
Rispetto agli scorsi anni, la squadra sembra aver trovato la quadratura del cerchio che le consente di portare avanti progetti di lungo periodo: “La squadra è più matura – afferma Maria Cristina Tonna, manager della Nazionale femminile italiana – consapevole dei propri mezzi grazie al costante sviluppo del rugby femminile in Italia, in regioni quali la Sardegna, che ha ripreso a produrre atlete di alto livello, nonché in regioni nelle quali la tradizione rugbistica è meno sviluppata come la Puglia, che oggi vanta quattro squadre nella categoria under 14. Uno sviluppo figlio, inoltre, del grande lavoro svolto dai comitati regionali, che hanno creato eventi collegati ad ogni match della Nazionale: partite delle under 16, i rugby mob in Lombardia, nonché tornei di minirugby”. Il vero segreto di questo momento d’oro della Nazionale, però, è l’accurata programmazione della FIR: “E’ stato molto importante, per la crescita della squadra, poter giocare i due test match a novembre e dicembre, anticipando in questo modo il lavoro di rodaggio che di solito veniva svolto nelle prime due partite del Sei Nazioni”. Ma il XV rosa è rimasto con i piedi per terra: “Ci godiamo il momento, ma continuiamo a rimanere concentrate sul nostro obiettivo, la qualificazione al Mondiale”.
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