©2023 Federazione Italiana Rugby

SIX NATIONS UNDER 20, ITALIA IN SCOZIA CON OBIETTIVO VITTORIA

  Domenica a Glasgow l’ultimo appuntamento del Torneo 2023, Azzurrini carichi ma consapevoli dei rischi contro una squadra ferita dopo la pesante sconfitta interna contro l’Irlanda (altro…)

News | 17/03/2023

MELISSA BETTONI: “IL RICAMBIO GENERAZIONALE NON SARÀ UN PROBLEMA. L’UNDER 20? MOLTO SODDISFATTA

Parma - Con 76 caps, è stata uno dei simboli dello storico ciclo che ha portato l’Italia a imporsi ai vertici del rugby femminile mondiale: Melissa Bettoni ha chiuso la sua avventura azzurra dopo la Coppa del Mondo dello scorso anno, ma non ha lasciato il mondo della palla ovale. Adesso, infatti, è allenatrice delle avanti della nuova Italia under 20 femminile, e anche dalla panchina continua a dare il suo contributo al rugby italiano. Melissa, com’è maturata la decisione di iniziare questo nuovo percorso? “È stata una sorpresa anche per me, non lo immaginavo e non me lo aspettavo, anche se quando mi è stato proposto ho subito accettato, sia perché mi sarebbe sempre piaciuto allenare, sia perché lo facevo già nelle giovanili dello Stade Rennais, il club dove giocavo”. A proposito di giovani. Questo Sei Nazioni vedrà per l’Italia un primo ricambio: cosa ti aspetti? “Da un lato abbiamo smesso soltanto io e Manuela (Furlan, ndr) e c’è Arrighetti che è fuori per infortunio, quindi in realtà molte veterane sono ancora presenti del gruppo, e credo sia una cosa importante per “guidare” il ricambio nel modo giusto. Le tante giovani che stanno crescendo potranno essere spinte e accompagnate in un ricambio che sarà per forza necessario. Credo che non ci saranno problemi in questo percorso, perché nel nostro gruppo giovani e meno giovani si sono sempre integrate bene, vivendo bene insieme. Sicuramente sarà un Sei Nazioni un po’ di transizione, che servirà a Raineri per fare nuove prove e capire come si comporteranno in campo le nuove giovani”. Sarà difficile, per chi arriva adesso, gestire la pressione dei risultati ottenuti dall’Italia negli ultimi anni? “La pressione c’è sempre, secondo me sarà invece uno stimolo in più per le più giovani avere la possibilità di dimostrare il proprio valore a questo livello. Va anche detto che non solo noi siamo in ricambio: tutte le nazionali stanno cambiando, come normale che sia dopo una Coppa del Mondo. Per come conosco io le ragazze e per come vedo il gruppo, approcciare a questo Sei Nazioni sarà molto più semplice di quanto si pensi”. Per quanto riguarda la “tua” under 20, quali segnali hai colto dopo la prima amichevole con la Spagna? “È stata una partita particolare, perché noi abbiamo giocato con l’under 20 e loro con l’under 21 (ride, ndr). Ma comunque è stato un test importante e uno stimolo in più, che ha portato dei risultati molto positivi in vista del futuro, anche noi comunque avevamo ragazze come Alessandra Frangipani che hanno già giocato in Nazionale maggiore. In generale, tutti i tecnici sono soddisfatti di come questo percorso è iniziato, e personalmente sono rimasta molto colpita da queste ragazze, dalla loro attitudine e dalla loro capacità di ascoltare: mi chiamano per chiedermi consigli sugli esercizi da fare, per confrontarsi su ciò che riguarda la mischia. Non è facile, perché alcune non giocano in Eccellenza ma in Serie A, quindi non hanno sempre la possibilità di confrontarsi con l’alto livello, ma sono molto curiose e lavorano tanto. La Federazione ci permette di lavorare bene e ci appoggia, e avere un under 20 e un under 18 fa capire che il nostro movimento sta crescendo”.

Italia Femminile | 17/03/2023

MANUELA FURLAN: “QUEI 20 MINUTI CON LA FRANCIA? UNA VITTORIA

  Parma - Il 2022 di Manuela Furlan è stato un ottovolante incredibile. L’ex capitana azzurra (88 caps) si è resa protagonista di un miracolo sportivo, recuperando in un mese e mezzo da un infortunio al crociato che sembrava averle definitivamente precluso la partecipazione alla Coppa del Mondo. Alla fine ce l’ha fatta, giocando 20 minuti nel quarto di finale con la Francia e dando poi l’addio al rugby giocato. Una decisione maturata dalla necessità di staccare, ma come racconta, non c’è ancora riuscita del tutto, e sogna di tornare con dei nuovi progetti. Manuela, come stai vivendo questo primo periodo post-ritiro? “Ovviamente è molto strano, perché dopo tanti anni ho abbandonato una routine ormai consolidata, ma sto molto bene. Quello che ho vissuto con la Nazionale e con il rugby è stato bellissimo, ma avevo bisogno di staccare. Gli ultimi 2 anni non sono stati facili per me a livello mentale, poi quell’infortunio a un mese dal Mondiale ha fatto probabilmente scattare qualcosa nella mia testa, mi ha fatto rendere conto che stavo perdendo qualcosa che volevo fortemente, anche se non credevo fosse così. Quell’infortunio mi stava impedendo di decidere quando sarebbe finita, mentre volevo essere io a prendere questa decisione, probabilmente questo mi ha dato la forza per recuperare”. Quel recupero e quei 20 minuti di Mondiale contro la Francia li consideri un’impresa? “Quando lo dico non mi credono, ma non riesco ancora a credere di essere stata io a fare tutto ciò. Come detto, l’ultimo periodo non è stato facile. Dopo aver ottenuto la qualificazione ai mondiali (a settembre 2021, ndr) ero convinta di lasciare, pensavo ‘il mio compito l’ho fatto’, poi quando un anno dopo è arrivato quell’infortunio mi ero resa conto di star perdendo qualcosa che invece, forse senza nemmeno saperlo, desideravo fortemente. Quei 20 minuti contro la Francia rappresentano personalmente una vittoria come quella con l’Irlanda nel 2019 o tante altre soddisfazioni che mi sono tolta con le ragazze”. Normale che tu abbia sentito l’esigenza di staccare, dopo tutto questo... “Non era facile gestire tutto e avere i minuti contati. Sapevo che tardando 10 minuti al lavoro avrei rischiato di non riuscire ad allenarmi in palestra perché dopo dovevo andare anche al campo. La gestione del tempo mi aveva messo in crisi a livello mentale. Ora mi sto godendo il tempo libero in più che ho, anche se in realtà non ho mai ‘staccato’ del tutto. O meglio, l’ho fatto a livello di gioco ma continuo a seguirlo da spettatrice, guardo tutte le partite di campionato e seguirò ovviamente il Sei Nazioni”. Ti piacerebbe tornare in un’altra veste in futuro? Magari da dirigente o allenatrice… “Avevo già deciso di prendermi almeno un anno di pausa dopo il ritiro, anche se come ho detto non sono riuscita a staccare del tutto. Mi piacerebbe poter fare qualcosa in futuro per lo sviluppo del rugby femminile: nella mia testa c’è l’idea di sviluppare un progetto, ma voglio fare qualcosa che non è mai stata fatta prima, quindi ci vuole il suo tempo e la lucidità giusta per farla. Deve essere qualcosa di concreto, con delle basi e un senso logico”. Un modo per migliorare la percezione del rugby femminile in Italia quindi? “Ho cambiato lavoro da poco, e quando i miei nuovi colleghi hanno saputo che giocavo a rugby e che ho giocato in Nazionale mi hanno chiesto ‘ma tu cosa ci fai qui?’, a loro sembrava strano che un’ex capitana della Nazionale dovesse aver bisogno di tornare a lavorare subito dopo”. Come vedi questo nuovo ciclo dell’Italia? “Molte ragazze del precedente ciclo sono rimaste e formano un bel gruppo di veterane: credo sia molto importante perché in questo modo le più giovani avranno una guida, delle persone che in campo le sosterranno e le aiuteranno. Ciò non toglie che sarà comunque momento di passaggio anche per chi c’era già, perché ovviamente cambiare allenatore significa doversi adattare a nuove metodologie e a un modo diverso di giocare. Sarà uno stimolo in più che potrà portare a risultati positivi”. Sarà inevitabile un confronto con i grandi risultati ottenuti da voi. Come bisognerà affrontare la tensione che questo può generare? “Conoscendo le mie compagne, sono sicura che sapranno guidare il gruppo in questa fase di transizione. Credo siano abbastanza consapevoli che faranno parte di un nuovo processo, e come in ogni nuovo inizio ci vorrà del tempo affinché i meccanismi possano iniziare a funzionare.  Ovviamente l’obiettivo è sempre quello di portare a casa il massimo risultato, ma sono sicura che se ciò non dovesse avvenire nelle prime partite nessuna di loro si perderà d’animo. Bisogna avere la pazienza giusta, aspettare e lavorare per ottenere i risultati. Del resto, anche nella prima fase del nostro ciclo ci sono state delle delusioni, prima di arrivare dove siamo arrivate alla fine”.      

Italia Femminile | 17/03/2023

SEI NAZIONI 2023, SCOZIA V ITALIA: LA PREVIEW DEL MATCH

Edimburgo - Scozia-Italia apre l’ultima giornata del Sei Nazioni, quella del Super-sabato con tutte le 3 partite nello stesso giorno, una dietro l’altra. Alle 13.30 ora italiana (diretta Sky Sport Uno, Tv8 e NOW) gli Azzurri scenderanno in campo al Murrayfield di Edimburgo per conquistare finalmente una vittoria troppe volte sfiorata e poi sfuggita sul più bello in questo Torneo. Entrambe le squadre giocano un rugby offensivo e coraggioso, e metterle una di fronte all’altra potrebbe far venire fuori una delle partite più belle dell’anno. Come arriva la Scozia La Scozia non ha più velleità di vittoria del Torneo dopo la sconfitta con l’Irlanda, ma ha la possibilità di concludere al terzo posto, praticamente il primo degli umani considerando che Francia (pur con qualche passo falso) e Irlanda hanno dimostrato di essere di un altro pianeta. Le assenze di Hogg e Russell hanno costretto Townsend a cambiare un po’ di cose, ma difficilmente cambierà l’intenzione di gioco degli scozzesi, che verosimilmente apriranno il match a ritmi folli e costringeranno l’Italia a stare loro dietro. Considerata l’assenza di Russell, il giocatore più pericoloso è sicuramente Duhan Van der Merwe, inarrestabile palla in mano e fisicamente dominante, anche se ha più di qualche lacuna in difesa. Come arriva l’Italia La sconfitta di sabato scorso ha fatto male, e nessuno tra giocatori e staff lo ha nascosto, ma è anche vero che la delusione per la mancata vittoria contro il Galles non deve far dimenticare che l’Italia non è mai stata così continua nel Sei Nazioni, a livello di continuità. Gli Azzurri se la sono giocata a viso aperto con tutte le formazioni del Torneo, e hanno ancora un’importante possibilità di conquistare una vittoria prestigiosa. Inoltre, classifica alla mano, l’Italia può ancora evitare l’ultimo posto in classifica (e di conseguenza il famigerato cucchiaio di legno) vincendo la partita e poi sperando che la Francia faccia il suo dovere contro il Galles. Non facile, certo, ma questi ragazzi ci hanno fatto capire che nulla è impossibile. Gli esordi di Gesi e Manfredi daranno nuova energia al gruppo dopo le fatiche di questo Sei Nazioni, così come le opportunità dal primo minuto per Fusco e Iachizzi potrebbero portare a un ulteriore cambio di passo. Tutte le informazioni per seguire Scozia-Italia Scozia-Italia, partita di apertura dell’ultima giornata del Sei Nazioni 2023, sarà trasmessa in tv su Sky Sport Uno e in chiaro su Tv8, mentre in streaming sarà visibile su NOW e Tv8.it. Il calcio d’inizio è previsto alle ore 13.30, ma il collegamento televisivo inizierà alle 12.45. L’arbitro del match sarà l’australiano Angus Gardner, con l’inglese Matthew Carley e il gallese Craig Evans come assistenti. Il TMO sarà l’australiano Brett Cronan. Il match assegnerà anche la seconda edizione della “Cuttitta Cup”, vinta lo scorso anno dalla Scozia battendo l’Italia 33-22 a Roma. Le formazioni di Scozia-Italia Scozia: 15. Ollie Smith; 14. Kyle Steyn, 13. Huw Jones, 12. Sione Tuipulotu, 11. Duhan van der Merwe; 10. Blair Kinghorn, 9. Ben White; 8 Jack Dempsey, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie ©; 5 Jonny Gray, 4 Sam Skinner; 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman A disposizione: 16. Ewan Ashman, 17. Rory Sutherland, 18. WP Nel, 19. Scott Cummings, 20. Matt Fagerson, 21. Ali Price, 22. Ben Healy, 23. Cameron Redpath Italia: 15. Tommaso Allan, 14. Pierre Bruno, 13. Juan Ignacio Brex, 12. Tommaso Menoncello, 11. Simone Gesi, 10. Paolo Garbisi, 9. Alessandro Fusco, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro ©, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Edoardo Iachizzi, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16. Marco Manfredi, 17. Federico Zani, 18. Pietro Ceccarelli, 19. Niccolo Cannone, 20. Giovanni Pettinelli, 21. Manuel Zuliani, 22. Alessandro Garbisi, 23. Luca Morisi

Italia | 17/03/2023

DUE SQUADRE VOTATE ALL’ATTACCO: L’ANALISI DELLE FORMAZIONI DI SCOZIA-ITALIA

  Edimburgo - L’ultima giornata del Sei Nazioni è così: si contano le energie rimaste, si pesca nelle riserve di benzina nelle gambe e nei muscoli e si butta il cuore oltre l’ostacolo per sfruttare l’ultima occasione concessa dal Torneo più antico del Mondo. Scozia e Italia devono far fronte entrambe a numerose assenze, schierando comunque la migliore formazione possibile. Le due squadre per certi versi si assomigliano: entrambe giocano il pallone, anche dai propri 22, prendono dei rischi sapendo di poter ottenere grandi risultati forzando la giocata, e si affidano a giocatore di grande talento e rapidità per farlo. Due esordi per l’ItaliaKieran Crowley cambia tanto rispetto alle uscite precedenti, inserendo due esordienti: Simone Gesi dall’inizio al posto di Padovani, e Marco Manfredi in panchina al posto di Luca Bigi. Per l’ala delle Zebre è un altro grande traguardo, dopo un percorso che dall’under 20 lo ha portato ad affermarsi come uno dei giocatori più promettenti dello United Rugby Championship. Il battesimo del livello internazionale non è mai facile, ma in assenza di Capuozzo serve un altro giocatore capace di battere l’avversario diretto, creando e finalizzando le occasioni: lui ha tutte le caratteristiche per farlo. Per quanto riguarda Manfredi, avrebbe potuto esordire molto prima se non fosse stato per la lunga serie di infortuni che lo ha costretto spesso a ricominciare sempre da capo. È il tipico tallonatore moderno, che lavora tanto in mezzo al campo, e queste sue qualità saranno fondamentali. Non sono però le uniche novità di formazione. Alessandro Fusco si è conquistato la prima occasione da titolare nel Sei Nazioni (la seconda totale in azzurro, dopo Lisbona la scorsa estate) dando sempre il suo contributo nei minuti finali delle partite precedenti. E in panchina c’è Alessandro Garbisi, che quest’anno al Benetton sta giocando con continuità, chissà che nella ripresa non possa trovarsi a giocare in coppia col fratello maggiore. Un altro giocatore che a suo di buoni ingressi a partita in corso si è guadagnato la maglia da titolare è Edoardo Iachizzi, fresco di firma col Benetton e autore di una bella prova nel delicato secondo tempo di sabato scorso contro il Galles. Per il resto, Crowley conferma Allan estremo, con il già citato Gesi e Bruno a formare una coppia di ali a dir poco elettrica. Menoncello ha recuperato dopo la botta contro il Galles e sarà al fianco di Brex, mentre Paolo Garbisi vestirà di nuovo la maglia numero 10. Davanti invece resta invariata la terza linea, compresi i due finisher Zuliani e Pettinelli in panchina, mentre in seconda come detto Iachizzi rileva Niccolò Cannone, pronto a subentrare. In prima linea tocca di nuovo a Riccioni dall’inizio, mentre Pietro Ceccarelli torna nei 23. Il nuovo volto della Scozia Se Kieran Crowley ha avuto più tempo per gestire le assenze di alcuni suoi pezzi pregati come Ioane, Lucchesi e per ultimo Capuozzo, Gregor Townsend si ritrova di colpo senza le sue due punte di diamante. Finn Russell in questo Sei Nazioni ha notevolmente ridotto la sua alternanza di errori e genialità (orientandosi verso le seconde): è stato il vero interruttore di questa Scozia, quando si è acceso ha risolto le partite con Inghilterra e Galles e stava per rimettere in piedi anche quella contro la Francia. La sua assenza da un lato rende la Scozia più prevedibile, dall’altro diminuisce il numero di giocate rischiose. Per Stuart Hogg invece è stato un torneo abbastanza sottotono, ma Townsend non ha mai voluto rinunciare a lui, anche per il carisma e la leadership in campo. Magari Ollie Smith – estremo di Glasgow che lo sostituirà – è maggiormente in forma, ma riuscirà a trascinare i compagni? Per quanto riguarda invece Russell, alla fine l’utility Kinghorn ha vinto il ballottaggio con Ben Healy, apertura di Munster eleggibile per la Scozia. Il talento di Edimburgo può coprire qualsiasi posizione lì dietro, ma gli Azzurri potranno e dovranno metterlo sotto pressione e costringerlo a prendere meno rischi possibili. La Scozia, come l’Italia, ha bisogno di forzare per dare il 100%, e riuscire depotenziare la loro mediana potrebbe essere la chiave giusta. L’attenzione andrà rivolta soprattutto alle due ali: Kyle Steyn e Duhan Van der Merwe stanno facendo sfracelli, e ogni pallone toccato da loro può trasformarsi in un pericolo. Occhio anche alla rodatissima coppia di centri Tuipulotu-Huw Jones, soprannominati ormai gli Huwipulotu per come si trovano a memoria in campo. Davanti si rivedono Sam Skinner e Hamish Watson dall’inizio, mentre per quanto riguarda il numero 8 Townsend ha scelto di nuovo Dempsey, con Matt Fagerson che parte dalla panchina. Le formazioni di Scozia-Italia Scozia: 15. Ollie Smith; 14. Kyle Steyn, 13. Huw Jones, 12. Sione Tuipulotu, 11. Duhan van der Merwe; 10. Blair Kinghorn, 9. Ben White; 8 Jack Dempsey, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie ©; 5 Jonny Gray, 4 Sam Skinner; 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman A disposizione: 16. Ewan Ashman, 17. Rory Sutherland, 18. WP Nel, 19. Scott Cummings, 20. Matt Fagerson, 21. Ali Price, 22. Ben Healy, 23. Cameron Redpath Italia: 15. Tommaso Allan, 14. Pierre Bruno, 13. Juan Ignacio Brex, 12. Tommaso Menoncello, 11. Simone Gesi, 10. Paolo Garbisi, 9. Alessandro Fusco, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro ©, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Edoardo Iachizzi, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16. Marco Manfredi, 17. Federico Zani, 18. Pietro Ceccarelli, 19. Niccolo Cannone, 20. Giovanni Pettinelli, 21. Manuel Zuliani, 22. Alessandro Garbisi, 23. Luca Morisi  

Italia | 17/03/2023

TOWNSEND: “EVITIAMO CHE L’ITALIA RIPETA L’IMPRESA DI CARDIFF”

  Edimburgo (Scozia) - Quattro i cambi apportati dal CT della Scozia Greg Townsend alla formazione titolare che sabato 18 marzo (13.30, diretta Sky Sport e TV8) affronta l’Italia a Murrayfield nell’ultima giornata del Guinness Sei Nazioni. “L’obiettivo per la partita contro l’Italia è quello di giocare il miglior rugby del nostro Sei Nazioni. Siamo molto determinati, l’Italia sta giocando un grande rugby in attacco, difende bene, gioca con passione, dovremo assicurarci che non riescano a chiudere il Torneo come sono riusciti a fare un anno fa di questi tempi a Cardiff contro il Galles”. 15 Ollie Smith (Glasgow Warriors) 2 caps 14 Kyle Steyn (Glasgow Warriors) 9 caps 13 Huw Jones (Glasgow Warriors) 35 caps 12 Sione Tuipulotu (Glasgow Warriors) – 15 caps 11 Duhan van der Merwe (Edinburgh Rugby) 27 caps 10 Blair Kinghorn (Edinburgh Rugby) 42 caps 9 Ben White (London Irish) 13 caps 8 Jack Dempsey (Glasgow Warriors) 8 caps 7 Hamish Watson (Edinburgh Rugby) 56 caps 6 Jamie Ritchie (Edinburgh Rugby) – capitano – 40 caps 5 Jonny Gray (Exeter Chiefs) – 76 caps 4 Sam Skinner (Edinburgh Rugby) 24 caps 3 Zander Fagerson (Glasgow Warriors) 57 caps 2 George Turner (Glasgow Warriors) 34 caps 1 Pierre Schoeman (Edinburgh Rugby) 20 caps a disposizione 16 Ewan Ashman (Sale Sharks) 6 caps 17 Rory Sutherland (Ulster Rugby) 22 caps 18 WP Nel (Edinburgh Rugby) 53 caps 19 Scott Cummings (Glasgow Warriors) 24 caps 20 Matt Fagerson (Glasgow Warriors) 32 caps 21 Ali Price (Glasgow Warriors) 60 caps 22 Ben Healy (Munster) esordiente 23 Cameron Redpath (Bath Rugby) 4 caps  

Italia | 16/03/2023

ITALIA, IL XV PER IL MATCH CONTRO LA SCOZIA NELLA SFIDA CHE VALE LA “CUTTITTA CUP”

  Roma – Kieran Crowley, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la formazione che sabato 18 marzo alle 12.30 locali (13.30 italiane) affronterà la Scozia al Murrayfield Stadium nella quinta ed ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2023, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e Tv8. Sarà il confronto numero trentacinque tra le due squadre, il numero diciassette in Scozia, ed assegnerà la “Cuttitta Cup”. Quattro i cambi nel XV titolare rispetto alla sfida contro il Galles e due esordienti in lista gara, l’ala Simone Gesi ed il secondo tallonatore Marco Manfredi, che portano potenzialmente a ventitré - nel caso Manfredi dovesse scendere in campo - sul numero i giocatori che hanno giocato per la prima volta in Nazionale sotto la gestione Crowley. (altro…)

Italia | 16/03/2023

ITALIACAMP È IMPACT PARTNER DELLA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY

Roma - Italiacamp e Federazione Italiana Rugby scendono in campo per realizzare insieme iniziative di impatto sociale. L’impact partnership, annunciata in occasione della vigilia del test-match della Nazionale Italiana Rugby maschile con la Scozia,  ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2023, punta a consolidare l’impegno di Federugby nei confronti di tifosi e comunità. Rappresentare al meglio il valore creato dal sistema rugby tramite la misurazione e progettazione di impatto sociale è l'obiettivo della collaborazione. Accanto a questo, anche il potenziamento dei FIR Camp, i camp estivi dedicati ai più giovani, che vedranno per la prima volta le discipline STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) sul campo da rugby, un’occasione di formazione per sviluppare le proprie attitudini sportive e maturare contemporaneamente know-how su materie scientifiche e innovazione.  Simbolo del gioco di squadra, determinazione e fair play, i valori del rugby si incontrano naturalmente con la generazione di impatto positivo, non solo economico ma anche sociale a favore di territori e comunità. Un impegno e un percorso condiviso da Italiacamp che sarà al fianco di Federugby  nella valutazione delle attività realizzate sul campo e fuori dal campo di gioco, per valorizzare al meglio i benefici generati, soprattutto grazie all’organizzazione di eventi dalla rilevanza internazionale come il Guinness Sei Nazioni ed il TikTok Women’s Six Nations. La partnership con Italiacamp conferma l’impegno di FIR nel percorso verso un sistema coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 ONU, che passa anche dal rafforzamento delle relazioni con i territori, attraverso l’organizzazione di momenti di ascolto degli stakeholder FIR in vista dei Tornei maschile e femminile 2024. L’obiettivo è rendere questi grandi appuntamenti sostenibili anche dal punto di vista della loro valorizzazione sociale, dopo aver ottenuto nel 2022 e rinnovato nel 2023 la certificazione ISO20121 di evento sostenibile. “Occorre riconoscere allo sport un valore essenziale per tutta la società civile, leva strategica per lo sviluppo di nuove politiche sociali rivolte alla crescita e al miglioramento dei territori. Siamo felici di affiancare FIR in questo percorso, perché il gioco del rugby si basa sui valori più autentici dello sport, che trovano in questa disciplina una dimensione concreta. Un passo importante per far toccare con mano a tutti gli stakeholder dello sport quanto la loro attività può generare impatto sociale ed economico” ha affermato Fabrizio Sammarco, Amministratore Delegato Italiacamp. “Il rugby, e lo sport in generale, sono un fantastico strumento per cambiare in meglio la vita delle persone. La scelta di ItaliaCamp come nostro partner per la misurazione dell’impatto ci consente di andare oltre al percepito comune, misurando in modo tangibile gli effetti del nostro sport sulla società civile e sulla nostra comunità e permettendoci di comprendere sempre di più e sempre meglio come lavorare per essere attori protagonisti nella crescita del nostro Paese. Contemporaneamente, potremo offrire un quadro dettagliato dell’impatto generato su Roma e sulle altre città che ospitano i nostri grandi eventi internazionali, garantendo un ulteriore indicatore di misurazione del nostro valore ai partner ed alle aziende che desiderano avvicinarsi al nostro sport” ha detto il Presidente di FIR, Marzio Innocenti.   

News | 15/03/2023

ITALIACAMP È IMPACT PARTNER DELLA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY

Roma - Italiacamp e Federazione Italiana Rugby scendono in campo per realizzare insieme iniziative di impatto sociale. L’impact partnership, annunciata in occasione della vigilia del test-match della Nazionale Italiana Rugby maschile con la Scozia,  ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2023, punta a consolidare l’impegno di Federugby nei confronti di tifosi e comunità. Rappresentare al meglio il valore creato dal sistema rugby tramite la misurazione e progettazione di impatto sociale è l'obiettivo della collaborazione. Accanto a questo, anche il potenziamento dei FIR Camp, i camp estivi dedicati ai più giovani, che vedranno per la prima volta le discipline STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) sul campo da rugby, un’occasione di formazione per sviluppare le proprie attitudini sportive e maturare contemporaneamente know-how su materie scientifiche e innovazione.  Simbolo del gioco di squadra, determinazione e fair play, i valori del rugby si incontrano naturalmente con la generazione di impatto positivo, non solo economico ma anche sociale a favore di territori e comunità. Un impegno e un percorso condiviso da Italiacamp che sarà al fianco di Federugby  nella valutazione delle attività realizzate sul campo e fuori dal campo di gioco, per valorizzare al meglio i benefici generati, soprattutto grazie all’organizzazione di eventi dalla rilevanza internazionale come il Guinness Sei Nazioni ed il TikTok Women’s Six Nations. La partnership con Italiacamp conferma l’impegno di FIR nel percorso verso un sistema coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 ONU, che passa anche dal rafforzamento delle relazioni con i territori, attraverso l’organizzazione di momenti di ascolto degli stakeholder FIR in vista dei Tornei maschile e femminile 2024. L’obiettivo è rendere questi grandi appuntamenti sostenibili anche dal punto di vista della loro valorizzazione sociale, dopo aver ottenuto nel 2022 e rinnovato nel 2023 la certificazione ISO20121 di evento sostenibile. “Occorre riconoscere allo sport un valore essenziale per tutta la società civile, leva strategica per lo sviluppo di nuove politiche sociali rivolte alla crescita e al miglioramento dei territori. Siamo felici di affiancare FIR in questo percorso, perché il gioco del rugby si basa sui valori più autentici dello sport, che trovano in questa disciplina una dimensione concreta. Un passo importante per far toccare con mano a tutti gli stakeholder dello sport quanto la loro attività può generare impatto sociale ed economico” ha affermato Fabrizio Sammarco, Amministratore Delegato Italiacamp. “Il rugby, e lo sport in generale, sono un fantastico strumento per cambiare in meglio la vita delle persone. La scelta di ItaliaCamp come nostro partner per la misurazione dell’impatto ci consente di andare oltre al percepito comune, misurando in modo tangibile gli effetti del nostro sport sulla società civile e sulla nostra comunità e permettendoci di comprendere sempre di più e sempre meglio come lavorare per essere attori protagonisti nella crescita del nostro Paese. Contemporaneamente, potremo offrire un quadro dettagliato dell’impatto generato su Roma e sulle altre città che ospitano i nostri grandi eventi internazionali, garantendo un ulteriore indicatore di misurazione del nostro valore ai partner ed alle aziende che desiderano avvicinarsi al nostro sport” ha detto il Presidente di FIR, Marzio Innocenti.   

News | 15/03/2023

ACCREDITO STAMPA FINALE COPPA ITALIA, VERONA, 8 APRILE 2023

Roma - I colleghi giornalisti e fotografi che desiderano formulare richiesta di accredito stampa per la Finale di Coppa Italia 2022/23 tra Petrarca Rugby e Valorugby Emilia, in programma al Payanini  Center di Verona, sabato 8 aprile 2023 (calcio d'inizio ore 15.00), possono inviare la propria domanda a mezzo e-mail a  addettostampa@veronarugby.it (Att. Filippo Baldi, +39 3518577800)  entro le ore 12.00 di giovedì 6 aprile. Nella domanda è necessario indicare: NomeCognomeData e luogo di nascitaTestataNumero tessera professionale*Ruolo (giornalista, fotografo, operatore tv) *I fotografi dovranno necessariamente allegare copia della tessera professionale. L'Area Comunicazione di FIR resta a disposizione per ogni eventuale necessità o chiarimento.  

News | 15/03/2023