby dopo l’addio di Andrea Di Giandomenico. Il nuovo ciclo azzurro riparte dalla stessa capitana, Elisa Giordano, e da un blocco consolidato di giocatrici di esperienza, alle quali si aggiungono tante nuove arrivate. Da questo punto di vista, Raineri ha attinto molto dall’Italseven di Diego Saccà, che la scorsa estate ha conquistato l’accesso al Championship, il massimo torneo continentale di rugby a sette, arrivando seconda dietro l’Inghilterra nel Trophy: alcune, come Alessia Margotti e Francesca Granzotto, hanno già esordito in Nazionale, le altre sono Alissa Ranuccini, Matilde Cheval, Arianna Toeschi e Alessia Gronda. Raineri dovrà far fronte a delle importantissime assenze, dovute prima di tutto ai ritiri di Melissa Bettoni e Manuela Furlan. Al posto della storica numero 2 azzurra – che adesso allena le avanti dell’under 20 – la principale candidata alla maglia da titolare è Vittoria Vecchini, ma anche Silvia Turani può all’occorrenza ricoprire quel ruolo. Dietro, invece, l’assenza di Furlan è stata già coperta da Vittoria Ostuni Minuzzi durante l’ultima Coppa del Mondo. Le avanti Come detto, Vecchini si candida a un ruolo da protagonista, oltre a lei è stata convocata anche Laura Gurioli del Villorba. A sinistra il ruolo è ben coperto dalla già citata Silvia Turani e Gaia Maris, con Emanuela Stecca alla ricerca di spazio, mentre a destra dietro Lucia Gai si fa strada Sara Seye, con Francesca Barro a completare il gruppo delle prime linee come “utility”. In seconda linea tanta continuità, con Margotti che si aggiunge alle confermatissime Fedrighi, Duca, Tounesi e Locatelli (che potremmo vedere spesso anche in terza linea). Proprio in terza, invece, 3 conferme e 3 novità: sono a disposizione Sgorbini, Franco e ovviamente la capitana Giordano, che verosimilmente comporranno il terzetto delle titolari. Dietro di loro però potrebbe esserci una bella lotta, con Frangipani (già 2 caps), Ranuccini e Giulia Cavina. La mediana Sono 4 le mediane di mischia convocate: Sofia Stefan e Sara Barattin portano con loro un notevole bagaglio di esperienza, mentre Francesca Granzotto (che però non sarà a disposizione dall’inizio a causa di un infortunio) scalpita per un ruolo da protagonista. Insieme a loro c’è anche l’esordiente Toeschi. All’apertura nessuna novità, con Madia e Stevanin a coprire il ruolo, che all’occorrenza può essere occupato anche da Beatrice Rigoni e Alessia Gronda (pur indicata come ala/estremo). Le trequarti Anche qui un po’ di conferme e qualche novità. Le assenze principali sono quelle di Furlan e Maria Magatti. Se per l’ex capitana azzurra la sostituta naturale sembra essere Ostuni Minuzzi, come già visto nel 2022, ancora non si sa chi potrebbe prendere il posto dell’ala del Cus Milano. La favorita, per caratteristiche e prestazioni offerte in questa prima parte di stagione, sembra Alyssa D’Incà, convocata come centro ma in grado di coprire tutti i ruoli del reparto arretrato, escluso il 10. Per quanto riguarda i centri, dietro Rigoni e Sillari scalpitano la stessa D’Incà, Capomaggi (4 presenze, ma da un po’ nel giro azzurro), Jessica Busato (ricovoncata dopo 4 anni) e le esordienti Cheval e Buso. A completare il triangolo allargato ci sono la già citata Ostuni Minuzzi con Aura Muzzo, e le esordienti Gronda e Rolfi.

Italia Femminile | 13/03/2023

SIMONE FAVARO: VI RACCONTO I MIEI SCOZIA-ITALIA, GLI SCOZZESI MI DICEVANO ‘PREPARATI A FARE PANCHINA

  Roma - Scozia-Italia chiuderà l’avventura degli Azzurri al Sei Nazioni 2023: il match di Murrayfield, previsto sabato prossimo alle 13.30 ora italiana (diretta Sky Sport Uno e Tv8) porta con sé tante storie del passato, alcune felici e storiche, altre invece da dimenticare. Tutti ricorderanno quell’incredibile pomeriggio di Edimburgo nel 2015, quando l’Italia rimontò la partenza sprint degli scozzesi e vinse 22-19 dopo un eroico assalto finale. Allo stesso modo, le partite con la Scozia sono legate anche ad alcune cocenti delusioni, come quella del 2013 quando l’Italia arrivò con grandi aspettative dopo aver battuto la Francia ma non riuscì a confermarsi, riportando alla luce un tema purtroppo sempre attuale che è quello della continuità. In entrambe le partite c’era in campo Simone Favaro, una delle terze linee storiche di quel decennio azzurro, che ha raccontato i momenti di quelle due sfide così diverse ma entrambe importanti per tracciare quello che può essere il futuro della Nazionale. Simone, cosa ricordi di quel pomeriggio di Murrayfield nel 2015? “Eravamo in una fase di primo ricambio generazionale. Avevamo perso alcune pedine importanti e c’erano dei ragazzi che dovevano ancora formarsi. Il rugby è un gioco dove l’aspetto psicologico è fondamentale, mi sentivo molto lucido quel giorno e avevo anche tanta voglia di rivalsa nei confronti degli scozzesi: io avevo già firmato per Glasgow, molti di loro giocavano per la nazionale scozzese quel giorno e in campo mi provocavano dicendomi ‘preparati a fare panchina da noi’”. Dopo un inizio shock (10-0 in pochi minuti per la Scozia) cosa è scattato? “È successo che siamo stati più bravi noi nei momenti chiave. Loro ci soffrivano tantissimo nelle fasi statiche, e da quelle abbiamo preso fiducia per contrastarli in tutto il resto, riprendendo la partita in mano e portandola a casa. Ricordo una grande partita di Alessandro Zanni, poi c’erano state delle belle azioni di Sergio (Parisse, ndr) e personalmente ricordo essere sceso in campo con il fuoco dentro. Mi sentivo un toro col sangue agli occhi. Fu una grande partita, e giocare in Scozia non è per niente facile. Tutti parlano di Twickenham come tempio del rugby, ma personalmente non c’è cosa più bella di giocare a Murrayfield”. Due anni prima, invece, gli Azzurri andarono a Edimburgo quasi da favoriti e steccarono la partita. Perché? “Eravamo nel primo periodo del nuovo ciclo di Brunel. Gran parte della squadra giocava all’estero ed era arrivata al Sei Nazioni abbastanza usurata, al quale si erano aggiunte le fatiche della durissima partita che vincemmo contro la Francia, dove spendemmo tante energie fisiche e mentali. Rispetto all’Italia di oggi, che ha un’età media molto più bassa della nostra, noi eravamo nel pieno della maturità e arrivammo a Edimburgo un po’ scarichi, mentre la Scozia – che in quegli anni era la nostra competitor – era molto più affamata di noi quel giorno. Ricordo che provai a dare una scossa al match con alcuni placcaggi, ma loro stavano meglio di noi fisicamente. Se li avessimo incontrati in un altro momento del Torneo forse sarebbe stata un’altra storia, perché eravamo superiori a loro e infatti quell’anno giocammo un grande Sei Nazioni vincendo contro l’Irlanda e facendo una gran partita a Twickenham. Quel giorno, però, eravamo cotti, il rugby è uno sport molto fisico e in queste occasioni ti punisce”. Quali analogie e quali differenze vedi fra la “tua” Italia e questa? “Questa squadra ha finalmente deciso di essere sfrontata come le altre squadre, a differenza nostra che invece avevamo un gioco molto diverso, soprattutto con Mallett, poi con Jacques (Brunel, ndr) ci siamo aperti un po’ di più. I ragazzi stanno facendo lo stesso percorso che ha fatto la Scozia quando 6 anni fa prese Townsend come allenatore: l’obiettivo è giocare e mettere pressione attraverso il gioco. Per quanto riguarda le analogie, riconosco la presenza di un gruppo coeso, unito e in cui ognuno sa quello che deve fare. Così come ai miei tempi da me si aspettavano i placcaggi avanzanti, da Zanni si aspettavano la quantità di lavoro, da Sergio ti aspettavi la classe e la giocata, in questo gruppo da ogni giocatore sai cosa aspettarti e cosa deve fare. Non siamo ancora al massimo livello di maturità, ma secondo me ci si arriverà, e questo vuol dire che la miglior Italia deve ancora venire. L’importante è che questi giovani non si perdono e continuino a giocare con questa fame”. Cosa deve fare questa squadra per “superare” anche i successi ottenuti da voi? “Deve trovare la continuità. Mi è piaciuto molto il discorso fatto da Paolo Garbisi dopo Italia-Irlanda, quando ha detto che non c’è da essere felici solo per aver tenuto testa all’Irlanda, e in generale l’atteggiamento dopo queste sconfitte dove comunque siamo competitivi. Dobbiamo portare l’Italia del rugby ad essere quello che l’Italia è anche negli altri sport: una squadra che primeggia. Non bisogna essere ‘sazi’ a fine partita dopo le sconfitte, anche se arrivate con una buona prestazione”  

Italia | 13/03/2023

PERONI TOP10, IL PALINSESTO RAI PER LA FASE FINALE DI REGULAR SEASON

  Roma - FIR e Rai Sport hanno definito il palinsesto degli incontri del Peroni TOP10 dalla XV alla XVIII giornata che saranno trasmessi in diretta in chiaro da Rai Sport, in simulcast con lo streaming di Eleven Sports. Con ancora quattro turni di regular season da disputare, tanto la lotta per i play-off che quella per la salvezza sono ancora apertissime e tutti gli appuntamenti in diretta free-to-air delle settimane a venire saranno dedicati ad incontri decisivi per definire il quadro delle semifinali, a loro volta tutte disponibili su Rai Sport.  Questi gli incontri di Peroni TOP10 in diretta su Rai Sport: XV giornata - 25 marzo - ore 16.00 Valorugby Emilia v Femi-CZ Rovigo XVI giornata - 1 aprile - 16.00Transvecta Calvisano v Petrarca Rugby XVII giornata - 15 aprile - ore 16.00Valorugby Emilia v Fiamme Oro Rugby XVIII giornata - 22 aprile - ore 16.00 Femi-CZ Rovigo v HBS Colorno    

Serie A Elite | 13/03/2023

ITALIA, GOOSEN: “DOBBIAMO FORZARE LA SCOZIA A SBAGLIARE, E POI BISOGNA FINALIZZARE”

  Roma - La delusione per la sconfitta di sabato contro il Galles c’è, ma adesso è il momento di raccogliere tutte le energie e concentrarsi sull’ultima sfida di questo Sei Nazioni 2023, a Edimburgo contro la Scozia. Gli Azzurri, al di là del passo falso dell’Olimpico, hanno dimostrato di avere le carte in regola per giocarsela con tutti, e oggi hanno cominciato il percorso di preparazione alla sfida di Murrayfield, come raccontato Marius Goosen, allenatore della difesa dell’Italrugby. Goosen, cos’è successo sabato? “Volendo riassumere: abbiamo preparato bene la partita, abbiamo creato tanto e poi non abbiamo finalizzato. Abbiamo già rivisto il match con i ragazzi, per capire quali sono le cose che possiamo migliorare in vista di sabato prossimo. Certamente ci sono comunque dei segnali molto positivi che questa partita ci lascia: abbiamo fatto 11 linebreak e battuto 38 difensori in 80 minuti, nemmeno la Francia che ha fatto 50 punti a Twickenham ha fatto così tanto. Sono dei dati impressionanti, il problema è che poi non siamo riusciti a finalizzare tutto quello che abbiamo costruito, è questa la differenza che c’è ancora tra le migliori al mondo e noi”. I problemi di finalizzazione sono stati solo tecnici o ha influito anche la pressione e l’aspetto mentale? “Sicuramente l’aspetto mentale è stato un fattore. Era la prima partita, dopo la Georgia l’estate scorsa, nella quale eravamo non dico favoriti ma comunque molto vicini sulla carta al nostro avversario. Queste aspettative hanno pesato, ma in primis noi dello staff dobbiamo fare meglio per mettere in condizioni i ragazzi di non sentire questa pressione, perché questa ci sarà sempre: è un test match e giochiamo con le migliori squadre del mondo, per cui bisogna affrontarla come un qualsiasi altro aspetto del gioco”. Ha citato la Georgia: effettivamente il primo tempo di sabato ha ricordato un po’ quello di Batumi… “In un certo senso sì, nel senso che in entrambe abbiamo fatto errori che non dovevamo fare, ma dall’altra parte a Batumi non abbiamo creato tutte queste opportunità, proponendo il nostro stile di gioco, e ci è mancata ‘solo’ la finalizzazione. Abbiamo cambiato la mentalità del nostro gioco, ed è una cosa positiva: chiaramente quando si crea così tanto poi bisogna segnare”. Come stile di gioco, la Scozia è molto più vicina all’Italia: entrambe giocano tanto, anche rischiando… “Abbiamo visto anche in Scozia-Irlanda la grandissima intensità che c’è stata nel primo tempo. Siamo entrambe squadre alle quali piace muovere la palla, anche prendendosi dei rischi. Io per primo, da allenatore della difesa, sono consapevole che giocare in questo modo porta anche a degli errori, ma anche la Scozia gioca allo stesso modo, quindi possiamo metterli sotto pressione e cercare di forzarli a sbagliare. Si può dire che vincerà chi farà meno errori? “Sì, ma speriamo di non farne nessuno” (ride, ndr) Avete in mente dei cambiamenti in vista della Scozia? Anche in base alle condizioni dei ragazzi “Intanto vogliamo far recuperare bene i giocatori. Alcuni di loro dopo la partita non si sentono ancora al 100%, del resto siamo all’ultima giornata di un Torneo molto impegnativo durante il quale non abbiamo cambiato tantissimo la formazione, quindi un po’ di stanchezza c’è. Alla fine però parliamo di ragazzi abituati a giocare ogni settimana con le franchigie o in Inghilterra e Francia, quindi sanno affrontare questi ritmi di lavoro e sicuramente saremo pronti per la Scozia, contro la quale schiereremo la miglior formazione possibile”.  

Italia | 13/03/2023

L’ITALIA UNDER 18 FEMMINILE A ROMA DAL 17 AL 19 MARZO

  Roma – Sono attese a Roma nel fine settimana le Azzurrine della Nazionale Femminile Under 18 per uno stage di tre giorni che si terrà presso il centro di preparazione olimpica del CONI, Giulio Onesti. Le ventotto atlete selezionate si ritroveranno nella Capitale a partire dalle ore 15.00 di venerdì 17 marzo e sotto la direzione del responsabile tecnico Diego Saccà, affiancato da Elena Chiarella ed Elisa Facchini, proseguiranno la preparazione sul campo  fino al primo pomeriggio di domenica 19 marzo. Le convocate: Giada ABITI (INIZIATIVE VILLORBA) Mary AKOSA (RUGBY COLORNO) Ilaria ALONZI (US ROMA RUGBY) Rebecca ANGELUCCI  (US ROMA RUGBY)Stella Gaia BARBERA MOYANO (RUGBY FOOTBALL UNION)Viola BERNUZZI  (C.U.S. GENOVA)Alessia CAGNOTTO (CUS TORINO)Miriana CARLINI (LUPI FRASCATI RUGBY)Elisa CECATI (VOLVERA RUGBY)Chiara CHELI (RUGBY COLORNO)Greta COPAT (INIZIATIVE VILLORBA)Morgana CORSARO (US ROMA RUGBY)Elettra COSTANTINI (VALSUGANA RUGBY PADOVA)Giorgia CUPPARI (RUGBY PARABIAGO)Sara D'ANDREA (LUPI FRASCATI RUGBY)Penelope D'EPIRO (US ROMA RUGBY)Eva ESCHYLLE (RUGBY LUCCA)Carola FOGARIN (VALSUGANA RUGBY PADOVA)Laura Lina FOSCATO (CUS MILANO RUGBY)Nami FUJIMOTO (CUS MILANO RUGBY)Asia LICCARDO (I PUMA BISENZIO RUGBY)Antonella MAIONE (AMAT.R.TORRE DEL GRECO)Sara MANNINI (RUGBY COLORNO)Lucie Jeanne MOIOLI (I CENTURIONI RUGBY)Maria Nicole RUGGIO (RUGBY COLORNO)Desiree SPINELLI (I PUMA BISENZIO RUGBY)Emma TOGNON (VALSUGANA RUGBY PADOVA)Lavinia TONNA (LUPI FRASCATI RUGBY)  

News | 13/03/2023

TIK TOK WOMEN’S SIX NATIONS 2023: ACCREDITO STAMPA GARE INTERNE ITALIA

Roma - Si forniscono di seguito informazioni utili circa il processo di accreditamento per i Media in relazione agli incontri interni che la Nazionale Maggiore Femminile disputerà allo Stadio Lanfranchi di Parma nell’ambito del Tik Tok Women’s Six Nations 2023. CALENDARIO INCONTRI INTERNI ITALIA Domenica 26 marzo, Italia v Francia (calcio inizio ore 16:00)Sabato 15 aprile, Italia v Irlanda (calcio inizio ore 17:45)Sabato 29 aprile, Italia v Galles (calcio inizio ore 16:30) È possibile formulare richiesta di accredito stampa attraverso il portale di registrazione on line:http://fir.accreditationsystem.info/mediaaccreditation.asp La richiesta di accredito stampa potrà essere formulata entro il19 marzo per Italia v Francia9 aprile per Italia v Irlanda23 aprile per Italia v Galles Richieste pervenute oltre il termine fissato non verranno prese in considerazione. Al termine della compilazione on line una comunicazione confermerà l'avvenuta registrazione dei dati ma non l'accettazione dell'accredito. La conferma dell'accredito, o diniego, verrà il lunedì precedente la disputa dell’incontro richiesto. ACCREDITI PLURIMI In caso di accrediti plurimi da parte di una medesima testata dovrà essere comunicato a simona.detoma@federugby.it l’ordine di preferenza. Si riportano di seguito i criteri di priorità di cui l'Area Comunicazione FIR terrà conto per il rilascio dell'accredito stampa. GIORNALISTI (TRIBUNA STAMPA) 1) Agenzie di Stampa Internazionali 2) Agenzia di Stampa Nazionali (solo Paesi coinvolti nell'evento) 3) Quotidiani Nazionali (solo Paesi coinvolti nell'evento) e siti internet di settore. 4) Quotidiani Internazionali 5) Riviste Specializzate di Rugby (solo Paesi coinvolti nell'evento) 6) Quotidiani Locali 7) Freelance specializzati (sono richiesti almeno tre articoli inerenti l'attività sportiva rugbystica pubblicati nell'anno in corso o nei sei mesi precedenti) 8) Altri (comprese richieste d'accredito provenienti da rappresentati dei media di nazionalità diversa da quella delle squadre coinvolte nell'evento) *FOTOGRAFI (POSTAZIONI CAMPO) 1) Agenzie Internazionali 2) Agenzie Nazionali (solo Paesi coinvolti nell'evento) 3) Quotidiani Nazionali (solo Paesi coinvolti nell'evento) 4) Quotidiani Internazionali 5) Freelance specializzati nel Rugby ** 6) Riviste Specializzate di Rugby (solo Paesi coinvolti nell'evento) 7) Fotografi siti internet specializzati 8) Quotidiani Locali (solo Paesi coinvolti nell'evento) 9) Agenzie locali (solo Paesi coinvolti nell'evento) 10) Altri (comprese richieste d'accredito provenienti da testate di nazionalità diversa da quella delle squadre coinvolte nell'evento) *I fotografi dovranno obbligatoriamente allegare alla richiesta di accredito copia della Tessera Professionale in corso di validità. ** Per i Freelance è, inoltre, richiesta: 1) indicazione della/e testata/e giornalistiche (quotidiani o periodici con indirizzo completo, e nome del direttore) per le quali il fotografo dichiara di svolgere l'attività per l'accredito richiesto. 2) Fotocopia delle pagine di almeno una pubblicazione (no WEB) dell'anno precedente o dell'anno in corso dove compaiono propri servizi fotografici inerente all’attività sportiva rugbysitca. 3) Formale impegno a pubblicare servizi sulla manifestazione. RADIO / TV (TRIBUNA STAMPA POSTAZIONI COMMENTO) 1) TV e Radio proprietarie dei diritti 2) TV e Radio proprietarie dei secondi diritti 3) TV Locali e Radio Locali (solo Paesi coinvolti nell'evento) 4) Siti Internet di settore (solo Paesi coinvolti nell'evento) 5) Altri (comprese richieste d'accredito provenienti da Radio e TV di nazionalità diversa da quella delle squadre coinvolte nell'evento) AREA PARCHEGGIO STAMPA Eventuali richiesta di pass auto per accedere al parcheggio stampa dovranno essere effettuate per iscritto ed inviate a: simona.detoma@federugby.it. L’assegnazione verrà valutata a seconda della necessità connesse all’ingombro dell’attrezzatura. I posti del parcheggio stampa saranno a disposizione fino ad esaurimento. Per ulteriori necessità o chiarimenti si prega di contattare Simona De Toma, Media Operations Manager, allo 0645213112, o simona.detoma@federugby.it

News | 13/03/2023

FIR ACCOGLIE LE RACCOMANDAZIONI WORLD RUGBY PER L’ABBASSAMENTO DEL PLACCAGGIO NEL RUGBY DI BASE

Roma - La Federazione Italiana Rugby ha accolto con favore le raccomandazioni di World Rugby relativamente ad una sperimentazione globale dell’abbassamento dell’altezza del placcaggio nel rugby di base che potrà essere introdotta successivamente al Consiglio della federazione internazionale del prossimo mese di maggio. La visione di FIR di un Gioco sempre più accessibile, inclusivo, sicuro e aperto a tutti, orientato alla maggior partecipazione possibile, attrattivo per nuovo e nuovi praticanti è pienamente allineata all’indirizzo dell’organo di governo internazionale. Leggi il comunicato stampa World Rugby  Marzio Innocenti, Presidente FIR, ha detto: “Le riunioni di World Rugby a cui ho partecipato in questi giorni hanno ben chiarito quali sono le sfide ed i benefici che posso derivare da questa nuova direzione che il Gioco di base si appresta ad intraprendere a livello globale. Nei mesi a venire, con i colleghi Consiglieri e la struttura tecnica, avvieremo un percorso di valutazione e condivisione che coinvolgerà attivamente i Comitati Regionali e soprattutto i nostri Club, per identificare il miglior percorso da intraprendere insieme, nell’interesse del movimento di base” “Le sperimentazioni condotte tramite progetti pilota nel rugby di base in Paesi come la Francia ed il Sudafrica nell’ultimo quadriennio e gli studi indipendenti dimostrano come l’abbassamento della linea del placcaggio conduca verso un Gioco immutato nei propri tratti caratterizzanti ma più sicuro. Un praticabile da tutti, la chiave per continuare a sviluppare il Gioco nel nostro Paese attraendo nuovi partecipanti. La FIR è pronta ad implementare progressivamente le nuove regole sperimentali che dovessero essere introdotte, a partire dal rugby giovanile che presenta la più rapida curva di apprendimento e adattamento, via via sino a tutta la filiera del nostro gioco di comunità, supportando i Club attraverso la nostra struttura tecnica e risorse dedicate per la didattica” ha detto il Direttore Tecnico di FIR, Daniele Pacini.

News | 13/03/2023