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[MULTIMEDIA] NAZIONALE, MASI E LO CICERO SFIDANO I GALLETTI: “NOI AGGRESSIVI E CONCENTRATI”

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MasiFrancia2011Roma – Andrea Masi ed Andrea Lo Cicero sono due tra gli Azzurri più esperti al raduno di Roma dove, anche oggi, l’Italrugby di Jacques Brunel ha proseguito nella preparazione al match di sabato a Parigi contro la Francia (ore 15.30, diretta Sky Sport 2HD e differita La7 ore 17.00 c.a.), turno inaugurale dell’RBS 6 Nazioni 2012.

Tre allenamenti sul campo, tra mattina e pomeriggio, in vista dell’annuncio della formazione che affronterà i galletti transalpini nella gara che assegna il Trofeo Garibaldi previsto per domani alle 14.00. Andrea Masi, MVP del Torneo nella passata stagione, non ha concluso la seduta mattutina per un lieve affaticamento alla schiena, ma non ha dubbi circa la propria disponibilità a scendere in campo sabato: “Niente di grave, solo un risentimento alla schiena che non preoccupa, è tutto a posto. Stiamo lavorando per trovare gli automatismi giusti con il nuovo gioco che ci chiede Jacques (Brunel), normale che si passino molte sul campo. E’ la sua prima partita da CT dell’Italia, la stiamo preparando con un gruppo esperto su cui sono stati innestati alcuni giovani: guardare al futuro è fondamentale per la nostra crescita”.

 

Esordiente in Nazionale a diciotto anni nel 1999, il più giovane Azzurro del secondo dopoguerra, Masi ha parole d’elogio per i tanti giovani protagonisti del ritiro romano: “Mi hanno impressionato per serietà, cultura del lavoro, doti fisiche e tecniche. Questi ragazzi hanno ottime basi, segno che le Accademie lavorano bene, che siamo sulla strada giusta”.

Man of the match il 12 marzo scorso nella vittoria del Flaminio sulla Francia che gli spalancò le porte verso il titolo di MVP del Torneo, l’aquilano appare determinato a ripetersi: “Dobbiamo essere concentrati sulla nostra attitudine, entrare in campo determinati ed aggressivi: loro sono più forti di noi, ma con l’aggressività abbiamo dimostrato tante volte di poter fare la differenza a nostro favore”.

Andrea Lo Cicero, novantuno presenze in Nazionale ed una lunga militanza nel Top14 francese con il Racing-Metro Paris dell’ex CT Berbizier, è sulla stessa lunghezza d’onda: “Dovremo imporci fisicamente, non farli giocare, essere consapevoli che pagheremo a caro prezzo ogni errore. Quindi dovremo lavorare duro ottanta minuti per non commettere errori noi e per indurre i nostri avversari a sbagliare”.

“Giocare con la Francia mi da stimoli particolari? Non c’è bisogno di stimoli quando si gioca in Nazionale” taglia corto il Barone. “Brunel – conclude l’avanti catanese – sta cercando di imporci un gioco semplice, ma di grande responsabilità individuale: mi piace dal punto di vista tecnico e sto apprezzando molto la sua personalità. Arrivato da pochi mesi parla e scrive in italiano alle riunioni tecniche e questo per me significa mostrare grande rispetto nei nostri confronti”.